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Ex Ilva, firmata intesa su decarbonizzazione
(Teleborsa) – È stata firmata al ministero delle Imprese da tutte le amministrazioni nazionali e locali l’intesa sulla decarbonizzazione degli impianti dell’ex Ilva di Taranto. È quando si apprende da fonti del Mimit.Questa mattina proprio in vista della riunione sull’accordo di programma , il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano hanno avuto un incontro al ministero per cercare “una soluzione condivisa per offrire certezze ai lavoratori e alle imprese dell’indotto e una prospettiva concreta di piena decarbonizzazione e di rilancio produttivo del sito siderurgico di Taranto”.Governo, Regione Puglia ed enti locali si rivedranno dopo il 15 settembre per “valutare la possibile localizzazione degli impianti di preridotto (DRI)” si legge nella bozza di accordo sulla decarbonizzazione della Ex-Ilva di Taranto firmata al Mimit. Nell’accordo si stabilisce che le parti “si impegnano a convocare una nuova riunione del tavolo in data successiva al 15 settembre – termine ultimo per la presentazione di offerte vincolanti – per esaminare le prime evidenze della Procedura e valutare la possibile localizzazione degli impianti di preridotto (DRI) utili per l’approvvigionamento dei forni elettrici presso lo stabilimento ex ILVA di Taranto, a partire dall’impianto già previsto con il FSC (ex PNRR), qualora sia possibile assicurare il necessario approvvigionamento energetico” LEGGI TUTTO
Gli Stati Uniti hanno esportato il 30% dell’energia prodotta nel 2024
(Teleborsa) – Nel 2024, gli Stati Uniti hanno esportato circa il 30% della loro produzione nazionale di energia primaria. Questa percentuale è cresciuta considerevolmente negli ultimi decenni, secondo i dati dell’Energy Information Administration (EIA). Quasi tutte le esportazioni erano combustibili fossili destinati ad altri paesi del Nord America, dell’Europa o dell’Asia.Gli Stati Uniti hanno stabilito diversi record per la produzione e le esportazioni di energia nel 2024. Dei 103 quadrilioni di unità termiche britanniche (quad) di produzione totale di energia primaria negli Stati Uniti, ben 31 quad sono andati ad altri paesi. La produzione di energia non esportata non equivale necessariamente al consumo interno, poiché il consumo interno include anche le importazioni di energia e i prelievi dagli stoccaggi.Nel 2024, gli Stati Uniti hanno esportato il 55% della loro produzione nazionale di petrolio greggio e liquidi di processo per gas naturale (NGPL), direttamente come petrolio greggio o come prodotti petroliferi trasformati come propano, olio combustibile distillato e benzina per motori. Nell’ultimo decennio, la produzione statunitense di petrolio greggio e NGPL, così come le esportazioni di petrolio greggio e prodotti petroliferi, sono cresciute rapidamente, superando la modesta crescita della domanda interna di petrolio e il calo delle importazioni statunitensi.Inoltre, sempre nel 2024, gli Stati Uniti hanno esportato circa il 20% della loro produzione di gas naturale secco. Nell’ultimo decennio, la produzione e le esportazioni di gas naturale statunitensi sono cresciute più rapidamente della domanda interna e delle importazioni. La maggior parte della crescita delle esportazioni nell’ultimo decennio si è concentrata in Europa e in Asia, in parte a causa dell’aumento della capacità di esportazione di gas naturale liquefatto (GNL) e dell’aumento della domanda europea a seguito dell’invasione russa dell’Ucraina nel 2022, che ha ridotto le spedizioni di gas naturale dalla Russia all’Europa.Le esportazioni di carbone statunitensi rappresentano una quota maggiore di un mercato in contrazione e, nel 2024, gli Stati Uniti hanno esportato circa il 25% della loro produzione di carbone. Nell’ultimo decennio, la produzione, il consumo e le importazioni di carbone statunitensi sono diminuiti a causa della dismissione di numerose centrali elettriche a carbone nazionali. Le esportazioni di carbone degli Stati Uniti verso i paesi dell’Asia e dell’Africa sono aumentate, mentre quelle verso l’Europa sono diminuite.Nel 2024, il Messico è stata la principale destinazione per le esportazioni statunitensi di petrolio greggio e prodotti petroliferi, nonché di gas naturale. L’India è stata la principale destinazione per le esportazioni di carbone degli Stati Uniti. Con il suo grande deposito e hub commerciale regionale situato a Rotterdam, i Paesi Bassi sono stati una delle prime cinque destinazioni per petrolio, gas naturale e carbone statunitensi nel 2024, ma tali esportazioni potrebbero in seguito essere indirizzate ad altri paesi in Europa e nei dintorni. LEGGI TUTTO
EEMS, a settembre assemblea per nominare nuovo CdA dopo dimissioni
(Teleborsa) – EEMS, società quotata su Euronext Milan e attiva nel mercato energetico, ha chiuso il 2024 con ricavi consolidati per 892.000 euro (1,2 milioni al 31 dicembre 2023), un EBITDA consolidato negativo per 3.087.000 euro (negativo per 3 milioni al 31 dicembre 2023) e un risultato d’esercizio negativo per 3.558.000 euro (negativo per 3 milioni al 31 dicembre 2023). L’esercizio 2024 è stato caratterizzato dall’ingresso della famiglia Carleo, che insieme a Ciro Di Meglio controlla la società OPS Holding.”Il management di EEMS ha avviato nella seconda metà del 2024 un percorso di risanamento e rilancio che ha dato i primi risultati nell’esercizio in corso – ha commentato Luca Carleo, direttore generale di EEMS – con l’aumento del fatturato, la contrazione dei costi e la riduzione dell’indebitamento, e dispiegherà più compiutamente i suoi effetti nel secondo semestre del 2025, nel quale si attende un significativo ulteriore incremento dei ricavi e un miglioramento del risultato reddituale”.Le strategie adottate, si legge in una nota, stanno facendo evolvere l’attività in una multi-utilities pur rimanendo quello dell’energia la linea di business della società. Le risorse e gli investimenti saranno destinati anche allo sviluppo del comparto mobile, al miglioramento dell’ARPU, alla riduzione del churn e all’implementazione di servizi complementari (es. eSIM travel, offerte bundle telefonia + pagamenti).Il Consiglio di Amministrazione ha provveduto ad approvare le linee guida del nuovo piano industriale 2025-2027.A seguito delle dimissioni presentate da quattro consiglieri direttamente in CdA, l’assemblea dei soci dovrà essere convocata per deliberare la nomina di un nuovo organo amministrativo. La scelta è stata dettata dalla volontà di dotare la società di un organo amministrativo tecnico a cui sarà affidato il compito di realizzare le strategie di sviluppo condivise nel piano industriale 2025-2028.Il CdA ha quindi deliberato la modifica al calendario degli eventi societari, prevedendo un’assemblea il giorno 24 settembre 2025, che sarà chiamata a deliberare il nuovo organo amministrativo, e una il giorno 25 settembre 2025 che sarà chiamata ad approvare i bilanci ordinari e consolidati al 31.12. 2024 e la nomina del nuovo revisore. Il CdA per l’approvazione della relazione semestrale al 30 giugno 2025 sarà convocato per il giorno 30 settembre 2025.(Foto: Benjamin Child on Unsplash) LEGGI TUTTO
LMDV Hospitality diventa partner premium dell’AS Monaco per tre stagioni
(Teleborsa) – La squadra di calcio AS Monaco e LMDV Hospitality, controllata da LMDV Capital e proprietaria del marchio Twiga, hanno siglato una collaborazione fino al 2028. La partnership darà risalto anche ad Acqua Fiuggi, lo storico marchio italiano di acqua minerale acquisito da LMDV Capital. Grazie a questo accordo, LMDV Hospitality, gruppo italiano specializzato nella gestione di strutture di lusso che combinano gastronomia, intrattenimento ed esperienze lifestyle, diventa partner premium dell’AS Monaco per le prossime tre stagioni.Il marchio Twiga, punto di riferimento nell’ospitalità di lusso nel Principato, con diversi ristoranti e club lounge in Europa (Versilia, Baia Beniamino e Porto Cervo), sarà ora presente sulla divisa da allenamento della squadra professionistica, sui campi del Performance Center e nelle aree VIP dello Stade Louis-II.Acqua Fiuggi, storico marchio italiano di acqua minerale premium le cui origini risalgono al XIII secolo e acquisito da LMDV Capital nel 2024, vedrà il suo logo sulle maglie delle squadre amatoriali dell’AS Monaco. Le sue bottiglie saranno inoltre presenti alle conferenze stampa dell’AS Monaco e nelle aree hospitality del Club durante le partite casalinghe.”Monaco è molto più di un luogo: è casa nostra – ha detto Leonardo Maria Del Vecchio, Presidente di LMDV Capital – Con Twiga e Vesta, portiamo avanti la nostra visione di ospitalità: energia, eleganza e qualità senza compromessi. Più che una semplice sponsorizzazione, la partnership con l’AS Monaco è un impegno a lungo termine nei confronti del Principato e della sua comunità”.LMDV Hospitality Group è nato dalla fusione tra Triple Sea Food e Twiga. Triple Sea Food, lanciato nel 2022, comprende i ristoranti Vesta, Casa Fiori Chiari e Trattoria del Ciumbia, tutti inizialmente aperti a Milano e poi estesi ad altre destinazioni come Portofino e Marina di Pietrasanta. Nel febbraio 2025, LMDV ha acquisito il 100% del Gruppo Twiga, che comprende locali come Twiga Montecarlo, Twiga Versilia, Twiga Baia Beniamin e Twiga Porto Cervo. LEGGI TUTTO
Gruppo BCC Iccrea, utile semestrale stabile. Nuove erogazioni di credito +14%
(Teleborsa) – Il Gruppo BCC Iccrea, il maggior gruppo bancario cooperativo italiano, ha chiuso il primo semestre 2025 con un margine di intermediazione di 2.856 milioni di euro (-4,4% sullo stesso periodo del 2024) e un margine di interesse pari a 2.013 milioni di euro (-8,5%). Andamento positivo per le commissioni nette pari a 713 milioni di euro (+4,8% a/a).I costi operativi sono risultati pari a 1.570 milioni di euro (-0,4% a/a); il rapporto cost/income di Gruppo si è attestato al 55,0% (52,7% a fine giugno 2024). Le rettifiche nette per rischio di credito sono risultate pari a 67 milioni di euro (179 milioni di euro a fine giugno 2024), con un costo del credito annualizzato pari a circa 14 bps. L’utile netto di periodo è stato pari a 1.053 milioni di euro, -0,2% rispetto a giugno 2024.I finanziamenti netti a clientela si sono attestati a 97 miliardi di euro (+3,7% rispetto a fine dicembre 2024). Tale andamento è stato sostenuto anche dalle nuove erogazioni di credito avvenute nel corso del semestre, pari a circa 9,3 miliardi di euro (+14% a/a). Nuovi clienti acquisiti: +135.000L’incidenza dei crediti deteriorati si è mantenuta su livelli estremamente confortanti e stabili rispetto a fine 2024, con un NPL ratio lordo al 3,1% (3,1% a fine dicembre 2024) e un NPL ratio netto allo 0,8% (0,8% a fine dicembre 2024). Il coverage ratio del totale dei crediti deteriorati è rimasto particolarmente elevato e pari al 74,3% (73,8% a fine dicembre 2024) pur considerando l’elevata componente di crediti non performing assistiti da garanzie reali e la sempre più contenuta quota di sofferenze in portafoglio (meno di 1/3 del totale portafoglio deteriorati).Le attività finanziarie totali si sono attestate a 56,5 miliardi di euro (56,2 miliardi di euro a fine dicembre 2024). La raccolta diretta ha raggiunto i 139,9 miliardi di euro (+2,0% rispetto a fine dicembre 2024). Il rapporto tra impieghi e raccolta diretta (loan to deposit ratio) si è posizionato al 69,3% (68,2% a fine dicembre 2024).Al 30 giugno 2025, il CET1 ratio è stato pari a 25,2% e il TC ratio pari a 25,7%. Con riferimento alla posizione di liquidità, al 30 giugno 2025, l’indice LCR (Liquidity Coverage Ratio) è stato pari al 288% (281% a fine dicembre 2024), e il NSFR (Net Stable Funding Ratio) al 160% (158% a fine dicembre 2024). Infine, alla stessa data, le riserve di liquidità immediatamente disponibili ammontavano a 42,8 miliardi di euro (42,2 miliardi di euro a fine dicembre 2024). LEGGI TUTTO
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