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    Behind the Wheel: CNH Industrial elettrifica il settore Construction con “ProjectZeus”

    (Teleborsa) – CNH Industrial sta continuamente allargando i confini di ciò che è possibile realizzare con energia pulita e carburanti alternativi. L’Azienda propone un ampio portafoglio di sistemi di propulsione alternativi ed è impegnata a fornire soluzioni ecocompatibili ed economicamente sostenibili.

    Un esempio lampante di questo impegno è “ProjectZeus“, ovvero il CASE 580 EV (Electric Vehicle, veicolo elettrico), la prima terna completamente elettrica al mondo nel settore movimento terra.
    L’ultimissimo episodio online di Behind the Wheel presenta agli spettatori questa innovazione diventata realtà e targata CASE Construction Equipment. In un momento in cui le macchine movimento terra elettriche ottengono sempre maggiori consensi, la 580 EV offre ai clienti un’alternativa potente al fine di ridurre la loro impronta di carbonio totale.

    In termini di potenza e performance, le prestazioni della 580 EV corrispondono a quelle di una terna CASE tradizionale, con in più i vantaggi di una macchina elettrificata. Vantaggi unici ad esempio negli ambienti urbani, quali in particolare la riduzione del rumore e delle emissioni, che rendono questa macchina appetibile per le ditte appaltatrici di lavori pubblici e per gli enti statali e municipali incentivati a utilizzare mezzi alimentati con fonti energetiche alternative.
    La 580 EV è alimentata da un pacco batterie agli ioni di litio da 480 volt e 90 chilowattora che può essere ricaricato da qualsiasi presa a 220 volt / trifase. Anche se le applicazioni possano variare, una singola carica è in grado di supportare i normali turni lavorativi quotidiani di otto ore. LEGGI TUTTO

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    Petrolio, Opec Plus sigla accordo per aumento produzione agosto

    (Teleborsa) – Si allenta la stretta sull’oro nero decisa per contrastare il crollo di domanda causato dalla pandemia di Covid. Il gruppo degli esportatori di petrolio formato dai produttori Opec, guidati dall’Arabia Saudita, e dai membri esterni non allineati, con la Russia in prima linea, noto come Opec Plus, ha raggiunto un accordo per aumentare le forniture di 1,6 milioni di barili equivalenti al giorno, a partire da agosto.

    In base alle indiscrezioni riportate da Dow Jones i tagli saranno ridotti dagli attuali 9,7 milioni di barili al giorno a 7,7 milioni. Tale aumento della produzione arriva dopo che gli Stati dell’Opec Plus avevano concordato uno storico taglio all’offerta, pari a quasi 10 milioni di barili equivalenti al giorno, in riposta ai collasso di domanda e prezzi dovuti alla pandemia.
    Uno scenario nel quale – secondo il ministro dell’Energia russo, Alexander Novak – “il mercato petrolifero è pressoché bilanciato e una riduzione dei tagli in agosto non lo fermerà”. LEGGI TUTTO

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    SACE e Confindustria Emilia-Romagna “Il credito per ripartire: dinamiche ed esigenze del territorio”

    (Teleborsa) – Un confronto per un’auspicata ripartenza economica e le soluzioni che sono già disponibili per aziende e banche. Questi i principali temi al centro della nuova iniziativa, lanciata recentemente da SACE in collaborazione con le Confindustrie regionali, che ha riunito oggi in un webinar i rappresentanti della Regione Emilia-Romagna, delle Associazioni del sistema Confindustria Emilia-Romagna e i Direttori Territoriali delle banche attive nella regione. L’obiettivo è stato condividere le reciproche esperienze e individuare soluzioni concrete per far fronte al momento complesso che stanno affrontando le aziende e le loro filiere a causa degli impatti negativi del Covid-19 sulle attività economiche della regione.

    Oltre a ciò, SACE ha presentato ai partecipanti i benefici di Garanzia Italia, lo strumento messo in campo con il Decreto “Liquidità” per sostenere le imprese italiane colpite dall’emergenza Covid-19.
    “All’origine di quest’iniziativa – ha dichiarato Mario Bruni, Responsabile Mid Corporate di SACE – c’è la volontà, da parte di SACE, di confrontarsi con le banche, le aziende e le istituzioni con l’intento di poter avviare, assieme a tutti i partecipanti al ciclo di incontri, una collaborazione incentrata sulla definizione di strategie comuni utili ad affrontare la fase di ripartenza dell’economia italiana ed emiliano-romagnola. Proprio in questo contesto si inserisce l’importanza strategica di Garanzia Italia, uno strumento efficace per supportare le imprese di un territorio che, come l’Emilia- Romagna, è pronto a ripartire”.

    “In questa fase la liquidità – ha sottolineato Alessandro Curti, Vice Presidente di Confindustria Emilia-Romagna – è uno dei temi fondamentali per le imprese: oggi le risorse stanziate sono molto rilevanti, anche se forse non sufficienti, e la garanzia dello Stato è un tassello fondamentale. Gli strumenti messi a disposizione delle imprese devono però essere fruibili in modo semplice e tempestivo, riducendo al minimo lo scarto temporale tra l’adozione delle norme primarie e la loro concreta operatività. Ora però dobbiamo porci il problema della sostenibilità del debito delle imprese e della loro patrimonializzazione. Dobbiamo inoltre sostenere la dimensione internazionale del sistema produttivo dell’Emilia-Romagna: per questo è importante rafforzare il modello di collaborazione tra Confindustria, il Gruppo SACE Simest e la Regione”.
    Dopo l’appuntamento di oggi seguiranno i webinar per il Piemonte (16 luglio), il Friuli Venezia Giulia (20 luglio), il Lazio (22 luglio) e la Sicilia (28 luglio). LEGGI TUTTO

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    UE, maggioranza: “Attivare Next Generation già nel 2020”

    (Teleborsa) – “Promuovere un accordo tempestivo su Next Generation Eu e su un bilancio a lungo termine che sia ambizioso, realmente di sostegno all’economia europea e all’altezza delle sfide future a cui deve far fronte l’Europa”. Questo l’impegno per il governo contenuto nella risoluzione di maggioranza sulle comunicazioni del premier in vista del Consiglio europeo Ue, approvata alla Camera con 286 voti favorevoli.

    La risoluzione impegna anche l’esecutivo ad “adoperarsi affinché, sul fronte nazionale, il Governo contribuisca alla realizzazione delle priorità strategiche attraverso un Piano di ripresa nazionale che ponga le basi all’uso di queste risorse per investimenti miranti a chiudere le ferite, anche sociali, che questa crisi ha aperto, ponendo le basi per un rilancio economico in grado di far esprimere tutte le potenzialità di sviluppo di cui è capace il nostro Paese, consolidando e implementando gli sforzi, segnatamente in materia di istruzione, cultura e ricerca, accelerando verso la transizione verde, nonché sblocco delle infrastrutture, in una logica di integrazione dei fondi e in coerenza con le recenti strategie dell’Ue (Transizione digitale, Green Deal, Farm to Fork). Tutto questo in stretto raccordo con il Parlamento”.
    Nel testo compare l‘invito al governo ad attivare il Next generation già quest’anno mentre non vi è alcun riferimento esplicito al Mes. LEGGI TUTTO

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    ENPAIA, Piazza: “Per la ripartenza puntare sulle eccellenze italiane”

    (Teleborsa) – “L’agricoltura è un settore vivo, con qualità e lavoro. Stiamo ripartendo dopo il lockdown, ancora la ripresa dei consumi non è sufficiente, ma ci stiamo predisponendo per il 2021”. È quanto ha affermato il presidente di Enpaia, Giorgio Piazza, in occasione della presentazione del primo rapporto dell’Osservatorio sul mondo agricolo Enpaia-Censis.

    Sulla base delle evidenze emerse dall’Osservatorio sul mondo agricolo qual è la valutazione di Enpaia sullo stato di salute di questo settore?
    “È una valutazione molto positiva, i numeri sono molto alti e il sentiment presso la popolazione italiana è molto buono. Tutto questo è frutto di un lavoro fatto a 360 gradi sul riposizionamento del settore agricolo non più come settore residuale ma come un settore importante dell’impresa italiana. Siamo passati da considerare il cibo una semplice commodity indifferenziata, una materia prima qualsiasi a caratterizzarlo con la propria origine e provenienza raccontando anche il territorio dal quale questo cibo arriva. Questa credo sia stata l’arma vincente associata anche alla curiosità e all’interesse che il nostro Paese suscita. L’agroalimentare rappresenta, infatti, uno dei motivo per i quali i turisti vengono in Italia”.
    Anche alla luce della crisi Covid-19 quali sono gli scenari futuri per questo settore?
    “Io vedo sempre il bicchiere mezzo pieno dunque a mio avviso ci sono segnali positivi. Voglio immaginare che la gente non smetta di mangiare e soprattutto non smetta di mangiare bene scegliendo il made in Italy perché per buona parte è tracciato. Bisogna imparare a leggere le etichette e a scegliere i prodotti fidandosi delle denominazioni che costituiscono delle eccellenze che in questo Paese abbiamo. Solo nel settore enologico abbiamo oltre 450 vini riconosciuti a denominazione Igp o Dop. Dunque io vedo delle possibilità non solo per i consumi interni ma anche per l’export”. LEGGI TUTTO

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    Gentiloni: preoccupazioni su autunno caldo “reali e giustificate”

    (Teleborsa) – Anche secondo il Commissario Ue Paolo Gentiloni le preoccupazioni per un autunno caldo in cui potrebbero esplodere le conseguenze economiche e sociali della crisi sono “reali e giustificate”.

    È quanto affermato dall’ex Primo Ministro italiano in un’intervista a Toscana Oggi che sarà pubblicata nel prossimo numero del settimanale delle diocesi toscane.
    Per questo motivo il piano della presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen per il Recovery Fund deve essere “approvato al più presto” con “coraggio” e “responsabilità”, sostiene Gentiloni.

    Sul MES, infine, è stato fatto un buon lavoro, ma “sta però ai singoli Paesi fare le proprie valutazioni e prendere le decisioni conseguenti, in questo ovviamente è bene che la Commissione non entri”. LEGGI TUTTO

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    Conte: “Consiglio UE pronto ad appuntamento con la storia”

    (Teleborsa) – “Lavoriamo affinché il Consiglio Europeo si faccia trovare pronto all’appuntamento della storia, perché noi siamo consapevoli, Italia e Francia, che siamo dal lato giusto della storia”.

    A dirlo è il premier Giuseppe Conte nel suo intervento all’ambasciata di Francia in occasione delle celebrazioni per il 14 luglio, parlando della trattativa su Recovery fund in vista del Consiglio europeo del 17-18 luglio.
    “Vogliamo riguadagnare gradualmente la normalità. Vogliamo migliorarla. Di fronte a una sfida così dura abbiamo l’opportunità unica di reinventare il mondo da lasciare ai nostri figli”, ha aggiunto Conte.

    “Italia e Francia – ha sottolineato – sono chiamate a dare risposte europee. Di un’Europa che non lasci indietro nessun membro della sua famiglia, sia responsabile, solidale, resiliente alle crisi, forte nel mondo, più verde, più digitale”. E su questo, ha assicurato, “c’è sintonia con quello che sta perseguendo il governo francese”. LEGGI TUTTO

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    Dirigenti scolastici, polemiche sul FUN per pagare gli stipendi. Udir conferma ricorsi al TAR

    (Teleborsa) – “Le polemiche intorno ai 13 milioni di euro recuperati per il FUN (Fondo Unico Nazionale ndr) sono francamente inutili perché negli ultimi anni più sono stati tolti al fondo più di 250 milioni di euro, 50 milioni all’anno, e non solo nell’ultimo anno ma addirittura dal 2011″, per cui è strano “andare a discutere oggi se il FUN debba avere un milione in più o in meno”.

    Così il Presidente di Udir, Marcello Pacifico, commenta le diverse reazioni alla conferma del ricorso ad adiuvandum presentato dal sindacato al Tar del Lazio e volto all’annullamento del taglio delle risorse destinate al FUN.
    Lo scopo del ricorso è far confluire nel Fondo Unico Nazionale, da cui si paga la retribuzione di posizione e di risultato dei dirigenti scolastici, gli assegni relativi alla retribuzione individuale di anzianità dei dd.ss. cessati dal servizio dal 31 agosto 2012 oppure in subordine ottenere il versamento della Ria dei dirigenti scolastici cessati dal servizio dal 31 agosto 2015, alla luce della sentenza della Corte Costituzionale n. 178/2015 che ha dichiarato lo sblocco dei contratti.

    Il fondo, ricorda Pacifico, “nasceva dalla volontà di premiare i presidi che erano passati al nuovo ruolo di dirigenti dello Stato” ma “dieci anni dopo la sua istituzione nel 2001, complice la crisi economica, ha subìto tagli così pesanti che addirittura alcuni dirigenti scolastici hanno dovuto restituire i soldi ricevuti dagli uffici scolastici regionali”.
    “Udir – prosegue Pacifico – ha presentato il ricorso che sarà discusso nel mese di ottobre e quindi entro agosto è possibile aderire al ricorso ad adiuvandum”.
    Tutto si sta svolgendo “in maniera celere per restituire a ogni dirigente scolastico 5mila euro per ogni anno, conteggiando gli ultimi cinque anni, quindi un totale di 25mila euro ciascuno, e per ripristinare 250mila euro per il FUN”.
    Per il Presidente di Udir, “le polemiche di questi giorni nascono tra partiti e sindacati che, tra l’altro, hanno firmato l’ultimo contratto che ha recepito i tagli. Riteniamo – conclude Pacifico – che piuttosto che commentare, bisogna agire in tribunale e ripristinare i diritti”. LEGGI TUTTO