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    DAS Tutela Associazioni: la nuova polizza per il Terzo settore

    (Teleborsa) – DAS, la Compagnia di Generali leader in Italia nella tutela legale, lancia una nuova offerta assicurativa per il Terzo Settore, una soluzione flessibile, modulata sulle esigenze delle persone che operano a vario titolo all’interno delle associazioni e degli Enti non profit, offrendo consulenza e assistenza diretta, incluso il rimborso delle spese legali, peritali, investigative e giudiziarie sostenute in caso di contenzioso. La polizza DAS Tutela Associazioni, che si rivolge una platea di oltre 300mila realtà del comparto con circa 4,7milioni di volontari, prevede la difesa in sede penale, con il raddoppio del massimale di polizza per il Presidente o il rappresentante legale dell’associazione; la copertura di ricorsi e opposizioni a sanzioni amministrative; il supporto nelle controversie in materia fiscale e tributaria, oggetto di numerose novità per gli enti del terzo settore; la tutela nei possibili contenziosi con la pubblica amministrazione, i fornitori e i dipendenti (o lavoratori sportivi); il risarcimento danni subito da terzi.”Questa soluzione – dichiara Samuele Marconcini, General Manager di Das – è adatta a tutte le associazioni dedicate al volontariato, alle attività ricreative e culturali, a quelle sportive dilettantistiche e di promozione sociale, enti all’interno dei quali l’attività, anche se non remunerata, comporta comunque rischi di natura legale, cresciuti con l’evoluzione normativa registrata negli ultimi anni: dall’introduzione del Codice del Terzo settore, alle norme per la tutela dei minori, agli adempimenti privacy. Gli enti del terzo settore e l’associazionismo in genere rappresentano un pilastro fondamentale, capace di promuovere solidarietà, inclusione e coesione. In questo contesto, gli intermediari assicurativi possono svolgere un ruolo cruciale, affiancando il mondo del non-profit per tutelare il loro operato dai principali rischi. L’importanza di costruire reti di supporto adeguate, anche in tema di assistenza legale, emerge come elemento chiave per garantire stabilità e continuità a chi opera per il bene comune”.Da uno studio realizzato dalla Compagnia veronese emerge che quasi il 90% degli enti sottoscrive almeno una copertura assicurativa. La polizza più diffusa è la Responsabilità Civile (77%), seguono la copertura incendio (59,4%) e quella contro il furto (31%). La polizza di tutela legale è sottoscritta dal 18% degli enti, con una diffusione più elevata su imprese sociali e Associazioni sportive dilettantistiche.Obiettivo di DAS Tutela Associazioni è di aumentare la diffusione delle coperture in ambito legale, garantendo prestazioni sempre più puntuali per tutti coloro che dedicano le proprie energie a servizio della comunità.I massimali disponibili per la nuova polizza partono da 15mila euro per sinistro, con diverse opzioni per il loro ulteriore innalzamento. Inoltre, la somma assicurata raddoppia per la tutela penale e amministrativa del presidente o del legale rappresentante dell’ente.È poi possibile definire la platea degli assicurati, scegliendo solo il Consiglio direttivo o estendendo le garanzie anche a dipendenti, iscritti o semplicemente volontari. La copertura può essere ampliata a ulteriori ambiti giuridici: contenziosi contrattuali con i fornitori, vertenze con dipendenti o collaboratori e ricorsi in ambito fiscale-tributario.Sono previste ulteriori coperture opzionali per le controversie con gli iscritti, le vertenze in materia di danno erariale e per questioni legate a contributi o sovvenzioni erogate dal Comune; senza dimenticare gli aspetti specifici dell’attività associativa, in particolare per ciò che attiene alla circolazione e navigazione o all’esecuzione di attività medico-sanitaria da parte dei volontari dell’ente.È infine sempre disponibile la consulenza legale telefonica, operativa nelle materie coperte dalla polizza, per avere un primo confronto con un legale qualificato, al fine di gestire correttamente un contenzioso già sul nascere, evitando passi falsi ed essere informati sui propri diritti. LEGGI TUTTO

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    Generali, quota complessiva di UniCredit al 5,23% (Consob)

    (Teleborsa) – La quota complessiva aggregata detenuta da UniCredit in Generali è complessivamente al 5,229% in salita dal precedente 5,118%. Lo si apprende dagli aggiornamenti della Consob sulle partecipazioni rilevanti.L’aggiornamento della quota nel Leone è datato 10 febbraio.In particolare, il 4,184% in diritti di voto, riferibili ad azioni, è rimasto stabile rispetto alla precedente rilevazione, mentre le posizioni lunghe con regolamento fisico, sono ora pari allo 0,890% del capitale (da 0,772% al 7 febnraio), le posizioni lunghe con regolamento in contanti, sono lo 0,155% (da 0,162% al 7 febbraio) LEGGI TUTTO

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    Italian Insurtech Association: per il 2025 superamento del miliardo di investimenti

    (Teleborsa) – Italian Insurtech Association (IIA) spegne le sue prime cinque candeline, segnando un quinquennio di crescita e innovazione nel panorama assicurativo italiano. Fondata nel 2020 con l’obiettivo di accelerare la digitalizzazione del comparto e creare consapevolezza sull’Insurtech, l’Associazione ha accompagnato un settore tradizionalmente conservatore verso un futuro più innovativo, sostenibile e inclusivo. Negli ultimi cinque anni, il settore ha registrato un’accelerazione senza precedenti: nel 2020, gli investimenti Insurtech in Italia non superavano i 50 milioni di euro. Già nel 2021, si è assistito a una crescita vertiginosa del 460%, raggiungendo il miliardo di euro a fine 2024, con la previsione di superarlo nel 2025. Un traguardo storico che testimonia il cambiamento in atto.”Dopo aver visto la digitalizzazione rivoluzionare settori strategici quali il turismo e il banking, anche il comparto assicurativo ha finalmente compreso questa l’urgenza. Il processo ha richiesto forse più tempo del previsto, sino a qualche anno fa il 90% dei prodotti assicurativi in Italia viaggiava su piattaforme non digitalizzate, ma oggi possiamo dirci soddisfatti di questa evoluzione e riconoscere il valore strategico avuto da IIA in questi anni – ha commentato Simone Ranucci Brandimarte, Presidente di Italian Insurtech Association –. Il nostro lavoro non è ovviamente finito, molto c’è ancora da fare soprattutto per quanto riguarda lo sviluppo di competenze, determinanti per garantire una transizione efficace e consapevole, oltre che delle tecnologie, indispensabili per mantenere competitivo l’ecosistema e accontentare le esigenze di un consumatore sempre più digitale.”IIA è diventata nel tempo un punto di riferimento per la divulgazione dell’innovazione assicurativa in Italia e per lo sviluppo delle competenze tecno-digitali raggiungendo traguardi importanti: oltre 200 soci, di cui 50 solo nel 2024, ed un consiglio direttivo rappresentativo dei leader del settore assicurativo in Italia, più di 61 ricerche e paper finalizzate con primarie aziende di consulenza e istituti di analisi, 2000 ore di formazione annuali destinate a Compagnie, Brokers, Reti, Tech Providers e Start up, 239 webinar ed eventi di networking per i propri associati. IIA vanta inoltre una relazione consolidata con oltre 20 partner nazionali e internazionali finalizzati alla promozione dell’innovazione e oltre 20 Istituti Accademici.”Guardando ai cinque anni di crescita di Italian Insurtech Association, posso dire con orgoglio che siamo riusciti a costruire una realtà solida, in grado di influenzare positivamente il panorama assicurativo italiano. Come spesso accade, questa associazione nacque da un’intuizione del compianto Alfredo Scotti. Dopo mesi che un gruppo nutrito di amici e colleghi si riuniva per parlare di come portare innovazione nel mondo assicurativo, Alfredo propose di creare un’alleanza che potesse accogliere queste idee e portare rinnovamento – racconta Gerardo Di Francesco, Vicepresidente di Italian Insurtech Association –. I soci fondatori – Net Insurance, Propensione, Studio Legale D’Argenio Polizzi e Associati, Wide Group, Yolo, Simone Ranucci Brandimarte, Gianluca De Cobelli, Alfredo Scotti, Flavio Josef Cristiano – hanno condiviso fin dall’inizio una visione chiara e innovativa, impegnandosi per rendere l’Insurtech un motore di trasformazione e inclusività per il settore”.L’Italian Insurtech Association guarda ora al futuro con nuovi obiettivi: facilitare l’accesso agli ecosistemi internazionali per gli associati, sostenere la crescita delle startup Insurtech e rafforzare il dialogo con le istituzioni per accelerare il percorso di trasformazione del settore.”Per supportare il mercato sarà fondamentale stringere legami sempre più solidi con le istituzioni, creando una rete di collaborazione che consenta di sviluppare normative adeguate a supportare la crescita del comparto. Infine, il futuro dell’innovazione assicurativa non può prescindere da una sinergia con altri enti e associazioni internazionali. L’Italia, come sappiamo, resta il fanalino di coda per investimenti in Insurtech. Solo attraverso un dialogo e una cooperazione costante con realtà globali potremo affrontare al meglio le sfide tecnologiche ed economiche che ci attendono” conclude Brandimarte.Dopo il grande successo dello scorso anno, il 27 marzo, IIA organizzerà il secondo appuntamento sull’impatto dell’Intelligenza Artificiale nel settore assicurativo, un’ulteriore occasione per confrontarsi sulle sfide e le opportunità che attendono il mercato nei prossimi anni. LEGGI TUTTO

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    Alleanza Assicurazioni, Passero presenta le priorità strategiche

    (Teleborsa) – La soddisfazione del cliente come stella polare per continuare a ricoprire un ruolo chiave nell’offrire risposte ai bisogni emergenti del Paese, grazie all’offerta innovativa e alla consulenza di valore potenziata da AI e tecnologia. Uno Stile unico, “High Tech&High Touch”, per coniugare gli strumenti digitali con la relazione personale di una squadra di oltre 10mila consulenti diffusa su tutto il territorio nazionale e pronta a fare la differenza in partite fondamentali quali il risparmio, la previdenza complementare, la protezione e gliinvestimenti, per costruire un futuro solido e prospero. Sono le priorità strategiche di Alleanza Assicurazioni, presentate oggi nel corso della Convention nazionale, dal titolo “Grande Alleanza – Squadra Grande pensa in grande” svoltasi ai Magazzini del Cotone di Genova, città dove la storica Compagnia del Gruppo Generali è stata fondata nel 1898 da Evan Mackenzie insieme adaltri compagni d’impresa.Alla presenza di oltre mille persone tra manager e consulenti, più altre 6mila collegate da 16 location in tutta Italia, l’amministratore delegato, Davide Passero, ha tracciato un bilancio del percorso di sviluppo sottolineando i traguardi raggiunti dalla Compagnia grazie all’impegno della Rete di oltre 10mila consulenti a cui si aggiunge, da quest’anno, il nuovo canale della bancassicurazione.”Alleanza e la sua Rete – ha dichiarato Giancarlo Fancel, country manager e CEO di Generali Italia – rappresentano una storia di successo del settore assicurativo italiano. Da sempre dimostra grande capacità di adattamento ai molteplici cambiamenti del comparto e notevole sensibilità nell’anticipare le scelte fondamentali di crescita grazie agli investimenti nell’innovazione e nella formazione che hanno permesso di generare valore per tutto il Gruppo Generali, al servizio della crescita economica di tutto il Sistema Paese. Sono convinto che entusiasmo e passione, toccati con mano oggi, siano ingredienti fondamentali per garantire un grande futuro alla nostra Compagnia, che sarà sempre al fianco delle imprese, delle persone e delle comunità in cui operiamo”.”Alleanza – ha commentato Passero – è un’eccellenza italiana, grazie alla propria Rete distributiva capillare sul territorio e alla qualità e innovazione dell’offerta assicurativa, in grado di soddisfare l’evoluzione nei bisogni dei clienti, a fronte dei profondi cambiamenti economici e sociali avvenuti in questi anni. Investiamo molto in competenze finanziarie e tecnologie digitali allo scopo di potenziare il servizio professionale dei nostri consulenti ed attrarre nuovi talenti: in dieci anni abbiamo assunto oltre 2.200 persone delle quali il 50% donne, a conferma che fare buona impresa significa creare stabile occupazione. Vogliamo infine valorizzare il nostro know how, attraverso la nuova divisione bancassurance, proponendoci quale migliore partner di istituti bancari per la protezione delle famiglie e lo sviluppo della previdenza complementare in Italia”.L’incontro è stato l’occasione per fare un bilancio del percorso di successo avviato nel 2015 con il “Patto per la crescita sostenibile”, certificato da un indice di soddisfazione dei clienti quadruplicato: l’NPS (Net Promoter Score) è passato infatti dai 7 punti del 2014 agli attuali 28. Un successo che ha accompagnato la scalata di Alleanza nella classifica delle compagnie Vita in Italia dalla 9a alla 4a posizione di oggi. Balzo in avanti anche nel comparto Danni, grazie soprattutto al business Salute (Infortuni e Malattia) che ha visto la Compagnia passare all’11a posizione rispetto alla 41a del 2014.Risultati che – spiega Alleanza in una nota – testimoniano il ruolo sempre più sociale dell’assicurazione, come ha ricordato l’AD Passero,insistendo sulla complementarità della Protezione e della Previdenza rispetto agli Investimenti. L’obiettivo, di fronte alle sfide attuali legate ai temi della salute, della non autosufficienza, dell’aumento della speranza di vita e dei cambiamenti climatici, è quello di contribuire a rendere sempre più popolare la Protection grazie alla consulenza della propria Rete e a un’offerta innovativa.Altro tema affrontato nel corso della Convention è stato quello della previdenza, settore in cui Alleanza è stata pioniera raddoppiando di fatto il numero di clienti in 10 anni: da 400mila a 700mila. “La sfida – si legge nella nota – oggi è quella di contribuire ad ampliare un mercato ancora sottodimensionato per garantire l’equilibrio del sistema previdenziale in un Paese dove gli iscritti a forme pensionistiche complementari non superano i 10 milioni. Fondamentale, in questo processo, l’evoluzione del ruolo del consulente, chiamato ad acquisire ancor più competenza finanziaria e a confrontarsi quotidianamente con l’innovazione tecnologica per far fronte ai bisogni emergenti. Già oggi oltre 2.700 consulenti (circa un terzo del totale) sono stati abilitati come consulenti finanziari. La Compagnia, primo network 100% digitalizzato in Europa, con oltre il 90% delle polizze full digital, lancia Ally, il progetto di Intelligenza Artificiale (IA) a supporto del lavoro del consulente e della Rete, per garantire una sempre migliore customer experience. Alleanza negli ultimi anni ha puntato sull’introduzione di nuove competenze e persone: in questa direzione sono state assunte più di 2.200 persone di cui il 50% donne dal 2015”.Prosegue il “Piano Nazionale di Educazione Finanziaria e Assicurativa” di Alleanza per diffondere la cultura finanziaria e assicurativa tra gli italiani. Alleanza Assicurazioni è impegnata sul fronte di una mission che la vede da anni protagonista: quella diaccrescere l’educazione finanziaria e assicurativa degli italiani, un importante ruolo sociale in linea con gli obiettivi dell’Agenda Onu al 2030. Alleanza promuove il “Programma Nazionale di Educazione Finanziaria e Assicurativa”, articolato in seminari gratuiti che in questi anni hanno registrato 480mila partecipanti in oltre 7mila eventi, suddivisi tra “Protection Day”, “Investment Day” e “Previdenza Day”. Oltre agli eventi territoriali, il piano editoriale che ha coinvolto social media, radio e rubriche dedicate, ha permesso di raggiungere oltre 104 milioni di contatti solo lo scorso anno. Nel 2024 la Compagnia ha inoltre lanciato il “Tour dell’Educazione Finanziaria”, un viaggio in sette tappe attraverso l’Italia, con la partecipazione delle Consulenti di Alleanza e delle istituzioni locali, per affrontare le differenti situazioni di fragilità finanziaria emerse dall’Osservatorio. LEGGI TUTTO

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    Generali, Donnet: questo team ha superato obiettivi di 3 piani consecutivi, lo farà ancora

    (Teleborsa) – “Nei passati tre anni c’è stato un CdA dinamico, con membri senior, dall’alto standing, con una visione internazionale, competenti e indipendenti. Questo è il motivo per cui abbiamo raggiunto i nostri obiettivi”. Lo ha affermato il CEO di Generali, Philippe Donnet, rispondendo alla domanda di un analista sul ruolo degli azionisti dissidenti, su cui non ha voluto commentare direttamente.”Abbiamo raggiunto quanto previsto dal piano, che quando lo abbiamo presentato tre anni fa era descritto come ambizioso, e abbiamo superato il piano – ha spiegato – Questa squadra ha superato gli obiettivi di tre piani consecutivi. Questo è il nostro lavoro, fare sempre meglio, e questo nuovo piano è molto ambizioso e creerà molto valore per tutti stakeholder, e sono fiducioso che supereremo gli obiettivi ancora una volta”. LEGGI TUTTO

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    REVO Insurance, niente lista del CdA con nuove norme Legge Capitali

    (Teleborsa) – Il Consiglio di Amministrazione di REVO Insurance, società assicurativa quotata su Euronext STAR Milan e attiva nei rami danni con particolare riguardo ai rischi speciali e ai rischi parametrici, ha deliberato di non procedere alla presentazione di una propria lista di candidati per il rinnovo dell’organo medesimo previsto in occasione dell’assemblea degli azionisti fissata il prossimo 28 aprile 2025.La decisione è stata presa “in considerazione delle nuove norme introdotte dal DDL capitali, con particolare riguardo al rinnovo dell’organo amministrativo ed in pendenza di una loro prima applicazione, nonché in assenza di una prassi consolidata in materia e di orientamenti del Regolatore”, si legge in una nota.Una decisione analoga è stata presa ieri sera da Generali.(Foto: Benjamin Child on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Generali, Donnet: non presentare lista CdA è stata scelta “ovvia” con nuova legge

    (Teleborsa) – “Ieri il consiglio di amministrazione ha preso questa decisione ovvia se guardi alla nuova legge italiana, la Legge Capitali, che rende molto difficile presentare la lista del CdA”. Lo ha affermato il CEO di Generali, Philippe Donnet, rispondendo a domanda sulla delibera del board di ieri sera.”Tre anni fa è stata la prima volta nella storia di Generali che lo abbiamo fatto, che è poco considerando la Compagnia ha quasi 200 anni – ha spiegato – Penso non sia una questione molto grande, e si ripresenterà in futuro. Al momento torniamo alle liste degli azionisti e penso che alcuni azionisti presenteranno una lista per il rinnovo del CdA”. LEGGI TUTTO

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    Generali, Donnet: siamo stati molto attivi su M&A, importante focalizzarsi su integrazione

    (Teleborsa) – “Guardando al piano passato, possiamo dire che siamo stati molto attivi sull’M&A. Solo nell’ultimo anno, abbiamo fatto a gennaio 2024 il closing dell’acquisizione di Liberty Seguro, ad aprile l’operazione Conning, un paio di settimane fa il deal MGG, mentre la settimana scorsa abbiamo siglato il MoU con Natixis. Credo che a un certo punto sia importante focalizzarsi sull’integrazione e sulla fusione di quanto acquisito. Questo è importante, perché la qualità dell’esecuzione è critica”. Lo ha affermato il CEO di Generali, Philippe Donnet, rispondendo alle domande degli analisti sul nuovo piano al 2027.”Quando guardi a quanto abbiamo raggiunto dell’asset management, occorre notare che abbiamo fatto operazioni con pochi soldi – ha aggiunto – Conning non è stata una acquisizione tramite cash e con Natixis abbiamo previsto la creazione di una joint venture, quindi anche in questo caso una transazioni senza contanti. Con 1,5 miliardi di euro e con la flessibilità che abbiamo, penso che siamo ben posizionati per il nuovo piano”.Generali ha annunciato che 3 miliardi di euro sono destinati a piani di riacquisto di azioni proprie ed altre modalità di allocazione del capitale (come l’M&A). Il gruppo si impegna a realizzare, annualmente, un piano di riacquisto di azioni proprie pari ad almeno 0,5 miliardi di euro, con l’importo da valutare all’inizio di ogni anno. Generali valuterà le opportunità di M&A con un approccio rigoroso e disciplinato, confrontando inoltre ogni potenziale operazione con i piani di riacquisto di azioni proprie. LEGGI TUTTO