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    Alla deriva la Borsa americana con escalation USA-Cina

    (Teleborsa) – Giornata nera per la Borsa di New York, con l’alta tensione che non abbandona l’azionario statunitense, che affonda con una discesa del 3,68%; sulla stessa linea, viene venduto parecchio l’S&P-500, che continua la seduta a 5.216 punti. Pessimo il Nasdaq 100 (-5,04%); sulla stessa tendenza, in forte calo l’S&P 100 (-4,64%).La tregua sui dazi commerciali decisa dal presidente USA, Donald Trump non riguarda la Cina, su cui invece le misure commerciali sono state appesantite dopo una serie di escalation.Sul fronte macroeconomico, l’inflazione a marzo ha registrato una frenata superiore alle previsioni con i prezzi che hanno registrato il primo calo mensile dal 2020. Il mercato del lavoro ha mostrato un aumento, in linea con le attese, delle richieste di sussidio alla disoccupazione: nella settimana al 4 aprile 2025, i “claims” sono risultati pari a 223 mila unità, in linea co le attese e in aumento di 4.000 unità rispetto ai 219 mila della settimana precedente.Scivolano sul listino americano S&P 500 tutti i settori. In fondo alla classifica, i maggiori ribassi si manifestano nei comparti energia (-6,69%), informatica (-5,64%) e beni di consumo secondari (-5,36%).La sola Blue Chip del Dow Jones in sostanziale aumento è United Health (+2,13%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Nike, che prosegue le contrattazioni a -11,32%.Lettera su Dow, che registra un importante calo del 10,45%.Scende Intel, con un ribasso del 9,94%.Crolla Walt Disney, con una flessione dell’8,19%.Tra i best performers del Nasdaq 100, Exelon (+0,90%) e O’Reilly Automotive (+0,69%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Microchip Technology, che prosegue le contrattazioni a -16,30%.Vendite a piene mani su Warner Bros Discovery, che soffre un decremento del 15,54%.Pessima performance per Marvell Technology, che registra un ribasso del 14,48%.Sessione nera per ON Semiconductor, che lascia sul tappeto una perdita del 14,17%. LEGGI TUTTO

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    Camera USA, primo via libera “risicato” al bilancio Trump

    (Teleborsa) – La Camera americana con 216 voti a favore e 214 contrari, ha approvato lo schema di bilancio repubblicano sostenuto da Donald Trump. Il piano prevede 1.500 miliardi di tagli più ampi rispetto a quelli richiesti dal Senato. Mentre i democratici parlano di “tagli sconsiderati” a danno dei più fragili, Donald Trump si congratula con la Camera ed esulta per “l’approvazione di un disegno di legge che prepara il terreno per una delle più grandi e importanti firme nella storia del nostro Paese”, ha scritto su Truth, aggiungendo: “Tra le altre cose, si tratterà del più grande taglio a tasse e normative mai contemplato”. Anche se per il Presidente si tratta di una importante vittoria, si attende ora il Senato che dovrà approvare la versione della Camera. LEGGI TUTTO

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    OPA parziale Cairo, adesioni oltre il 3,5%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria parziale, promossa da Cairo Communication, società quotata su Euronext STAR Milan e capofila di un gruppo di aziende che operano nel settore editoriale, sulle azioni proprie, risulta che oggi 10 aprile 2025 sono state presentate 368.845 richieste di adesione.Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 848.046, pari al 3,50% delle azioni oggetto dell’offerta.L’offerta è iniziata il 7 aprile 2025 e terminerà il 7 maggio 2025. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Cairo Communication acquistate sul mercato nei giorni 6 e 7 maggio 2025 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    Pensioni, spesa raggiunge il 15,3% del PIL. INPS: sistema sostenibile

    (Teleborsa) – La spesa per le pensioni in Italia dovrebbe raggiungere 289,35 miliardi quest’anno ed ha ormai toccato il 15,3% del PIL. Il numero di pensioni è al 76,4% degli occupati. Un trend che non si arresterà e che porterà le pensioni al 17,1% del PIL al 2040. Lo hanno spiegato i funzionari dell’INPS in audizione sulla transizione demografica. Il rapporto tra spesa pensionistica e PIL dovrebbe poi tornare a scendere dopo quella data, per assestarsi al 16% nel 2050 ed al 14,1% nel 2060, rimanendo piuttosto stabile per il decennio successivo. La speranza di vita a 65 anni rilevata dall’Istat fa segnare un recupero a 21,2 anni – si sottolinea – ed è coerente con le previsioni di un incremento di tre mesi dei requisiti per la pensione di vecchiaia e per quelli dell’anticipata a partire dal 2027.”Il sistema pensionistico va comunque monitorato nei prossimi trent’anni. Tuttavia, non vi sono ragioni per ritenere che lo stesso non sia in grado di garantire le prestazioni cui è preposto – si legge nella memoria presentata – Occorre in ogni caso essere vigili e mettere in atto politiche pubbliche adeguate ad alleviare l’impatto della transizione demografica in atto sul futuro delle pensioni”.L’INPS ricorda che l’equilibrio del sistema pensionistico, basato su un sistema di finanziamento a ripartizione pura, è assicurato, da un lato, dal contenimento della spesa pensionistica, dall’altro, dalla adeguata consistenza delle entrate contributive dei lavoratori, per cui occorre lavorare per accrescere la base contributiva, incrementando il numero dei contribuenti e assicurando retribuzioni/redditi adeguati.Per garantire il perdurare dell’equilibrio – avverte l’INPS – occorre alimentare il flusso contributivo, rivolgendo quindi l’attenzione alle imprese ed incrementare il numero dei lavoratori, incentivando la partecipazione di donne e giovani, due categorie che storicamente registrano tassi di partecipazione piuttosto bassi. L’INPS mette in evidenza che le donne subiscono “un forte impatto” dalla nascita di un figlio: -16% sulle retribuzioni e +18% sulla probabilità di uscita dal mercato del lavoro nell’anno di nascita (+18%) (cosiddetta child penalty). Ne consegue che occorre rafforzare le misure volte a migliorare la conciliazione tra vita familiare e lavoro. Nello stesso tempo, è possibile intervenire sul lato delle uscite senza intervenire ulteriormente sull’innalzamento dei requisiti per il pensionamento. L’Istituto ritiene che “un lieve incremento dell’età effettiva di pensionamento, sotto forma di mera facoltà, risponda al duplice obiettivo di venire incontro alle esigenze personali dei lavoratori che hanno una rilevante anzianità contributiva e favorire il passaggio intergenerazionale delle competenze”. LEGGI TUTTO

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    OPA Beghelli, adesioni oltre il 48,9%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) obbligatoria totalitaria, promossa sulle azioni ordinarie di Beghelli, azienda quotata su Euronext Milan e attiva settore elettronico e della sicurezza, risulta che oggi 10 aprile 2025 sono state presentate 219.182 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 15.516.204, pari al 48,98% delle azioni oggetto dell’offerta.L’offerta è iniziata il 17 marzo 2025 e terminerà domani, 11 aprile 2025, come prorogato. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Beghelli acquistate sul mercato nei giorni 10 e 11 aprile 2025 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    Borse europee in rally con pausa su dazi USA

    (Teleborsa) – In Europa si scatenano gli acquisti, così come a Piazza Affari che mostra un’ottima performance, con gli investitori che festeggiano la sospensione di 90 giorni dei dazi “reciproci” dell’amministrazione statunitense. La Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha accolto con favore la decisione di Trump, affermando che si tratta di un passo fondamentale verso la stabilizzazione dell’economia globale. Anche l’UE, a metà giornata, ha annunciato la sospensione delle contromisure per rispondere ai dazi USA del 25% su acciaio e alluminio. Intanto i listini USA mostrano scambi in perdita, dopo i rialzi monstre della vigilia.Forte rialzo per l’Euro / Dollaro USA, che segna un guadagno del 2,43%. Sessione euforica per l’oro, che mostra un balzo del 2,74%. Forte riduzione del petrolio (Light Sweet Crude Oil) (-3,47%), che ha toccato 60,18 dollari per barile.Lo Spread migliora, toccando i +119 punti base, con un calo di 6 punti base rispetto al valore precedente, con il rendimento del BTP decennale pari al 3,74%.Tra i mercati del Vecchio Continente acquisti a piene mani su Francoforte, che vanta un incremento del 4,53%, effervescente Londra, con un progresso del 3,04%, e incandescente Parigi, che vanta un incisivo incremento del 3,83%. A Milano, scambia in deciso rialzo il FTSE MIB (+5,46%), che raggiunge i 34.517 punti; sulla stessa linea, in forte aumento il FTSE Italia All-Share, che con il suo +5,36% avanza a quota 36.632 punti.In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo Unicredit (+8,36%), Telecom Italia (+8,31%), Banco BPM (+7,58%) e Prysmian (+7,50%).Tra i protagonisti del FTSE MidCap, Technoprobe (+8,42%), Cembre (+7,88%), Caltagirone SpA (+7,17%) e Sanlorenzo (+6,76%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Philogen, che continua la seduta con -1,50%. LEGGI TUTTO

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    CarMax paga dazio con la trimestrale, titolo in ribasso

    (Teleborsa) – Forte ribasso per il titolo CarMax che tratta in perdita del 20,37% sui valori precedenti.A pesare sulle azioni del rivenditore di auto sono i risultati del quarto trimestre che hanno mostrato un utile inferiore alle aspettative. Il periodo si è chiuso con utili per azione di 0,58 dollari, contro i 0,65 dollari attesi dal consensus. Il fatturato del trimestre è stato pari a 6 miliardi di dollari a fronte di stime di 5,93 miliardi.L’analisi settimanale del titolo rispetto all’S&P-500 mostra un cedimento rispetto all’indice in termini di forza relativa del rivenditore statunitense di auto usate, che fa peggio del mercato di riferimento.Tecnicamente, CarMax è in una fase di rafforzamento con area di resistenza vista a 69,07 USD, mentre il supporto più immediato si intravede a 60,92. A livello operativo si prevede un proseguimento della seduta all’insegna del toro con resistenza vista a quota 77,22. LEGGI TUTTO

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    Ford Motor in calo dopo un downgrade

    (Teleborsa) – Si muove in ribasso il titolo Ford Motor che esibisce una perdita secca del 4,68% sui valori precedenti, in linea con le vendite generalizzate che hanno colpito il mercato di Wall Street, dopo i rialzi monstre della vigilia. A pesare sulle azioni del costruttore di auto contribuisce anche il declassamento del titolo a “neutral” deciso dagli analisti di Goldman Sachs. L’analisi settimanale del titolo rispetto all’S&P 100 mostra un cedimento rispetto all’indice in termini di forza relativa del principale produttore di automobili al mondo, che fa peggio del mercato di riferimento.Per il medio periodo, le implicazioni tecniche assunte da Ford Motor restano ancora lette in chiave negativa. Qualche segnale di miglioramento emerge invece per l’impostazione di breve periodo, letto attraverso gli indicatori più veloci che evidenziano una diminuzione della velocità di discesa. Possibile a questo punto un rallentamento della discesa in avvicinamento a 8,97 USD. La resistenza più immediata è stimata a 9,21. Le attese sono per una fase di reazione intermedia tesa a riposizionare il quadro tecnico su valori più equilibrati e target a 9,45, da raggiungere in tempi ragionevolmente brevi. LEGGI TUTTO