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    Francia, Morningstar DBRS: prossimo governo avrà limitati i margini di manovra

    (Teleborsa) – In seguito ai risultati delle elezioni legislative di ieri, il panorama politico in Francia appare “altamente frammentato”, con tre grandi blocchi politici e senza una maggioranza assoluta che emerge da un unico blocco. Per ora, il presidente Macron ha chiesto al primo ministro Attal di rimanere al suo posto con un governo provvisorio. La composizione e la tempistica della formazione del governo rimangono “poco chiare”. È “probabile che anche il prossimo Primo Ministro e il prossimo governo facciano affidamento sul fragile sostegno parlamentare”. Lo scrive Morningstar DBRS in un’analisi sul tema. Di conseguenza, gli analisti ritengono che “la definizione delle politiche economiche e fiscali sarà difficile” e che “ritardi significativi nel correggere le prospettive fiscali a medio termine rispetto alle aspettative attuali potrebbero avere implicazioni sul credito per la Francia”.”La composizione dell’Assemblea nazionale dovrebbe consentire un’ampia continuità politica per le politiche europee, estere e climatiche della Francia – ha affermato Mehdi Fadli, vicepresidente senior del Global Sovereign Ratings Group di Morningstar DBRS – Tuttavia, è probabile che la politica economica e fiscale si trovi ad affrontare uno stallo, mentre i prossimi eventi fiscali saranno fondamentali per la traiettoria fiscale della Francia”.Secondo Morningstar DBRS, lo smantellamento della riforma pensionistica del 2023 sembra improbabile, ma non si possono escludere eventuali aggiustamenti a tale riforma con il sostegno della maggioranza dei membri neoeletti nell’Assemblea nazionale. Potrebbe anche essere necessario raggiungere un accordo di coalizione.”Riteniamo che la capacità della Francia di attuare il consolidamento fiscale e il suo programma di riforme economiche sarà probabilmente ostacolata per almeno un anno”, si legge nel report.La composizione dell’Assemblea nazionale dovrebbe consentire un’ampia continuità politica nei tre campi seguenti: 1) la posizione della Francia nei confronti dell’Unione europea e la coesione dell’asse franco-tedesco; 2) la politica estera della Francia, inclusa la sua posizione nella NATO e il suo sostegno all’Ucraina; e 3) le politiche climatiche della Francia, compreso il perseguimento della strategia nazionale a basse emissioni di carbonio.(Foto: Anthony Choren su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Ex Ilva, Sindacati in pressing sul Governo: convocare tavolo

    (Teleborsa) – “In queste ore un profluvio di dichiarazioni sull’ex Ilva non corrisponde alla realtà dei fatti. È ora che il confronto negoziale si tenga nelle sedi istituzionali opportune, a partire dalla convocazione del tavolo alla Presidenza del Consiglio dei Ministri come richiesto unitariamente da Fim, Fiom, Uilm già da molti giorni. E il Ministro Adolfo Urso convochi il tavolo che affronti il tema della siderurgia nazionale ed europea nel suo complesso”. Lo dichiara in una nota Loris Scarpa, coordinatore nazionale siderurgia per la Fiom-Cgil.”Questa situazione sta determinando conseguenze negative per gli impianti, i lavoratori e i cittadini che stanno pagando un prezzo inaccettabile. È necessario un piano di ripartenza concreto – aggiunge – con tempi certi sul ritorno delle persone al lavoro, servono le risorse per le produzioni, per le manutenzioni, per la messa in sicurezza dei lavoratori e dell’ambiente. Oggi, il Ministro Urso aveva annunciato che un’impresa canadese si aggiunge alle due imprese indiane, Vulcan Green Steel e Steel Mont, e all’ucraino-olandese Metinvest: “Ci sono altri soggetti industriali che hanno chiesto anch’essi di visitare gli impianti di quella che era l’ex Ilva. Oltre ai tre soggetti che lo hanno fatto nelle ultime settimane, in questo caso è un’impresa canadese, uno dei grandi Paesi del G7″. Lo afferma il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, a margine dell’assemblea di Unioncamere.”Vuol dire che – ha detto Urso – i maggiori player hanno capito che il polo siderurgico dell’ex Ilva può risorgere, ovviamente con tecnologia green”.”Ogni giorno ne sentiamo una nuova ma mi pare molto complicato mettere Ilva sul mercato. Mai visto un acquirente per un’azienda in quelle condizioni, con gli impianti arrugginiti e solo un altoforno e mezzo in funzione – il commento, piuttosto scettico, di Rocco Palombella, segretario generale della Uilm.”Sarebbe interessante capire cosa mettono sul mercato. Sono sei mesi che chiediamo quale sia il piano non dico industriale, ma di risalita e ancora non abbiamo visto nulla”. LEGGI TUTTO

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    Siglato al Mimit accordo quadro tra ASI e RSE per future applicazioni spaziali a fini energetici

    (Teleborsa) – È stato firmato oggi a Palazzo Piacentini, alla presenza del ministro delle Imprese e del Made in Italy con delega alle Politiche Spaziali e Aerospaziali, Adolfo Urso, l’accordo quadro tra l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e Ricerca sul Sistema Energetico (RSE). È quanto si legge in una nota del Mimit. L’accordo, che è stato sottoscritto dal presidente di ASI, Teodoro Valente, e dall’amministratore delegato di RSE, Franco Cotana, mira a perseguire obiettivi comuni nel campo spaziale e aerospaziale, dedicati a tutte le applicazioni energetico-ambientali, in particolare rivolto allo sviluppo di soluzioni e strumenti più accurati per la mappatura delle fonti energetiche rinnovabili (idroelettrico, solare, biomasse, geotermico) e per una accurata informazione dinamica sui sistemi e sulle infrastrutture energetiche. Le iniziative, le attività e i programmi saranno realizzati congiuntamente e in maniera coordinata. Nello specifico, la collaborazione riguarderà il monitoraggio della distribuzione di impianti energetici esistenti e l’individuazione di aree idonee allo sviluppo di impianti di generazione da rinnovabili. L’osservazione della Terra dallo spazio sarà utilissima non solo ai fini della pianificazione energetica, ma anche per gli aspetti ambientali, per la misura e il monitoraggio dell’albedo terrestre e il controllo della radiazione solare e infrarossa, ai fini della mitigazione dei cambiamenti climatici, mediante la realizzazione congiunta e coordinata di iniziative, attività e programmi. “Questo accordo si inquadra perfettamente nella nuova politica sullo spazio che il governo Meloni sta realizzando fin dall’inizio della legislatura – ha sottolineato il ministro Adolfo Urso -. Abbiamo destinato infatti risorse significative all’Agenzia Spaziale Europea, cosi’ come all’Agenzia Spaziale Italiana, destinando nel complesso 7,3 miliardi di euro per i programmi spaziali fino al 2026. La legge quadro sullo Spazio, che è ora all’attenzione del Parlamento, pone l’Italia all’avanguardia in Europa nelle nuove realtà spaziali e consentirà alle imprese del nostro Paese di cogliere al meglio le opportunità di sviluppo che ci sono nella Space Economy. Questo accordo siglato oggi tra ASI e RSE – sono le parole del Ministro – riveste una particolare importanza perchè mira a perseguire obiettivi comuni nel campo spaziale e aerospaziale, con particolare attenzione alle applicazioni energetiche di ultima generazione, allo sviluppo di soluzioni alternative per la mitigazione dei cambiamenti climatici e al monitoraggio delle risorse”. L’osservazione della terra dallo Spazio, ha aggiunto Urso “diventa uno strumento indispensabile per sviluppare una politica sostenibile e rendere più competitive le nostre imprese, in riferimento anche ai progetti di cooperazione-scientifico tecnologica con i paesi del Nord Africa, in piena sintonia con il Piano Mattei”. “La firma di oggi rappresenta una ulteriore conferma del ruolo delle attività spaziali come elemento di sviluppo e crescita in differenti settori della società e dell’economia – ricorda il presidente dell’ASI, Teodoro Valente -. Risulta sempre più strategico far ricorso ai dati di osservazione della Terra per lo sviluppo di servizi utili al monitoraggio delle risorse, all’implementazione di piani di servizio per la gestione e individuazione di siti idonei per l’uso e lo sfruttamento delle materie prime. Con il partner RSE lavoreremo insieme non solo per un miglior controllo della distribuzione delle reti, ma metteremo a frutto le nostre competenze per una cooperazione che tenga conto di attività attente al tema del cambiamento climatico e all’ottimizzazione delle risorse idriche. Non di minore importanza è poi il tema delle energie rinnovabili: lo spazio, e l’Italia con i propri campioni nazionali, nell’uso di energie alternative ha dato una forte impulso allo sviluppo di celle solari altamente performanti, utilizzabili anche a terra”. “La collaborazione con ASI rappresenta un passo significativo verso l’integrazione delle tecnologie spaziali nelle soluzioni energetiche del futuro. Unendo le reciproche competenze e il know-how – ha dichiarato Franco Cotana, amministratore delegato di RSE – potremo sviluppare soluzioni innovative per affrontare le sfide energetiche e ambientali del nostro tempo, sviluppando e implementando progetti innovativi per la transizione del Paese, che contribuiranno anche alla mitigazione dei cambiamenti climatici. Il nostro obiettivo comune è creare sinergie che conducano a un futuro più sostenibile e tecnologicamente avanzato”. LEGGI TUTTO

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    Execus completa ABB per 1,8 milioni di euro. Flottante passa al 24,7%

    (Teleborsa) – Execus, società quotata su Euronext Growth Milan e operante nel settore del social selling, ha completato il collocamento tramite accelerated bookbuilding (ABB) di 1.022.000 azioni a un prezzo pari a 1,76 euro per azione (pari a uno sconto del 5,4% sulla chiusura odierna) per un controvalore complessivo dell’aumento pari a 1.798.720 euro.Per il tramite di questo aumento di capitale il flottante della società passa dal 10,37% al 24,68% del capitale sociale.L’aumento di capitale è finalizzato alla realizzazione dell’obiettivo strategico di crescita per linee esterne, oltre che all’incremento del flottante e della liquidità, con l’ampliamento della base azionaria a primari investitori qualificati.Banca Finnat Euramerica ha operato quale collocatore dell’Aumento di Capitale, curando la procedura di ABB. LEGGI TUTTO

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    CIR, buyback per oltre 950 mila euro

    (Teleborsa) – CIR, nell’ambito del piano di acquisto di azioni proprie, ha comunicato di aver acquistato, dall’1° al 5 luglio 2024, complessivamente 1.603.723 azioni al prezzo unitario medio di 0,5927 euro, per un controvalore pari a 950.545,76 euro.All’8 luglio, CIR possiede un totale di 22.574.489 azioni proprie, pari al 2,16% del capitale sociale. Le società controllate non possiedono azioni della Società.A Milano, oggi, andamento annoiato per la holding finanziaria, che chiude la sessione in ribasso dello 0,51%. LEGGI TUTTO

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    CDP, emesso bond per 750 milioni di euro. Ordini per oltre 2,6 miliardi

    (Teleborsa) – Cassa Depositi e Prestiti (CDP) ha concluso con successo un’emissione obbligazionaria, del valore nominale di 750 milioni di euro, a tasso fisso, non subordinata e riservata a investitori istituzionali.L’obbligazione ha una durata di 7 anni (con scadenza a luglio 2031) e prevede una cedola annuale del 3,875%. Il titolo è stato emesso nell’ambito del Debt Issuance Programme (DIP), il programma di emissioni a medio-lungo termine di CDP dell’ammontare di 15 miliardi di euro, quotato presso Euronext Dublin e destinato a investitori istituzionali.La domanda, di oltre 2,6 miliardi di euro, è stata pari a circa 3,5 volte l’offerta, con ordini provenienti da circa 100 investitori. L’allocazione finale ha visto la partecipazione di investitori italiani per il 45% e per il 55% esteri, in particolare provenienti da Germania/Austria/Svizzera (16%), da Spagna e Portogallo (15%) e dalla Francia (13%). I proventi derivanti da questa nuova emissione verranno utilizzati da CDP per proseguire nella propria attività a sostegno dello sviluppo del Paese, si legge in una nota. Il rating a medio-lungo termine dei titoli, per i quali è stata fatta domanda di ammissione alle negoziazioni presso la Borsa di Dublino, è atteso pari a BBB per S&P, BBB per Fitch e BBB+ per Scope.Banca Akros, Banca Monte dei Paschi di Siena, BPER, Crédit Agricole, Deutsche Bank, Intesa Sanpaolo, Morgan Stanley e UniCredit hanno agito in qualità di Joint Lead Managers e Joint Bookrunners dell’operazione. LEGGI TUTTO

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    Circle, completato nuovo ABB su 1,2% del capitale. Sottoscritto da investitore estero

    (Teleborsa) – Circle, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nell’analisi e nello sviluppo di prodotti per l’innovazione e la digitalizzazione dei settori portuale e della logistica intermodale, ha completato con successo un nuovo Accelerated Bookbuilding (ABB).Dopo il lancio e chiusura di un primo Accelerated Bookbuilding conclusosi in data 27 giugno (con l’ingresso di Eiffel Investment Group), nel secondo ABB, avviato in data odierna, l’Aumento di Capitale Riservato è stato sottoscritto per ulteriori complessive 55.770 nuove azioni ordinarie, corrispondenti a circa l’1,21% del nuovo capitale sociale, per un controvalore complessivo pari a 395.967 euro.Le nuove azioni sono state sottoscritte da un primario investitore istituzionale internazionale, si legge in una nota, che non lo nomina.Le azioni di nuova emissione sono state collocate ad un prezzo per azione di 7,10 euro, a sconto dell’8,5% rispetto alla chiusura odierna e a premio rispetto alla media ponderata del valore di mercato delle azioni nei 180 giorni di Borsa aperta antecedenti.”Siamo estremamente soddisfatti del risultato complessivo dell’aumento di capitale e onorati della fiducia che questo ulteriore importante investitore istituzionale internazionale ha dimostrato scegliendo di investire in Circle – ha commentato l’AD Luca Abatello – La chiusura di questa operazione, unitamente a quanto realizzato lo scorso 27 giugno, ha consentito una totale soddisfazione dell’importo previsto e ci permetterà di accelerare ulteriormente la strategia di crescita per vie esterne e di perseguire in modo efficace e rapido gli obiettivi recentemente condivisi del Piano “Connect 4 Agile Growth”.Il flottante è pari ora a circa il 47,91%. LEGGI TUTTO

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    Mercati Euronext, raccolta delle IPO segna +96% nel primo semestre

    (Teleborsa) – Il denaro raccolto da nuove quotazioni sui mercati azionari di Euronext (incluso l’over allotment) è stato pari a 630 milioni di euro a giugno 2024, in netto aumento rispetto ai 79 milioni di euro del mese precedente e ai 319 milioni di euro di giugno 2023. Le nuove quotazioni sono state 8, contro le 3 del mese precedente e le 5 di giugno 2023.Il denaro raccolto da nuove quotazioni sui mercati Euronext è stato invece pari a 3.560 milioni di euro nei primi sei mesi del 2024, in aumento del 96% rispetto allo stesso periodo del 2023 (1.816 milioni di euro), secondo quanto si legge nei dati mensili pubblicati dal gruppo che gestisce le piazze di Amsterdam, Bruxelles, Dublino, Lisbona, Milano, Oslo e Parigi.Prendendo solo il dato delle SME (con capitalizzazione sotto 1 miliardo di euro), la raccolta è stata di 227 milione di euro (+189% su mese e +332% su anno), con un totale da inizio anno pari a 592 milioni di euro (-38% rispetto ai primi dieci mesi del 2022). LEGGI TUTTO