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    Ghana Food Innovation Center, al via contest per migliorare gestione industria agricola in Africa

    (Teleborsa) – Si stima che oltre il 33% del cibo prodotto venga sprecato. Questo genera enormi emissioni, dissipazione di energia e opportunità mancate. Mentre in Europa oltre il 90% del raccolto viene adeguatamente lavorato e conservato nel primo miglio attraverso efficienti tecnologie per mantenere la catena del freddo, in Africa la percentuale crolla al 3%. Non ci sono soluzioni semplici alle lacune che da sempre affliggono la società umana, ma quello che è certo è che spesso non è la mancanza di risorse naturali a generare povertà e vulnerabilità, ma la complessità delle dinamiche infrastrutturali ed economiche. La catena del freddo è, infatti, uno dei nodi chiave nella sfida al nutrimento del pianeta. Per questo nello scenario africano e in linea con gli obiettivi delle Nazioni Unite, Manni Group e InspiraFarms si apprestano a realizzare il Ghana Food Innovation Center, un hub tecnologico e culturale, dove sarà possibile condividere con la popolazione conoscenze e tecnologie per soddisfare le loro esigenze, sviluppando nuove strategie per rendere più competitive le attività e generando migliaia di posti di lavoro di qualità.La terza edizione del Manni Group Design Award sfida architetti e ingegneri di tutto il mondo a creare il miglior progetto per questo polo del freddo ed education center. I loro progetti saranno valutati da architetti come Eduardo Souto de Moura, Giancarlo Mazzanti di El Equipo Mazzanti, Mariam Kamara di Atelier Masomi e Andreas Fries di Herzog de Meuron.L’iniziativa ha il patrocinio di Sace, la società assicurativo-finanziaria specializzata nel sostegno alla crescita e allo sviluppo delle imprese e del tessuto economico nazionale, che sostiene progetti sostenibili in Italia e all’estero; di Global Cold Chain Alliance (GCCA) la più importante associazione mondiale nel settore della logistica del freddo; e di Fondazione Promozione Acciaio, un’istituzione culturale che promuove il progresso dell’edilizia e delle infrastrutture in acciaio. LEGGI TUTTO

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    Ecomondo-Key Energy, ENEA presenta piattaforma per riuso acque reflue in agricoltura e una hydrogen valley

    (Teleborsa) – Una piattaforma per il riuso in agricoltura delle acque reflue depurate e un incubatore tecnologico per lo sviluppo di una filiera nazionale dell’idrogeno. Sono queste le principali novità che Enea presenta alla Fiera internazionale di Ecomondo/Key Energy, in programma a Rimini dal 26 al 29 ottobre. Presso lo stand dell’Agenzia sarà possibile conoscere anche le ultime soluzione nel campo della ricerca ambientale (recupero di materie critiche da smartphone, TV e computer, piattaforma di simbiosi industriale, agricoltura sostenibile e blue economy) ed energetica (agrivoltaico, batterie per la mobilità sostenibile e comunità energetiche).Nel dettaglio il prototipo hi-tech per il riuso delle acque reflue è stato sviluppato da Enea e Università di Bologna, in collaborazione con Gruppo HERA e Irritec nell’ambito del progetto VALUE CE-IN, un’iniziativa di ricerca industriale coordinata dal laboratorio Enea per l’Ambiente e finanziata dalla Regione Emilia Romagna con oltre un milione di euro per valorizzare l’intera filiera di trattamento delle acque reflue da abitazioni e industrie e dei fanghi di depurazione, in ottica di economia circolare e di simbiosi industriale. La piattaforma sperimentale, in funzione presso il depuratore di HERA a Cesena, acquisisce le informazioni sulla qualità delle acque trattate e sulle esigenze idriche e di fertilizzazione di un terreno sperimentale coltivato ad arbusti e ortaggi, su cui vengono fatte affluire, con sistemi irrigui di precisione, le acque depurate nell’impianto Hera. “Il riuso delle acque reflue in agricoltura rappresenta un aspetto rilevante di economia circolare, soprattutto nel nostro Paese che, secondo i dati Arera, si colloca in Europa subito dopo la Norvegia per i prelievi pro-capite di acqua dolce per servizi pubblici, di cui circa il 50% per uso agricolo”, spiega Roberto Morabito, direttore del dipartimento Enea di Sostenibilità dei sistemi produttivi e territoriali. Nell’ambito della Fiera Key Energy sulle tecnologie energetiche, Enea presenta il progetto Hydrogen Demo Valley, un incubatore tecnologico nazionale finanziato dal ministero della Transizione Ecologica con 14 milioni di euro, che sta nascendo nel Centro Ricerche Enea Casaccia, vicino Roma. La ricerca riguarderà l’intera filiera dell’idrogeno, dalla produzione alla distribuzione, dall’accumulo agli usi finali, in collaborazione con aziende, associazioni di categoria, enti di ricerca e università. Attualmente l’idrogeno verde può essere ottenuto da diverse fonti di energia rinnovabile come eolico e fotovoltaico; la piattaforma di ricerca Enea consentirà la sperimentazione di nuove tecnologie legate, ad esempio, allo smaltimento dei rifiuti (biomasse residuali), al recupero di sottoprodotti industriali e al calore rinnovabile ad alta temperatura ottenuto in impianti solari a concentrazione. All’interno dell’incubatore, inoltre, potrà essere utilizzato idrogeno puro e in miscela per la produzione di energia elettrica, saranno messe a punto miscele idrogeno-metano (blending) da immettere in una pipeline interna dedicata di distribuzione del gas e realizzato un “idrogenodotto” locale per il trasporto di idrogeno puro in pressione da utilizzare a seconda della domanda delle utenze. Tra le applicazioni possibili c’è anche il “Power to Gas” per lo stoccaggio e la distribuzione dell’idrogeno prodotto dall’energia elettrica generata da fonti rinnovabili, che agisce come raccordo tra produzione e utilizzo. I ricercatori Enea condurranno anche studi di fuel e load flexibility su turbine a gas per la valutazione del comportamento delle macchine in condizioni di miscele (gas naturale/idrogeno) e di carico variabili. È prevista, inoltre, la realizzazione di una stazione di rifornimento per veicoli a idrogeno, come mezzi per la movimentazione delle merci, bus e automobili, in uso all’interno del centro ricerche Enea. “Questo incubatore – sottolinea Giorgio Graditi, direttore del dipartimento Enea di Tecnologie energetiche e fonti rinnovabili – si candida come best practice da replicare in realtà quali siti produttivi e distretti industriali, aree dismesse o aree da riqualificare, per sostenere il ruolo dell’idrogeno come tecnologia abilitante per la transizione energetica e la decarbonizzazione, così come previsto e incentivato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che destina all’idrogeno 3,7 miliardi di euro”. LEGGI TUTTO

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    Beyond Meat, titolo crolla su taglio outlook per il terzo trimestre

    (Teleborsa) – In caduta libera Beyond Meat, che si attesta a 93,22, con un calo del 14,18%. L’azienda, che produce sostituti per la carne e prodotti caseari a base di vegetali, ha tagliato le sue previsioni sulle entrate del terzo trimestre, accusando un calo della domanda dai negozi di alimentari ed effetti negativi della variante Delta. Sulla base di risultati preliminari, la società prevede ora un fatturato netto del terzo trimestre di circa 106 milioni di dollari, rispetto alla precedente previsione di 120-140 milioni di dollari. Una calo dei ricavi trimestre su trimestre era già previsto, ma non così accentuato.”La società ritiene che la domanda sia stata influenzata da più ampi fattori macro e microeconomici in corso, inclusi, tra gli altri, gli effetti della variante Delta del Covid-19″, si legge in una nota. Beyond Meat ha anche registrato una diminuzione degli ordini al dettaglio (che sono durati più a lungo del previsto) da un distributore canadese in concomitanza con la riapertura dei ristoranti. In sostanza, si prevedevano ordini incrementali che non si sono concretizzati da un cambiamento in un distributore che serve uno dei grandi clienti della società.Attesa per il resto della seduta un’estensione della fase ribassista con area di supporto vista a 90,68 e successiva a 88,14. Resistenza a 96,63. LEGGI TUTTO

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    Grano, Confagricoltura: “Avviare tavolo interprofessionale permanente per rafforzare le filiere pasta e farine”

    (Teleborsa) – “I prezzi del grano duro e del grano tenero sono in crescita. Gli aumenti all’origine non devono però essere pagati dai produttori con rincari, non giustificabili, di mezzi tecnici e sementi; la componente agricola sta recuperando margini persi nei dieci anni precedenti”. Lo ha sottolineato il vicepresidente di Confagricoltura Matteo Lasagna, intervenendo – insieme al presidente della Federazione Nazionale di Prodotto Cereali Alimentari Carlo Maresca – al Tavolo Grano duro e tenero, tenutosi al ministero delle Politiche agricole, in due momenti distinti, con il sottosegretario Gian Marco Centinaio.Confagricoltura ha fatto presente come gli incrementi, soprattutto per il grano duro, siano dovuti ad una “situazione congiunturale internazionale, protrattasi nell’ultimo anno e mezzo, con costante diminuzione delle scorte, ma anche per i costi dei trasporti lievitati”. Anche il prezzo all’ingrosso delle semole di frumento duro – ha sottolineato Confagricoltura – sta seguendo il medesimo andamento della materia prima. Ciò in ragione della forte incidenza del prezzo della granella su quello della semola. Per quanto riguarda il comparto a tenero il mercato nazionale è caratterizzato da un andamento più altalenante con una maggiore stabilizzazione dei prezzi dal 2020 in poi.Nell’incontro ministeriale è stata, in particolare, rimarcata a necessità di strutturare entrambe le filiere per ripartire equamente il valore aggiunto tra i diversi attori. Tutti i partecipanti – fa sapere Confagricoltura – sono stati d’accordo sulla costituzione, presso il ministero, di due tavoli interprofessionali per le filiere grano e duro e si sono dimostrati pronti a collaborare attivamente. Ai due tavoli si dovrebbero anche approfondire le modalità di assegnazione delle risorse al comparto previste dal fondo complementare del Pnrr.Per Maresca “l’obiettivo è anche quello di definire specifici contratti di filiera che supportino le scelte agronomiche e di programmazione dei produttori anche per mezzo di finanziamenti ministeriali”. “Consideriamo fondamentale – ha concluso Lasagna – un momento di confronto permanente su tutte le problematiche specifiche, già sperimentato con successo in altri settori e che possono permettere uno sviluppo omogeneo e coordinato delle filiere grano-pasta e grano-farine”. LEGGI TUTTO

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    Centinaio, Vinitaly conferma ripartenza e primato vino italiano

    (Teleborsa) – “L’edizione speciale di Vinitaly conferma la ripartenza del vino Made in Italy dopo la pandemia. E’ il quadro emerso a Verona è più che positivo”.Lo afferma il Sottosegretario alle Politiche agricole alimentari e forestali, il Senatore Gian Marco Centinaio. “Il nostro settore vitivinicolo nel 2021 fa registrare livelli record che superano anche i risultati raggiunti nel periodo pre Covid – continua Centinaio. Aumentano anche i consumi interni e familiari. E si conferma soprattutto l’apprezzamento dei nostri vini all’estero con le esportazioni cresciute in questa prima parte dell’anno di oltre il 15% e con la prospettiva di chiudere il 2021 raggiungendo per la prima volta la quota di 7 miliardi”.Centinaio ha sottolineato che “la voglia di vino italiano nel mondo fa aumentare anche i casi di imitazione. Bene dunque la firma da parte del ministro dello Sviluppo economico del decreto di nomina dei membri del Consiglio nazionale per la lotta alla contraffazione e all’Italian sounding, un fenomeno che sottrae ingenti risorse ogni anno alla nostra economia e che il Governo è impegnato a contrastare. Il vino è una nostra eccellenza, il nostro migliore ambasciatore nel mondo ed è espressione dei nostri territori come nel caso del Prosecco le cui colline sono state anche riconosciute patrimonio Unesco”.”Per questo – prosegue il sottosegretario, che ha la delega al settore – ci batteremo in Europa per fermare tentativi di istituzionalizzare l’Italian sounding, come nel caso del Prosek croato, e in generale per difendere tutte le nostre Dop Igp. Infine, pur essendo d’accordo sulla necessità di tutelare la salute dei cittadini europei e italiani – conclude Centinaio – la soluzione non può essere rappresentata da health warnings in etichetta, ma va piuttosto favorita una corretta educazione e informazione dei consumatori per un consumo moderato e responsabile”. LEGGI TUTTO

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    Caro energia, la Polonia accusa Gazprom: aumento del gas artificiale, pesa sul prezzo dei fertilizzanti

    (Teleborsa) – La delegazione della Polonia presenterà al Consiglio Agricoltura e Pesca in corso in Lussemburgo in cui accusa la compagnia energetica russa Gazprom di aver bloccato la vendita di gas per alzarne artificialmente i prezzi. Una decisione che avrebbe inciso secondo i rappresentanti polacchi anche sul prezzo dei fertilizzanti, “cresciuti del 79% rispetto all’anno scorso”.L’ostilità della Polonia alle azioni delle compagnie russe non è nuova. Anche la scorsa settimana Varsavia nel corso del Consiglio Ambiente aveva puntato il dito contro le speculazioni e la Russia. Oggi sottolinea che gli aumenti dei prezzi del gas che impattano sui fertilizzanti “mettono a rischio il raggiungimento dei presupposti chiave dell’Unione europea derivanti dal Green Deal europeo”. “L’impatto della crisi dei fertilizzanti si estenderà a tutta l’economia – prosegue la nota – il che, a sua volta, provocherà tensioni sociali”. Per tali ragioni la Polonia chiede compensazioni per gli agricoltori per “stabilizzare i prezzi alimentari”. LEGGI TUTTO

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    Oatly, titolo in grande rialzo dopo upgrade di JPMorgan

    (Teleborsa) – Spicca il volo Oatly Group, che si attesta a 15,29, con un aumento del 3,80%. Il titolo della società alimentare svedese specializzata in bevande a base di latte d’avena (sbarcata a Wall Street nel maggio scorso) beneficia di un upgrade da parte di JPMorgan, che ha fissato il nuovo target price a 21 dollari.Gli analisti della banca USA segnalano la crescita dei prodotti lattiero-caseari a base vegetale in generale e il potenziale per il latte d’avena di continuare conquistare quote di mercato a discapito del latte di mandorle e altre varietà. Goldman si attende vendite “molto forti” “per il prossimo futuro”.Operativamente le attese sono per un proseguimento della giornata in senso positivo con resistenza vista in area 15,95 e successiva a quota 17,12. Supporto a 14,79. LEGGI TUTTO

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    General Mills, trimestrale batte attese grazie a boom di cibo per animali

    (Teleborsa) – General Mills, una delle più importanti multinazionali statunitensi attive nella produzione di alimenti, ha registrato risultati sopra le attese nel primo trimestre dell’anno fiscale 2022, terminato il 29 agosto. Le vendite nette sono salite del 4% a 4,5 miliardi di dollari, superiori ai 4,29 miliardi di dollari del consensus. L’utile per azione è diminuito del 2% a 0,99 dollari, comunque superiore agli 89 centesimi attesi dal mercato. La forte crescita nel settore degli alimenti per animali domestici ha attutito un rallentamento della domanda per le sue salse da cucina e prodotti da forno.Le vendite nette organiche sono aumentate del 2%, mentre il margine lordo adjusted è sceso di 150 punti base al 34,7% delle vendite nette. Hanno pesato l’inflazione dei costi di input e i maggiori costi della catena di approvvigionamento. “La nostra forte esecuzione nel primo trimestre ci ha permesso di fornire risultati al di sopra delle nostre aspettative”, ha commentato il CEO Jeff Harmening.General Mills ha confermato la guidance per l’intero anno 2022. La società – che controlla molti marchi noti in Nordamericana come i cereali Cheerios – prevede che le vendite nette organiche si avvicineranno alla fascia più alta dell’intervallo compreso tra l’1 e il 3%, grazie alle vendite nette più forti del previsto nel primo trimestre. Inoltre, prevede che “i cambiamenti nei comportamenti dei consumatori guidati dalla pandemia comporteranno un’elevata domanda di cibo da parte dei consumatori a casa, rispetto ai livelli pre-pandemia”. LEGGI TUTTO