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    Snam, Moody’s assegna rating Ba1 a titoli ibridi con outlook stabile

    (Teleborsa) – Moody’s ha assegnato oggi un rating a lungo termine Ba1 ai titoli subordinati perpetuiche saranno emessi da Snam. L’outlook è stabile. Il rating assegnato all’emissione – spiega l’agenzia – è due notch inferiore al rating baa2 di SNAM, riflettendo le caratteristiche dell’Ibrido. I rating di SNAM – ricorda Moody’s – sono supportati dal basso profilo di rischio d’impresa, da un quadro normativo consolidato, dalla stabilità e prevedibilità del suo flusso di cassa; dalla sua attenzione strategica al potenziamento e allo sviluppo delle proprie infrastrutture nazionali, dalla buona generazione di flussi di cassa e dalla sua liquidità.I rating di SNAM sono vincolati dal progressivo aumento degli investimenti in attività regolamentate, dall’elevata percentuale del flusso di cassa destinato al pagamento dei dividendi e dal rischio paese associato all’Italia (Baa3 stabile), dove la società genera la maggior parte dei suoi utili.L’outlook stabile riflette il forte posizionamento di SNAM nella sua categoria di rating, insieme al fatto che qualsiasi pressione al rialzo sul rating è limitata dall’attuale rating Baa3 del Governo italiano. LEGGI TUTTO

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    Ferrari ferma ai box a Piazza Affari

    (Teleborsa) – Andamento incerto per Ferrari, che scambia in ribasso dello 0,60% attorno ai minimi della mattinata. Nessun sussulto del mercato alla notizia che la scuderia di Maranello ha chiuso la partnership con Santander, da anni sponsor del team Ferrari, per aprire un nuovo capitolo con Unicredit.Il confronto del titolo con il FTSE MIB, su base settimanale, mostra la maggiore forza relativa del cavallino rampante di Maranello rispetto all’indice, evidenziando la concreta appetibilità del titolo da parte dei compratori.Lo status tecnico di Ferrari è in rafforzamento nel breve periodo, con area di resistenza vista a 448,3 Euro, mentre il primo supporto è stimato a 441,9. Le implicazioni tecniche propendono per un ampliamento della performance in senso rialzista, con resistenza vista a quota 454,7. LEGGI TUTTO

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    Juventus, scattano i realizzi dopo recente rally

    (Teleborsa) – Giornata no per la Juventus, che tratta in perdita del 13,64%, socntando alcune prese di profitto dopo aver guadagnato circa il 22% la scorsa settimana. Ad innescare il rally avevano contribuito la buona partenza della stagione di Campionato e l’ultimo acquisto, il giocatore olandese Teun Koopmeiners.Comparando l’andamento del titolo con il FTSE Italia All-Share, su base settimanale, si nota che la società operante nel settore del calcio professionistico mantiene forza relativa positiva in confronto con l’indice, dimostrando un maggior apprezzamento da parte degli investitori rispetto all’indice stesso (performance settimanale +5,67%, rispetto a +1,81% dell’indice azionario italiano).Segnali di rafforzamento per la tendenza di breve con resistenza più immediata vista a 2,722 Euro, con un livello di supporto a controllo della fase attuale stimato a 2,315. L’equilibrata forza rialzista di Juventus è supportata dall’incrocio al rialzo della media mobile a 5 giorni sulla media mobile a 34 giorni. Per le implicazioni tecniche assunte dovremmo assistere ad una continuazione della fase rialzista verso quota 3,129. LEGGI TUTTO

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    Buzzi, acquistate altre azioni proprie

    (Teleborsa) – Buzzi ha reso noto di aver acquistato, tra il 26 e il 30 agosto 2024, complessivamente 36.837 azioni proprie, al prezzo medio di 34,9016 euro per un controvalore pari a 1.285.669,70 euro.A seguito degli acquisti appena comunicati, considerando le azioni proprie già in portafoglio, al 30 agosto Buzzi detiene 10.863.557 azioni ordinarie proprie pari al 5,640% del capitale sociale.A Piazza Affari, intanto, la Società attiva nel settore del cemento, fa un passo indietro rispetto al prezzo di chiusura precedente, attestandosi a 35,12 euro, con un calo dello 0,90%. LEGGI TUTTO

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    Germania, l’estrema destra va forte alle elezioni regionali: crollano le forze di governo

    (Teleborsa) – Storico risultato del partito di estrema destra tedesco AfD alle elezioni regionali in Turingia e Sassonia. L’AfD ha vinto per la prima volta le elezioni locali in Turingia mentre è impegnata in Sassonia in un testa a testa con i cristiano-democratici della Cdu. Bene anche il partito di estrema sinistra il Bsw che potrebbe diventare la terza forza in entrambi gli stati federali. Crollano invece i tre partiti della maggioranza del governo tedesco: l’Spd del cancelliere Scholz ottiene il 6,5% (-1,7%) in Turingia e il 7,5% in Sassonia (0,2%), i Verdi raggiungono il 4% (-1,2) in Turingia e il 5% (-3,6%) in Sassonia mentre i liberali dell’Fdp sono all’1% (-4,0) sia in Turingia che in Sassonia (-3,5%). In Turingia Verdi e Fdp sono sotto la soglia di sbarramento del 5% e fuori dal Parlamento regionale.Le elezioni in Turingia e Sassonia arrivano una settimana dopo il triplice omicidio nella città occidentale di Solingen da un richiedente asilo siriano: un attacco che ha profondamente turbato la Germania e alimentato un acceso dibattito sull’immigrazione.In Turingia, stando alle proiezioni della televisione Zdf, Afd ha raggiunto il 33,2% (+9,8 rispetto alle elezioni precedenti) mentre la Cdu si è piazzata seconda con il 23,9% (+2,2). Il leader della ultradestra tedesca in Turingia, Bjoern Hoecke, si è fatto avanti invitando i partiti alle consultazioni per formare una coalizione. “Siamo pronti ad assumere la responsabilità del governo”, ha affermato, “senza di noi non può esserci stabilità in Turingia. Siamo noi adesso il partito del popolo”. Alternative fuer Deutschland è rimasta però isolata. Il leader nazionale Tino Chrupalla l’ha definita una “sensazionale, storica vittoria”, ma il cordone sanitario eretto dagli altri sembra reggere. Stando alle prime dichiarazioni infatti non ci sarà alcuna collaborazione con l’ultradestra.Stessa situazione di incertezza anche in Sassonia, dove la Cdu con il 31,7% (-0,4) dei voti ha un leggero vantaggio sull’Afd, data al 31,4% (+3,9). LEGGI TUTTO

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    Ferrari conclude partnership con Santander

    (Teleborsa) – Ferrari ha annunciato la cessazione della partnership con Santander, con effetto dal 31 dicembre 2024, alla scadenza del contratto triennale.La partnership, iniziata nel gennaio 2022 dopo una precedente collaborazione dal 2010 al 2017, ha visto Santander al fianco della società nelle attività sportive del Cavallino Rampante. Santander è stato Premium Partner della Scuderia Ferrari in Formula 1 e partner nel programma Le Mans Hypercar (LMH).”Con la conclusione della nostra partnership di successo con Santander – ha commentato Lorenzo Giorgetti, Chief Racing Revenue Officer di Ferrari – desideriamo esprimere la nostra gratitudine per la loro dedizione e collaborazione durante il nostro percorso insieme. Il loro ruolo è stato importante nel contribuire ai risultati che abbiamo conseguito negli ultimi tre anni”.Juan Manuel Cendoya, global head of Communications, Corporate Marketing and Research di Santander e vice chair di Santander Spagna, si è detto “estremamente grato alla Ferrari per la sua partnership negli ultimi tre anni. Le sponsorizzazioni svolgono un ruolo importante nel coinvolgere i clienti nonché nel rafforzamento del nostro marchio e continueremo a collaborare con una serie di partner negli anni a venire”. LEGGI TUTTO

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    Giappone, PMI manifatturiero agosto migliora e fa meglio del previsto

    (Teleborsa) – L’attività della manifattura migliora in Giappone, pure restando in zona contrazione. L’indice PMI manifatturiero di agosto 2024, pubblicato da Markit ed elaborato da Jibun Bank, indica un valore di 49,8 punti, rispetto ai 49,5 punti precedenti. Il dato è anche superiore alle stime degli analisti che si attendevano dato fermo a 49,5 punti. L’indicatore si conferma al di sopra della soglia critica dei 50 punti, denotando espansione dell’attività. LEGGI TUTTO

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    Usa, la prima intervista di Harris da candidata: i miei valori non sono cambiati

    (Teleborsa) – La candidata democratica alla presidenza degli Stati Uniti, KamalaHarris, ha dichiarato che i suoi “valori” su su questioni come il cambiamento climatico e l’immigrazione non sono cambiati. Nella prima intervista da quando ha ricevuto la nomination dal Partito Democratico, Harris ha così risposto al suo avversario Donald Trump che nelle ultime settimane l’ha accusata più volte di essere “una banderuola”. Secondo i repubblicani, infatti, ha cercato di insabbiare le posizioni assunte in passato contro il “fracking”, un metodo di estrazione degli idrocarburi denunciato dagli ambientalisti, o contro la costruzione di un muro al confine con gli Stati Uniti.“Ho sempre creduto che il cambiamento climatico sia una realtà, che sia una questione urgente”, ha dichiarato Harris alla Cnn assicurando che non proibirà il fracking. La mia convinzione sulla “necessità di rendere sicuro il confine (con il Messico) non è cambiata”, ha aggiunto Harris, ma non ha fornito alcun dettaglio del suo programma.Harris ha poi spiegato che sua la priorità è la classe media americana e che investirà nelle piccole imprese e nella “famiglia americana” rendendo gli alloggi più accessibili ed espandendo il credito d’imposta per i figli. Ha poi chiesto inoltre il primo divieto federale alle speculazioni sui prezzi di cibo e generi alimentari, una soluzione che secondo lei farebbe scendere i prezzi dei beni.Per quel che riguarda gli esteri la vicepresidente Harris ha ribadito il suo sostegno alla “soluzione dei due stati” tra Israele e Palestina. “Sono incrollabile nel mio impegno per la difesa di Israele e la sua capacità di difendersi. E questo non cambierà”, ha affermato. Il Paese ha il diritto di difendersi, ha detto, pur sottolineando che “il modo in cui lo fa è importante”. Harris ha ripetuto due volte di aver espresso “seria preoccupazione” a Netanyahu per le morti di civili a Gaza, la situazione umanitaria e la distruzione che ha definito “catastrofiche” e “devastanti”. Harris ha sottolineato la necessità di recuperare gli ostaggi israeliani dalla prigionia di Hamas ma ha anche sottolineato che l’accordo prevede il ritiro dell’esercito israeliano dalle aree popolate nella prima fase prima di ritirarsi “completamente” da Gaza prima di “una fine permanente delle ostilità”. LEGGI TUTTO