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MAIRE e NEXTCHEM firmano MoU con EDF e NUWARD per sviluppo di reattore SMR
(Teleborsa) – MAIRE, gruppo quotato su Euronext Milan e attivo nella trasformazione delle risorse naturali, e la propria controllata NEXTCHEM hanno firmato un Memorandum of Understanding (MoU) con EDF e NUWARD per esplorare congiuntamente le opportunità di cooperazione ai fini dello sviluppo e dell’implementazione del Programma di NUWARD per gli Small Modular Reactor (SMR). La firma è arrivata nell’ambito del World Nuclear Exhibition a Parigi, il principale evento mondiale per il settore dell’energia nucleare civile. Questa iniziativa è in linea con l’obiettivo strategico del gruppo MAIRE e di NEXTCHEM di collaborare con fornitori di tecnologie nucleari che sviluppano reattori nucleari modulari ed avanzati (SMR/AMR) con lo scopo di energia accessibile, affidabile e sostenibile.In linea con questa visione, NEXTCHEM ha recentemente lanciato NEXT-N, una joint venture dedicata allo sviluppo di nuova proprietà intellettuale (IP) per la conventional island e alla fornitura di servizi tecnici altamente qualificati per gli impianti nucleari di nuova generazione. L’iniziativa valorizza le capacità del gruppo MAIRE, incluse quelle della controllata TECNIMONT.”Siamo orgogliosi di collaborare con player di riferimento per supportare la produzione di elettroni da fonte nucleare tramite tecnologie SMR, al fine di sviluppare energia efficiente per i bisogni dei processi industriali e delle infrastrutture digitali, in linea con la nostra visione dell’E-Factory – ha detto Fabio Fritelli, Managing Director di NEXTCHEM – Il nostro obiettivo è anche di sostenere una filiera europea altamente qualificata, essenziale per industrializzare concretamente il nuovo paradigma della transizione energetica”. LEGGI TUTTO






B.F., cessione di BIA per 57 milioni di euro con potenziale earn-out di 8 milioni
(Teleborsa) – B.F., holding quotata su Euronext Milan e attiva nel settore agroindustriale, ha fornito alcune precisazioni sull’accordo vincolante tra la propria controllata BF Agro-Industriale, insieme agli altri azionisti di minoranza – Ocrim Società per l’Industria Meccanica e InvestimentiIndustriali – e PM&PARTNERS SGR, in partnership con Armònia SGR, e avente ad oggetto la cessione di BIA.La struttura dell’operazione prevede l’acquisizione da parte di una società di nuova costituzione indirettamente controllata da PM, dell’intero capitale di BIA, ad un prezzo di acquisto determinato in 57 milioni di euro, integrato con la Posizione Finanziaria Netta, che sarà versato al perfezionamento dell’operazione. L’accordo prevede che, rispetto al prezzo di acquisto, venga corrisposto un ulteriore corrispettivo differito a titolo di earn-out, pari a massimi 8 milioni di euro, subordinatamente al raggiungimento di specifici obiettivi di EBITDA al 31 dicembre 2025 e al 31 dicembre 2026 e previa approvazione dei bilanci di esercizio di BIA, rispettivamente al 31 dicembre 2025 e al 31 dicembre 2026, e venga effettuato un aggiustamento in diminuzione, a titolo di earn-in, pari a massimi 4 milioni di euro, in caso di mancato raggiungimento di obiettivi minimi di EBITDA al 31 dicembre 2025.Si prevede che l’operazione venga perfezionata entro, e non oltre, il 31 dicembre 2025. LEGGI TUTTO






Marathon Petroleum, balza l’utile netto nel terzo trimestre
(Teleborsa) – Marathon Petroleum (MPC) ha chiuso il terzo trimestre del 2025 con ricavi totali pari a 35.849 milioni di dollari, a fronte dei 35.373 milioni del pari periodo 2024 (+1,3%).L’utile netto di competenza di MPC si è attestato a 1,4 miliardi di dollari, pari a 4,51 dollari per azione diluita, balzando dai 622 milioni, pari a 1,87 dollari per azione diluita, del terzo trimestre del 2024. L’utile netto rettificato è stato di 915 milioni di dollari, pari a 3,01 dollari per azione diluita, per il terzo trimestre del 2025. L’EBITDA rettificato si è attestato a 3,2 miliardi di dollari, in crescita del 28% rispetto ai 2,5 miliardi di dollari del terzo trimestre 2024. “Nel terzo trimestre, Refining & Marketing ha generato una solida generazione di cassa”, ha dichiarato Maryann Mannen, Presidente e Amministratore Delegato. “Nel Midstream, abbiamo intrapreso azioni per far crescere e ottimizzare il portafoglio, rafforzando la sostenibilità della crescita dell’EBITDA rettificato del segmento mid-single digit. MPLX erogherà 2,8 miliardi di dollari di distribuzioni annualizzate a MPC, che prevediamo copriranno i nostri dividendi e le spese in conto capitale individuali e saranno una fonte di allocazione del capitale, un elemento di differenziazione nel settore energetico. Le nostre catene del valore integrate e le nostre attività geograficamente diversificate ci posizionano come leader nell’allocazione del capitale.”Al 30 settembre 2025, MPC disponeva di 2,7 miliardi di liquidità e mezzi equivalenti, inclusi 1,8 miliardi di dollari di liquidità presso MPLX, e nessun prestito in essere nell’ambito della sua linea di credito rotativa bancaria quinquennale da 5 miliardi di dollari.Nel terzo trimestre, la società ha restituito agli azionisti circa 926 milioni di dollari di capitale. Al 30 settembre 2025, la società disponeva di 5,4 miliardi di dollari disponibili nell’ambito delle sue autorizzazioni al riacquisto di azioni.Guardando alle principali business unit, Raffinazione e Marketing (R&M) ha consuntivato un EBITDA rettificato di 1,8 miliardi, in netto aumento rispetto a 1,1 miliardi nel terzo trimestre del 2024. Il margine R&M è stato di 17,60 dollari al barile a fronte dei 14,63 dollari al barile nel terzo trimestre del 2024. L’utilizzo della capacità produttiva del greggio è stato del 95%, con una produzione totale di 3,0 milioni di barili al giorno (bpd) nel terzo trimestre del 2025. Tali risultati sono stati trainati da crack spread più elevati rispetto al terzo trimestre del 2024.Il segmento Midstream ha registrato un EBITDA rettificato di 1,7 miliardi, superiore agli 1,6 miliardi del terzo trimestre del 2024, con una crescita del 5% su base annua. I risultati sono stati trainati principalmente da tassi e volumi di produzione più elevati, oltre al contributo delle recenti acquisizioni, parzialmente compensati dall’aumento delle spese operative. LEGGI TUTTO






Almawave, Almaviva sale al 78,84% dopo acquisti sul mercato
(Teleborsa) – Almaviva ha acquistato, in data odierna, 12.900 azioni ordinarie di Almawave, rappresentative dello 0,04% del relativo capitale sociale. La comunicazione è arrivata in quanto la controllante ha deciso di promuovere un’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria totalitaria sulla società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel campo dell’Intelligenza Artificiale (AI), dell’analisi del linguaggio naturale e dei servizi Big Data, finalizzata al delisting da Piazza Affari.Le operazioni sono state effettuate tramite Banca Akros – Gruppo Banco BPM. A seguito delle operazioni di acquisto, Almaviva risulta complessivamente titolare di 23.638.597 azioni ordinarie di Almawave, rappresentative del 78,84% del capitale.Le operazioni di acquisto sono state effettuate ad un prezzo unitario non superiore a 4,30 euro per azione, ovvero il corrispettivo offerto per ciascuna azione ordinaria Almawave nel contesto dell’OPA LEGGI TUTTO






Ex ilva, Consiglio di stato consente prosecuzione attività stabilimenti
(Teleborsa) – Il Consiglio di Stato consente la prosecuzione dell’attività di alcuni stabilimenti produttivi, tra cui quello dell’ex Ilva di Taranto. Con l’ordinanza n. 3992 del 4 novembre 2025, il Consiglio di Stato si è occupato della legittimità di un atto emesso in data 7 settembre 2023 dall’Autorità indipendente competente in materia di energia elettrica, del gas e dell’acqua. Con tale atto – riguardante l’attività svolta dalla s.p.a. Acciaierie d’Italia in alcuni stabilimenti, tra cui quelli di Genova, di Novi Ligure, di Racconigi e dell’ex Ilva di Taranto – l’Arera, spiega il Consiglio di Stato in una nota, aveva fissato un termine alla società, per individuare il fornitore del gas necessario per la prosecuzione delle attività produttive e le modalità del relativo trasporto. Il Consiglio di Stato ricorda che la società – lamentandosi dell’eccessività brevità del termine fissato dall’Arera – aveva impugnato l’atto davanti al Tar per la Lombardia, che con la sentenza n. 3104 del 2025 ha respinto il ricorso. Nell’esaminare l’appello della s.p.a. Acciaierie, con l’ordinanza n. X del 4 novembre 2025 la Seconda Sezione del Consiglio di Stato ha accolto la sua istanza cautelare, ha sospeso l’esecutività della sentenza del TAR, ha consentito la prosecuzione della fornitura, per evitare l’interruzione dell’attività produttiva svolta negli impianti d’interesse strategico nazionale e il conseguente pregiudizio per l’occupazione, ed ha al contempo fissato l’udienza del 9 giugno 2026 per la definizione del secondo grado del giudizio. LEGGI TUTTO
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