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    USA, spese per costruzioni salgono più delle attese a ottobre

    (Teleborsa) – Aumenta più delle attese la spesa per costruzioni in USA a ottobre 2024. Il dato, comunicato dal Dipartimento del Commercio americano, si attesta a 2.174 miliardi di dollari, registrando una crescita dello 0,4% su base mensile, rispetto al +0,2% delle stime degli analisti, dopo il +0,1% di settembre. Su base annua si è visto invece un incremento del 5%.Tra le costruzioni private, le cui spese sono salite dello 0,7% a 1.676,4 miliardi di dollari, quelle di tipo residenziale sono salite dell’1,5% a 934 miliardi di dollari. La spesa in ambito pubblico ha segnato un decremento dello 0,5% a 497,6 miliardi di dollari. LEGGI TUTTO

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    Giustizia Tributaria, Commercialisti: siglato protocollo d’intesa con CPGT

    (Teleborsa) – La presidente del Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria (CPGT), Carolina Lussana, e il presidente del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (CNDCEC), Elbano de Nuccio, hanno firmato oggi un protocollo d’intesa finalizzato al perseguimento delle rispettive finalità istituzionali e al miglioramento della funzionalità della Giustizia Tributaria nel superiore interesse dei cittadini. Tra le attività che i due organismi potranno mettere in atto ci sono l’organizzazione congiunta di eventi scientifici e culturali in materia tributaria; la stipula di una convenzione per la realizzazione di corsi periodici di carattere teorico-pratico per la formazione continua e l’aggiornamento professionale dei giudici e dei magistrati tributari; l’istituzione di un tavolo congiunto per individuare “buone prassi” nell’organizzazione dell’attività degli uffici giudiziari e per la soluzione di eventuali criticità riscontrate.Inoltre, grazie al protocollo, potrà essere individuata un’eventuale collaborazione dei commercialisti all’attività di competenza dell’Ufficio del massimario nazionale istituito presso il CPGT per rilevare, classificare e ordinare in massime le decisioni delle corti di giustizia tributaria di secondo grado e le più significative tra quelle emesse dalle corti di giustizia tributaria di primo grado che alimentano la banca dati della giurisprudenza tributaria di merito, gestita dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Potranno anche essere elaborate proposte comuni di revisione della normativa vigente in materia tributaria. In virtù dell’accordo, infine, i due organismi potranno definire modalità di trasmissione delle informazioni riguardanti le azioni disciplinari intraprese dal CPGT nei confronti di giudici tributari iscritti all’Albo dei commercialisti e quelle intraprese dai Consigli di disciplina istituiti presso gli Ordini dei commercialisti nei confronti di iscritti all’Albo che rivestano il ruolo di giudici tributari.”La giustizia tributaria con la legge 130 del 2022 ha cambiato radicalmente volto. La formazione in materia fiscale riveste ora un ruolo quanto mai cruciale. In un contesto dove la normativa è oggetto di frequenti modifiche ed interpretazioni, è fondamentale che tutti gli operatori del processo tributario mantengano un alto livello di competenza e aggiornamento – ha affermato Lussana –. Con questo protocollo sono certa che si raggiungeranno grandi risultati, migliorando ancor di più la qualità delle sentenze in modo da fornire le giuste risposte al cittadino che chiede, da un lato, svolgimento di processi in tempi rapidi e con modalità trasparenti, e dall’altro che le iniziative e le decisioni siano qualitativamente adeguate e tecnicamente corrette”.”Questo protocollo d’intesa ha il fine di rafforzare il dialogo tra i nostri due organismi per contribuire a realizzare attività di pubblico interesse per il buon funzionamento del sistema tributario italiano – ha dichiarato de Nuccio –. Un ambito nel quale i commercialisti rivestono un ruolo sempre più centrale grazie all’attività e ai risultati conseguiti dal nostro Consiglio Nazionale come, ad esempio, l’ammissione anche dei laureati in economia al concorso per la nomina a magistrato tributario. Una scelta che garantisce alla giustizia tributaria italiana l’apporto di competenze tecnico-professionali imprescindibili che fanno parte del nostro bagaglio formativo”. LEGGI TUTTO

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    Deutsche Borse torna nelle dark pool con il rilancio di Xetra Midpoint

    (Teleborsa) – Deutsche Borse Cash Market lancerà Xetra Midpoint il 9 dicembre. La funzionalità di trading è rivolta ai clienti istituzionali e offre loro l’accesso a una dark pool che facilita l’esecuzione efficiente degli ordini al prezzo medio. Xetra Midpoint è integrato nel mercato di riferimento Xetra, dove avviene la formazione dei prezzi in molte azioni tedesche e in un’ampia gamma di ETF.La nuova offerta garantisce che tutte le negoziazioni vengano concluse al prezzo di riferimento medio in tempo reale di questi titoli. “Arriva in un momento in cui il dark trading sta guadagnando slancio in tutta Europa e soddisfa la crescente domanda dei partecipanti al mercato, come i grandi investitori che negoziano azioni privatamente per evitare di influire sul prezzo di mercato”, si legge in una nota.Si tratta di un ritorno nel segmento per Deutsche Borse, che aveva lanciato per la prima volta la sua dark pool Xetra MidPoint nel 2008, ma l’aveva chiusa nel 2017.Xetra Midpoint consente ai trader di acquistare e vendere al prezzo medio tra il miglior prezzo bid (acquisto) e il miglior prezzo offer (vendita). Ciò significa che le negoziazioni vengono eseguite esattamente a metà tra il prezzo più alto che un acquirente è disposto a pagare e il prezzo più basso che un venditore è disposto ad accettare. I partecipanti al mercato possono scegliere tra ordini midpoint per negoziare solo nel midpoint book, nonché ordini sweep. Quest’ultimo viene eseguito immediatamente nel midpoint book nella misura massima possibile e qualsiasi quantità rimanente viene immediatamente inserita automaticamente nel central limit order book di Xetra.”Xetra Midpoint è un punto di svolta per le azioni tedesche all’interno del nostro Cash Market e una proposta di valore unica per il mercato – afferma Michael Krogmann, Head of Cash Market Business Development presso Deutsche Borse – Consente ai trader di mantenere private le proprie strategie beneficiando al contempo di una connettività immediata”.A settembre 2024, la percentuale di turnover in azioni DAX in dark pool multilaterali era di quasi l’11%, un record dall’introduzione di MiFID II/MiFIR nel 2018. Circa un terzo di questo volume è classificato come “large-in-scale”. LEGGI TUTTO

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    USA, PMI manifatturiero novembre rivisto al rialzo a 49,7 punti

    (Teleborsa) – Frena solo leggermente l’attività manifatturiera degli Stati Uniti a novembre 2024. Lo conferma l’indice dei direttori acquisto delle aziende elaborato da S&P Global. Nel penultimo mese dell’anno, l’indice PMI manifatturiero si è portato a 49,7 punti, contro i 48,5 di ottobre. Si tratta di una revisione al rialzo rispetto ai 48,8 della stima preliminare e attesi dal consensus. L’indice si mantiene comunque sotto la soglia chiave di 50 punti che fa da spartiacque tra espansione (sopra 50 punti) e contrazione (sotto 50 punti) dell’attività.”L’umore tra i produttori statunitensi si è schiarito a novembre, anche se qualsiasi fattore di benessere deve ancora tradursi in una maggiore produzione in fabbrica”, ha detto Chris Williamson, Chief Business Economist presso S&P Global Market Intelligence.”L’ottimismo per l’anno a venire è migliorato a un livello mai battuto negli ultimi due anni e mezzo, sostenuto dalla riduzione dell’incertezza vista nel periodo precedente alle elezioni, nonché dalla prospettiva di una crescita economica più forte e di un maggiore protezionismo contro la concorrenza estera sotto la nuova amministrazione Trump nel 2025″, ha aggiunto. LEGGI TUTTO

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    Wall Street mista, Intel e Tesla sostengono il Nasdaq

    (Teleborsa) – Wall Street apre la settimana con un certo ottimismo, in attesa di dati macroeconomici importanti (il clou sarà venerdì con il rapporto sulle buste paga non agricole di novembre) e di dichiarazioni da parte dei banchieri centrali statunitensi per avere indizi sulla direzione della politica monetaria.Attualmente, gli operatori vedono una probabilità del 62% che la Fed attui un taglio dei tassi di 25 punti base nella riunione di questo mese, rispetto a una probabilità dell’82% registrata un mese fa, secondo il tool FedWatch del CME.Tra i banchieri centrali che parleranno in settimana c’è il presidente della Fed, Jerome Powell. Oggi sono in programma interventi da parte di Christopher Waller e John Williams.Tra le storie societarie, spicca il pensionamento di Pat Gelsinger, CEO di Intel, colosso statunitense dei semiconduttori che sta attraversando una fase di difficoltà. Intel ha nominato due dirigenti senior, David Zinsner e Michelle (MJ) Johnston Holthaus, come co-amministratori delegati ad interim mentre il consiglio di amministrazione conduce una ricerca per un nuovo CEO.Al di là del mercato azionario, continua l’attenzione sul dollaro, con l’euro che soffre la crisi politica in Francia e dopo che nel weekend Donald Trump ha affermato che le nazioni BRICS non dovrebbero creare una valuta rivale al biglietto verde.Guardando ai principali indici di Wall Street, il Dow Jones si attesta a 44.829 punti (-0,21%); resta piatto l’S&P-500, con le quotazioni che si posizionano a 6.041 punti (+0,16%). Positivo il Nasdaq 100 (+0,61%); come pure, in frazionale progresso l’S&P 100 (+0,34%). LEGGI TUTTO

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    Invecchiamento e non autosufficienza: Alleanza Assicurazioni al fianco delle famiglie

    (Teleborsa) – Alleanza Assicurazioni, Compagnia di Generali Italia, ridisegna la sua offerta Protection con “PerSempre”, la soluzione assicurativa LTC (Long Term Care) per pianificare con efficacia la tutela dell’autonomia e proteggere il proprio futuro e quello delle persone più care.Oggi in Italia, si registrano quasi 4 milioni di persone in condizioni di non autosufficienza con almeno 65 anni. Tra gli over 75, il 43,6% oggi è in condizioni di non autosufficienza con un’evidente differenza di genere: 30% uomini vs 53% donne. La spesa pubblica per la non autosufficienza nel 2022 è equivalsa all’1,7% del PIL nazionale. A ciò va aggiunta la quota a carico delle famiglie pari a circa 1,5 punti di PIL. A fronte di oltre un milione di badanti censiti in Italia, i caregiver nel 35% dei casi sono figli e nel 19% coniugi.”Da oltre 125 anni Alleanza è la Compagnia di riferimento delle famiglie italiane e vogliamo continuare a fare la nostra parte al fianco dei nostri clienti e delle comunità, fornendo soluzioni concrete ai bisogni reali dei cittadini. Con PerSempre – ha dichiarato Ivan Mestriner, responsabile Vita e Danni di Alleanza Assicurazioni – rispondiamo a priorità sempre più urgenti, determinate da un contesto che chiama in causa la nostra responsabilità sociale d’impresa nell’affiancare il welfare pubblico, offrendo servizi a tutela della salute e accompagnando le persone nella protezione della propria longevità”.Alleanza, con un indice di solvibilità tra i più alti del mercato (pari a 289%), risponde alle rinnovate esigenze degli italiani offrendo una soluzione assicurativa in grado di proteggere la loro autonomia e la loro tranquillità, mettendo in sicurezza il proprio domani. Nel dettaglio, “PerSempre” offre tre livelli di protezione crescenti per assicurare la libertà di scelta: la versione Base garantisce una rendita mensile e rivalutabile, per un importo scelto dal cliente alla sottoscrizione fino a 3mila euro e che viene erogato per tutta la vita in caso di perdita dell’autosufficienza; la versione Light in aggiunta alla rendita mensile, offre una somma di mila euro in caso di malattie gravie servizi di assistenza ad alto valore, come la consulenza di un esperto che elabora un piano di assistenza domiciliare personalizzato per le esigenze dell’assicurato dopo la diagnosi; la versione Full oltre alla rendita mensile e alla tutela in caso di malattie gravi, permette di destinare ai propri cari in caso di premorienza una somma pari ai premi versati. LEGGI TUTTO

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    Risparmio “fai da te”, crescono investimenti connotati da potenziale conflitto d’interesse

    (Teleborsa) – In Italia sono in crescita gli investimenti del risparmio amministrato connotati da un potenziale conflitto d’interesse, la cui natura si sposta progressivamente dall’offerta di strumenti finanziari emessi dalle stesse banche agli incentivi di collocamento. È quanto emerge da un focus contenuto nell’ultima indagine della CONSOB sul risparmio “fai da te”, ovvero il risparmio amministrato dagli intermediari per conto della clientela retail.Tra il 30 giugno 2010 e il 30 giugno 2023, l’incidenza sul totale amministrato dello stock di strumenti finanziari in conflitto è cresciuta dal 41% al 58,5%, con controvalori passati da 333 miliardi di euro a circa 606 miliardi di euro; parallelamente, lo stock di strumenti non in conflitto si è ridotto da 478,5 miliardi di euro (59%) a 430 miliardi di euro (41,5%).Sono state prese in considerazione le seguenti circostanze connesse a specifiche tipologie di strumenti finanziari che possono in astratto determinare situazioni della specie: strumenti emessi dalla medesima banca che agisce da depositario per la clientela; strumenti emessi da ente controllante o altro soggetto appartenente al Gruppo della banca depositaria; strumenti finanziari che normalmente prevedono la percezione di inducements (anche di tipo ricorrente) per il distributore/depositario.Lo studio evidenzia che la composizione dei titoli in conflitto si è progressivamente spostata verso strumenti che prevedono il pagamento/ricezione di incentivi (dall’8,7% al 37,3%), a discapito di strumenti emessi direttamente da banche, enti controllanti o altri soggetti appartenenti al medesimo Gruppo (in calo dal 32,4% al 21,2%).Tra gli strumenti finanziari in conflitto, gli OICVM pesano complessivamente per l’87,7% (circa 532 miliardi di euro), i certificates il 7% (43,6 miliardi di euro), le obbligazioni bancarie il 2,7% (16,3 miliardi di euro) e le azioni bancarie l’1,9% (11,5 miliardi di euro).I titoli non in conflitto sono riconducibili primariamente a Titoli di Stato italiani, ai quali fanno capo circa 349 miliardi di euro (50,4%), ad azioni (ordinarie, speciali, privilegiate, di risparmio) per circa 133 miliardi di euro (31%), ad obbligazioni (ad esempio, ordinarie, subordinate, strutturate) per 28,4 miliardi di euro (6,6%) e ad ETF per 21,4 miliardi di euro (5%).(Foto: Carrie Allen www.carrieallen.com on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Intel, il CEO Pat Gelsinger va in pensione. Board avvia ricerca per sostituto

    (Teleborsa) – Intel, colosso statunitense dei semiconduttori che sta attraversando una fase di difficoltà, ha annunciato che il CEO Pat Gelsinger si è ritirato dall’azienda dopo una carriera di oltre 40 anni e si è dimesso dal consiglio di amministrazione, con decorrenza dal 1° dicembre 2024.Intel ha nominato due dirigenti senior, David Zinsner e Michelle (MJ) Johnston Holthaus, come co-amministratori delegati ad interim mentre il consiglio di amministrazione conduce una ricerca per un nuovo CEO. Zinsner è vicepresidente esecutivo e direttore finanziario, e Holthaus è stato nominato per la posizione di recente creazione di CEO di Intel Products, un gruppo che comprende il Client Computing Group (CCG) dell’azienda, il Data Center and AI Group (DCAI) e il Network and Edge Group (NEX). Frank Yeary, presidente indipendente del consiglio di amministrazione di Intel, diventerà presidente esecutivo ad interim durante il periodo di transizione. La struttura di leadership di Intel Foundry rimane invariata.Il consiglio ha formato un comitato di ricerca e lavorerà “con diligenza e rapidità” per trovare un successore permanente di Gelsinger, si legge in una nota.”Sebbene abbiamo fatto progressi significativi nel riacquistare competitività nella produzione e nel costruire le capacità per essere una fonderia di livello mondiale, sappiamo di avere ancora molto lavoro da fare in azienda e ci impegniamo a ripristinare la fiducia degli investitori – ha detto Yeary – Come consiglio, sappiamo prima di tutto che dobbiamo mettere il nostro gruppo di prodotti al centro di tutto ciò che facciamo. I nostri clienti ce lo chiedono e noi lo faremo. Con l’elevazione permanente di MJ a CEO di Intel Products insieme al suo ruolo di co-CEO ad interim di Intel, stiamo assicurando che il gruppo di prodotti avrà le risorse necessarie per fornire ai nostri clienti. In definitiva, il ritorno alla leadership di processo è fondamentale per la leadership di prodotto e rimarremo concentrati su questa missione, guidando al contempo una maggiore efficienza e una migliore redditività”. LEGGI TUTTO