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    Buch (BCE): Danish Compromise destinato ad assicurazioni e non asset management

    (Teleborsa) – L’interpretazione della BCE del Danish Compromise è che è “destinato ad essere applicato al settore assicurativo e non, ad esempio, alle società di gestione patrimoniale”. Lo ha affermato Claudia Buch, presidente del consiglio di vigilanza della Banca centrale europea (BCE), in un’intervista con Bloomberg.”In qualità di autorità di vigilanza, concediamo le autorizzazioni di vigilanza per l’applicazione del Danish Compromise caso per caso – ha aggiunto – Tuttavia, vorrei ricordarvi che non siamo noi a stabilire le norme. Questo è il ruolo dei legislatori europei e dell’Autorità bancaria europea in qualità di estensori delle norme tecniche. La BCE garantisce che gli istituti di credito rispettino le norme applicabili del quadro prudenziale”. LEGGI TUTTO

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    Unipol, Barclays incrementa target price e conferma Overweight

    (Teleborsa) – Barclays ha incrementato a 15,50 euro per azione (dai precedenti 14,00 euro, +11%) il target price su Unipol, colosso assicurativo italiano, e confermato la raccomandazione sul titolo a “Overweight”.Gli analisti hanno eseguito un’analisi di scenario per stimare l’impatto dell’impiego del capitale in eccesso previsto di 1 miliardo di euro, la vera sorpresa positiva del CMD. Unipol prevede di generare questo capitale in eccesso nel corso del suo piano triennale e nell’analisi considerano il potenziale impatto di due opzioni per il suo impiego: 1) rendimento aggiuntivo per gli azionisti e 2) crescita inorganica.Sulla base delle ipotesi, Barclays stima un potenziale aumento del rendimento dei dividendi al 12% nello scenario blue sky nel 2027 (rispetto alla media del rendimento complessivo del settore di circa l’8%) e un accrescimento dell’EPS nell’intervallo del 4% – 9% se il management decide di optare per una crescita esterna. Sulla base delle ipotesi, prevede una creazione di valore in entrambi gli scenari, con TSR che va dal 27% nella valutazione attuale al 31% se viene considerato un DPS più elevato, o al 38% se viene ipotizzato un accordo che sarebbe accrescitivo dell’EPS del 9%. LEGGI TUTTO

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    Generali, Donnet: con UniCredit collaborazioni in est Europa, potrebbero estendersi

    (Teleborsa) – L’assemblea del 24 aprile di Generali, colosso italiano delle assicurazioni e dell’asset management, “non è un referendum su Natixis, ma un voto per decidere se Generali resta una public company oppure passa sotto il controllo di soggetti privati senza che questi paghino un premio agli altri azionisti”. Lo ha affermato il CEO Philippe Donnet in un’intervista al Corriere della Sera.A una domanda se peserà sul voto il “nodo” Natixis, ha replicato: “L’accordo con la banca francese Bpce, proprietaria di Natixis, non ha un impatto su questo piano. Sono in corso le consultazioni con i sindacati francesi che si concluderanno a fine maggio, poi partirà il processo autorizzativo con le autorità italiane”. A un’obiezione al fatto che Generali poteva stringere un accordo nell’asset management con una realtà italiana, ha detto che “non ci sono opportunità paragonabili in Italia” e che “all’epoca della cessione di Pioneer, abbiamo guardato il dossier ma il CdA ha valutato di non andare avanti. Era il 2016, non c’erano ancora le condizioni, la strategia sull’asset management era agli esordi”.In merito alla quota di UniCredit nel capitale, Donnet ha detto: “Unicredit ha definito l’investimento come puramente finanziario. È una conferma che sono convinti della bontà del nostro nuovo piano e questo ci fa piacere. Le tre più grandi istituzioni finanziarie in Italia sono guidate da manager indipendenti e di grande professionalità, riconosciuti dal mercato, e che parlano la stessa lingua. Con Orcel ci siamo parlati. Esistono delle collaborazioni sul fronte assicurativo nell’est Europa, dove siamo già partner, ma il discorso potrebbe estendersi anche su altre aree”. LEGGI TUTTO

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    Unipol, investitori istituzionali depositano lista per rinnovo CdA

    (Teleborsa) – Gli investitori istituzionali hanno depositato liste di minoranza di soli candidati indipendenti per il rinnovo del consiglio di amministrazione e del collegio sindacale di Unipol previsto nella prossima assemblea ordinaria dei soci. I gestori che hanno presentato le liste sono titolari di oltre l’1,1% delle azioni ordinarie della società. Le liste sono state composte con il supporto di Korn Ferry, advisor esterno e indipendente. La lista presentata per il consiglio di amministrazione è composta da: Raul Mattaboni e Diana D’Alterio.La lista presentata per il collegio sindacale è composta da: Sindaco effettivo Cesare Conti, Sindaco supplente Antonella Bientinesi.Lo comunica il coordinatore del Comitato dei gestori, Emilio Franco, per conto di: Algebris Investments, Allianz Global Investors, Amundi Asset Management SGR, Anima SGR, BancoPosta Fondi SGR, BNP Paribas Asset Management, Eurizon Capital SA, Eurizon Capital SGR, Fideuram Asset Management (Ireland), Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking Asset Management SGR, Generali Asset Management SGR, Interfund Sicav, Kairos Partners SGR, Legal & General Assurance (Pensions Management) Limited, Mediobanca SGR, Mediolanum Gestione Fondi SGR e Mediolanum International Funds Limited. LEGGI TUTTO

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    AXA completa acquisto di Nobis e si rafforza nel settore Danni in Italia

    (Teleborsa) – Il gruppo assicurativo francese AXA ha completato l’acquisizione di Gruppo Nobis. In base ai termini della transazione, il corrispettivo iniziale per l’acquisizione ammonterà a 423 milioni di euro, con un potenziale earn-out fino a 55 milioni di euro. La transazione avrà un impatto di -1 punto sul coefficiente Solvency II di AXA Group nel secondo trimestre del 2025.Nobis è una compagnia assicurativa P&C prevalentemente Retail in Italia, che beneficia di una rete di distribuzione ben diversificata, che include agenti multi-tied e partnership con concessionari di automobili. Nobis ha registrato 0,6 miliardi di euro di premi lordi sottoscritti e un utile netto di 34 milioni di euro nel 2024.AXA Italia ha registrato premi lordi sottoscritti pari a 6,2 miliardi di euro e utili sottostanti pari a 0,2 miliardi di euro nel 2024, principalmente nei rami P&C al dettaglio e L&S. La società vende i suoi prodotti tramite un’ampia rete di agenti, una partnership di bancassurance e canali diretti. LEGGI TUTTO

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    Generali, confermate 3 liste per CdA. Caltagirone propone taglio del 15% ai compensi

    (Teleborsa) – Generali, colosso italiano delle assicurazioni e dell’asset management, ha confermato che sono state presentate tre liste di candidati per il CdA che sarà nominato dagli azionisti nell’assemblea convocata il 24 aprile a Trieste. Tutte le liste – i cui nominativi erano già emersi venerdì scorso – rispettano le normative e le indicazioni rappresentate nella convocazione dell’assemblea in termini di candidati indipendenti e di quote di genere.VM 2006, società del gruppo Caltagirone, ha anche proposto che il compenso annuo spettante a ciascun componente del consiglio di amministrazione per il triennio 2025-2027 preveda una riduzione in misura pari al 15% rispetto a quanto proposto dal board. Di conseguenza propone che il compenso sia così determinato: 85.000 lordi annui, con un incremento del 50% per coloro che fossero componenti del comitato esecutivo, ove costituito; un gettone di presenza per ciascuna seduta del consiglio e del comitato esecutivo pari a3.400 euro lordi. La prima lista è quella presentata da Mediobanca ed è composta da Andrea Sironi (candidato presidente), Clemente Rebecchini, Philippe Donnet (candidato amministratore delegato), Luisa Torchia, Lorenzo Pellicioli, Clara Hedwig Frances Furse, Antonella Mei-Pochtler, Patricia Estany Puig, Umberto Malesci, Alessia Falsarone, Elena Vasco e Giorgio Valerio.La seconda lista è stata depositata da VM 2006 e candida Flavio Cattaneo, Marina Brogi, Fabrizio Palermo, Ines Gandini, Stefano Marsaglia, Tiziana Togna. Infine la terza lista, presentata da diversi fondi sotto l’egida di Assogestioni, è composta da Roberto Perotti, Francesca Dominici, Anelise Sacks e Leopoldo Attolico.Nella lista presentata dall’azionista Mediobanca sono indicati nove amministratori attualmente presenti nel Consiglio di Amministrazione uscente, tra i quali sono compresi l’attuale Presidente, Andrea Sironi, e l’attuale Amministratore Delegato, Philippe Donnet. Nella lista presentata dall’azionista VM 2006 sono indicati tre amministratori presenti nel Consiglio di Amministrazione uscente. LEGGI TUTTO

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    Icen Risk: “Investimento strategico da parte di Zurich Insurance Group”

    (Teleborsa) – Icen Risk assicuratore specializzato nel settore M&A, annuncia oggi un significativo investimento strategico da parte di Zurich Insurance Group (Zurich), compagnia assicurativa globale multi-ramo. Questo investimento sostiene l’ambizione di Icen di espandere la propria presenza nel mercato assicurativo M&A in rapida crescita in Europa e Nord America.Fondata nel 2018 da esperti del settore Dawn Bhoma e Rob Brown, Icen è rapidamente diventata leader di mercato nell’assicurazione M&A, con un GWP di 70 milioni di sterline e un team di 25 persone con presenza in Spagna, Italia e Austria, e Coverholder dei Lloyd’s of London. La Società offre coperture personalizzate per rischi W&I, Fiscali, di Proprietà Intellettuale e Ambientali nelle transazioni M&A del mid-market europeo.Sulla base della relazione esistente tra le due società, Zurich ha accettato di acquisire una partecipazione azionaria, sostenendo il lancio di nuovi prodotti in ulteriori aree geografiche. Icen continuerà a operare in modo indipendente con il proprio marchio e team dirigenziale esistente.”Il talentuoso team di Icen unito ai nostri capacity providers – commenta Bhoma – hanno contribuito ad accelerare la nostra crescita in un mercato che si è espanso del 50% negli ultimi 5 anni. Siamo lieti che il nostro successo sia culminato in questo investimento da parte di una delle principali compagnie assicurative al mondo. Il marchio globale di Zurich, la rete internazionale e l’esperienza di prodotto ci porteranno al livello successivo nel mercato assicurativo specializzato M&A e offriremo più scelta ai clienti”.”La nostra esperienza, l’approccio orientato all’innovazione e il costante track record di redditività nella sottoscrizione distinguono Icen e –sottolinea Brown – rendono la nostra partnership con Zurich un naturale connubio a lungo termine. Con Zurich, siamo in una posizione unica per capitalizzare la forte crescita del mercato assicurativo M&A da 2,5 miliardi di sterline, mentre private equity, fondi di investimento e aziende cercano di proteggere gli asset e mitigare i rischi in un ambiente di negoziazione sempre più complesso. Non vediamo l’ora di lavorare con i nostri partner esistenti per sviluppare prodotti specializzati che affrontino i rischi emergenti ed espanderci in nuove aree geografiche, in particolare Nord America e importanti giurisdizioni europee come la Germania”.”Questa partnership – afferma Stephen Moss, global head of Financial Lines e Cyber di Zurich – arriva in un momento ideale per capitalizzare sui cambiamenti del mercato e sul potenziale di crescita a lungo termine nell’assicurazione M&A. Icen è diventata in breve tempo l’operatore di qualità in questo settore di nicchia, ed il track record di Rob e Dawn nel mercato è senza rivali. L’investimento di Zurich si allinea anche con le sue ambizioni strategiche di crescita nel mercato delle Specialties e contribuisce a migliorare le nostre capacità e l’offerta di servizi per i nostri clienti.”Moss diventerà membro del Consiglio di Amministrazione di Icen. L’operazione è soggetta ad approvazione dell’authority e dovrebbe concludersi nel terzo trimestre del 2025. LEGGI TUTTO

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    Unipol, Equita incrementa target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – Equita ha incrementato a 17 euro per azione (dai precedenti 15,30 euro) il target price su Unipol, colosso assicurativo italiano, confermando la raccomandazione “Buy” sul titolo, dopo la presentazione di un piano industriale che “risulta solido e credibile, con obiettivi realistici e margini di prudenza che forniscono buona visibilità sulla guidance e lasciano spazio a potenziali revisioni al rialzo”.Mantenendo un approccio prudente, Equita conferma le stime di utile 2025, mentre incrementa quelle 2026-27 del +3%, con miglioramento della performance tecnica nel ramo Danni, parzialmente compensato dai costi legati al fondo esuberi (stimato in circa 50 milioni di euro annui). LEGGI TUTTO