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    Apertura positiva per Wall Street

    (Teleborsa) – Lieve aumento per la Borsa di New York, che mostra sul Dow Jones un rialzo dello 0,31%, bloccando così la scia ribassista sostenuta da quattro cali consecutivi, che ha preso il via venerdì scorso; sulla stessa linea, l’S&P-500 procede a piccoli passi, avanzando a 5.899 punti.In denaro il Nasdaq 100 (+0,85%); sulla stessa tendenza, guadagni frazionali per l’S&P 100 (+0,65%).Apprezzabile rialzo nell’S&P 500 per i comparti informatica (+0,89%), beni di consumo secondari (+0,84%) e telecomunicazioni (+0,75%). LEGGI TUTTO

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    Gas, Pichetto tranquillizza: non abbiamo problemi

    (Teleborsa) – Nessun effetto sulla disponibilità di gas per l’Italia dopo lo stop al transito di gas russo in Europa via Ucraina, per il mancato rinnovo del contratto tra Gazprom e Naftogaz. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, in una intervista a Radio Radicale. “Il peso della pipeline che attraversa l’Ucraina è notevole per l’Europa e per alcuni paesi dell’Europa in particoalre, Ungheria, Slovacchia. Per quanto riguarda l’italia la valutazione è diversa. Noi abbiamo preso gas dalla Gazprom nel 2024 anche più dell’anno precedente ma da gestione ordinaria e a seconda dei momenti il tiraggio è diverso. Per la quantità a livello nazionale tranquillizzo tutti, non abbiamo problemi. Abbiamo in questo momento uno stoccaggio che è all’80% di quello che è la quota di dosaggio, pertanto riusciamo a fare fronte al passaggio invernale dei prossimi due mesi, sotto l’aspetto quantitativo”. “Teniamo presente che Italia ha fornito l’Austria utilizzando proprio Tarvisio. Diversa la valutazione del massimo di attenzione che dobbiamo avere sui prezzi perché è chiaro che tutto questo determina una riduzione dei quantitativi in Europa e nel mercato spot a breve con alcuni rischi di speculazione, che secondo alcuni analisti abbiamo scontati negli ultimi mesi”, ha aggiunto Pichetto”Credo che a questo punto l’Unione europea dovrebbe rinnovare, e lo abbiamo chiesto, l’eventuale price cap, non a 180 euro come il precedente, ma a 50-60 euro e significa porre un freno a operazioni puramente finanziarie e che non c’entrano nulla con la materia prima”. LEGGI TUTTO

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    Gas, Goldman Sachs: freddo è fattore più forte dell’interruzione dei flussi in Ucraina

    (Teleborsa) – I prezzi del gas europeo sono aumentati del 14% nelle ultime due settimane, raggiungendo i 50 EUR/MWh questa settimana, il livello più alto in oltre un anno. Mentre il titolo principale di questa settimana nel gas naturale è stato l’interruzione dei flussi residui di gas russo attraverso l’Ucraina, il principale fattore di restringimento dei fondamentali del gas europeo nord-occidentale questo inverno è il clima più freddo della media attualmente previsto per le prossime due settimane, aiutato dalla bassa energia eolica e dalle interruzioni della produzione norvegese osservate a dicembre. Lo affermano gli analisti di Goldman Sachs in una ricerca sul tema.Se questa previsione fredda si realizzasse senza altre compensazioni, la banca d’affari vede rischi significativi che i prezzi TTF raggiungano un livello in cui diventa conveniente passare al petrolio in un intervallo di 63-84 EUR/MWh nei prossimi mesi, ben al di sopra del caso base TTF 2025 di 40 EUR/MWh in condizioni meteorologiche medie, per aiutare a gestire lo stoccaggio del gas europeo.Viene fatto notare che l’interruzione dei flussi di gas russo da 42 mcm/giorno a zero dal 1° gennaio rappresenta un netto restringimento dei bilanci del gas dell’Europa nord-occidentale nell’ordine di 16 mcm/giorno (il 2,7% della domanda prevista per il 2025 nella regione). “Per essere chiari, mentre l’Europa nord-occidentale non stava ricevendo nulla di quel gas, ci aspettiamo che l’Austria faccia affidamento sulle importazioni tramite gasdotto dalla Germania per coprire la sua domanda di gas e potenzialmente su ulteriori flussi marginali per integrare le esigenze della Slovacchia”, si legge nel documento.Secondo Goldman Sachs, un “fattore di restringimento più significativo e sorprendente dei bilanci del gas di gennaio sono le temperature molto più fredde della media attualmente previste per l’Europa nord-occidentale per le prossime due settimane, oltre 4 °C al di sotto della media decennale. Se si realizzassero, stimiamo che temperature così basse aumenterebbero la domanda di gas dell’Europa nord-occidentale di oltre 100 mcm/giorno a gennaio”.In ogni caso, gli analisti valutano i rischi di un esaurimento delle scorte come “molto bassi”, anche con una previsione meteorologica così fredda. La sfida principale per l’Europa è che più bassi sono i livelli di stoccaggio di fine marzo, più difficile sarà per la regione rifornirsi prima del prossimo inverno. In particolare, nello scenario più freddo della media attualmente previsto e ipotizzando che non ci siano compensazioni altrove nel bilancio, Goldman Sachs stima che i livelli di inventario di fine marzo 2025 scenderanno al 30% (rispetto al 35% in condizioni meteorologiche medie). Ciò porterebbe i livelli di stoccaggio di fine ottobre 2025 a un livello low 80s (rispetto a high 80s% in condizioni meteorologiche medie), ben al di sotto del requisito UE del 90%. Più specificamente, viene stimato che questo scenario creerebbe un deficit di 21 mcm/d nel mercato durante l’estate del 2025 (rispetto all’obiettivo UE del 90% di stoccaggio pieno). Considerando che i prezzi del gas europeo sono già ampiamente superiori ai costi di generazione del carbone, la prossima fonte di sostituzione della domanda è il passaggio da gas a petrolio (G2O), in un intervallo compreso tra 60 EUR/MWh (olio combustibile) e 78 EUR/MWh (combustibile distillato). Durante la crisi energetica europea del 2022, il passaggio da G2O nelle applicazioni industriali ha raggiunto il picco di 24 mcm/giorno. In questo scenario TTF più elevato, l’attesa è che venga consegnato GNL incrementale all’Europa (in competizione con l’Asia). Oltre a ulteriori cambiamenti nelle previsioni meteorologiche europee, i principali fattori trainanti da tenere d’occhio includono le previsioni meteorologiche per l’Asia nord-orientale e l’aumento delle imminenti aggiunte di capacità di liquefazione negli Stati Uniti. LEGGI TUTTO

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    Assoreti: raccolta netta delle reti a 4,9 miliardi (+95,4%)

    (Teleborsa) – A novembre la raccolta netta delle Reti di consulenza ha raggiunto i 4,9 miliardi di euro, segnando un aumento del 95,4% su base annua. Per il settimo mese consecutivo si registrano dinamiche di crescita tendenziale che hanno assunto maggiore incisività tra ottobre e novembre, con volumi pressoché raddoppiati rispetto all’anno precedente. Le risorse nette destinate ai prodotti del risparmio gestito, con un valore complessivo di 2,7 miliardi di euro, risultano più che quadruplicate rispetto a quanto realizzato a novembre 2023 e si conferma l’interesse prevalente per i fondi obbligazionari. È quanto fa sapere Assoreti, l’Associazione delle Società per la Consulenza agli Investimenti, in merito ai dati di raccolta di novembre 2024. Il comparto amministrato segna una crescita su base annuale del 15%, con 2,2 miliardi di euro; il saldo delle movimentazioni in strumenti finanziari è negativo per 231 milioni, principalmente per effetto dei deflussi di risorse riscontrato sui titoli di Stato, mentre la liquidità cresce di 2,4 miliardi. Il bilancio da inizio anno – sottolinea Assoreti – è, quindi, positivo per 45,3 miliardi, con una crescita del 18,8% nel confronto con l’anno precedente; le risorse nette investite in soluzioni gestite risultano pari a quasi 21 miliardi, mentre 24,3 miliardi di euro gravitano nel comparto amministrato tra strumenti finanziari (18,5 miliardi) e conti correnti e depositi (5,8 miliardi).La raccolta netta associata al servizio di consulenza con fee specifica (fee only/fee on top) si attesta, a novembre, a 581 milioni di euro; il bilancio da inizio anno risulta pari a 10,5 miliardi.”Anche a novembre le Reti ottengono un risultato importante, consolidando la crescita dell’industria grazie a verificati modelli di prestazione di consulenza qualificata. Prosegue inoltre la rimodulazione delle scelte di investimento, con più risorse destinate a soluzionigestite, un calo di interesse per i titoli di Stato e, di recente, un ritorno alla liquidità” dichiara Marco Tofanelli, segretario generale dell’Associazione.Risparmio gestitoLa crescita tendenziale del comparto coinvolge tutte le macro famiglie di prodotto con dinamiche assimilabili. La distribuzione diretta di quote di fondi comuni di investimento determina volumi di raccolta netta per 1,2 miliardi di euro (+339% a/a), tra gestioni collettivedi diritto estero (1 miliardo) e di diritto italiano (236 milioni). Le scelte di investimento continuano a privilegiare i fondi obbligazionari (1,1 miliardi) e, a seguire, i fondi flessibili (386 milioni) e monetari (130 milioni); si conferma il bilancio negativo della categoriaazionaria (-325 milioni) e di quella bilanciata (-117 milioni).I versamenti netti realizzati sui prodotti assicurativi/previdenziali ammontano, nel complesso, a 920 milioni di euro (+372% a/a); i premi netti in unit linked valgono 305 milioni, quelli destinati a prodotti multiramo e polizze vita tradizionali risultano rispettivamente paria 242 milioni e 220 milioni, mentre la raccolta netta in prodotti strettamente previdenziali raggiunge i 154 milioni di euro.La raccolta netta in gestioni patrimoniali individuali si attesta a 529 milioni di euro (+335% a/a); prevale l’investimento in Gpm sulle quali confluiscono risorse nette per 290 milioni di euro.Nel mese di novembre, quindi, il contributo complessivo delle Reti al sistema degli Oicr aperti, attraverso la distribuzione diretta e indiretta di quote, è positivo per circa 2,1 miliardi di euro, un risultato che compensa i deflussi realizzati dagli altri canali e determina la chiusurain pareggio per l’intero sistema (15 milioni). Medesima dinamica si osserva nella valutazione da inizio anno; l’apporto delle Reti risulta pari a quasi 17 miliardi di euro e porta in positivo il bilancio dell’intera industria dei fondi aperti (4,7 miliardi).Risparmio amministratoIl saldo complessivo delle movimentazioni che coinvolgono gli strumenti finanziari amministrati è negativo per 231 milioni. I deflussi di risorse coinvolgono in particolare i titoli di Stato (-856 milioni), i certificate (-112 milioni) e gli strumenti del mercato monetario(-53 milioni). Per i titoli azionari si riscontra la prevalenza degli acquisti sulle vendite per 377 milioni di euro; positivo anche il bilancio degli exchange traded product (309 milioni) e delle obbligazioni corporate (177 milioni). LEGGI TUTTO

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    Si muovono in territorio negativo gli Eurolistini, male Stellantis

    (Teleborsa) – Giornata negativa per Piazza Affari e le altre principali Borse europee, nell’ultima seduta di una settimana corta e senza grandi spunti per via delle festività di Capodanno. Sul fronte macroeconomico, il numero di disoccupati in Germania è aumentato meno del previsto a dicembre, secondo i dati pubblicati dall’Ufficio federale del lavoro. A Milano spicca la performance negativa di Stellantis, dopo che ieri sera sono stati diffusi i dati sulle immatricolazioni di dicembre (calo del 18,1% con una quota di mercato del 23,3%).Leggera crescita dell’Euro / Dollaro USA, che sale a quota 1,03. Sostanzialmente stabile l’oro, che continua la sessione sui livelli della vigilia a quota 2.656,9 dollari l’oncia. Nessuna variazione significativa per il mercato petrolifero, con il petrolio (Light Sweet Crude Oil) che si attesta sui valori della vigilia a 73,01 dollari per barile.Sale lo spread, attestandosi a +116 punti base, con un incremento di 3 punti base, con il rendimento del BTP decennale pari al 3,55%.Tra i mercati del Vecchio Continente sottotono Francoforte che mostra una limatura dello 0,40%, ferma Londra, che segna un quasi nulla di fatto, e scivola Parigi, con un netto svantaggio dello 0,85%.Il listino milanese continua la seduta sotto la parità, con il FTSE MIB che lima lo 0,42%, troncando così la scia rialzista sostenuta da tre guadagni consecutivi, iniziata venerdì scorso; sulla stessa linea, cede alle vendite il FTSE Italia All-Share, che retrocede a 36.445 punti. In frazionale calo il FTSE Italia Mid Cap (-0,25%); sulla stessa linea, poco sotto la parità il FTSE Italia Star (-0,28%).Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, seduta senza slancio per Saipem, che riflette un moderato aumento dell’1,31%. Piccolo passo in avanti per Mediobanca, che mostra un progresso dello 0,60%. Composta Nexi, che cresce di un modesto +0,59%. Performance modesta per Enel, che mostra un moderato rialzo dello 0,53%.I più forti ribassi, invece, si verificano su Stellantis, che continua la seduta con -3,31%. In rosso Campari, che evidenzia un deciso ribasso del 2,85%. Spicca la prestazione negativa di STMicroelectronics, che scende dell’1,72%. Iveco scende dell’1,70%.In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, Alerion Clean Power (+2,05%), Maire (+1,25%), Sanlorenzo (+0,91%) e ERG (+0,88%).I più forti ribassi, invece, si verificano su El.En, che continua la seduta con -2,43%. Calo deciso per Ferragamo, che segna un -2,36%. Sotto pressione Brembo, con un forte ribasso dell’1,69%. Deludente Credem, che si adagia poco sotto i livelli della vigilia. LEGGI TUTTO

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    UE, in vigore nuove norme sull’equilibrio di genere nei CdA delle società quotate

    (Teleborsa) – La direttiva europea sull’equilibrio di genere nei consigli di amministrazione delle società quotate è entrata in vigore alla fine del 2024, puntando a una rappresentanza di genere più equilibrata nei CdA delle società quotate in tutti gli Stati membri dell’UE.La direttiva stabilisce un obiettivo per le grandi società quotate dell’UE del 40% del sesso sottorappresentato tra gli amministratori non esecutivi e del 33% tra tutti gli amministratori.La scadenza per il recepimento da parte degli Stati membri era il 28 dicembre 2024 e le società devono raggiungere gli obiettivi entro il 30 giugno 2026.La quota di donne nei consigli di amministrazione è in media del 34% nell’UE. Dal 2010, la rappresentanza delle donne nei consigli di amministrazione aziendali è migliorata nella maggior parte degli Stati membri dell’UE, ma l’entità dei progressi varia notevolmente e in alcuni Stati membri è stagnante. Ad esempio, nel 2024, le donne rappresentavano il 39,6% dei membri del consiglio di amministrazione delle più grandi società quotate nei paesi con quote di genere vincolanti, rispetto al 33,8% nei paesi con misure soft e solo il 17% nei paesi che non hanno adottato alcuna misura.A questo punto, gli Stati membri devono aver recepito le norme della direttiva nella propria legislazione nazionale, tra cui: misure vincolanti specifiche per la procedura di selezione dei memebri del consiglio di amministrazione, con criteri trasparenti e neutri rispetto al genere; regola di preferenza per il candidato del sesso sottorappresentato, in caso di candidati ugualmente qualificati di entrambi i sessi; la divulgazione dei criteri di qualificazione se richiesta da un candidato non selezionato; impegni individuali delle società quotate per raggiungere l’equilibrio di genere tra i membri dei CdA esecutivi; segnalazione della composizione dei consigli di amministrazione e degli ostacoli al raggiungimento dell’obiettivo della direttiva, ove applicabile, e azioni intraprese per superarli.Sono previste sanzioni “efficaci, proporzionate e dissuasive” per le società che non rispettano gli obblighi di selezione e segnalazione trasparenti. Le sanzioni sono definite dagli Stati membri e possono includere multe e/o annullamento della nomina degli amministratori contestati, se necessario.La direttiva richiede inoltre agli Stati membri di pubblicare un elenco delle aziende che hanno raggiunto gli obiettivi di equilibrio di genere e di designare uno o più organismi per la promozione, l’analisi, il monitoraggio e il supporto dell’equilibrio di genere nei consigli di amministrazione.La Commissione europea verificherà le notifiche degli Stati membri delle loro misure di recepimento e se tali misure recepiscono correttamente le disposizioni della direttiva. La Commissione può avviare procedure di infrazione contro gli Stati membri che non notificano il recepimento o non recepiscono correttamente la direttiva.”L’equilibrio di genere riguarda l’equità per tutti e devono essere garantite pari opportunità in tutti gli aspetti della vita – ha detto Hadja Lahbib, Commissario per l’uguaglianza, la preparazione e la gestione delle crisi – Questa direttiva rappresenta una pietra miliare significativa: le norme adottate dall’UE nel 2022 devono ora essere applicate dagli Stati membri. Queste norme libereranno lo straordinario potenziale delle donne per guidare la nostra crescita e innovazione. Farò un follow-up per garantire che questa importante legislazione venga recepita correttamente dagli Stati membri e applicata in modo diligente. Insieme, possiamo rompere il soffitto di cristallo”.(Foto: Benjamin Child on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    UE autorizza acquisto di EEW Offshore Wind EU da parte di EEW e Sumitomo

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha approvato, ai sensi del Regolamento sulle concentrazioni dell’UE, l’acquisizione del controllo congiunto di EEW Offshore Wind EU da parte di EEW Holding, entrambe tedesche, e Sumitomo del Giappone. La transazione riguarda principalmente la produzione di grandi tubi in acciaio utilizzati nella costruzione di parchi eolici offshore.La Commissione ha concluso che la transazione notificata non solleverebbe preoccupazioni in materia di concorrenza, dato l’impatto limitato sulla struttura del mercato. La transazione notificata è stata esaminata ai sensi della procedura di revisione semplificata delle concentrazioni. LEGGI TUTTO

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    GDF, sequestrati 16 milioni di euro di crediti di imposta per illeciti nei lavori Superbonus

    (Teleborsa) – A seguito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, la Guardia di Finanza ha dato esecuzione a un decreto di sequestro di crediti d’imposta, per un ammontare complessivo di oltre 16 milioni di euro, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Roma, nei confronti di una società per azioni capitolina.Con funzioni di “general contractor”, la società ha organizzato lavori edili, finanziati con il “Superbonus”, in ben 630 cantieri dislocati in tutto il territorio nazionale.Nel triennio 2021-2023, ha fatturato oltre 167 milioni di euro e ottenuto crediti d’imposta indebiti per oltre 80 milioni di euro. I riscontri eseguiti hanno posto in risalto le ipotesi delittuose di truffa ai danni dello Stato per la percezione degli incentivi statali non spettanti, l’emissione e l’utilizzo di fatture relative a operazioni in tutto o in parte inesistenti, nonché illecite compensazioni e false asseverazioni.Più nel dettaglio, in una parte dei cantieri esaminati, gli interventi edili non hanno trovato corrispondenza con la relativa documentazione tecnica, come ad esempio i computi metrici. In altri casi, pur non essendo stata eseguita alcuna opera edile, sono state rilevate fatturazioni della società nei confronti degli ignari proprietari, al fine di ottenere illecitamente i crediti d’imposta.Il meccanismo fraudolento è stato attuato anche grazie alla compiacenza di professionisti i quali, anziché svolgere funzioni di vigilanza e garanzia per il sistema, si sono messi a disposizione della società, avallando e sottoscrivendo comunicazioni e certificazioni false.In collaborazione con le competenti Direzioni Provinciali dell’Agenzia delle Entrate sono stati bloccati crediti d’imposta per ulteriori 8 milioni di euro. LEGGI TUTTO