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    Yolo, CdA propone aumento di capitale da 8 milioni di euro per finanziare crescita

    (Teleborsa) – Il CdA di Yolo Group, operatore insurtech italiano quotato su Euronext Growth Milan, ha deliberato di proporre all’assemblea dei soci un aumento del capitale sociale per massimi 7.999.990 euro, comprensivi di eventuale sovrapprezzo, da realizzare in una o più tranche, in via scindibile e a pagamento, mediante emissione di nuove azioni ordinarie, prive d’indicazione del valore nominale, da offrire in opzione a tutti gli aventi diritto.Le risorse generate dall’aumento di capitale saranno impiegate per l’attuazione del Piano Industriale 2024-2026 che prevede tre direttrici strategiche: sviluppo della presenza internazionale, sia attraverso nuove partnership che attraverso la crescita inorganica; consolidamento del modello distributivo phygital (i.e. integrazione tra distribuzione digitale e fisica); incremento del portafoglio d’offerta sia per il mercato Retail sia per le PMI.Il piano industriale, che recepisce le direttrici strategiche sopra menzionate, prevede per il 2024 un target di ricavi compresi tra 17 e 20 milioni di euro e un EBITDA positivo. L’obiettivo di fine piano al 2026 è di conseguire ricavi superiori a 60 milioni di euro e un margine EBITDA target nell’intorno del 20%.L’aumento di capitale sarà offerto in opzione sia agli azionisti, sia ai portatori delle obbligazioni convertibili emesse nell’ambito del prestito obbligazionario denominato “Yolo Group Convertibile 5% 2022-2025”.L’assemblea straordinaria dei soci si terrà in prima convocazione il 18 marzo 2024 e in seconda convocazione il 19 marzo 2024. LEGGI TUTTO

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    Cambiamento climatico: nel mondo danni per 200 miliardi di dollari l’anno

    (Teleborsa) – Inondazioni, cicloni tropicali, tempeste invernali in Europa e forti temporali, causano oggi perdite economiche globali stimate in 200 miliardi di dollari ogni anno. Ma, a causa del cambiamento climatico, le perdite economiche sono destinate ad aumentare. È quanto emerge dal nuovo rapporto dello Swiss Re Institute “Changing Climates: the heat is (still) on” che – sulla base dei risultati del Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici (IPCC) – analizza i luoghi in cui è probabile che i pericoli si intensifichino e sovrappone le proprie stime delle perdite economiche derivanti dai quattro principali pericoli meteorologici. Ciò fornisce una visione delle possibili implicazioni economiche dirette nel caso in cui le catastrofi naturali legate alle condizioni meteorologiche si intensificassero a causa del cambiamento climatico.L’analisi di 36 paesi classifica le Filippine e gli Stati Uniti come i paesi economicamente più esposti oggi, dove è probabile che si verifichi un’intensificazione dei rischi a causa dei cambiamenti climatici. Con perdite economiche annuali pari al 3% del PIL, ad oggi, le Filippine sono il paese maggiormente colpito dai quattro pericoli meteorologici di tutti i 36 paesi, pur essendo esposte anche ad un’elevata probabilità di intensificazione dei rischi. Gli Stati Uniti sono i secondi più esposti: con un valore di 97 miliardi di dollari (0,38% del PIL) ad oggi, gli Usa registrano le maggiori perdite economiche in termini assoluti a causa di eventi meteorologici a livello mondiale e, allo stesso tempo, una probabilità media che i pericoli si intensifichino.In generale, i paesi con notevoli lacune nella protezione assicurativa e in cui l’adozione di misure di mitigazione e adattamento delle perdite ritarda rispetto al tasso di crescita economica, – rileva il rapporto – sono finanziariamente più a rischio a causa dell’intensificazione dei rischi. Secondo il rapporto, le economie asiatiche in rapida crescita come Thailandia, Cina, India e Filippine sono le più vulnerabili.L’Italia, tra il 2013 e il 2022, per i fenomeni metereologici legati al cambiamento climatico ha subito danni per 37 miliardi di dollari, di cui solo 5 erano assicurati. Dati che mostrano un “protection gap”, una assenza di protezione, pari all’87% dei casi. Nella classifica delle perdite in relazione al PIL l’Italia è 17esima, con una perdita stimata pari allo 0,11% (2,3 mld dollari). Nel 2023, in particolare, l’Italia è stato il Paese europeo più colpito da temporali e tempeste – come dimostrano l’alluvione dell’Emilia-Romagna e la grandine del Nord Italia – con perdite assicurate oltre i 3 miliardi di dollari, le più alte mai registrate nel nostro Paese. Gli Stati Uniti e le Filippine sono i paesi più colpiti. “Il cambiamento climatico – afferma Jérôme Jean Haegeli, economista capo del gruppo Swiss Re – sta portando a eventi meteorologici più gravi, con un conseguente impatto crescente sulle economie. Pertanto, diventa ancora più cruciale adottare misure di adattamento. La riduzione del rischio attraverso l’adattamento favorisce l’assicurabilità. Il settore assicurativo è pronto a svolgere un ruolo importante catalizzando gli investimenti nell’adattamento, direttamente come investitore a lungo termine e indirettamente attraverso la sottoscrizione di progetti a sostegno del clima e la condivisione della conoscenza dei rischi”.Mentre si prevede che il rischio di inondazioni si intensificherà a livello globale, il principale motore delle maggiori perdite economiche legate al clima negli Stati Uniti, così come nell’Asia orientale e sud-orientale, sono i cicloni tropicali. Oggi, in termini assoluti, le perdite economiche dovute agli eventi meteorologici negli Stati Uniti sono le più alte al mondo, principalmente a causa dei cicloni tropicali (uragani). Anche i forti temporali rappresentano una parte importante delle perdite economiche.Il primo passo verso la riduzione delle perdite – evidenzia il report – è ridurre il potenziale di perdita attraverso misure di adattamento. Esempi di azioni di adattamento includono l’applicazione delle norme edilizie, l’aumento della protezione dalle inondazioni, tenendo d’occhio gli insediamenti nelle aree soggette a pericoli naturali. In definitiva, le perdite in percentuale del PIL di ciascun paese dipenderanno dall’adattamento futuro, dalla riduzione delle perdite e dalla prevenzione. LEGGI TUTTO

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    Unipol, Morningstar DBRS mette rating sotto osservazione con implicazioni positive

    (Teleborsa) – DBRS Morningstar ha posto sotto osservazione con implicazioni positive il rating di Unipol Gruppo (pari a BBB) a seguito dell’annuncio della società di aver avviato un processo di razionalizzazione societaria attraverso la fusione di UnipolSai Assicurazioni (rating A con outlook stabile) in Unipol entro la fine del 2024.Se il piano di Unipol sarà pienamente realizzato, l’entità risultante sarà una compagnia assicurativa operativa che verrà rinominata Unipol Assicurazioni.In linea con la Global Insurance Methodology, l’attuale Issuer Rating di Unipol è vincolato dal rating della Repubblica Italiana (rating BBB con outlook stabile). Tuttavia, una volta conclusa la fusione, l’entità risultante sarà una compagnia assicurativa operativa il cui Issuer Rating e Financial Strength Rating potranno entrambi posizionarsi al di sopra del rating Sovereign per l’Italia, come nel caso di UnipolSai. LEGGI TUTTO

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    De Polis (IVASS): Retail Investment Strategy presenta “questioni controverse”

    (Teleborsa) – La Retail Investment Strategy della Commissione europea ha la finalità di incoraggiare gli investitori al dettaglio a partecipare più attivamente e a trarre pieno vantaggio dai mercati dei capitali, ma presenta alcune “questioni controverse”. Lo segnala Stefano De Polis, Segretario Generale dell’IVASS, in un convegno presso l’Università La Sapienza.”Le questioni più controverse sono – come è possibile intuire – le disposizioni relative alla gestione dei conflitti di interesse (compreso il divieto parziale di incentivi), al Value for Money al connesso ricorso a benchmark di mercato – ha spiegato – I co-legislatori avranno l’ultima parola su queste questioni chiave”.”Come IVASS siamo molto attenti a che vengano opportunamente valorizzate e sottoposte all’attenzione del sottoscrittore, ove presenti, le componenti di protezione dei prodotti di investimento assicurativo: esse rappresentano un peculiare valore e carattere distintivo da considerare, in aggiunta, ove previsto, alla diversificazione di portafoglio”, ha aggiunto.Per quanto riguarda la proposta della Commissione sui benchmark “sono condivisibili le preoccupazioni che essi possano trasformarsi in una sorta di cap sui prezzi. Va evitato. La normativa deve favorire il buon funzionamento del mercato e della concorrenza puntando sulla chiarezza, la trasparenza, la confrontabilità dell’offerta. Cosa diversa sarebbe – come già ora in via di sperimentazione – utilizzarli come strumenti di vigilanza utili ad identificare gli outliers”.”Un altro tema che sarebbe opportuno affrontare è quello della definizione di cliente professionale e di cliente retail nel settore assicurativo, in linea con quanto già previsto nella MIFID”, ha sottolineato.De Polis ha detto che è “ormai prevedibile che il negoziato non si concluda nell’attuale legislatura europea e che pertanto il confronto proseguirà per alcuni mesi; sono certo che il convegno di oggi contribuirà ad un proficuo scambio di opinioni e di idee che potranno essere utili ai fini del dibattito europeo”. LEGGI TUTTO

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    Yolo Group sale al 100% di Bartolozzi Assicurazioni Broker

    (Teleborsa) – Yolo Group, operatore insurtech italiano quotato su Euronext Growth Milan – Segmento professionale, ha completato l’acquisizione del capitale sociale di Bartolozzi Assicurazioni Broker, broker operante in Toscana attivo nel settore delle polizze individuali, per professionisti, per società e in alcuni settori di nicchia.Il 28 febbraio 2022 Yolo aveva acquisito il 51% di Bartolozzi e in data odierna è stato rilevato il rimanente 49% “ad un prezzo non significativo convenuto tra le parti”, si legge in una nota.Con questa operazione Yolo rafforza la sua struttura societaria, consolida ulteriormente il suo posizionamento nel segmento phygital e conferma la validità strategica di puntare oltre che sul modello distributivo B2B2C-Digital anche sul modello B2B2C-Phygital.(Foto: by rawpixel on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Yolo, risultati in miglioramento nel 2023. Passerà a EGM ordinario

    (Teleborsa) – Yolo Group, operatore insurtech italiano quotato su Euronext Growth Milan – Segmento professionale, ha chiuso il 2023 con ricavi per 9,5 milioni di euro (+107% rispetto al 2022) e un miglioramento dell’EBITDA margin in termini d’incidenza sui ricavi a -13% (-17% nel 2022). L’EBITDA si attesta in valore assoluto a -1,2 milioni di euro. La Posizione Finanziaria Netta è positiva per 0,1 milioni di euro, con disponibilità liquide per 4,6 milioni di Euro.I dati includono oltre alla società capogruppo e alle controllate Yolo S.r.l. e Bartolozzi Assicurazioni Broker S.r.l., AllianceInsay Broker S.p.A., società di cui YOLO ha acquisito la maggioranza nel febbraio 2023.I risultati del 2023 creano le premesse per confermare l’obiettivo di break even al 2024 e per accelerare l’attuazione del Piano Industriale 2024-2026, si legge in una nota.Dopo le due acquisizioni in Italia nel 2022 e nel 2023, Yolo ha intenzione di proseguire il suo precorso di crescita sia organicamente sia per linee esterne valutando società potenzialmente adeguate al proprio modello di business.”L’evoluzione del business nel 2023 prova la validità delle nostre scelte strategiche – ha commentato Gianluca De Cobelli, co-fondatore e CEO di Yolo Group – I risultati conseguiti e il percorso che Yolo sta compiendo riflettono infatti quanto abbiamo dichiarato al momento della quotazione. Il solido posizionamento nell’insurtech e le prospettive di crescita del mercato di riferimento ci pongono nelle condizioni adeguate per accelerare l’attuazione del Piano Industriale”.La società ha deciso di porre in essere il passaggio della quotazione del titolo dal segmento professionale di Euronext Growth Milan al segmento ordinario secondo modalità e tempistiche che verranno concordate con Borsa Italiana. LEGGI TUTTO

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    Cigna migliora le prospettive di profitto per il 2024

    (Teleborsa) – Cigna, compagnia assicurativa e sanitaria statunitense, ha registrato un utile netto attribuibile agli azionisti per il quarto trimestre 2023 di 1,0 miliardi di dollari, o 3,49 dollari per azione, inclusa una perdita netta al netto delle imposte di 552 milioni di dollari, o 1,88 dollari per azione, principalmente associata alla perdita sulla vendita di aziende, un beneficio fiscale differito, nonché come onere per il piano di efficienza organizzativa, rispetto a 1,2 miliardi di dollari, o 3,91 dollari per azione, per il quarto trimestre 20223.L’utile netto per il 2023 è stato di 5,2 miliardi di dollari, o 17,39 dollari per azione, rispetto a 6,7 miliardi di dollari, o 21,41 dollari per azione, per il 20223. L’utile netto rettificato per il 2023 è stato di 7,4 miliardi di dollari, o 25,09 dollari per azione, rispetto a 7,3 miliardi di dollari. , ovvero 23,36 dollari per azione, per il 20223.”Il 2023 è stato un altro anno molto positivo per la nostra azienda, con un’esecuzione coerente e una crescita sostenuta – ha affermato David Cordani, presidente e amministratore delegato – Accelereremo il nostro slancio nel 2024 poiché siamo leader nel miglioramento del valore, della convenienza e dei risultati clinici, nonché nell’ampliamento dell’accesso e della scelta”.Cigna prevede che l’utile rettificato derivante dalle operazioni per il 2024 sarà di almeno 8,025 miliardi di dollari, o almeno 28,25 dollari per azione, rispetto alla precedente previsione di almeno 28 dollari.(Foto: by rawpixel on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Generali, Sesana: per assicurazioni focus su Europa, per AM lo sguardo è globale

    (Teleborsa) – “Siamo una insurance and asset management company, e abbiamo appetiti differenti per i diversi business. Per il campo assicurativo, l’Europa è il nostro focus, e quindi dobbiamo dobbiamo impiegare capitale per crescere, anche organicamente, perché l’ambizione è di crescere”. Lo ha affermato Marco Sesana, Group General Manager di Generali, durante l’Investor Day presso la Torre Generali a Milano.”Per quanto riguarda l’asset management, abbiamo un business globale e vogliamo crescere ovunque ci sia una possibilità, come abbiamo anche dimostrato con l’ultima acquisizione”, ha spiegato. “Abbiamo quindi differenti target, ma usiamo il capitale nel core business”, ha aggiunto.”Se possiamo diventare più grandi nei paesi dove siamo, generando più sinergie, sentiamo di fare la cosa giusta per i nostri azionisti”, ha spiegato, evidenziando che in questo senso “Liberty Seguros è stata una bella occasione e l’abbiamo colta”. In ogni caso, in tutti i paesi vogliamo “accrescere la nostra presenza”, “se siamo decimi vogliamo diventare noni, se siamo noni vogliamo diventare ottavi, e così via; e se siamo leader vogliamo continuare a crescere”. LEGGI TUTTO