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    Clima, FMI: più impegno per ridurre emissioni e mitigare i costi della transizione

    (Teleborsa) – Servono più impegno nel ridurre le emissioni di gas, le temperature stanno raggiungendo cifre mai viste sul pianeta Terra da milioni di anni e le implicazioni sono potenzialmente catastrofiche ma siamo ancora in tempo per agire.Sono le conclusioni cui giunge il World Economic Outlook del Fondo Monetario Internazionale pubblicato oggi che spinge i Governi ad usare strumenti di politica economica in grado di combinare spinte agli investimenti verdi e rincaro dei prezzi dell’energia provenienti dai combustibili ad alta emissione di carbonio, mantenendo i costi di transizione da un modello all’altro ragionevolmente bassi.”Nonostante i benefici a lungo termine e una spinta iniziale all’attività economica, tali politiche impongono costi durante la transizione – si legge nel rapporto – Tra il 2037 e il 2050, la strategia di mitigazione costerebbe al Pil globale in media circa lo 0,7% ogni anno e dell’1,1% nel 2050 rispetto a politiche invariate. Questi costi sembrano comunque gestibili, considerando che si prevede che la produzione globale crescerà del 120% tra oggi e il 2050″.Secondo il Fondo Monetario, infatti, la spinta verso la transizione permetterà di aumenterà il Pil globale e l’occupazione nei primi anni successivi alla ripresa post Covid 19 in grado di rendere meno impattanti i costi della seconda fase. In base allo scenario disegnato dal rapporto, una strategia politica globale per mitigare il cambiamento climatico potrebbe accrescere il Pil globale nei primi 15 anni di ripresa in media di circa lo 0,7% annuale e l’occupazione fino a 12 milioni di posti di lavoro in più a livello globale. LEGGI TUTTO

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    Più sostenibilità e inclusione, Conte: costruire nuovo mondo per future generazioni

    (Teleborsa) – “La fase di ripresa dalla pandemia è un’occasione unica per investire nella salute del nostro Pianeta e mettere la natura e le persone al centro della nostra agenda politica”: lo ha detto il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte intervenendo ad un evento di alto livello a margine della 75esima Assemblea Generale delle Nazioni Unite.”La pandemia del Covid-19 ci ricorda come distruggere e degradare la biodiversità aumenta i rischi di diffusione delle malattie dagli animali all’uomo”, ha sottolineato Conte, spiegando come la Cop26 ospitata dal Regno Unito in partnership con l’Italia e la prossima presidenza italiana del G20 intendono affrontare il problema della perdita di biodiversità e quello dei cambiamenti climatici come due temi “intrinsecamente collegati”.”E’ nostra responsabilità – ha concluso il Premier – cogliere questa opportunità, rafforzando la consapevolezza globale e fissando obiettivi per costruire un mondo più sostenibile, resiliente, inclusivo e giusto da tramandare alle future generazioni”. LEGGI TUTTO

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    Ex Ilva, ENI Rewind: da ArcelorMittal Italia incarico per assistenza bonifica

    (Teleborsa) – Eni Rewind, società ambientale di Eni specializzata nel risanamento e nella valorizzazione delle risorse naturali in ottica circolare, ha ricevuto da ArcelorMittal Italia il mandato per l’assistenza nella progettazione degli interventi di bonifica dell’area dell’ex Ilva di Taranto.Il contratto – fa sapere Eni Rewind in una nota – contempla anche l’assistenza specialistica nell’iter autorizzativo finalizzato all’approvazione da parte degli enti preposti del progetto di messa in sicurezza operativa dello stabilimento ArcelorMittal Italia a Taranto.Nell’ambito delle indagini ambientali, già avviate da ArcelorMittal, sono previste ulteriori caratterizzazioni dei suoli, sui quali si estendono gli impianti, attraverso modelli concettuali 3D e idrogeologici. L’obiettivo è quello di raccogliere ulteriori informazioni per l’aggiornamento delle messe in sicurezza già attive e per la progettazione della messa in sicurezza operativa dell’area, minimizzando gli impatti sull’operatività del siderurgico. LEGGI TUTTO

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    Clima, UE: ” Entro il 2030 taglio di emissioni di almeno il 55%”

    (Teleborsa) – Procedere nei prossimi 10 anni a un taglio delle emissioni di almeno 55% rispetto ai livelli del 1990. Un obiettivo, questo,”realizzabile” sul piano economico e “vantaggioso per l’Europa”. A dirlo è la bozza del Piano per il clima al 2030 che la settimana prossima sarà presentata dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Un primo step che porterà, nei prossimi nove mesi, alla proposta di una revisione della legislazione su clima e energia”, con grande attenzione alle potenzialità delle rinnovabili e all’efficienza energetica.Previsti interventi in tutti i settori, dai trasporti all’energia passando per l’agricoltura e l’edilizia. Sul fronte della riduzione delle emissioni la bozza innalza l’obiettivo 2030 al 55% rispetto alla riduzione del 40% prevista attualmente. Un target che, salvo modifiche, la Commissione europea proporrà di inserire nella legge per il clima e rendere vincolante a livello Ue.In tale scenario, per la Commissione, il mercato delle emissioni (Ets) risulta centrale nel raggiungimento di tale obiettivo. La strategia prevede di estendere tale obiettivo al settore marittimo, ridurre le quote gratuite di cui gode attualmente il settore dell’aviazione, fino a “includere il trasporto su gomma e gli edifici”, con l’ipotesi di applicare il concetto anche ai distributori di carburante. Contribuiranno a una mobilità a emissioni zero anche nuovi limiti sulla CO2 imposti ai produttori. Saranno, inoltre,richiesti maggiori sforzi anche all’agricoltura.(Foto: Lukasz Kobus – © Unione Europea) LEGGI TUTTO