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    Trump, nuovo Piano anticrisi e profezie: “Virus scomparirà”

    (Teleborsa) – I leader del partito repubblicano sono alla Casa Bianca per discutere con Donald Trump di un nuovo piano di aiuti all’economia. Fra i presenti il numero uno dei conservatori in Senato, Mitch McConnell, ma anche il Segretario al Tesoro Steven Mnuchin.

    Il piano allo studio ha un valore di 1.000 miliardi di dollari ed è decisamente inferiore a quello da 3.000 miliardi sul quale spingono i democratici. Secondo indiscrezioni, Trump starebbe cercando di azzerare i fondi previsti dai repubblicani per finanziare i test sul coronavirus e il tracciamento dei contagi.
    Prosegue intanto il botta e riposta tra il Presidente Usa e l’esperto immunologo americano Anthony Fauci. Donald Trump lo ha descritto come “un po’ allarmista” sulla pandemia del coronavirus, ripetendo l’affermazione del febbraio secondo cui il virus “scomparirà”. In un’intervista a Fox News Sunday, ha aggiunto: “Alla fine avrò ragione”.

    Una dichiarazione che stona con il quadro generale e una situazione dei contagi di Covid 19 drammatica negli Usa, con il numero più alto di morti (140 mila) e contagi confermati (3,7 milioni). Tra l’altro, proprio la gestione della pandemia – che non ha convinto i più – ha contribuito al calo nei sondaggi del Tycoon in vista delle presidenziali, con l’avversario Biden che almeno nei sondaggi allunga. LEGGI TUTTO

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    Confesercenti: sì al fisco “a rate”, ma da subito

    (Teleborsa) – Sì al fisco “a rate”, ma servirebbe una rateizzazione anche per i versamenti già in scadenza. Lo afferma Confesercenti – dopo la proposta del Viceministro dell’economia Antonio Misiani – sottolineando di “aver chiesto per prima la possibilità di fare pagamenti mensili, una sorta di abbonamento fiscale che dia maggior respiro finanziario alle imprese, e giudica positiva l’apertura del viceministro al superamento del meccanismo ‘saldo-acconti’. In questo momento così delicato, però, sarebbe stato più opportuno un rinvio: le imprese si trovano a corto di liquidità“.

    Il rinvio “non avrebbe creato per forza un altro ingorgo. La nostra proposta era infatti di uno spostamento a ottobre, e non a settembre, proprio per avere una distribuzione più equilibrata delle scadenze durante l’anno. Giudichiamo una sorta di strabismo economico aumentare la dotazione finanziaria del Fondo anti-usura di 10 milioni di euro, come giustamente si è fatto, ma al contempo non rinviare la scadenza del pagamento delle imposte di oggi che, in ogni caso, riguarda solo le piccole e medie imprese e pertanto non avrebbe creato eccessivi problemi alle casse erariali”.
    “Allo stesso tempo – sottolineano i commercianti – riteniamo non sia più differibile il momento di discutere seriamente di un modo per rendere meno gravosi gli appuntamenti fiscali. In particolare, l’idea di introdurre per il futuro una sorta di abbonamento fiscale, superando il meccanismo saldo-acconti con una rateizzazione mensile di quanto dovuto e un conguaglio finale, ci sembra una proposta seria e praticabile che il governo dovrebbe prendere in considerazione”.

    “Diamo atto – osserva ancora Confesercenti – che il Governo, in considerazione degli eventi eccezionali legati all’emergenza Covid, ha fatto sforzi enormi per aiutare il sistema produttivo italiano e quello delle PMI con i provvedimenti degli ultimi mesi, ma riteniamo che, proprio per non vanificare questi sforzi, sarebbe stato opportuno dare la possibilità di rateizzare anche i versamenti ora in scadenza e introdurre, quanto prima e almeno per le PMI, la possibilità di pagare mensilmente anche oltre la fine del corrente anno fiscale”. LEGGI TUTTO

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    Scadenze fiscali, Sangalli: “serve provvedimento urgente”

    (Teleborsa) – “I dati più recenti sull’andamento dei consumi rendono chiaro quanto sia difficile la situazione e quanto sia profonda la crisi di fatturato e di liquidità delle imprese. I termini dei versamenti di saldo e acconto andrebbero riaperti (senza sanzioni e interessi) almeno fino al 30 settembre. E andrebbero riprogrammate anche le scadenze fiscali di settembre, prevedendo moratorie più ampie ed inclusive”. Lo afferma il Presidente di Confcommercio Carlo Sangalli, in un’intervista a ‘Il Messaggero”, aggiungendo che sulle scadenze fiscali serve un provvedimento urgente.

    Nel caso la proroga non arrivi, Sangalli non è per la della disobbedienza fiscale anche perchè siamo ancora in un contesto di emergenza “nazionale e globale gravissima che esige responsabilità. Occorre invece riconoscere che tante, troppe imprese e tanti, troppi lavoratori autonomi non saranno in grado di procedere ai versamenti nei termini fin qui previsti”. In ogni modo va decongestionato “l’ingorgo fiscale e lavoriamo per l’alleggerimento effettivo. Per questo, prima si affronta il nodo della riforma fiscale e meglio è”. LEGGI TUTTO

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    Recovery Fund, speranze di accordo. Conte: “Cauto ottimismo”

    (Teleborsa) – Inizialmente in programma alle 16, la plenaria è già slittata alle 17. Ma al quarto giorno di vertice, dopo una maratona di trattative ufficiali e negoziati sottotraccia “nei corridoi” , il pessimismo filtrato nelle ultime ore quando un accordo sembrava impossibile, potrebbe cedere il passo a un cauto ottimismo. Se si tratti di una strategia per “motivare” i leader a superare l’ultima curva o una ipotesi concreta lo sapremo nelle prossime ore, qualora dovesse arrivare l’attesa fumata bianca che allo stato attuale non è comunque scontata.

    Merkel e Macron – i grandi mediatori di questo Consiglio straordinario – vedono la possibilità di un’intesa sul Recovery fund ma si cammina ancora su un territorio minato.
    Anche secondo il Premier italiano Giuseppe Conte “stanotte c’è stata una svolta: dobbiamo essere ancora cauti ma direi che sono cautamente ottimista“. Ma restano diversi paletti: le risorse per l’Italia devono essere “cospicue” e “il sistema di controllo e verifica spetta agli organi comunitari” e dunque non può essere demandato al veto di singoli Stati.

    Fa professione di ottimismo anche la Presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen per la quale siamo entrati “nella fase cruciale”. “Sono positiva per oggi, non ci siamo ancora ma le cose si muovono nella giusta direzione”.
    Per far cadere il muro alzato dai “frugali” – capeggiati dall’olandese Mark Rutte che ha dato filo da torcere al Premier italiano – ad alzare l’asticella rispetto ai “non più di 350 miliardi” messi sul piatto domenica, uno scambio tra l’ammontare dei sussidi e quello degli sconti sul contributo al bilancio comunitario di cui godono i Paesi nordici. Si parla di 390 miliardi di sussidi – a fronte dei 500 immaginati dalla Commissione – più 360 di prestiti.
    Intanto, nella fase più delicata della “partita”, arriva l’incoraggiamento del Ministro dello Sviluppo Economico Patuanelli: “In queste ore a Bruxelles non c’è soltanto il nostro Presidente del Consiglio, ci siamo tutti noi. Con Giuseppe Conte l’Italia sta rivendicando i suoi diritti, sta affrontando un negoziato delicatissimo. Lavoriamo per un’Europa giusta e solidale”, ha scritto su Facebook. LEGGI TUTTO

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    Economy news della settimana: reddito di cittadinanza, cassa integrazione e proroga, Fornero bis

    18 Luglio 2020

    Nella settimana che si è appena conclusa sono come sempre moltissime le notizie di attualità economica. Tra quelle che avete più letto e apprezzato, le date di pagamento del reddito di cittadinanza e della pensione di cittadinanza di luglio, i nuovi aggiornamenti INPS in materia di cassa integrazione, la possibile proroga della Cig per altre 18 settimane, oltre a quella del divieto di licenziamento e alla deroga dei contratti a termine e l’arrivo di una “Fornero bis” ventilato da Alberto Brambilla, presidente del Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali. Scorrete la gallery per leggere le notizie… LEGGI TUTTO

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    CDP, Palermo : “con ingresso Astaldi Progetto Italia diventa concreto e contribuirà a sviluppo settore”

    (Teleborsa) – “Il Progetto Italia, che con oggi diventa concreto, è stato avviato con il supporto del Gruppo CDP per rendere il settore delle costruzioni ancora più strategico per la competitività dell’Italia a livello internazionale e fornire un contributo sostanziale al PIL e all’occupazione del Paese” lo ha dichiarato l’Amministratore delegato di Cassa Depositi e Prestiti, Fabrizio Palermo in merito alla pubblicazione del decreto di omologa del concordato preventivo di Astaldi.

    “Il Progetto – continua – infatti favorisce l’aggregazione di diversi player, consolidando e rafforzando così il settore delle costruzioni di grandi opere e infrastrutture complesse. Ne beneficeranno anche le piccole e medie imprese che fanno parte della filiera e che singolarmente rischierebbero di rimanere escluse dai grandi progetti infrastrutturali in contesti internazionali”.
    L’iniziativa riveste una valenza di sistema e costituirà un importante volano per la ripartenza dell’economia in questo complesso momento” ha concluso Palermo. LEGGI TUTTO

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    Emanuele (Fondazione Terzo Pilastro): “Cultura asse portante della ripresa”

    (Teleborsa) – “La cultura è l’unico vero grande asset del nostro Paese. La politica sarebbe dovuta intervenire in maniera massiva, potenziando queste attività. Non è stato così, è mancata una risposta che gratificasse almeno dal profilo estetico e intellettuale i cittadini italiani”. Lo afferma il Professor Emmanuele Emanuele, Presidente della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale e Presidente onorario della Fondazione Roma, in un’intervista al magazine InsideArt, nella quale ricorda l’importanza dell’utilizzo delle tecnologie, anche in ambito culturale.

    “Ho sempre sostenuto che la cultura è l’unico vero grande asset del nostro Paese visto che purtroppo dobbiamo prendere atto che la grande industria statale non esiste più e l’industria privata è in grande difficoltà a causa della pressione fiscale e della oppressione burocratica. Io ho sempre pensato che la meraviglia del nostro Paese, che ospita le più belle e armoniose realtà estetiche naturali e quelle create dall’uomo, sia nell’universo mondiale un punto assolutamente di bellezza irripetibile. Credo che la politica avrebbe dovuto tenere conto di quanto dico e intervenire in maniera massiva per sostenere gli imprenditori, come nel caso della Fondazione che presiedo privi di interessi di lucro, potenziando, così facendo, queste attività. Non è stato così, e tra le tante promesse che sono state fatte agli italiani, è mancata quella che forse più mi aspettavo, una risposta che gratificasse almeno dal profilo estetico e intellettuale i cittadini del nostro Paese”.
    Il Professor Emanuele ripercorre i difficili mesi del lockdown, un periodo segnato dall’urgenza di dare risposte concrete ai bisogni della popolazione:

    “La Fondazione in sostanza non si è mai fermata durante il periodo del lockdown perché i bisogni della gente, non più in questa occasione di livello culturale, artistico, istruzione e quant’altro, si sono manifestati preminentemente nel bisogno di sopravvivere mediante aiuti atti a consentire ai bisognosi di cibare loro e le loro famiglie (…) La gente ha bisogno di consumare cibo per sopravvivere e noi abbiamo dato una risposta sentita con grande intensità attraverso la donazione di 1.000.000 di euro alla città di Roma che verrà distribuita dalla Caritas alle parrocchie. Inoltre, da uomo mediterraneo quale sono e resto, ho pensato di distribuire 700.000 euro nelmeridioned’Italia nelle città di Napoli, Cosenza, Reggio Calabria, Trapani, Palermo, Enna, Agrigento, per consentire anche ai più bisognosi di quei Comuni di poter avere una risposta alla necessità elementare della sopravvivenza. Abbiamo ritenuto, infine, di donare 500.000 euro allo Spallanzani per la ricerca su questo virus del Covid-19 che, come dovremmo ben capire, è un virus mutevole e come tale potrebbe accadere che una volta trovata la soluzione per questo, tra qualche tempo compaia un virus Covid-20 pronto a continuare la strage degli innocenti”.
    Emanuele richiama poi l’attenzione su come, anche nelle difficoltà e nella necessità di dare risposta in prima istanza alle esigenze primarie, sia importante continuare a guardare avanti senza tralasciare l’aspetto culturale:
    “Nonostante queste priorità assolute, non ho dimenticato che la cultura e l’arte sono le attività che mi hanno consentito di mantenere in equilibrio il mio impegno esistenziale e pertanto non ho smesso un attimo di ipotizzare una grande mostra dopo quella di Alsoudani, che abbiamo dovuto sospendere a marzo scorso e che speriamo di poter inaugurare nella primavera prossima. Sto perciò organizzando una mostra di Manolo Valdès, questo grande artista spagnolo, per il quale grazie alla collaborazione del Vice-Sindaco di Roma sono riuscito ad ottenere che le principali piazze della città saranno popolate dalle statue di questo grande artista. La mostra è prevista con apertura il giorno 15 ottobre, a cura di Gabriele Simongini e in collaborazione con la Galleria Contini di Venezia, e speriamo che il Covid ci consenta di realizzarla e non ne impedisca la fruizione». Il Professor Emanuele aggiunge poi un nuovo progetto: «La mostra che ho in mente è quella che consentirà di mostrare le opere degli artisti italiani e internazionali che sono stati durante il periodo del lockdown reclusi nelle loro case e hanno sfogato le loro disperazioni in maniera artistica. Questo progetto mi piacerebbe molto, e il titolo sarebbe: “L’arte non si ferma neanche di fronte alla pandemia”.
    Non sempre, però, le istituzioni sono sensibili alla necessità di sostenere nuove iniziative. Talvolta la burocrazia mette dei paletti in grado di frenare le migliori intenzioni:
    “Io credo di poter dire di essere protagonista nella creazione di un’istituzione museale, il Museo del Corso, che annovera tra i suoi capolavori opere dal ‘400 a oggi, convinto come sono che l’arte non ha tempo, non ha periodi, ma è un fluire ininterrotto che parte dalla mente e dal cuore dell’uomo, e che quindi bisogna farla ammirare in tutta la sua interezza. Sono orgoglioso di affermare che ho raccolto in un unico museo quelle opere d’arte dal ‘400 fino ad altre degli street-artist di fama mondiale che hanno illuminato con le loro creazioni un quartiere periferico di Roma come Tor Marancia, ma sono addolorato di dover dire che a causa della burocrazia di questo Paese – in particolare di questa città, che da cinque anni mi denega la possibilità di aprire al pubblico gratuitamente lo spazio espositivo, nonostante io paghi tutte le spese per ristrutturarlo e renderlo fruibile – questo progetto ancora non ha visto la luce. Ho inserito quindi in questo progetto museale la digitalizzazione, che consente ai visitatori di scoprire il contenuto e la storia dell’opera d’arte attraverso la lettura via app. A questo proposito, sono convinto che la tecnologia digitale sia sempre più un’esigenza. Io ricordo di essere nato nell’epoca in cui intingevo la penna nel calamaio, e oggi sono tra coloro i quali leggono i giornali sul tablet; insegno Scienza delle Finanze in via telematica per l’Università Telematica San Raffaele – dopo averla insegnata nelle università di Roma alla LUISS, alla Link Campus e all’Università Europea direttamente o, come si dice, frontalmente – e partecipo ai Consigli di Amministrazione e alle conferenze attraverso le piattaforme Zoom e Cisco Web Meeting”. LEGGI TUTTO

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    Coronavirus, crescono i contagi a Barcellona: “Restate a casa”

    (Teleborsa) – Se in casa nostra la pandemia sembra sotto controllo, con numeri comunque ancora altalenanti, resta alta la guardia in Europa.

    Ai residenti di Barcellona è stato chiesto “di rimanere a casa”, e di non uscire se non per ragioni essenziali, per contenere una nuova ondata di epidemia di coronavirus. Lo ha annunciato il Governo regionale della Catalogna. Ai quattro milioni di residenti della città è stato anche chiesto di non recarsi presso le proprie seconde case. Di nuovo chiusi anche i cinema, teatri e le discoteche e vietate le riunioni di più di dieci persone. I provvedimenti si estendono per due settimane.
    Nuovo focolaio di Covid-19 in Cina, a Urumqi, capoluogo dello Xinjiang con 3,5 milioni di abitanti, ora sotto restrizioni di contenimento. La commissione sanitaria locale aveva accertato ieri un contagio domestico, il primo dopo 149 giorni, ai quali se ne sono aggiunti oggi altri 5, ha riferito l’agenzia Xinhua.

    L’India, intanto, ha superato il milione di casi segnalati di coronavirus, secondo i dati delle autorità locali. Terza nazione al mondo per numero di contagi dopo gli Stati Uniti e il Brasile, il gigante asiatico conta 25.602 morti per 1.003.832 casi confermati dall’inizio della pandemia, secondo i dati ufficiali pubblicati stamani dal ministero della Salute indiano. LEGGI TUTTO