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    Kroger, risultati sopra le attese in primo trimestre e guidance rivista al rialzo

    (Teleborsa) – Kroger, una delle più grandi catene di supermercati degli Stati Uniti, ha battuto le previsioni degli analisti per il primo trimestre dell’anno fiscale 2021 (terminato il 22 maggio) e alzato la propria guidance, scommettendo che i suoi servizi di ritiro e consegna a domicilio incoraggeranno i consumatori a ordinare generi alimentari online anche mentre ricominciano a mangiare fuori. La società ha registrato un utile per azione pari a 1,19 dollari, contro aspettative per 0,98, e ricavi pari a 41,30 miliardi di dollari, mentre il mercato aveva previsto 39,56 miliardi di dollari.”I clienti stanno rispondendo agli investimenti che abbiamo fatto nel digitale, come dimostra la nostra crescita a tre cifre delle vendite digitali dall’inizio del 2019 – ha commentato il presidente e CEO Rodney McMullen – Siamo stati disciplinati nel contenere i costi e stiamo dimostrando la potenza e l’attrattiva del nostro modello a lungo termine. Stiamo alzando la nostra guidance sulla base della forza dei nostri risultati e rimaniamo fiduciosi nella nostra capacità di fornire un rendimento totale per gli azionisti costantemente interessante”.”Il nostro nuovo programma di riacquisto di azioni da 1 miliardo di dollari rafforza la fiducia del nostro consiglio di amministrazione e del management nella nostra capacità di generare un forte free cash flow ed è coerente con il nostro impegno a fornire rendimenti totali per gli azionisti forti e sostenibili dell’8-11%”, ha aggiunto il CFO CO Gary Millerchip.Si muove al rialzo Kroger, che si attesta a 37,95, con un aumento dell’1,05%. Operativamente le attese sono per un proseguimento della giornata in senso positivo con resistenza vista a quota 38,45 e successiva a 39,8. Supporto a 37,1. LEGGI TUTTO

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    Amadori, nel 2020 ricavi in calo. Preoccupa aumento costi materie prime

    (Teleborsa) – Il gruppo Amadori ha registrato un fatturato consolidato 2020 pari a 1.232 milioni di euro, in calo del 5,5% rispetto ai 1.304 milioni di euro dell’anno precedente, un margine operativo lordo pari a 91,6 milioni di euro, equivalente al 7,4%, e un patrimonio netto che sfiora i 285 milioni di euro. Il gruppo agroalimentare, uno dei più grandi d’Italia, ha visto la produzione complessiva crescere dell’1,76%, ma l’incremento dei costi delle materie prime mangimistiche (che sta proseguendo nel 2021 e accomuna tutto il settore) ha ridotto fatturato e marginalità. Nel corso dello scorso anno sono stati fatti investimenti per 80 milioni di euro.”La pandemia ha provocato riflessi negativi sui prezzi delle materie prime agricole con l’incremento dei costi fino al +22% per il mais e al +26% per la farina di soia – ha commentato l’amministratore delegato del gruppo Amadori, Francesco Berti – costi che hanno impattato sulla parte a monte della filiera. Se vogliamo difendere il patrimonio produttivo di uno dei comparti di eccellenza del Made in Italy, occorre che tutti i soggetti della filiera assumano consapevolezza e si impegnino a fronteggiare e gestire questa situazione. Il gruppo Amadori si è fatto carico di questo impegno nei confronti dei suoi oltre 800 allevatori”. LEGGI TUTTO

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    Oatly, contrastanti le valutazioni iniziali delle società di investimento

    (Teleborsa) – Oatly, società alimentare svedese specializzata in bevande a base di latte d’avena, è rialzo di circa il 42% rispetto al debutto a Wall Street, avvenuto il 20 maggio sul Nasdaq. Il titolo ha però ricevuto valutazioni iniziali contrastanti da una manciata di società di investimento.Oatly ha infatti ricevuto valutazioni di “perform” (Oppenheimer), “outperform” (Credit Suisse), “equal-weight” (Morgan Stanley), “overweight” (Piper Sandler), “buy” (Jefferies, Guggenheim), “neutral” (JPMorgan Chase) e “sector perform” (RBC Capital). Sebbene tutti siano d’accordo sulle prospettive di crescita di Oatly – con l’interesse per i prodotti che si propongono come alternative alle proteine animali in costante aumento – alcune società di investimento ritengono che tali prospettive siano già prezzate nell’attuale valutazione della società. LEGGI TUTTO

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    La Doria, assemblea approva bilancio 2020 e dividendo

    (Teleborsa) – L’assemblea degli azionisti de La Doria, società quotata sul segmento STAR e attiva nella produzione di derivati del pomodoro, sughi pronti, bevande di frutta e legumi conservati, ha esaminato il bilancio consolidato del gruppo e ha approvato il bilancio dell’esercizio 2020, così come era stato proposto dal CdA nella riunione del 15 marzo 2021. I soci hanno anche deliberato la distribuzione di un dividendo, comprensivo del riparto del dividendo riferibile alle azioni proprie detenute dalla società, di 0,50715 euro lordi per ciascuna azione ordinaria in circolazione.Via libera alla Relazione sulla politica di remunerazione e sui compensi corrisposti, oltre che all’autorizzazione all’acquisto e alla disposizione di azioni proprie, fino ad un massimo pari al 20% del capitale sociale e per il periodo di 12 mesi. LEGGI TUTTO

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    Agricoltura, Patuanelli: in Consiglio dei Ministri la proposta di riparto dei fondi Feasr 2021

    (Teleborsa) – Il ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli ha dichiarato che proporrà in Consiglio dei Ministri il riparto dei fondi Feasr per il 2021 “al 90% con i criteri storici e al 10% con i criteri oggettivi, al secondo anno al 70% dei criteri storici e al 30% oggettivi”. Nel corso di un question time alla Camera ha spiegato che “questo nuovo criterio di riparto incide su 5 regioni, non per le cifre astronomiche sentite in qualche conferenza stampa, ma per 92 milioni di euro nel biennio. Ritenendo che nessuna regione debba avere risorse in meno, anche per affrontare il tema post pandemia del settore agricolo, creeremo un fondo con le stesse risorse e dunque pari a circa 92 milioni per quelle regioni che con il ruolo criterio di riparto avrebbero meno fondi. Così nessuno avrà un euro in meno di quanto avuto con il riparto dei criteri storici”. “Abbiamo l’esigenza di superare i criteri storici come richiesto da gran parte delle regioni – ha aggiunto Patuanelli – ma dobbiamo garantire alle Regioni del Centro Sud gli stessi fondi. Ho manifestato la mia disponibilità a tutti gli assessori regionali a lavorare da subito per individuare nuovi criteri dal 2023 che tengano conto delle esigenze di tutti, considerando anche quanto accadrà con la PAC post 2020, il cui accordo spero si chiuda nel prossimo consiglio europeo e lavorare sia sul primo sia sul secondo pilastro per trovare le soluzioni migliori”.”E’ evidente che è necessario fare presto e bene, è quello che stiamo cercando di fare: i primi 3 decreti sono sostanzialmente pronti, stiamo facendo un’ampia condivisioni con le parti sociali e gli stakeholder per andare incontro alle esigenze delle filiere che hanno subito danni per la pandemia”, ha sottolineato in merito al Fondo Filiere. “In due settimane saranno pronti i primi 3 decreti”, ha precisato.Quello della pesca è “uno dei temi più critici a livello europeo, ci sono elementi strutturali di criticità nel settore spesso legati anche a scelte europee ed elementi contingenti legati a pandemia, come la chiusura della ristorazione che ha fortemente danneggiato il comparto”, ha spiegato il ministro. Per quanto riguarda nel dettagli il pescato nei mari libici, “la delimitazione delle acque territoriali libiche e la proclamazione della zona protetta sono legittime di per sé. Vanno quindi individuati strumenti di transizione per assicurare supporto ai nostri pescatori e armatori in attesa di una soluzione di lungo periodo”, ha detto Patuanelli ricordando che il governo “intende avviare un dialogo con le autorità libiche anche nel quadro della delimitazione delle rispettive aree marittime di interesse esclusivo”. LEGGI TUTTO

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    Campbell Soup, ricavi e utile minori delle attese nell'ultimo trimestre

    (Teleborsa) – Campbell Soup, storica azienda conserviera statunitense, ha deluso il mercato con la performance del terzo trimestre dell’anno fiscale 2021, terminato il 2 maggio. Le vendite nette sono diminuite dell’11% a 1,98 miliardi di dollari, principalmente a causa della domanda senza precedenti di acquisti di cibo per il consumo domestico all’inizio della pandemia (nello stesso trimestre dell’anno precedente). L’EBIT rettificato è diminuito del 27% a 283 milioni di dollari, mentre l’utile per azione rettificato è diminuito del 31% a 0,57 dollari.”Anche se avevamo annunciato che confrontare il trimestre con l’anno scorso sarebbe stato impegnativo – ha commentato Mark Clouse, presidente e CEO di Campbell – I nostri risultati sono stati influenzati da un contesto inflazionistico in aumento, aumenti a breve termine dei costi della catena di approvvigionamento e scelte operative mentre continuavamo a portare avanti il nostro programma di trasformazione, principalmente nella nostra divisione Snack”.Campbell ha anche aggiornato la sua guidance per l’intero anno fiscale 2021, per riflettere i risultati del terzo trimestre e l’impatto della vendita del business degli alimenti per bambini e degli snack Plum (avvenuta il 3 maggio). Nel quarto trimestre, la società prevede una continua pressione sui margini dalla transizione fuori dal contesto della pandemia e un’inflazione più pronunciata. Ora si aspetta ricavi in calo dal 3 al 3,5%, contro una previsione precedente per una diminuzione del 2,5-3%; L’utile per azione rettificato dovrebbe essere tra 2,90 e 2,93 dollari per azione, contro i 3,03-3,11 dollari annunciati in precedenza.(Foto: CC BY-SA 3.0) LEGGI TUTTO

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    Food&Beverage, record di esportazioni nel 2020: 46,1 miliardi (+1,8%)

    (Teleborsa) – Il quadro generale delle vendite oltreconfine del settore Food & Beverage nel 2020 è stato positivo e ha fatto segnare il valore record di 46,1 miliardi di euro (+1,8% rispetto al 2019). Inoltre, per la prima volta negli ultimi dieci anni, la bilancia commerciale italiana è risultata avere un saldo positivo pari a 3,1 miliardi. È quanto è emerso da un’indagine online condotta da The European House – Ambrosetti tra i vertici manageriali e imprenditoriali di una selezione di imprese (un insieme di realtà che congiuntamente fattura 20 miliardi di euro all’anno), presentata in apertura del Forum “La Roadmap del futuro per il Food&Beverage”, a Bormio, da Valerio De Molli, managing partner e amministratore delegato di The European House – Ambrosetti.Il rapporto ha comunque nuovamente richiamato l’attenzione sul gap che l’Italia sconta come export nei confronti di altri paesi europei. Nonostante il Bel Paese nel decennio 2010-2020 sia cresciuto a valore più degli altri, segnando un incremento medio annuale del 5,2%, l’incidenza delle vendite fuori confine del settore ha inciso infatti nel 2020 solo per l’11% sul dato totale, contro il 20% della Spagna e il 15% della Francia. Richiamando l’attenzione sulle esportazioni, si è nuovamente affrontato il tema dell’Italian Sounding (stimato a un valore di 100 miliardi).agroalimentareNel rapporto è stata esaminata anche la questione Brexit: con una quota del 12% sul totale, il Regno Unito risulta uno dei mercati prioritari per l’export di prodotti alimentari italiani e i primi dati vedono a gennaio e febbraio 2021 le esportazioni in calo del 15% rispetto allo stesso periodo del 2020. LEGGI TUTTO

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    PAC, Patuanelli: dibattito sulla riforma continuerà a giugno

    (Teleborsa) – Il ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli ha dichiarato che la discussione sulla riforma della Politica Agricola Comune (PAC) proseguirà a giugno. “Siamo tutti disponibili a trovare soluzioni condivise nel pieno interesse dei cittadini europei – ha scritto sulla sua pagina Facebook il ministro – ma è fondamentale che vengano garantite le tre gambe della sostenibilità: quella ambientale, quella economica e quella sociale. Solo mettendo assieme le tre sostenibilità potremo dire di aver fatto il lavoro migliore possibile”. LEGGI TUTTO