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BasicNet precisa: marginalità lorda attesa di Woolrich al di sopra della media del gruppo
(Teleborsa) – BasicNet, società quotata su Euronext Milan e attiva nel settore dell’abbigliamento, delle calzature e degli accessori per lo sport e per il tempo libero, ha fornito alcune precisazioni all’acquisizione dei diritti sul marchio Woolrich per l’Europa e del 100% di Woolrich Europe, società che ne cura la distribuzione e le vendite retail.Con riferimento alla società oggetto dell’operazione – che disporrà dei diritti sul marchio Woolrich per l’Europa – per l’esercizio 2025, il fatturato atteso si attesterà intorno ai 90 milioni di euro, mentre la marginalità lorda attesa si porrà al di sopra di quella media del gruppo BasicNet (al termine del 2024, pari al 44% delle vendite dirette). Ci si attende inoltre che l’EBITDA della medesima al termine del prossimo triennio sarà coerente con i risultati consolidati del gruppo, una volta che saranno completate le attività di integrazione e realizzate le attese sinergie.Con riferimento alla parte di corrispettivo da pagare tramite il trasferimento di 1.200.000 azioni ordinarie BasicNet, pari a 12 milioni di euro, il gruppo attingerà dalle azioni proprie in portafoglio. LEGGI TUTTO






Manovra, Eurispes: “Ceto medio classe a maggior rischio, giusto taglio Irpef”
(Teleborsa) – Il ceto medio è “oggi la classe sociale a maggior rischio e a minor sostegno pubblico”. È quanto emerge dall’analisi del Laboratorio Eurispes sulle Politiche fiscali che analizza le misure a sostegno del ceto medio. “Nella Legge di bilancio 2026 il Governo intende sostenere il ceto medio attraverso un taglio dell’Irpef che comporterà vantaggi in busta paga per chi percepisce un reddito superiore ai 28mila euro annui. L’intervento coinvolgerà oltre 13 milioni di contribuenti, rendendo strutturale la riduzione dell’aliquota sul secondo scaglione Irpef, portandola dal 35% al 33% per la parte di reddito appunto compresa tra 28mila e 50mila euro, lordi. Un beneficio che – ricorda l’Eurispes – interesserà soprattutto i lavoratori dipendenti e i pensionati, con un risparmio massimo di circa 440 euro l’anno e con una valutazione redistributiva che, visto il nostro sistema di tassazione per il quale non esiste un reddito ‘familiare’ ma una Irpef personale e progressiva, deve essere condotta sui redditi individuali e non su quelli familiari e che, dunque, per circa tre quarti riguarderà chi dichiara redditi inferiori a 50mila euro”.”Accanto al taglio delle aliquote – spiega il rapporto – la Legge di bilancio 2026 introduce una serie di ulteriori misure fiscali complementari, pensate per aumentare il reddito netto dei lavoratori, in particolare nel settore privato, anche delle fasce reddituali inferiori a quella sopra indicata, che, comunque, negli anni scorsi ha beneficiato di misure di sostegno al reddito. Per esempio, per il 2026, gli aumenti stipendiali derivanti da accordi contrattuali firmati nel 2025 o nel 2026 saranno tassati con una imposta sostitutiva del 5%, al posto dell’Irpef ordinaria e delle relative addizionali. L’agevolazione, riservata ai lavoratori dipendenti del settore privato con reddito fino a 28mila euro, consentirà di trattenere fino al 18% in più dell’aumento lordo, lasciando invariati i contributi previdenziali”. “Prevista anche – sottolinea l’Eurispes – la detassazione per il lavoro straordinario e per le maggiorazioni notturne e festive, con una tassazione agevolata al 15% fino a un massimo di 1.500 euro lordi all’anno. La misura è destinata ai dipendenti privati con reddito fino a 40mila euro e verrà applicata direttamente dal datore di lavoro. Un regime analogo è previsto per il settore pubblico, ma in forma più contenuta: il trattamento economico accessorio (indennità, maggiorazioni e compensi per straordinari) sarà assoggettato a un’imposta sostitutiva del 15% entro un tetto massimo di 800 euro lordi annui, a condizione che il reddito complessivo non superi i 50mila euro”.L’Eurispes ritiene “dovuto” il taglio dell’Irpef previsto dalla legge di bilancio. Il reddito familiare netto mediano in Italia è 30.039 euro, secondo il Rapporto Istat sulle condizioni di vita e reddito delle famiglie 2023-2024, e l’Eurispes considera come fascia media le famiglie tra i 22.529 e i 60.078 euro. Stima inoltre che le famiglie con il reddito netto percepito mediano (2.310 euro al mese, pari a 30.039 annui) risultano in “perdita”, visto che la spesa media per consumi è di 2.738 euro (dati Istat 2023). Inoltre, la diffusa evasione fiscale fa sì che in Italia metà dei cittadini contribuenti non versi Irpef. “Il peso del fisco – si legge nell’analisi – grava quasi completamente sul ceto medio, che subisce un carico fiscale fortemente sbilanciato. In sostanza, meno di un terzo dei contribuenti paga oltre tre quarti dell’Irpef nazionale”, ed è stato finora considerato “troppo ricco” per avere diritto a misure di sostegno fiscale”. “I 2,9 miliardi previsti nel Ddl bilancio 2026 – conclude l’Eurispes – sono solo il minimo (dovuto) contributo per contribuenti fino ad oggi esclusi per il loro reddito da tutti i benefici fiscali, contributivi e assistenziali”. LEGGI TUTTO






Tamburi, utile 9 mesi sale a 65,9 milioni di euro. Patrimonio netto a 1,51 miliardi
(Teleborsa) – Tamburi Investment Partners (TIP), gruppo industriale indipendente e diversificato quotato su Euronext STAR Milan, ha chiuso i primi nove mesi del 2025 con un utile netto consolidato pro forma di circa 65,9 milioni di euro, in aumento di oltre il 50% rispetto ai 43,9 milioni al 30 settembre 2024, grazie al positivo apporto delle quote di risultato delle collegate e alle plusvalenze realizzate sui disinvestimenti del periodo. La plusvalenza sulle azioni Bending Spoons cedute in ottobre non è inclusa. Il patrimonio netto consolidato al 30 settembre 2025 è cresciuto a circa 1,51 miliardi, rispetto agli 1,45 miliardi al 31 dicembre 2024, dopo aver speso nel periodo, tra dividendi ed azioni proprie, circa 43,5 milioni.La società spiega che i primi nove mesi del 2025 sono stati caratterizzati in modo sostanziale dall’operazione Alpitour finalizzata da Asset Italia e infatti anche il risultato economico del periodo ha beneficiato degli effetti contabili relativi a tale operazione che, con i contributi ai risultati delle società collegate, al lordo di alcune svalutazioni, sono stati di circa 100 milioni, grazie ai buoni risultati di OVS, Interpump, Sesa, Chiorino, Beta Utensili, Roche Bobois, Alpitour e Limonta.Hanno registrato risultati positivi anche molte altre partecipate, tra cui Amplifon, Apoteca Natura, Azimut|Benetti, Bending Spoons, Eataly, Engineering, Hugo Boss, Moncler, Vianova ed altre. Il fatto che, come dettagliato nella tabella seguente, ben 13 tra le principali partecipate abbiano avuto ricavi in crescita nel periodo, conferma il livello di qualità e di eccellenza della maggioranza delle società del gruppo.A livello patrimoniale al 30 di settembre la valutazione al fair value della partecipazione in Bending Spoons è stata allineata agli 11 miliardi di dollari espresso da una recente transazioneAltre partecipate, come Dexelance, Landi Renzo (partecipata tramite Itaca), Talent Garden e Zest, hanno incontrato ritardi e/o difficoltà nell’esecuzione dei relativi piani di sviluppo, inducendoci, in un’ottica prudenziale, a registrare svalutazioni nel conto economico pro-forma.I proventi finanziari comprendono plusvalenze pro-forma per circa 10 milioni, realizzate principalmente sulla cessione parziale delle azioni Hugo Boss e sulle azioni Alkemy, che in passato erano state oggetto di varie svalutazioni. Inoltre, tra dividendi percepiti e contabilizzati come proventi ed interessi attivi, TIP ha introitato altri 10,9 milioni. Gli oneri finanziari, derivanti principalmente dagli interessi maturati sul bond e su altri finanziamenti, sono stati di circa 14,6 milioni, mentre le variazioni di fair value dei derivati sono state di circa 1 milione.La posizione finanziaria netta consolidata del Gruppo TIP al 30 settembre 2025, senza considerare attività finanziarie non correnti ritenute sotto il profilo gestionale liquidità utilizzabile a breve, era negativa per 533,9 milioni, rispetto ai 422,1 milioni al 31 dicembre 2024. LaGli acquisti di azioni proprie sono ammontati a 17,3 milioni. Sono inoltre proseguiti gli acquisti di azioni Elica, Roche Bobois e Dexelance, così come la consueta gestione attiva della liquidità LEGGI TUTTO






First Capital, performance total return da inizio anno al +21,1%
(Teleborsa) – First Capital, holding di partecipazione finanziaria quotata su Euronext Growth Milan, ha comunicato che, al 30 settembre 2025, il Net Asset Value (NAV) complessivo si attesta a 93,9 milioni di euro, di cui 5 milioni di pertinenza di terzi, corrispondente a 29,9 euro per azione in circolazione.La performance del NAV per azione è stata pari a +10,8% rispetto al 30 giugno 2025, segnando un altro trimestre di crescita e portando la performance total return da inizio anno al +21,1%.In termini assoluti, il NAV al 30 settembre 2025 registra un incremento di 7,8 milioni di euro, rispetto al 30 giugno 2025 (quando era pari a 86,1 milioni, di cui 3,9 milioni di pertinenza di terzi). Il confronto con il 31 dicembre 2024 (NAV pari a 78 milioni di euro, di cui 4,3 milioni di terzi) evidenzia un aumento complessivo di 15,9 milioni di euro.Il risultato conseguito da inizio anno riflette principalmente l’incremento di valore del portafoglio investimenti, nonostante la distribuzione di dividendi effettuata nel mese di maggio. In particolare, nei primi nove mesi del 2025, il rilevante apprezzamento delle partecipate Generalfinance, Orsero e ALA ha più che compensato il calo dei corsi azionari di alcune altre partecipazioni strategiche, oltre a coprire i costi di gestione sostenuti nel periodo.Al 30 settembre 2025 gli asset totali di First Capital ammontano a 145,6 milioni di euro, costituiti dal portafoglio investimenti, che ammonta a 96,2 milioni, da liquidità e cash equivalents, per 45,8 milioni e da altre attività per 3,7 milioni. LEGGI TUTTO






OPA Fervi, offerente sale al 92,59% del capitale dopo adesioni settimanali
(Teleborsa) – Con riferimento all’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria totalitaria promossa su Fervi, l’offerente ha comunicato che dal 10 novembre 2025 al 14 novembre 2025 sono state portate in adesione all’offerta 42.230 azioni, corrispondenti al 14,76% delle azioni oggetto dell’offerta e al 1,66% del capitale sociale.Le azioni portate in adesione dall’inizio del periodo di adesione (29 ottobre 2025) sono 98.020 azioni, corrispondenti al 34,25% delle azioni oggetto dell’offerta e al 3,86% del capitale sociale.Tenuto conto delle adesioni alla data odierna, le azioni che verrà a detenere l’offerente, computando le 6.400 azioni proprie (pari allo 0,25% del capitale), saranno complessivamente pari al 92,59% del capitale sociale di Fervi.Il periodo di adesione all’offerta ha avuto inizio in data 29 ottobre 2025 e terminerà alle ore 17:30 (ora italiana) del 18 novembre 2025 (incluso). LEGGI TUTTO
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