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    Terreni incolti, Giansanti: “Insoddisfacente la proposta di deroga della commissione Ue, obbligo da eliminare”

    (Teleborsa) – “Nonostante i miglioramenti ottenuti rispetto alla proposta iniziale, il provvedimento licenziato dalla Commissione non risponde alle esigenze degli agricoltori italiani”. È critica la valutazione espressa dal presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, in merito al regolamento pubblicato oggi sulla Gazzetta Ufficiale della Ue, sulla deroga all’obbligo di mantenere parte dei terreni agricoli incolti o improduttivi. “La Commissione ha previsto una lista eccessiva di condizioni, che riducono fortemente l’efficacia della misura. Ciò è dimostrato anche dal voto contrario della delegazione italiana – prosegue Giansanti –. Il nostro obiettivo è quello di eliminare l’obbligo della destinazione non produttiva dei terreni dalla normativa in vigore sulla PAC, ma è necessaria una proposta legislativa della Commissione che sarebbe impossibile approvare prima della conclusione della legislatura europea”. Ecco perché – spiega Confagricoltura – si è resa necessaria una misura regolamentare che, però, sta dando risultati non soddisfacenti. “Da parte nostra, comunque, non rinunciamo a migliorare la situazione per gli agricoltori italiani. A tal fine – conclude Giansanti – avanzeremo le nostre proposte alla Commissione in vista della presentazione del “pacchetto” sulla semplificazione che sarà licenziato per la riunione del Consiglio Agricoltura in programma il 26 febbraio, a Bruxelles”. LEGGI TUTTO

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    Agricoltura, via libera Stato-Regioni a funzinamento Centri Assistenza Agricola

    (Teleborsa) – Il decreto del Masaf sul funzionamento dei Centri di Assistenza Agricola (CAA) incassa l’intesa in Conferenza Stato-Regioni. L’obiettivo è garantire procedure uniformi e tempi ridotti nei pagamenti per le domande di aiuto pubblico in agricoltura, a vantaggio di tutto il settore.I Centri di Assistenza Agricola radicati sul territorio rappresentano un anello imprescindibile per gli agricoltori nella gestione dei fascicoli aziendali e nel percepimento dei contributi comunitari. Il provvedimento del Ministero tiene conto delle esigenze espresse dai professionisti, garantendo al contempo la separazione tra attività di consulenza e di assistenza secondo le richieste europee. Viene inoltre garantito appieno il ruolo fondamentale delle Regioni, perseguendo allo stesso tempo un coordinamento più stretto, a cominciare dalla gestione dei dati, con Agea.(Foto: Loren King su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    UE, prezzi agricoli hanno arrestati i forti rialzi nel 2023

    (Teleborsa) – Le prime stime degli indici dei prezzi agricoli per il 2023 indicano uno “shift rispetto ai forti aumenti dei prezzi che hanno caratterizzato il 2021 e il 2022”. Nel 2023, il prezzo medio dei prodotti agricoli nel loro insieme (produzione) nell’Unione europea è aumentato del 2% rispetto all’anno precedente, mentre il prezzo medio dei beni e dei servizi attualmente consumati in agricoltura (input) è diminuito del 5%. Lo comunica l’Eurostat in un nuovo report sul tema.Il modesto aumento complessivo dei prezzi dei prodotti agricoli nel loro insieme riflette i contrasti tra i singoli prodotti. Mentre aumenti significativi si sono registrati per l’olio d’oliva (54%), le patate anche da semina (23%), i suini (22%) e le uova (20%), una sostanziale diminuzione (26%) si è registrata per i cereali (un aggregato che comprende il frumento, l’orzo, il mais, la segale e l’avena nonché altri tipi di cereali).Tra gli input non legati agli investimenti, il prezzo medio dei fertilizzanti e degli ammendanti è diminuito del 23% e quello dei lubrificanti energetici è diminuito del 12%. Il prezzo medio dei prodotti fitosanitari e dei pesticidi è invece aumentato del 9%, così come le sementi e le piantine.Tra i focus forniti da Eurostat c’è quello sulle patate, i cui prezzi sono aumentati in 24 paesi dell’UE. Una siccità diffusa nel 2023 ha infatti avuto un impatto sui livelli di produzione di una serie di colture, tra cui le patate. Ciò a sua volta ha influenzato i prezzi, che sono aumentati più rapidamente in Germania (49%), Slovacchia (48%) e Croazia (44%). Diminuzioni sono state registrate in tre paesi: Belgio (-18%), Cipro (-14%) e Austria (-4%).Tra gli altri dati salienti c’è quello per cui i prezzi dei fertilizzanti sono diminuiti nella maggior parte dei paesi dell’UE (in 22 paesi dell’UE su 26 con dati disponibili). I prezzi sono scesi più rapidamente in Lussemburgo (-46%), Svezia (-41%) e Finlandia (-39%). Al contrario, i prezzi sono stati più alti a Cipro (14%), Malta (9%), Grecia (6%) e Romania (3%). LEGGI TUTTO

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    B.F. sigla partnership per sviluppo del settore agricolo in Kazakistan

    (Teleborsa) – B.F., holding quotata su Euronext Milan e attiva nel settore agroindustriale, ha comunicato che, alla presenza del Ministro dell’Agricoltura della Repubblica del Kazakistan, Saparov Aidarbek Seipellovich, è stato sottoscritto tra BF International (BFI), rappresentata dall’Amministratore Federico Vecchioni, e Agrofirma TNK, rappresentata dal delegato del General Director Batyrbeck Ualiev, il Memorandum per l’avvio di una partnership strategica destinata allo sviluppo del settore agricolo in Kazakistan.Agrofirma TNK, azienda leader nel settore agricolo in Kazakistan, con circa 400.000,00 ettari di terreni nella Regione di Akmola, e BFI hanno quindi avviato le attività per dar corso ad una partnership con l’obiettivo di sviluppare il settore agroalimentare in Kazakistan utilizzando le reciproche esperienze e, in particolare, il know-how del gruppo BF in materia di gestione del processo di coltivazione e di semina, anche con l’impiego delle tecniche di agricoltura di precisione, nonché la realizzazione di progetti di filiera che prevedano investimenti nel settore agroindustriale così da favorire anche la produzione e distribuzione dei prodotti agricoli del Kazakistan nel mercato internazionale. LEGGI TUTTO

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    La Commissione Europea approva le nuove Indicazioni Geografiche di Italia e Spagna

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha approvato oggi l’inserimento dei vini “Terre Abruzzesi’/’Terre d’Abruzzo”, vini della regione italiana Abruzzo, e del “Cabrito de Extremadura”, carne di capretto proveniente dalla regione spagnola dell’Estremadura, nel registro delle indicazioni geografiche protette (IGP). L’indicazione “Terre Abruzzesi / Terre d’Abruzzo” comprende le categorie vino, vino frizzante e vino ottenuto da uve appassite. LEGGI TUTTO

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    Prezzi alimentari, Indice FAO cala a dicembre (-10% rispetto al 2022)

    (Teleborsa) – L’Indice FAO dei prezzi alimentari, che misura le variazioni mensili dei prezzi internazionali per una serie di prodotti alimentari commercializzati in tutto il mondo, ha registrato una media di 118,5 punti a dicembre, con un calo dell’1,5% da novembre e del 10,1% rispetto a dicembre 2022. Nell’intero 2023, il valore medio dell’indice è stato inferiore del 13,7% rispetto all’anno precedente, mentre solo l’indice internazionale dei prezzi dello zucchero ha mostrato un valore più elevato in questo periodo. È quanto ha annunciato oggi l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO). LEGGI TUTTO

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    Clima, Coldiretti: nel 2023 da eventi estremi 6 miliardi di danni all’agricoltura

    (Teleborsa) – Il moltiplicarsi di eventi estremi lungo la Penisola hanno provocato nel corso del 2023 oltre 6 miliardi di danni all’agricoltura nazionale tra coltivazioni e infrastrutture con grandinate, trombe d’aria, bombe d’acqua, ondate di calore e tempeste di vento. È quanto afferma la Coldiretti nel commentare le rilevazioni dell’Osservatorio Città Clima di Legambiente che hanno evidenziato il verificarsi di ben 378 eventi estremi nel 2023, in aumento del 22% rispetto al 2022. L’anno che sta per finire – sottolinea la Coldiretti – è stato segnato in Italia prima da una grave siccità che ha compromesso le coltivazioni in campo e poi per alcuni mesi dal moltiplicarsi di eventi meteo estremi, precipitazioni abbondanti che si sono alternati al caldo torrido al quale ha fatto seguito un autunno mite ma con violenti nubifragi che hanno devastato città e campagne, per finire con un inizio inverno bollente che ha mandato in tilt la natura. LEGGI TUTTO

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    UE, import spezie in aumento. Cina pesa per 38% del totale

    (Teleborsa) – Nel 2022, l’Unione europea ha importato 397.000 tonnellate di spezie da paesi extra-UE, con la Cina che è stata la principale fonte di spezie, contribuendo per il 38% al totale delle importazioni di spezie nell’UE. Lo comunica l’Eurostat, l’Ufficio statistico dell’Unione europea, in un report sul tema.La spezia più importata è stata lo zenzero con 122.900 tonnellate, seguita dalla paprika (109.800 tonnellate) e dal pepe (62.900 tonnellate). La Cina è stato il principale paese d’origine dello zenzero (54%) e della paprika (72%), mentre il pepe è stato importato principalmente dal Vietnam (56%).Le importazioni di cannella (16.200 tonnellate) si sono classificate al quarto posto, con più di un terzo proveniente dall’Indonesia (37%). La curcuma (15.800 tonnellate) occupa la quinta posizione tra le spezie più importate, con la maggior parte delle importazioni provenienti dall’India (77%). Per quanto riguarda l’anice e le spezie affini (13.600 tonnellate), l’Egitto (34%) è stato il principale fornitore.I semi di cumino (9.600 tonnellate) provenivano in gran parte dall’India (72%), seguiti dai semi di coriandolo (9.500 tonnellate), metà dei quali importati dalla Russia (50%) e dalla noce moscata (4.400 tonnellate), importata prevalentemente dall’Indonesia (72%).Rispetto al 2012, il peso delle spezie importate dai Paesi extra-Ue è aumentato del 57%. Le importazioni dell’UE di zenzero e curcuma sono più che raddoppiate (+149% e +142% rispettivamente), registrando l’aumento maggiore tra le spezie più scambiate. Solo le importazioni di noce moscata sono diminuite del -4% dal 2012.(Foto: Merve Sehirli Nasir on Unsplash) LEGGI TUTTO