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USA, secondo nuovi dati ADP posti di lavoro in calo a ottobre
(Teleborsa) – Secondo l’ultima stima sull’andamento del mercato occupazionale a stelle e strisce a cura di Adp – società specializzata nell’elaborazione delle buste paga – nelle quattro settimane che si sono concluse il 25 ottobre 2025, i datori di lavoro privati ??hanno perso in media 11.250 posti di lavoro a settimana. Un numero che “suggerisce che il mercato del lavoro ha faticato a creare posti di lavoro in modo costante durante la seconda metà del mese”, ha spiegato Nela Richardson, capo economista di Adp.Le nuove stime segnalano un ulteriore indebolimento del mercato del lavoro, attentamente monitorato dai funzionari della Federal Reserve, e contrastano con il Rapporto Nazionale sull’Occupazione dell’ADP della scorsa settimana che aveva mostrato che la crescita dell’occupazione era ripresa a ottobre dopo due mesi di flessione, con i datori di lavoro del settore privato che hanno creato 42.000 posti di lavoro. Tra gli osservatori del mercato, “cresce la convinzione che la crescita dell’occupazione rimarrà lenta per un futuro indefinito a causa di una domanda ridotta e di una scarsa offerta di lavoratori”, ha osservato Richardson. LEGGI TUTTO






CRIF: il sistema finanziario può rilanciare la crescita sostenibile dell’Italia
(Teleborsa) – Il sistema finanziario è chiamato a un ruolo chiave nel sostenere la crescita dell’Italia, in un contesto ancora complesso ma carico di potenzialità. È questo il tema centrale che ha guidato il Tomorrow Speaks di CRIF, l’evento giunto alla 15esima edizione che quest’anno ha avuto come titolo “Boosting sustainable growth with CRIF Metadata”. Un’occasione che ha riunito a Milano oltre 50 top manager del settore bancario e assicurativo, rappresentanti delle istituzioni e del mondo accademico insieme a imprenditori, per discutere di come il mondo della finanza possa contribuire concretamente allo sviluppo sostenibile del Paese.Durante l’evento, i più importanti attori del mercato hanno condiviso la loro visione, partendo dall’analisi dello scenario mondiale in rapida evoluzione (fra geopolitica, tassi, digitalizzazione globale) per passare al ruolo attivo del sistema finanziario nella crescita delle imprese italiane, con un focus su come le tecnologie digitali e l’innovazione nel credito e nelle assicurazioni possano essere messi al servizio della produttività del Paese, coniugando crescita e sostenibilità. Il dibattito si è sviluppato attorno alle opportunità offerte da tecnologie e analytics, potenziati da dati di qualità, per contribuire a migliorare e velocizzare i processi decisionali, ottimizzare la gestione dei rischi, ampliare l’accesso al credito per imprese e famiglie e migliorare nel contempo la produttività delle strutture.Italia, fotografia del sistema Paese – Negli ultimi tredici anni, l’Italia ha registrato una crescita media reale dello 0,4% annuo, a fronte di un PIL nominale in aumento del 2,2%. Un ritmo ancora flebile per sostenere una ripresa strutturale, soprattutto in presenza di un debito pubblico che è arrivato al 133% nel 2013 per poi rimanere sempre in quell’intorno (ad eccezione del 2020 con la pandemia). Il sistema bancario ha mostrato un’evoluzione disomogenea: mentre la raccolta è cresciuta a un ritmo medio superiore al 4% annuo, grazie al risparmio delle famiglie, gli impieghi (al netto delle sofferenze) sono scesi di circa lo 0,5% annuo, con il rapporto impieghi/PIL sceso dal 110% all’80% (fonte: Banca d’Italia). In questo contesto, le banche hanno però saputo rafforzare la propria solidità patrimoniale, migliorare la qualità del credito e mantenere redditività grazie all’incremento della produttività del personale e all’automazione e digitalizzazione dei pagamenti. Oggi il sistema bancario è molto più robusto e resiliente e potenzialmente in grado di supportare più efficacemente la crescita del sistema Paese. Parallelamente, anche gli altri canali finanziari (mercato azionario, private equity e venture capital) risultano ancora sottodimensionati rispetto al potenziale del Paese. Tra il 2011 e il 2024, il numero complessivo di società quotate è cresciuto per i mercati non regolamentati, che però a livello di valore sono marginali: a fronte di una capitalizzazione complessiva di 811 miliardi di euro, questi rappresentano solo 8 miliardi. Nello stesso periodo, il capitale incrementale raccolto attraverso Private Equity e Venture Capital ha raggiunto complessivamente 76 miliardi di euro, che diventano 80 miliardi includendo il Private Debt (fonte: AIFI). Pur mostrando dei trend positivi, questi strumenti rappresentano ancora una componente modesta del financing totale. Nel comparto assicurativo si è osservata una crescita leggermente maggiore, con il segmento Vita sostenuto dal risparmio privato e una graduale crescita dei premi non auto, segnale di una crescente consapevolezza dei cittadini verso la protezione del rischio.I nuovi driver di crescita: dati, AI, sostenibilità per l’innovazione e il rilancio – Tornare a crescere non significa solo rilanciare il credito, ma innovare il modo in cui il sistema finanziario misura, interpreta e trasforma i dati in valore. I dati di qualità, integrati tramite modelli di machine learning e intelligenza artificiale, rappresentano oggi una leva imprescindibile per gestire il rischio in modo predittivo e migliorare l’efficienza dei processi decisionali, favorendo al contempo una maggiore inclusione finanziaria di imprese e famiglie rilanciando gli impieghi. In questo scenario, CRIF combinando dati, tecnologie e advanced analytics (CRIF Metadati) si pone come un partner abilitante per l’intero ecosistema finanziario: nel solo 2024 ha fornito oltre 30 milioni di report creditizi, quasi 20 milioni di verifiche antifrode e antiriciclaggio e più di 3 milioni di valutazioni ESG sulle imprese italiane. Dati e analytics diventano così strumenti chiave per aumentare la produttività del sistema, potenziare i modelli di scoring, prevenire le frodi e ottimizzare le soluzioni di digital lending e di gestione della relazione con il cliente.”Il sistema finanziario può giocare un ruolo decisivo per sostenere la crescita del Paese, in una fase in cui solidità, innovazione e produttività devono convivere. Dopo anni di ristrutturazione e consolidamento, banche e assicurazioni hanno oggi l’opportunità di tornare a investire sul futuro, facendo leva su tecnologia e dati per costruire un modello di sviluppo più sostenibile e inclusivo. In CRIF vediamo ogni giorno insieme ai nostri clienti come l’utilizzo intelligente dei CRIF Metadati, che coniugano informazioni di qualità, analytics e intelligenza artificiale, permetta di migliorare la qualità delle decisioni, rendere più efficiente la gestione dei rischi e ampliare l’accesso al credito per imprese e famiglie. Crediamo che la crescita passi dalla capacità di misurare e valorizzare le informazioni: perché solo ciò che si misura può davvero migliorare. È su questo principio che basiamo il nostro impegno nel supportare il sistema finanziario nel suo percorso di evoluzione e nel generare valore per l’intera economia italiana”, dichiara Marco Colombo, Managing Director Finance Italy di CRIF.”Mettere i clienti al centro – afferma Annalisa Areni, Head of Client Strategies, UniCredit – significa costruire relazioni di valore, basate su fiducia e prossimità. Il nostro impegno è offrire un servizio di eccellenza, capace di coniugare la forza delle tecnologie digitali con il valore insostituibile delle persone. Con lo stesso approccio, siamo accanto alle imprese italiane, spina dorsale del sistema Paese, accompagnandole nella transizione verso modelli di business sostenibili e innovativi.””Competitività e produttività, finanza e innovazione – commenta Elena Goitini, Amministratore Delegato, BNL BNP Paribas – sono leve strategiche per lo sviluppo economico del Paese, in modo strutturale e sostenibile nel lungo periodo; ciò in un’azione combinata pubblico-privato che possa favorire la realizzazione di programmi di crescita nazionale e di espansione internazionale. BNL e il Gruppo BNP Paribas sono attivi nel supportare l’economia reale e i suoi attori, facendo leva su piattaforme specialistiche internazionali, sull’expertise dei propri professionisti e sull’innovazione tecnologica, intercettando transizioni e cambiamenti del nostro tempo per trasformarli in opportunità.””REVO si consolida come operatore distintivo nel mercato assicurativo grazie a un modello che combina disciplina finanziaria e innovazione tecnologica. La crescita profittevole, trainata da tecnologie proprietarie e da un approccio TECHUMAN, dimostra la sostenibilità del nostro sviluppo e la solidità delle scelte strategiche del Piano Industriale”, dichiara Alberto Minali, Amministratore Delegato, REVO.”Il mercato del credito al consumo – afferma Lorenzo Montanari, Amministratore Delegato e Direttore Generale, Avvera –sta attraversando una fase di profondo cambiamento in connessione con il cambio di abitudini della clientela e al diffondersi di nuovi strumenti di finanziamento come il Buy Now Pay Later. Si tratta di una accelerazione che cambierà il modo di avvicinarsi al credito. Questo se da un lato aumenterà la platea dei clienti che entreranno nell’arena del credito al consumo, dall’altra dovrà rendere più consapevoli tutti gli operatori sui rischi e sui processi di vendita. I clienti dovranno essere educati ed informati di questo cambiamento e imparare ad utilizzare queste nuove forme di finanziamento molto veloci, digitali e non sempre assimilabili ai prodotti tradizionali.”Crediamo nella centralità della rete di Agenti e Consulenti e lavoriamo con impegno – sottolinea Bruno Scaroni, Country CEO, Zurich Italia – per continuare a integrare strumenti digitali avanzati e modalità smart di gestione e analisi dei dati, con l’obiettivo di realizzare una trasformazione tecnologica concreta, a beneficio dei nostri professionisti e dei nostri clienti. La nostra scelta di dismettere il canale diretto può sembrare in controtendenza rispetto al mercato ma risponde a una logica strategica molto precisa: crediamo che la crescita sostenibile passi dal rafforzamento della rete fisica e non dalla disintermediazione”.”L’innovazione tecnologica continua – dichiara Antonio Valitutti, Amministratore Delegato, isybank – è centrale nel servizio che offriamo alla clientela. isybank, non è solo la banca digitale di Intesa Sanpaolo ma è considerata un laboratorio di trasformazione per l’intero Gruppo. Ai servizi semplici e veloci di una fintech, aggiungiamo l’elemento distintivo del nostro modello di servizio rappresentato dal tocco umano degli oltre 2300 gestori della filiale digitale, che garantiscono assistenza alla clientela.” LEGGI TUTTO






Recordati, ricavi ed EBITDA 9 mesi in crescita a doppia cifra. Raddoppia stime su Isturisa
(Teleborsa) – Recordati, multinazionale farmaceutica che fa parte del FTSE MIB, ha comunicato che i ricavi netti consolidati per i primi nove mesi del 2025 sono stati pari a 1.956,2 milioni di euro, in crescita del 12,2% rispetto ai primi nove mesi del 2024, o dell’8,1% a perimetro omogeneo e a cambi costanti, trainati dal forte slancio sia del segmento Specialty & Primary Care che del segmento Rare Diseases. L’impatto avverso dei cambi nei primi nove mesi del 2025 è stato pari a 35,5 milioni di euro (-2%).L’EBITDA è stato pari a 743,9 milioni di euro nei primi nove mesi del 2025, in crescita dell’11,8% rispetto e con un’incidenza sui ricavi netti del 38%. L’andamento dei ricavi è stato compensato parzialmente dal maggior livello degli investimenti a sostegno del lancio dell’estensione dell’indicazione di Isturisa negli Stati Uniti e di Enjaymo e della continua espansione geografica. Gli oneri finanziari sono stati pari a 67,4 milioni di euro, in crescita dell’8,1%.L’utile netto rettificato, pari a 493,1 milioni di euro e con un’incidenza sui ricavi del 25,2%, è cresciuto del 10,7% rispetto allo stesso periodo del 2024, con un aumento del risultato operativo parzialmente compensato da un incremento degli oneri finanziari e dell’aliquota fiscale. L’utile netto è stato pari a 326,3 milioni di euro, con un’incidenza sui ricavi netti del 16,7%, in calo del 3,6% per via dei costi non monetari derivanti dall’acquisizione di Enjaymo e dell’incremento dei costi non ricorrenti e dell’aliquota fiscale.Il debito netto al 30 settembre 2025 è pari a 2.032,2 milioni di euro, corrispondenti a una leva pari a 2,1 volte l’EBITDA pro-forma, rispetto a un debito netto di 2.154,3 milioni al 31 dicembre 2024, a seguito del pagamento di un dividendo pari a 138,5 milioni, dell’acquisto di azioni proprie per 101,4 milioni (al netto delle vendite per l’esercizio di stock option) e del pagamento up-front di $25 milioni per i diritti di Vazkepa.”Siamo molto soddisfatti degli eccellenti progressi compiuti nei primi nove mesi dell’anno in tutto il business, specialmente nel settore Rare Diseases, e del forte slancio di Isturisa grazie all’estensione dell’indicazione – ha commentato il CEO Rob Koremans – In seguito ad un’attenta analisi del mercato della sindrome di Cushing, siamo ora fiduciosi di poter raddoppiare le nostre stime di peak year sales di Isturisa a più di 1,2 miliardi di euro mentre investiamo e perseguiamo attivamente la popolazione di pazienti non-overt, sbloccando così un potenziale aggiuntivo enorme. Siamo entusiasti per le opportunità che ci attendono e fiduciosi nella nostra capacità di continuare ad attuare la nostra strategia e creare sempre più valore per tutti gli stakeholder”.La società ha rivisto al rialzo le stime di peak year sales di Isturisa a più di 1,2 miliardi di euro (dal precedente intervallo di 550-650 milioni) sulla base della decisione di perseguire attivamente il mercato della sindrome di Cushing in pazienti “non-overt” che rientrano nell’attuale indicazione estesa approvata negli Stati Uniti. Al picco, il potenziale complessivo supera di oltre quattro volte il numero attuale di pazienti eleggibili al trattamento, passando da circa 7.000 pazienti oggi a circa 30.000 pazienti, prevalentemente grazie a una migliore diagnosi e a un trattamento più efficace della popolazione dei pazienti “non-overt” affetti da sindrome di CushingSulla base dell’estensione dell’indicazione, l’azienda sta incrementando le attività commerciali e mediche, del personale e degli studi basati su evidenze real-world. Inoltre, l’azienda avvierà uno studio randomizzato controllato di Fase IV nel 2026 per valutare l’efficacia e la sicurezza di osilodrostat negli adulti con ipercortisolemia lieve e ipertensione non controllata dovuta alla sindrome di Cushing. Gli investimenti aggiuntivi per Isturisa negli Stati Uniti aumenteranno gradualmente fino a un totale di circa 40-50 milioni di euro all’anno.Recordati prevede che la solida performance dell’intero business consenta di raggiungere i risultati dell’esercizio 2025 in linea con la guidance originaria (nella metà bassa dell’intervallo), nonostante un contesto macroeconomico sfidante (impatto dei cambi di circa -3%, che è previsto proseguire nel 2026). Intervallo della guidance originaria per l’esercizio 2025, annunciata il 13 febbraio 2025: Ricavi netti tra 2.600 e 2.670 milioni; EBITDA tra 970 e 1.000 milioni; Utile netto rettificato tra 640 e 670 milioni.Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato la distribuzione di un dividendo interim per l’anno 2025 pari a 0,63 euro per azione (al lordo delle ritenute fiscali applicabili) Il dividendo interim sarà pagato a partire dal 26 novembre 2025, con record date il 25 novembre 2025 e stacco della cedola n. 36. Gli azionisti devono risultare registrati al 24 novembre 2025 per avere diritto al dividendo. LEGGI TUTTO






Brasile, BEI: a Neoenergia 300 milioni di euro per modernizzare la rete elettrica di Bahia
(Teleborsa) – La rete di distribuzione elettrica nello stato brasiliano di Bahia sarà potenziata grazie a un prestito di 300 milioni di euro da parte di BEI Global, la divisione sviluppo del Gruppo Banca Europea per gli Investimenti, a Neoenergia Coelba, un distributore che serve oltre 6 milioni di clienti in 415 comuni di Bahia.Il finanziamento sarà utilizzato per espandere la rete elettrica, realizzare nuove connessioni e investire in apparecchiature di automazione, contribuendo alla modernizzazione della rete di distribuzione. L’azienda utilizzerà il prestito globale della BEI per realizzare progetti che consentiranno a un maggior numero di persone, soprattutto nelle comunità a basso reddito, di accedere all’energia pulita a Bahia, il quinto stato più grande del paese, con una popolazione di quasi 15 milioni di abitanti. Il progetto è inoltre in linea con gli obiettivi del Brasile di migliorare l’efficienza energetica e ampliare l’uso di fonti rinnovabili nel prossimo decennio.L’accordo è stato annunciato durante la conferenza ONU sui cambiamenti climatici COP30 a Belém, in Brasile. LEGGI TUTTO






Philogen, la liquidità balza a 380 milioni di euro nel terzo trimestre
(Teleborsa) – Philogen, azienda biotecnologica italo-svizzera quotata su Euronext Milan, ha comunicato che, tra il secondo e il terzo trimestre 2025, la posizione finanziaria netta positiva evidenza un incremento percentuale di circa il 317%, passando da 88,5 milioni di euro al 30 giugno 2025 a 369,2 milioni di euro al 30 settembre 2025.Nel medesimo periodo la liquidità passa da 100 milioni di euro al 30 giugno 2025 a 380,3 milioni di euro al 30 settembre 2025, evidenziando un incremento di circa il 280%. Tale ultima variazione è riconducibile principalmente a incassi da contratti con i clienti per 299 milioni di euro, uscite per la gestione caratteristica per circa 19,6 milioni di euro, capex circa 576 mila euro principalmente riconducibili al revamping del sito produttivo di Montarioso (Siena), acquisto di azioni proprie per 373 mila euro e variazione positiva della gestione finanziaria per circa 1,6 milioni di euro.”Con una liquidità di circa 380 milioni di euro, il Gruppo dispone di una solida base finanziaria che consente di pianificare il lancio di numerosi nuovi studi clinici e rafforzare ulteriormente la pipeline di prodotti in sviluppo – ha detto l’AD Dario Neri – Le attività relative a Nidlegy e Fibromun proseguono e, per alcune indicazioni, sono state ampliate; ad esempio, sono stati avviati i nuovi studi registrativi nel carcinoma basocellulare e nel carcinoma a cellule squamose”.”Parallelamente, stiamo finalizzando il lancio dello studio clinico di Fase III di imaging con 68Ga-OncoCAIX e pianificando l’avvio di ulteriori studi di Fase I su nuovi candidati scoperti internamente – ha aggiunto – Questi progressi testimoniano la solidità e la capacità innovativa di lungo periodo del Gruppo Philogen”. LEGGI TUTTO
NORME E TRIBUTI
FINANZA E MERCATI
MANAGEMENT
PMI, in arrivo altri 5 miliardi di aiuti dal Fondo di garanzia: come fare domanda
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Moratoria prestiti Pmi, proroga fino al 31 gennaio 2021
Decreto Rilancio, ampliati gli incentivi per le startup innovative
PMI & startup sempre più attrattive: raddoppia flusso investimenti
Partite Iva, contributi a fondo perduto al via: pagamenti e tempistiche




