IN EVIDENZA
Titoli Stato, Tesoro: in asta il 26 febbraio 4 miliardi di BOT
(Teleborsa) – Mercoledì prossimo 26 febbraio andranno in asta complessivamente 4 miliardi di euro di BOT a 12 e 6 mesi. Lo rende noto il Ministero dell’Economia e delle Finanze. In particolare andranno in asta 2 miliardi di euro di BOT a 12 mesi con 2 mesi residui e 2 miliardi di euro di BOT a 6 mesi con 5 mesi residui. Il regolamento è previsto il 28 febbraio. LEGGI TUTTO
Borse europee contrastate. Tiene Piazza Affari
(Teleborsa) – Bilancio contrastato a fine giornata per i mercati finanziari del Vecchio Continente, mentre resta l’incertezza relativa alle scelte di Donald Trump in ambito commerciale e geopolitico. Sale l’attesa per le elezioni tedesche del weekend, che potrebbero avere un risvolto sul rilancio dell’economia in difficoltà.Sul fronte macroeconomico, a gennaio le vendite al dettaglio britanniche hanno sorpreso al rialzo, con un +2,1% m/m, così come a febbraio la fiducia dei consumatori inglesi, salita a -20 da -22, e il morale delle imprese francesi, migliorato a 97 da 96. In Italia, l’Istat ha confermato che l’inflazione a gennaio è aumentata dell’1,5% su anno. L’indagine PMI sull’Eurozona di S&P Global e Hamburg Commercial Bank per il mese ha mostrato un settore privato che continua a faticosamente a registrare un livello di crescita marginale della produzione, con un tasso di espansione invariato rispetto a gennaio.Prevale la cautela sull’Euro / Dollaro USA, che continua la seduta con un leggero calo dello 0,44%. L’Oro continua la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a -0,05%. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) crolla del 2,03%, scendendo fino a 71,01 dollari per barile.In forte calo lo spread, che raggiunge +104 punti base (-6 punti base), con il rendimento del BTP a 10 anni che si posiziona al 3,55%.Tra le principali Borse europee andamento cauto per Francoforte, che mostra una performance pari a -0,12%, poco mosso Londra, che mostra un -0,04%, e performance modesta per Parigi, che mostra un moderato rialzo dello 0,39%. Lieve aumento per la Borsa Milanese, con il FTSE MIB che sale dello 0,45% a 38.421 punti; sulla stessa linea, il FTSE Italia All-Share procede a piccoli passi, avanzando a 40.714 punti.Il controvalore del 21/02/2025 degli scambi in Borsa di Milano resta attorno ai livelli della vigilia: dai dati di chiusura, risulta infatti che il controvalore totale è stato pari a 3,24 miliardi di euro, con una variazione dello 0,19%, rispetto ai precedenti 3,23 miliardi.Tra i best performers di Milano, in evidenza Campari (+6,26%), Poste Italiane (+2,64%), Moncler (+2,26%) e Banca MPS (+2,16%).Le peggiori performance, invece, si sono registrate su Recordati, che ha chiuso a -1,37%.Giornata fiacca per Buzzi, che segna un calo dell’1,10%.Piccola perdita per ENI, che scambia con un -0,67%.Tentenna Generali Assicurazioni, che cede lo 0,54%.Tra i migliori titoli del FTSE MidCap, MFE B (+4,35%), Piaggio (+3,61%), Tinexta (+3,03%) e Intercos (+3,03%).I più forti ribassi, invece, si sono verificati su OVS, che ha archiviato la seduta a -1,10%. LEGGI TUTTO
Banche, BCE: modificate procedure di valutazione rating delle garanzie per rifinanziamento
(Teleborsa) – Con una decisione del Consiglio direttivo la Banca Centrale Europea ha modificato in maniera leggermente restrittiva le procedure per la valutazione sui titoli collaterali che accetta come garanzie per l’erogazione di rifinanziamenti alle banche. Il riferimento utilizzato per valutare i collaterali non sarà più il rating migliore, come avviene attualmente, ma il secondo più elevato. Nel caso in cui il titolo usato come collaterale non dovesse avere almeno due rating, l’unico rating disponibile verrà abbassato di un livello quando verrà deciso il taglio sul valore nominale in merito all’ammontare di rifinanziamento erogato. Le nuove regole – stabilite con una decisione deliberata dal Consiglio il 19 febbraio – entreranno in vigore in maniera differita appunto non prima di 18 mesi per consentire un’implementazione nell’infrastruttura IT dell’Eurosistema. La BCE ha aggiunto che la data sarà annunciata con largo anticipo, insieme ai dettagli tecnici, sul sito web della BCE.Nella nota la BCE ha sottolineato che questa decisione si applica anche al settore pubblico che non fa parte dell’area dell’euro e segue una revisione approfondita delle norme di aggregazione dei rating volte a fare un uso migliore di tutte le informazioni di rating disponibili nel quadro di valutazione del credito dell’Eurosistema (ECAF). “La revisione ha tenuto conto dell’aumento del numero di ECAI accettate nell’ECAF e del fatto che l’Eurosistema è aperto ad accettare agenzie di rating aggiuntive una volta che soddisfano i criteri di accettazione dell’ECAF”.Il Consiglio direttivo ha inoltre deciso che le regole rimarranno invariate per le attività emesse o garantite dal settore pubblico dell’area dell’euro (ad esempio, i governi centrali, regionali e locali dell’area dell’euro; emittenti internazionali e sovranazionali situati nell’area dell’euro i cui azionisti sono situati nell’UE; e agenzie riconosciute dalla BCE). “Queste attività, per le quali l’Eurosistema fa uso regolare di tutte le informazioni disponibili sulla qualità del credito e applica procedure di due diligence rafforzate, continueranno quindi ad essere valutate sulla base del loro primo miglior rating”, ha fatto sapere la BCE. LEGGI TUTTO
Immobiliare USA, frena la vendita di case esistenti a gennaio
(Teleborsa) – Segnali di frenata giungono dal mercato immobiliare statunitense. Le vendite di case esistenti negli Stati Uniti hanno registrato a gennaio un decremento del 4,9% su base mensile. È quanto comunicato dall’Associazione Nazionale degli Agenti Immobiliari (NAR), dopo il +2,9% riportato a dicembre.Sono state vendute 4,08 milioni di abitazioni rispetto ai 4,29 milioni di dicembre e contro i 4,13 milioni di unità previsti dagli analisti. Su base annua, le vendite sono salite del 2%. LEGGI TUTTO
USA, Università del Michigan: fiducia consumatori cala a febbraio
(Teleborsa) – Rivisto al ribasso l’indice che misura la fiducia dei consumatori statunitensi, secondo l’ultimo sondaggio condotto dall’Università del Michigan, che ha pubblicato la stima definitiva.Nel mese di febbraio, l’indice sul consumer sentiment si è attestato a 64,7 punti dai 67,8 della lettura preliminare e dai 71,1 del mese precedente. Rivista al ribasso anche la componente relativa alle aspettative, che si posiziona a 64 punti da 67,3 di gennaio e della lettura preliminare, mentre quella sulla condizione attuale è stata ritoccata a 65,7 punti dal preliminare di 68,7 punti e dai 74 del mese precedente. LEGGI TUTTO
FINANZA E MERCATI
MANAGEMENT
PMI, in arrivo altri 5 miliardi di aiuti dal Fondo di garanzia: come fare domanda
Il Covid blocca i fallimenti: numeri dimezzati da inizio anno
Moratoria prestiti Pmi, proroga fino al 31 gennaio 2021
Decreto Rilancio, ampliati gli incentivi per le startup innovative
PMI & startup sempre più attrattive: raddoppia flusso investimenti
Partite Iva, contributi a fondo perduto al via: pagamenti e tempistiche