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    Reale Group, nel 2020 utile in aumento a 155,5 milioni di euro

    (Teleborsa) – La società assicurativa Reale Group ha chiuso il 2020 con un utile di 155,5 milioni di euro, in aumento rispetto ai 151,6 milioni del 2019. Migliora la redditività operativa Danni che si attesta al 95,3% rispetto al 97,6% del 2019, mentre l’indice di Solvibilità si conferma tra i più alti del mercato e in ulteriore crescita, dal 276% al 290%.I premi della gestione Danni crescono dell’1,2% a 3.319,6 milioni di euro, mentre il comparto Vita cala del 12%; complessivamente la raccolta premi risente delle conseguenze del Covid-19, subendo un decremento del 3,8%. Il patrimonio netto supera i 2,9 miliardi di euro.”Reale Group ha chiuso il 2020 con ottimi risultati e con la conferma di una grande solidità, nonostante un anno molto difficile a livello mondiale e italiano dal punto di vista sanitario, economico e sociale. Siamo contenti di questi risultati”, ha commentato Luca Filippone, direttore generale di Reale Mutua. LEGGI TUTTO

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    Cattolica, Bedoni e Ferraresi in audizione in commissione di inchiesta sulle banche

    (Teleborsa) – Dopo il segretario generale dell’Ivass, Stefano De Polis, saranno Paolo Bedoni e Carlo Ferraresi, rispettivamente presidente e amministratore delegato di Cattolica Assicurazioni, ad essere ascoltati in commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema bancario e finanziario sulle “recenti vicende della società”.L’audizione, in programma nella mattinata di martedì 23 marzo, sarà focalizzata sulla governance della società, che è finita nel mirino dell’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni, e i cui vertici sono sotto inchiesta della magistratura per illecita influenza sull’assemblea.Gran parte dell’audizione, così come successo con De Polis, dovrebbe essere secretata perché il procedimento sanzionatorio non si è ancora concluso e si tratta di una società quotata.Nel pomeriggio, si legge nell’avviso di convocazione, verranno invece ascoltati i commissari liquidatori di Veneto Banca, “in merito allo stato della procedura di liquidazione coatta amministrativa” dell’ex popolare veneta. LEGGI TUTTO

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    Al via il nuovo sito di Alleanza Assicurazioni

    (Teleborsa) – Dare informazioni ai clienti con un approccio innovativo ed empatico, grazie al benvenuto all’utente fatto direttamente dalle persone di Alleanza Assicurazioni, e sensibilizzare l’intera comunità sui temi di cultura assicurativa e finanziaria con il racconto dell’offerta, dei servizi e delle iniziative educative. Questo – come spiega Alleanza in una nota – l’obiettivo del nuovo sito web della compagnia assicurativa.Attraverso la sua rinnovata presenza sul web, Alleanza Assicurazioni sottolinea il suo impegno nella promozione di temi ad alto impatto sociale. Ampio spazio al racconto delle iniziative messe in campo dall’azienda per supportare clienti, famiglie e comunità: il Programma Nazionale di Educazione Finanziaria, il Piano Nazionale di Previdenza e Protezione, le partnership con WWF Italia e Croce Rossa Italiana.Nell’ambito del Programma Nazionale di Educazione Finanziaria, Alleanza Assicurazioni lancia sul nuovo sito “Alleanza, lo sapevi che… vinci”: un contest a premi che rende l’educazione finanziaria e assicurativa un tema concreto e quotidiano su cui ingaggiare gli utenti, invitandoli a giocare ogni settimana per vincere tra gli oltre 300 premi in palio. Il contest sarà online dal 9 al 29 marzo 2021.”In Italia, secondo una recente indagine Doxa, 1 decisore su 3 prova ansia nel prendere decisioni in ambito finanziario a causa di limitate conoscenze in materia. Quando parliamo di ruolo sociale delle assicurazioni ci riferiamo proprio a questo: essere al fianco delle persone mettendo a loro disposizione la nostra competenza a beneficio della progettualità futura delle famiglie” ha dichiarato Claudia Ghinfanti, responsabile Marketing Alleanza Assicurazioni.”Creare Cultura Finanziaria, tema prioritario dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile dell’Onu, – sottolinea Alleanza – è un impegno e una priorità che coinvolge le istituzioni più lungimiranti. Alleanza Assicurazioni ha deciso di essere parte attiva con un insieme di iniziative rivolte a diffondere la cultura finanziaria e assicurativa come il piano nazionale di educazione finanziaria lanciato a febbraio 2020″. LEGGI TUTTO

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    Generali, Ceccon: “Vicini alla micro-impresa che è spina dorsale economia”

    (Teleborsa) – Le micro-imprese rappresentano la spina dorsale dell’economia italiana, sono un asset fondamentale che va protetto, per favorire l’agognata ripartenza del Paese. E’ quanto sottolineato da Tommaso Ceccon, Responsabile Danni Imprese di Generali Italia, in una intervista a Teleborsa, in occasione della presentazione della nuova soluzione “Attiva Commercio” dedicata alle micro-imprese del commercio.La pandemia ha provocato uno shock per l’economia, colpendo le imprese più fragili, quelle piccole o piccolissime, ed uno dei punti di forza dell’Italia, il commercio ed il fascino del Made in Italy: qual è il significato di questa nuova soluzione di Generali?”Sappiamo quanto la piccola-media impresa rappresenti per l’economia del Paese. In Italia vi sono più di 5 milioni di aziende, di queste oltre il 95% ha un numero di dipendenti compreso tra 1 e 10, quindi la micro impresa è la vera spina dorsale della nostra economia. E’ indubbio che la crisi economica conseguente alla pandemia ha colpito e sta colpendo una parte di questi settori e, in particolare, quelle del commercio”.”E’ il motivo per il quale, proprio in questo momento, attraverso il lancio di un’iniziativa dedicata al commercio nella sua interezza, vogliamo essere al fianco delle imprese con soluzioni che aiutino il piccolo imprenditore del commercio a ripartire. Lo facciamo attraverso una soluzione integrata di servizi di protezione e assistenza, che si accompagna a quello che è il nostro il nucleo fondamentale di coperture assicurative, che sono complete ed aiutano l’imprenditore a poter affrontare la sua attività in serenità e concentrare tutti i suoi sforzi verso la ripresa della sua attività”.[embedded content]
    Generali si conferma partner di vita per le famiglie e vicino alle imprese per “generare futuro”. Quali sono le opportunità che vanno colte per favorire la ripresa del sistema Paese?”Il mondo della piccola e media impresa in Italia rappresenta un asset fondamentale per la ripartenza e per la ripresa che tutti quantiattendiamo”.”Il motivo che oggi ci porta qui oggi è proprio aiutare a sostenere il mondo della piccola impresa, con soluzioni dedicate, per poteravere un impatto positivo sull’economia e sul sistema sul sistema Paese. La consapevolezza dei rischi e la protezione è un elemento fondamentale per consentire l’operatività di aziende che, proprio per la loro struttura estremamente ridotta e vulnerabile, può mettere in crisi la sostenibilità stessa del sistema”.”Quello che abbiamo già fatto e facciamo anche con Attiva Commercio è fornire soluzioni, fornire servizi, garantire continuità operativa, tutelare le persone che fanno azienda, attraverso una soluzione estremamente ampia che abbina, oltre alla tradizionale componente di protezione, componenti di servizi, di assistenza e di prevenzione, che aiutano l’impresa a svolgere la sua attività, a prosperare ed ariprendere il proprio percorso”. LEGGI TUTTO

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    Generali, Nardi: “Attiva Commercio consente di proteggere asset fondamentali impresa”

    (Teleborsa) – “Attiva commercio”, la nuova soluzione di Generali Italia per le PMI del commercio, si propone di rispondere a tutte le esigenze delle imprese nel condurre il loro business – continuità, persone, digitalizzazione, semplificazione – ed è pensata “esportando” il know how maturato dalla Compagnia nei suoi 190 anni di storia, alla luce del mutato contesto di riferimento. Lo ha spiegato in una intervista a Teleborsa, Arianna Nardi, Head of Marketing di Generali Italia, parlando della nuova soluzione per le micro-imprese del commercio.”Attiva commercio” non è propriamente una soluzione assicurativa, è piuttosto un universo di soluzioni per sostenere le imprese in questa fase cruciale. Ci racconta in cosa consiste?”Il settore di riferimento è estremamente vario – grossista, dettagliante, ambulante – ed è anche diverso per categoria merceologica: abbigliamento, farmacia, elettronica”.”Il punto fondamentale è che Attiva Commercio consente di proteggere gli asset fondamentali dell’impresa: le attività produttive, le persone, il patrimonio ed i dati. Oggi, facciamo ciò tendendo conto di quello che abbiamo vissuto in questo ultimo anno, riattivandoci rispetto a quelle che sono le forme di protezione dell’imprenditore – prevenzione, servizi, assistenza – per rispondere a quelle che sono le priorità in termini di continuità del business, protezione dei dipendenti, digitalizzazione, semplificazione amministrativa ed anche in alcuni casi, di accompagnamento verso i mercati esteri”.[embedded content]
    Possiamo dire che il punto di forza di questa proposta “su misura” per le micro imprese è la consulenza? La capacità di orientare le scelte e seguire passo dopo passo le imprese nel percorso di ripartenza?”Si, questo è il punto. Abbiamo condensato il know how di 190 anni di storia al fianco delle imprese, proprio per cercare di portare dei modelli già conosciuti nelle grandi e medie imprese a disposizione del dettagliante e del grossista”.”Ancor di più oggi sono importanti i temi della continuità operativa e la tematica della protezione del mondo digitale e quindi, con esperienze che commutiamo da alti settori, forniamo ad esempio il servizio “disaster recovery”, perché la parola d’ordine, nel caso di un evento che interrompa la capacità produttiva dell’impresa, è riattivare velocemente l’attività, proteggere il fatturato, proteggere i clienti””Allo stesso modo, occorre proteggere il patrimonio dei dati e la cultura d’impresa: abbiamo visto imprese che hanno cambiato la loro identità, ad esempio facevano catering ed hanno iniziato a fare corsi di cucina online, spedizioni di ingredienti a casa delle persone. Comincia quindi ad essere più strutturata la necessità di una rete informativa di dati che bisogna proteggere, perché ci sono i dati dei clienti, le fatture digitali, le scadenze e gli ordini”.”Tutti questi elementi devono essere protetti e monitorati nel tempo, attraverso azioni di prevenzione, come il modulo digitale sicuro, che monitora costantemente l’identità digitale dell’azienda sul web, ma il tema della cyber security, che non è poi così lontana, perché fa parte delle nostre vite”.”Ecco quindi che si avverte la necessità di riattivare nel più breve tempo possibile reti dati, archivi digitali, piuttosto che proteggere all’interno dell’impresa tutti i device, anche mobili, e di terzi”. LEGGI TUTTO

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    Net Insurance, First Capital sale al 5,14%

    (Teleborsa) – First Capital è salito al 5,14% nel capitale ordinario di Net Insurance, compagnia assicurativa quotata su AIM Italia. First Capital detiene ora complessivamente 890.934 azioni ordinarie, sia in via diretta sia in via indiretta attraverso la controllata Value First SICAF.Tra gli azionisti rilevanti di Net Insurance ci sono anche IBL Banca con il 19,85%, Unicredit con il 6,11%. Algebris UK con il 5,16%. L’11,86% sono azione proprie e il 51.87% è in mano al mercato/altri azionisti.(Foto: by rawpixel on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Costi pandemia, Donnet (Generali): servono soluzioni assicurative innovative

    (Teleborsa) – Servono soluzioni assicurative innovative, fondate sulla collaborazione tra pubblico e privato, per affrontare i costi legati ad eventi pandemici, soprattutto per le piccole e medie imprese. È quanto ha sostenuto oggi Philippe Donnet, Group CEO di Generali, davanti alla commissaria europea ai Servizi Finanziari, Mairead McGuinness, durante un incontro virtuale nell’ambito del dialogo che da tempo Generali porta avanti con le istituzioni europee.”Le PMI, in particolar modo, sono state fortemente colpite dal lockdown e dalle conseguenti perdite dovute alla interruzione delle loro attività – ha affermato Donnet – Per la loro natura straordinaria i costi legati ad eventi pandemici non possono essere coperti dal solo settore assicurativo, ed è quindi fondamentale ideare soluzioni innovative fondate sulla collaborazione tra pubblico/privato”.Soluzioni che, ha evidenziato Donnet, si è iniziato a discutere anche con EIOPA, l’Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni. L’idea di fondo sarebbe un fondo pandemico internazionale basato su una partnership tra gli assicuratori, gli Stati Membri e in ultima istanza l’Unione europea per assicurare le potenziali perdite derivanti da una pandemia.Philippe Donnet ha spiegato come “il settore assicurativo può aiutare nella gestione dei rischi, trasferire fondi a individui e imprese quando si verificano crisi impreviste come il Covid-19 e supportare la ripresa economica allocando capitale in investimenti infrastrutturali e progetti sostenibili”. Gli attuali requisiti normativi di solvibilità impongono però “un costo del capitale eccessivo per questi tipi di investimenti”, cosa che incide sulla capacità degli assicuratori di liberare pienamente il proprio potenziale.”Ci stiamo impegnando con le autorità di vigilanza e con i decisori politici per garantire il giusto quadro necessario agli assicuratori per aumentare significativamente la loro esposizione ad investimenti sostenibili che supportino l’economia reale e contribuiscano a creare crescita e posti di lavoro. Questo è il momento giusto per riconoscere pienamente il nostro ruolo di investitori di lungo termine”, ha concluso Donnet. LEGGI TUTTO

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    Generali, Sesana: “Ricostruire in ottica di lungo periodo e governance sono le priorità”

    (Teleborsa) – “Uno degli aspetti che mi ha colpito del discorso programmatico di Mario Draghi è lo spirito di ricostruzione, lo spirito di crescita e la voglia di ridare a questo Paese dei fondamentali per far crescere l’economia. Abbiamo davvero bisogno di ricreare fondamentali che ci permettano di ricreare ricchezza e di distribuire questa ricchezza a tutte le persone che qui vivono ed hanno bisogno di una prospettiva”.Lo ha affermato Marco Sesana, Amministratore delegato e Country manager di Generali Italia, intervenendo a “Idee per una finanza sostenibile”, un evento organizzato da da Fisac-Cgil. “L’altro aspetto che mi è piaciuto – ha sottolineato – è l’ottica di lungo periodo”. “Abbiamo bisogno di costruire e di formare progetti che abbiano un più ampio respiro, che ricostruiscano le basi ed abbiano una prospettiva di lungo periodo”.Sesana ha citato anche il tema del cambiamento climatico, ricordando che “il nostro è un Paese molto esposto alle calamità naturali e che il lavoro da fare è profondo, non solo per riconvertire le imprese ad una modalità di lavoro orientata all’ambiente, ma anche per fare prevenzione, lavorando sulle infrastrutture che non sono più adatte all’ambiente in cui viviamo”.L’Ad di Generali ha poi parlato della salute, “un tema che mi sta particolarmente a cuore” ha detto, sottolineando “la nostra sanità, pur d’eccellenza, ha bisogno di investimenti ed anche di essere affiancata da una sanità privata”.Riguardo al Recovery Plan – ha spiegato il manager – è molto importante la selettività degli interventi, perché le risorse non sono infinite, ed anche dare una governance di esecuzione, perché questo è uno dei punti più critici dell’Italia. Un tema che – ha aggiunto – non ha tanto a che fare con la burocrazia, quanto con vincoli e limiti che dobbiamo rimuovere per poter ragionare meglio sull’esecuzione. In questa direzione ha un senso condividere un piano con le aziende, che possono portare professionalità, competenza, capillarità e capacità di esecuzione.Guardando al futuro, l’Ad di Generali ha affermato che vi sono elementi che “stanno già cambiando”, ad esempio il mondo del lavoro, che la pandemia “ha stravolto”. Ne è un esempio lo smart working, già ampiamente sperimentato in precedenza da Generali, che “ha cambiato e cambierà ancora in modo permanente il modo di lavorare ed anche il rapporto delle persone con l’azienda”.Sesana ha poi affermato che la percezione del rischio “è radicalmente cambiata”. “Le persone oggi hanno più percezione del rischio ed una maggiore propensione a difendere quello che gli è più caro, come la salute, i propri beni e la casa”, ha affermato il numero uno di Generali, aggiungendo che “vi sono poi dei rischi emergenti, come quello pandemico, che prima non era nella percezione di tutti”. E’ quindi compito delle imprese assicurative, oggi, “essere vicino alle persone e costruire insieme il futuro”. LEGGI TUTTO