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    Conserve Italia, multa da 20 milioni da Antitrust UE per partecipazione a cartello

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha inflitto a Conserve Italia, gruppo italiano che controlla noti marchi come Valfrutta, Yoga e Cirio, e alla sua controllata Conserves France S.A. una maxi-multa da 20 milioni di euro per violazione delle norme antitrust. L’esecutivo UE ha constatato che per oltre 13 anni Conserve Italia ha preso parte, assieme a altri partecipanti al mercato, a un cartello per la fornitura di alcuni tipi di conserve vegetali a dettaglianti e/o a imprese del settore della ristorazione nello Spazio economico europeo (SEE). Conserve Italia ha beneficiato di una riduzione del 50% dell’importo dell’ammenda per aver collaborato all’indagine della Commissione.”Con la decisione odierna possiamo chiudere definitivamente il caso relativo al cartello delle conserve vegetali – ha commentato Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva della Commissione UE e responsabile della politica della concorrenza – Conserve Italia, unico produttore ad aver rifiutato la transazione, si è accordata con gli altri partecipanti all’intesa per spartirsi il mercato e fissare i prezzi di alcune conserve vegetali in tutta Europa. Per oltre 13 anni, quindi, i consumatori hanno subito le conseguenze di una minore concorrenza e di prezzi più elevati. L’ammenda inflitta oggi a Conserve Italia rispecchia, da un lato, la gravità del comportamento anticoncorrenziale tenuto e, dall’altro, l’importanza del diritto della concorrenza”.Nel settembre 2019 la Commissione aveva adottato una decisione di transazione nei confronti di Bonduelle, Coroos e Groupe CECAB (‘importo totale delle ammende inflitte ammontava a 31.647.000 euro), mentre Conserve Italia aveva deciso di non transigere con l’Antitrust UE. Si tratta del secondo caso di cartello che coinvolge le conserve alimentari: per l’intesa sui funghi in scatola, a giugno 2014 la Commissione aveva multato Bonduelle, Lutèce e Prochamp per un totale di circa 32 milioni di euro e ad aprile 2016 aveva inflitto a Riberebro un’ammenda di 5,2 milioni di euro. LEGGI TUTTO

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    Patuanelli: battaglia contro Nutriscore a tutela consumatori

    (Teleborsa) – “Prima in Europa c’era un sistema compatto a favore di Nutriscore, oggi quel sistema si sta un po’ sgretolando e questo lo ritengo molto positivo a tutela dei consumatori europei. Serve un sistema di etichettatura uniforme a livello europeo”. Lo ha detto il Ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, durante un incontro con la stampa estera a Roma.”In Italia c’è un sistema agroalimentare compatto come non ho mai visto nella battaglia contro il Nutriscore, ma questo non e’ un problema solo italiano ma dei sistemi agroalimentari di tanti paesi europei”, ha sottolineato. Il Ministro ha poi ribadito che il sistema di etichettatura a semaforo è un sistema “di condizionamento” dei consumatori e non informativo. La forte battaglia del Governo italiano contro il Nutriscore, ha spiegato, “non è dunque una battaglia di retroguardia a difesa dei nostri sistemi produttivi agroalimentari ma e’ una battaglia in primo luogo a tutela dei consumatori”. “Vediamo alcune tensioni – ha concluso il ministro – che ci portano a dire che va alzata l’attenzione su alcuni processi e alcune situazioni che rischiano di portare l’agricoltura ad un’omologazione del prodotto agroalimentare”.Caso Prosek: “dal punto di vista commerciale – ha ribadito Patuanelli – non ci spaventa perchè il tipo di prodotto è completamente diverso, posto però che quella menzione potrebbe cambiare disciplinare. A me spaventa di più una istituzionalizzazione dell’italian sounding attraverso una mancata protezione di un prodotto che ha un valore assoluto”. LEGGI TUTTO

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    Valsoia, ricavi per 70 milioni nei 9 mesi 2021. Crescono le vendite all'estero

    (Teleborsa) – Valsoia, società attiva nel mercato dei prodotti per l’alimentazione salutistica e quotata su Euronext Milan, ha registrato ricavi pari a 70 milioni di euro nei primi nove mesi del 2021, in crescita dell’8,9% rispetto allo stesso periodo del 2020 e del 21,9% sui primi nove mesi del 2019. La crescita dei ricavi è registrata sia per la Divisione salutistica che per la Divisione food. Le vendite all’estero registrano ricavi in aumento del 10,1% verso il pari periodo dell’esercizio precedente.Il gruppo emiliano afferma che alla base dell’aumento dei ricavi ci sono “il miglioramento delle coperture distributive, gli importanti e continuativi investimenti in comunicazione, la buona performance dei nuovi prodotti oltre a quella degli esistenti”, oltre che “l’ottima partenza nella gestione della neoacquisita Piadina Loriana e al positivo avvio della distribuzione dei cereali Oreo O’s”.”Siamo soddisfatti per i risultati dei primi nove mesi dell’anno che ci hanno visti tra l’altro ancora impegnati nella tutela della salute e sicurezza dei nostri collaboratori – ha commentato il presidente Lorenzo Sassoli de Bianchi – I ricavi della società sono in crescita nonostante il confronto con la parte più significativa del lockdown 2020, che vide aumentare sensibilmente le scorte in Famiglia e presso i Retailers”.La Posizione Finanziaria Netta, al 30 settembre 2021, è positiva per 22,7 milioni di euro in diminuzione rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente (31,5 milioni di euro al 30 settembre 2020) in considerazione delle uscite di cassa pari a circa 13,3 milioni di euro avvenute a fronte delle acquisizioni del Ramo di Azienda “Piadina Loriana” e della società “Swedish Green Food Company AB”. Al netto dell’effetto dell’applicazione dell’IFRS16 al 30 settembre 2021 la PFN è pari a 24,2 milioni di euro. LEGGI TUTTO

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    Centrale del Latte, fatturato in crescita a 207,6 milioni nei 9 mesi 2021

    (Teleborsa) – Centrale del Latte, gruppo quotato su Euronext STAR Milan e attivo nel mercato del latte fresco e a lunga durata, ha registrato un fatturato pari a 207,6 milioni di euro nei primi nove mesi del 2021, in crescita del 53,4% rispetto allo stesso periodo del 2020. L’EBITDA è stato pari a 19,9 milioni di euro, in aumento del 46,1% rispetto ai nove mesi al 30 settembre 2020, mentre il risultato netto si è attestato a 8,9 milioni di euro, segnando un +174,1% sui 3,2 milioni di euro di un anno fa. Si registra un miglioramento della posizione finanziaria netta che, prima dell’applicazione del principio contabile IFR16, risulta pari a -48,5 milioni di euro, in calo del 16,2% rispetto ai -57,9 milioni di euro al 31 dicembre 2020.”Considerando il breve lasso di tempo storicamente coperto dal portafoglio ordini della società e le difficoltà ed incertezze della attuale situazione economica globale non risulta agevole formulare previsioni”, viene sottolineato nella nota sui conti, evidenziando però un “ottimo andamento del terzo trimestre” e “una ripresa del settore HO.RE.CA. legato al settore normal trade e food services”. “La società – viene aggiunto – continuerà a prestare particolare attenzione al controllo dei costi ed alla gestione finanziaria, al fine di massimizzare la generazione di free cash flow da destinare sia alla crescita organica per via esterna che alla remunerazione degli azionisti”. LEGGI TUTTO

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    Ghana Food Innovation Center, al via contest per migliorare gestione industria agricola in Africa

    (Teleborsa) – Si stima che oltre il 33% del cibo prodotto venga sprecato. Questo genera enormi emissioni, dissipazione di energia e opportunità mancate. Mentre in Europa oltre il 90% del raccolto viene adeguatamente lavorato e conservato nel primo miglio attraverso efficienti tecnologie per mantenere la catena del freddo, in Africa la percentuale crolla al 3%. Non ci sono soluzioni semplici alle lacune che da sempre affliggono la società umana, ma quello che è certo è che spesso non è la mancanza di risorse naturali a generare povertà e vulnerabilità, ma la complessità delle dinamiche infrastrutturali ed economiche. La catena del freddo è, infatti, uno dei nodi chiave nella sfida al nutrimento del pianeta. Per questo nello scenario africano e in linea con gli obiettivi delle Nazioni Unite, Manni Group e InspiraFarms si apprestano a realizzare il Ghana Food Innovation Center, un hub tecnologico e culturale, dove sarà possibile condividere con la popolazione conoscenze e tecnologie per soddisfare le loro esigenze, sviluppando nuove strategie per rendere più competitive le attività e generando migliaia di posti di lavoro di qualità.La terza edizione del Manni Group Design Award sfida architetti e ingegneri di tutto il mondo a creare il miglior progetto per questo polo del freddo ed education center. I loro progetti saranno valutati da architetti come Eduardo Souto de Moura, Giancarlo Mazzanti di El Equipo Mazzanti, Mariam Kamara di Atelier Masomi e Andreas Fries di Herzog de Meuron.L’iniziativa ha il patrocinio di Sace, la società assicurativo-finanziaria specializzata nel sostegno alla crescita e allo sviluppo delle imprese e del tessuto economico nazionale, che sostiene progetti sostenibili in Italia e all’estero; di Global Cold Chain Alliance (GCCA) la più importante associazione mondiale nel settore della logistica del freddo; e di Fondazione Promozione Acciaio, un’istituzione culturale che promuove il progresso dell’edilizia e delle infrastrutture in acciaio. LEGGI TUTTO

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    Ecomondo-Key Energy, ENEA presenta piattaforma per riuso acque reflue in agricoltura e una hydrogen valley

    (Teleborsa) – Una piattaforma per il riuso in agricoltura delle acque reflue depurate e un incubatore tecnologico per lo sviluppo di una filiera nazionale dell’idrogeno. Sono queste le principali novità che Enea presenta alla Fiera internazionale di Ecomondo/Key Energy, in programma a Rimini dal 26 al 29 ottobre. Presso lo stand dell’Agenzia sarà possibile conoscere anche le ultime soluzione nel campo della ricerca ambientale (recupero di materie critiche da smartphone, TV e computer, piattaforma di simbiosi industriale, agricoltura sostenibile e blue economy) ed energetica (agrivoltaico, batterie per la mobilità sostenibile e comunità energetiche).Nel dettaglio il prototipo hi-tech per il riuso delle acque reflue è stato sviluppato da Enea e Università di Bologna, in collaborazione con Gruppo HERA e Irritec nell’ambito del progetto VALUE CE-IN, un’iniziativa di ricerca industriale coordinata dal laboratorio Enea per l’Ambiente e finanziata dalla Regione Emilia Romagna con oltre un milione di euro per valorizzare l’intera filiera di trattamento delle acque reflue da abitazioni e industrie e dei fanghi di depurazione, in ottica di economia circolare e di simbiosi industriale. La piattaforma sperimentale, in funzione presso il depuratore di HERA a Cesena, acquisisce le informazioni sulla qualità delle acque trattate e sulle esigenze idriche e di fertilizzazione di un terreno sperimentale coltivato ad arbusti e ortaggi, su cui vengono fatte affluire, con sistemi irrigui di precisione, le acque depurate nell’impianto Hera. “Il riuso delle acque reflue in agricoltura rappresenta un aspetto rilevante di economia circolare, soprattutto nel nostro Paese che, secondo i dati Arera, si colloca in Europa subito dopo la Norvegia per i prelievi pro-capite di acqua dolce per servizi pubblici, di cui circa il 50% per uso agricolo”, spiega Roberto Morabito, direttore del dipartimento Enea di Sostenibilità dei sistemi produttivi e territoriali. Nell’ambito della Fiera Key Energy sulle tecnologie energetiche, Enea presenta il progetto Hydrogen Demo Valley, un incubatore tecnologico nazionale finanziato dal ministero della Transizione Ecologica con 14 milioni di euro, che sta nascendo nel Centro Ricerche Enea Casaccia, vicino Roma. La ricerca riguarderà l’intera filiera dell’idrogeno, dalla produzione alla distribuzione, dall’accumulo agli usi finali, in collaborazione con aziende, associazioni di categoria, enti di ricerca e università. Attualmente l’idrogeno verde può essere ottenuto da diverse fonti di energia rinnovabile come eolico e fotovoltaico; la piattaforma di ricerca Enea consentirà la sperimentazione di nuove tecnologie legate, ad esempio, allo smaltimento dei rifiuti (biomasse residuali), al recupero di sottoprodotti industriali e al calore rinnovabile ad alta temperatura ottenuto in impianti solari a concentrazione. All’interno dell’incubatore, inoltre, potrà essere utilizzato idrogeno puro e in miscela per la produzione di energia elettrica, saranno messe a punto miscele idrogeno-metano (blending) da immettere in una pipeline interna dedicata di distribuzione del gas e realizzato un “idrogenodotto” locale per il trasporto di idrogeno puro in pressione da utilizzare a seconda della domanda delle utenze. Tra le applicazioni possibili c’è anche il “Power to Gas” per lo stoccaggio e la distribuzione dell’idrogeno prodotto dall’energia elettrica generata da fonti rinnovabili, che agisce come raccordo tra produzione e utilizzo. I ricercatori Enea condurranno anche studi di fuel e load flexibility su turbine a gas per la valutazione del comportamento delle macchine in condizioni di miscele (gas naturale/idrogeno) e di carico variabili. È prevista, inoltre, la realizzazione di una stazione di rifornimento per veicoli a idrogeno, come mezzi per la movimentazione delle merci, bus e automobili, in uso all’interno del centro ricerche Enea. “Questo incubatore – sottolinea Giorgio Graditi, direttore del dipartimento Enea di Tecnologie energetiche e fonti rinnovabili – si candida come best practice da replicare in realtà quali siti produttivi e distretti industriali, aree dismesse o aree da riqualificare, per sostenere il ruolo dell’idrogeno come tecnologia abilitante per la transizione energetica e la decarbonizzazione, così come previsto e incentivato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che destina all’idrogeno 3,7 miliardi di euro”. LEGGI TUTTO

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    Beyond Meat, titolo crolla su taglio outlook per il terzo trimestre

    (Teleborsa) – In caduta libera Beyond Meat, che si attesta a 93,22, con un calo del 14,18%. L’azienda, che produce sostituti per la carne e prodotti caseari a base di vegetali, ha tagliato le sue previsioni sulle entrate del terzo trimestre, accusando un calo della domanda dai negozi di alimentari ed effetti negativi della variante Delta. Sulla base di risultati preliminari, la società prevede ora un fatturato netto del terzo trimestre di circa 106 milioni di dollari, rispetto alla precedente previsione di 120-140 milioni di dollari. Una calo dei ricavi trimestre su trimestre era già previsto, ma non così accentuato.”La società ritiene che la domanda sia stata influenzata da più ampi fattori macro e microeconomici in corso, inclusi, tra gli altri, gli effetti della variante Delta del Covid-19″, si legge in una nota. Beyond Meat ha anche registrato una diminuzione degli ordini al dettaglio (che sono durati più a lungo del previsto) da un distributore canadese in concomitanza con la riapertura dei ristoranti. In sostanza, si prevedevano ordini incrementali che non si sono concretizzati da un cambiamento in un distributore che serve uno dei grandi clienti della società.Attesa per il resto della seduta un’estensione della fase ribassista con area di supporto vista a 90,68 e successiva a 88,14. Resistenza a 96,63. LEGGI TUTTO

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    Grano, Confagricoltura: “Avviare tavolo interprofessionale permanente per rafforzare le filiere pasta e farine”

    (Teleborsa) – “I prezzi del grano duro e del grano tenero sono in crescita. Gli aumenti all’origine non devono però essere pagati dai produttori con rincari, non giustificabili, di mezzi tecnici e sementi; la componente agricola sta recuperando margini persi nei dieci anni precedenti”. Lo ha sottolineato il vicepresidente di Confagricoltura Matteo Lasagna, intervenendo – insieme al presidente della Federazione Nazionale di Prodotto Cereali Alimentari Carlo Maresca – al Tavolo Grano duro e tenero, tenutosi al ministero delle Politiche agricole, in due momenti distinti, con il sottosegretario Gian Marco Centinaio.Confagricoltura ha fatto presente come gli incrementi, soprattutto per il grano duro, siano dovuti ad una “situazione congiunturale internazionale, protrattasi nell’ultimo anno e mezzo, con costante diminuzione delle scorte, ma anche per i costi dei trasporti lievitati”. Anche il prezzo all’ingrosso delle semole di frumento duro – ha sottolineato Confagricoltura – sta seguendo il medesimo andamento della materia prima. Ciò in ragione della forte incidenza del prezzo della granella su quello della semola. Per quanto riguarda il comparto a tenero il mercato nazionale è caratterizzato da un andamento più altalenante con una maggiore stabilizzazione dei prezzi dal 2020 in poi.Nell’incontro ministeriale è stata, in particolare, rimarcata a necessità di strutturare entrambe le filiere per ripartire equamente il valore aggiunto tra i diversi attori. Tutti i partecipanti – fa sapere Confagricoltura – sono stati d’accordo sulla costituzione, presso il ministero, di due tavoli interprofessionali per le filiere grano e duro e si sono dimostrati pronti a collaborare attivamente. Ai due tavoli si dovrebbero anche approfondire le modalità di assegnazione delle risorse al comparto previste dal fondo complementare del Pnrr.Per Maresca “l’obiettivo è anche quello di definire specifici contratti di filiera che supportino le scelte agronomiche e di programmazione dei produttori anche per mezzo di finanziamenti ministeriali”. “Consideriamo fondamentale – ha concluso Lasagna – un momento di confronto permanente su tutte le problematiche specifiche, già sperimentato con successo in altri settori e che possono permettere uno sviluppo omogeneo e coordinato delle filiere grano-pasta e grano-farine”. LEGGI TUTTO