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    Agricoltura 4.0, al via indagine Osservatorio Smart Agrifood con Confagricoltura ed Enapra

    (Teleborsa) – Comprendere quanto, e come, le innovazioni digitali stanno trasformando la filiera agricola e agroalimentare. Questo l’obiettivo della nuova Indagine 2021-2022 dell’Osservatorio Smart Agrifood realizzata in collaborazione con Confagricoltura ed Enapra.Il questionario on line del 2021-22 “Gli investimenti in Agricoltura 4.0 da parte delle aziende agricole italiane” è volto, in particolare, ad analizzare la diffusione dell’utilizzo degli incentivi alla digitalizzazione in agricoltura e il loro impatto sulle aziende agricole nonché a cogliere il livello di diffusione delle soluzioni 4.0 e i possibili ostacoli alla loro adozione. Possono partecipare all’indagine – spiega una nota – tutte le aziende agricole italiane, sia quelle che già fanno uso delle soluzioni di Agricoltura 4.0, sia quelle che non le hanno ancora adottate. Tutte le informazioni fornite saranno trattate con la massima riservatezza e diffuse esclusivamente in forma aggregata ed anonima. I risultati della ricerca saranno presentati nel corso del Convegno finale della ricerca 2021-22 che si terrà il 3 marzo 2022 e a tutti i partecipanti sarà inviato un rapporto conclusivo con una sintesi e un’analisi delle principali evidenze. LEGGI TUTTO

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    Vino, in Francia per il 2021 si stima una contrazione nella produzione del 29%

    (Teleborsa) – Il Ministero dell’Agricoltura francese ha fatto sapere che la Francia nel 2021 registrerà una produzione di vino ai minimi dall’inizio delle rilevazioni, dato l’impatto del gelo primaverile e delle infezioni sui vigneti. Le stime segnalano una produzione pari a 33,3 milioni di ettolitri quest’anno, in ribasso del 29% e inferiore del 25% rispetto alla media degli ultimi cinque anni. “Il gelo primaverile ha tagliato buona parte della produzione, che risulterà ai minimi storici, inferiore ai livelli del 1991 e del 2017”, si legge nella nota del Ministero.Nel 1991 e nel 2017, la produzione francese di vino è stata danneggiata allo stesso modo dalle basse temperature primaverili. Il primo outlook del Ministero per la produzione nazionale di vino, ad agosto, prevedeva un calo tra il 24% e il 30% dal 2020, a 32,6-35,6 milioni di ettolitri (ogni ettolitro equivale a circa 133 bottiglie di vino standard). Dal Ministero hanno sottolineato che quasi ogni regione di viticoltura è stata colpita dal maltempo, anche se con diversi livelli d’intensità. Si stima che la produzione di champagne calerà del 36% dal 2020, dopo che le forti precipitazioni estive hanno portato allo sviluppo di funghi, in aggiunta alle perdite legate al gelo. LEGGI TUTTO

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    Agroalimentare, Patuanelli: servono soluzioni su gestione rischio

    (Teleborsa) – Il settore agroalimentare è trainante per il nostro Paese ma “l’ortofrutta vive un momento difficile a causa di alcune questioni come la gestione del rischio per le calamità naturali: bisogna trovare soluzioni per sostenere il reddito degli agricoltori e dei produttori”. Lo ha detto il Ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli, a margine del MacFrut in corso a Rimini. Gli effetti del cambiamento climatico, ha spiegato Patuanelli, “si combattono con alcuni strumenti di prevenzione e protezione su cui gli imprenditori devono investire e noi li accompagnamo con strumenti come Transizione 4.0, nuova Pac e Psr. Dall’altro lato – ha ricordato – oggi le calamità non sono più eventi eccezionali, bisogna passare da un sistema di gestione del rischio con indennizzi ex post a un sistema di sostegno e garanzia del reddito agricolo. Ragioniamo su come stimolare senza obbligare all’assicurazione, ma ragioniamo anche dell’obbligo assicurativo”, ha concluso. LEGGI TUTTO

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    Cibus, Giorgetti: dobbiamo difendere in Europa gli interessi del settore agroalimentare italiano

    (Teleborsa) – “Dobbiamo portare più determinazione ed una postura diversa nelle sedi dove dobbiamo difendere gli interessi della nostra industria agroalimentare, in particolare in Europa”. Lo ha dichiarato il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, intervenendo a Cibus 2021. “Abbiamo visto norme che calavano dall’alto sul settore determiando la sorte delle nostre imprese o a volte anche la morte”, ha aggiunto. “Siccome siamo bravi ed in tutto il mondo se possono comprano prodotti che arrivano dall’agroalimentare italiano cosa deve fare la politica per sostenere gli imprenditori? Da un lato a scopo anche prettamente difensivo dobbiamo difendere la loro specificità e attrezzarci contro evidenti casi di contraffazioni a vari livelli in giro per il mondo. Dobbiamo farlo anche grazie alle tecnologie, con il tracciamento”, ha proseguito. “I numeri hanno dimostrato anche nel 2019 e nel 2020, e in piena pandemia, che quello agroalimentare è il settore più resiliente in assoluto, quello che ha dato le migliori performance in assoluto”, ha infine sostenuto il ministro dello Sviluppo economico. LEGGI TUTTO

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    PNRR, Patuanelli: grandi risorse per agroalimentare italiano

    (Teleborsa) – Il settore dell’agroalimentare italiano “ha tutte le capacità di cogliere le opportunità delle trasformazioni, delle transizioni e delle innovazioni”. E per questo avrà a disposizione “grandi risorse” dal PNRR.Lo ha detto il Ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, a margine del convegno “Il Made in Italy agroalimentare e le Indicazioni Geografiche. Le strategie per spingere la crescita” al Cibus di Parma. Quello dell’agroalimentare “è un settore che sta facendo tanto per la sostenibilità e lo continuerà a fare – ha precisato Patuanelli -. Deve essere una sostenibilità non soltanto ambientale ma anche sociale ed economica”. Per questo “dal PNRR arrivano grandi risorse, una grande visione per l’agroalimentare italiano che ha tutte le capacita’ di cogliere le opportunità delle trasformazioni, delle transizioni e delle innovazioni”. “Credo che molto strumenti che stiamo mettendo a disposizione di questo settore – ha aggiunto il Ministro – potranno far fare un salto ancora maggiore di qualità ai produttori italiani”.”Non si può chiedere all’agricoltura e al settore agroalimentare di fare uno sforzo in termini di sostenibilità superiore a quello che viene chiesto ad altri settori che hanno un impatto maggiore”, ha aggiunto sottolineando che “gli agricoltori sono i primi custodi del nostro territorio e dobbiamo fare in modo che custodiscano quel territorio gestendolo, creando valore e ricchezza per il paese”. LEGGI TUTTO

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    Industria alimentare guarda al futuro, tra numeri record e nuove sfide

    (Teleborsa) – “Dopo un anno difficile persino per un settore anticiclico com’è quello alimentare, la nostra industria sta tornando a correre, registrando a fine 2021 numeri da record”: lo ha detto Ivano Vacondio, Presidente di Federalimentare, aprendo il convegno inaugurale di Cibus “Agroalimentare, nuovi modelli e prospettive per la crescita”.”Per questa ragione, non possiamo certo essere spaventati dalle nuove sfide, pur consapevoli delle difficoltà che esse possono comportare: mi riferisco alle nuove esigenze dei consumatori – ha spiegato – sempre più digitali e attenti al territorio, all’aumento delle materie prime e fino all’annosa questione dei consumi interni stagnanti. Tutti temi urgenti che l’industria alimentare è pronta ad affrontare con ottimismo, certa di quello che è capace di fare” ha affermato Vacondio. “Se oggi possiamo affrontare il futuro con questo atteggiamento è perchè abbiamo avuto la conferma della strategicità del settore e della sua forza. Una forza che è dovuta soprattutto alle eccellenze che produciamo, al know how delle nostre aziende e al nostro modello alimentare. Per questa ragione – ha continuato Vacondio – non possiamo fare un passo indietro sulle battaglie che mettono in discussione la salubrità del nostro food&beverage e la sostenibilità della nostra dieta mediterranea. Mi riferisco alla questione del Nutriscore, ma anche ai sistemi alimentari che mirano a uniformare tutte le diete verso un modello molto lontano dal nostro. La verità è che il nostro food conquista fette di mercato sempre maggiori e questo può essere scomodo per molti Paesi, ma ci dimostra che stiamo andando nella giusta direzione”, ha concluso il presidente di Federalimentare.Quanto al raggiungimento dell’obiettivo dei 50 miliardi di export agroalimentare entro la fine del 2021 “rappresenta un momento simbolico a cui voglio pensare come un nuovo punto di partenza anzichè un punto di arrivo: i cambiamenti e la ripresa che stiamo vivendo, infatti, sono tutti segnali che e’ in atto una fase di transizione che ci portera’ verso un nuovo paradigma economico e sociale e il food&beverage ha tutte le carte in regola per essere tra i protagonisti di questa nuova era”.”L’industria alimentare – prosegue Vacondio – ha già messo in atto da anni politiche volte a una maggior tutela dell’ambiente e si dice pronta a farlo ancora, nella convinzione però che non si possa parlare di sostenibilità ambientale senza parlare di quella economica e sociale e che le tre cose vadano affrontare insieme, in un unico contesto e come un unico discorso. La sostenibilità ambientale, infatti, è un processo che dobbiamo assolutamente percorrere ma è bene essere chiari: essa comporta enormi sacrifici sul piano economico e sociale e piu’ restringiamo i tempi, più i sacrifici delle aziende e dei cittadini saranno maggiori”. LEGGI TUTTO

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    Steriltom, Squeri: “Cibus occasione di confronto sul PNRR e di rilancio per il settore agroalimentare italiano”

    (Teleborsa) – “Siamo ripartiti anche se non ci siamo mai fermati. La nostra partecipazione a Cibus è un’occasione per affrontare insieme le sfide presenti e del futuro, e al tempo stesso, un’opportunità per confrontarci sullo sviluppo e sul rilancio del nostro settore”. È quanto afferma Alessandro Squeri, presidente di Federalimentare Giovani e dg di Steriltom, azienda leader nel mercato della polpa di pomodoro a livello europeo in occasione dell’apertura di Cibus, il 20esimo Salone Internazionale dell’alimentazione.”Il primo dato che emerge con forza – prosegue Squeri – è come il nostro settore abbia segnato un risultato storico in termini di esportazioni agroalimentari Made in Italy con un +23,1% e con una proiezione in valore su base annuale stimata in 50 miliardi nel 2021. Un dato che ci fa essere ottimisti considerato che già ora con 538 miliardi di euro il comparto agroalimentare rappresenta il 25% del Prodotto interno lordo italiano. Questa proiezione unita agli oltre 200 miliardi di euro contenuti nel PNRR ci spinge ad immaginare per tutta la filiera agroalimentare, per l’indotto ad esso collegato e per l’Italia, una prospettiva di sviluppo e di crescita esponenziale sia nel mercato interno, sia nell’export. In tal senso, il PNRR rappresenta uno strumento fondamentale per dare slancio all’agricoltura sostenibile, all’economia circolare e al processo verso la transizione energetica. Un passo avanti significativo per il settore agroalimentare e, al contempo, il presupposto necessario per costruire una nuova economia a sostegno delle giovani imprese”. LEGGI TUTTO

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    Indennità quarantena, Uila: apprezziamo l'impegno del ministro Orlando

    (Teleborsa) – Uila, Unione Italiana dei Lavori Agroalimentari, ha accolto con favore l’impegno del ministro del Lavoro, Andrea Orlando, di provvedere alla risoluzione della questione legata alla mancata previsione di indennizzi INPS per quei lavoratori del settore privati costretti alla quarantena perché entrati in contatto con persone positive al Covid. “Apprezziamo l’impegno preso dal ministro Orlando di risolvere la questione, posta dalla Uila, del rifinanziamento del fondo per la tutela della malattia a causa di quarantena e chiediamo che già il prossimo Consiglio dei ministri assuma questa decisione attesa da decine di migliaia di lavoratori”, ha dichiarato il segretario generale della Uila-Uil, Stefano Mantegazza.Nei giorni scorsi la Uila “aveva ripetutamente denunciato come l’esaurirsi delle risorse disponibili per finanziare il Fondo previsto dall’art. 26 del Dl 18/2020, mette a rischio di tagli, fino a mille euro, le buste paga di decine di migliaia di lavoratori, costretti alla quarantena fiduciaria perché risultati a contatto diretto con persone contagiate dal Covid. Da qui la richiesta al governo di intervenire con un decreto d’urgenza”, ha sottolineato Mantegazza. Occorre, quindi, “che il governo compia, con urgenza, una scelta di equità che dia certezze a tutti lavoratori e alle imprese che non possono farsi carico di una tutela che riguarda tutta la collettività. Sarebbe iniquo e soprattutto ingiusto addossare a loro l’onere di un tributo così pesante per la tutela comune”, ha concluso il sindacalista. LEGGI TUTTO