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    Crisi impresa, in Lombardia crescono del 63% in un anno le domande di gestione

    (Teleborsa) – È cresciuto del 63%, in un anno, il numero delle istanze depositate da imprese lombarde per gestire e comporre le crisi patrimoniali, finanziarie ed economiche. In particolare, nel I semestre 2024 sono state depositate in Camera Arbitrale di Milano 116 istanze; erano 71 nel I semestre dell’anno precedente. A livello nazionale si registra, nello stesso periodo di riferimento (I semestre 2024 vs I semestre 2023), un incremento del 53,5% (476 sono le istanze depositate nel I semestre 2024 in confronto alle 310 istanze depositate nel 2023). Per il 79% a pubblicare l’istanza sono imprese S.r.l. (92 su 116 in totale). Se guardiamo al fatturato delle imprese istanti, un terzo (il 28%) rientra nella fascia tra 1 milione a 5 milioni di euro. Posti di lavoro salvaguardati – Nel periodo di riferimento (I semestre 2024) sono state risanate in Lombardia 11 imprese, tutte con sede a Milano (se guardiamo al numero di addetti delle imprese risanate risultano 1056 posti di lavoro salvati) Dato nazionale/lombardo – Analizzando i dati dall’inizio dell’attività del servizio di Composizione negoziata della crisi di impresa (dal 15.11.2021) al 01/07/2024, risulta che le istanze lombarde rappresentano il 23% del totale nazionale, quasi un’istanza su 4 è lombarda. In Italia sono state depositate in totale 1608 istanze; in Lombardia 370. Ripartizione per province – Milano con 221 imprese, concentra il 59,7% delle istanze lombarde. Bergamo con 34 istanze rappresenta il 9% del totale, Brescia con 32 istanze (9%); Varese 24 (7%); Como-Lecco con 21 istanze rappresentano il 6%; Mantova con 10 istanze (3%); Pavia 9 istanze (2%); Cremona con 8 istanze (2%); Monza 5 istanze (1,3%); Sondrio 5 (1%); Lodi 1 istanza (0,2%). “La Composizione Negoziata offre un’importante chance alle imprese in difficoltà: è un supporto per prevenire il default e tentare di garantire il più possibile la continuità aziendale – ha dichiarato Rinaldo Sali, vicedirettore generale della Camera Arbitrale di Milano e referente per il Servizio di Composizione Negoziata per le imprese lombarde –. Ad oggi la Camera Arbitrale di Milano riceve e gestisce, come Segreteria della Commissione lombarda di composizione della crisi, istituita per legge, il 23% delle istanze nazionali e conta in Lombardia sul 19% degli esperti incaricati rispetto al totale nazionale. È importante, in primo luogo, lavorare su un cambio di prospettiva e sul fare sistema a più livelli, con le Istituzioni, le Associazioni di categoria e gli Ordini professionali, per accompagnare le imprese a comprendere le opportunità dell’affrontare la crisi, quando questa è ancora reversibile e sfruttare anzi la crisi per rilanciarsi. In secondo luogo, come Camera Arbitrale, siamo impegnati a garantire la competenza e l’indipendenza dell’esperto chiamato a facilitare il dialogo tra imprenditore e creditori”. Misure protettive – Le imprese nel presentare la domanda possono chiedere le misure protettive e cautelari: si tratta di interventi volti a proteggere il patrimonio, i beni aziendali e i diritti con i quali viene esercitata l’attività di impresa aziendale dalle iniziative giudiziarie dei creditori. Queste misure protettive servono a facilitare il buon esito delle trattative assunte per la regolazione della crisi. In totale, in Italia, 1230 imprese hanno fatto richiesta di misure protettive, di queste 270 sono lombarde. Il 76,5% delle istanze nazionali contiene una richiesta di misure protettive. Il 22% delle istanze nazionali, contenente richieste di misure protettive, proviene dalla Lombardia. Il 64% delle richieste di misure protettive in Lombardia proviene dalla Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi (il 62,6% da Milano; il 1,1 % da Monza Brianza; lo 0,37% da Lodi). Il 14% delle richieste di misure protettive in Italia è proveniente dalla Camera di Milano Monza Brianza Lodi. Figura cardine della Composizione Negoziata della crisi è l’esperto: è un negoziatore che assiste le imprese, dialoga con i creditori, nella ricerca di una soluzione tesa al risanamento dell’azienda. L’esperto deve possedere determinate caratteristiche e si iscrive ad un apposito elenco. In Italia ci sono 4280 esperti, di cui 815 in Lombardia. Il 19% degli esperti nazionali è lombardo. Il 39,3% degli esperti in Lombardia è della provincia di Milano. Il 7,4% degli esperti in Italia è della provincia di Milano. Di tutti gli esperti lombardi, l’79% è un commercialista; il 18,8% è un avvocato; l’1,7% non è iscritto in nessun albo (c.d. manager); lo 0,3% è consulente del lavoro.Esito positivo – Dall’inizio dell’attività (15.11.2021) al 01/07/2024, 167 imprese italiane sono state risanate (ovvero, la procedura di composizione negoziata si è conclusa con esito positivo), di queste 44 sono le istanze lombarde chiuse con esito positivo (pari al 26,3% del totale nazionale).Tasso di successo – È definito dal rapporto tra istanze chiuse con esito favorevole e il totale delle istanze chiuse. Le istanze chiuse in Lombardia dall’inizio dell’avvio del servizio al 1 luglio 2024 sono in totale 223, di cui 44 positive per un tasso di successo del 19,7%. In Italia su 915 istanze chiuse dall’avvio della composizione negoziata, sono 167 le istanze chiuse con esito favorevole. Il tasso di successo della composizione negoziata in Italia è pari al 18%. La Composizione Negoziata della crisi e una procedura, più volte oggetto di modifiche normative e ora recepita dal Codice della Crisi e dell’Insolvenza entrato in vigore il 15 luglio del 2022. È nata il 15 novembre del 2021 per aiutare le imprese in difficoltà, ristrutturare le attività imprenditoriali e prevenire il default aziendale; è una procedura volontaria, dunque, è l’imprenditore a presentare l’istanza e a richiedere l’intervento di un esperto negoziatore/facilitatore che lo assista, dialogando con i creditori, nella ricerca di una soluzione tesa al risanamento dell’azienda. Ruolo Camera Arbitrale di Milano (CAM) – Dal 2021 CAM si occupa su incarico della Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi delle procedure di Composizione Negoziata della Crisi di impresa (CNC). Il procedimento di composizione si svolge interamente per via telematica attraverso la piattaforma nazionale di Composizione Negoziata. L’impresa presenta l’istanza direttamente sulla piattaforma. Presso CAM sono tenuti gli elenchi degli esperti lombardi e sempre presso la stessa Camera Arbitrale opera la Commissione regionale incaricata di nominare gli esperti per i casi di tutta la Lombardia.(Foto: Hunters Race su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    ATON Green Storage, Integrae SIM subentra ad Alantra come EGA

    (Teleborsa) – ATON Green Storage, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel campo dei sistemi di accumulo di energia per impianti fotovoltaici, ha comunicato l’interruzione consensuale dell’incarico diEuronext Growth Advisor (EGA) con Alantra, che rimarrà in carica fino al 15 luglio 2024 incluso, e il conferimento del nuovo incarico di EGA alla società Integrae SIM, che subentrerà a partire dal giorno 16 luglio 2024 incluso. Integrae SIM ha rilasciato a Borsa Italiana le dichiarazioni previste dal Regolamento Euronext Growth Advisor. LEGGI TUTTO

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    BBVA, azionisti approvano aumento di capitale per OPA su Banco Sabadell

    (Teleborsa) – Gli azionisti del colosso bancario spagnolo BBVA hanno approvato a stragrande maggioranza l’aumento di capitale per l’integrazione del rivale domestico Banco Sabadell.Con il 96% dei voti favorevoli, gli azionisti hanno dato “il loro schiacciante sostegno all’aumento di capitale necessario per estendere la nostra offerta agli azionisti del Banco Sabadell”, ha affermato il presidente di BBVA, Carlos Torres Vila. Durante il suo discorso, ha affermato che questa combinazione consentirà alla banca di acquisire dimensioni e di intraprendere gli investimenti necessari nella tecnologia per competere a livello globale. La giornata di oggi “segna una tappa molto importante per portare avanti il ??progetto più attraente del settore bancario europeo”, ha sottolineato durante l’Assemblea straordinaria degli azionisti questo a Bilbao.Il quorum per l’assemblea straordinaria è stato pari al 70,75%, raggiungendo livelli record.Carlos Torres Vila ha affermato: “Siamo pienamente fiduciosi nel successo di questa transazione, che rappresenta un chiaro impegno nei confronti della Spagna e delle sue PMI. La combinazione con Banco Sabadell creerà una banca più forte, più redditizia e con maggiore capacità di sostenere le famiglie e le imprese nei loro progetti per il futuro”.Secondo BBVA, questa combinazione è positiva per tutte le parti interessate. Gli azionisti di BBVA otterranno rendimenti elevati sul loro investimento, con un consumo di capitale limitato. Gli azionisti di Banco Sabadell riceveranno un premio molto interessante e una quota del 16% nella banca risultante dalla fusione. Inoltre, tutti trarranno vantaggio dalla politica di distribuzione degli azionisti di BBVA, che prevede il pagamento del 40-50% degli utili e l’impegno della banca a distribuire qualsiasi capitale in eccesso superiore al 12%.Secondo Carlos Torres Vila, un motore di successo per BBVA in questi anni è stato la “disciplina nell’allocazione del capitale, costantemente guidata dalla nostra attenzione alla creazione di valore per i nostri azionisti”. Il presidente ha sottolineato che, negli ultimi dieci anni, la banca ha disinvestito circa 16 miliardi di euro in mercati in cui non aveva dimensioni sufficienti, come gli Stati Uniti o il Cile, o mancava della necessaria attrattiva, come il Paraguay. “Queste due caratteristiche, le dimensioni e l’attrattiva del mercato, spiegano in gran parte la redditività del capitale investito. E abbiamo destinato parte del capitale ottenuto da questi disinvestimenti in opzioni con maggiore capacità di creare valore, come i nostri franchising in Messico, Turchia o Spagna. In effetti, l’offerta che abbiamo presentato al Banco Sabadell si inserisce in questo quadro di allocazione del capitale”, ha sottolineato.Dopo questa tappa iniziale, l’offerta agli azionisti del Banco Sabadell è soggetta alle necessarie approvazioni regolamentari e all’accettazione dell’offerta da parte degli azionisti del Banco Sabadell. Una volta che BBVA avrà acquisito una partecipazione nel Banco Sabadell pari o superiore al 50,01%, prevede di fonderla con BBVA. LEGGI TUTTO

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    Utilitalia, Del Fabbro confermato nel ruolo di vicepresidente vicario

    (Teleborsa) – Luca Dal Fabbro, presidente del gruppo Iren, è stato confermato vice presidente vicario di Utilitalia, la Federazione che riunisce le imprese dei servizi pubblici dell’acqua, dell’ambiente, dell’energia elettrica e del gas in Italia. “La vera partita del nostro futuro sarà legata all’acqua, risorsa preziosa da cui dipende il tessuto produttivo del nostro Paese. Le multiutility possono essere le apripista insieme alle Istituzioni e promotrici di un Piano Marshall sull’acqua basato su accordi e partnership con le piccole e medie imprese del comparto”, afferma Dal Fabbro. “Dobbiamo lavorare per rafforzare la rete idrica nazionale che perde troppa acqua: più del 40% dell’acqua che noi depuriamo va persa per le condizioni inadeguate delle infrastrutture. È importante avviare nuovi investimenti per lo sviluppo di impianti per il recupero delle acque reflue e in questo Iren rappresenta sicuramente una realtà all’avanguardia nel panorama nazionale. In ultimo sarà fondamentale avviare nuove collaborazioni e partnership tra le grandi multiutility e le tante imprese idriche territoriali e riuscire a fare sinergia, facilitarne lo sviluppo tecnologico e l’ottimizzazione dei processi”, aggiunge il manager. LEGGI TUTTO

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    USA, +206 mila occupati a giugno: sopra le attese

    (Teleborsa) – Risultano sopra le attese i non-farm payrolls a giugno 2024, un indicatore molto osservato per comprendere lo stato di salute del mercato del lavoro statunitense. Secondo i dati forniti dal Bureau of Labour Statistics, il tasso di disoccupazione è salito al 4,1%, rispetto al 4% del mese precedente e del consensus.Sono stati aggiunti 206 mila posti di lavoro nei settori non agricoli (non-farm payrolls), dopo che a maggio erano state create 218 mila buste paga (dato rivisto da 272 mila). Il dato sugli occupati, più osservato del tasso di disoccupazione, è superiore alle attese del mercato che indicavano un aumento di 191 mila di posti di lavoro.Il dato è invece inferiore alle aspettative nel settore privato: sono stati creati 136 mila posti di lavoro, contro i 193 mila rivisti di maggio e i 160 attesi dal mercato.Gli occupati del settore manifatturiero sono scesi di 8 mila unità, contro un aumento di 6 mila unità stimate dal consensus e si confrontano con gli 8 mila del mese precedente.Le retribuzioni medie orarie si sono attestate a 35 dollari, registrando un aumento dello 0,3% su mese e del 3,9% su anno (contro attese per un +0,3 m/m e +3,9% a/a) dopo il +0,4% mensile e +4,1% tendenziale registrato a maggio. Le retribuzioni medie orarie sono monitorate con attenzione dalla Federal Reserve in quanto buon indicatore sia dello stato di salute del mercato del lavoro che delle pressioni inflazionistiche. LEGGI TUTTO

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    UE, Visa e Mastercard estendono di 5 anni gli impegni antitrust sulle commissioni

    (Teleborsa) – I colossi statunitensi dei pagamenti Visa e Mastercardestenderanno di altri cinque anni, fino al 2029, i massimali sulle commissioni per le carte turistiche concordati cinque anni fa con le autorità antitrust dell’UE. Lo ha annunciato la Commissione europea.Il 29 aprile 2019 la Commissione ha reso gli impegni offerti da Mastercard e Visa giuridicamente vincolanti ai sensi delle norme antitrust dell’UE. Le società si sono impegnate a ridurre significativamente (in media di circa il 40%) le commissioni interbancarie multilaterali per i pagamenti nello Spazio economico europeo con carte di consumo emesse altrove (commissioni interbancarie interregionali). Questi impegni dovrebbero essere in vigore fino a novembre 2024.La Commissione prende atto del mantenimento volontario da parte di Visa e Mastercard dei massimali per le commissioni interbancarie interregionali oltre novembre 2024. Le commissioni interregionali per le operazioni con carte di debito e di credito nell’ambito di questi sistemi rimarranno limitate per altri 5 anni fino a novembre 2029. Per le transazioni con carta presente (offline), le commissioni rimarranno limitate allo 0,2% per le carte di debito e allo 0,3% per le carte di credito. Per le transazioni con carta non presente (online), i limiti rimarranno dell’1,15% per le carte di debito e dell’1,5% per le carte di credito.”Le carte di debito e credito Mastercard e Visa sono ancora “indispensabili” per i commercianti del SEE – si legge in una nota – In assenza di limiti, i commercianti si troverebbero ad affrontare il rischio di commissioni interbancarie eccessive trasferite loro attraverso le commissioni di servizio”.In questa fase la Commissione “non ha indicazioni che il mercato sia sostanzialmente cambiato e che i massimali concordati nel 2019 non sarebbero più appropriati”. Tuttavia, gli impegni volontari di Visa e Mastercard non impediscono alla Commissione di condurre indagini o avviare procedimenti nel caso in cui dovesse ottenere prove concrete che dimostrino che gli attuali massimali non sarebbero più adeguati.(Foto: Photo by rupixen.com on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Assocostieri, Ruggeri: “Per la transizione dei porti occorre una regia unitaria”

    (Teleborsa) – “I porti sono sempre stati hub importanti, dal punto di vista economico ed energetico. Con il tempo ci siamo accorti che sono anche realtà particolarmente energivore. Serve quindi una politica energetica che presieda al loro sviluppo e all’energia di cui hanno bisogno i loro tanti e diversi asset. Senza, soprattutto, pensare che esista un singolo silver bullet (le tecnologie e le energie da utilizzare sono molteplici) e senza abbandonarsi ai localismi.” Queste le parole di Elio Ruggeri, presidente di Assocostieri ed Executive Director Lng di Snam, intervenuto oggi al convegno l’Economia del Mare, organizzato a Genova da Il Sole 24 Ore alla presenza di istituzioni regionali e nazionali.Partecipando alla tavola rotonda “Green Transition: la necessità di uniformare la politica energetica a quella del mare”, Ruggeri ha evidenziato la necessità di evitare “azioni slegate, a macchia di leopardo, fughe in avanti di singoli porti e/o singoli operatori”. “Occorre una regia unitaria che aiuti i porti a farsi trovare pronti alle sfide che li attendono, evitando così che essi perdano valore. Per esempio – ha proseguito il presidente di Assocostieri – si potrebbe estendere le comunità energetiche rinnovabili anche ai porti, aprendo ai grandi operatori del settore. Ma si deve, anche e soprattutto, sostenere la transizione della logistica energetica attuale verso le commodities del futuro. E non dimentichiamoci poi la carbon capture and storage (CCS): le flotte esistenti continueranno a lungo a usare combustibili tradizionali, per cui la CCS è la chiave per la loro decarbonizzazione e, fra l’altro, abiliterebbe tutta una nuova filiera logistica che ancora non c’è.” Un focus ulteriore è stato riservato alla transizione verso i nuovi combustibili che però, ha precisato Ruggeri, “dipende anche dal fattore costo. Bisogna puntare sulle dimensioni di scala, che per alcuni vettori, penso all’idrogeno verde e ai suoi derivati, ancora devono essere raggiunte. Da questo punto di vista, disponiamo di infrastrutture per il trasporto del Gnl che invece sono già pronte, in esercizio e capaci di gestire grandi volumi. C’è di più: il Gnl non è, come talvolta di sente dire, una soluzione ‘low carbon’ di transizione, ma fa parte del futuro “no carbon” dei combustibili, attraverso l’utilizzo di bio_lng, syn-lng e ccs”. E l’Italia come è messa? “Nel nostro Paese – ha spiegato ancora Ruggeri – le soluzioni logistiche sono già pronte, frutto – grazie agli associati di Assocostieri – di oltre 300 milioni di investimenti, che potrebbero alimentare da subito un mercato del bunkeraggio importante. Già nel solo 2023, in questo senso, avremmo potuto servire 150 tonnellate di Gnl. Auspichiamo quindi che si creino condizioni favorevoli all’incremento di flotte che impiegano Gnl e, al contempo, che si vada verso una semplificazione delle procedure normative relative al bunkeraggio”. LEGGI TUTTO

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    Antares Vision, Equita conferma Buy: prevista riduzione dell’organico di circa l’8/9%

    (Teleborsa) – Equita ha confermato il target price (a 4 euro per azione) e la raccomandazione (a Buy) sul titolo Antares Vision, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nel settore del controllo qualità e tracciabilità dei prodotti, dopo che il broker ha recentemente ospitato a Parigi una serie di meeting con il nuovo new management team. “A nostro avviso, il tono delle discussioni è stato costruttivo e rafforza la nostra convinzione che la società dispone di leve da utilizzare per incrementare gli utili e il flusso di cassa”, si legge in una ricerca.Nel corso degli incontri, il nuovo management team (Luca Mazzantini CEO e Stefano De Rosa CFO) ha avuto l’opportunità di fornire più colore sui principali pilastri del piano industriale triennale (pubblicato a metà giugno). Il 100% delle iniziative sono già definite con un tasso di implementazione effettivo del 25% nel primo semestre 2024 (previsto intorno al 70-80% entro il primo semstre del 2025).Tra i principali messaggi emersi, c’è quello che il management sta rimodellando completamente la società con l’obiettivo di tornare al 20% di margine EBITDA entro il 2026 (livello raggiunto nel 2021) e ridurre materialmente la leva finanziaria. Solo per citare le principali iniziative: nuove procedure interne, nuove linee guida commerciali (focus sugli utili e sul flusso di cassa per i bonus piuttosto che sul mero fatturato), misure di efficienza (è prevista una riduzione dell’organico di circa l’8/9% entro il 3Q24 con risparmi sui costi di circa 5 milioni di euro all’anno), maggiore attenzione ai prodotti standardizzati e alle aree geografiche redditizie (ad esempio per uscire dai paesi asiatici per le macchine per l’ispezione farmaceutica), entità legali inferiori (nell’anno fiscale 23 erano addirittura 27).”A nostro avviso, il carico di lavoro da svolgere è ancora notevole e saranno necessari alcuni trimestri prima di vedere i reali benefici del processo di ristrutturazione – scrivono gli analisti – Detto questo, il tono delle discussioni è stato costruttivo e rafforza la nostra convinzione che la società abbia ancora un lungo percorso di crescita davanti a sé (rispetto ai bassi livelli del 2023) e leve che può utilizzare per incrementare gli utili e il flusso di cassa (EBITDA da 13 milioni a 48 milioni di euro dal 2023 al 2026)”.(Foto: Towfiqu barbhuiya on Unsplash) LEGGI TUTTO