IN EVIDENZA
Equity Capital Market europeo trainato da emissioni follow-on nei primi 9 mesi
(Teleborsa) – Le emissioni azionarie e correlate ad azioni europee hanno totalizzato 92,2 miliardi di dollari nei primi nove mesi del 2025, con un aumento del 6% rispetto ai livelli dell’anno precedente e il totale più alto nei primi nove mesi degli ultimi quattro anni, secondo dati di LSEG. Il numero di emissioni è diminuito dell’11%.Le emissioni follow-on (cioè da parte di aziende già quotate) hanno rappresentato il 77% dell’attività, mentre le IPO e le offerte convertibili hanno rappresentato rispettivamente l’11% e il 12%.Nei primi nove mesi del 2025 sono state registrate 63 offerte pubbliche iniziali (IPO) di società europee, 22 in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Hanno raccolto complessivamente 10,3 miliardi di dollari, il 37% in meno rispetto ai livelli dell’anno precedente.Klarna, SMG Swiss e Asker Healthcare sono state le maggiori società europee ad aver debuttato sul mercato azionario nei primi nove mesi del 2025, raccogliendo ciascuna oltre 1 miliardo di dollari. I proventi derivanti dalle offerte follow-on sono aumentati dell’8%, raggiungendo i 70,5 miliardi di dollari nei primi nove mesi del 2025, mentre le emissioni di obbligazioni convertibili sono più che raddoppiate (+116%), raggiungendo gli 11,3 miliardi di dollari.I deal più grandi sono stati tutti follow-on: Iberdrola con 5,9 miliardi di dollari in Spagna, EnBW con 3,6 miliardi di dollari in Germania, Haleon con 3,1 miliardi di dollari in UK.Il Regno Unito è stato il Paese emittente più attivo, rappresentando il 17% dei proventi totali raccolti in azioni e strumenti correlati nella regione, seguito da Svizzera (14%) e Francia (10%).Goldman Sachs si è classificata al primo posto nella classifica di underwriting dei mercati azionari europei nei primi nove mesi del 2025 (quota di mercato del 15%, proceeds raccolti da 46 società di 13,8 miliardi di dollari), seguita da Morgan Stanley (10,8%, 10 miliardi di dollari per 39 società) e JPMorgan (9,7%, 8,9 miliardi di dollari per 36 società). LEGGI TUTTO
Investment banking, commissioni in calo in Europa nei 9 mesi. Goldman Sachs al top
(Teleborsa) – Nei primi nove mesi del 2025 sono state generate in Europacommissioni di investment banking per un valore di 20,9 miliardi di dollari, con un calo del 3% rispetto ai livelli dell’anno precedente, secondo dati di LSEG. Nonostante la diminuzione, si tratta del quarto totale più alto nei primi nove mesi da quando LSEG ha iniziato a registrarle nel 2000.Le commissioni di sottoscrizione sui mercati dei capitali obbligazionari hanno totalizzato 8,1 miliardi di dollari, il 2% in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Sebbene in calo rispetto allo scorso anno, si tratta del secondo totale più alto nei primi nove mesi nella regione dal 2000.Le commissioni sui mercati dei capitali azionari sono aumentate del 2% a 1,7 miliardi di dollari, il totale più alto da inizio anno dal 2021, mentre le commissioni sui prestiti sindacati sono diminuite dell’8%, raggiungendo il minimo biennale di 5 miliardi di dollari.Le commissioni di consulenza derivanti da operazioni di M&A completate sono state pari a 6,1 miliardi di dollari, in calo dell’1% rispetto allo scorso anno. Le commissioni europee hanno rappresentato il 21% del totale delle commissioni di investment banking guadagnate a livello globale nei primi nove mesi del 2025, in calo rispetto al 24% di un anno fa. Il 22% di tutte le commissioni europee è stato generato nel Regno Unito, seguito da Francia (15%) e Germania (12%).Goldman Sachs ha guadagnato la maggior parte delle commissioni di investment banking nella regione nei primi nove mesi del 2025, per un totale di 1,47 miliardi di dollari, pari a una quota del 7% del totale delle commissioni. Seguono JPMorgan (1,33 miliardi di dollari, quota del 6,4%) e BNP Paribas (1,26 miliardi di dollari, quota del 6%).(Foto: Carrie Allen www.carrieallen.com on Unsplash) LEGGI TUTTO
doValue, Constantine Dakolias si dimette dal CdA
(Teleborsa) – doValue, società quotata su Euronext Milan e attiva nella gestione e nel recupero di crediti deteriorati, ha reso noto che il Consigliere di Amministrazione Constantine Michael (Dean) Dakolias ha rassegnato le proprie dimissioni dalla carica, con efficacia immediata, per sopravvenuti impegni professionali. Dakolias è Managing Partner di Fortress Credit Funds Business.Dakolias, consigliere non esecutivo e non indipendente, non è componente di alcun comitato endoconsiliare. Dakolias non detiene, direttamente o indirettamente, azioni di doValue. Non sono previste indennità o altri benefici spettanti a seguito della cessazione dalla carica.(Foto: Benjamin Child on Unsplash) LEGGI TUTTO
BCE, accordo con Giesecke+Devrient, Nexi e Capgemini per soluzione offline per euro digitale
(Teleborsa) – Procedendo nella preparazione dell’euro digitale, la Banca Centrale Europea (BCE) ha annunciato la conclusione degli accordi quadro perciascuna delle cinque procedure di appalto negoziate per l’euro digitale. Una collaborazione tra Giesecke+Devrient (G+D), in partnership con Nexi e Capgemini, è stata selezionata come prima offerente nell’accordo quadro per fornire una soluzione end-to-end che renda i pagamenti digitali in euro offline disponibili a utenti ed esercenti in tutta Europa. La possibilità di pagare offline, senza il coinvolgimento di terze parti, è una caratteristica fondamentale dell’euro digitale, che garantirebbe privacy e resilienza come solo il contante oggi può fare.A seguito del completamento della procedura di appalto pubblico negoziata PRO-009494 “Digital Euro Offline Solution” (valore di base 220,7 milioni di euro con un massimale di 662,1 milioni), la BCE ha ora concluso un accordo quadro in graduatoria per lo sviluppo, l’implementazione e la gestione parziale della soluzione offline con una cooperazione paneuropea, in qualità di offerente numero uno, guidata dalla società SecurityTech G+D, in partnership con il fornitore di servizi di pagamento Nexi e il partner globale per la trasformazione aziendale e tecnologica Capgemini. Lo sviluppo riguarda la progettazione, la definizione e l’implementazione del componente e la sua integrazione nell’architettura complessiva dell’euro digitale.La cooperazione unisce la competenza in SecurityTech e l’esperienza globale di G+D nelle valute pubbliche, la leadership di Capgemini nella consulenza tecnologica e nella trasformazione digitale, e la leadership nell’innovazione tecnologica dei pagamenti e la competenza in ambito POS di Nexi, garantendone l’integrazione nell’infrastruttura esistente.”Mentre acceleriamo la digitalizzazione dei pagamenti in tutta Europa, la nostra ambizione è quella di abilitare soluzioni che non siano solo innovative, ma anche resilienti – commenta Renato Martini, Direttore Digital Banking Solutions di Nexi – Siamo orgogliosi di contribuire allo sviluppo di una parte così importante dell’infrastruttura per l’euro digitale, sfruttando la nostra competenza e competenza nelle tecnologie di accettazione, che contribuiranno a garantire pagamenti fluidi, anche in situazioni in cui il terminale è offline”. LEGGI TUTTO
Protesta pro Flotilla, Garante: “illegittimo lo sciopero senza preavviso”
(Teleborsa) – Il Garante per gli scioperi ha decretato come “illegittimo”lo sciopero generale di domani, venerdì 3 ottobre 2025, convocato “senza preavviso” dalla Cgil e dall’Unione sindacati di base (USB) a sostegno della Flotilla. La delibera della Ciommissione di Garanzia degli scioperi è stata immediatamente impugnata dal sindacato guidato da Maurizio Landini, che conferma la protesta di domani ed annuncia che farà ricorso dinanzi al giudice del lavoro.”Il nostro sciopero è pienamente legittimo perché noi l’abbiamo fatto rispettando la legge 146 che prevede che di fronte a violazioni costituzionali, la messa in discussione della salute e sicurezza dei lavoratori c’è la possibilità di fare lo sciopero senza il preavviso”, afferma Landini in una intervista a RaiNews24, aggiungendo “impugniamo la delibera della Commissione e se questa dovesse comportare verso l’organizzazione sindacale delle sanzioni siamo pronti a impugnare anche quelle”. Il Vicepremier Matteo Salvini “non ritiene utili prove di forza e anzi si appella a sindacati, lavoratori e organizzazioni affinché scelgano la responsabilità e il rispetto delle regole”. Il titolare del MIT afferma di essere “intenzionato a presentare una informativa sugli scioperi nel settore trasporti nel Consiglio dei Ministri previsto questa sera”, al fine di “proporre una revisione della normativa vigente sugli scioperi e in particolare delle sanzioni previste per chi incrocia le braccia senza rispettare le regole (ad oggi da 2.500 a 50mila euro)”.E’ polemica fra la Premier Giorgia Meloni e Maurizio Landini: la prima accusa il sindacato di aver convocato lo sciopero di venerdì per fare “il weekend lungo”, ottenendo una risposta secca dal sindacalista, che la definisce “un’offesa” e denuncia che “sono in discussione i valori della democrazia, il diritto delle persone di vivere in pace”. Frattanto, sono previsti per domani oltre 100 cortei in tutta Italia. A Roma, un corteo partirà da piazza Vittorio per arrivare a Piazza dei Cinquecento, con la partecipazione del segretario generale della Cgil Maurizio Landini. LEGGI TUTTO
NORME E TRIBUTI
FINANZA E MERCATI
MANAGEMENT
PMI, in arrivo altri 5 miliardi di aiuti dal Fondo di garanzia: come fare domanda
Il Covid blocca i fallimenti: numeri dimezzati da inizio anno
Moratoria prestiti Pmi, proroga fino al 31 gennaio 2021
Decreto Rilancio, ampliati gli incentivi per le startup innovative
PMI & startup sempre più attrattive: raddoppia flusso investimenti
Partite Iva, contributi a fondo perduto al via: pagamenti e tempistiche