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    Debole Wall Street. Focus su Levi Strauss

    (Teleborsa) – Partenza debole per la borsa di Wall Street con gli occhi degli investitori rivolti all’evolversi del conflitto in Medio Oriente. Sul fronte macroeconomico, le nuove richieste di sussidi di disoccupazione sono aumentate più delle attese degli analisti. Attesa, tra poco, l’indagine dell’Institute for Supply Management sull’attività del settore dei servizi che, previsto rimanga in zona di espansione, costituisce la maggior parte dell’economia statunitense. Sul fronte societario, focus sul titolo Levi Strauss con la società che sta valutando la vendita del suo marchio Dockers, che ha registrato risultati insufficienti. Tra gli indici statunitensi, il Dow Jones lima lo 0,50%; sulla stessa linea, si posiziona sotto la parità l’S&P-500, che retrocede a 5.695 punti. Pressoché invariato il Nasdaq 100 (-0,17%); con analoga direzione, sui livelli della vigilia l’S&P 100 (-0,18%). LEGGI TUTTO

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    Farmaceutica, Urso: punta avanzata della crescita dell’export italiano

    (Teleborsa) – La Farmaceutica è diventata la punta avanzata della crescita dell’export italiano. Accanto a settori molto significativi del made in Italy che segnano l’eccellenza della produzioneitaliana come l’alimentazione, l’abbigliamento l’arredo, che perché proprio in Giappone trovano grande spazio, c’è proprio la Farmaceutica. Lo ha detto il ministro delle imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, nel corso della cerimonia inaugurale del sito produttivo di Takeda Manufacturing Italia a Rieti. Sempre più investitori, ha aggiunto Urso, “scelgono l’Italia come luogo dove meglio produrre in questa nuova competizione globale. Ringrazio il Giappone per avere avuto fiducia nel nostro paese e credo che questo possa segnare bene quello che noi oggi vogliamo fare, investendo e accogliendo sempre più investimenti stranieri soprattutto nei settori a più alta tecnologia come certamente la farmaceutica”.”Il prossimo anno – ha annunciato il ministro – realizzeremo un meeting per i più grandi investitori internazionali per illustrare le occasioni di investimento in Italia”. A tal proposito Urso ha ricordato che “per facilitare gli investimenti abbiamo già creato una mappa disponibile sul sito del Ministero con oltre 200 siti potenzialmente interessanti per gli investitori internazionali in cui abbiamo individuato le tipologie di investimento le potenzialità di incentivi”. LEGGI TUTTO

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    Italia è unico paese UE con prezzi delle case in calo dal 2010 ad oggi

    (Teleborsa) – Nel secondo trimestre del 2024, i prezzi delle case nell’Unione europea sono aumentati dell’1,9% e gli affitti dello 0,7% rispetto al primo trimestre del 2024. Rispetto al secondo trimestre del 2023, i prezzi delle case sono aumentati del 2,9%, mentre gli affitti sono aumentati del 3,0%. Lo comunica Eurostat.I prezzi delle case e gli affitti nell’UE hanno seguito un andamento simile tra il 2010 e il secondo trimestre del 2011, ma da allora si sono evoluti in modo diverso. Mentre gli affitti sono aumentati costantemente, i prezzi delle case hanno seguito un andamento più variabile, combinando periodi di calo seguiti da rapidi aumenti. Tra il 2010 e il secondo trimestre del 2024, i prezzi delle case sono aumentati del 52% e gli affitti del 25%.Confrontando il secondo trimestre del 2024 con il 2010, tra i paesi dell’UE per i quali sono disponibili dati, i prezzi delle case sono aumentati più degli affitti in 20 paesi. I prezzi delle case sono più che triplicati in Estonia (+232%) e Ungheria (+218%) e sono più che raddoppiati in Lituania (+178%), Lettonia (+146%), Repubblica Ceca (+131%), Austria (+111%), Portogallo (+106%), Lussemburgo (+103%) e Bulgaria (+102%). I prezzi delle case non sono cambiati a Cipro e sono diminuiti in Italia (-5%).Nello stesso periodo, gli affitti sono aumentati in 26 paesi dell’UE, con gli aumenti più elevati registrati in Estonia (+203%), Lituania (+178%), Irlanda (+106%) e Ungheria (+104%). L’unica diminuzione dei prezzi degli affitti è stata registrata in Grecia (-18%). LEGGI TUTTO

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    Giorgetti gela Piazza Affari: possibile prelievo sulle imprese

    (Teleborsa) – Le parole del ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, mandano KO il listino di Milano. Parlando a un evento di Bloomberg, ha detto che per la prossima manovra, “ci sarà una chiamata di contribuzione per tutti, non semplicemente per le banche”, suggerendo quindi il progetto di un prelievo inaspettato su una larga platea di imprese.In ogni caso, “non si tratta di tassare gli extra-profitti, ma di tassare i giusti profitti”, ha detto, spiegando che “nel percorso esigente di rientro del deficit è evidente che ci apprestiamo ad approvare una manovra che richiederà sacrifici da tutti” e che “sarà uno sforzo che l’intero paese deve sostenere, individui, ma anche società piccole, medie e grandi e la P.A.”.Per quanto riguarda la crescita economica, Giorgetti ha detto che l’obiettivo della crescita dell’1% continua ad essere “realistico”. “Se non sarà 1%, sarà molto, molto prossimo a quel risultato – ha proseguito – Tutta la vecchia Europa non cresce secondo le aspettative, ma in questo quadro noi facciamo meglio di altri””Oggi l’andamento conferma queste aspettative – ha sottolineato – è chiaro che c’è una situazione complessiva a livello internazionale, con la crisi in Medio Oriente che inevitabilmente condizionerà l’economia mondiale e italiana e c’è l’andamento non particolarmente felice di una economia come quella tedesca che impatta sulle forniture italiane. La manifattura e l’industria non va bene, ma oggi è più che compensata dall’andamento dei servizi”.Dopo le parole di Giorgetti, Piazza Affari ha iniziato a fare molto peggio degli altri mercati europei, in una giornata caratterizzata da un clima generalmente negativo. Poco dopo le 15, il FTSE MIB accusa una discesa dell’1,33% a quota 33.225 punti, rispetto ai 33.500 punti delle 14.Sulla stessa linea, perde terreno il FTSE Italia All-Share, che retrocede a 35.363 punti, ritracciando dell’1,28%. In discesa il FTSE Italia Mid Cap (-0,86%); sulla stessa linea, negativo il FTSE Italia Star (-0,8%).Tra le principali Borse europee deludente Francoforte, che si adagia poco sotto i livelli della vigilia, sostanzialmente invariato Londra, che riporta un moderato -0,04%, e preda dei venditori Parigi, con un decremento dell’1,00%. LEGGI TUTTO

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    Mattone a Roma: trilocale in vendita tipologia di abitazione preferita da chi cerca casa

    (Teleborsa) – Come nel 2019, a Roma è ancora il trilocale in vendita l’immobile più desiderato da chi cerca casa. L’interesse per questa tipologia di abitazione è cresciuto di un punto percentuale (dal 22% al 23%) rispetto al pre-pandemia, mentre ha perso un punto percentuale – dal 20% al 19%, pur rimanendo comunque al secondo posto – il bilocale in affitto. Il bilocale in vendita è invece la tipologia ad aver sperimentato il rialzo più importante nel medesimo arco temporale, pari a ben 3 punti percentuali, passando dal 15% al 18%. È questo uno dei temi al centro dell’incontro organizzato oggi da ASPESI Roma in collaborazione con Immobiliare.it e Intesa Sanpaolo.Chi desidera comprare una casa a Roma deve spendere di media, oggi, il 5,2% in più rispetto al 2019, con il prezzo al metro quadro medio che ha superato i 3.429 euro, tornando ai livelli di 10 anni fa. I canoni di affitto hanno conosciuto però un aumento ben più consistente, salendo quasi del 17% nello stesso arco temporale e sfondando il tetto dei 16 euro/mq.Tutti dati che evidenziano quanto il mercato immobiliare romano stia comunque attraversando un momento di buona salute, come testimoniato anche dai dati sulla domanda, che ha fatto segnare, nel confronto con il pre-pandemia, un +55,6% per le compravendite, per uno stock disponibile che invece si è di conseguenza fortemente ridotto, registrando un -77,7%. “L’andamento del mercato immobiliare romano presenta alcune peculiarità rispetto a quello di altre grandi città italiane – commenta Paolo Giabardo, direttore generale di Immobiliare.it –. Soprattutto, se quasi ovunque l’interesse per l’affitto oggi prevale sull’acquisto, con un cambiamento repentino rispetto a quanto accadeva nel pre-Covid, nella Capitale si sta evidenziando, al contrario, un continuo incremento della domanda da parte di chi intende acquistare. Ciò è dovuto principalmente all’aumento considerevole dei canoni, che negli ultimi anni a Roma sono cresciuti a un ritmo ben più sostenuto rispetto ai prezzi di vendita, disincentivando la ricerca di immobili in locazione”. Nonostante un rinnovato interesse per l’acquisto, però, rispetto al pre-Covid è calata notevolmente l’affordability – ovvero l’accessibilità al mercato di single e coppie considerando il reddito medio della città – come effetto più immediato dell’aumento diffuso dei prezzi. Se nel 2019 una persona che puntava ad acquistare un bilocale tutto per sé poteva permettersi il 26% di quelli in offerta, oggi questa percentuale si è abbassata al 15%.Situazione che migliora sommando i redditi di una coppia: la percentuale di accessibilità arriva infatti oggi fino al 71%, comunque in calo dal 2019, quando ammontava all’81% dei bilocali disponibili sul mercato.Sono soprattutto gli immobili nelle classi energetiche più alte a far lievitare i prezzi. A Roma, acquistare una casa in classe A o superiore, e quindi già pienamente efficiente, costa in media il 18% in più che comprarne una usata o da riqualificare, e quindi appartenente alle classi F o G, le meno performanti. In particolare, è il quartiere del Centro Storico quello più oneroso per chi desidera un’abitazione in classe A, con il costo medio al metro quadro che sfiora i 9.300 euro.”Trovo particolarmente significativo nel Report di Immobiliare.it su Roma la polarizzazione dell’andamento dei prezzi dal 2010 – dichiara Federico Filippo Oriana, presidente di ASPESI Unione Immobiliare – con il nuovo che in 14 anni arriva a +25% e l’usato a -15%. Trovo che questa sia l’ennesima conferma che in Italia si costruiscono pochissime residenze nuove perché sfavorite sia dalla normativa fiscale che da quella urbanistica. Con grande danno per l’ambiente, la qualità del lavoro, l’occupazione e il PIL”.(Foto: Gino Crescoli / Pixabay) LEGGI TUTTO

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    Commissione UE avvia procedura infrazione contro Italia su assicurazioni

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha deciso di avviare una procedura di infrazione, inviando una lettera di costituzione in mora, a Germania, Italia e Austria per non aver recepito correttamente le disposizioni della direttiva sulla distribuzione assicurativa. La direttiva sulla distribuzione assicurativa stabilisce standard minimi per la distribuzione di prodotti assicurativi nel mercato unico per garantire un elevato livello di professionalità, trasparenza e tutela dei consumatori. Le lettere di costituzione in mora sono relative alle disposizioni sugli intermediari assicurativi controllati da persone di paesi terzi nel caso di Austria e Germania, sugli intermediari assicurativi accessori che vendono prodotti assicurativi come aggiunta ai loro prodotti e servizi e sulla pubblicazione delle sanzioni nel caso della Germania e alle norme sulle attività transfrontaliere degli intermediari assicurativi in ??regime di libera prestazione di servizi nel caso dell’Italia. Germania, Italia e Austria hanno ora due mesi per rispondere e risolvere le carenze sollevate dalla Commissione. In assenza di una risposta soddisfacente, la Commissione può decidere di emettere un parere motivato. LEGGI TUTTO

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    IVS Group, dimissioni e cooptazione di due amministratori

    (Teleborsa) – IVS Group, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nel settore della distribuzione automatica (vending) di bevande e snack, ha comunicato che Paolo Caporali e Maurizio Traglio, membri del consiglio di amministrazione, con la qualifica di amministratori non indipendenti, hanno comunicato le proprie dimissioni.Il consiglio ha cooptato due nuovi amministratori, Antonio Baravalle ed Enrico Cavatorta, con la qualifica di amministratori non indipendenti, in carica fino alla prossima assemblea degli azionisti. LEGGI TUTTO

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    Amazon assume 250.000 persone negli USA per festività natalizie

    (Teleborsa) – Amazon, colosso globale dell’e-commerce, prevede di assumere 250.000 addetti ai trasporti e ai magazzini in questa stagione di acquisti natalizi, lo stesso numero dell’anno scorso. Si tratta di ruoli a tempo pieno, part-time e stagionali nelle nostre operazioni di evasione degli ordini e trasporto.Secondo quanto riferito dall’azienda, quasi un terzo delle persone che lavorano in Amazon come assunzione per le vacanze poi tornano.Tutti i dipendenti stagionali guadagnano almeno 18 dollari all’ora e hanno accesso a benefit completi come la copertura sanitaria non appena iniziano a lavorare. I dipendenti stagionali che rimangono in azienda possono vedere un aumento medio dello stipendio del 15% nei loro primi tre anni. LEGGI TUTTO