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    Germania, governo pronto a tagliare stime di crescita. Verso stagnazione

    (Teleborsa) – Il governo tedesco è pronto a tagliare le sue previsioni di crescita per la più grande economia europea e ora non si aspetta alcuna espansione quest’anno. Lo scrive Bloomberg, citando persone a conoscenza della questione.I funzionari di Berlino sarebbero pronti ad abbassare le loro previsioni di crescita nel 2024 a – nella migliore delle ipotesi – stagnazione, in calo rispetto allo 0,3% precedentemente previsto, hanno affermato le persone sentite dall’agenzia, che ha incassano il no comment da un portavoce del ministero dell’Economia, il quale presenterà presto a Berlino le previsioni aggiornate del governo.La prospettiva di nessuna crescita sarebbe un’ammissione di fallimento da parte del governo di coalizione e un altro colpo al cancelliere Olaf Scholz, che non ha visto l’economia espandersi per due trimestri consecutivi da quando è entrato in carica nel dicembre 2021.Non si tratta di un periodo semplice per l’economia tedesca, con Volkswagen che ha tagliato le sue stime per l’intero 2024, dopo aver minacciato di chiudere fabbriche in Germania, mentre la statunitense Intel ha deciso di posticipare una decisione di investimento di 30 miliardi di euro per un nuovo stabilimento di chip nel paese. LEGGI TUTTO

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    Fed, Powell: non abbiamo fretta di tagliare rapidamente i tassi

    (Teleborsa) – “La nostra decisione di ridurre il tasso di riferimento di 50 punti base riflette la nostra crescente fiducia che, con un’adeguata ricalibrazione della nostra posizione politica, la forza nel mercato del lavoro può essere mantenuta in un contesto di moderata crescita economica e di inflazione che scende in modo sostenibile al 2 percento”. Lo ha affermato il presidente della Fed, Jerome Powell, in un intervento all’assemblea annuale della National Association for Business Economics a Nashville (Tennessee).”Guardando al futuro, se l’economia evolverà ampiamente come previsto, la politica si sposterà nel tempo verso una posizione più neutrale – ha spiegato – Ma non siamo su una rotta preimpostata. I rischi sono bilaterali e continueremo a prendere le nostre decisioni riunione per riunione. Mentre consideriamo ulteriori aggiustamenti della politica, valuteremo attentamente i dati in arrivo, le prospettive in evoluzione e l’equilibrio dei rischi. Nel complesso, l’economia è in una forma solida; intendiamo utilizzare i nostri strumenti per mantenerla lì”.Una politica neutrale è quella che non stimola né frena l’economia. L’attuale tasso di riferimento della Fed, che i funzionari hanno abbassato a un intervallo del 4,75%-5% in questo mese, è ampiamente considerato come un tasso ancora ben restrittivo, che limita quindi l’attività economica.Nella sessione di domande e risposte dopo il suo discorso, il presidente della Fed ha riconosciuto che le proiezioni pubblicate dai funzionari insieme alla loro decisione sui tassi di settembre indicano tagli dei tassi di un quarto di punto nelle prossime due riunioni, a novembre e dicembre.”Questo non è un comitato che si sente di avere fretta di tagliare rapidamente i tassi – ha affermato Powell – Alla fine saremo guidati dai dati in arrivo. E se l’economia rallenta più di quanto ci aspettiamo, allora possiamo tagliare più velocemente. Se rallenta meno di quanto ci aspettiamo, possiamo tagliare più lentamente”.Nell’ultima riunione, i funzionari hanno segnalato mezzo punto di tagli aggiuntivi per il resto del 2024 e un ulteriore punto percentuale di riduzioni nel 2025, secondo le proiezioni mediane del “dot plot”.Negli scorsi giorni Michelle Bowman, che fa parte del Board of Governors della Federal Reserve ed è stata l’unica a votare in modo differente nella scorsa riunione della Fed, ha sottolineato di vedere rischi di inflazione persistenti e ha affermato che la Fed dovrebbe abbassare i tassi di interesse a un ritmo “misurato”. LEGGI TUTTO

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    FED, Powell: avanti con cautela, continueremo ad assumere decisioni volta per volta

    (Teleborsa) – Se l’economia continuerà a evolversi come previsto e l’inflazione a calare, la Federal Reserve muoverà progressivamente la sua intonazione monetaria verso un livello “più neutrale”. Lo ha affermato il presidente della FED, Jerome Powell ribadendo tuttavia che le decisioni verranno prese “volta per volta” in base all’evolversi dei dati e che l’istituzione monetaria “non si vincola un percorso predeterminato”. Powell ha osservato che l’inflazione è calata e che il direttorio (Fomc) è fiducioso che sia su un percorso sostenibile di rientro verso il target del 2%. “Se l’economia evolvesse come previsto la linea monetaria si muoverà nel corso del tempo verso un livello più neutrale. Ma non siamo vincolati alcun percorso predeterminato. I rischi sono bivalenti – ha avvertito – e continueremo ad assumere le nostre decisioni volta per volta”. “Nel valutare ulteriori aggiustamenti della linea vaglieremo attentamente i dati che perverranno, gli sviluppi delle prospettive e il bilanciamento dei rischi. Complessivamente l’economia è in un quadro solido e – ha sottolineato – intendiamo usare i nostri strumenti per matenercela”.”Se l’economia si sviluppa come da attese” le previsioni dei banchieri centrali della Federal Reserve implicano altri che vengano operati “altri due tagli dei tassi” da 25 punti base “per la fine di quest’anno”, ha rimarcato. Parlando del FOMC, Powell ha sottolineato che “non è un comitato (Fomc) che sente la fretta di tagliare i tassi rapidamente. Ma se l’economia rallentasse più di quanto ci attendiamo allora potremmo tagliare più rapidamente”, e viceversa. “In ogni caso è un processo che riteniamo debba avvenire su un certo periodo di tempo – ha ripetuto – e non rapidamente”. LEGGI TUTTO

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    UE, Draghi: sovranità concetto debole se solo nazionale

    (Teleborsa) – Nel nuovo contesto geopolitico, di fronte alle dimensioni delle sfide globali di oggi, il concetto di sovranità è “troppo debole” se resta limitato a un contesto nazionale, qualunque sia il paese europeo a cui si riferisce, e ha senso solo se riferito alla scala europea. È un dei passaggi chiave del presidente del Consiglio italiano e della Bce Mario Draghi, durante un dibattito teletrasmesso questo pomeriggio a Bruxelles dall’Istituto Bruegel sul suo rapporto sul futuro della competitività dell’Ue.In particolare, ad una giornalista che gli chiedeva se il rapporto non prospetti “uno scambio tra sovranità e denaro” per gli Stati membri, ovvero la necessità di rinunciare a certe prerogative nazionali per conseguire l’economia di scala di cui hanno bisogno le imprese per svilupparsi, essere competitive e prosperare, Draghi ha risposto: “Se sovranità significa avere piccole aziende che non sono in grado di espandersi, o nemmeno di avviare la propria attività perché lo spazio è troppo stretto per loro? In questa misura sì, c’è uno scambio. Si vuole dare alle proprie aziende un mercato più grande dove possono espandersi? Allora si devono concordare delle regole che siano nell’interesse comune. Penso che forse in questo senso sì”, uno scambio c’è, anche se io non la metterei in questo modo””Una delle cose che continuo a dire – ha aggiunto Draghi – è che tutti i nostri paesi sono troppo piccoli per far fronte alle dimensioni, alla scala delle sfide attuali. Quindi – ha osservato – il concetto di sovranità che sottolinea questo rapporto è la sovranità europea, non è la sovranità nazionale. Tutto ciò che vediamo oggi mostra che la sovranità nazionale è troppo debole, è un concetto troppo debole”, ha rilevato l’ex presidente del Consiglio.Nel corso del suo intervento, Draghi ha sottolineato che “se c’è un tema comune nel rapporto è che dobbiamo puntare a sforzarci di aumentare la crescita della produttività. E che questo anche ha anche a che fare con essere in grado di attuare i nostri valori di equità, sicurezza e indipendenza. E che dati i cambiamenti nel contesto geopoliticpo questa è diventata un una priorità politica”. “E certamente – ha aggiunto – tra i valori dove dovremmo raggiungere risultati abbiamo innanzitutto il clima”.”Il secondo messaggio – ha proseguito Draghi – è che il passo più importante che dobbiamo prendere per raggiungere i risultati è integrare i nostri mercati. Innanzitutto il mercato unico. Penso che il mercato unico e i beni pubblici che arrivano con esso perché così importante? Perché se la produttività è l’obiettivo, le economie di scala in molti settori analizzati sono diventate un ingrediente essenziale. DE le economie di scala le ottiene solo un mercato unico integrato”. Draghi ha anche sottolineato che mentre si migliorano innovazione e produttività “dovremmo anche gestire le ricadute del presente”. Ad esempio tenendo presente che non ci si trova in un quadro di concorrenza leale nell’economia mondiale: “la concorrenza dall’estero viene guidata sì dall’innovazione, ma anche da asimmetrie massicce sui sussidi pubblici. E c’è una seconda regione – ha detto ancora Draghi – che l’alternativa ad avere una strategia europea non è non avere una strategia industriale, ma avere tante strategie industriali industriali non coordinate LEGGI TUTTO

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    DL Omnibus: domani mattina voto di fiducia al Senato

    (Teleborsa) – Si terrà domani mattina il voto sulla fiducia posta dal governo sul DL Omnibus. Lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama. Alle ore 10 avranno inizio le dichiarazioni di voto e a seguire ci sarà la chiama nominale dei senatori per la votazione. LEGGI TUTTO

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    ANC, Marco Cuchel rieletto Presidente

    (Teleborsa) – Sarà ancora Marco Cuchel a guidare l’ Associazione nazionale Commercialisti. Si è chiuso a Pozzuoli il congresso elettivo dell’ANC e i delegati, per acclamazione, hanno rieletto il presidente uscente fino al 2028 e nominato la squadra dei consiglieri. Confermata anche la Vicepresidente Miriam Dieghi.Nel corso delle giornate di lavoro, delegati e iscritti hanno avuto modo di dibattere sul percorso appena concluso e di fare il punto sugli obiettivi futuri.”Sono onorato di aver ricevuto per la quarta volta la fiducia delle associazioni territoriali, ma assumere questa responsabilità mi sarebbe stato impossibile senza la certezza di avere al mio fianco un consiglio direttivo composto da figure di alto profilo: colleghe e colleghi competenti e pieni di entusiasmo. Siamo pronti a partire da subito sui temi tutt’ora aperti e scottanti per la categoria, come la riforma fiscale, la regolamentazione del mercato, la definizione delle esclusive e la modifica dell’ordinamento della professione”. LEGGI TUTTO

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    Urso: “Kenya partner strategico per l’intelligenza artificiale in Africa”

    (Teleborsa) – “Il Kenya è un partner strategico per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale in Africa. È il Paese che ha maggiormente risposto al programma pilota di accelerazione per startup africane ‘AI Hub for Africa’, prima applicazione pratica delle conclusioni della ministeriale G7 di Verona del marzo scorso: ben 117 candidature, da parte di altrettante startup keniane, per iniziative nel campo dell’IA che comporteranno riflessi positivi sulle aree prioritarie del Piano Mattei per l’Africa, tra cui l’agricoltura sostenibile, l’istruzione e la formazione e l’azione per il clima”. Lo ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, in visita ufficiale in Kenya. Dopo gli incontri di stamane con il Presidente dell’Assemblea Nazionale e con il Ministro della Difesa keniani, Urso ha avuto un confronto bilaterale, a Nairobi, con il ministro dell’Informazione, Comunicazione ed Economia Digitale, Margaret Ndung’u, sulle possibili forme di cooperazione sull’intelligenza artificiale e in campo digitale nell’ambito del Piano Mattei, in particolar modo attraverso il progetto “AI Hub for Sustainable Development” della presidenza italiana della Ministeriale G7 Industria, Tecnologia e Digitale, in collaborazione con l’UNDP. Urso ha poi incontrato il ministro degli Investimenti, del Commercio e delle Industrie del Kenya, Salim Mvurya. “Le relazioni tra i nostri due Paesi sono strategiche per la presenza dell’Italia nel Continente africano – ha affermato Urso durante l’incontro -, come testimonia la presenza nel Paese di diversi grandi gruppi italiani e di una vasta comunità imprenditoriale italiana, ben integrata nel tessuto economico-sociale keniano. Nell’ambito del Piano Mattei, possiamo oggi valutare con il Kenya collaborazioni su nuovi settori, ulteriori a quello dello spazio per il quale quest’anno ricorrono i primi 60 anni di cooperazione tra i due Paesi, tra cui la produzione di biocarburanti o l’approvvigionamento delle materie prime critiche necessarie alla duplice transizione, ecologia e digitale”. Urso, che in serata incontrerà una rappresentanza della comunità imprenditoriale italiana, domani sarà in visita al Centro Spaziale “Luigi Broglio” a Malindi. LEGGI TUTTO

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    Spesa online, Everli e MD avviano una nuova collaborazione

    (Teleborsa) – Everli, operatore italiano per la spesa a casa con un fatturato di oltre 100 milioni di euro, avvia una nuova collaborazione con MD, uno dei più importanti operatori della GDO italiana con circa 3,7 miliardi di euro di fatturato nel 2023 e oltre 9mila dipendenti. I clienti Everli che vorranno acquistare online e ricevere la spesa a casa potranno infatti contare su 55 punti vendita MD dislocati in 13 regioni italiane e in 26 province.I punti vendita MD interessati dalla collaborazione – si legge in una nota – sono in Abruzzo, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Trentino-Alto Adige, Veneto. Il rinnovo della collaborazione è parte del processo di rafforzamento, riorganizzazione e rilancio legato all’acquisizione dell’azienda da parte di Palella Holdings.Everli dispone di un’ampia rete di collaborazioni con più di 60 insegne della GDO in Italia diffuse in 62 province e permette così ai propri clienti un’ampia possibilità di scelta del proprio supermercato preferito. “La nuova collaborazione con un importante operatore della GDO come MD dimostra che il processo di rinnovamento intrapreso dalla nostra azienda in seguito all’acquisizione da parte di Palella Holdings riscuote la fiducia del settore e rafforza la nostra posizione come operatore leader della spesa a casa – ha commentato Jonathan Hannestad, CEO di Everli –. I 55 punti vendita della rete MD costituiscono un rilevante potenziamento del nostro network e ci permettono di soddisfare un target sempre più ampio di clienti”. LEGGI TUTTO