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    Patuanelli: a lavoro con il Cts su un protocollo per la ripartenza della ristorazione

    (Teleborsa) – Si lavora a un protocollo per la ripartenza in sicurezza del settore della ristorazione elaborato dal Ministero dell’Agricoltura in collaborazione con il Comitato tecnico scientifico. È quanto ha annunciato il ministro Stefano Patuanelli nel suo intervento in streaming al Consiglio nazionale della Coldiretti, la sua prima uscita pubblica da quando ha assunto la direzione del dicastero.”Il Fondo pensato a inizio anno è stato utile, ma ora dobbiamo avere la forza di garantire alle persone di poter tornare al ristorante. Anche perché ci sono comparti fornitori, come quello del vino in grande sofferenza”, ha aggiunto. Il ministro ha poi delineato gli obiettivi del suo Ministero: “dobbiamo avere la capacità di vedere lontano ma di non dimenticare ciò che è vicino, facendo un passo alla volta nella giusta direzione. Tra i nostri primi obiettivi la lotta alle pratiche sleali, risolvere il problema di cumulabilità dei crediti di imposta proseguendo nel lavoro di Agricoltura 4.0. E ancora impegnarci sul tema della innovazione: non dobbiamo accontentarci della banda larga nelle aree interne ma dobbiamo pensarla in termini di agricoltura di precisione, monitoraggio satellitare, sensoristica per migliorare la qualità e eliminare costi per chi produce. E pensare alla blockchain anche sull’etichettatura per ridurre i costi garantendo tutte le informazioni al consumatore”.Decisa la posizione di Patuanelli anche in merito al sistema di etichettatura Nutriscore: “finché sarò ministro mi batterò con tutte le forze affinché il Nutriscore venga abbandonato, è un danno enorme per il nostro paese”. LEGGI TUTTO

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    Assicurazioni, Zurich Italia lancia la protezione completa per il settore agricolo

    (Teleborsa) – Grazie alla diffusa presenza territoriale e all’ampia varietà e qualità delle produzioni, il settore agricolo, coprendo circa il 15% del PIL nazionale, continua a rappresentare una componente fondamentale dell’economia del nostro Paese nonché un settore chiave per il commercio estero e per la ripresa post-pandemia. Dalle stime Istat emerge come agricoltura e industria alimentare siano tra i settori più resilienti di fronte alla crisi in corso rispetto alla media generale dell’economia. Nonostante questo, sottolinea Elena Rasa, chief underwriting officer di Zurich Italia, “i rischi a cui sono esposte le aziende agricole sono molti e diversificati e ad oggi solo una ridotta percentuale delle aziende agricole italiane è assicurata”. Per tale ragione, – spiega Zurich in una nota – dal confronto diretto con le aziende agricole e i consorzi è nata la nuova soluzione assicurativa multirischio di Zurich specifica per le aziende agricole.”Dopo il lancio di Zurich Gusto, dedicata alle PMI del comparto alimentare, – afferma Rasa – questa nuova soluzione completa la nostra offerta a supporto della filiera agroalimentare, un’eccellenza italiana nonché una industry strategica per il nostro Paese. Allo stesso tempo, riconferma il nostro impegno per lo sviluppo di una cultura del rischio specifica”.Nel dettaglio “Zurich Azienda Agricola” assicura i rischi connessi alla attività agricola, agrituristica e zootecnica e protegge le aziende dagli imprevisti che caratterizzano il mondo agricolo. Tutela inoltre –evidenzia la nota – le attività agricole con una protezione multirischio, che prevede cinque differenti sezioni di garanzie combinabili tra loro (incendio e danni ai beni, furto, tutela del reddito, danni a terzi e tutela legale) e la possibilità di personalizzare ulteriormente la copertura. La nuova soluzione offre inoltre garanzie specifiche come la “multi-location”, che permette di assicurare in unico contratto tutti i luoghi in cui l’azienda svolge la propria attività, e la protezione aggiuntiva degli impianti fotovoltaici, anche per i danni derivanti da incendio e furto.La nuova copertura è studiata, infine, per le aziende produttrici di prodotti certificati Bio, che beneficiano di una indennità speciale aggiuntiva pari al 20% dell’importo indennizzabile, e protegge i lavoratori impegnati in progetti di agricoltura sociale, come ad esempio progetti finalizzati all’inserimento socio-lavorativo di soggetti con disabilità, al supporto riabilitativo con l’ausilio di animali e alla diffusione della conoscenza del territorio attraverso l’organizzazione di fattorie sociali e didattiche. LEGGI TUTTO

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    FPT Industrial e Fontanafredda insieme per il vino a “emissioni zero”

    (Teleborsa) – Una partnership fra la rinomata azienda vinicola Fontanafredda e FPT Industrial, brand del Gruppo CNH Industrial, per la sostenibilità della produzione vinicola italiana e per un progetto che si candida ad essere il primo esempio di produzione di vino a “zero emissioni”. E’ questo il senso dell’iniziativa “Un’annata mai così sostenibile”, presentata oggi dalle due aziende, che hanno avviato una partnership dal 2019.”La storia di cui parliamo è ambientata in un luogo che ci piacerebbe visitare. Le Langhe piemontesi sono uno dei luoghi più affascinanti del nostro paese, una terra che produce vino, ma anche una terra di sperimentazione e innovazione, dove presto nascerà il vino più ecologico del mondo”, ha esordito Annalisa Stupenengo, CEO di FPT Industrial, spiegando che protagonisti sono il vino Barolo ed un motore FPT a metano.”Il vino è uno dei prodotti migliori della nostra tradizione, la tecnologia è entrata in modo importante nei vigneti, per realizzare un prodotto migliore, perché non c’è contraddizione fra la tutela dell’ambiente e l’uso della tecnologia”, ha sottolineato la manager, presentando questo progetto di produzione di vino biologico ed a “zero emissioni” di CO2 da parte della rinomata cantina piemontese, conosciuta in ben cinque continenti per il suo Barolo.”Il motore è un motore di FPT Industrial montato su un trattore cingolato”, ha proseguito la Stupenengo, ricordando che l’azienda ha introdotto i primi motori a gas naturale venticinque anni fa ed oggi vi sono oltre 25mila motori a gas in esercizio, fra camion, trattori ed autobus. “Il gas naturale – ha aggiunto – è la fonte che ci consentirà di affrontare le sfide future e ci consente oggi di entrare nel mondo fantastico della transizione energetica e dell’economia circolare”.FPT Industrial ha l’obiettivo di ridurre l’impatto di tutte le attività industriali e per questo ha siglato una serie di partnership, come quelle con Fontanafredda e con Green Pea, e presentato il concept Cursor X, che rappresenta più di un’idea, piuttosto un prototipo che oggi è esposto al museo dell’energia pulita di Torino.”L’evoluzione tecnologica, la sperimentazione e l’innovazione sono sempre state parte DNA di Fontanafredda, la cantina fondata dal figlio di Vittorio Emanuele nel 1878″, ha affermato Andrea Farinetti, proprietario delle cantine Fontanafredda e figlio del re del food Oscar Farinetti, che ha definito questa operazione “galattica”.”Per noi è fondamentale ragionare a 360 gradi su tutta la filiera”, ha spiegato Andrea Farinetti, ricordando il senso di questa partnership, che coinvolge tutte aziende piemontesi, ai vari stadi della catena del valore.Il risultato di questa collaborazione – ha sottolineato Oscar Farinetti – sarà evidente alla “prima vendemmia a impatto zero”, con un vino che “migliora il benessere e rispetta il pianta”. Fontanafredda è “un grande esempio italiano” e grazie ad FPT “può agire mantenendo intatte e migliorando le performance agricole e di coltivazione della terra, avendo rispetto per la terra e la natura”.Il vino a “emissioni zero” di FontanafreddaIl progetto consente ad un’azienda come Fontanafredda di usare il biometano ottenuto da sottoprodotti naturali, quali rami, foglie ed altri prodotti agricoli di scarto, per alimentare un trattore cingolato New Holland con motore FPT Industrial F28 Natural gas alimentato a bio-metano, per ottenere un vino migliore, biologico, e ad emissioni zero, che rispetta l’ambiente ed utilizza energia rinnovabile. Un impegno di filiera, che coinvolge molte aziende piemontesi, di cui FPT è capofila con i suoi motori all’avanguardia e “green”.Il prototipo di trattore per Fontanafredda – ha spiegato Pierpaolo Biffali, Vice President Product Engineering di FPT Industrial – è una macchina agricola complessa, adatta per essere utilizzata su terreni impervi, ma garantisce autonomia sufficiente ad effettuare il fare lavoro ed è equivalente ad una macchina tradizionale. Il propulsore è il cuore del mezzo agricolo, può usare sia gas fossile che biometano, è modulare e presto arriverà anche in versione ibrida.All’evento è intervenuto anche il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, congratulandosi con le due aziende. “Questo è un momento significativo sotto il profilo simbolico, che mi auguro che faccia da esempio a tanti agricoltori”, ha affermato il governatore, sottolineando che si tratta di “un passaggio fondamentale” a livello internazionale e che oggi i tradizionali marchi IGP “da soli non bastano”, ma “occorre andare oltre”, garantendo sia l’origine di un prodotto che il rispetto del territorio ed offrire un “valore distintivo ai prodotti del futuro”. LEGGI TUTTO

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    Produzione olio extravergine oliva, Grecia supera Italia

    (Teleborsa) – L’Italia perde il secondo gradino del podio della produzione mondiale di olio extravergine d’oliva. Dietro al colosso Spagna, capace di produrre 1,6 milioni di tonnellate, sale la Grecia che, secondo i dati forniti dalla Commissione Europea, dovrebbe chiudere la campagna 2020/2021 intorno alle 265mila tonnellate di olio prodotte.Sempre sul podio, ma medaglia di bronzo l’Italia che si piazza al terzo posto con meno di 250mila tonnellate di olio extravergine d’oliva, a causa del netto calo delle regioni olivicole più importanti come Puglia, Calabria e Sicilia. E l’appello al Governo e al neo ministro delle Politiche Agricole Patuanelli è quello di mettere mano a un piano strategico ulivicolo italiano.Una buona notizia però arriva dai consumi di olio extravergine d’oliva che, in un anno difficile a causa della pandemia, crescono nel nostro Paese di quasi il 6%, positiva anche la bilancia commerciale: si registra un aumento del livello delle esportazioni pari al 3,3% ed una riduzione dell’import del 9,2%. A livello di prezzi, invece, l’olio extravergine d’oliva italiano conserva il primato rispetto ai competitor internazionali, ma anche in questo caso ad influire è la ciclicità del raccolto. LEGGI TUTTO

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    Ue, a rischio 86 milioni dal Psr in Puglia. Von der Leyen: valutiamo una deroga

    (Teleborsa) – La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha garantito che verrà presa in considerazione la possibilità di concedere all’Italia una deroga delle regole sui tempi di spesa dei fondi Ue per lo Sviluppo rurale a causa delle eccezionali circostanze determinate dalla pandemia. Un rinvio che consentirebbe alla Regione Puglia di non non perdere i finanziamenti che non ha utilizzato in tempo.La rassicurazione da Bruxelles è arrivata in seguito ad una lettera dell’europarlamentare del M5S Mario Furore che ha messo in evidenza il rischio di perdere 86 milioni di euro dal Fondo agricolo europeo (Feasr), relativo al Programma di sviluppo rurale (Psr) 2014-2020 in Puglia.”A gennaio – ha riferisce la presidente della Commissione nella sua risposta – le autorità italiane hanno presentato una dichiarazione di spesa per i pagamenti effettuati ai beneficiari nell’ultimo trimestre del 2020. La dichiarazione, in fase di verifica dai miei servizi, mostra un livello di spesa a carico del bilancio dell’Ue inferiore all’importo necessario per evitare il disimpegno automatico”. Per questo le stesse autorità italiane hanno chiesto a fine gennaio hanno chiesto una deroga su questo punto del regolamento. “I miei servizi – ha spiegato von der Leyen – stanno verificando ora se sono soddisfatte le condizioni stabilite dalla legislazione per la concessione di questa eccezione, e quale importo soggetto al disimpegno automatico potrebbe essere esentato a causa di procedimenti legali con effetto sospensivo e/o essere giustificato dall’impossibilità di erogare i fondi per cause di forza maggiore relativa al Covid-19. Informeranno di conseguenza le autorità italiane”.”A questo proposito – ha concluso la presidente della Commissione von der Leyen – posso assicurarvi che la Commissione prenderà in considerazione l’impatto che la pandemia ha avuto sull’attuazione del programma, sulla base delle informazioni fornite dalle autorità italiane”.”Nelle prossime settimane – ha dichiarato Furore in una nota – insieme alla mia collega pugliese Chiara Gemma a tutti gli europarlamentari pugliesi ci muoveremo insieme per assicurare lo sblocco di queste risorse. Le parole di Ursula Von der Leyen di oggi fanno ben sperare. Uniti possiamo incidere per il bene dei cittadini e dell’Italia”. Gli altri firmatari della lettera alla presidente dell’esecutivo europeo sono gli europarlamentari Isabella Adinolfi, Chiara Gemma, Dino Giarrusso e Daniela Rondinelli. LEGGI TUTTO

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    Bellanova: nessun problema per rifornimenti alimentari, evitate code ai supermercati

    (Teleborsa) – La ministra all’agricoltura Teresa Bellanova interviene per tranquillizzare chi si dice preoccupato della tenuta del sistema italiano dei rifornimenti alimentari.”Sto ricevendo – ha scritto oggi Bellanova sulla sua pagina Facebook – in questi giorni e anche in queste ore notizie di code e assembramenti nei negozi di alimentare per timore di un nuovo lockdown e di problemi negli approvvigionamenti di cibo”.”Voglio tranquillizzare tutti – ha aggiunto la ministra – La filiera agroalimentare è assolutamente in grado di garantire, come in tutti questi mesi, cibo sano e sicuro al Paese”.Infine un invito a comprare “il necessario”, affinché, conclude la ministra, “non ci siano code e assembramenti che rappresentano un rischio per lavoratori e consumatori, e perché non si sprechi cibo”. LEGGI TUTTO

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    Fipe-Confcommercio: a settembre a casa metà dei dipendenti di bar e ristoranti

    (Teleborsa) – A settembre a casa senza lavorare più di 400mila dipendenti di bar e ristoranti. È la stima realizzata dall’Ufficio Studi della Fipe-Confcommercio, Federazione Italiana dei Pubblici Esercizi, sulla base dei dati relativi alle ore di cassa integrazione in deroga diffusi oggi dall’Inps ed ai contratti di lavoro a tempo determinato.Secondo l’Istituto nazionale di previdenza, infatti, nel corso del mese di settembre sono stati autorizzate oltre 8,7 milioni di ore di cig in deroga per i lavoratori di alloggio e ristorazione. Partendo da questo dato, l’Ufficio Studi Fipe-Confcommercio ha calcolato che tra lavoratori in cassa integrazione, circa 50 mila persone, e contratti a tempo determinato non attivati, circa 350mila, la metà degli 850mila dipendenti di bar e ristoranti non è stato impiegato nel corso dell’ultimo mese.”Questo dato è drammatico – commenta la federazione – e dimostra non solo che il settore dei Pubblici esercizi è tra i più colpiti a causa della pandemia e delle misure di contrasto alla diffusione del virus, ma anche che, subito dopo l’estate, moltissime attività di ristorazione hanno chiuso i battenti o lavorano al minimo lasciando a casa i dipendenti. Le previsioni per i prossimi mesi sono ancor più negative se si pensa alle misure restrittive adottate da governo e Regioni nell’ultima settimana. A questo punto, non possiamo più aspettare oltre: serve un intervento immediato con contributi a fondo perduto per compensare le perdite di fatturato dei pubblici esercizi. Centinaia di migliaia di posti di lavoro rischiano di essere cancellati definitivamente”. LEGGI TUTTO