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    Generali, rilevate oltre 695 mila azioni proprie

    (Teleborsa) – Assicurazioni Generali ha comunicato di avere acquistato, nell’ambito del programma di acquisto di azioni proprie, dall’8 al 12 luglio 2024 complessivamente 695.362 azioni proprie al prezzo medio ponderato di 23,58 euro, per un controvalore pari a 16.398.734,20 euro.A seguito degli acquisti effettuati, al 12 luglio la Società e le sue controllate detengono 25.885.454 azioni proprie, pari all’1,65% del capitale sociale.A Milano, oggi, lieve ribasso per Assicurazioni Generali, che chiude in flessione dello 0,64%. LEGGI TUTTO

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    OPA Saras, adesioni allo 0,098%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) obbligatoria totalitaria promossa su Saras, società quotata su Euronext Milan e attiva nel settore della raffinazione del petrolio e nella produzione di energia elettrica, risulta che oggi 15 luglio 2024 sono state presentate 503.075 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 510.375, pari allo 0,098% dell’offerta.L’offerta è iniziata il 12 luglio 2024 e terminerà il 9 agosto 2024. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Saras acquistate sul mercato nei giorni 8 e 9 agosto 2024 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    Exprivia esclusa dagli indici FTSE Italia

    (Teleborsa) – FTSE Russell ha comunicato l’esclusione di Exprivia, società quotata su Euronext Milan e attiva nello sviluppo di tecnologie software innovative e di prestazione di servizi IT, dagli indici FTSE Italia, in seguito alla fusione per incorporazione in Abaco 3 e all’annuncio di revoca dalle negoziazioni.In particolare, il titolo è escluso da FTSE Italia Small Cap Index, FTSE Italia All-Share Index, FTSE Italia PIR Mid Small Cap Index, FTSE Italia PIR PMI All Index. Il provvedimento è efficace dal 18 luglio 2024. LEGGI TUTTO

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    MEF, asta di riacquisto il 17 luglio per massimi 4 miliardi di euro su 5 BTP

    (Teleborsa) – Il ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha comunicato che il 17 luglio 2024 effettuerà, presso la Banca d’Italia, un’asta di riacquisto di titoli sul mercato, tramite asta competitiva, riservata agli operatori Specialisti in titoli di Stato per un importo massimo di 4.000 milioni di euro. Tale operazione utilizzerà le risorse disponibili sul Fondo per l’ammortamento dei titoli di Stato.I titoli oggetto del riacquisto saranno: BTP 01/12/2024, BTP Italia 26/05/2025, BTP 01/06/2025, BTP 15/08/2025, BTP 01/02/2026.Il regolamento dell’operazione è fissato per il giorno 19 luglio 2024. LEGGI TUTTO

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    Optics Bidco (NetCo TIM), S&P assegna rating BB+ con outlook negativo

    (Teleborsa) – S&P Global Ratings ha assegnato a Optics Bidco, il veicolo che ha acquistato NetCo (ovvero l’infrastruttura di rete fissa e le attività wholesale) da TIM, il rating “BB+”.Il 1° luglio 2024, KKR ha completato l’acquisizione. Il colosso statunitense del private equity ha finanziato l’accordo attraverso l’emissione di circa 4,7 miliardi di euro in prestiti a termine garantiti senior, un equivalente di 5,5 miliardi di euro di obbligazioni scambiate da TIM e una sostanziale iniezione di capitale.Optics sarà il principale operatore wholesale di linea fissa in Italia, beneficiando della sua significativa quota di mercato nel mercato fisso della banda larga e ultralarga con una limitata sovrapposizione di reti, elevate barriere patrimoniali e favorevoli opportunità di crescita.Tuttavia, S&P prevede che l’ampio programma di capex Fiber-to-the-home (FTTH) dell’azienda si tradurrà in una generazione di flussi di cassa operativi (FOCF) negativi, che, combinati con i pagamenti di dividendi attesi, aumenteranno la leva finanziaria prevista nel corso dei prossimi due anni.L’outlook negativo riflette l’aspettativa che Optics non abbia alcun margine di rating rispetto al trigger di leva finanziaria massimo di 6,25x nel periodo di previsione, rendendo più difficile per l’azienda assorbire una deviazione dalle previsioni. LEGGI TUTTO

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    Cassa Depositi e Prestiti, nominato il nuovo CdA. Presenti 5 donne

    (Teleborsa) – L’assemblea degli azionisti di Cassa Depositi e Prestiti (CDP), dopo aver approvato alcune modifiche dello Statuto, ha nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione per tre esercizi, con scadenza alla data di approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2026. La nomina è arrivata dopo quattro rinvii, in quanto le forze di maggioranza non erano riuscite a trovare un’intesa sui nominativi, esprimendo per lo più profili di uomini (non rispettando quindi lo statuto).Sono stati nominati amministratori: Giovanni Gorno Tempini (Presidente), Dario Scannapieco (designato alla carica di Amministratore Delegato), Matilde Bini, Maria Cannata, Stefano Cuzzilla, Luisa D’Arcano, Francesco Di Ciommo, Luigi Guiso, Giorgio Lamanna, Valentina Milani, Flavia Mazzarella.Le modifiche statutarie approvate in sede straordinaria riguardano l’incremento del numero dei membri che compongono il Consiglio di Amministrazione da 9 a 11 e il rinvio al rispetto della normativa in materia di equilibrio tra i generi nella composizione degli organi sociali (sia per il CdA in composizione ordinaria e separata, sia per il Collegio sindacale), nonché la conseguente revisione dei quorum costitutivi e deliberativi rafforzati. LEGGI TUTTO

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    Zignago Vetro, patto parasociale rinnovato per altri tre anni

    (Teleborsa) – Zignago Vetro, produttore di contenitori in vetro cavo quotato su Euronext STAR Milan, ha comunicato che il patto parasociale sottoscritto in data 14 luglio 2021 tra i soci di Zignago Holding si è tacitamente rinnovato per un periodo di ulteriori tre anni e, dunque, fino all’11 luglio 2027.Nel patto sono conferite tutte le 26.937.500 azioni ordinarie rappresentative dell’intero capitale sociale di Zignago Holding, nonché le obbligazioni convertibili Zignago Holding 2017-2026; Zignago Holding, a sua volta, detiene 57.200.000 azioni ordinarie di Zignago Vetro, pari al 64,04% del suo capitale ordinario e al 78,075% ai fini del diritto di voto.Il patto parasociale e contiene previsioni disciplinanti, tra l’altro: la governance di Zignago Vetro; specifiche limitazioni all’eventuale trasferimento di azioni di Zignago Holding; le modalità di cessione delle azioni Zignago Holding da parte dei paciscenti. LEGGI TUTTO

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    Professioni, Cataldi (Ungdcec): “Serve cambiamento reale, nuove normative su governance aziendale impongono cambio di passo”

    (Teleborsa) – “Abbiamo la consapevolezza di dover cambiare. Iniziamo confrontandoci con imprese e istituzioni, per dare un volto sempre più competitivo alla nostra professione. Commercialisti sempre più preparati in grado di vincere le nuove sfide del mercato. Il commercialista è da sempre al fianco delle imprese sui temi della finanza agevolata e dei processi di crescita. Oggi, con le nuove normative sulla governance aziendale, dovremo cambiare le nostre competenze fino a ricoprire il ruolo di temporary manager per affrontare all’interno dei cda delle aziende le diverse fasi di crescita. La politica ha un ruolo determinante per questo cambiamento culturale: chiediamo che lo agevoli con tutti gli strumenti possibili premiando le imprese virtuose”. Sono le parole di Francesco Cataldi, presidente dell’Ungdcec, nel corso del XVIII Forum nazionale “CambiaMenti” promosso dall’Unione nazionale dei giovani dottori commercialisti ed esperti contabili, in collaborazione con la Fondazione Centro Studi Ungdcec e Iuya e la partecipazione di Giovani Imprenditori Confindustria e Ance Giovani, svoltosi a Roma presso il Carpegna Palace hotel. “Abbiamo voluto mettere insieme – ha detto Roberto Gennari, consigliere dell’Ungdcec – i tre interlocutori fondamentali nel mondo della finanza agevolata: i commercialisti, le istituzioni e il mondo imprenditoriale. Lavorare insieme, sulla programmazione delle misure e delle risorse, sarà essenziale per essere maggiormente efficaci. La Finanza Agevolata è a tutti gli effetti una specializzazione, che richiede studio, esperienza e una conoscenza approfondita delle norme vigenti”.Secondo Carolina Rumboldt, consigliera dell’Ungdcec, “occorre attuare un cambiamento culturale che non si limiti solo alla gestione del rischio e quindi orientata alla struttura interna, ma che abbia il coraggio di andare oltre coinvolgendo tutti. Si deve partire proprio dalla necessità di saper trasformare l’obbligatorietà in opportunità, comprenderne l’importanza e soprattutto non considerarlo solo un costo. Oggi più che mai è importante che noi giovani partecipiamo al dibattito pubblico ed al confronto con le istituzioni”.Parlando di specializzazioni, secondo Roberto Bonomo, consigliere dell’Ungdcec, “quello dei manager a tempo è un modello che risponde a più esigenze: quelle delle aziende che cercano competenze di livello da inserire nei loro team e quelle dei professionisti che, cercano un modo diverso di mettere a disposizione le proprie competenze. Crediamo nell’introduzione di un meccanismo che incentivi il conferimento di incarichi di Temporary Management a soggetti qualificati come i Commercialisti e intendiamo lavorare ad una proposta di legge a tutela delle imprese, degli investitori e dell’intero sistema Paese”.La risposta della politica alla sollecitazione del presidente Cataldi è stata espressa da Antonio Misiani, vicepresidente della commissione Bilancio al Senato. “Stiamo attraversando – ha detto Misiani – una fase di profonde trasformazioni. Pensiamo all’impatto della transizione ecologica e digitale su famiglie e imprese. I commercialisti devono ripensare la loro vocazione con una specializzazione crescente e la capacità di essere ancora più vicini alle imprese. La politica deve fare la sua parte ripensando gli strumenti per favorire gli strumenti per la crescita delle pmi. La finanza agevolata è un nodo cruciale”. L’impegno del governo per imprese e professioni è stato evidenziato da Paola Ambrogio, Commissione Bilancio a Palazzo Madama. “Il ruolo del commercialista – ha affermato Ambrogio – è fondamentale, grazie alla professionalità e alla competenza che gli consente di guidare imprese e famiglie in questa delicata fase. La politica cerca di essere al loro fianco. Abbiamo messo in campo una quantità di incentivi che non si era mai vista prima. Poi dobbiamo ascoltare le richieste della categoria e i suggerimenti. Lo abbiamo fatto in commissione Finanze rispetto ad alcuni temi che poi si sono trasformati in decreti. Bisogna infine procedere con la semplificazione dei processi”. “La politica ha avuto grande attenzione per i commercialisti. La stessa riforma fiscale – ha detto Luigi Marattin, Commissione Bilancio a Montecitorio – è stata realizzata con il supporto dei professionisti. C’è bisogno di un forte cambio di mentalità. Tante aziende nel passaggio generazionale cadono vittime di grandi fondi di private equity che hanno obiettivi diversi da quelli della crescita di lungo periodo. C’è dunque bisogno di consulenti strategici che siano in grado di favorire il rafforzamento delle realtà imprenditoriali, la crescita delle pmi e il radicamento di una cultura imprenditoriale più forte”. La sinergia tra istituzioni e professionisti è prioritaria per Ylenja Lucaselli, Commissione Bilancio della Camera. “C’è bisogno di cambiamento perché i professionisti – ha affermato Lucaselli – sono i primi interpreti delle modifiche normative e di quelli relativi alla società. Le libere professioni sono l’anello di congiunzione tra istituzioni e cittadini e per primi devono interpretare questa voglia di innovazione che è frutto anche dell’evoluzione a livello scientifico-tecnologico. Ecco perché il supporto alle istituzioni da parte dei commercialisti risulta sempre più indispensabile”. LEGGI TUTTO