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    MEF, il 27 novembre in asta BTP e CCTeu per massimi 9,5 miliardi di euro

    (Teleborsa) – Il ministero dell’economia e delle finanze (MEF) ha annunciato l’emissione di massimo 9,5 miliardi di euro di BTP e CCTeu. I titoli vanno in asta giovedì 27 novembre 2025. La data di regolamento è lunedì 1 dicembre 2025.In particolare, vanno in asta 2,25-2,75 miliardi di euro di BTP 5 Anni con scadenza 01/02/2031 e cedola annuale al 2,85%, 2,25-2,75 miliardi di euro di BTP 10 Anni con scadenza 01/02/2036 e cedola annuale al 3,45%, 3,5-4 miliardi di euro di CCTeu con scadenza 15/04/2035 e cedola annuale al 2,40%.A decorrere dalla presente emissione, i BTP 10 Anni (03 nov 2025/01 feb 2036 ISIN IT0005676504) sono ammessi all’attività di stripping. LEGGI TUTTO

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    SIAV, accordo con Alibaba Cloud innovazione cloud-native dell’Enterprise Content Management

    (Teleborsa) – Siav, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel settore dell’Enterprise Content Management, ha siglato un Memorandum of Understanding (MOU) per lo sviluppo e la diffusione di soluzioni cloud-native di nuova generazione con Alibaba Cloud, la divisione tecnologica di Alibaba Group specializzata in infrastrutture digitali e servizi cloud.L’accordo iniziale, della durata di 1 anno, si rinnoverà al concretizzarsi di iniziative, progetti o partnership che contemplino l’implementazione e l’adozione, da parte di utilizzatori finali, della piattaforma SIAV Connect, una suite modulare che integra funzionalità avanzate di document management, document composition e workflow all’interno di un ecosistema che lavora in sinergia con AI, concepita per garantire i massimi livelli di sicurezza, scalabilità e conformità alle normative europee in materia di governance dei dati.”Questa partnership con Alibaba Cloud costituisce un passaggio strategico fondamentale nel nostro percorso di innovazione cloud-native – ha commentato l’AD Nicola Voltan – Grazie a un’infrastruttura affidabile e conforme ai più elevati standard internazionali, saremo in grado di offrire ai nostri clienti soluzioni ECM di ultima generazione, flessibili, sicure e ad alte prestazioni”. LEGGI TUTTO

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    Mediolanum Real Estate, accordo per cedere a 5,7 milioni di euro un immobile a Cernusco sul Naviglio

    (Teleborsa) – Il Consiglio di Amministrazione di Mediolanum Gestione Fondi SGR ha deliberato l’accettazione di una proposta vincolante per l’acquisto, al prezzo di 5,7 milioni di euro, dell’immobile sito in Cernusco sul Naviglio (MI), via Pietro Gobetti 2C, di proprietà del Fondo Mediolanum Real Estate. L’immobile era stato acquistato in data 5 ottobre 2007. LEGGI TUTTO

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    Banche europee, nel 2026 atteso scenario “goldilocks”. Italia al centro dell’M&A

    (Teleborsa) – Gli utili delle banche europee del 2025 hanno iniziato a scendere rispetto ai livelli molto elevati del 2024, con un calo del netinterest income (NII), trainato da una riduzione del net interest margin (NIM), solo parzialmente compensato da maggiori volumi di prestiti. Tuttavia, la redditività è rimasta generalmente elevata, poiché le banche hanno registrato ingenti ricavi derivanti dalle commissioni e dal mercato dei capitali, pur mantenendo una buona disciplina dei costi e bassi costi del credito. Lo afferma Morningstar DBRS in un report sul tema, chiedendo se il prossimo sarà un anno “goldilocks” per il settore. Uno scenario goldilocks, in italiano “riccioli d’oro”, si ha quando un’economia o un asset cresce senza surriscaldarsi, con condizioni ideali per il business.Con la Banca centrale europea (BCE) che mantiene stabili i tassi di interesse, l’agenzia di rating prevede che i NIM si stabilizzeranno nel 2026. In combinazione con una crescita positiva dei prestiti, questo probabilmente determinerà una crescita moderata del NII. Prevede anche una crescita del reddito non da interessi, sebbene a un ritmo più modesto rispetto al 2025, quando l’elevata volatilità, i forti guadagni del mercato dei capitali e un’accelerazione della crescita dei prestiti hanno contribuito a produrre risultati particolarmente solidi. Secondo Morningstar DBRS, la minaccia maggiore per i ricavi deriverebbe da una significativa correzione delle valutazioni degli asset.Le voci di bilancioPer il 2026 viene prevista una redditività sostanzialmente in linea con quella del 2025 o leggermente migliore, con un NII migliorato, una crescita più modesta dei ricavi non da interessi, un leggero aumento delle spese operative e un costo del rischio leggermente più elevato. Ci saranno alcune eccezioni, tra cui l’Italia, dove un’imposta sulle banche ridurrà gli utili nel 2026, viene sottolineato nel report.I ricavi non da interessi hanno rappresentato un punto di forza negli utili bancari europei nel 2025. Per il 2026, viene previsto che alcune di queste tendenze dei ricavi non da interessi persisteranno, ma ci saranno maggiori rischi al ribasso. Nel 2025, i ricavi da negoziazione hanno beneficiato notevolmente della volatilità del mercato e l’origination del debito ha prosperato, trainata da tassi più bassi e da un mercato del credito privato in forte espansione. I ricavi della gestione patrimoniale hanno continuato a crescere in un contesto di valutazioni del mercato dei capitali e di afflussi di asset a livelli record. Inoltre, la ripresa dell’attività economica ha ulteriormente sostenuto la crescita delle commissioni, tra cui le commissioni di istruttoria prestiti e le commissioni sulle carte di credito. Le banche hanno anche registrato un aumento degli altri ricavi, trainato dalle plusvalenze da valutazione delle partecipazioni azionarie strategiche. Sebbene venga previsto che la volatilità persisterà nel 2026, è probabile che si moderi rispetto al 2025. Inoltre, le valutazioni degli asset potrebbero scendere rispetto agli attuali livelli molto elevati. D’altro canto, tassi più bassi e valutazioni azionarie elevate probabilmente sosterranno l’origination di debito e azioni, nonché le attività di consulenza delle banche d’investimento. Dopo anni di calo del CoR, gli analisti ritengono che il punto più basso sia stato toccato e che si potrà assistere a un moderato aumento nel 2026. Ad eccezione della Germania, dove l’esposizione al settore immobiliare commerciale e ai settori automobilistico ed energetico ha già portato a un deterioramento della qualità degli asset, la qualità degli asset delle banche europee è generalmente rimasta resiliente o addirittura migliorata. In particolare, le banche dei paesi dell’Europa meridionale hanno ridotto i loro portafogli legacy di crediti in sofferenza (NPL) e i loro rapporti NPL si sono ora avvicinati a livelli in linea con quelli delle loro controparti europee. L’aspettativa è che la crescita economica, livelli di disoccupazione relativamente stabili e tassi di interesse più bassi continuino a sostenere la qualità degli attivi in ??questi paesi. I paesi nordici beneficiano di dinamiche simili. Tuttavia, nelle principali economie europee, Germania, Francia e Italia, la crescita è stata più anemica; solo il Regno Unito ha registrato risultati leggermente migliori. Gli elevati costi energetici e i nuovi dazi imposti gravano sulla competitività di alcuni settori industriali in Europa, mentre la competitività della Cina è in aumento. Tuttavia, la gestione del rischio di credito delle banche si è generalmente dimostrata prudente, con la maggior parte dei clienti in grado di resistere a queste sfide. Anche se sono attesi aumenti degli NPL ratio e del CoR, questi saranno moderati.Il consolidamentoMorningstar DBRS ricorda che il 2025 ha segnato l’introduzione del Regolamento sui Requisiti Patrimoniali 3 (CRR3) nei paesi dell’UE. Sebbene ciò abbia influito sui coefficienti patrimoniali delle singole banche, la capitalizzazione rimane solida. Guardando al futuro, viene previsto un graduale calo dei coefficienti patrimoniali a causa della crescita degli attivi, delle modifiche normative, dei rendimenti per gli azionisti e dell’aumento dell’attività di fusione e acquisizione (M&A). “L’Italia rimane al centro del consolidamento bancario, ma l’attività è ripresa anche in altri paesi”, si legge nel rapporto.Scendendo ancora più nel dettaglio, viene ricordato che, nell’ultimo anno, l’attività di M&A ha acquisito slancio, in particolare in paesi come Italia, Grecia, Spagna, Germania, Portogallo e Polonia. Grazie a bilanci solidi e a una redditività e a profili di rischio migliorati, le banche europee sono generalmente meglio posizionate per effettuare acquisizioni. La logica alla base di queste operazioni è la ricerca di una maggiore scalabilità e/o diversificazione, sia geografica che in termini di prodotti finanziari, in particolare nei settori che generano ricavi da commissioni come la gestione patrimoniale e le assicurazioni. Tra le transazioni nazionali di rilievo figurano l’acquisizione di Banca Popolare di Sondrio da parte di BPER Banca, l’acquisizione di Mediobanca da parte di Banca Monte dei Paschi di Siena e l’acquisizione di Anima Holding da parte di Banco BPM in Italia. La recente acquisizione della banca portoghese Novo Banco da parte del gruppo francese BPCE mostra il potenziale di un’ulteriore diversificazione geografica attraverso acquisizioni transfrontaliere in Europa, mentre la banca greca Eurobank ha ampliato la sua presenza a Cipro. Vengono previste ulteriori fusioni nel 2026, con il board della banca irlandese Permanent TSB Group che ha annunciato a ottobre l’avvio di un processo formale di vendita, che probabilmente porterà a una proprietà straniera, data l’elevata concentrazione nel mercato irlandese.Tuttavia, secondo l’agenzia di rating, “le transazioni transfrontaliere su larga scala rimarranno probabilmente un’eccezione, dati gli scarsi progressi compiuti in alcuni aspetti dell’Unione bancaria europea e il panorama normativo ancora frammentato in Europa. Allo stesso tempo, stiamo osservando ostacoli politici per alcune operazioni di M&A in Italia e Spagna che hanno contribuito al fallimento delle acquisizioni, come l’offerta di BBVA per Banco Sabadell e quella di UniCredit per Banco BPM, mentre il governo tedesco è fortemente contrario all’acquisizione di Commerzbank da parte di UniCredit”. LEGGI TUTTO

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    USA, Fed: a novembre peggiora l’attività manifatturiera nel distretto di Dallas

    (Teleborsa) – Peggiora l’attività delle fabbriche nel Distretto di Dallas, nel mese di novembre, secondo quanto segnalato dai dirigenti aziendali che hanno risposto al Texas Manifacturing Outlook Survey.L’indice generale manifatturiero, elaborato dalla Federal Reserve di Dallas, si è portato a -10,4 punti rispetto ai -5 punti del mese precedente.Bisogna ricordare che quando le aziende che segnalano un aumento supera il numero di quelle che segnalano una diminuzione, l’indice sarà maggiore di zero e viceversa.L’indice di produzione, una misura chiave delle condizioni di produzione dello Stato, è salito a 20,5 punti da 5,2 punti, mentre i nuovi ordini sono migliorati fino a 4,8 punti.L’indice della capacità di utilizzo torna positiva e si porta a 19,4 punti da -1,1 punti, mentre l’indice delle consegne sale a +15,1 punti.(Foto: R K su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    SWB, quotazione sul NYSE tramite SPAC in un’operazione da 8,1 miliardi di dollari

    (Teleborsa) – Soulpower Acquisition Corporation, SPAC quotata sul NYSE, ha stipulato un accordo definitivo di aggregazione con SWB, una società di recente costituzione con sede nelle Isole Cayman, creata per lanciare SOUL WORLD BANK, un conglomerato di servizi finanziari per la new economy, emittente di stablecoin e banca internazionale. Soulpower ha raccolto 250 milioni di dollari nella sua offerta pubblica iniziale (IPO) ampliata, sottoscritta da Cantor Fitzgerald nell’aprile 2025.A seguito del perfezionamento dell’aggregazione, la società quotata in Borsa che continuerà a operare sarà SWB Holdings, una società di recente costituzione con sede nelle Isole Cayman (Pubco). Pubco intende presentare domanda di quotazione, con efficacia al momento del perfezionamento della business combination, delle sue azioni ordinarie di Classe A senza diritto di voto sul New York Stock Exchange con il simbolo “SOUL”. Justin Lafazan, CEO di Soulpower e fondatore e membro amministratore di SWB, diventerà presidente e CEO di Pubco a seguito della business combination e controllerà indirettamente le azioni ordinarie di Classe V di Pubco, le uniche azioni ordinarie di Pubco con diritto di voto, tramite The Lafazan Brothers LLC.Prima o contestualmente alla stipula della business combination, SWB ha stipulato accordi vincolanti per il conferimento a SWB di asset valutati da SWB a circa 6,75 miliardi di dollari (al netto del debito contratto o dei pagamenti in contanti) in cambio di nuove quote di partecipazione senza diritto di voto in SWB; tali conferimenti dovranno essere effettuati immediatamente prima del perfezionamento. Tale transazione rappresenterebbe per SWB un valore pre-money di circa 8,1 miliardi di dollari, soggetto a un potenziale aumento prima del closing qualora SWB sottoscriva ulteriori impegni vincolanti per contributi di asset aggiuntivi.”Io e i miei fratelli siamo orgogliosi di condividere finalmente la nostra visione di costruire una nuova banca mondiale chiamata SOUL – ha dichiarato Justin Lafazan – Le persone sono stanche delle istituzioni finanziarie tradizionali. Il nostro modello di business abbraccia nuove tecnologie, come l’intelligenza artificiale, le stablecoin e la tokenizzazione, che spostano la dinamica del potere dai pochi privilegiati alla massa. Stiamo portando la libertà finanziaria al 99% del mondo. SOUL sarà la banca più amata al mondo.” LEGGI TUTTO

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    SYS-DAT, buyback per 183 mila euro

    (Teleborsa) – SYS-DAT, società quotata su Euronext Milan, segmento STAR, operatore italiano nel settore ICT che offre servizi e soluzioni informatiche innovative per i principali segmenti industriali e del mercato di servizi, nell’ambito del programma di acquisto di azioni proprie comunicato il 9 ottobre 2025, ha reso noto di aver acquistato tra il 17 e il 21 novembre 2025 inclusi, complessivamente 33.767 azioni ordinarie proprie ad un prezzo medio di circa 5,43 euro e per un controvalore pari a 183.209,18 euro.A seguito degli acquisti sopra indicati, al 24 novembre la Società detiene 138.193 azioni proprie, corrispondenti allo 0,4417% del capitale sociale.In Borsa, intanto, buona la performance della società che offre soluzioni informatiche per i principali segmenti industriali, che si attesta a 5,36 euro, con un aumento dell’1,90%. LEGGI TUTTO

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    Ferrari prosegue il buyback e acquista azioni per oltre 34,4 milioni di euro

    (Teleborsa) – Ferrari ha comunicato di avere acquistato su Euronext Milan (EXM) e sul New York Stock Exchange (NYSE), dal 17 al 21 novembre 2025, un totale di 100.142 azioni ordinarie al prezzo medio unitario di 343,7525 euro, per un controvalore pari a 34.424.061,91 euro.Tali acquisti sono avvenuti nell’ambito del programma di acquisto di azioni proprie di 360 milioni di euro, quale ottava tranche del programma pluriennale di acquisto di azioni proprie di circa 2 miliardi di euro da eseguirsi entro il 2026.Dall’inizio di questa ottava tranche fino al 21 novembre 2025 il corrispettivo totale investito è stato:• 276.086.024,68 euro per n. 738.542 azioni ordinarie acquistate sul EXM• 81.914.456,27 USD per n. 190.587 azioni ordinarie acquistate sul NYSEAl 21 novembre 2025 Ferrari deteneva 16.603.424 azioni proprie ordinarie pari al 9,05% del capitale sociale.Dall’1 luglio 2022 al 21 novembre 2025, la Società ha riacquistato un totale di 5.940.149 azioni proprie sul EXM e NYSE, per un corrispettivo di 1.989.052.583,49 euro.Intanto, a Milano, migliora l’andamento del Cavallino rampante di Maranello, che si attesta a 338,4 euro, con un aumento dello 0,36%. LEGGI TUTTO