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  • Palazzo Chigi: “Sbloccato il 99,2% delle risorse stanziate dal governo”

    (Teleborsa) – “Il terzo trimestre del 2025 è stato caratterizzato da un numero particolarmente basso di nuovi decreti attuativi in ingresso (61). Nei primi nove mesi dell’anno, i nuovi decreti in ingresso sono stati complessivamente 267, il valore minimo dall’inizio della legislatura”. È quanto si legge nella dodicesima Relazione sul monitoraggio dei provvedimenti legislativi e attuativi del Governo Meloni con aggiornamento al 30 settembre 2025, pubblicata sul sito di Palazzo Chigi.”Raggiunge il 70% – si legge nella relazione – la percentuale dei provvedimenti legislativi di iniziativa governativa entrati in vigore nel trimestre che non prevedono il rinvio a successivi decreti attuativi. Emerge, quindi, il costante e sempre maggiore impegno del Governo a rendere immediatamente efficaci le misure introdotte. Il tasso di adozione dei decreti attuativi è salito al 65,3%, il valore più alto dall’inizio della legislatura. Lo stock totale dei decreti ancora da adottare è sceso a 531. Ancora più alto (75,4%) il tasso di attuazione dei decreti che sbloccano fondi pari o superiori a 10 milioni di euro, contro il 59,4% di quelli che non prevedono risorse finanziarie. Al 30 settembre 2025, il Governo Meloni ha reso disponibili il 99,2% delle risorse stanziate per gli anni 2022-2025, per un totale di circa 288,7 miliardi di euro, a cui si aggiungono 9,3 miliardi sbloccati mediante l’adozione di provvedimenti della scorsa legislatura. In totale, le risorse rese utilizzabili ammontano a circa 298 miliardi” LEGGI TUTTO

  • Orsted, collocate tutte le azioni dell’AuCap. CEO: molto soddisfatto del forte sostegno

    (Teleborsa) – Orsted, colosso danese delle energie rinnovabili, ha reso noto che l’emissione di diritti di nuove azioni si è chiuso con un rapporto di sottoscrizione di 15:7 e un prezzo di sottoscrizione di 66,60 DKK per nuova azione.Un totale di 894.298.680 nuove azioni (equivalenti a circa il 99,3%) sono state sottoscritte dagli azionisti esistenti tramite l’esercizio dei diritti di opzione loro assegnati o da altri investitori tramite l’esercizio dei diritti di opzione acquisiti, di cui 451.522.164 nuove azioni (equivalenti a circa il 50,1%) sono state sottoscritte dallo Stato danese in conformità al suo impegno. La domanda per le azioni rimanenti è stata “straordinariamente elevata”, si legge in una nota, e ha superato il numero di nuove azioni non sottoscritte tramite l’esercizio dei diritti di opzione. Su questa base e per venire incontro all’ampia e diversificata base azionaria, il board ha deliberato di allocare le azioni rimanenti come segue: tutti gli ordini per le azioni rimanenti fino a 22.446 nuove azioni riceveranno l’assegnazione completa. Gli ordini per le azioni rimanenti superiori a 22.446 nuove azioni riceveranno un’assegnazione di 22.446 nuove azioni. A seguito della domanda di azioni rimanenti, il consorzio bancario non sottoscriverà nuove azioni in base al proprio impegno di sottoscrizione.”Sono molto soddisfatto del forte sostegno che abbiamo ricevuto per la nostra emissione di diritti da parte di piccoli e grandi investitori danesi e stranieri, incluso il nostro azionista di maggioranza, lo Stato danese – ha detto il CEO Rasmus Errboe – L’emissione di diritti rafforza la base finanziaria di Orsted, consentendoci di concentrarci sulla realizzazione dei nostri sei parchi eolici offshore in costruzione, di continuare a gestire l’incertezza normativa negli Stati Uniti e di consolidare la nostra posizione di leader di mercato nell’eolico offshore”.”Continueremo a lavorare sodo per attuare la nostra strategia e raggiungere risultati trimestre dopo trimestre – ha aggiunto – Sarà un percorso lungo e impegnativo e nei prossimi anni ci aspetta molto lavoro per garantire il progresso dei nostri progetti in costruzione, migliorare la nostra competitività e concentrare l’attività sull’eolico offshore, soprattutto in Europa”. LEGGI TUTTO

  • MEF, entrate tributarie in crescita del 2,2% nei primi otto mesi. Cala il gettito IRPEF

    (Teleborsa) – Nel periodo gennaio-agosto 2025, le entrate tributarie erariali accertate in base al criterio della competenza giuridica ammontano a 388.688 milioni di euro, con un aumento di 8.348 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+2,2%). È quanto emerge dai dati del Dipartimento delle Finanze del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF).Le entrate totali ammontano a 388.688 milioni di euro (+8.348 milioni di euro, pari a +2,2%). Le imposte dirette si attestano a 220.968 milioni di euro (+1.352 milioni di euro, pari a +0,6%) e le imposte indirette risultano pari a 167.720 milioni di euro (+6.996 milioni di euro, pari a +4,4%).Imposte dirette Il gettito IRPEF, che si è attestato a 154.210 milioni di euro (-3.030 milioni di euro, pari a -1,9%). L’IRES è risultata pari a 29.482 milioni di euro (-872 milioni di euro, pari a -2,9%). Dall’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi nonché ritenute sugli interessi e altri redditi di capitale sono affluiti 14.827 milioni di euro (+1.735 milioni di euro, pari a +13,3%). L’imposta sostitutiva sui redditi da capitale e sulle plusvalenze evidenzia un gettito pari a 2.634 milioni di euro (+1.456 milioni di euro, pari a +123,6%) , mentre il gettito affluito all’imposta sostitutiva sul valore dell’attivo dei fondi pensione 1.505 milioni di euro (+1.238 milioni di euro, pari +463,7%).Imposte indiretteLe entrate IVA sono risultate pari a 116.173 milioni di euro (+3.268 milioni di euro, pari a +2,9%). Il gettito delle imposte sulle transazioni presenta i seguenti andamenti: l’imposta di registro ha generato entrate per 4.002 milioni di euro (+174 milioni di euro, pari a +4,5%); l’imposta di bollo per 8.230 milioni di euro (+2.005 milioni di euro, pari a +32,2%); le tasse e imposte ipotecarie per 1.223 milioni di euro (-10 milioni di euro, pari a -0,8%); i diritti catastali e di scritturato per 476 milioni di euro (-7 milioni di euro, pari a -1,4%).Tra le altre imposte sugli affari, l’imposta sulle assicurazioni ammonta a 467 milioni di euro (-110 milioni di euro, pari a -19,1%). I canoni di abbonamento radio e TV risultano pari a 1.123 milioni di euro (+235 milioni di euro, pari a +26,5%), le concessioni governative a 533 milioni di euro (+19 milioni di euro, pari a +3,7%) e le tasse automobilistiche a 206 milioni di euro (-18 milioni di euro, pari a -8,0%). L’accisa sui prodotti energetici, loro derivati e prodotti analoghi (oli minerali) si attesta a 16.376 milioni di euro (+393 milioni di euro, pari a +2,5%), l’accisa sull’energia elettrica e addizionali ammonta a 1.862 milioni (+222 milioni, pari a +13,5%), mentre l’accisa sul gas naturale per combustione (gas metano) ha generato entrate per 1.594 milioni di euro (+445 milioni di euro, pari a +38,7%). Composizione per tipologia di impostaL’analisi della composizione percentuale rispetto al totale per tipologia di imposta, presenta una diminuzione dell’IRPEF pari a 1,6 punti percentuali rispetto al 2024, mentre le imposte che rientrano nella categoria “altre dirette” presentano un aumento pari a 0,8 punti percentuali. Nella categoria delle imposte indirette si evidenziano l’aumento dell’IVA di 0,2 punti percentuali, l’invarianza degli oli minerali di 0,0 punti percentuali e delle “altre indirette” di 0,6 punti percentuali. LEGGI TUTTO

  • Lavoro, Inail: in 8 mesi 385mila infortuni (-0,7%) e 681 morti

    (Teleborsa) – Nei primi otto mesi dell’anno le denunce di infortunio sul lavoro, comprese quelle relative a studenti, pervenute complessivamente all’Inail sono state 384.007, in calo dello 0,7% rispetto alle 386.554 di gennaio-agosto 2024. I casi mortali denunciati nello stesso periodo sono stati rispettivamente 681 contro 680 (+0,1%). Le denunce di incidenti degli studenti di ogni ordine e grado presentate ad agosto sono state 50.232, in aumento del 2,5% rispetto alle 49.020 del 2024. Delle oltre 50mila denunce di infortunio, 1.229 hanno riguardato studenti coinvolti nei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento, in riduzione dell’11,1% rispetto al 2024. L’incidenza degli infortuni occorsi a studenti rappresenta il 13,1% del totale delle denunce registrate nel 2025. Il 42% interessa le studentesse (+2,3% l’incremento tra il 2024 e il 2025), il 58% gli studenti (+2,6%). Tre infortuni su quattro riguardano studenti under 15 anni, un quarto quelli dai 15 anni in poi.Le denunce di malattia professionale protocollate dall’Inail nei primi otto mesi sono state 64.118 (5.261 in più rispetto allo stesso periodo del 2024 con un aumento dell’8,9%). L’aumento è del 32,2% sul 2023; del 62,9% sul 2022; del 75,7% sul 2021, del 131% sul 2020 e del 56,3% sul 2019. Il confronto con i primi otto mesi del 2024 evidenzia per la modalità in occasione di lavoro una diminuzione degli infortuni (-1,6%) e dei decessi (-3%). Per la componente in itinere si registra un incremento delle denunce di infortunio (+1%) e dei casi mortali (+8,8%). Tenuto conto dei dati sul mercato del lavoro rilevati mensilmente dall’Istat nei vari anni, con ultimo aggiornamento agosto 2025, e rapportato il numero degli infortuni denunciati in occasione di lavoro (al netto degli studenti) a quello degli occupati (dati provvisori), si evidenzia un’incidenza infortunistica che passa dalle 1.317 denunce di infortunio in occasione di lavoro ogni 100mila occupati Istat di agosto 2019 alle 1.125 del 2025, con un calo del 14,6%. Rispetto ad agosto 2024 la riduzione è del 2% (da 1.148 a 1.125). L’incidenza delle denunce di infortunio in occasione di lavoro sul totale delle denunce presentate (al netto degli studenti) è passata dall’83% del 2019 all’81,5% del 2025 (è stata dell’81,9% nel 2024). Ad agosto 2025 il numero delle denunce di infortuni sul lavoro ha segnato un -1,5% nella gestione industria e servizi (dai 248.848 casi del 2024 ai 245.058 del 2025), un -3,2% in agricoltura (da 16.043 a 15.525) e un -0,5% nel conto Stato (da 11.451 a 11.393). L’analisi territoriale evidenzia un calo delle denunce nel Nord-Ovest (-3,7%), Isole (-1,4%), Sud e Nord-Est (-1,3% ciascuna) e un aumento al Centro (+0,8%). L’incidenza delle denunce di infortunio mortale in occasione di lavoro sul totale dei decessi denunciati (al netto degli studenti) è passata dal 72% del 2019 al 72,4% del 2025 (è stata del 74,6% nel 2024). Il calo ha riguardato la gestione industria e servizi, che passa da 427 a 417 denunce mortali, agricoltura, da 70 a 68 casi, e il conto Stato da sei a tre. Dall’analisi territoriale emergono decrementi nel Nord-Ovest (da 127 a 121), Nord-Est (da 113 a 106), Centro (da 101 a 91) e Isole (da 56 a 54) e aumenti al Sud (da 106 a 116). Gli infortuni in itinere, occorsi cioè nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro (al netto degli studenti), denunciati all’Inail entro il mese di agosto sono stati 61.799, in aumento dell’1% rispetto ai 61.192 del 2024, del 6,3% rispetto al 2023, del 13,9% sul 2022, del 36,8% sul 2021, del 64,4% sul 2020, e in calo dello 0,6% rispetto al 2019. L’incidenza di questa tipologia di denunce sul complesso degli infortuni (al netto degli studenti) è passata dal 17% del 2019 al 18,5% del 2025. Ad agosto 2025 il numero delle denunce di infortuni ha segnato +1,2% nella gestione industria e servizi (dai 55.027 casi del 2024 ai 55.703 del 2025), +7,2% in agricoltura (da 1.020 a 1.093) e -2,8% nel conto Stato (da 5.145 a 5.003). L’analisi territoriale evidenzia un aumento delle denunce nelle Isole (+4%), Sud (+2,7%), Nord-Est (+2,5%) e nel Nord-Ovest (+0,8%) e riduzioni al Centro (-2,2%). Le denunce di infortuni in itinere con esito mortale (al netto degli studenti) presentate nel 2025, pur nella provvisorietà dei numeri, sono state 186, quindici in più rispetto alle 171 registrate nel 2024 (+8,8%), ma cinque in meno rispetto al 2019 (191). L’incidenza di questa tipologia di denunce sul complesso degli infortuni mortali (al netto degli studenti) è passata dal 28% del 2019 al 27,6% del 2025 (è stata del 25,4% nel 2024). LEGGI TUTTO

  • Inwit colloca primo sustainability-linked bond da 850 milioni di euro. Ordini 3 volte l’offerta

    (Teleborsa) – Inwit, società quotata su Euronext Milan e attiva nel settore delle infrastrutture per le telecomunicazioni elettroniche, ha concluso con successo il collocamento del suo primo sustainability-linked bond per un importo complessivo pari a 850 milioni di euro, a fronte di richieste da parte degli investitori di oltre 3 volte superiori all’offerta. Le obbligazioni, a tasso fisso con cedola del 3,625% e durata di 7 anni, sono emesse nell’ambito del Programma Euro Medium Term Notes (EMTN) di INWIT e destinate ad investitori istituzionali.L’emissione ha attratto più di 170 investitori istituzionali di primario standing sia nazionali che internazionali, con una domanda complessiva superiore a 2,75 miliardi di euro.”La nuova emissione obbligazionaria – ha dichiarato la CFO Emilia Trudu – si inserisce nella strategia di ottimizzazione delle scadenze di debito di mantenimento di una solida struttura finanziaria, e conferma l’apprezzamento degli investitori nei confronti del merito creditizio di INWIT. L’emissione del nostro primo sustainability-linked bond testimonia, inoltre, l’impegno di Inwit nell’integrare gli obiettivi di sostenibilità nella propria strategia finanziaria per la creazione di valore nel lungo periodo”.Le nuove obbligazioni sono emesse contestualmente all’offerta di riacquisto per cassa annunciata da Inwit in data odierna e rivolta ai portatori dei titoli obbligazionari denominati “€1,000,000,000 1.875 per cent. Notes” in scadenza l’8 luglio 2026. A seguito del pricing delle nuove obbligazioni, la società annuncia che l’importo massimo di riacquisto ai sensi della Tender Offer è fissato in 700 milioni di euro. Il periodo della tender offer terminerà il 10 ottobre 2025.Banca Akros, BBVA, BNP PARIBAS, BofA, Credit Agricole, Intesa Sanpaolo, Mediobanca, Morgan Stanley, SMBC e UniCredit hanno agito in qualità di Joint Lead Managers nell’ambito dell’emissione delle nuove obbligazioni. LEGGI TUTTO

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