Inflazione, Coldiretti: con +8% frutta allarme speculazioni nei campi
(Teleborsa) – In controtendenza balzano i prezzi al consumo della frutta fresca che fanno segnare un aumento dell’8% ma crollano quelli pagati agli agricoltori con quotazioni che non coprono neppure i costi di produzione. E’ quanto emerge da un’analisi Coldiretti sui dati Istat relativi all’inflazione a luglio che registra una spinta al rialzo dei prezzi dell’1,4% per gli alimentari, rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, mentre l’andamento generale su base annua vede il Paese in deflazione (-0,4%), con una situazione che non si verificava dal giugno 2016.”Nel carrello della spesa si rilevano aumenti anche per il pesce surgelato (+3,5%), pasta (+3,2%), zucchero (+2,7%), uova (+2,4%), carni (+2,4%), formaggi (+1,5%) e latte fresco (+1%), legati agli sconvolgimenti della domanda di un mercato che non riesce ancora a tornare alla normalità pre-covid”.”Una situazione – aggiunge Coldiretti – che ha favorito le speculazioni al ribasso nei campi e nelle stalle con il paradosso che mentre i prezzi al consumo aumentano quelli pagati agli agricoltori e agli allevatori crollano. Casi emblematici sono quelli della Puglia dove gli agricoltori che producono meloni e angurie si vedono corrispondere pochi centesimi al chilo e dell’Abruzzo dove i coltivatori del Fucino hanno addirittura deciso di donare alle famiglie più bisognose parte dei raccolti rimasti in azienda perchè sottopagati fino alla metà rispetto allo scorso anno”.Occorre dunque evitare che i comportamenti scorretti di pochi compromettano il lavoro della maggioranza degli operatori della filiera in una situazione in cui quasi 4 aziende agricole su 10 (37%) secondo l’indagine Coldiretti/Ixè hanno registrato un deciso calo dell’attività a causa degli effetti della pandemia.”Alle speculazioni si sommano peraltro gli effetti del clima impazzito – rileva Coldiretti – con il moltiplicarsi di eventi estremi come caldo torrido, gelo, grandine, nubifragi e siccità che compromettono le produzioni di frutta e verdura provocando la perdita del lavoro di un intero anno in molte aziende agricole”. LEGGI TUTTO