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    PNRR, Patuanelli: grandi risorse per agroalimentare italiano

    (Teleborsa) – Il settore dell’agroalimentare italiano “ha tutte le capacità di cogliere le opportunità delle trasformazioni, delle transizioni e delle innovazioni”. E per questo avrà a disposizione “grandi risorse” dal PNRR.Lo ha detto il Ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, a margine del convegno “Il Made in Italy agroalimentare e le Indicazioni Geografiche. Le strategie per spingere la crescita” al Cibus di Parma. Quello dell’agroalimentare “è un settore che sta facendo tanto per la sostenibilità e lo continuerà a fare – ha precisato Patuanelli -. Deve essere una sostenibilità non soltanto ambientale ma anche sociale ed economica”. Per questo “dal PNRR arrivano grandi risorse, una grande visione per l’agroalimentare italiano che ha tutte le capacita’ di cogliere le opportunità delle trasformazioni, delle transizioni e delle innovazioni”. “Credo che molto strumenti che stiamo mettendo a disposizione di questo settore – ha aggiunto il Ministro – potranno far fare un salto ancora maggiore di qualità ai produttori italiani”.”Non si può chiedere all’agricoltura e al settore agroalimentare di fare uno sforzo in termini di sostenibilità superiore a quello che viene chiesto ad altri settori che hanno un impatto maggiore”, ha aggiunto sottolineando che “gli agricoltori sono i primi custodi del nostro territorio e dobbiamo fare in modo che custodiscano quel territorio gestendolo, creando valore e ricchezza per il paese”. LEGGI TUTTO

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    Industria alimentare guarda al futuro, tra numeri record e nuove sfide

    (Teleborsa) – “Dopo un anno difficile persino per un settore anticiclico com’è quello alimentare, la nostra industria sta tornando a correre, registrando a fine 2021 numeri da record”: lo ha detto Ivano Vacondio, Presidente di Federalimentare, aprendo il convegno inaugurale di Cibus “Agroalimentare, nuovi modelli e prospettive per la crescita”.”Per questa ragione, non possiamo certo essere spaventati dalle nuove sfide, pur consapevoli delle difficoltà che esse possono comportare: mi riferisco alle nuove esigenze dei consumatori – ha spiegato – sempre più digitali e attenti al territorio, all’aumento delle materie prime e fino all’annosa questione dei consumi interni stagnanti. Tutti temi urgenti che l’industria alimentare è pronta ad affrontare con ottimismo, certa di quello che è capace di fare” ha affermato Vacondio. “Se oggi possiamo affrontare il futuro con questo atteggiamento è perchè abbiamo avuto la conferma della strategicità del settore e della sua forza. Una forza che è dovuta soprattutto alle eccellenze che produciamo, al know how delle nostre aziende e al nostro modello alimentare. Per questa ragione – ha continuato Vacondio – non possiamo fare un passo indietro sulle battaglie che mettono in discussione la salubrità del nostro food&beverage e la sostenibilità della nostra dieta mediterranea. Mi riferisco alla questione del Nutriscore, ma anche ai sistemi alimentari che mirano a uniformare tutte le diete verso un modello molto lontano dal nostro. La verità è che il nostro food conquista fette di mercato sempre maggiori e questo può essere scomodo per molti Paesi, ma ci dimostra che stiamo andando nella giusta direzione”, ha concluso il presidente di Federalimentare.Quanto al raggiungimento dell’obiettivo dei 50 miliardi di export agroalimentare entro la fine del 2021 “rappresenta un momento simbolico a cui voglio pensare come un nuovo punto di partenza anzichè un punto di arrivo: i cambiamenti e la ripresa che stiamo vivendo, infatti, sono tutti segnali che e’ in atto una fase di transizione che ci portera’ verso un nuovo paradigma economico e sociale e il food&beverage ha tutte le carte in regola per essere tra i protagonisti di questa nuova era”.”L’industria alimentare – prosegue Vacondio – ha già messo in atto da anni politiche volte a una maggior tutela dell’ambiente e si dice pronta a farlo ancora, nella convinzione però che non si possa parlare di sostenibilità ambientale senza parlare di quella economica e sociale e che le tre cose vadano affrontare insieme, in un unico contesto e come un unico discorso. La sostenibilità ambientale, infatti, è un processo che dobbiamo assolutamente percorrere ma è bene essere chiari: essa comporta enormi sacrifici sul piano economico e sociale e piu’ restringiamo i tempi, più i sacrifici delle aziende e dei cittadini saranno maggiori”. LEGGI TUTTO

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    Steriltom, Squeri: “Cibus occasione di confronto sul PNRR e di rilancio per il settore agroalimentare italiano”

    (Teleborsa) – “Siamo ripartiti anche se non ci siamo mai fermati. La nostra partecipazione a Cibus è un’occasione per affrontare insieme le sfide presenti e del futuro, e al tempo stesso, un’opportunità per confrontarci sullo sviluppo e sul rilancio del nostro settore”. È quanto afferma Alessandro Squeri, presidente di Federalimentare Giovani e dg di Steriltom, azienda leader nel mercato della polpa di pomodoro a livello europeo in occasione dell’apertura di Cibus, il 20esimo Salone Internazionale dell’alimentazione.”Il primo dato che emerge con forza – prosegue Squeri – è come il nostro settore abbia segnato un risultato storico in termini di esportazioni agroalimentari Made in Italy con un +23,1% e con una proiezione in valore su base annuale stimata in 50 miliardi nel 2021. Un dato che ci fa essere ottimisti considerato che già ora con 538 miliardi di euro il comparto agroalimentare rappresenta il 25% del Prodotto interno lordo italiano. Questa proiezione unita agli oltre 200 miliardi di euro contenuti nel PNRR ci spinge ad immaginare per tutta la filiera agroalimentare, per l’indotto ad esso collegato e per l’Italia, una prospettiva di sviluppo e di crescita esponenziale sia nel mercato interno, sia nell’export. In tal senso, il PNRR rappresenta uno strumento fondamentale per dare slancio all’agricoltura sostenibile, all’economia circolare e al processo verso la transizione energetica. Un passo avanti significativo per il settore agroalimentare e, al contempo, il presupposto necessario per costruire una nuova economia a sostegno delle giovani imprese”. LEGGI TUTTO

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    Indennità quarantena, Uila: apprezziamo l'impegno del ministro Orlando

    (Teleborsa) – Uila, Unione Italiana dei Lavori Agroalimentari, ha accolto con favore l’impegno del ministro del Lavoro, Andrea Orlando, di provvedere alla risoluzione della questione legata alla mancata previsione di indennizzi INPS per quei lavoratori del settore privati costretti alla quarantena perché entrati in contatto con persone positive al Covid. “Apprezziamo l’impegno preso dal ministro Orlando di risolvere la questione, posta dalla Uila, del rifinanziamento del fondo per la tutela della malattia a causa di quarantena e chiediamo che già il prossimo Consiglio dei ministri assuma questa decisione attesa da decine di migliaia di lavoratori”, ha dichiarato il segretario generale della Uila-Uil, Stefano Mantegazza.Nei giorni scorsi la Uila “aveva ripetutamente denunciato come l’esaurirsi delle risorse disponibili per finanziare il Fondo previsto dall’art. 26 del Dl 18/2020, mette a rischio di tagli, fino a mille euro, le buste paga di decine di migliaia di lavoratori, costretti alla quarantena fiduciaria perché risultati a contatto diretto con persone contagiate dal Covid. Da qui la richiesta al governo di intervenire con un decreto d’urgenza”, ha sottolineato Mantegazza. Occorre, quindi, “che il governo compia, con urgenza, una scelta di equità che dia certezze a tutti lavoratori e alle imprese che non possono farsi carico di una tutela che riguarda tutta la collettività. Sarebbe iniquo e soprattutto ingiusto addossare a loro l’onere di un tributo così pesante per la tutela comune”, ha concluso il sindacalista. LEGGI TUTTO

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    Vino, Coldiretti stima calo del 15% raccolta uva Lombardia

    (Teleborsa) – Coldiretti stima un calo del 15% per la raccolta di uva da vino in Lombardia. E’ il dato diffuso dall’Organizzazione nel primo giorno della vendemmia, che rispetto al 2020 parte con una settimana di ritardo per ragioni climatiche.Il primo grappolo è stato staccato in Franciacorta, nei prossimi giorni le operazioni entreranno nel vivo anche nell’Oltrepò Pavese, mentre gli ultimi a partire saranno i viticoltori della Valtellina.Un ritardo dovuto, secondo la Coldiretti alle gelate tardive primaverili, che hanno di fatto rallentato lo sviluppo dei vigneti, su cui poi nei mesi estivi si sono abbattute a macchia di leopardo anche diverse grandinate, talvolta violente, come quella che a fine giugno ha interessato l’Oltrepò Pavese con centinaia di ettari di filari falcidiati da “chicchi di ghiaccio grandi come noci, accompagnati da forti raffiche di vento”. “L’andamento della raccolta – precisa Coldiretti Lombardia – sarà influenzato dal resto del mese di agosto e da quello di settembre per confermare le previsioni anche sul piano quantitativo”.In Coldiretti segnalano comunque una “buona condizione sanitaria dei vigneti”, preludio a una “vendemmia di qualità” che in Lombardia è destinata per circa il 90% a produzioni certificate, grazie a 5 Docg, 21 Doc e 15 Igt. A livello nazionale il calo stimato è del 5/10%, per un quantitativo compreso tra i 44 e i 47 milioni di ettolitri.(Foto: Per gentile concessione del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano) LEGGI TUTTO

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    Oatly aumenta stime vendite annuali dopo trimestrale positiva

    (Teleborsa) – Oatly – società alimentare svedese specializzata in bevande a base di latte d’avena – ha registrato entrate per 146,2 milioni di dollari nel secondo trimestre del 2021, in aumento del 53,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’utile lordo è stato di 38,6 milioni (margine del 26,4%) rispetto ai 30,8 milioni dell’anno scorso, mentre l’EBITDA rettificato è stato in perdita per 31,9 milioni di dollari, rispetto a una perdita di 1,2 milioni di dollari nel secondo trimestre del 2020 (pesano maggiori spese per i dipendenti, costi di quotazione e altre spese operative per supportare la crescita in tre continenti).Oatly – alla sua prima trimestrale da società quotata (lo sbarco a Wall Street è avvenuto a fine maggio) – ha detto che si aspetta che le vendite annuali aumentino almeno del 64% a 690 milioni di dollari, rispetto alle stime degli analisti per 681,4 milioni di dollari, secondo dati IBES. La capacità produttiva per l’intero anno dovrebbe essere di circa 600 milioni di litri di prodotti finiti.”I nostri ricavi record del secondo trimestre sono stati in linea con le nostre aspettative e dimostrano una crescita elevata in tutte le aree geografiche e i canali di vendita, nonostante alcuni venti contrari alla produzione legati al Covid-19 e ai piani di espansione che abbiamo sperimentato nel trimestre – ha commentato il CEO Toni Petersson – Stiamo espandendo continuamente la capacità di produzione globale per supportare la nostra crescita a lungo termine e lanciando partnership e accordi di distribuzione chiave con clienti importanti a livello globale”. LEGGI TUTTO

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    Decolla Tyson Foods su trimestrale positiva e revisione guidance

    (Teleborsa) – Effervescente Tyson Foods, che scambia con una performance decisamente positiva del 6,05%, portandosi a 75,43. La multinazionale americana che opera nel settore alimentare festeggia i conti del terzo trimestre dell’anno fiscale 2021: ha registrato un utile per azione rettificato quasi raddoppiato a 2,70 dollari, con un margine operativo rettificato del 10,8%; i ricavi sono aumentati del 24,5% a 12,5 miliardi di dollari.”Il nostro volume dei servizi per la ristorazione è migliorato quando il settore ha iniziato a riaprire e a riprendersi – ha commentato il CEO Donnie King – Il nostro business di carne bovina ha aumentato la produzione per soddisfare la forte domanda statunitense e internazionale di prodotti di qualità superiore. E abbiamo continuato a rafforzare la nostra solidità finanziaria, riducendo il nostro debito e investendo nella crescita futura.Tyson Foods ha anche rivisto al rialzo la guidance per l’intero esercizio. Ora si aspetta vendite totali da circa 46 a 47 miliardi di dollari per l’anno fiscale 2021, rispetto a una previsione precedente compresa tra 44 e 46 miliardi di dollari. Gli analisti si aspettano in media un fatturato di 45,09 miliardi di dollari, secondo dati Refinitiv.Operativamente le attese sono per un proseguimento della giornata in senso positivo con resistenza vista a quota 76,38 e successiva a 78,53. Supporto a 74,23. LEGGI TUTTO

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    Transizione energetica ed ecologica, Enel sigla intesa con Confagricoltura

    (Teleborsa) – Offrire un pacchetto di soluzioni volto a sostenere le aziende del settore agricolo nella sfida della transizione energetica. Questo l’obiettivo dell’intesa siglata tra Enel e Confagricoltura. Una partnership – spiega una nota congiunta – che fa seguito al protocollo che lo scorso anno aveva individuato le priorità e i modelli di business sul fronte dell’energia, elettrica e gas, e dell’efficienza energetica per le imprese agricole. Gli accordi, che hanno coinvolto Enel X ed Enel Energia, prevedono la possibilità, per le aziende, di avere una consulenza dedicata, finalizzata a cogliere concretamente le opportunità in questo campo. In particolare, la proposta si articola, anche tramite il supporto di figure commerciali dedicate da parte di Enel Energia ed Enel X, in studi di progetto per valutare la convenienza economica e di fattibilità della proposta commerciale, prodotti dedicati per le commodities elettrica e gas, il Circular Economy Report per misurare attraverso un’azione di audit la circolarità dell’azienda e le azioni possibili di miglioramento per l’efficientamento energetico, come l’installazione di impianti fotovoltaici nuovi o l’ottimizzazione di quelli esistenti, le comunità energetiche rinnovabili, le infrastrutture di ricarica per la mobilità elettrica. Capitolo importante della sinergia – spiegano Enel e Confagricoltura – è inoltre favorire l’innovazione tecnologica, quindi anche il fotovoltaico, rispettando le aree rurali nel loro complesso, compresi gli aspetti paesaggistici.”Con questa intesa – commenta Carlo Tamburi, direttore Enel Italia – Enel intende rafforzare l’alleanza naturale tra fonti rinnovabili, soluzioni energetiche sostenibili e il settore agricolo. La transizione verso un modello di sviluppo più sostenibile e il raggiungimento degli obiettivi di neutralità climatica non è possibile senza fornire opportunità di crescita e di innovazione tecnologica alle imprese del settore agricolo, con cui intendiamo lavorare insieme anche per favorire una crescita armonica sul territorio di impianti e colture”. “Il contrasto al cambiamento climatico e il miglioramento della sostenibilità – spiega Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura – passano attraverso le aziende agricole. L’agricoltura può dare il proprio contributo sui temi legati alla sostenibilità ambientale, all’abbattimento delle emissioni, all’assorbimento di CO2, nonché alla produzione di energia verde, puntando sull’innovazione delle aziende agricole. Le energie rinnovabili, e il fotovoltaico in particolare, hanno registrato uno sviluppo importante in agricoltura negli ultimi quindici anni, consentendo alle imprese di implementare percorsi di sostenibilità a livello aziendale, di partecipare attivamente alla decarbonizzazione del settore elettrico e di supportare la transizione ecologica del settore”. A settembre – conclude la nota – è previsto un primo incontro per illustrare nel dettaglio ai territori i contorni dell’intesa tra Enel, Enel X e Confagricoltura, quindi seguiranno altri appuntamenti nelle varie regioni per promuovere in modo specifico le opportunità della partnership. LEGGI TUTTO