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    Mediobanca, MPS propone remunerazione di 2,5 milioni di euro per 12 consiglieri

    (Teleborsa) – Con riferimento all’Assemblea degli Azionisti di Mediobanca convocata per il 28 ottobre prossimo, la controllante Banca Monte dei Paschi di Siena ha proposto di stabilire in massimi 2,5 milioni di euro il compenso annuale lordo dei 12 Consiglieri che comporranno il Consiglio di Amministrazione per gli esercizi 2026-2028.Restando esclusi dall’importo, si legge in una nota, il trattamento economico riconosciuto agli eventuali amministratori dipendenti del Gruppo Bancario in virtù del rapporto di lavoro subordinato e la remunerazione dei Consiglieri investiti di particolari cariche (tra cui il Presidente). LEGGI TUTTO

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    BPER, JPMorgan ha una partecipazione potenziale del 3,897%

    (Teleborsa) – JP Morgan Chase ha una partecipazione potenziale del 3,897% in BPER. È quanto emerge dalle comunicazioni della CONSOB relative alle partecipazioni rilevanti, dove viene segnalato che l’operazione risale al 2 ottobre 2025.In particolare, il 3,212% sono diritti di voto riferibili ad azioni, lo 0,498% è una partecipazione potenziale e lo 0,188% sono altre posizioni lunghe. LEGGI TUTTO

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    Lovaglio (MPS): Mediobanca idea mia, operazione ampiamente di mercato

    (Teleborsa) – L’operazione tra Mediobanca e MPS, questa, è “un’idea mia” che “risale a dicembre 2022” e Piazzetta Cuccia “è sempre stata al centro dell’attenzione di MPS”. Lo ha detto il CEO della banca senese, Luigi Lovaglio, in commissione di inchiesta sul sistema bancario, ricordando di aver illustrato il 16 dicembre del 2022 al ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, l’aggregazione con Mediobanca come “progetto di trasformazione totale” della banca in alternativa alla possibilità di “andare lentamente sul mercato” e di “una combinazione tra pari” con Banco BPM e BPER. Si è trattato di “un’operazione ideata da me e messa in piedi in tempi rapidissimi, penso che abbiano fatto bene a gestircela in questo modo”.L’operazione Mediobanca “è una operazione ampiamente di mercato e lo dimostra l’attenzione con cui il mercato ci sta seguendo”, ha sottolineato il top manager, rispondendo alla domanda sul ruolo dei due grandi azionisti, Delfin e Caltagirone. Il gruppo, ha spiegato, “è controllato per quasi il 70% da azionisti vari, fondi di investimento internazionali e italiani. Buona parte del nostro azionariato sono i tanti fondi che ci hanno dato ragione e l’adesione all’OPS ne è stata la conferma”.Quanto a Banco BPM, il top manager ha risposto che è “un’ottima banca, ma oggi noi siamo completamente focalizzati a portare avanti il progetto” con Mediobanca. La velocità, ha spiegato, “è un fattore determinante nel successo di queste operazioni, vogliamo realizzarlo a beneficio di tutti gli stakeholder, quindi il nostro focus oggi è portare a casa questa operazione”. LEGGI TUTTO

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    HSBC Holdings, punta a salire al 100% di Hang Seng Bank

    (Teleborsa) – HSBC Holdings intende privatizzare la controllata di Hong Kong Hang Seng Bank, in difficoltà, in un’operazione che rappresenta una scommessa importante sul polo finanziario cinese.La banca britannica, che detiene circa il 63% di Hang Seng, spenderà circa 14 miliardi di dollari per acquistare le azioni che non detiene già. Il prezzo di offerta di 155 dollari di Hong Kong, che valuta l’unità a 37 miliardi di dollari, rappresenta un premio del 30% rispetto al prezzo di chiusura delle azioni di Hang Seng di mercoledì.”La nostra offerta rappresenta un’opportunità entusiasmante per la crescita sia di Hang Seng che di HSBC. Preserveremo il marchio Hang Seng, la sua tradizione, la sua proposta distintiva al cliente e la sua rete di filiali, investendo al contempo per sbloccare nuovi punti di forza in prodotti, servizi e tecnologie per offrire ai clienti maggiore scelta e innovazione”, ha affermato Georges Elhedery, CEO del nostro Gruppo. “La nostra offerta rappresenta anche un investimento significativo nell’economia di Hong Kong, a dimostrazione della nostra fiducia in questo mercato e del nostro impegno per il suo futuro come principale centro finanziario globale e come super-connettore tra i mercati internazionali e la Cina continentale”.La proposta entrerà in vigore subordinatamente al soddisfacimento di determinate condizioni, tra cui l’approvazione degli azionisti di Hang Seng e l’approvazione dell’Alta Corte di Hong Kong. LEGGI TUTTO

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    Generali, Lovaglio (MPS): è un asset importante del nuovo gruppo

    (Teleborsa) – “Generali è un asset molto importante della nostra realtà anche se pesa un po’ meno che sul bilancio della sola Mediobanca”. Lo ha detto l’AD di MPS, Luigi Lovaglio, in audizione in Commissione di inchiesta sulle banche. “Generali – ha aggiunto – rappresenta una parte non correlata con l’attività bancaria, una fonte di reddito che è benvenuta nel nostro conto economico”. Certo “come tutti gli investimenti in cui la banca mette capitale deve dare una redditività positiva”. MPS “guarda questo investimento in un’ottica esclusivamente industriale e di opportunità di ulteriore ricchezza per tutti gli stakeholder”. LEGGI TUTTO

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    MPS-Mediobanca, Lovaglio: marchi prestigiosi, valorizzeremo entrambi

    (Teleborsa) – “Oggi siamo in un processo di consolidamento bancario in atto ed è importante per MPS partecipare da protagonisti: l’operazione con Mediobanca è un progetto industriale che non si basa sulle solite operazioni di chiusura filiali e licenziamento del personale. E’ un progetto di ampio respiro che si basa sulla crescita dei ricavi ed è in grado di generare benefici per tutti gli stakeholder e quindi per il sistema paese”. Lo ha detto Luigi Lovaglio, amministratore delegato di MPS, in audizione davanti alla Commissione di inchiesta sul sistema bancario. L’operazione MPS-Mediobanca, ha detto ancora il top manager, “è un progetto innovativo che si basa sulla diversità delle due realtà per generare ulteriore valore: le due società vantano un patrimonio straordinario di professionalità, sono due marchi forti di una storia prestigiosa, che saranno coltivati per ulteriormente arricchirli e utilizzare al meglio il loro posizionamento unico e riconoscibile”. LEGGI TUTTO

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    Lloyds, rischio di un altro sostanziale accantonamento sui prestiti auto dopo azione FCA

    (Teleborsa) – Lloyds, colosso bancario e assicurativo britannico, ritiene “probabile che sia necessario un accantonamento aggiuntivo che potrebbe essere significativo” per risarcire i clienti a cui erano stati venduti prestiti per auto in modo improprio dopo che la Financial Conduct Authority (FCA) ha avviato un programma di risarcimento.Lloyds “continua a valutare l’impatto e le implicazioni del documento di consultazione FCA recentemente pubblicato sul finanziamento auto – si legge in una nota – Permangono incertezze sull’interpretazione e l’attuazione delle proposte, ma sulla base della nostra analisi iniziale e delle caratteristiche del regime proposto, è probabile che sia necessario un accantonamento aggiuntivo che potrebbe essere significativo”.I pagamenti per circa 14 milioni di contratti di finanziamento auto iniqui potrebbero iniziare il prossimo anno, nell’ambito di un regime di indennizzo per l’intero settore proposto da FCA. L’autorità britannica stima che i cittadini riceverebbero in media circa 700 sterline per contratto. In base al numero di consumatori che FCA stima potrebbero partecipare al regime, gli istituti di credito potrebbero erogare 8,2 miliardi di sterline di indennizzi.Le società di finanziamento auto hanno violato le leggi e i regolamenti in vigore all’epoca non divulgando informazioni importanti. Ciò ha portato a comportamenti iniqui, negando ai consumatori la possibilità di negoziare o trovare un’offerta migliore e, in alcuni casi, pagando di più per il prestito.”Molti istituti di credito per finanziamenti auto non hanno rispettato la legge o le normative – ha spiegato Nikhil Rathi, chief executive di FCA – Ora che abbiamo chiarezza giuridica, è tempo che i loro clienti ricevano un giusto risarcimento. Il nostro programma mira a essere semplice da utilizzare per le persone e da implementare per gli istituti di credito. Riconosciamo che ci saranno opinioni molto diverse sul programma, sulla sua portata, sulla tempistica e sulle modalità di calcolo del risarcimento. Su una questione così complessa, non tutti otterranno tutto ciò che desiderano. Ma vogliamo lavorare insieme al miglior programma possibile e porre rapidamente fine a questa questione”. LEGGI TUTTO

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    HSBC propone di privatizzare Hang Seng Bank con offerta da 12 miliardi di euro

    (Teleborsa) – Il colosso bancario britannico HSBC ha presentato una proposta per privatizzare Hang Seng Bank tramite un cosiddetto “scheme of arrangement”. Se approvata, la proposta comporterebbe l’acquisizione da parte di HSBC Asia Pacific di tutte le azioni rimanenti di Hang Seng detenute dagli azionisti di minoranza e il ritiro delle azioni Hang Seng dalla quotazione presso la Borsa di Hong Kong.La proposta offre un corrispettivo di 155 dollari di Hong Kong per ciascuna azione, pari a un premio del 33% rispetto al prezzo di chiusura medio a 30 giorni di 116,5 dollari di Hong Kong per azione. L’offerta di privatizzazione da 106 miliardi di dollari di Hong Kong (circa 11,7 miliardi di euro) valuta il 100% di Hang Seng a 290 miliardi di dollari di Hong Kong (circa 32 miliardi di euro) in base al valore azionario.La valutazione implicita, pari a un multiplo prezzo/valore contabile pari a 1,8x per il primo semestre del 2025, è significativamente superiore a quello di altre società comparabili di Hong Kong, si legge in una nota. L’offerta è definitiva e non subirà ulteriori aumenti, a dimostrazione della fiducia di HSBC nella sua correttezza e attrattività.La proposta è in linea con la priorità strategica di HSBC di espandere la propria attività a Hong Kong, diventando al contempo semplice e agile. Hong Kong è uno dei mercati nazionali di HSBC e quest’ultima beneficia della gloriosa tradizione e della forza del marchio sia di HSBC Asia-Pacific che di Hang Seng.HSBC finanzierà il corrispettivo con risorse finanziarie proprie. L’impatto previsto sul capitale del primo giorno della proposta è di circa 125 punti base, che si verificherebbero a seguito dell’approvazione delle relative delibere da parte della maggioranza richiesta in ciascuna delle assemblee. HSBC prevede di ripristinare il suo coefficiente CET1 al suo intervallo operativo target del 14,0%-14,5% attraverso una combinazione di generazione organica di capitale e non avviando ulteriori riacquisti di azioni proprie per tre trimestri successivi alla data del presente annuncio. LEGGI TUTTO