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    Ferrarini, la risposta della cordata Bonterre alla proposta Pini-Amco

    (Teleborsa) – È arrivata la risposta della cordata Gruppo Bonterre-OPAS-HP sostenuta da Intesa Sanpaolo e Unicredit alla proposta di concordato concorrente presentata dalla Famiglia Pini e da Amco per la Ferrarini.Come si legge in una nota diffusa da Intesa Sanpaolo, ai concorrenti – oltre “la mancanza di pagamenti immediati o nel breve del passivo concordatario, con lo spostamento del soddisfo dal 3° anno di piano industriale in poi, con tutti i rischi connessi al pagamento attraverso le risorse della continuità aziendale, non garantite” – si imputa l’unilateralità dell’affermazione secondo la quale la percentuale di soddisfo al 33% renderebbe vana la presentazione di proposte concorrenti “che non risponde alle rigorose verifiche di carattere giuridico ed economico cui è e dovrà essere sottoposta la proposta principale, affermazione per di più unicamente tesa ad ostacolare l’instaurarsi della leale procedura competitiva prevista dalla legge nell’interesse dei creditori e degli altri stakeholders”.La cordata sottolinea anche che non potrà essere garantita la continuità produttiva ed industriale in Italia, “mancando in capo alla famiglia Pini l’expertise nel settore dei salumi di carne suina e nella commercializzazione sui mercati internazionali del food ‘made in Italy'”.A mancare, inoltre, è “un progetto dettagliato o anche di semplice fattibilità del nuovo Stabilimento, con forte pericolo di delocalizzazione negli stabilimenti spagnoli della famiglia Pini”.Nel comunicato si ribadisce l’impegno dei Partner Industriali “a mantenere l’offerta presentata e, se del caso, ad arricchirne ancor più i contenuti, qualora si instaurasse finalmente la leale procedura competitiva imposta dalla legge”.Confermati anche il carattere garantito della proposta concorrente – inclusi gli oltre 50 milioni, al servizio del ripagamento dei creditori – e l’intenzione di costruire “un processo di filiera tutto italiano, dall’allevatore al consumatore, la fruibilità certa e immediata da parte di tutte le maestranze dei vicini impianti e stabilimenti del Gruppo Bonterre e di Opas, in caso di spegnimento dello stabilimento di Rivaltella e la garanzia dei livelli occupazionali già individuati”.Nel comunicato si ribadisce, infine, “la disponibilità verso le Organizzazioni , per rappresentare loro la struttura e i contenuti della proposta Bonterre, le relative prospettive dal punto di vista industriale e occupazionale e approfondire i punti toccati dal presente comunicato”. LEGGI TUTTO

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    AB InBev, Hanset nuovo Country Director per l'Italia

    (Teleborsa) – AB InBev, prima azienda di birra al mondo con oltre 500 marchi distribuiti al livello globale, fra cui Stella Artois, Corona, Beck’s, Bud, Tennent’s Super, Leffe, Hoegaarden, Spaten e Franziskaner, ha annunciato la nomina di Arnaud Hanset, attuale Direttore Expansion Markets in Europa, a nuovo Country Director per l’Italia con decorrenza a partire da settembre 2020.L’azienda conta in Italia 240 dipendenti. Arnaud, che succede a Benoit Bronckart – che ricopre il ruolo di South Europe President e AD Italia dal gennaio 2019 – vanta oltre 10 anni in azienda, che lo hanno portato a ricoprire diversi ruoli in Europa. 36 anni, laureato in Ingegneria a Bruxelles, Arnaud vive a Madrid, e si trasferirà a Milano con la sua famiglia nel corso di quest’anno.In scia ai cambiamenti organizzativi che la società ha presentato a chiusura del primo semestre, Benoit Bronckart diventerà Presidente della Business Unit Europa Centrale che comprende Germania, Italia, Scandinavia, Svizzera, Austria, Polonia, Grecia, Portogallo, Europa centro-orientale, Medio Oriente e Global Travel Retail.Benoit Bronckart ha commentato così la nomina: “Avendo lavorato con Arnaud, non riesco a pensare a una persona migliore per portare l’Italia al livello successivo. Arnaud ha contribuito enormemente al nostro business europeo, adottando una strategia di successo nei mercati in espansione. La sua visione creativa e piena di energia sono fattori indispensabili per lo sviluppo del mercato italiano. Milano non è solo la sede centrale delle nostre attività in Italia, ma anche l’headquarter della Business Unit Central Europe e questo è un segnale molto forte della nostra presenza in Italia e della nostra volontà di accelerare ulteriormente la crescita in questo Paese”.Arnaud Hanset ha aggiunto: “Sono entusiasta di aver accettato con orgoglio questo ruolo. Il mercato italiano è affascinante, e la forte spinta verso il settore delle premium rappresenta per me una bellissima sfida. Il nostro portafoglio non è mai stato così forte e diversificato; con già due dei nostri tre marchi globali presenti sul mercato – Stella Artois e Corona, Leffe (la prima tra le nostre birre speciali) e il nostro fiore all’occhiello locale, Birra del Borgo. Non vedo l’ora di lavorare a fianco di questo team ricco di talenti e dei molti clienti italiani, per far crescere ulteriormente il segmento della birra”. LEGGI TUTTO

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    Confagricoltura, slitta al 15 settembre termine per domande ristrutturazione e riconversione vigneti

    (Teleborsa) – Slitta al 15 settembre il termine ultimo per la presentazione delle domande di ristrutturazione e riconversione dei vigneti che producono vini a denominazione di origine ed a denominazione di origine controllata e garantita precedentemente previsto per il 30 agosto.A stabilirlo un decreto del ministero per le Politiche agricole che ha fissato invece al 15 febbraio 2021 la data per la definizione della graduatoria di ammissibilità delle domande di aiuto.Confagricoltura in una nota ha valutato positivamente il provvedimento ministeriale “che ha pienamente recepito le sollecitazioni dell’Organizzazione nazionale e delle proprie sedi territoriali, rivolte al Mipaaf ed alle Regioni, affinché si spostasse di 15 giorni il termine ultimo, consentendo una più agevole gestione delle domande da parte delle imprese”.Le aziende viticole – informa Confagricoltura – possono chiedere un aiuto economico per gli interventi finalizzati a riconversione varietale, ristrutturazione di vigneti, modifiche delle forme di allevamento e sostituzione di pali e fili. LEGGI TUTTO

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    Consumi, Coldiretti: “Covid taglia 10% spesa alimentare nel 2020”

    (Teleborsa) – Nel 2020 calano del 10% i consumi alimentari degli italiani per effetto del crollo del canale della ristorazione che non viene compensato dal leggero aumento della spesa domestica. È quanto emerge da un’analisi effettuata dalla Coldiretti sulla base di dati Ismea. Complessivamente – secondo il rapporto – l’emergenza coronavirus ha determinato un taglio della spesa a tavola di ben 24 miliardi.”La spesa alimentare degli italiani – afferma Coldiretti – è tornata indietro di dieci anni su valori del 2010 nonostante in termini percentuali si sia verificato un aumento rispetto alle altre spese che hanno avuto un crollo maggiore”.In particolare a pesare – viene sottolineato nell’analisi – è stata la chiusura durante il lockdown della ristorazione per la quale rimane una situazione di sofferenza per le difficoltà economiche, lo smart working, la diffidenza dei consumatori e le difficoltà del turismo, soprattutto straniero, che – secondo Confcommercio – rappresenta una fetta importante della clientela.Con la fine delle limitazioni agli spostamenti si è progressivamente affievolito l’effetto scorta legato ai timori ingiustificati sugli approvvigionamenti per la spesa domestica e – spiega Coldiretti – “si è tornati su valori leggermente superiori alla media in una situazione in cui sono in calo tutti i settori del commercio al dettaglio”. Una situazione che – continua la Coldiretti – “sta rivoluzionando anche gli equilibri all’interno delle filiere produttive pesando sulla vendita di molti prodotti agroalimentari, dal vino alla birra, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura ma anche su salumi e formaggi di alta qualità che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco”.Dall’inizio dell’emergenza sanitaria il 57% delle 730mila aziende agricole nazionali ha registrato una diminuzione dell’attività ma “l’allarme globale provocato dal Coronavirus – conclude Coldiretti – ha fatto emergere una maggior consapevolezza sul valore strategico della filiera del cibo con la necessità di interventi di sostegno per difendere la sovranità alimentare e non dipendere dall’estero per l’approvvigionamento alimentare in un momento di grandi tensioni internazionali sugli scambi commerciali”. LEGGI TUTTO

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    Controesodo, Coldiretti-Ixè: “Al rientro 21 milioni di italiani”

    (Teleborsa) – Fine settimana di controesodo per 21,1 milioni di italiani che hanno deciso di concedersi almeno un giorno di vacanza fuori casa nel mese di agosto. Un dato che, a causa dell’emergenza coronavirus, segna un calo dell’11% rispetto allo scorso anno. Questo il quadro che emerge dal bilancio Coldiretti/Ixè. Con l’emergenza sanitaria che ha ritardato le partenze si è consolidata quest’anno – sottolinea la Coldiretti – l’abitudine a concentrare le partenze nel mese di agosto che è stato di gran lunga il più gettonato dell’estate ma anche quello che ha fatto segnare il calo minore delle presenze nazionali dopo il crollo del 54% a giugno e del 23% a luglio.L’Italia – rileva la Coldiretti – è stata la destinazione preferita per il 93% dei vacanzieri nazionali, con un incremento del 7% rispetto allo scorso anno. Incremento che tuttavia – come sottolinea il rapporto – non riesce a compensare la pesante perdita dei turisti stranieri.Nel dettaglio – si legge nel rappporto – un italiano su 4 (25%) ha scelto una destinazione vicino casa, all’interno della propria regione di residenza. “Se la spiaggia – spiega Coldiretti – è stata la meta preferita, ha tenuto il turismo in montagna e quello di prossimità con la riscoperta dei piccoli borghi e dei centri minori nelle campagne italiane, in alternativa alle destinazioni turistiche più battute, mentre crollano le presenze nelle città. Risultati invece incoraggianti per gli agriturismi anche in previsione del mese di settembre secondo Campagna Amica e Terranostra”.La maggioranza degli italiani ha scelto di riaprire le seconde case di proprietà, o di alloggiare in quelle di parenti e amici o in affitto, ma nella classifica delle preferenze ci sono nell’ordine anche campeggi con i camper molto gettonati mentre sono in sofferenza gli alberghi. “Il risultato – conclude la Coldiretti – è una spesa media destinata dagli italiani alle vacanze estive crollata quest’estate a 588 euro per persona con un calo del 25% rispetto allo scorso anno”. LEGGI TUTTO

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    Confagricoltura, Ministero accoglie segnalazioni su mancata raccolta pomodoro da industria

    (Teleborsa) – Con un’apposita circolare, il Ministero delle Politiche Agricole ha autorizzato le Organizzazioni di Produttori ortofrutticole ad attivare, su richiesta, l’intervento di mancata raccolta del pomodoro da industria nell’ambito della Misura 6 dei programmi operativi “prevenzione e gestione delle crisi di mercato”. L’intervento – fa sapere Confagricoltura in una nota – accoglie le richieste dell’associazione che, in particolare per l’Emilia Romagna, aveva segnalato il deperimento in campo dei pomodori a causa dell’andamento climatico.”Le temperature eccezionalmente elevate delle ultime settimane, affiancate da piogge particolarmente intense e durature, – spiega Confagricoltura – hanno infatti determinato una contemporaneità della fase di maturazione in tutte le zone di produzione, con conseguente impossibilità, da parte delle industrie, di ritirare il pomodoro ormai pronto per la raccolta, dato che gli impianti di trasformazione sono già spinti al massimo delle proprie capacità”.”Si tratta – evidenzia Confagricoltura – di un danno economico ingente per le aziende che, nel Nord Italia, contano quasi 40mila ettari dedicati, due terzi dei quali nella sola Emilia Romagna. Confagricoltura esprime pertanto soddisfazione per la tempestività dell’intervento del Mipaaf, grazie al quale ora le OP interessate potranno presentare un’apposita richiesta per le superfici ammesse a beneficiare della misura, mentre– conclude la nota – valuterà con i tecnici l’efficacia del provvedimento e l’opportunità di eventuali azioni aggiuntive da porre in atto in tutta Italia”. LEGGI TUTTO

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    Agricoltura, MIPAAF: firmato addendum su export kiwi in Cina

    (Teleborsa) – Firmato ieri, martedì 25 agosto, alla Farnesina, l’Addendum al protocollo per l’esportazione di kiwi in Cina, “che semplifica e velocizza le operazioni di esportazione dei kiwi nazionali verso questo importante mercato”. Lo rende noto il Ministero delle Politiche agricole in una nota.L’occasione della firma è stata fornita dalla visita della delegazione cinese guidata dal Ministro degli Esteri Wang Yi, in visita a Roma nel quadro di un tour europeo che la porterà successivamente nei Paesi Bassi, in Norvegia, in Germania e infine in Francia.”Con la firma del documento, da parte del direttore del Servizio fitosanitario centrale B.C. Faraglia e dell’Ambasciatore cinese in Italia Li Junhua – chiarisce il Mipaaf – i due Paesi condividono la possibilità di ridurre i tempi di soddisfacimento dei requisiti per l’esportazione di kiwi, cosi’ come ampiamente richiesto dai nostri operatori del settore, completando il Protocollo sui requisiti fitosanitari per l’esportazione di kiwi dall’Italia alla Cina, firmato nel 2009″.In particolare, l’intesa tecnica “estende le possibilità di effettuazione del trattamento a freddo contro gli organismi nocivi, necessario per consentire l’esportazione, non solo in magazzino prima della spedizione ma anche durante il viaggio in nave, riducendo di almeno due settimane i tempi necessari, nonchè semplificando le procedure di certificazione”. LEGGI TUTTO

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    Confagricoltura, dal commercio internazionale segnali di ripresa

    (Teleborsa) – L’impatto della pandemia Covid-19 ha segnato, nel primo semestre del 2020, una contrazione senza precedenti degli scambi commerciali con un taglio di circa il 20% sullo stesso periodo del 2019. È quanto rende noto Confagricoltura sulla base degli indicatori in tempo reale messi a punto dall’Organizzazione mondiale del commercio (WTO). Tuttavia – secondo quanto rileva il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti – “nonostante le misure di sospensione e controllo delle esportazioni adottate da alcuni Paesi il commercio internazionale di materie prime agricole ha fatto registrare una diminuzione dell’8%, sensibilmente inferiore a quella media. Solo gli scambi di componenti elettronici hanno avuto un andamento analogo”.In generale dalle ultime proiezioni del WTO risulta che l’evoluzione del commercio internazionale è, al momento, in linea con lo scenario meno pessimistico delineato all’inizio dell’emergenza sanitaria per l’intero 2020. Scenario che prevede una riduzione degli scambi in misura del 13% sull’anno precedente. “Si tratta di previsioni da prendere con molta cautela – sottolinea Giansanti commentando i dati – perché la situazione resta incerta a livello sanitario e sotto il profilo del potenziale impatto sulla ripresa economica. Resta il fatto, messo in evidenza dal WTO, che gli ordini di esportazione e il movimento dei container sono in ripresa. Dobbiamo essere pronti a cogliere tutte le occasioni per la ripartenza delle esportazioni agroalimentari italiane. Nel 2019 – aggiunge il presidente di Confagricoltura – le esportazioni agroalimentari della Spagna sono ammontate a oltre 53 miliardi di euro. Raggiungere gli stessi livelli è assolutamente alla nostra portata. Lo scarto da colmare è di circa 9 miliardi. A questo riguardo, risulterebbe di grande importanza la conclusione di un accordo di libero scambio con il Regno Unito”.Un altro passaggio di rilievo, per Giansanti, “sarebbe la fine del contenzioso tra Unione europea e Stati Uniti sugli aiuti pubblici ai gruppi Airbus e Boeing per eliminare i dazi aggiuntivi che dall’ottobre dello scorso anno gravano sulle nostre esportazioni di formaggi, salumi, agrumi e liquori, destinate al mercato statunitense per un controvalore di circa 500 milioni di euro”. LEGGI TUTTO