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    Superbonus, misura pesa sui rincari delle costruzioni (+20%)

    (Teleborsa) – Il superbonus spinge i costi della costruzione, saliti in tre anni di circa il 20%. A spiegarlo è uno studio di due analisti della Banca d’Italia, Francesco Corsello e Valerio Ercolani, secondo cui proprio al Superbonus è imputabile circa la metà dei rincari. Il Superbonus, ricordano i due economisti, “è uno dei più grandi programmi fiscali” implementati in Italia dopo lo scoppio della pandemia.Si tratta di in un “generoso” credito d’imposta per specifici tipi di ristrutturazioni edilizie, in particolare legate ai miglioramenti dell’efficienza energetica e della resilienza sismica. Fino a marzo 2024 – prima dell’entrata in vigore del decreto legge 39/2024 – in molti casi poteva essere utilizzato non solo direttamente dai beneficiari come sconto sui loro debiti fiscali, ma anche trasferito a terzi o esercitato come sconto in fattura, “rendendolo in linea di principio attraente anche per gli individui con debiti fiscali relativamente bassi o scarsa liquidità”.Il suo impatto in termini di costi pubblici maturati nell’indebitamento netto, secondo le valutazioni di Corsello e Erolani, si attesterebbe a quasi l’1%, il 3% e il 4% del PIL nel 2021, 2022, 2023, rispettivamente, per una dotazione complessiva di oltre 150 miliardi di euro. Infatti, spiegano i ricercatori, da aprile 2024 l’utilizzo del Superbonus, almeno per la sua componente più consistente relativa ai miglioramenti dell’efficienza energetica, “si è praticamente arrestato”. Gli incentivi edilizi, si legge nel report, avrebbero contribuito per circa metà dell’aumento di tali costi tra settembre 2021 e dicembre 2023. LEGGI TUTTO

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    In recupero la Borsa di Milano. Deboli gli altri mercati europei

    (Teleborsa) – Si muovono con debolezza i principali mercati di Eurolandia, dopo la pausa natalizia, in una seduta ancora caratterizzata da un clima festivo e scambi contenuti.Sostanzialmente stabile l’Euro / Dollaro USA, che continua la sessione sui livelli della vigilia e si ferma a 1,042. L’Oro mantiene la posizione sostanzialmente stabile su 2.629,6 dollari l’oncia. Seduta sulla parità per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che si attesta a 69,78 dollari per barile.Consolida i livelli della vigilia lo spread, attestandosi a +115 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 3,53%.Nello scenario borsistico europeo nulla di fatto per Francoforte, che passa di mano sulla parità, incolore Londra, che non registra variazioni significative, rispetto alla seduta precedente, e Parigi avanza dello 0,30%. Seduta in lieve rialzo per Piazza Affari, con il FTSE MIB, che avanza a 33.825 punti; sulla stessa linea, il FTSE Italia All-Share avanza in maniera frazionale, arrivando a 36.017 punti.In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo STMicroelectronics (+1,80%), Nexi (+1,29%), Banco BPM (+1,22%) e Iveco (+1,13%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Amplifon, che prosegue le contrattazioni a -1,14%.Tentenna Inwit, con un modesto ribasso dello 0,92%.Giornata fiacca per Terna, che segna un calo dello 0,84%.Piccola perdita per Hera, che scambia con un -0,83%.Al Top tra le azioni italiane a media capitalizzazione, Banco di Desio e della Brianza (+2,48%), The Italian Sea Group (+2,34%), D’Amico (+2,27%) e Tinexta (+1,92%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Garofalo Health Care, che continua la seduta con -1,07%. LEGGI TUTTO

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    Spagna, frenano vendite al dettaglio a novembre

    (Teleborsa) – Frena la crescita del commercio al dettaglio in Spagna nel mese di novembre. Secondo l’ultima rilevazione dell’Istituto Nazionale di Statistica spagnolo (INE), le vendite al dettaglio hanno registrato una crescita dell’1% su base annua dopo il +3,4% riportato a ottobre (dato rivisto da un preliminare di +3,5%). Le stime degli analisti erano per un aumento del 2,8%.Su base mensile si registra una discesa dello 0,6% dopo la variazione nulla del mese precedente. La serie grezza (non destagionalizzata) registra un aumento pari al 2% su base annuale. LEGGI TUTTO

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    Giappone, vendite dettaglio novembre in aumento oltre attese

    (Teleborsa) – Crescono più delle attese le vendite al dettaglio in Giappone. Secondo quanto reso noto dal Ministero del Commercio Internazionale e dell’Industria (METI), le vendite a novembre, su base mensile, sono salite dell’1,8% contro il -0,2% del mese precedente e il +1,5% stimato dagli analisti.Le vendite sono salite del 2,8% su base annuale, dopo il +1,3% di ottobre.Quanto alle vendite all’ingrosso, riportano un +4% su anno e una variazione nulla su mese. Le vendite totali hanno evidenziato così un incremento del 3,7% tendenziale e dello 0,4% su mese. LEGGI TUTTO

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    Giappone, produzione industriale in calo a novembre

    (Teleborsa) – Attesa in calo la produzione delle fabbriche giapponesi. Secondo la stima preliminare del Ministero del Commercio Internazionale e dell’Industria giapponese (METI), l’indice della produzione industriale, nel mese di novembre, dovrebbe registrare un decremento del 2,3% su base mensile, dopo il +2,8% registrato a ottobre. Le stime degli analisti sono per una flessione più forte del 3,4%.Le stime per i prossimi due mesi indicano un +2,1% a dicembre ed un +1,3% a gennaio 2025. Al calo della produzione contribuisce la decrescita delle consegne (-2,7% su mese) e il calo delle scorte (-0,9%). La ratio delle scorte è pari a +3,2%. LEGGI TUTTO

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    Stress test, le grandi banche americane fanno causa alla Fed

    (Teleborsa) – Le banche americane puntano il dito contro la Fed e la sua mancanza di trasparenza nel condurre gli stress test annuali criticando i requisiti troppo elevati imposti sul capitale.I giganti del credito, da Goldman Sachs a Citigroup, passando per JPMorgan, sono pronti a portare il presidente della banca centrale americana, Jerome Powell, in giudizio, con l’obiettivo di prevenire cambiamenti che siano negativi per il sistema. Lunedì, 23 dicembre, la Fed aveva annunciato di voler apportare modifiche significative ai suoi “stress test” annuali sulle grandi banche, nel tentativo di renderli più trasparenti e meno prevedibili. Le modifiche in esame includono la pubblicazione dei modelli che la banca centrale utilizza per determinare le perdite ipotetiche che le banche dovrebbero affrontare nell’ambito dell’esame, nonché l’accoglienza di commenti pubblici su di essi.Secondo Bank Policy Insititute, American Bankers Association e la US Chamber of Commerce, le organizzazioni che rappresentano le grandi banche, non c’è infatti alcuna certezza che le “riforme annunciate dalla Fed possano fornire un rimedio tempestivo ai danni derivanti dall’attuale sistema”, caratterizzato da una “mancanza di trasparenza che si traduce in una significativa e imprevedibile volatilità nei requisiti di capitale”. LEGGI TUTTO

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    Appuntamenti macroeconomici del 27 dicembre 2024

    (Teleborsa) – Venerdì 27/12/202400:30 Giappone: Tasso disoccupazione (atteso 2,5%; preced. 2,5%)00:50 Giappone: Produzione industriale, mensile (atteso -3,4%; preced. 2,8%)00:50 Giappone: Vendite dettaglio, annuale (atteso 1,5%; preced. 1,3%)09:00 Spagna: Vendite dettaglio, annuale (preced. 3,5%)14:30 USA: Scorte ingrosso, mensile (atteso 0,3%; preced. 0,2%)16:30 USA: Stoccaggi gas, settimanale (preced. -125 Mld piedi cubi)17:00 USA: Scorte petrolio, settimanale (atteso -1,6 Mln barili; preced. -934K barili)(Foto: Silkstock – stock.adobe.com (ex Fotolia.it)) LEGGI TUTTO

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    Eventi e scadenze del 27 dicembre 2024

    (Teleborsa) – Venerdì 27/12/2024Appuntamenti:11:00 – Assogestioni – Mappa mensile risparmio gestito – Assogestioni diffonderà i dati di raccolta e patrimonio dell’industria relativi al mese di novembre 2024(Foto: a_korn – stock.adobe.com (ex Fotolia)) LEGGI TUTTO