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    PAC, Patuanelli: accordo soddisfacente, ora a lavoro sui Piani strategici nazionali

    (Teleborsa) – Il ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, ha espresso la sua soddisfazione per l’accordo sulla riforma della PAC raggiunto la scorsa settimana a Bruxelles. “Forse non siamo totalmente consapevoli di quanto sia importante questo momento, di quanto sia storica una riforma completa della PAC che è uno degli elementi centrali su cui è nata l’Europa”, ha affermato nel suo intervento all’Agrifish in corso a Lussemburgo, che sancirà l’accordo sulla riforma della Pac post 2020. “Come sempre – ha spiegato – è necessario trovare i compromessi e i punti di equilibrio. Resta la soddisfazione per avere trovato un punto di incontro che condividiamo. Ma resta anche un rammarico: uno dei principi sui quali la nuova PAC doveva muoversi era la semplicità, la capacità di dare risposte semplici alle esigenze dei produttori”. Forse – ha aggiunto il ministro – su questo non siamo stati capaci di trovare le soluzioni migliori”. “In Italia stiamo cercando di fare una valutazione di impatto e tra le varie misure facciamo fatica a capire quale impatto avrà per la media dimensione aziendale italiana, perché forse abbiamo complicato un po’ troppo le cose”, ha detto, ribadendo però che “i motivi per essere soddisfatti sono superiori e quindi sostegno decisamente questo compromesso”. “In particolare – ha specificato Patuanelli – c’è la soddisfazione su quanto fatto per il settore vino, anche se anche noi riteniamo rispetto al 140B la conferma che i produttori di vino possano completare l’attuazione di operazioni iniziate con i programmi operativi degli Ocm anche nei piani strategici”. Il ministro Patuanelli ha dichiarato che è “fondamentale” che il rapporto della Commissione rispetto alla reciprocità con i paesi terzi arrivi entro quest’anno “per iniziare già nel 2022 con l’introduzione delle misure che servono a proteggere i nostri produttori dalla concorrenza sleale che viene dai paesi terzi”. I Piani strategici nazionali dovranno essere ora incentrati sulla semplicità, ha sostenuto, ma anche strutturati in modo che portino a raggiungere gli obiettivi sfidanti fissati dalla nuova PAC. “Su questo – ha aggiunto – chiederemo aiuto della Commissione per valutare le politiche di coerenza dei Piani strategici con la PAC”. “Aver introdotto la condizionalità sociale per noi è elemento qualificante della nuova Pac – ha concluso Patuanelli – fatto tenendo in considerazione le esigenze di non aumentare la burocrazia per le nostre aziende e questo è un valore aggiunto. Abbiamo fatto un grande lavoro. Ora spetta agli Stati membri e soprattutto agli agricoltori trarre beneficio da questa nuova PAC”. LEGGI TUTTO

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    Agricoltura, Mipaaf dà via libera ad anticipazioni pagamenti PAC 2020-2021

    (Teleborsa) – Il Ministro per le Politiche agricole Stefano Patuanelli ha firmato il decreto ministeriale che autorizza AGEA e gli organismi pagatori regionali a erogare alle imprese agricole un’anticipazione dei pagamenti previsti dalla Politica Agricola Comunitaria (PAC) per l’anno 2021. Il decreto è stato emanato d’intesa con la Conferenza Stato-Regioni, che vi ha dato il via libera lo scorso 17 giugno 2021.L’erogazione anticipata non comporta oneri per gli agricoltori, in quanto i relativi interessi, calcolati a tassi di mercato, sono compensati da una sovvenzione di pari importo che costituisce un aiuto di Stato autorizzato dalla Commissione europea. L’anticipazione ammonta al 70% dell’importo richiesto per i pagamenti diretti ed è erogata, se d’importo superiore a 900 euro. LEGGI TUTTO

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    Seduta drammatica per Beyond Meat

    (Teleborsa) – In caduta libera Beyond Meat, che si attesta a 143,5, con un calo del 2,66%. L’azienda che produce sostituti per la carne e prodotti caseari a base di vegetali sconta il fatto che JPMorgan ha riferito che la catena di fast food Dunkin’ Donuts non offre più il panino Beyond Sausage e che questo potrebbe essere un duro colpo per il fornitore di “fake meat”.Attesa per il resto della seduta un’estensione della fase ribassista con area di supporto vista a 141,5 e successiva a 139,4. Resistenza a 145,1. LEGGI TUTTO

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    Kroger, risultati sopra le attese in primo trimestre e guidance rivista al rialzo

    (Teleborsa) – Kroger, una delle più grandi catene di supermercati degli Stati Uniti, ha battuto le previsioni degli analisti per il primo trimestre dell’anno fiscale 2021 (terminato il 22 maggio) e alzato la propria guidance, scommettendo che i suoi servizi di ritiro e consegna a domicilio incoraggeranno i consumatori a ordinare generi alimentari online anche mentre ricominciano a mangiare fuori. La società ha registrato un utile per azione pari a 1,19 dollari, contro aspettative per 0,98, e ricavi pari a 41,30 miliardi di dollari, mentre il mercato aveva previsto 39,56 miliardi di dollari.”I clienti stanno rispondendo agli investimenti che abbiamo fatto nel digitale, come dimostra la nostra crescita a tre cifre delle vendite digitali dall’inizio del 2019 – ha commentato il presidente e CEO Rodney McMullen – Siamo stati disciplinati nel contenere i costi e stiamo dimostrando la potenza e l’attrattiva del nostro modello a lungo termine. Stiamo alzando la nostra guidance sulla base della forza dei nostri risultati e rimaniamo fiduciosi nella nostra capacità di fornire un rendimento totale per gli azionisti costantemente interessante”.”Il nostro nuovo programma di riacquisto di azioni da 1 miliardo di dollari rafforza la fiducia del nostro consiglio di amministrazione e del management nella nostra capacità di generare un forte free cash flow ed è coerente con il nostro impegno a fornire rendimenti totali per gli azionisti forti e sostenibili dell’8-11%”, ha aggiunto il CFO CO Gary Millerchip.Si muove al rialzo Kroger, che si attesta a 37,95, con un aumento dell’1,05%. Operativamente le attese sono per un proseguimento della giornata in senso positivo con resistenza vista a quota 38,45 e successiva a 39,8. Supporto a 37,1. LEGGI TUTTO

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    Amadori, nel 2020 ricavi in calo. Preoccupa aumento costi materie prime

    (Teleborsa) – Il gruppo Amadori ha registrato un fatturato consolidato 2020 pari a 1.232 milioni di euro, in calo del 5,5% rispetto ai 1.304 milioni di euro dell’anno precedente, un margine operativo lordo pari a 91,6 milioni di euro, equivalente al 7,4%, e un patrimonio netto che sfiora i 285 milioni di euro. Il gruppo agroalimentare, uno dei più grandi d’Italia, ha visto la produzione complessiva crescere dell’1,76%, ma l’incremento dei costi delle materie prime mangimistiche (che sta proseguendo nel 2021 e accomuna tutto il settore) ha ridotto fatturato e marginalità. Nel corso dello scorso anno sono stati fatti investimenti per 80 milioni di euro.”La pandemia ha provocato riflessi negativi sui prezzi delle materie prime agricole con l’incremento dei costi fino al +22% per il mais e al +26% per la farina di soia – ha commentato l’amministratore delegato del gruppo Amadori, Francesco Berti – costi che hanno impattato sulla parte a monte della filiera. Se vogliamo difendere il patrimonio produttivo di uno dei comparti di eccellenza del Made in Italy, occorre che tutti i soggetti della filiera assumano consapevolezza e si impegnino a fronteggiare e gestire questa situazione. Il gruppo Amadori si è fatto carico di questo impegno nei confronti dei suoi oltre 800 allevatori”. LEGGI TUTTO

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    Oatly, contrastanti le valutazioni iniziali delle società di investimento

    (Teleborsa) – Oatly, società alimentare svedese specializzata in bevande a base di latte d’avena, è rialzo di circa il 42% rispetto al debutto a Wall Street, avvenuto il 20 maggio sul Nasdaq. Il titolo ha però ricevuto valutazioni iniziali contrastanti da una manciata di società di investimento.Oatly ha infatti ricevuto valutazioni di “perform” (Oppenheimer), “outperform” (Credit Suisse), “equal-weight” (Morgan Stanley), “overweight” (Piper Sandler), “buy” (Jefferies, Guggenheim), “neutral” (JPMorgan Chase) e “sector perform” (RBC Capital). Sebbene tutti siano d’accordo sulle prospettive di crescita di Oatly – con l’interesse per i prodotti che si propongono come alternative alle proteine animali in costante aumento – alcune società di investimento ritengono che tali prospettive siano già prezzate nell’attuale valutazione della società. LEGGI TUTTO

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    La Doria, assemblea approva bilancio 2020 e dividendo

    (Teleborsa) – L’assemblea degli azionisti de La Doria, società quotata sul segmento STAR e attiva nella produzione di derivati del pomodoro, sughi pronti, bevande di frutta e legumi conservati, ha esaminato il bilancio consolidato del gruppo e ha approvato il bilancio dell’esercizio 2020, così come era stato proposto dal CdA nella riunione del 15 marzo 2021. I soci hanno anche deliberato la distribuzione di un dividendo, comprensivo del riparto del dividendo riferibile alle azioni proprie detenute dalla società, di 0,50715 euro lordi per ciascuna azione ordinaria in circolazione.Via libera alla Relazione sulla politica di remunerazione e sui compensi corrisposti, oltre che all’autorizzazione all’acquisto e alla disposizione di azioni proprie, fino ad un massimo pari al 20% del capitale sociale e per il periodo di 12 mesi. LEGGI TUTTO

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    Agricoltura, Patuanelli: in Consiglio dei Ministri la proposta di riparto dei fondi Feasr 2021

    (Teleborsa) – Il ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli ha dichiarato che proporrà in Consiglio dei Ministri il riparto dei fondi Feasr per il 2021 “al 90% con i criteri storici e al 10% con i criteri oggettivi, al secondo anno al 70% dei criteri storici e al 30% oggettivi”. Nel corso di un question time alla Camera ha spiegato che “questo nuovo criterio di riparto incide su 5 regioni, non per le cifre astronomiche sentite in qualche conferenza stampa, ma per 92 milioni di euro nel biennio. Ritenendo che nessuna regione debba avere risorse in meno, anche per affrontare il tema post pandemia del settore agricolo, creeremo un fondo con le stesse risorse e dunque pari a circa 92 milioni per quelle regioni che con il ruolo criterio di riparto avrebbero meno fondi. Così nessuno avrà un euro in meno di quanto avuto con il riparto dei criteri storici”. “Abbiamo l’esigenza di superare i criteri storici come richiesto da gran parte delle regioni – ha aggiunto Patuanelli – ma dobbiamo garantire alle Regioni del Centro Sud gli stessi fondi. Ho manifestato la mia disponibilità a tutti gli assessori regionali a lavorare da subito per individuare nuovi criteri dal 2023 che tengano conto delle esigenze di tutti, considerando anche quanto accadrà con la PAC post 2020, il cui accordo spero si chiuda nel prossimo consiglio europeo e lavorare sia sul primo sia sul secondo pilastro per trovare le soluzioni migliori”.”E’ evidente che è necessario fare presto e bene, è quello che stiamo cercando di fare: i primi 3 decreti sono sostanzialmente pronti, stiamo facendo un’ampia condivisioni con le parti sociali e gli stakeholder per andare incontro alle esigenze delle filiere che hanno subito danni per la pandemia”, ha sottolineato in merito al Fondo Filiere. “In due settimane saranno pronti i primi 3 decreti”, ha precisato.Quello della pesca è “uno dei temi più critici a livello europeo, ci sono elementi strutturali di criticità nel settore spesso legati anche a scelte europee ed elementi contingenti legati a pandemia, come la chiusura della ristorazione che ha fortemente danneggiato il comparto”, ha spiegato il ministro. Per quanto riguarda nel dettagli il pescato nei mari libici, “la delimitazione delle acque territoriali libiche e la proclamazione della zona protetta sono legittime di per sé. Vanno quindi individuati strumenti di transizione per assicurare supporto ai nostri pescatori e armatori in attesa di una soluzione di lungo periodo”, ha detto Patuanelli ricordando che il governo “intende avviare un dialogo con le autorità libiche anche nel quadro della delimitazione delle rispettive aree marittime di interesse esclusivo”. LEGGI TUTTO