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    USA, prezzi alla produzione settembre come da attese a +2,7% su anno

    (Teleborsa) – Accelera leggermente, come da attese, la crescita dei prezzi alla produzione negli Stati Uniti. Secondo il Dipartimento del Lavoro americano (BLS), i prezzi alla produzione sono solo saliti dello 0,3% a settembre 2025 su base mensile, dopo il -0,1% del mese precedente e contro il +0,3% stimato dagli analisti. Su base annua i prezzi hanno registrato un incremento del 2,7%, uguale al consensus (+2,7%) e superiore al mese precedente (+2,6%).I prezzi dei beni e servizi “core”, ovvero l’indice depurato dalle componenti più volatili quali il settore alimentare e quello dell’energia, hanno registrato un +0,1% su base mensile (-0,1% il mese precedente e +0,2% atteso), mentre su anno registrano un +2,6% contro il +2,8% del mese precedente (+2,7% atteso). LEGGI TUTTO

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    USA, vendite al dettaglio salgono meno delle attese a settembre

    (Teleborsa) – Aumentano meno delle attese le vendite al dettaglio negli Stati Uniti. Nel mese di settembre 2025, si è registrata una variazione positiva dello 0,2% su base mensile a 733,3 miliardi di dollari, dopo il +0,6% del mese precedente. Il dato comunicato dall’US Census Bureau è peggiore delle attese degli analisti che avevano stimato un aumento dello 0,4%.Su base annua si è registrato un aumento del 4,3% dopo il +5% del mese precedente.Il dato “core”, ossia le vendite al dettaglio escluse le auto, registra un +0,3% su base mensile, rispetto al +0,3% delle attese e il +0,6% del mese precedente (rivisto da un preliminare di +0,7%).(Foto: Hanson Lu on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Germania, economia stagnante nel terzo trimestre con deboli esportazioni

    (Teleborsa) – Economia stagnante come da attese in Germania nel terzo trimestre del 2025. Lo comunica la lettura definitiva diffusa dall’Ufficio statistico federale tedesco: il PIL del 3° trimestre evidenzia un dato invariato su base trimestrale, uguale alla prima lettura e al consensus. Nel trimestre precedente si era registrata una diminuzione dello 0,2%.Confermato anche il dato su base tendenziale, che evidenzia un modesto incremento dello 0,3%, rispetto al +0,3% della stima preliminare e del consensus, dopo il +0,2% rilevato nel trimestre precedente. “Le deboli esportazioni hanno avuto un effetto frenante sull’attività economica nel terzo trimestre, mentre la formazione di capitale è leggermente aumentata”, afferma Ruth Brand, presidente dell’Ufficio federale di statistica. LEGGI TUTTO

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    ABN AMRO taglia 5.200 posti di lavoro nel nuovo piano. Vende Alfam a Rabobank

    (Teleborsa) – ABN AMRO, colosso bancario olandese, ha presentato la nuova strategia e le prospettive finanziarie per il periodo 2026-2028 in occasione del Capital Markets Day. Tre sono le priorità strategiche per i prossimi anni: accelerare la crescita redditizia, ridimensionare la base di costo della banca, inclusa una riduzione netta del personale di 5.200 persone entro il 2028 rispetto al 2024, e investire il capitale laddove genera i rendimenti più elevati.I principali obiettivi finanziari per il 2028 sono: ROE di almeno il 12%, rapporto costi/ricavi inferiore al 55%, ricavi a oltre 10 miliardi di euro, rapporto CET1 superiore al 13,75%; allocazioni alla Corporate Bank ridotte a circa il 50%.”Ancorati alle nostre solide radici e alla tradizione olandese, ci concentriamo su una crescita sostenibile e redditizia nell’Europa nord-occidentale”, ha detto la CEO Marguerite Bérard.”Al centro della nostra strategia ci sono cinque ambizioni strategiche a lungo termine – ha spiegato – Puntiamo a rafforzare la nostra posizione nel retail banking olandese, offrendo un’esperienza cliente di alto livello. Diventeremo una delle prime cinque banche private in Europa. Il supporto al patrimonio familiare e alle imprese rimane una priorità fondamentale, in quanto rappresentano la spina dorsale dell’economia. Inoltre, guideremo la crescita supportando le principali transizioni europee in settori quali la digitalizzazione, l’energia, la mobilità e la difesa. Infine, ci impegniamo a mantenere la nostra posizione tra le prime tre banche private a livello mondiale nel clearing”.ABN AMRO ha anche annunciato di aver raggiunto un accordo per la vendita della sua controllata al 100% Alfam, la divisione prestiti personali di ABN AMRO, a Rabobank. ABN AMRO continuerà a offrire prestiti personali ai propri clienti, ora tramite un accordo con Rabobank.Viene spiegato che il mercato dei prestiti personali è altamente competitivo, il che rende la scalabilità sempre più importante. Unendo le forze con Rabobank, i clienti continueranno a ricevere un servizio di alta qualità, basandosi sulle solide basi che Alfam ha costruito. L’accordo è inoltre in linea con l’obiettivo strategico di ABN AMRO di semplificare l’organizzazione per migliorare ulteriormente le prestazioni operative. L’operazione avrà un impatto positivo sul coefficiente patrimoniale CET1 di ABN AMRO di circa 5 punti base. Ciò include una riduzione di circa 1,2 miliardi di euro degli RWA e una perdita contabile prevista di circa 100 milioni di euro. LEGGI TUTTO

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    Europa, immatricolazioni auto ancora in rialzo a ottobre. Stellantis +4,6%

    (Teleborsa) – A ottobre 2025 le immatricolazioni di nuove auto nell’UE sono aumentato del 5,8% rispetto allo stesso mese del 2024, mentre da inizio anno segnano un +1,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, segnando il quarto mese consecutivo di crescita, secondo i dati dell’Associazione europea dei costruttori di automobili (ACEA).Nonostante questo recente slancio positivo, i volumi complessivi rimangono ben al di sotto dei livelli pre-pandemia. La quota di mercato delle auto elettriche a batteria ha raggiunto il 16,4% da inizio anno, i veicoli ibridi elettrici sono la tipologia di alimentazione più popolare tra gli acquirenti, con gli ibridi plug-in che continuano a guadagnare terreno.Fino a ottobre 2025, le auto elettriche a batteria rappresentavano il 16,4% della quota di mercato dell’UE, in aumento rispetto al valore di riferimento del 13,2% registrato a ottobre 2024 da inizio anno. Le immatricolazioni di auto ibride elettriche hanno conquistato il 34,6% del mercato, rimanendo la scelta preferita dai consumatori dell’UE. Nel frattempo, la quota di mercato combinata delle auto a benzina e diesel è scesa al 36,6%, rispetto al 46,3% registrato nello stesso periodo del 2024.Auto elettricheNei primi dieci mesi del 2025, sono state immatricolate 1.473.447 nuove auto elettriche a batteria, che rappresentano il 16,4% della quota di mercato dell’UE. I quattro mercati più grandi dell’UE, che insieme rappresentano il 62% delle immatricolazioni di auto elettriche a batteria, hanno registrato incrementi: Germania (+39,4%), Belgio (+10,6%), Paesi Bassi (+6,6%) e Francia (+5,3%).I dati di ottobre 2025 mostrano anche un aumento delle immatricolazioni di nuove auto ibride elettriche nell’UE, che hanno raggiunto le 3.109.362 unità, trainate dalla crescita nei quattro mercati principali: Spagna (+27,1%), Francia (+26,3%), Germania (+10,3%) e Italia (+8,9%). I modelli ibridi elettrici rappresentano il 34,6% del mercato totale dell’UE.Le immatricolazioni di auto elettriche ibride plug-in continuano a crescere, raggiungendo le 819.201 unità nello stesso periodo. Questo è stato trainato dall’aumento dei volumi in mercati chiave come Spagna (+109,6%), Italia (+76,5%) e Germania (+63,4%). Di conseguenza, le auto elettriche ibride plug-in rappresentano ora il 9,1% delle immatricolazioni di auto nell’UE, in aumento rispetto al 7% dell’anno scorso.La variazione su base annua a ottobre 2025 ha mostrato un aumento del 38,6% per le auto elettriche a batteria e del 9,4% per le auto elettriche ibride, mentre le auto elettriche ibride plug-in hanno registrato un aumento del 43,2%.Auto a benzina e dieselDa inizio anno a ottobre, le immatricolazioni di auto a benzina sono diminuite del 18,3%, con cali in tutti i principali mercati. La Francia ha registrato il calo più significativo, con un crollo delle immatricolazioni del 32,3%, seguita da Germania (-22,5%), Italia (-16,9%) e Spagna (-13,7%).Con 2.459.151 nuove auto immatricolate finora, la quota di mercato della benzina è scesa al 27,4% dal 34% dello stesso periodo dell’anno scorso. Analogamente, il mercato delle auto diesel è diminuito del 24,5%, con una quota del 9,2% a ottobre 2025. Inoltre, la variazione su base annua di ottobre 2025 ha mostrato un calo del 14,3% per la benzina e del 21,9% per il diesel.Le case automobilisticheLe vendite complessive nell’Unione europea, in Gran Bretagna e nell’Associazione Europea di Libero Scambio sono state 1,092 milioni di autovetture nel mese di ottobre (+4,9% su anno), con un aumento dell’1,9% da inizio anno.Le immatricolazioni di Volkswagen, Stellantis e Renault aumentano su base annua rispettivamente del 6,5%, 4,6% e 10,6%. Nonostante ciò, le immatricolazioni di Stellantis (che comprende tra gli altri i marchi Fiat, Jeep, Alfa Romeo, Peugeot, Opel/Vauxhall, Citroen e Ds) diminuiscono del 4,7% dall’inizio dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2024, mentre quelle di Volkswagen salgono del 4,6% e quelle di Renault del 7,3%. Guardando al periodo gennaio-ottobre, le quote di mercato di Volkswagen, Stellantis e Renault sono, rispettivamente, del 26,9%, 14,7% e 10,1%.Le vendite di Tesla calano del 48,5% a ottobre rispetto a un anno fa (quota di mercato dal 1,3% a 0,6%), mentre quelle di BYD aumentano del 206,8%, arrivando a detenere l’1,6% della quota di mercato rispetto allo 0,5% dell’ottobre 2024. LEGGI TUTTO

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    Kiko, fatturato 9 mesi sale a 655 milioni di euro con EBITDA in calo

    (Teleborsa) – Kiko, rivenditore italiano di cosmetici, ha chiuso i primi nove mesi del 2025 con un fatturato in aumento del 5,4% su base annua, raggiungendo i 655 milioni di euro, mentre l’EBITDA reported è sceso a 88 milioni di euro, dai 100 milioni di euro dello stesso periodo del 2024. È quanto emerge da una nota di S&P Global Ratings con cui l’agenzia di rating ha assegnato un rating “B+” alle obbligazioni senior secured floating da 540 milioni di euro con scadenza 2032 emesse da Duomo Bidco SpA, una controllata di Duomo Topco Srl, la società controllante di Kiko. L’anno scorso L Catterton ha acquistato la maggioranza della società dalla famiglia Percassi.S&P ritiene che l’operazione proposta sia sostanzialmente neutrale, in quanto il gruppo intende utilizzare i proventi per rimborsare integralmente le obbligazioni senior secured da 500 milioni di euro in scadenza originariamente a luglio 2031, rimborsare 35 milioni di euro di utilizzo della linea di credito revolving (RCF) e le commissioni di transazione. Dopo l’operazione, l’attesa è che il rapporto debito/EBITDA rettificato sarà di circa 4,1x a fine 2025, in aumento rispetto a 3,8x nel precedente scenario base, a causa di un utilizzo della RCF maggiore di quanto previsto.L’operazione estende la scadenza del debito a gennaio 2032 e S&P prevede che consentirà al gruppo di ridurre l’onere degli interessi, sostenendo la generazione del free operating cash flow after leases. LEGGI TUTTO

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    Poste Italiane, Moody’s alza rating a “Baa2” con outlook stabile

    (Teleborsa) – Moody’s ha alzato il rating di Poste Italiane a “Baa2” da “Baa3”. L’outlook è passato da positivo a stabile. L’azione odierna riflette il fatto che la qualità del credito di Poste è strettamente correlata a quella del Governo italiano (Moody’s ha promosso l’Italia dopo 23 anni, alzando il rating a Baa2).Il rating riflette il solido profilo aziendale di Poste, sostenuto dalla sua posizione di leadership come operatore postale italiano e fornitore di servizi finanziari, nonché dai suoi risultati operativi e dai suoi indicatori di credito costantemente solidi. I risultati operativi di Poste hanno continuato a migliorare nei primi nove mesi del 2025, con un fatturato in crescita del 4% su base annua e un utile operativo che ha raggiunto la cifra record di 2,5 miliardi di euro, in crescita del 10% rispetto all’anno precedente. L’azienda ha confermato il suo obiettivo di EBIT rettificato di 3,2 miliardi di euro per l’intero anno. Questo obiettivo è stato rivisto al rialzo dopo i risultati del primo semestre.L’agenzia di rating prevede che Poste continuerà a implementare con successo il suo piano strategico, facendo leva sulla sua ampia base clienti e sulla sua piattaforma di distribuzione, e prevede che i suoi funds from operations si manterranno intorno ai 3 miliardi di euro all’anno fino al 2027. I solidi indicatori di credito dell’azienda, con una leva finanziaria che rimarrà inferiore a 1,5x fino al 2026, offrono la flessibilità finanziaria necessaria per far fronte al previsto aumento degli investimenti e all’aumento dei dividendi, nonché all’accelerazione della politica di M&A dell’azienda.(Foto: © GoneWithTheWind / 123RF) LEGGI TUTTO

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    Yakkyo, dietrofront sul delisting dall’EGM PRO. Conforti: analizzare meglio prospettive

    (Teleborsa) – Il CdA di Yakkyo, società quotata su Euronext Growth Milan – Segmento Professionale e attiva nello sviluppo di soluzioni software per il processo di dropshipping, ha deliberato in una riunione d’emergenza di sospendere il processo di delisting e quindi di non procedere alla convocazione dell’assemblea degli azionisti originariamente prevista per inizio dicembre.La decisione è stata assunta alla luce di nuove e stringenti valutazioni di natura strategica svolte dal management e condivise dal CdA, si legge in una nota, rese necessarie in seguito alla ricezione di una comunicazione da parte di Camilia Srl, socio di maggioranza partecipato da Giovanni Conforti, con la quale lo stesso ha formalmente dichiarato la propria intenzione di non esprimere voto favorevole in seno alla convocanda assemblea.”Riteniamo – ha dichiarato – che la società non debba avviare in questo momento il processo di delisting prima di aver meglio analizzato le prospettive economiche dell’azienda, che ha raggiunto in questi anni risultati molto incoraggianti in relazione a quali ci teniamo a congratularci con il management. Ci aspettiamo dunque soluzioni più dinamiche al fine di potenziare le possibilità di investimento dell’azienda al fine di cogliere le opportunità di un business ormai ben avviato e che pare ancora potere esprimere una crescita importante”.Camilia Srl, riconducibile al presidente e AD Giovanni Conforti, è al 63,74% del capitale sociale. Conforti siede in CdA. LEGGI TUTTO