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    Enel, Starace: “Solida performance nonostante la crisi”

    (Teleborsa) – “Nel secondo trimestre abbiamo toccato il picco della crisi del Covid in tutti i Paesi in cui operiamo”, ma “nonostante questo contesto sfidante, il Gruppo ha registrato una solida performance“.

    È quanto dichiarato dall’a.d. di Enel, Francesco Starace, nel corso della conference call con gli analisti per la presentazione dei risultati del I semestre 2020.
    “La nostra strategia di lungo termine è confermata e accelerata”, ha aggiunto l’a.d di Enel che ha confermato la “visibile remunerazione” per gli azionisti.

    La “politica dei dividendo non è cambiata ed Enel continuerà a pagare, lungo l’arco di piano, il più elevato tra un dividendo del 70% sull’utile netto ordinario consolidato e un dividendo per azione minimo garantito”, con un tasso annuo di crescita composto dell’8,6% del Dps implicito e del 7,7% del Dps minimo”, ha sottolineato in apertura della conference.
    Starace ha poi annunciato “un nuovo Piano per novembre” che “terrà conto degli effetti del Covid-19 e delle azioni che saranno adottate nell’ambito del Recovery Fund nel 2021 e 2022″, come ha spiegato rispondendo a una domanda sulla revisione delle guidance dopo la revisione di quelle per l’anno in corso. LEGGI TUTTO

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    Gualtieri: “Rimbalzo Pil nel III trimestre di quasi il 15%”

    (Teleborsa) – “L’entità della caduta del Pil a marzo e aprile è stata tale che il secondo trimestre registrerà in media una forte caduta, seguita da un altrettanto marcato rimbalzo nel terzo trimestre, che ci aspettiamo sia di quasi il 15% rispetto a quello precedente”.

    Lo ha dichiarato il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri nel suo intervento al Senato sullo scostamento di bilancio e Pnr, annunciando che la prossima settimana sarà varato il decreto di agosto “sulla base di un confronto costruttivo con il Parlamento”.
    “Le maggiori risorse – ha spiegato il ministro – saranno utilizzate per intervenire prioritariamente su occupazione, fisco e liquidità, enti territoriali, istruzione e altre misure generali e settoriali a sostegno della crescita”.

    Nel suo intervento Gualtieri ha sottolineato che le misure messe in campo finora sono state “determinanti nel contenere la caduta della produzione, nel salvaguardare la capacità produttiva e l’occupazione, nell‘attenuare l’impatto economico della crisi, in particolare sulle famiglie più fragili e meno abbienti”.
    Si sono poste inoltre “le basi di una ripresa economica già in atto”, ha spiegato il ministro che ha specificato come “scostamento e Pnr rappresentano bene le due dimensioni dello sforzo che il governo sta effettuando per misurarsi con gli effetti economici della pandemia e per definire le linee di una azione di riforma più ampia per rendere la ripresa duratura e sostenibile”.
    Gualtieri ha poi evidenziato lo “sforzo enorme” fatto dal Governo contro la crisi Covid-19 con misure “per 6 punti percentuali di Pil”, circa 100 miliardi, di cui “35 miliardi sono andati e andranno per il lavoro e gli ammortizzatori, più di 40 per le imprese più di 12 per le regioni e gli enti territoriali, più di 11 a sanità, scuola e servizi sociali”.
    Il ministro ha poi ricordato che “gli interventi su automotive e turismo sono stati sollecitati come urgenti da tutti i partiti, così come la proroga della moratoria sui prestiti bancari, gli interventi sul terremoto o i pertinenziali”.
    Su temi specifici, “posso senz’altro ribadire che il governo garantirà le risorse necessarie all’attuazione della sentenza della Corte costituzionale sull’adeguamento delle pensioni di invalidità, e che sul lavoro è nostra intenzione fornire incentivi di carattere contributivo per il lavoro”, ha aggiunto.
    In merito alla fiscalità “occorre tenere conto degli oneri degli interventi rispetto alla dimensione dello scostamento, e quindi in questo caso la disponibilità è quella a un confronto approfondito con l’opposizione sui contenuti specifici del decreto“, ha concluso Gualtieri, augurandosi che “da parte di tutti si evitino polemiche pretestuose e irresponsabili“. LEGGI TUTTO

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    Cina: “Accuse USA contro TikTok sono una montatura”

    (Teleborsa) – Le accuse degli Stati Uniti contro TikTok e le possibili interferenze della Cina nelle prossime elezioni presidenziali USA di novembre “sono solo una montatura”.

    Lo ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin che ha ribadito la posizione di Pechino e accusato gli Stati Uniti di voler colpire le aziende cinesi.
    La Cina “non ha alcun interesse a interferire e non interferirà nelle elezioni USA“, ha chiarito Wang in risposta alle accuse di alcuni senatori del Partito repubblicano contro la app sviluppata dal gruppo cinese Beijing ByteDance Technology, sui timori di interferenze nella campagna elettorale delle presidenziali di novembre. LEGGI TUTTO

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    Conte: “Proroga stato emergenza è inevitabile”

    (Teleborsa) – La proroga dello stato di emergenza è “inevitabile” sulle basi “di valutazioni squisitamente” e “meramente tecniche” perché, “sebbene la curva di contagi e l’impatto sul Ssn si siano notevolmente ridotti, ed è un dato che ci rinfranca, i numeri registrati dicono che il virus continua a circolare nel Paese. E la situazione internazionale resta preoccupante e ciò che accade nei Paesi a noi vicini ci impone un’attenta vigilanza”.

    Così il premier Giuseppe Conte nel suo intervento in Senato sulla decisione di prorogare lo stato di emergenza fino al 31 ottobre a cause dell’emergenza coronavirus.
    La scelta di comparire in Aula, “pur in assenza del vincolo normativo”, è stata “doverosa” per “condividere con il Parlamento” la decisione del Governo soprattutto pensando che “sono più di dieci milioni di persone che dovranno rientrare nelle scuole in massima sicurezza, obiettivo che richiede sforzo collettivo elevato, una grande sfida per il paese”, ha aggiunto Conte.

    Il premier ha ricordato che l’emergenza Covid-19 ha “i tratti di un processo in continua e imprevedibile evoluzione che ancora oggi, seppure in misura contenuta e territorialmente circoscritta, non ha ancora esaurito i suoi effetti“.
    La proroga è poi necessaria anche perché, in sua assenza, cadrebbero diverse misure tra cui “c’è anche il noleggio di navi per la sorveglianza sanitaria dei migranti e non sfugge a nessuno di quanto sia attuale il ricorso a questo strumento per un ordinato svolgimento della quarantena per la tutela della sanità pubblica”, ha spiegato.
    “Sarebbe incongruo sospendere bruscamente l’efficacia delle misure adottate se non quando la situazione è riconducibile a un tollerabile grado di normalità. Se questo è vero per eventi che si esauriscono una volta per tutte, come un terremoto, è ancor più vero per la pandemia”.
    A ciò si aggiunge, che, senza la proroga “cesserebbero di avere effetto le ben 38 ordinanze, di cui 4 al vaglio della Ragioneria, così come i conseguenti provvedimenti attuativi”, tra cui – ricorda Conte – “le misure per la gestione delle strutture temporanee per l’assistenza alle persone positive, il volontariato di protezione civile, il reclutamento di personale sanitario a supporto delle regioni e dei penitenziari, il numero verde, il pagamento dilazionato delle pensioni negli uffici postali e l’attivazione del sistema Gros”.
    Se è vero che “il dibattito pubblico è vivace”, Conte ha sottolineato che con la proroga dello stato di emergenza “non vi è nessuna intenzione di drammatizzare né di alimentare paure ingiustificate nella popolazione”, né un “ingiustificato stato di allarme”.
    “Con tono sommesso dico che anche questo dibattito parlamentare dovrebbe attenersi ai profili tecnici giuridici della decisione perché quando un’impropria drammatizzazione del significato dell’emergenza produrrebbe un potenziale nocumento del Paese all’estero”, ha concluso. LEGGI TUTTO

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    GPS, Anief avvia ricorsi per tutti gli esclusi a partire da ITP e laureati con 36 mesi servizio

    (Teleborsa) – Nel mondo della scuola si torna a parlare delle GPS, le Graduatorie Provinciali per le Supplenze, e dei ricorsi che il sindacato Anief sta patrocinando contro una serie di esclusioni ingiustificate.

    A parlarne a Teleborsa è il Presidente del sindacato, Marcello Pacifico, il quale ricorda che “per gli ITP – Insegnanti Tecnico Pratici “è molto importante sapere che c’è una norma di legge che gli consente di poter accedere ai concorsi e ad insegnare senza i 24 CFU – crediti formativi universitari, come stabilito dall’ordinanza numero 60 emanata dal Ministro Azzolina nel mese di luglio”.
    “Chi è interessato ad insegnare il prossimo anno scolastico – precisa il sindacalista – dovrà fare domanda entro il 6 agosto, dovrà dichiarare il possesso del titolo e fare ricorso, per poter essere inserito nella prima fascia delle GPS riservata ai titoli abilitanti o ai titoli validi per l’accesso ai concorsi”.

    “Fra i possessori di titoli validi per accedere a questa prima fascia vi sono anche i laureati con 36 mesi di servizio, perché una sentenza del Consiglio di Stato stabilisce che il servizio stesso è un titolo valido per poter accreditare quel supplente come personale abilitato ad accedere ai posti riservati”.
    “In generale, riteniamo che chiunque si sia iscritto per ottenere i 24 CFU, senza conseguirli a causa della mancanza di corsi suppletivi dovuta al Covid, possa partecipare al ricorso e quindi accedere alle supplenze ed ai concorsi”, sottolinea Pacifico, spiegando che “c’è un principio di affidamento che deve essere rispettato”. LEGGI TUTTO

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    Gualtieri: “Economia in risalita, forte rimbalzo nel III trimestre”

    (Teleborsa) – “I più recenti dati economici indicano che la nostra economia ha iniziato la risalita dal minimo di marzo-aprile. Stimiamo che la ripresa sia continuata in giugno e luglio, tuttavia il secondo trimestre registrerà in media una forte caduta del Pil con altrettanto marcato rimbalzo nel terzo trimestre”.

    Lo ha dichiarato il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri in audizione in Parlamento su Pnr e nuovo scostamento di bilancio. Il ministro ha poi elencato le varie misure allo studio del Governo, a iniziare dalla cassa integrazione guadagni.
    Gualtieri ha infatti confermato che è all’esame del Governo la proroga della Cig per 18 settimane e incentivi alle assunzioni a tempo indeterminato, sottolineando che la Cig sarà “più selettiva”, con “elementi di differenziazione e selezione della platea delle imprese, chiedendo a quelle che possono un contributo a questo strumento. La differenziazione sarà probabilmente basata sui dati della fatturazione elettronica, sul diverso impatto della crisi”, ha spiegato il ministro.

    Secondo il titolare del Mef, “le misure messe in campo dal Governo hanno consentito il salvataggio di 1,5 milioni di posti di lavoro“, contando che al 20 luglio “sono state erogate 16,5 miliardi di prestazioni solo per parte Inps e 2,3 miliardi di ore di Cig”.
    In merito al Dl Agosto, Gualtieri ha annunciato che ci saranno “risorse da destinare agli investimenti per 5,5 miliardi” oltre a “incentivi per l’automotive”, confermando che ci sarà anche lo sblocco di investimenti per gli enti locali “per circa 5,5 miliardi”.
    “Destineremo una quota delle risorse alla scuola per facilitare e aiutare l’avvio del nuovo anno scolastico”, ha aggiunto specificando che per la scuola ci saranno circa 1,3 miliardi “per consentire le assunzioni a tempo determinato di docenti per ridurre il numero di studenti per classe. E ci saranno anche risorse per l’acquisto delle strutture, compresi i famosi banchi”.
    Il Governo, ha proseguito Gualtieri, “proseguirà l’attività di sostegno alla liquidità che potrà contare su misure di carattere fiscale: saranno riprogrammate le scadenze relative ai versamenti tributari e contributivi sospesi nella fase di emergenza prevedendo la possibilità di rateizzare il debito fiscale su un orizzonte temporale definito in modo da assicurare che per il 2020 si riduca sensibilmente il peso dell’onere che altrimenti graverebbe su contribuenti in difficoltà”.
    Per la ripresa della riscossione dei tributi “fino ad ora fissata al 31 agosto saranno ulteriormente differiti, con una proroga alla sospensione dei versamenti a causa dell’emergenza Coronavirus”, ha specificato il ministro che ha annunciato anche un aumento degli investimenti “di un punto percentuale sul Pil rispetto al 2019”.
    “Non ci sarà una doppia plastic tax” europea e nazionale, ha poi aggiunto Gualtieri parlando di !un lavoro per una razionalizzazione e per evitare oneri eccessivi per le imprese” e ribadendo che “non ci sarà la patrimoniale”. LEGGI TUTTO

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    Fase 3, ISTAT: “Sostegno a lavoro e imprese pilastri irrinunciabili”

    (Teleborsa) – La tulela del lavoro e delle imprese attraverso la liquidità sono due “pilastri irrinunciabili” che “vanno mantenuti” per permettere alle aziende di agganciare la ripresa terminata la crisi. È quanto ha sottolineato il direttore del dipartimento per la produzione statistica dell’Istat, Roberto Monducci, nel corso dell’audizione nelle commissioni Bilancio di Camera e Senato, nell’ambito dell’attività conoscitiva preliminare all’esame del Programma nazionale di riforma per l’anno 2020 e della Relazione per il nuovo scostamento di bilancio. In assenza di misure di sostegno volte a tutelare il lavoro, la liquidità delle imprese e il reddito, per Monducci, il rischio è quello di un “effetto down a spirale.

    Tracciando il quadro dello scenario economico e sociale nel quale si muove il Paese alla luce della crisi innescata dalla pandemia in atto, l’Istat ha evidenziato come l’impatto della crisi sulle imprese sia stato di intensità e rapidità straordinarie. Il 38,8% delle aziende italiane (pari al 28,8% dell’occupazione, circa 3,6 milioni di addetti, e al 22,5% del valore aggiunto, circa 165 miliardi di euro) ha, infatti, denunciato l’esistenza di fattori economici e organizzativi che ne mettono a rischio la sopravvivenza nel corso dell’anno e, per l’Istituto di statistica, vi è un “rischio di sostenibilità dell’attività produttiva di qui a fine anno”. In tale scenario la maggiore criticità evidenziata dalla aziende è rappresentata dal credito e dal ruolo delle banche.
    I rischi di tenuta operativa e sostenibilità dell’attività risultano più diffusi tra le grandi imprese non appartenenti a gruppi (il 28,7%); seguono quelle appartenenti a gruppi domestici italiani (26,5%), a gruppi multinazionali italiani (17,5%), mentre le grandi imprese a controllo estero sembrano molto meno esposte a questo tipo di scenario (10%), seppure dichiarino possibilità di chiusura di sedi in misura più ampia rispetto ad altri tipi di impresa. Sul fronte della liquidità, ha evidenziato l’Istat, “le grandi imprese a controllo estero manifestano una minore vulnerabilità rispetto alle altre grandi imprese italiane: la mancanza di liquidità viene rilevata da un’impresa a controllo estero su sei, a fronte di incidenze nettamente superiori per le altre grandi imprese, soprattutto quelle appartenenti a gruppi domestici”.

    Per quanto riguarda il PIL, tuttavia, la situazione è “meno devastante delle attese”. Il rimbalzo registrato nell’ultimo mese dall’Italia – fa sapere l’Istat – fa si che il nostro Paese si posizioni in maniera meno sfavorevole con rebound che ha performato in maniera significativa rispetto ad altri paesi. Per il mese di giugno Monducci ha annunciato “un’accelerazione” per quanto riguarda i dati fatturazione elettronica. Se i dati di giugno sul PIL saranno sicuramente negativi l’Istat annuncia “un ordine di grandezza meno devastante di quello che potevamo aspettarci”. Il dato sul secondo trimestre – ha aggiunto Monducci – “sarà certamente azzoppato dal dato di aprile e maggio ma occorre tenere presente la velocità di uscita anche mese su mese”.
    Parlando di bilancio, la stima preliminare relativa al primo trimestre diffusa dall’Istat indica, nel confronto con lo stesso trimestre del 2019, una riduzione delle entrate del 3,6% e un aumento delle uscite del 3,8% a cui ha contribuito in misura significativa la crescita (dell’8,6%) della spesa per prestazioni sociali in denaro. Ne e` derivato – evidenzia l’Istituto – un marcato aumento dell’incidenza del deficit sul PIL che e` salita al 10,8% dal 7,1% di un anno prima. “Con la richiesta di autorizzazione al maggior indebitamento, in discussione nell’audizione di oggi, il nuovo livello per il 2020 – conclude l’Istat – e` fissato all’11,9%, in aumento rispetto al 7,1% contenuto nel DEF 2020 e al successivo 10,4% stimato a seguito dell’approvazione delle misure contenute nel Decreto rilancio”. LEGGI TUTTO

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    Recovery Fund, Patuanelli: “Non useremo fondi Ue per Ilva e Alitalia”

    (Teleborsa) – “I soldi del Recovery Fund non saranno usati per interventi su Alitalia o Ilva“. Ad affermarlo a chiare lettere è il ministro dello sviluppo economico Stefano Patuanelli. I 208 miliardi ottenuti nella trattativa a Bruxelles saranno destinati – ha spiegato il Ministro in un’intervista a Sky Tg24 – a “rafforzare le dinamiche di filiere e per favorire l’aumento delle dimensioni delle imprese italiane”.

    Riguardo all’ipotesi di una bicamerale sul Recovery Fund Patuanelli ha sottolineato che sarà il Parlamento a decidere “quale strumento scegliere per raffontarsi con il Governo” ribadendo che nella determinazione delle linee di scelta degli investimenti l’Esecutivo deve avere “un ruolo forte”.
    Non cambia la linea sul Mes strumento che, per Patuanelli, offre rassicurazioni sulle condizionalità solo temporanee. “Il Recovery Fund ha condizionalità ma sono certe e definite, quelle del Mes no” ha precisato il Ministro aggiungendo, tuttavia, che “bisogna togliere la questione dal dibattito politico, analizzarla tecnicamente e quindi portare il dibattito in Parlamento” in quanto “la parlamentarizzazione del dibattito sarà fondamentale”.

    Affrontato, nel corso dell’intervista, anche il tema Autostrade. “Ci interessa che ci sia una gestione pubblica su un asset fondamentale per il Paese. Sciaguratamente – ha affermato Patuanelli – Aspi è stato messo ad agire come se fosse un mercato e invece è un monopolio. Le condizioni legate alla concessione non hanno pari in nessun altro Paese al mondo. Io credo – ha aggiunto – che bisognerà riequilibrare le capacità di profitto di quella società. Penso che ci sia lo spazio per mantenere una società con Ebitda positivo e che però possa fare più investimenti abbassando contemporaneamente le tariffe. Credo sia assolutamente possibile realizzare gli investimenti promessi ma finora rimasti sulla carta”.
    Ampliando lo sguardo per incentivare la ripresa del Paese post pandemia Patuanelli punta sul binomio pubblico-privato.“Dobbiamo andare ad incidere su alcuni elementi di fragilità dei nostri sistemi produttivi: penso a innovazione, digitalizzazione delle imprese e a un rafforzamento di tutto il pacchetto 4.0. È fondamentale – ha evidenziato il Ministro – arrivare a una detassazione totale di ciò che viene reinvestito in azienda. Al di là delle risorse pubbliche, ci deve essere la capacità di mobilitare le risorse private delle aziende. Soltanto il binomio pubblico-privato può permetterci di risollevarci da questa grande crisi economica che stiamo affrontando e dovremo affrontare nel 2021″. Una strategia che vede, da un lato, il “rafforzamento del pacchetto 4.0” ampliando le aliquote del credito d’imposta, mentre – ha spiegato Patuanelli – impone dall’altro “un ragionamento sulla fiscalità degli utili reinvestiti in azienda”. Il modo migliore – secondo il Ministro – “per accompagnare la volontà e la voglia degli imprenditori di investire nelle loro aziende”. LEGGI TUTTO