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    Eventi e scadenze del 12 luglio 2024

    (Teleborsa) – Giovedì 11/07/2024Appuntamenti:Consiglio dell’Unione europea – Budapest – Riunione informale dei ministri dell’ambiente (fino a venerdì 12/07/2024)Venerdì 12/07/2024Appuntamenti:Banca d’Italia – Bollettino EconomicoBanca d’Italia – Indagine sulle aspettative di inflazione e crescitaRating sovrano – Italia – Scope pubblica la revisione del merito di credito10:15 – XVIII Forum Unione Nazionale Giovani Commercialisti – Roma, Th Roma Carpegna Palace – Il Forum, dal titolo “Cambia-menti” è organizzato con Fondazione Centro Studi UNGDCEC e IUYA e la partecipazione di Giovani Imprenditori Confindustria e ANCE Giovani. Numerose le partecipazioni istituzionaliTitoli di Stato:Tesoro – Regolamento BOTAziende:Citigroup – Risultati di periodoJP Morgan – Risultati di periodoUnieuro – Appuntamento: Comunicato StampaWells Fargo – Risultati di periodo LEGGI TUTTO

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    Giappone, produzione industriale rivista al rialzo a maggio

    (Teleborsa) – Rivista al rialzo la produzione delle fabbriche giapponesi a maggio 2024. Secondo la stima definitiva del Ministero del Commercio Internazionale e dell’Industria giapponese (METI), l’indice destagionalizzato della produzione industriale è salito del 3,6%, ribaltando il risultato della stima preliminare (-0,9%) e risultando al di sopra delle attese degli analisti (+2,8%). Ad aprile si era registrata una crescita del 2,8%. Su base annuale il dato non destagionalizzato della produzione è in calo dell’1,8%. La capacità di utilizzo si è attestata al 98% (+0,1%). Le consegne registrano un aumento mensile del 3,9% mentre le scorte segnano un incremento dello 0,9%. La ratio scorte/vendite evidenzia una variazione pari a -1,2%. LEGGI TUTTO

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    Orban vedrà Trump in Florida dopo vertice NATO

    (Teleborsa) – Il primo ministro ungherese Viktor Orban incontra l’ex Presidente americano Donald Trump: l’appuntamento è in agenda per oggi a Mar-a-Lago, in Florida, presso la lussuosissima residenza del tycoon. L’anticipazione arriva dal New York Times, che cita un funzionario della campagna elettorale di Trump e una persona informata della questione vicina all’ex presidente. L’incontro, previsto dopo il vertice NATO a Washington, segue la contestata “missione di pace” che Orban ha tentato passando per Kiev, Mosca e Pechino nei giorni scorsi. Un viaggio che non è stato visto di buon occhio in ambienti europei, perchè non compativile con i compiti della presidenza di turno della Ue.C’è da dire che Donald Trump è sempre stato un sostenitore di Orban ed anche il leader ungherese ha sempre sostenuto pubblicamente la rielezione di Trump. I due si sono anche incontrati in Florida lo scorso mese di marzo. “Viktor Orban è il premier dell’Ungheria e fa ciò che ritiene più opportuno. Non è che decidiamo noi quello che deve fare”, ha commentato il ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine del vertice NATO, precisando “certo non va in rappresentanza dell’Unione europea”. “Noi non dobbiamo interferire nella campagna elettorale americana. – ha sottolineato il titolare della Farnesina – Le relazioni transatlantiche sono una delle stelle polari della nostra politica estera. Noi siamo amici e alleati degli Stati Uniti, indipendentemente da chi è stato, chi è e chi sarà il presidente americano”. LEGGI TUTTO

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    Irpef, l’otto per mille alla Chiesa Cattolica sotto il miliardo

    (Teleborsa) – Si confermano in calo i contributi destinati dagli italiani con la dichiarazione Irpef alla Chiesa Cattolica. Secondo i dati resi noti dal Dipartimento delle Finanze del MEF, la cifra destinata dai contribuenti con la scelta dell’8×1000 alla Chiesa Cattolica è scesa per la prima volta al di sotto di 1 miliardo di euro, attestandosi a 990.953.330 euro, pari al 68,59% dell’importo totale, per 11.804.615 scelte espresse valide.Fra le altre confessioni religiose, la cifra più grande va alla Chiesa Evangelica Valdese per oltre 40 milioni (il 3,04% del totale), seguita dall’Unione Buddista Italiana con 14 milioni (l’1,05%) e dall’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai con oltre 6,5 milioni (lo 0,49%).Allo Stato sono stati destinati oltre 340 milioni, pari al 25,62% del totale, per varie finalità: fame, calamità, edilizia scolastica, assistenza rifugiati, beni culturali. LEGGI TUTTO

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    Wall Street cauta dopo i record. Inflazione USA al 3%: buon segno per la Fed

    (Teleborsa) – Sosta intorno alla parità la Borsa di New York, dopo i nuovi record della vigilia, con il Dow Jones che si attesta a 39.761 punti, mentre, al contrario, vendite diffuse sull’S&P-500, che continua la giornata a 5.584 punti. Pessimo il Nasdaq 100 (-2,13%); come pure, in forte calo l’S&P 100 (-1,59%).Il rallentamento, a sorpresa, dell’inflazione a giugno, ha alimentato le speranze che la Federal Reserve possa tagliare i tassi di interesse tre volte quest’anno, decidendo per una riduzione del costo del denaro, nella riunione di settembre. “Si tratta di dati incoraggianti per la Fed, che sta valutando quando avviare il programma di riduzione dei tassi dai massimi di 23 anni del 5,25-5,5%, un processo che, secondo i mercati, potrebbe iniziare già a settembre”, ha sottolineato Richard Flax, Chief Investment Officer di Moneyfarm.Nell’S&P 500, buona la performance dei comparti utilities (+1,88%), materiali (+1,29%) e beni industriali (+1,26%). Tra i più negativi della lista dell’S&P 500, troviamo i comparti informatica (-2,63%), telecomunicazioni (-2,62%) e beni di consumo secondari (-1,36%).Tra le migliori Blue Chip del Dow Jones, 3M (+2,32%), Home Depot (+2,17%), Dow (+1,62%) e Amgen (+1,45%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Intel, che ottiene -4,01%.Seduta negativa per Amazon, che mostra una perdita del 2,59%.Sotto pressione Microsoft, che accusa un calo del 2,42%.Scivola Apple, con un netto svantaggio del 2,37%.Tra i best performers del Nasdaq 100, Illumina (+5,30%), CoStar (+4,72%), Moderna (+4,27%) e Dollar Tree (+4,00%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Tesla Motors, che ottiene -6,06%.Vendite a piene mani su Lam Research, che soffre un decremento del 4,74%.Pessima performance per Nvidia, che registra un ribasso del 4,72%.Sessione nera per Applied Materials, che lascia sul tappeto una perdita del 4,68%.Tra le variabili macroeconomiche di maggior peso nei mercati nordamericani:Giovedì 11/07/202414:30 USA: Prezzi consumo, annuale (atteso 3,1%; preced. 3,3%)14:30 USA: Prezzi consumo, mensile (atteso 0,1%; preced. 0%)14:30 USA: Richieste sussidi disoccupazione, settimanale (atteso 236K unità; preced. 239K unità)Venerdì 12/07/202414:30 USA: Prezzi produzione, mensile (atteso 0,1%; preced. -0,2%)14:30 USA: Prezzi produzione, annuale (preced. 2,2%). LEGGI TUTTO

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    OPA Civitanavi, adesioni oltre il 79%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria totalitaria promossa da Honeywell su Civitanavi Systems, gruppo quotato su Euronext Milan e attivo nel campo dei sistemi di navigazione e stabilizzazione inerziali, risulta che oggi 11 luglio 2024 sono state presentate 160.476 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 24.323.473, pari al 79,08% dell’offerta.L’offerta è iniziata il 27 maggio 2024 e terminerà il 19 luglio 2024. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Civitanavi Systems acquistate sul mercato nei giorni 18 e 19 luglio 2024 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    Ponte Stretto Messina, solo parte ferroviaria co-finanziabile da UE

    (Teleborsa) – La Commissione europea ritiene che solo la parte del transito ferroviario del Ponte sullo Stretto di Messina sarebbe co-finanziabile dalla UE come progetto strategico, nell’ambito del regolamento TEN-T dell’Unione Europea. E’ quanto ha precisato la la Commissaria europea ai Trasporti, Adina Valean, mettendo dei paletti all’investimento sull’infrastruttura. “Nell’ambito del meccanismo per collegare l’Europa – ha spiegato – la Commissione può cofinanziare studi volti a preparare la costruzione di progetti infrastrutturali TEN-T con il 50% dei costi totali ammissibili. Solo la parte ferroviaria del ponte di Messina sarebbe ammissibile al cofinanziamento dell’UE”.Nell’ambito del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) – ha proseguito Valean – i requisiti normativi di concentrazione tematica, incentrati sugli obiettivi strategici 1 “Europa più intelligente” e 2 “Europa più verde”, limitano la dotazione per le grandi infrastrutture di mobilità. Queste sono ammissibili solo nell’ambito dell’obiettivo strategico 3 “Europa più connessa”. Inoltre, l’accordo di partenariato con l’Italia individua come prioritari gli investimenti per la mobilità sostenibile in infrastrutture ferroviarie e limita gli investimenti in infrastrutture stradali alla riqualificazione selettiva delle strade di tipo secondario che collegano le aree interne”.La responsabile europea ha comunque chiarito che “la Commissione non è ancora a conoscenza di una decisione definitiva per il ponte, pertanto le mappe del regolamento TEN-T rivisto mostrano attualmente il progetto allo stadio di studio/idea”.”Gli Stati membri devono garantire che i progetti per i quali si prevede un significativo impatto ambientale siano sottoposti, prima dell’autorizzazione, a una valutazione dell’impatto ambientale”, ha ricordato la commissaria, aggiungendo che “senza conoscere l’esito degli studi preparatori non è possibile formulare ipotesi su un potenziale contributo dell’UE alle attività di costruzione del ponte previsto, e quindi sui potenziali impatti sul bilancio complessivo”. LEGGI TUTTO

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    L’inflazione USA si raffredda: un assist per la nuova stagione della Fed

    (Teleborsa) – L’inflazione statunitense ha registrato una evidente frenata a giugno, offrendo alla Fed un sostegno per un cambio di passo della politica monetaria. Una nuova stagione che vedrà la banca centrale statunitense vestire i panni della colomba ed avviare io tanto atteso taglio dei tassi a settembre. Le attese del mercato sono per due interventi nell’ultimo trimestre del 2024, ma si sta rafforzando anche l’aspettativa di un terzo taglio, che ha un 25% di chance di verificarsi, proprio a seguito dei dati sull’inflazione migliori delle attese.L’inflazione si raffredda al 3%La crescita dei prezzi a giugno si è attestata al 3%, in decelerazione rispetto al 3,3% registrato a maggio ed al di sotto delle stime di consensus, che indicavano una crescita del 3,1%. Su base mensile, i prezzi al consumo hanno riportato una variazione pari a -0,1%, a fronte del +0,1$ stimato dagli analisti. Anche l”indice core, al netto di energia ed alimentari, più osservato dalla Fed, ha segnato una crescita tendenziale più lenta pari al 3,3% rispetto al 3,4% precedente ed atteso. Come cambiano le attese”Si tratta di dati incoraggianti per la Fed, che sta valutando quando avviare il programma di riduzione dei tassi dai massimi di 23 anni del 5,25-5,5%”, commenta Richard Flax, Chief Investment Officer di Moneyfarm, ricordando che si tratta di “un processo che, secondo i mercati, potrebbe iniziare già a settembre”.Per Filippo Diodovich, Senior Market Strategist di IG Italia, “diventa sempre più probabile la possibilità di un taglio dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve nel meeting di settembre”, mentre la prossima riunione di fine luglio “sarà propedeutica per Powell per anticipare un prossimo cambio di politica monetaria con un probabile taglio dei tassi di interesse nei prossimi mesi”.Anche Bret Kenwell, US market analyst di eToro, ritiene “probabile che la Fed stia preparando un taglio dei tassi, con la prospettiva di settembre che rimane ancora quella più probabile”. “Gli investitori si aspettavano una buona notizia e l’hanno avuta. – sottolinea l’esperto – Questo potrebbe far pensare a un’ulteriore impulso per l’S&P 500, ma l’indice è salito per sette sessioni consecutive e ha segnato sei record uno dopo l’altro. E’ possibile, quindi, che nel breve termine si verifichino prese di profitto”.La reazione dei mercatiL’uscita del dato dell’inflazione USA ha provocato solo un sussulto positivo sui mercati europei, che confermano la positiva performance della mattinata (Dax e Cac-40 +0,7% e FTSE 100 +0,3%), mentre Wall Street ha aperto in rosso, scontando una serie di prese di profitto, dopo aver ripetutamente aggiornato i record storici su S&P 500 e Nasdaq.Diversa la situazione sul mercato dei cambi, dove il dollaro si sta deprezzando, poiché sconta una politica monetaria più accomodante da parte della Federal Reserve. Il crosso euro/dollaro ha fatto un sobbalzo a 1,09 USD per poi assestarsi a 1,0871 USD (+0,38%), mentre il cambio sterlina/dollaro si è portato a 1,295 per poi tornare a 1,2921 (+0,55%). La variazione più forte si registra però sul cambio con lo yen, attestatosi a 158,53 (-1,9%). I mercato obbligazionario, ovviamente, vede il rendimento dei Treasury a 10 anni scendere al 4,174% con una differenza di -10,2 punti rispetto alla vigilia.(Foto: TheDigitalArtist / Pixabay) LEGGI TUTTO