Wall Street a picco su timori dazi e recessione
(Teleborsa) – Wall Street avvia gli scambi in pesante ribasso, penalizzata come l’Europa e l’Asia dai timori di un aggravamento della guerra commerciale fra Stati uniti e paesi partner, dopo una indiscrezione del Wall Street Journal che parlava dell’imposizione di dazi più ampi da parte dell’Amministrazione Trump. Si guarda con preoccupazione alla data del 2 aprile quando saranno annunciati i dazi reciproci ed in cui Trump potrebbe anche annunciare tariffe contro altri settori come materie prime, semiconduttori e prodotti farmaceutici. Una scadenza che il presidente americano ha sibillinamente battezzato come Liberation Day. Gli indici USA si apprestano a chiudere un mese di marzo molto negativo, appesantiti dalle crescenti preoccupazioni commerciali ed economiche. Il timore è che le tariffe di Trump sosterranno l’inflazione e comprometteranno la crescita economica degli Stati Uniti nei prossimi mesi. Goldman Sachs vede una probabilità del 35% di recessione nei prossimi 12 mesi (PIL all’1%) e si aspetta anche che l’inflazione aumenti ulteriormente oltre l’obiettivo del 2% della Federal Reserve nel 2025.A questo punto si guarda anche al report sul mercato del lavoro, in uscita venerdì, che dovrebbe evidenziare la creazione di 151mila posti di lavoro.A New York, si muove sotto la parità il Dow Jones, che scende a 41.334 punti, con uno scarto percentuale dello 0,60%, continuando sulla scia ribassista rappresentata da quattro cali consecutivi, in essere da mercoledì scorso; sulla stessa linea, perde terreno l’S&P-500, che retrocede a 5.512 punti, ritracciando dell’1,23%. Giù il Nasdaq 100 (-2,02%) e l’S&P 100 (-1,52%). LEGGI TUTTO