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    OPAS Unieuro, adesioni oltre il 6,6%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto e scambio (OPAS) promossa da Fnac Darty e Ruby Equity Investment su Unieuro, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nella distribuzione di elettronica di consumo ed elettrodomestici in Italia, risulta che oggi 16 ottobre 2024 sono state presentate 47.040 richieste di adesione.Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 1.330.154, pari al 6,6721% dell’offerta e pari al 6,6692% sulle eventuali massime 19.944.793 azioni oggetto di offerta in caso di esercizio di stock options.L’offerta è iniziata il 2 settembre 2024 e terminerà il 25 ottobre 2024. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Unieuro acquistate sul mercato nei giorni 24 e 25 ottobre 2024 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    MPS, Barclays ha quota potenziale del 5,127%

    (Teleborsa) – Barclays ha una quota potenziale pari al 5,127% nel capitale di Banca Monte dei Paschi di Siena. È quanto emerge dalle comunicazioni della CONSOB relative alle partecipazioni rilevanti, dove viene segnalato che l’operazione risale al 7 ottobre 2024.In particolare, lo 0,881% sono diritti di voto riferibili ad azioni, il 4,062% sono “Right to recall” senza data di scadenza e lo 0,184% sono “Contract for Difference” senza data di scadenza.La partecipazione è detenuta tramite le società controllate Barclays Capital Securities Limited, Barclays Bank PLC e Barclays Capital Inc. LEGGI TUTTO

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    Sesa riduce la perdita dopo rassicurazioni società su estraneità a inchiesta

    (Teleborsa) – Sesa, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nell’innovazione tecnologica e nei servizi informatici e digitali per le imprese, ha chiuso la seduta odierna a Piazza Affari con un calo del 5,37% a quota 85,45 euro per azione, ben lontana dai minimi di seduta toccati verso le 13 a quota 78,5 euro.A far diminuire il rosso odierno è stata anche la precisazione arrivata nel pomeriggio dalla società in merito agli effetti dell’inchiesta che ha travolto Digital Value (che oggi ha perso il 76,5%). La società guidata da Alessandro Fabbroni ha affermato di non essere “in alcun modo coinvolta nell’inchiesta” che coinvolge Digital Value e di avere “un focus strategico come gruppo in aree diverse da quelle svolte da parte di Digital Value”.Sesa detiene, attraverso la holding di controllo di DV – DV Holding -, una minima partecipazione corrispondente ad appena il 3,6% di Digital Value, acquisita per 4 milioni di euro nel corso del 2018. LEGGI TUTTO

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    Bankitalia, reddito medio annuo familiare in 2022 è cresciuto dell’1,4% (rispetto al 2020)

    (Teleborsa) – Nel 2022 il reddito medio annuo delle famiglie in Italia è cresciuto dell’1,4 per cento in termini reali, ma anche così risulta ancora inferiore ai livelli osservati nel 2006, prima della crisi finanziaria globale. Nel frattempo, dopo il brusco calo registrato durante la pandemia, nel 2022 la spesa media familiare è tornata ad aumentare, del 5,7 per cento in termini reali rispetto alla rilevazione precedente, sostenuta soprattutto dalla componente dei beni durevoli. Lo riferisce Banca d’Italia, che ha pubblicato la sua Indagine sui bilanci delle famiglie dalla quale emerge anche l’ampliarsi delle disuguaglianze. I redditi sono saliti di più per le famiglie il cui principale percettore è un autonomo (+2,8 per cento), seguite da quelle in cui il principale percettore è un lavoratore dipendente (+0,8 per cento), mentre per i nuclei che dipendono maggiormente dalle pensioni si è registrato un calo (-2,6 per cento). E se la spesa delle famiglie appartenenti al quinto più alto della distribuzione del reddito è aumentata di circa l’11 per cento nel periodo in esame, secondo Bankitalia in connessione con il forte recupero degli acquisti più voluttuari, all’opposto quella delle famiglie appartenenti al quinto più basso ha continuato a diminuire, con un meno 2 per cento. Nel 2022 più della metà delle famiglie ha avuto un risparmio nullo: questa quota sale al 70 per cento per le famiglie appartenenti al quinto più basso della distribuzione del reddito ma scende al 28 per quelle appartenenti al quinto più alto. La quota di famiglie indebitate è rimasta stabile al 26 per cento. Le famiglie con redditi sopra la mediana detenevano l’85 per cento del totale del debito finanziario. Rispetto al 2020 la quota di debito finanziario detenuta dai nuclei con reddito al di sotto di quello mediano è diminuita di circa 2 punti percentuali, con una riduzione maggiore per il credito al consumo (-6 punti percentuali). Secondo Bankitalia, anche l’incidenza delle famiglie finanziariamente vulnerabili è rimasta stabile rispetto al 2020 (1,5 per cento sul totale delle famiglie). Il peso in rapporto alle sole famiglie indebitate si è tuttavia ridotto di circa un punto percentuale rispetto a due anni prima, al 7 per cento.Quanto alle ricchezza netta delle famiglie italiane, costituita dalla somma delle attività reali e finanziarie al netto delle passività finanziarie, alla fine del 2022 ammontava in media a circa 296.000 euro, in crescita dell’1,8 per cento a prezzi costanti rispetto al 2020.Emerge anche che in Italia oltre una famiglia su quattro è indebitata. E l’indebitamento tende a essere concentrato sui nuclei più ricchi, che hanno maggiore capacità di sopportarne gli oneri. Secondo Bankitalia nel 2022 il 26 per cento delle famiglie italiane era indebitato. A fronte di una sostanziale stabilità della percentuale di famiglie con debiti per finalità di consumo (circa il 10 per cento), è cresciuta quella dei nuclei indebitati per immobili (al 13,9 per cento dal 12,1 del 2020) o per ragioni professionali (al 2,5 per cento dal 2,1). Si è invece ridotta l’incidenza delle famiglie con debiti per scoperto di conto corrente o su carta credito (al 4,6 per cento dal 5,7) e con debiti verso parenti e amici (all’1,4 per cento dal 2,3). Il debito, prosegue l’analisi, è concentrato presso le famiglie che hanno maggiore capacità di sopportarne gli oneri: nel 2022 la metà delle famiglie con redditi più elevati deteneva l’85 per cento dei prestiti complessivi erogati da intermediari finanziari. A differenza dei mutui che presentano il medesimo quadro e sono la parte preponderante dell’indebitamento totale, i prestiti per scopi di consumo sono meno concentrati: le famiglie con reddito familiare superiore a quello mediano ne detenevano il 71 per cento. Rispetto al 2020, peraltro, la quota dell’indebitamento totale detenuta dalla metà dei nuclei a più basso reddito si è ridotta di circa 2 punti percentuali: la riduzione è stata inferiore per i mutui ma sensibilmente maggiore per il credito al consumo (-6 punti percentuali) LEGGI TUTTO

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    BPER Banca, JPMorgan incrementa partecipazione al 5,228%

    (Teleborsa) – La banca statunitense JP Morgan Chase ha incrementato la sua partecipazione in BPER Banca al 5,228%. È quanto emerge dalle comunicazioni della CONSOB relative alle partecipazioni rilevanti, dove viene segnalato che l’operazione risale al 10 ottobre 2024. In precedenza, al 10 luglio 2024, era del 3,612%.La quota è classificata come “indiretta gestione non discrezionale del risparmio”. LEGGI TUTTO

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    Europa debole con trimestrali in chiaroscuro. Attesa per BCE

    (Teleborsa) – Milano chiude poco sopra la parità, in una seduta cauta per le Borse di Eurolandia, in attesa della riunione della Banca centrale europea di domani, quando Francoforte dovrebbe effettuare un altro taglio dei tassi di un quarto di punto percentuale. Stasera la presidente della BCE Christine Lagarde parlerà a una cena ufficiale della Banca di Slovenia a Lubiana, dove la BCE tiene la riunione di ottobre, ma non dovrebbe offrire alcun indizio sulla politica monetaria della BCE.Intanto, l’Istat ha confermato il dato sui prezzi al consumo italiani di settembre, mese in cui l’inflazione si è portata al livello più basso da inizio anno e ben al di sotto dell’obiettivo BCE del 2%: flessione dello 0,2% congiunturale e un aumento dello 0,7% tendenziale.A pesare sul sentiment degli investitori, le trimestrali deludenti, a partire da quelle di ASML e LVMH (il gigante francese del lusso ha registrato un calo del 3% nei ricavi del terzo trimestre). Male anche Adidas, nonostante abbia alzato le sue previsioni di ricavi e profitto per l’intero anno, citando una performance migliore del previsto nel terzo trimestre e un buon slancio del marchio.Seduta in frazionale ribasso per l’Euro / Dollaro USA, che lascia, per ora, sul parterre lo 0,22%. Lieve aumento dell’oro, che sale a 2.672,1 dollari l’oncia. Giornata negativa per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che continua gli scambi a 70,07 dollari per barile, in calo dello 0,73%.Si riduce di poco lo spread, che si porta a +118 punti base, con un lieve calo di 2 punti base, mentre il rendimento del BTP a 10 anni si attesta al 3,40%.Tra gli indici di Eurolandia giornata fiacca per Francoforte, che segna un calo dello 0,27%, buona performance per Londra, che cresce dello 0,97%, e piccola perdita per Parigi, che scambia con un -0,4%.Seduta in lieve rialzo per Piazza Affari, con il FTSE MIB, che termina a 34.660 punti, mentre, al contrario, resta piatto il FTSE Italia All-Share, con chiusura su 36.811 punti. In lieve ribasso il FTSE Italia Mid Cap (-0,28%); senza direzione il FTSE Italia Star (-0,18%).Dai dati di chiusura di Milano, il controvalore degli scambi nella seduta del 16/10/2024 risulta essere stato pari a 2,63 miliardi di euro, in ribasso (-11,55%), rispetto ai precedenti 2,98 miliardi; mentre i volumi scambiati sono passati da 0,56 miliardi di azioni della seduta precedente a 0,52 miliardi.Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, sostenuta Leonardo, con un discreto guadagno del 2,72%. Buoni spunti su Telecom Italia, che mostra un ampio vantaggio del 2,56%. Ben impostata Saipem, che mostra un incremento dell’1,90%. Tonica Amplifon che evidenzia un bel vantaggio dell’1,82%.Le peggiori performance, invece, si sono registrate su Interpump, che ha chiuso a -1,69%. Tentenna Italgas, che cede l’1,45%. Sostanzialmente debole Moncler, che registra una flessione dello 0,94%. Si muove sotto la parità Campari, evidenziando un decremento dello 0,71%.Tra i migliori titoli del FTSE MidCap, Maire Tecnimont (+6,82%), Technoprobe (+1,76%), Philogen (+1,75%) e Alerion Clean Power (+1,54%).Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Digital Value, che ha terminato le contrattazioni a -76,46%. Pesante Sesa, che segna una discesa di ben -5,37 punti percentuali. Si concentrano le vendite su Intercos, che soffre un calo del 2,74%. Vendite su LU-VE Group, che registra un ribasso del 2,23%. LEGGI TUTTO

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    L’estate italiana di Volotea: trasportati 2.8 milioni di passeggeri (+6% vs 2023)

    (Teleborsa) – Volotea chiude un’altra estate ricca di voli e collegamenti all’insegna del consolidamento nel mercato italiano, a conferma della centralità del Belpaese nelle proprie strategie di business. Da aprile a settembre, in Italia, il vettore ha trasportato più di 2.8 milioni di passeggeri, un incremento del 6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e del 5% rispetto al 2019. Volotea, una delle compagnie ha anche arricchito la sua offerta, proponendo un totale di circa 18mila voli (+7% rispetto al 2023), su 167 rotte (+16% vs 2023) nella stagione estiva. I posti in vendita sono stati più di 3 milioni (+7% vs 2023 e +8% vs 2019), suddivisi fra voli domestici (45%) e collegamenti per le isole (67%).Molto buono anche il load factor, ovvero la percentuale di posti occupati su ogni volo, che si è attestato intorno al 93%. Da aprile a settembre, il vettore ha effettuato con successo la quasi totalità dei voli programmati con un completion factor del 99% e un tasso di cancellazione di appena lo 0,4%.A caratterizzare questo significativo consolidamento nel mercato italiano, tra le altre cose, si segnalano l’apertura della nuova base operativa estiva a Bari e l’avvio delle attività dal nuovo aeroporto Salerno Costa D’Amalfi, che ha accorciato le distanze tra una delle costiere più iconiche della penisola italiana e il resto d’Europa. In particolare, sono state 21 le nuove rotte inaugurate dal vettore per il periodo estivo, per soddisfare ogni esigenza di viaggio, sia di chi ha preferito andare alla scoperta delle città europee anche d’estate, sia dei tanti viaggiatori che non hanno voluto rinunciare a una vacanza al mare: il collegamento Venezia-Tolosa; le due rotte da Napoli verso Lione e Spalato; le due rotte da Palermo verso Bordeaux e Brest; il collegamento Verona-Bordeaux; i collegamenti da Olbia e Roma Fiumicino verso Brest; la rotta Ancona-Atene; i collegamenti operati da Bari verso Dubrovnik, Rodi, Tolosa, Bilbao, Spalato, Malaga e Preveza / Lefkada, oltre alla rotta da e per Comiso; la rotta Salerno-Nantes, oltre ai collegamenti da e per Catania, Cagliari e Verona. Inoltre, Volotea continua a servire una delle rotte in continuità territoriale della Sardegna, operando voli da Olbia a Roma Fiumicino tutto l’anno.Dall’inizio dell’anno, Volotea ha trasportato più di 3.1 milioni di passeggeri in Italia su oltre 20mila voli, con un aumento del 8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La compagnia aerea prevede, inoltre, di chiudere il 2024 superando circa i 4 milioni di passeggeri nel nostro Paese, il che rappresenterebbe una crescita del 10% rispetto al 2023.L’estate Volotea a livello di networkNel solo periodo estivo, da aprile a settembre, Volotea ha operato, a livello di network, oltre 49mila voli, segnando un +8% rispetto al 2023 e un +20% rispetto al 2019, pari a un’offerta di 8.2 milioni di posti in vendita (+8% vs 2023 e +45% vs 2019). Molto buone le performance fatte registrare dal numero di rotte, che salgono a 420 (+11% vs 2023 e +34% vs 2019) e dal numero di passeggeri, che sfiorano i 7.7 milioni (+6% vs 2023 e +42% vs 2019). L’Italia ha rappresentato il 37% del totale dei posti offerti da Volotea durante l’estate su tutta la sua rete. In linea con le performance in Italia, Volotea ha registrato un tasso di occupazione del 93% anche a livello generale europeo. Inoltre, il 50% delle rotte operate ha collegato il continente con isole europee, riaffermando l’impegno di Volotea verso questo tipo di rotte. Infine, durante i periodi di traffico più intenso, il numero di dipendenti a livello di network ha sfiorato le 2.000 persone. Di questi, quasi 440 dipendenti si trovano in Italia.”Per Volotea si è chiusa un’altra estate di successo, caratterizzato da un trend positivo in termini di collegamenti, posti in vendita, passeggeri trasportati e voli, non solo a livello di network, ma anche in Italia – ha commentato Valeria Rebasti, International Market director di Volotea –. Proprio in Italia stiamo consolidando ulteriormente la nostra posizione, a conferma dell’ottimo lavoro fatto finora e dell’importanza strategica di questo mercato per i nostri obiettivi di crescita. Una performance di qualità resa possibile anche grazie alla sinergia, che da sempre ci contraddistingue, con il territorio e gli aeroporti italiani. Infatti, l’apertura della nostra base estiva a Bari e l’avvio delle attività, tra i primi, presso lo scalo di Salerno sono solo alcuni dei momenti chiave della nostra estate italiana. Questi risultati positivi pongono solide basi per le sfide future che ci attendono e che siamo pronti a intraprendere”.NPS record in Italia: 36 punti in totale e 47 punti tra i clienti MegavoloteaI miglioramenti nella connettività, la puntualità registrata e l’alta qualità del servizio offerto, dal momento dell’acquisto del biglietto fino all’esperienza a bordo, hanno permesso a Volotea di raggiungere, a livello di network, un NPS (Net Promoter Score) di 35 punti dall’inizio dell’anno, 5 punti in più rispetto allo stesso periodo del 2023. Inoltre, questo indicatore di riferimento, usato dal settore per misurare la soddisfazione dei clienti, ha raggiunto la cifra record di 46 punti fino al mese di settembre tra i clienti Megavolotea, il programma che dà diritto a servizi esclusivi e promozioni speciali. In Italia, i numeri sono ancora più positivi, con un NPS di 36 punti in totale e 47 punti tra i clienti Megavolotea. Inoltre, 9 clienti Megavolotea su 10 consiglierebbero la compagnia a familiari e amici. Questi risultati sono valsi al vettore lo Skytrax World Airline Award come “Migliore compagnia aerea low-cost in Europa”, a conferma della posizione di leadership di Volotea in Europa e della sua reputazione di scelta preferita per i viaggiatori in cerca di connettività non-stop, tariffe convenienti e un’esperienza di viaggio eccezionale. LEGGI TUTTO

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    Digital Value brucia 400 milioni di capitalizzazione al rientro agli scambi

    (Teleborsa) – Digital Value, società quotata su Euronext Milan e attiva nel campo delle soluzioni e dei servizi ICT, ha bruciato oltre 400 milioni di euro di capitalizzazione nella seduta odierna, perdendo il 76,46% e finendo la giornata a quota 12,5 euro per azione. La società romana capitalizza ora circa 126 milioni di euro, rispetto ai circa 540 milioni di euro di ieri (quando già era scesa significativamente) e agli oltre 600 milioni di euro di due giorni fa, prima della notizia dell’inchiesta che la riguarda.Il titolo è rimasto sospeso fino alle 17 per eccesso di ribasso, rientrando agli scambi poco dopo che la società ha comunicato la rinuncia da parte del Presidente e Amministratore Delegato Massimo Rossi ad ogni delega conferitagli. Il consiglio di amministrazione di Digital Value ha nominato Paolo Vantellini quale Presidente e Riccardo Benedini quale Amministratore Delegato. Inoltre, il CdA ha deliberato di sostituire Rossi in tutte le società controllate che rappresentano la gran parte dell’operatività di gruppo.Nella nota Digital Value dice di aver appreso che “Rossi è indagato nell’ambito di un procedimento penale – in fase di indagine – avente a oggetto presunti fatti corruttivi relativi alla stipula di contratti di fornitura stipulati da società del gruppo, e di aver appreso da notizie di stampa che lo stesso è stato sottoposto a misure cautelari restrittive”. La società ha anche appreso di essere sottoposta a indagini, così come le controllate Dimira, Itd Solution e Italware. LEGGI TUTTO