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    Rc Auto, IVASS: prosegue calo prezzi in secondo trimestre

    (Teleborsa) – Prezzi dell’Rc auto in calo nel secondo trimestre dell’anno. E’ quanto rileva l’IVASS nel suo bollettino periodico. Costo medio effettivo dell’r.c. auto è di 360 euro e, secondo l’autorità, la metà degli assicurati paga meno di 324 euro e solo il 10% paga meno di 193 euro. Il prezzo medio, dice l’Ivass, è in diminuzione del 5,9% ( pari a 23 euro in meno) su base annua, in linea con la flessione rilevata nel secondo trimestre del 2020 (-5,4%) e in forte accelerazione rispetto allo stesso trimestre del 2019 (-1,5%).Prosegue il trend decrescente del premio che in alcune province del Centro-Sud è particolarmente significativo: Crotone (-9,3%), Roma (-8,4%), Palermo (-8,3%), Vibo Valentia (-8,2%), Catania e Prato (-8,1%). Continuano poi a ridursi anche le differenze territoriali: il differenziale di premio tra Napoli e Aosta scende del 2,6% su base annua a 211 euro. Il 20,8% delle polizze stipulate nel secondo trimestre 2021 prevede una riduzione del premio legata alla scatola. Il tasso di penetrazione della black box si è comunque ridotto dell’1,2% su base annua. La maggiore diffusione della scatola nera si ha nelle province con prezzi Rc auto superiori rispetto alla media di mercato. Il premio, rileva ancora l’IVASS, è fortemente influenzato dalla sinistrosità pregressa: gli assicurati con due o più sinistri con colpa negli ultimi cinque anni pagano un prezzo per la garanzia r.c. auto quasi doppio (675 euro) rispetto agli assicurati senza alcun sinistro (346 euro). Gli assicurati privi di sinistri hanno beneficiato in misura superiore della riduzione generalizzata dei premi, avviata nel 2014 (-26,7% contro il -9,9% degli assicurati più sinistrosi).(Foto: ElisaRiva / Pixabay) LEGGI TUTTO

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    Generali, Del Vecchio compra altre 454 mila azioni

    (Teleborsa) – Continuano gli acquisti delle azioni di Generali da parte di Francesco Gaetano Caltagirone e Leonardo Del Vecchio, che ritoccano ormai settimanalmente le loro quote da un mese a questa parte. Come emerge da un internal dealing, Del Vecchio ha arrotondato la sua quota al 5,13%. Nella giornata del 22 settembre, tramite la società Delfin, ha messo infatti le mani su circa 454 mila azioni, pari allo 0,03% del capitale della compagnia assicurativa triestina.Dopo le ultime operazioni, Mediobanca resta la prima azionista con circa il 13%. Alle sue spalle ci sono Francesco Gaetano Caltagirone con il 6,2%, Leonardo Del Vecchio con il 5,13% e la famiglia Benetton con il 3,97%.La settimana scorsa Mediobanca – che appoggia il rinnovo del mandato a Donnet – è salita al 17,22% dei diritti di voto del Leone di Trieste con un’operazione di prestito titoli sul 4,42% del capitale. LEGGI TUTTO

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    Generali, ok da comitato nomine a definizione lista CdA

    (Teleborsa) – Il comitato nomine di Generali ha deliberato a maggioranza di proporre al consiglio di amministrazione di lunedì 27 settembre di definire una lista per il rinnovo del board con la conferma di Philippe Donnet nel ruolo di amministratore delegato. Secondo quanto si apprende, la proposta è stata approvata a maggioranza, con tre consiglieri su sette contrari: Francesco Gaetano Caltagirone, Romolo Bardin (uomo di Leonardo Del Vecchio) e Sabrina Pucci.La settimana scorsa – nel corso di una riunione informale dei consiglieri non esecutivi – otto membri del consiglio di amministrazione avevano già votato a favore della lista del consiglio e a sostegno della ricandidatura dell’attuale amministratore delegato Philippe Donnet per un terzo mandato.Il fatto che lunedì, secondo attese, il CdA delibererà di procedere con una propria lista per il rinnovo del board, non esclude che Francesco Gaetano Caltagirone e Leonardo Del Vecchio decidano di presentare una propria lista di candidati. Nelle ultime settimane si è infatti intensificata la battaglia per la compagnia assicurativa triestina: da un lato i due imprenditori continuano ad arrotondare le loro quote e hanno stretto un patto di consultazione, dall’altro Mediobanca (la principale azionista del Leone di Trieste) ha preso in prestito titoli di Generali per avere il 17,22% in assemblea. LEGGI TUTTO

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    Mediobanca prende in prestito titoli Generali. Avrà 17,22% in assemblea

    (Teleborsa) – Mediobanca ha comunicato di aver sottoscritto con una primaria controparte di mercato un’operazione di prestito titoli avente ad oggetto 70 milioni di azioni Assicurazioni Generali, pari al 4,42% del capitale sociale della compagnia assicurativa triestina. L’operazione, spiega una nota, avrà durata di circa 8 mesi e comunque almeno fino all’assemblea di Assicurazioni Generali chiamata a rinnovare il CdA. In questo modo, Mediobanca unitamente alle azioni già possedute – deterrà il 17,22% dei diritti di voto del Leone di Trieste.L’operazione odierna di Piazzetta Cuccia fa presagire una battaglia per Generali, anche alla luce del recente patto di consultazione tra Francesco Gaetano Caltagirone e Leonardo Del Vecchio (a cui poi si è unita Fondazione Crt). Intanto, sale l’attesa per il 27 settembre, giorno in cui è convocato il consiglio di amministrazione che dovrà decidere se attivare o meno la procedura della lista del CdA per il rinnovo dell’attuale management.I due imprenditori – che continuano ad arrotondare le loro quote di settimana in settimana – chiedono un cambio di passo nella strategia della compagnia triestina, non confermando il mandato dell’attuale CEO Philippe Donnet, il quale gode invece della fiducia di Alberto Nagel, CEO di Mediobanca, primo socio di Generali con il 12,9% circa. LEGGI TUTTO

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    Generali: Del Vecchio arrotonda al 5,1%, patto sale a 12,5%

    (Teleborsa) – Fra il 20 e il 21 settembre la Delfin di Leonardo Del Vecchio ha acquistato con una serie di operazioni 1,6 milioni di azioni Generali, pari allo 0,1% del capitale, arrotondando così arrotondato la sua quota al 5,1%. E’ quanto risulta dalle comunicazioni sull’internal dealing. Con l’incremento della presenza di Del Vecchio dopo gli ultimi acquisti, ieri, di Caltagirone, il patto di consultazione siglato fra i due soci e al quale ha aderito anche Fondazione Crt, è arrivato al 12,53% del capitale della compagnia. LEGGI TUTTO

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    Net Insurance, emissione di un prestito obbligazionario da 12,5 milioni di euro

    (Teleborsa) – Net Insurance – compagnia assicurativa quotata su AIM Italia – ha annunciato l’emissione di un prestito obbligazionario per un ammontare complessivo pari a 12,5 milioni di euro riservato a investitori qualificati in Italia e all’estero. Le obbligazioni pagheranno una cedola annuale del 5,10% su base annua e avranno una durata di 10 anni, salvo facoltà di rimborso anticipato da parte dell’emittente a partire dal quinto anno.Il collocamento ha riscontrato “un forte interesse da parte degli investitori”, registrando una domanda significativamente superiore all’offerta disponibile, sottolinea la società. Banca Finnat ha agito in qualità di Global Coordinator e Arranger dell’operazione. “La nuova emissione, al pari del richiamo del bond emesso nel 2016, rientra nella strategia di razionalizzazione e consolidamento dell’assetto patrimoniale, a supporto dei programmi di business”, ha dichiarato Andrea Battista, amministratore delegato di Net Insurance.L’emissione avverrà alla pari e il regolamento delle obbligazioni è previsto per il 28 settembre 2021. È inoltre previsto che le obbligazioni costituiscano fondi propri di base di livello 2 dell’emittente (cosiddetto tier II) ai sensi delle disposizioni prudenziali applicabili e che le stesse vengano prontamente ammesse alla negoziazione presso il Vienna MTF. Il rimborso delle obbligazioni denominate “7.00 per cent. Fixed Rate Dated Subordinated Notes due 30 September 2026” avverrà in data 30 settembre 2021.(Foto: by rawpixel on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Generali, patto consultazione al 12,3% con entrata Fondazione Crt

    (Teleborsa) – Il Patto di consultazione su Generali stretto da Francesco Gaetano Caltagirone e Leonardo Del Vecchio si allarga. Nel weekend è infatti arrivata l’adesione di Fondazione Crt (Cassa di Risparmio di Torino), che porta l’accordo parasociale al 12,334% del capitale di Generali e si avvicina al 12,9% in mano a Mediobanca, storico azionista di riferimento del Leone. L’ente torinese presieduto da Giovanni Quaglia ha apportato al patto tutte le proprie 19.482.665 azioni di Assicurazioni Generali, pari al 1,232% del capitale.”Aderiamo al patto per partecipare attivamente al piano industriale e all’elaborazione di una politica di maggiore sviluppo e creazione di valore del gruppo”, ha detto Quaglia all’ANSA. “La nostra idea è di costruire, non di distruggere”, ha aggiunto. Quanto al ruolo che la Fondazione Crt avrà nel patto Quaglia si è limitato a dire: “Lo vedremo”.Il Patto di consultazione è lo strumento che i due maggiori soci privati di Generali – Caltagirone e Del Vecchio – hanno scelto per ingaggiare la battaglia in vista del rinnovo del CdA alla prossima assemblea di aprile. I due potrebbero decidere di presentare una propria lista, che si aggiungerebbe a quella del board e a quella dei fondi.Va ricordato che le Parti aderenti al Patto si sono impegnate a tenersi reciprocamente informate in merito a eventuali acquisti di azioni di Generali e a fare tutto quanto necessario affinché non sorga l’obbligo di lanciare un’offerta pubblica di acquisto (OPA) sul Leone di Trieste. Se tali obblighi dovessero sorgere in violazione del Patto, “è convenuto che le Parti si tengano reciprocamente manlevate ed indenni da qualsiasi danno sofferto a causa del sorgere di tali obblighi”. LEGGI TUTTO

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    Generali: Caltagirone acquista ancora, sale al 6,16%

    (Teleborsa) – Francesco Gaetano Caltagirone prosegue con gli acquisti di azioni Generali. Secondo le comunicazioni di internal dealing l’imprenditore romano ha rilevato complessivamente 530 mila azioni attraverso tre sue società (Gamma Srl, Fgc, Pantheon 2000) che hanno permesso di incrementare la quota complessiva detenuta nel Leone dal 6,13 al 6,16% circa del capitale. Gli acquisti sono stati effettuati il 15 settembre. LEGGI TUTTO