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    Lottomatica, Morgan Stanley ha quota potenziale dell’8,661%

    (Teleborsa) – Morgan Stanley ha una partecipazione potenziale pari all’8,661% in Lottomatica, gruppo quotato su Euronext Milan e il maggiore operatore del mercato italiano dei giochi. È quanto emerge dalle comunicazioni della CONSOB relative alle partecipazioni rilevanti, dove viene segnalato che l’operazione risale al 5 luglio 2024.In particolare, la quota comprende un 5,023% in diritti di voto riferibili ad azioni e un 3,638% di azioni oggetto di contratti di prestito titoli senza data di scadenza e con possibilità di restituzione in qualsiasi momento a discrezione del prestatore.La partecipazione è detenuta tramite le società controllate Morgan Stanley & Co. International PLC (8.66%), Prime Dealer Services Corp. e Morgan Stanley & CO. LLC. LEGGI TUTTO

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    Scambi al ribasso per l’azionario europeo, a Milano corre Fineco

    (Teleborsa) – Giornata negativa per Piazza Affari e le altre principali Borse europee. Continua il focus sul lusso, dopo che ieri Burberry ha lanciato un profit warning e cancellato il dividendo. Nelle scorse ore, Richemont ha comunicato che le vendite del secondo trimestre sono risultate in aumento dell’1% a tassi di cambio costanti (appesantite dalle performance negative dell’area Asia Pacifico), mentre Hugo Boss ha tagliato le previsioni su vendite ed EBIT per l’intero esercizio (segnalando continue incertezze relative al futuro sviluppo della fiducia dei consumatori globali).Sul fronte macroeconomico, Istat ha comunicato che nel mese di giugno 2024 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, ha registrato un aumento dello 0,1% su base mensile e dello 0,8% su base annua come nel mese precedente, confermando la stima preliminare. Eurostat ha reso noto che il saldo dell’area euro mostrava un surplus di 13,9 miliardi di euro negli scambi di beni con il resto del mondo a maggio 2024.Nessuna variazione significativa per l’Euro / Dollaro USA, che scambia sui valori della vigilia a 1,09. L’Oro prosegue gli scambi con guadagno frazionale dello 0,69%. Prevalgono le vendite sul petrolio (Light Sweet Crude Oil), che continua la giornata a 80,4 dollari per barile, in forte calo dell’1,84%.Invariato lo spread, che si posiziona a +130 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si attesta al 3,71%.Tra i listini europei sottotono Francoforte che mostra una limatura dello 0,61%, deludente Londra, che si adagia poco sotto i livelli della vigilia, e scivola Parigi, con un netto svantaggio dello 0,83%.Si muove in frazionale ribasso Piazza Affari, con il FTSE MIB che sta lasciando sul parterre lo 0,37%; sulla stessa linea, cede alle vendite il FTSE Italia All-Share, che retrocede a 36.499 punti. Sui livelli della vigilia il FTSE Italia Mid Cap (0%); leggermente negativo il FTSE Italia Star (-0,62%).Tra le migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, in luce Fineco, con un ampio progresso del 3,31% (indiscrezioni su interessamento di fondi di private equity). Bilancio positivo per Banca Popolare di Sondrio, che vanta un progresso dell’1,07%. Sostanzialmente tonico BPER, che registra una plusvalenza dell’1,05%. Guadagno moderato per Prysmian, che avanza dello 0,68%.I più forti ribassi, invece, si verificano su Iveco, che continua la seduta con -1,95%. In rosso Brunello Cucinelli, che evidenzia un deciso ribasso dell’1,94%. Spicca la prestazione negativa di Amplifon, che scende dell’1,82% (downgrade di Oddo a Neutral). Saipem scende dell’1,62%.Tra i migliori titoli del FTSE MidCap, D’Amico (+2,13%), Banca Generali (+1,82%), Ferragamo (+1,58%) e Maire Tecnimont (+1,32%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Alerion Clean Power, che continua la seduta con -4,05%. Calo deciso per Cembre, che segna un -2,05%. Sotto pressione Cementir, con un forte ribasso dell’1,95%. Soffre Italmobiliare, che evidenzia una perdita dell’1,86%. LEGGI TUTTO

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    Italmobiliare, Morgan Stanley ha quota potenziale del 7,372%

    (Teleborsa) – Morgan Stanley ha una quota potenziale pari al 7,372% nel capitale di Italmobiliare, holding di partecipazioni quotata su Euronext STAR Milan e il cui controllo fa capo alla famiglia Pesenti. È quanto emerge dalle comunicazioni della CONSOB relative alle partecipazioni rilevanti, dove viene segnalato che l’operazione risale al 5 luglio 2024.In particolare, il 5,176% sono diritti di voto riferibili ad azioni, mentre il 2,196% è costituito da azioni oggetto di contratti di prestito titoli senza data di scadenza e con possibilità di restituzione in qualsiasi momento a discrezione del prestatore.La partecipazione è detenuta tramite le società controllate Morgan Stanley & Co. International PLC (7.340%), Prime Dealer Services Corp. e Morgan Stanley & CO. LLC.(Foto: Carrie Allen www.carrieallen.com on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Morgan Stanley, 2° trimestre in crescita sopra le attese. Balzo dell’investment banking

    (Teleborsa) – Morgan Stanley ha riportato ricavi netti di 15 miliardi di dollari per il secondo trimestre del 2024 (vs attese per 14,3 miliardi), rispetto ai 13,5 miliardi di dollari di un anno fa. L’utile netto è stato di 3,1 miliardi di dollari, ovvero 1,82 dollari per azione (vs attese per 1,65 dollari), rispetto all’utile netto di 2,2 miliardi di dollari, ovvero 1,24 dollari per azione, per lo stesso periodo di un anno fa.”L’azienda ha realizzato un altro trimestre forte in un contesto in miglioramento dei mercati dei capitali, con ricavi nella prima metà del 2024 di 30,2 miliardi di dollari, EPS di 3,85 dollari e un ROTCE del 18,6% – ha commentato il CEO Ted Pick – Il patrimonio totale dei clienti è cresciuto fino a 7,2 trilioni di dollari nel nostro percorso verso oltre 10 trilioni di dollari. Abbiamo annunciato un aumento del nostro dividendo trimestrale azionario ordinario a 0,925 dollari per azione, pur mantenendo solidi livelli di capitale con un rapporto CET1 del 15,2%, che riflette la durabilità del nostro modello di business”.All’interno di Institutional Securities, i ricavi dell’Investment Banking sono aumentati del 51% rispetto a un anno fa, arrivando a 1,6 miliardi di dollari. Scendendo nei dettagli: i ricavi da consulenza sono aumentati rispetto a un anno fa grazie al maggior numero di transazioni di M&A completate; i ricavi di sottoscrizione di azioni sono aumentati rispetto a un anno fa dai collocamenti privati ??e dai maggiori ricavi derivanti dalle IPO e dalle offerte convertibili; i ricavi di sottoscrizione del reddito fisso sono aumentati in modo significativo rispetto a un anno fa, principalmente grazie a emissioni non-investment grade più elevate.I risultati della divisione Investment Management riflettono ricavi netti pari a 1,4 miliardi di dollari, guidati principalmente dall’aumento dei ricavi della gestione patrimoniale su un aumento dell’AUM medio a lungo termine. LEGGI TUTTO

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    Generalfinance: First Capital ha il 6,7%, Banca del Ceresio il 5,2%

    (Teleborsa) – First Capital, holding di partecipazione finanziaria quotata su Euronext Growth Milan e specializzata in investimenti di Private Investments in Public Equity e di Private Equity, ha una partecipazione del 6,662% in Generalfinance, società quotata su Euronext STAR Milan e intermediario finanziario specializzato nel factoring alle PMI distressed, mentre Banca del Ceresio possiede il 5,153%.È quanto emerge dalle comunicazioni della CONSOB relative alle partecipazioni rilevanti, dove viene segnalato che l’operazione risale al 15 luglio 2024.La comunicazione è stata effettuata a seguito della variazione dell’ammontare complessivo dei diritti di voto relativi al capitale sociale di Generalfinance, resa nota dall’emittente con comunicato del 15 luglio 2024, per effetto della maggiorazione del voto da parte di alcuni soci tra i quali First Capital e Banca del Ceresio. LEGGI TUTTO

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    BofA, 2° trimestre sopra le attese. Scende l’NII, bene l’investment banking

    (Teleborsa) – Bank of America ha chiuso il secondo trimestre del 2024 con un utile netto di 6,9 miliardi di dollari, o 0,83 dollari per azione (vs attese per 0,80 dollari), rispetto a 7,4 miliardi di dollari, o 0,88 dollari per azione diluita nel 2trim23. I ricavi, al netto degli interessi passivi, sono stati pari a 25,4 miliardi di dollari (vs attese per 25,2 miliardi) e sono aumentati di 180 milioni di dollari, ovvero dell’1%, riflettendo maggiori commissioni di gestione patrimoniale e di investment banking, nonché ricavi sales and trading e un minore margine di interesse netto (NII).Il NII è diminuito del 3% a 13,7 miliardi di dollari, poiché i maggiori costi di deposito hanno più che compensato i maggiori rendimenti degli asset e la modesta crescita dei prestiti. L’accantonamento per perdite su crediti è pari a 1,5 miliardi di dollari, in aumento rispetto a 1,3 miliardi di dollari nel 1trim24 e 1,1 miliardi di dollari nel 2trim23.”Il nostro team ha prodotto un altro trimestre forte, servendo una base di clienti in crescita – ha commentato il CEO Brian Moynihan – La forza e la potenza degli utili della nostra attività leader nel settore bancario al consumo sono integrate dalla crescita e dalla redditività delle nostre attività di mercati globali, servizi bancari globali e gestione patrimoniale. La nostra attività Global Markets ha registrato il nono trimestre consecutivo di crescita dei ricavi anno su anno nel sales and trading, ottenendo rendimenti a due cifre. I nostri investimenti in questo business stanno dando risultati per i nostri azionisti”.I ricavi della divisione Global Markets sono stati pari a 5,5 miliardi di dollari e sono aumentati del 12%, trainati da maggiori ricavi di sales and trading e da commissioni di investment banking. Al suo interno, le entrate della FICC sono aumentate del 3% a 2,7 miliardi di dollari, mentre i ricavi ricavi Equities sono aumentati del 20% a 1,9 miliardi di dollari, guidati dalla forte attività dei clienti e dalla performance di trading in cash e derivati.”Il nostro utile netto è stato di 6,9 miliardi di dollari e abbiamo restituito 5,4 miliardi di dollari agli azionisti attraverso dividendi su azioni ordinarie e riacquisti di azioni – ha detto il CFO Alastair Borthwick – Abbiamo annunciato il piano per un aumento dell’8% del nostro dividendo trimestrale sulle azioni ordinarie, a 26 centesimi per azione, in attesa dell’approvazione del Consiglio. Le nostre diverse attività hanno sfruttato le nostre piattaforme e i nostri servizi innovativi, attirando nuove relazioni con i clienti e offrendo risultati per i nostri clienti, azionisti e le comunità che serviamo”. LEGGI TUTTO

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    Powy e FS Park insieme per favorire la mobilità sostenibile nelle stazioni ferroviarie

    (Teleborsa) – La collaborazione tra Powy, azienda attiva nello sviluppo e nella gestione di infrastrutture di ricarica pubblica per veicoli elettrici, e FS Park, società del?Polo Urbano e gestore unico della sosta per il Gruppo FS, ha condotto all’attivazione di nuove colonnine di ricarica elettrica di ultima generazione presso le strutture FS Park. “La partnership – si legge in una nota – ribadisce l’impegno nell’offrire nuovi punti di accesso nelle stazioni ferroviarie, snodi multimodali cruciali per migliaia di cittadini ogni giorno, favorendo così il passaggio verso una mobilità ancora più efficiente e sostenibile”. Grazie al contributo di entrambe le parti, sono state installate nuove colonnine nelle stazioni di Rho e Lodi per la ricarica elettrica di 12 auto, e a Torino Porta Susa e Rapallo per la ricarica elettrica di 10 auto. Queste aggiunte, insieme alle stazioni già attivate a Conegliano, Domodossola, Empoli, Ferrara, Mogliano Veneto, Padova, Novara, Pisa e Treviso, ampliano ulteriormente il network, portando il totale dei posti auto serviti da ricarica elettrica in hub strategici a 134.L’accordo sottoscritto prevede l’installazione complessiva di più di 50 stazioni di ricarica. Attualmente, le prime stazioni sono già operative e stanno registrando un positivo utilizzo da parte dei viaggiatori. FS Park offre servizi direttamente negli hub di queste stazioni ferroviarie, snodi cruciali del trasporto su ferro. Le stazioni di ricarica di Powy sono progettate per soddisfare le esigenze di ogni tipo di veicolo elettrico, con una varietà di potenze disponibili per i viaggiatori. “La partnership con Powy – spiega il Gruppo FS – rappresenta un passo significativo nella missione di FS Park per garantire servizi sempre più di alta qualità e promuovere la sostenibilità ambientale. Per Powy, questo impegno rappresenta un contributo cruciale verso la facilitazione della transizione verso la mobilità elettrica sostenibile, migliorando l’accessibilità e l’efficienza della propria rete di ricarica”.Particolare rilevanza assume l’installazione della stazione di Porta Susa a Torino: i lavori hanno visto l’attivazione di 1 colonnina Fast, con ricarica a corrente continua e una potenza massima di 50 kW, e di 8 colonnine Quick, con ricarica a corrente alternata e potenza massima di 11 kW. I caricatori di diverse potenze, gli spazi tra gli stalli, l’illuminazione e l’aggiunta del metodo di pagamento con carta rappresentano un ampliamento di qualità della gamma di servizi offerti da Powy, non solo per il miglioramento dell’esperienza per l’utente finale, ma anche per la posizione strategica in cui si trova. “Insieme a FS Park stiamo favorendo a livello nazionale l’intermodalità sostenibile gomma-ferro-gomma, permettendo ai viaggiatori di ricaricare il proprio veicolo elettrico in maniera efficiente e in totale comodità. Powy vuole consolidarsi come punto di riferimento per migliaia di cittadini che ogni giorno si recano nelle stazioni delle principali città italiane e offrire loro un servizio di qualità su cui fare affidamento” commenta Federico Fea, CEO di Powy. LEGGI TUTTO

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    Venture capital, Gervasoni (AIFI): attesa più vivacità nel 2° semestre

    (Teleborsa) – “Nel primo semestre del 2024 c’è ovviamente c’è stato un rallentamento nel mercato italiano del venture capital, che per altro è emerso in molti angoli del mondo”. Lo ha affermato Anna Gervasoni, direttrice generale di AIFI alla presentazione dei dati semestrali dell’Osservatorio VeM – Venture Capital Monitor di AIFI (Associazione Italiana del Private Equity, Venture Capital e Private Debt) e LIUC.”Però sono stati fatti parecchi closing di nuovi fondi, con anche attività da nuovi operatori – ha aggiunto – Questo ci fa ben sperare, perchè poi arrivano gli investimenti. Credo che nel secondo semestre si possa vedere un po’ più di vivacità”. LEGGI TUTTO