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Gas, indice IGI in leggero rialzo a 35,23 euro/MWh
(Teleborsa) – Il valore dell’indice IGI (Italian Gas Index) per il 18 settembre è pari a 35,23 euro/MWh, in leggero rialzo rispetto al 17 settembre attestatosi 35,13 euro/MWh.L’indice, calcolato giornalmente dal Gestore dei Mercati Energetici – GME, fornisce uno strumento di interpretazione e valutazione delle dinamiche osservate sui mercati del gas in Italia e si propone come un riferimento trasparente e replicabile dagli operatori, per operazioni di hedging e/o per contratti di fornitura. LEGGI TUTTO
Veolia Environnement, Standard Ethics migliora l’outlook a Positivo
(Teleborsa) – Standard Ethics ha elevato l’Outlook di Veolia Environnement, multinazionale francese impegnata nella fornitura di servizi ambientali, a “Positivo”. Il Corporate Standard Ethics Rating (SER) “EE” è confermato. Si tratta del sesto notch su nove (nella fascia “Strong”) della scala usata dall’agenzia di rating indipendente con sede a Londra e focalizzata sulla sostenibilità.Gli analisti di Standard Ethics riscontrano un progressivo allineamento alle indicazioni sulla Sostenibilità di Onu, Ocse e Ue. L’impianto di governance della Sostenibilità poggia su policy e obbiettivi ESG definiti, su un sistema di ESG risk management appropriato e su una rendicontazione extra-finanziaria standard. La composizione quali-quantitativa dell’organo apicale risponde ai principi di indipendenza e parità di genere.Tra i miglioramenti possibili nel breve termine si segnala la possibilità di rendere più facilmente fruibili le policy a carattere sociale citate dall’azienda. LEGGI TUTTO
Altea, Alantra taglia TP: battuta d’arresto temporanea, crescita strutturale invariata
(Teleborsa) – Alantra ha abbassato a 10,6 euro per azione (dai precedenti 12,4 euro) il target price su Altea Green Power, azienda quotata su Euronext STAR Milan e attiva nello sviluppo e realizzazione di impianti per la produzione di energia rinnovabili, confermando la raccomandazione “Buy” visto l’upside potenziale del 58%.Gli analisti scrivono che, dopo un secondo trimestre positivo, Altea si trova ad affrontare difficoltà a breve termine, poiché gli investitori BESS adottano un atteggiamento attendista in vista dell’asta MACSE. Il management ha comunque adottato un tono costruttivo durante la conference call, evidenziando: 1) il forte interesse di diversi investitori internazionali per i progetti BESS e FV; 2) i nuovi investitori statunitensi che esplorano sempre più le energie rinnovabili europee (principalmente in Italia) in un contesto nazionale meno favorevole; 3) l’espansione della pipeline con oltre 2 GW di autorizzazione; 4) la fiducia in un rilancio del settore BESS dopo il MACSE, pur escludendo un impatto significativo sui prezzi, poiché i progetti di Altea rappresentano solo il 5-7% degli investimenti totali; 5) la diversificazione dei ricavi, con circa 1 GW di pipeline situata nel Nord Italia (al di fuori del perimetro MACSE); e 6) accelerazione verso progetti IPP, con investimenti iniziali di 10-15 milioni di euro e vendite ora previste nel 2026 (rispetto al 2027).Alantra ha rivisto le previsioni in linea con le nuove indicazioni del management, che implicano lo spostamento di circa 400 MW (circa 22 milioni di euro di vendite) di progetti BESS al 2026-27. Le nuove stime riflettono un taglio del 47% dell’utile per azione (EPS) per il 2025, compensato da un aumento medio del 17% nel 2026-2027. Le proiezioni del margine EBITDA rimangono sostanzialmente invariate.”Sebbene le difficoltà a breve termine implichino una temporanea variazione dei ricavi, riteniamo che l’equity story rimanga intatta – si legge nella ricerca – Il know-how di Altea, il solido posizionamento competitivo nel mercato BESS (non solo guidato dal MACSE) e il solido portafoglio ordini/pipeline sostengono la visibilità a lungo termine. A nostro avviso, la recente correzione del prezzo delle azioni appare eccessiva, offrendo un punto di ingresso interessante. Le prospettive a medio-lungo termine rimangono molto interessanti”.(Foto: Sungrow EMEA su Unsplash) LEGGI TUTTO
Netskope debutta al Nasdaq con capitalizzazione di 7,3 miliardi di dollari
(Teleborsa) – Netskope, società statunitense attiva nella sicurezza e nel networking moderni per l’era del cloud e dell’intelligenza artificiale, ha prezzato la sua offerta pubblica iniziale (IPO) di 47.800.000 azioni ordinarie di Classe A a un prezzo di 19 dollari per azione. Tutte le azioni oggetto dell’offerta sono vendute da Netskope.All’inizio di questa settimana, Netskope ha alzato il suo intervallo di prezzo previsto tra 17 e 19 dollari ad azione, rispetto all’intervallo iniziale compreso tra 15 e 17 dollari. La vendita delle azioni ha generato 908 milioni di dollari, con una valutazione di 7,3 miliardi di dollari per la società al debutto.Le azioni inizieranno a essere negoziate sul Nasdaq oggi, 18 settembre 2025, con il simbolo “NTSK”.Netskope ha concesso ai sottoscrittori un’opzione di 30 giorni per l’acquisto di un massimo di ulteriori 7.170.000 azioni ordinarie di Classe A per coprire le sovra-allocazioni. LEGGI TUTTO
Circle, avviato primo modulo MILOS TOS con contratto da 300 mila euro
(Teleborsa) – Circle, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nell’analisi e nello sviluppo di prodotti per l’innovazione e la digitalizzazione dei settori portuale e della logistica intermodale, ha annunciato l’avvio di un nuovo progetto per la digitalizzazione dei terminal intermodali inland, con una prima licenza del valore di circa 300 mila euro.La commessa prevede l’implementazione del sistema MILOS Terminal Operating System (TOS) presso un importante terminal inland in Sud Europa, con l’obiettivo di ottimizzare la gestione operativa e digitale di tutte le attività a supporto dell’intermodalità terrestre. L’intervento rappresenta il primo passo di un programma più ampio, basato su un accordo quadro che punta a modernizzare un insieme selezionato di terminal con elevata rilevanza strategica per la supply chain nazionale/mediterranea.”Siamo molto orgogliosi di supportare la digitalizzazione di uno snodo intermodale di grande rilievo – commenta l’AD Luca Abatello – MILOS TOS, già adottato in numerosi porti e inland terminal in Italia e in Europa, dimostra ancora una volta la sua efficacia come leva abilitante per l’evoluzione digitale dei nodi logistici del futuro, coerentemente con il piano Connect 4 Agile Growth”. LEGGI TUTTO
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FINANZA E MERCATI
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