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    Cigna, utile trimestrale sopra le attese. Aumenta dividendo

    (Teleborsa) – Cigna, compagnia assicurativa e sanitaria statunitense, ha chiuso il quarto trimestre del 2022 con ricavi di 45,8 miliardi di euro, un utile operativo di 1,5 miliardi di euro e un utile per azione rettificato di 4,96 dollari. Gli analisti si aspettavano in media, secondo dati Refinitiv, un utile per azione di 4,86 dollari su ricavi per 45,7 miliardi di dollari.I ricavi totali per il 2022 sono stati di 180,5 miliardi di euro. L’utile netto degli azionisti per il 2022 è stato di 6,7 miliardi di euro, o 21,30 per azione, incluso un guadagno al netto delle imposte di 1,3 miliardi, o 4,26 per azione, principalmente dalla transazione Chubb, e si confronta con 5,4 miliardi di euro, o 15,73 per azione, per il 2021.”Stiamo portando un grande slancio nel 2023 – ha affermato il CEO David Cordani – L’anno scorso è stato un anno cruciale di prestazioni e crescita per la nostra azienda poiché individui e datori di lavoro di tutto il mondo hanno contato su Cigna Healthcare in un momento dinamico ed Evernorth ha ulteriormente ampliato la portata e l’impatto dei suoi servizi sanitari”.Il consiglio di amministrazione ha dichiarato un dividendo in contanti di 1,23 dollari per azione, in aumento del 10% rispetto al dividendo in contanti del 2022 di 1,12 dollari per azione. LEGGI TUTTO

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    Aon, free cash flow 2022 al massimo storico

    (Teleborsa) – Aon, primo gruppo al mondo nella consulenza dei rischi e delle risorse umane, nell’intermediazione assicurativa e riassicurativa, ha registrato ricavi in aumento del 2% a 3,13 miliardi di dollari nel quarto trimestre del 2022, riflettendo una crescita organica dei ricavi del 5% e un impatto favorevole dell’1% dal reddito da investimenti fiduciari, parzialmente compensato da un impatto sfavorevole del 4% dalla conversione di valuta estera.L’utile netto attribuibile agli azionisti di Aon nel quarto trimestre è diminuito del 24% a 657 milioni di dollari, o 3,14 dollari per azione, rispetto agli 863 milioni di dollari, o 3,90 dollari per azione, nel periodo dell’anno precedente. L’utile netto rettificato per azione è aumentato del 5% a 3,89 dollari.Gli analisti si aspettavano in media, secondo dati Refinitiv, un utile per azione di 3,65 dollari su ricavi per 3,14 miliardi di dollari.”Nel quarto trimestre, abbiamo registrato una crescita organica del fatturato del 5%, per concludere un anno molto forte, contribuendo alla crescita organica del fatturato dell’intero anno del 6%, all’espansione del margine di 70 punti base al 30,8%, alla crescita dell’utile per azione del 12% a 13,39 dollari, e oltre 3 miliardi di dollari di free cash flow, un massimo storico”, ha affermato Greg Case, amministratore delegato.”Questi risultati continuano i nostri progressi a lungo termine e dimostrano il successo della nostra strategia Aon United mentre entriamo nel 2023 in una posizione di forza per continuare a fornire risultati a clienti, colleghi e azionisti”, ha aggiunto.(Foto: Free-Photos / Pixabay) LEGGI TUTTO

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    Sara Assicurazioni, risultato netto 2022 in calo a 69 milioni di euro

    (Teleborsa) – Sara Assicurazioni ha chiuso il 2022 con premi lordi di competenza pari a 834,6 milioni di euro, (+1,8% rispetto al 2021) e un utile netto di 69,1 milioni di euro (85,4 milioni di euro nel 2021), risultato “che conferma andamenti tecnici di qualità, nonostante le avversità che hanno caratterizzato il 2022”. I bilanci individuali delle società del gruppo rilevano per la capogruppo Sara Assicurazioni una crescita della raccolta premi del 3% e un utile netto di 51,3 milioni di euro, mentre per Sara Vita una crescita del 2,6% e un risultato netto pari a 2,9 milioni di euro.La solvibilità al quarto trimestre 2022 è stimata al 326% per il gruppo e, rispettivamente, al 341% per Sara Assicurazioni e al 245% per Sara Vita.(Foto: by rawpixel on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Italia, DBRS: compagnie assicurative sotto pressione da calo premi e inflazione

    (Teleborsa) – DBRS Morningstar prevede che il trend discendente dei premi delle assicurazioni Vita in Italia continui nel 2023, in quanto il settore rimane influenzato dalla minore capacità di risparmio degli assicurati, dalla presenza di forme di investimento alternative e più remunerative e da elevati prelievi e riscatti.Allo stesso tempo, si legge in un report sul tema, la redditività degli assicuratori sulla vita italiani dovrebbe beneficiare di tassi di interesse più elevati che probabilmente aumenteranno il reddito da investimenti delle società. Inoltre, le società che beneficiano di una solida rete bancaria di affiliazione o partnership di bancassicurazione mantengono un vantaggio competitivo che potrebbe portare a una generazione di entrate più resiliente a breve termine.”Prevediamo inoltre che l’elevata inflazione continuerà ad avere un impatto negativo sulle compagnie assicurative Danni italiane, con effetti già visibili nella prima metà del 2022″, ha affermato Mario De Cicco, Vice President, Global Financial Institutions al DBRS Morningstar.Il report rileva inoltre che, a causa dell’elevata concentrazione di titoli di Stato italiani in portafoglio, le compagnie di assicurazione italiane rimangono fortemente esposte al rischio di un ampliamento dello spread dei titoli di Stato italiani, che è anche una componente diretta dei loro requisiti minimi di Solvency II.(Foto: by rawpixel on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Vista Equity Partners acquista Duck Creek per 2,6 miliardi di dollari

    (Teleborsa) – Duck Creek Technologies, società statunitense che fornisce soluzioni intelligenti per il ramo Danni e il settore assicurativo in generale, ha siglato un accordo definitivo per essere acquisita da Vista Equity Partners, una delle principali società di investimento globale focalizzata su aziende attive nel campo dei software e dei dati. L’operazione prevede un offerta di 19,00 dollari per azione, per una transazione interamente in contanti del valore di circa 2,6 miliardi di dollari e che porterà al delisting di Duck Creek dal Nasdaq.Si tratta di un premio del 46% rispetto al prezzo di chiusura delle azioni di Duck Creek il 6 gennaio 2023, l’ultimo giorno di negoziazione completo prima dell’annuncio della transazione, e un premio di circa il 64% rispetto al prezzo medio ponderato per il volume delle azioni di Duck Creek per gli ultimi 30 giorni.”Duck Creek è orgogliosa di aver aperto la strada ai sistemi mission-critical basati su cloud per il settore assicurativo danni per offrire un’esperienza cliente di prim’ordine – ha affermato Michael Jackowski, amministratore delegato di Duck Creek – Siamo entusiasti di entrare nel prossimo capitolo di Duck Creek in collaborazione con Vista Equity Partners per continuare a supportare il passaggio delle compagnie assicurative danni al cloud”.(Foto: Towfiqu barbhuiya on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Rc auto: aumenti in arrivo per oltre 815mila automobilisti

    (Teleborsa) – Sono 815mila gli automobilisti che nel 2023, a causa di un incidente con colpa dichiarato nel corso dello scorso anno, dovranno fare i conti con un peggioramento della propria classe di merito e, di conseguenza, vedranno aumentare il costo del premio Rc auto. Secondo l’analisi dell’osservatorio di Facile.it tanti – realizzata su un campione di oltre 720mila preventivi raccolti dal comparatore a dicembre 2022 – il numero di automobilisti colpiti dai rincari è in crescita del 2% rispetto allo scorso anno. Notizie negative anche per gli automobilisti virtuosi dal momento che, negli ultimi 12 mesi, le tariffe delle polizze auto sono tornate a crescere: a dicembre 2022 per assicurare un veicolo a quattro ruote in Italia occorrevano, in media, 458,06 euro, vale a dire il 7,23% in più rispetto a dicembre 2021.”A incidere sulla tendenza al rialzo – spiega Andrea Ghizzoni, managing director Insurance di Facile.it – sono diversi fattori: da un lato l’aumento degli incidenti stradali, dall’altro l’inflazione che sta avendo ricadute anche sul costo dei sinistri”.Rincari e morosità – I rincari all’Rc auto arrivano in un momento sfavorevole per le famiglie italiane già alle prese con l’inflazione e i conseguenti aumenti. Secondo l’indagine commissionata da Facile.it agli istituti mUp Research e Norstat, nei soli primi nove mesi del 2022, erano già più di 700mila gli automobilisti che, a causa dell’incremento generalizzato dei costi, avevano dichiarato di aver saltato il pagamento del rinnovo dell’assicurazione auto. Una platea di morosi che potrebbe allargarsi ulteriormente se si considera che sono oltre 1,5 milioni gli italiani che hanno ammesso di poter essere obbligati a saltare il prossimo rinnovo in caso di ulteriori rincari.L’andamento regionale – Se a livello nazionale la percentuale di automobilisti che hanno dichiarato un sinistro con colpa è pari al 2,51%, guardando al campione su base regionale emergono differenze significative. Analizzando la graduatoria al primo posto c’è ancora una volta la Liguria dove il 3,32% dei guidatori vedrà aumentare il costo dell’Rc auto. Seguono gli automobilisti di Lazio (3,05) e Piemonte (3,02%). Le percentuali più basse, di contro, sono state rilevate in Calabria (1,52%), Basilicata (1,87%) e Molise (2,02%).Identikit dell’automobilista colpito dai rincari – Analizzando il profilo degli automobilisti che vedranno scattare gli aumenti emergono dati interessanti. Il primo è legato al sesso: fra gli uomini la percentuale di chi ha dichiarato un sinistro con colpa è pari al 2,32%, valore più basso rispetto a quella rilevato tra le donne (2,84%). Guardando alle fasce anagrafiche, invece, emerge che in assoluto hanno denunciato il minor numero di incidenti con colpa sono risultati essere gli automobilisti nella fascia 19-21 anni; tra di loro la percentuale di chi vedrà peggiorare la propria classe di merito a causa di un sinistro con colpa è pari appena all’1,74%; seguono i 25-34enni (2,23%). Il valore più alto, invece, si registra tra gli over 65 (3,10%). Considerando, infine, la professione dell’assicurato emerge che gli agenti di commercio sono risultati essere la categoria che, in percentuale, ha dichiarato con più frequenza un sinistro con colpa (3,16%) che farà scattare un aumento della polizza. Seguono i pensionati (3,04%) e i liberi professionisti (2,73%).(Foto: © Sittipong Leetangwattana / 123RF) LEGGI TUTTO

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    Yolo acquisisce controllo AllianceInsay per crescere in canale phygital

    (Teleborsa) – Yolo Group, operatore insurtech italiano quotato su Euronext Growth Milan, ha siglato un accordo per acquisire il 51% del capitale sociale del broker AllianceInsay. Nata con l’obiettivo di diventare un punto di riferimento unico per i concessionari auto, AllianceInsay si è specializzata nella distribuzione indiretta di servizi e prodotti assicurativi per il ramo danni del settore automotive, tra cui in particolare le garanzie accessorie complementari CVT (Corpi Veicoli Terrestri), operando tramite accordi di collaborazione con primarie compagnie assicurative.L’acquisizione avverrà al prezzo di circa 1,1 milioni di euro e sono state concesse opzioni put e call sul residuo 49%. Si stima che il broker avrà un giro d’affari 2022 per 2 milioni di euro di ricavi con un EBITDA margin del 9% e assenza di indebitamento finanziario.Yolo Group ha individuato in AllianceInsay un operatore in grado di accelerare il suo percorso di crescita nell’innovazione dei modelli di distribuzione assicurativa, in particolare il canale phygital, previsto dal piano strategico di sviluppo alla base dell’IPO. Grazie all’operazione – il cui closing è atteso nel primo trimestre del 2023 – Yolo potrà generare importanti sinergie commerciali, tecnologiche e distributive ampliando la propria offerta con nuove soluzioni di prodotto (motor, CVT e altro), completando la propria proposition tech con una piattaforma verticale sull’automotive. LEGGI TUTTO

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    Antitrust: operazione Poste Vita-Net Insurance non ostacola concorrenza

    (Teleborsa) – L’acquisizione del controllo esclusivo di Net Insurance da parte di Poste Vita non ostacola in misura significativa la concorrenza effettiva nei mercati interessati e non comporta la costituzione o il rafforzamento di una posizione dominante. Lo ha comunicato l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) nel suo bollettino settimanale. Non sarà quindi avviata alcune istruttoria.La compagnia assicurativa vita del Gruppo Poste Italiane ha comunicato a fine settembre l’intenzione di promuovere un’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria totalitaria per cassa sulle azioni ordinarie e sui Warrant di Net Insurance, compagnia assicurativa quotata su Euronext STAR Milan.L’IVASS ha evidenziato come l’operazione non sia in grado di alterare l’equilibrio concorrenziale dei mercati della produzione e distribuzione dei prodotti assicurativi vita e danni.L’AGCM ha fatto notare, con riferimento ai mercati della produzione di prodotti assicurativi danni, che l’entità post merger verrà a detenere, in ciascuno di essi, una quota congiunta inferiore al 5%. Nella distribuzione, le quote aggregate sono inferiori al 5%.Riguardo ai mercati della produzione di prodotti assicurativi vita, nel ramo I Poste Vita è il primo operatore, con una quota di circa il 26%, ma la target ha una quota del tutto marginale, significativamente inferiore all’1%. Nel ramo IV la quota aggregata dell’entità post merger è di poco superiore al 5%. Per quanto riguarda la distribuzione, in un’ampia maggioranza delle province la quota aggregata risulta inferiore, spesso anche significativamente, al 30%, in pochi casi al 35%, o al 40%.(Foto: © Piotr Trojanowski / 123RF) LEGGI TUTTO