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    Mercati asiatici positivi, indietro la Cina. Attesa per la BoJ

    (Teleborsa) – Seduta in rialzo per la maggior parte dei mercati azionari asiatici, in una settimana molto importante per la regione, con la riunione della Bank of Japan il 31 luglio e alcuni dati critici sull’inflazione di giugno e del secondo trimestre per la Reserve Bank of Australia.Le decisioni di politica monetaria interesseranno però anche Stati Uniti e Regno Unito. Sotto la lente degli investitori ci sono anche le trimestrali di Apple, Amazon.com e Microsoft, dopo settimane difficili per il tech.Deciso aumento per la Borsa di Tokyo, che mostra sul principale indice azionario giapponese un rialzo del 2,13%, mentre, al contrario, Shenzhen perde lo 0,82%. Shanghai è sulla parità.Ottima la prestazione di Hong Kong (+1,84%); come pure, sale Seul (+1,29%). Positivo Mumbai (+0,52%); sulla stessa linea, buona la prestazione di Sydney (+0,79%).Giornata fiacca per l’Euro contro la valuta nipponica, che tratta in ribasso dello 0,40%. Seduta sostanzialmente invariata per l’Euro nei confronti della divisa cinese, che tratta con un moderato +0,06%. Sostanzialmente invariata la seduta per l’Euro contro il Dollaro hongkonghese, che scambia sui valori della vigilia.Il rendimento dell’obbligazione decennale giapponese è pari 1,03%, mentre il rendimento del titolo di Stato decennale cinese scambia 2,17%.Tra gli appuntamenti macroeconomici che avranno la maggiore influenza sull’andamento dei mercati asiatici:Martedì 30/07/202401:30 Giappone: Tasso disoccupazione (atteso 2,6%; preced. 2,6%)Mercoledì 31/07/202401:50 Giappone: Vendite dettaglio, annuale (atteso 3,3%; preced. 3%)01:50 Giappone: Produzione industriale, mensile (atteso -4,2%; preced. 3,6%)Giovedì 01/08/202402:30 Giappone: PMI manifatturiero (atteso 49,2 punti; preced. 50 punti)03:45 Cina: PMI manifatturiero Caixin (preced. 51,8 punti). LEGGI TUTTO

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    Philips conferma guidance dopo secondo trimestre sopra le attese

    (Teleborsa) – Philips, multinazionale olandese attiva nel campo elettronico e delle tecnologie per la salute, ha chiuso il secondo trimestre del 2024 con un fatturato pari a 4,5 miliardi di euro, con una crescita comparabile del 2%. La crescita nelle aree geografiche mature e in crescita è stata in parte compensata dal calo in Cina.Gli ordini acquisiti su base comparabile sono cresciuti del 9% nel trimestre e del 3% nella prima metà del 2024, riflettendo le disuguaglianze trimestrali nel modello di acquisizione degli ordini. La Cina rimane un mercato in crescita fondamentalmente interessante con una forte domanda di fondo, mentre le misure anti-corruzione del governo hanno continuato a incidere sui tempi di consegna degli ordini ospedalieri a breve termine.Il margine EBITA rettificato per il gruppo è aumentato all’11,1% rispetto al 10,1% nel secondo trimestre del 2023, con un miglioramento in tutte le attività. L’EBITA rettificato è aumentato a 495 milioni di euro, battendo i 433 milioni di euro previsti dagli analisti in un consensus compilato dalla società. Il deflusso di cassa disponibile è stato di 64 milioni di euro e comprendeva pagamenti per 415 milioni di euro in relazione alla liquidazione delle perdite economiche di Respironics negli Stati Uniti, in parte compensati dall’incasso iniziale da parte degli assicuratori di 150 milioni di euro.”Sono incoraggiato dal ritorno alla crescita degli ordini acquisiti in questo trimestre, trainato principalmente dal Nord America – ha commentato il CEO Roy Jakobs – In un contesto macroeconomico difficile abbiamo ottenuto un forte miglioramento del margine, supportato dal nostro programma di produttività, un solido flusso di cassa operativo grazie a una migliore gestione del capitale circolante e una crescita delle vendite comparabile in linea con il nostro piano”.Philips ha ribadito la propria fiducia nella realizzazione del piano 2025, riconoscendo che permangono incertezze. Per l’intero anno 2024, Philips continua a prevedere una crescita delle vendite comparabili del 3-5%, un margine EBITA rettificato dell’11-11,5% e un free cash flow di 0,9-1,1 miliardi di euro. LEGGI TUTTO

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    Tozzi Green, finanziamento per 116 milioni di euro da Natixis e BNL

    (Teleborsa) – Tozzi Green, Natixis e BNL BNP Paribas hanno siglato un finanziamento da 116 milioni di euro di un portafoglio eolico da 82 MW di proprietà di Tozzi Green, in cui il Gruppo Gardini detiene una partecipazione di minoranza. Natixis ha agito come Sole Bookrunner, Structuring MLA, Underwriter, Green Coordinator, Hedging Bank e Agent Bank, mentre BNL BNP Paribas ha agito come Structuring MLA, Underwriter, Hedging Bank e Account Bank.Il portafoglio è composto da due impianti localizzati a Murfi (Trapani) e Mazzarino (Caltanisetta) in Sicilia, che sono già in funzione ed hanno una capacità installata di 19 MW. Il terzo impianto, di cui è già iniziata la fase di costruzione da parte di Tozzi Green, è localizzato a San Severo (Foggia) in Puglia ed avrà per una capacità installata di 63 MW. Tutti gli impianti utilizzano la collaudata tecnologia dei generatori eolici sviluppata da Vestas, che funge anche da operatore O&M. Le attività di costruzione e O&M del BOP (balance of plants, ossia opere elettriche e civili) sono svolte da Tozzi Green.Tozzi Green è uno dei principali gruppi italiani nel settore delle energie rinnovabili, e integra in modo completo e orizzontale l’intera filiera (Development, EPC, O&M) per ogni fonte rinnovabile (FER). Il Gruppo di Ravenna, interamente di proprietà della famiglia Tozzi, gestisce attualmente una capacità installata di circa 177,83 MW e nel corso degli anni ha contribuito allo sviluppo e alla costruzione di oltre 700 MW. LEGGI TUTTO

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    Monnalisa, ricavi ancora in calo. Lavora a manovra finanziaria

    (Teleborsa) – Monnalisa, società specializzata in abbigliamento per bambini di alta gamma e quotata su Euronext Growth Milan, ha chiuso il primo semestre del 2024 con ricavi pari a 18,9 milioni di euro, in riduzione rispetto al dato relativo al primo semestre dell’esercizio 2023 (21,9 milioni, -13%). La flessione, a cambi costanti, si riduce all’11%. Una quota significativa della riduzione dei ricavi è ascrivibile al calo dei ricavi derivanti anche da marchi differenti da Monnalisa.A tale riguardo, il Gruppo continua da alcuni esercizi a registrare ricavi in contrazione, soprattutto a causa di fattori esogeni quali il rallentamento della domanda di beni di lusso, il perdurare del conflitto russo-ucraino (che ha colpito l’andamento dei ricavi online e dei ricavi verso i clienti wholesale multi-marca con cui il Gruppo realizzava una quota significativa del fatturato online in quei mercati) e il rallentamento dei consumi in altri mercati molto importanti per il Gruppo quali Stati Uniti e Cina (ma anche Europa). Per quanto concerne i fattori endogeni, il CdA ha rilevato un ritardo nelle tempistiche attese di attuazione delle principali linee strategiche identificate nel piano di sviluppo delineato dal precedente management. Per far fronte a tutto ciò, il nuovo management sta lavorando a un piano di rilancio del business i cui effetti saranno visibili a partire dal 2025, nonché ad un piano di contenimento dei costi operativi i cui effetti si potranno riscontrare già nel secondo semestre del 2024.”Sebbene si ritenga che le azioni e le iniziative già individuate dal nuovo management, unitamente ad altre al momento allo studio, possano contribuire positivamente al raggiungimento di un equilibrio finanziario nel medio periodo, la situazione di incertezza e flessione del mercato, che si protrae oramai da alcuni esercizi, ha inevitabilmente determinato e progressivamente accentuato una situazione di tensione finanziaria del Gruppo, con effetti rilevanti soprattutto nella gestione dell’esposizione finanziaria di breve termine”, spiega una nota.A tal proposito il management “si è prontamente attivato nei confronti di banche e fornitori con azioni volte a garantire un equilibrio finanziario di breve termine e parallelamente, anche tramite il supporto di advisors esterni, alla definizione di una manovra finanziaria, che sarà discussa in CdA indicativamente entro il mese di settembre, finalizzata a ristabilire un generale equilibrio economico-finanziario aziendale e ritorno progressivo alla profittabilità”. LEGGI TUTTO

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    Brillante Wall Street dopo dato inflazione

    (Teleborsa) – A New York, scambia in deciso rialzo il Dow Jones (+1,75%), che raggiunge i 40.634 punti; sulla stessa linea, l’S&P-500 continua la giornata in aumento dell’1,27%. In denaro il Nasdaq 100 (+1,15%); come pure, buona la prestazione dell’S&P 100 (+1,18%).Sul fronte macroeconomico, il dato sull’inflazione PCE americana di giugno è risultato in linea con le attese. L’indicatore dei prezzi per le spese personali è il più monitorato dalla Federal Reserve per valutare l’andamento dei prezzi e orientarsi nelle decisioni di politica monetaria.In buona evidenza nell’S&P 500 i comparti beni industriali (+2,10%), materiali (+1,83%) e finanziario (+1,53%).Tra i protagonisti del Dow Jones, 3M (+19,30%), Visa (+2,80%), Salesforce (+2,67%) e Travelers Company (+2,50%).Sul podio dei titoli del Nasdaq, Charter Communications (+16,77%), Baker Hughes Company (+4,95%), ON Semiconductor (+4,69%) e KLA-Tencor (+4,52%).Le peggiori performance, invece, si registrano su DexCom, che ottiene -41,71%.Tonfo di Biogen, che mostra una caduta del 6,40%.Lettera su Sirius XM Radio, che registra un importante calo del 4,21%.Sottotono MongoDB che mostra una limatura dell’1,42%.Tra le grandezze macroeconomiche più importanti dei mercati statunitensi:Venerdì 26/07/202414:30 USA: Spese personali, mensile (atteso 0,3%; preced. 0,4%)14:30 USA: Redditi personali, mensile (atteso 0,4%; preced. 0,4%)16:00 USA: Fiducia consumatori Università Michigan (atteso 66 punti; preced. 68,2 punti)Martedì 30/07/202415:00 USA: S&P Case-Shiller, annuale (preced. 7,2%)15:00 USA: Indice FHFA prezzi case, mensile (preced. 0,2%). LEGGI TUTTO

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    OPA Saras, adesioni allo 0,94%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) obbligatoria totalitaria promossa su Saras, società quotata su Euronext Milan e attiva nel settore della raffinazione del petrolio e nella produzione di energia elettrica, risulta che oggi 26 luglio 2024 sono state presentate 772.662 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 4.871.999, pari allo 0,94% dell’offerta.L’offerta è iniziata il 12 luglio 2024 e terminerà il 9 agosto 2024. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Saras acquistate sul mercato nei giorni 8 e 9 agosto 2024 non potranno essere apportate in adesione all’offerta.(Foto: Piotr Trojanowski / 123RF) LEGGI TUTTO

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    OPA Civitanavi, adesioni oltre il 96,54%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria totalitaria promossa da Honeywell su Civitanavi Systems, gruppo quotato su Euronext Milan e attivo nel campo dei sistemi di navigazione e stabilizzazione inerziali, risulta che oggi 26 luglio 2024 sono state presentate 3.300 richieste di adesione.Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 29.694.854, pari al 96,54% dell’offerta.L’offerta è iniziata il 27 maggio 2024 e terminerà il 9 agosto 2024, come prorogato. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Civitanavi Systems acquistate sul mercato nei giorni 8 e 9 agosto 2024 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    Brennero, ANITA: “Soddisfazione per la delibera del CdM sul ricorso contro l’Austria”

    (Teleborsa) – ANITA, l’Associazione di Confindustria che rappresenta le imprese dell’autotrasporto merci e della logistica, esprime il suo plauso nei confronti della delibera approvata nel CdM di oggi su iniziativa del vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, che autorizza l’Avvocatura dello Stato a procedere per depositare il ricorso nei confronti dell’Austria per le limitazioni al transito dei veicoli pesanti lungo l’asse del Brennero.”ANITA prende atto con soddisfazione della decisione del CdM sul ricorso alla Corte di Giustizia UE per mettere fine ai comportamenti antieuropei, illegittimi e di concorrenza sleale da parte dell’Austria, che determinano sia un vantaggio competitivo dei prodotti austriaci sui mercati europei rispetto a quelli italiani, sia la disparità di trattamento dei vettori italiani rispetto a quelli austriaci. L’obiettivo è quello di ristabilire quindi il fondamentale diritto europeo alla libera circolazione delle merci e delle persone” afferma Thomas Baumgartner, past president di ANITA con delega al Brennero.”Voglio esprimere ancora una volta i miei migliori ringraziamenti all’Esecutivo italiano, che, su impulso del Ministro Salvini, ha dato mandato all’Avvocatura dello Stato di consegnare nelle mani della Giustizia europea il ricorso nei confronti dell’Austria per la violazione degli obblighi sanciti dal Trattato sul funzionamento dell’Unione attraverso l’applicazione di divieti unilaterali al Brennero. L’avvio della procedura rappresenta un avvenimento storico per l’autotrasporto merci nazionale, che dopo anni di prevaricazioni può sperare nel concreto riconoscimento dei diritti fondamentali di libera circolazione e concorrenza in seno all’Unione europea – dichiara Riccardo Morelli, presidente ANITA –. Auspichiamo dunque che la giustizia faccia il suo corso e che nel frattempo l’attenzione sull’attraversamento delle Alpi coinvolga anche gli altri confini. La permeabilità dell’intero arco alpino è centrale per gli scambi commerciali tra Nord e Sud Europa e, nondimeno, per la competitività dell’economia italiana”. LEGGI TUTTO