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    Leonardo conferma guidance 2024 dopo primo semestre in crescita

    (Teleborsa) – Leonardo, big italiano della difesa, ha chiuso il primo semestre del 2024 con ricavi pari a 7.985 milioni di euro, in incremento rispetto al primo semestre del 2023 (+15,8%, +10,9% sul dato proforma) in quasi tutti i settori di business; di particolare rilievo l’apporto dell’Elettronica per la Difesa e Sicurezza e degli Elicotteri. L’EBITA è pari a 503 milioni di euro e riflette la solida performance dei business del Gruppo, presentando una crescita rispetto ai primi sei mesi del 2023 (+17,0%, +13,3% sul dato Proforma) in quasi tutti i Settori; sul periodo incide particolarmente l’andamento dell’Elettronica per la Difesa e Sicurezza mentre lo Spazio risente delle previste difficoltà nel segmento manufatturiero.Il risultato netto ordinario è pari a 189 milioni di euro, (197 nel periodo a confronto, 202 nel dato proforma). Il risultato netto è pari a 555 milioni di euro (208 nel periodo a confronto, 213 nel dato proforma) include, oltre al Risultato Netto Ordinario, la plusvalenza – pari a 366 milioni di euro – rilevata a seguito della valutazione al fair value della partecipazione detenuta precedentemente nel gruppo Telespazio, effettuata ai fini del consolidamento integrale dello stesso.”I risultati del primo semestre mostrano una crescita a doppia cifra sulle principali metriche del Gruppo – ha dichiarato l’AD Roberto Cingolani – In questi mesi abbiamo anche raggiunto traguardi importanti nel rafforzamento delle alleanze internazionali assumendo un ruolo attivo nella promozione della Difesa Europea. L’accordo conRheinmetall rappresenta un’opportunità unica per lo sviluppo della nuova generazione di sistemi di difesa terrestre”.”Procede il consolidamento del core business della difesa grazie all’accelerazione del processo di digitalizzazione e alla razionalizzazione del portafoglio con la cessione di Underwater Armaments & Systems che dà ulteriore impulso alla collaborazione tra Leonardo e Fincantieri, e l’uscita da business non-core quali IIA e Skydweller – ha spiegato – La creazione della nuova Divisione Spazio posiziona Leonardo in segmenti di mercato in forte crescita, mentre acquisizioni mirate rafforzeranno il business della Cybersecurity. Il piano di efficientamento è pienamente operativo, con risultati superiori alle attese. Tutto questo conferma la nostra chiara direzione di marcia in linea con gli obiettivi del Piano industriale”.L’Indebitamento Netto di Gruppo, pari a 3.000 milioni di euro, si riduce (0,6 miliardi di euro) rispetto a giugno 2023 grazie al rafforzamento della generazione di cassa del Gruppo e alla cessione della quota minoritaria di Leonardo DRS intervenuta nell’ultimo trimestre del 2023. Rispetto al 31 dicembre 2023 (2.323 milioni di euro) il dato si incrementa per effetto principalmente dell’andamento del FOCF, oltre che per il pagamento di dividendi per un importo pari a 175 milioni di euro (di cui 159 relativi a Leonardo S.p.a.).Il portafoglio ordini è pari a 43.346 milioni di euro e assicura una copertura in termini di produzione superiore a 2,5 anni. Il livello di ordini del semestre equivale ad un book to bill (rapporto fra gli Ordini ed i Ricavi del periodo) pari a circa 1,3.In considerazione dei risultati ottenuti nel primo semestre del 2024 e delle aspettative per i successivi, Leonardo conferma le Guidance per l’intero anno formulate in sede di predisposizione del bilancio al 31 dicembre 2023. LEGGI TUTTO

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    UE vende all’asta 3,1 milioni di quote di emissione a 66,55 euro/t

    (Teleborsa) – L’Unione europea ha venduto 3,1 milioni di quote di emissione (EUA) sull’European Energy Exchange (EEX) a 66,55 euro per tonnellata nella giornata odierna, secondo il resoconto dello stesso exchange.L’European Union Allowance (EUA) è il nome ufficiale delle quote di emissione europee; ognuna di esse consente al possessore di emettere una tonnellata di CO2 o di altro gas serra equivalente. LEGGI TUTTO

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    Vicenzaoro September, fiera leader in Europa per una filiera globale del gioiello da 725 miliardi

    (Teleborsa) – L’intera filiera del gioiello, e dell’orologeria contemporanea, è a Vicenzaoro September dal 6 al 10 settembre prossimi nel quartiere fieristico di Italian Exhibition Group. Filiera che su scala globale nel 2023 ha realizzato ricavi per circa 725 miliardi di euro (806 mld di dollari) e che i principali analisti di mercato stimano crescerà di un ulteriore 5% da qui al 2030 sulla spinta di mercati come India e Cina. Dall’alta gioielleria ai componenti e semilavorati, le creazioni in oro o argento, gemme e diamanti, packaging e visual merchandising, l’orologeria contemporanea: Vicenzaoro September è insieme show dei trend che si vedranno nelle vetrine retail del 2025 e one stop shop per gli operatori professionali, così da confermare il salone di IEG sul podio delle tre maggiori manifestazioni mondiali della gioielleria.TUTTA LA FILIERA IN SEI DISTRETTIVicenzaoro si articola in community o distretti, ciascuno dedicato a un segmento specifico della filiera del gioiello per un totale di 1.200 brand espositori grazie anche ai temporary hall allestiti durante i lavori per il nuovo padiglione che sarà completato nel 2026. ICON è dedicato alla gioielleria di alta gamma. Tra questi: Crivelli, Roberto Coin, Palmiero, Chantecler, Verdi, Misani, Nanis, Annamaria Cammilli, Gismondi, Staurino Fratelli e Morellato Group, che ha recentemente annunciato la firma dell’accordo di licenza per la produzione e distribuzione di gioielli e orologi a marchio Karl Lagerfeld a partire dalla stagione FW24. In LOOK si trovano i brand più di tendenza della gioielleria contemporanea. CREATION è il distretto dedicato alla manifattura orafa e lavorazione di componenti e semilavorati come le catene, esplorate, arricchite e declinate in diverse possibilità di caratura e colori; qui si trovano aziende come Alessi Domenico, Better Silver, Asolo Gold, Chrysos, Silo, Omega Art, Giordini, Alunno & Marcantoni, Neri Romualdo, Orosoffiato, Giordana Castellan, Peruffo, F.lli Bovo, D’Orica, Riccardo Orsato, Veneroso, Unoaerre, Femar, Il Gioiello. Diamanti, pietre preziose e di colore sono invece i protagonisti del distretto ESSENCE, che vede la presenza di Gruppo Miranda, Maison Garaude, Dayagi Diamonds, Metro Stones e Gebrüder Meelis. A Vicenzaoro, anche i principali lavoratori di cammei e coralli, come Vittorio Fiorentino, De Simone Fratelli e Cameo Italiano. E per un’offerta ancora più completa, le soluzioni di EXPRESSION, dedicato al mondo del packaging e visual merchandising. A completare l’offerta di Vicenzaoro la delivery hall Palakiss, area dedicata alla vendita sul pronto.A VICENZA È TEMPO DI OROLOGIO CONTEMPORANEOTIME è il distretto dedicato all’orologio contemporaneo e all’intera filiera delle lancette. Tra i nomi di spicco dei brand dell’orologeria, U-Boat, Locman, Junghans, D1 Milano,Herbelin , e tante new entry, tra cui Paul Picot, Watch People, Jacques Philippe, Marea. L’offerta b2b di Vicenzaoro per i segnatempo si completa con la presenza dei brand di orologeria di Morellato Group, fra cui Sector No Limits, Philip Watch, Lucien Rochat e Maserati. Confermato il progetto “Watches of Italy Selection”, in collaborazione con Watches of Italy, con una selezione di microbrand italiani innovativi, tra cui Ichnos, Kienzle e Vertigo Watches – Tra i giovani brand che rappresentano una storia di successo torna Venezianico, i cui orologi automatici con radici artigiane di alta qualità ispirate alla storia della Serenissima hanno conquistato gli appassionati di tutto il mondo. Completano l’offerta i produttori private label, fra cui Bettinardi, Importime e Chronovenice, i brand di accessori, tra cui Wolf e Leanschi e i produttori di cinturini, come Bonetto Cinturini e GPF Straps, fino ad arrivare ai movimenti con Oisa 1937.IL VALORE GLOBALE DELLA FILIERA DEL GIOIELLO A VICENZAORO SEPTEMBERLa filiera globale del gioiello che si vedrà a Vicenzaoro September vale 725 mld di euro (806 mld USD) e si stima possa ancora crescere con una media del 5% sino al 2030, con Cina e India mercati leader. Queste le stime dei principali analisti del settore per l’anno 2023. Gemme preziose (diamanti esclusi): mercato che ha raggiunto circa 33,2 mld USD di ricavi. La vendita al dettaglio di diamanti ha generato ricavi per 140 mld USD. La gioielleria con perle ha raggiunto a livello globale gli 11,8 mld USD. I gioielli in corallo hanno generato ricavi per 3,2 mld USD.I ricavi globali della gioielleria in oro (senza gemme) sono valutati a circa 184,85 mld USD. Questo dato include tutte le categorie di gioielli in oro, come anelli, collane, bracciali e orecchini. Per l’alta gioielleria, si stima che i ricavi abbiano raggiunto circa 366 mld USD. La gioielleria demi-fine ha chiuso il 2023 a quota 2,9 mld USD di ricavi. Il mercato degli orologi da polso è valutato a circa 64 mld USD (dato che include tutte le categorie di orologi, dagli analogici o digitali ai moderni smartwatch). Infine, i ricavi globali del packaging per gioielli sono stimati in circa 168 milioni USD per il 2023.TURCHIA, PRIMO MERCATO PER IL MADE IN ITALYLa domanda mondiale di gioielli in oro nel primo trimestre 2024 segna un lieve calo (-2%) rispetto al 2023. Primo mercato globale si conferma la Cina che “pesa” per 195t sulle 479t della domanda globale (40,7%), se pure in calo del 5% rispetto al 2023. A seguire, l’India in crescita del 4% (dati elaborati da Intesa Sanpaolo-Research Department). La fase espansiva dell’export italiano (3,3 mld di euro, +55,4% in valore e +36,7% in quantità) beneficia del balzo del mercato turco: divenuto primo per importanza per la gioielleria made in Italy. Le vendite passano da 179 milioni a 1,3 mld di euro. Interessati tutti i distretti orafi italiani: Arezzo passa da 134 mln a più di un miliardo (+732%). Vicenza cresce del 19%, Valenza +6%. Complessivamente i tre distretti hanno realizzato esportazioni per 2,9 miliardi con una crescita di 1,2 mld (+66%) rispetto al primo trimestre 2023. Positivo l’andamento anche verso Stati Uniti (1,4%), Svizzera (+12%) ed Emirati Arabi Uniti (+21,1%). Nel 2023 l’export è cresciuto a doppia cifra (+11,1%) per 10,9 miliardi di euro (elaborazione di dati ISTAT del Centro Studi di Confindustria Federorafi).COLLETTIVE INTERNAZIONALI E PRESENZE ISTITUZIONALILa manifestazione di IEG ospiterà anche collettive di operatori internazionali come HKJJA – Hong Kong Jewellery & Jade Manufacturers Association, l’indiana GJEPC- Gem and Jewellery Export Promotion Council, e Francéclat, il comitato francese per lo sviluppo economico dei settori dell’orologeria, della gioielleria e dell’oreficeria, oltre alle presenze istituzionali delle regioni Veneto, Sicilia e Campania.In concomitanza con Vicenzaoro September, ma dal 6 all’8 settembre, si tiene nel quartiere fieristico di IEG anche VO’Clock Privé, evento gratuito e aperto al pubblico, dedicato all’orologio contemporaneo con novità di mercato, talk e seminari tecnici per la community di appassionati. LEGGI TUTTO

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    Finance For Food, la quotazione su EGM slitta di qualche giorno

    (Teleborsa) – Lo sbarco a Piazza Affari di Finance For Food slitta di qualche giorno. L’ammissione è ora prevista per il 5 agosto 2024 (rispetto all’1 agosto previsto in precedenza), con il debutto su Euronext Growth Milan (EGM), il mercato di Borsa Italiana dedicato alle PMI ad alto potenziale di crescita, nei giorni successivi. EnVent Italia SIM è l’Euronext Growth Advisor (EGA), MIT SIM lo Specialist.Si tratta di una società di consulenza industriale e strategica attiva in Italia, costituita nel 2016 per fornire servizi generali di advisory, in particolare con una specializzazione iniziale nell’intera filiera del comparto agroalimentare e dei settori ad esso collegati, nonché successivamente anche nel settore delle energie da fonti alternative e rinnovabili e nel venture capital. LEGGI TUTTO

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    USA, fiducia consumatori luglio aumenta a 100,3 punti

    (Teleborsa) – Aumenta la fiducia dei consumatori americani. Il sondaggio del Conference Board degli Stati Uniti sul sentiment dei consumatori ha segnalato un incremento dell’indice a 100,3 punti nel mese di luglio 2024 rispetto ai 97,8 punti del mese di giugno e contro un calo a 99,7 punti atteso dal consensus. Nello stesso periodo l’indice sulla situazione presente si porta a 133,6 punti dai 135,3 precedenti, mentre l’indice sulle attese è salito a 78,2 punti da 72,8 punti.”La fiducia è aumentata a luglio, ma non abbastanza da liberarsi dal range ristretto che ha prevalso negli ultimi due anni – ha affermato Dana Peterson, capo economista del Conference Board – Anche se i consumatori rimangono relativamente positivi riguardo al mercato del lavoro, sembrano ancora preoccupati per i prezzi e i tassi di interesse elevati e per l’incertezza sul futuro; cose che potrebbero non migliorare fino al prossimo anno”.”Rispetto al mese scorso, i consumatori sono un po’ meno pessimisti riguardo al futuro – ha aggiunto – Le aspettative per il reddito futuro sono leggermente migliorate, ma i consumatori sono rimasti generalmente negativi riguardo alle future condizioni economiche e occupazionali. Nel frattempo, i consumatori sono stati un po’ meno ottimisti riguardo alle attuali condizioni lavorative e commerciali. Potenzialmente, minori aggiunte mensili di posti di lavoro stanno pesando sulla valutazione dei consumatori sull’attuale disponibilità di lavoro: sebbene sia ancora piuttosto forte, la valutazione dei consumatori sull’attuale situazione del mercato del lavoro è scesa al livello più basso da marzo 2021″.(Foto: Nik Shuliahin on Unsplash ) LEGGI TUTTO

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    Stellantis: spedito il primo lotto di veicoli elettrici Leapmotor dalla Cina

    (Teleborsa) – Salpa oggi da Shanghai, in Cina, alla volta dei porti europei, il primo lotto di veicoli elettrici Leapmotor International: i SUV C10 e le vetture T03. Ne dà comunicazione Stellantis, colosso italiano-francese del settore automotive, parlando di “una tappa importante” per la joint venture tra Leapmotor e Stellantis, con l’obiettivo comune di trasferire maggiore innovazione nel mercato europeo e raggiungere rapidamente una mobilità sostenibile grazie alle vetture elettriche.Leapmotor International, l’azienda in quote 51:49, guidata da Stellantis, commercializzerà i veicoli C10 e T03 in nove Paesi europei a partire da settembre. Entro la fine del 2024, sono previsti 200 punti vendita in Europa.”La spedizione avvenuta questo mese del primo lotto di vetture C10 e T03 in Europa segna una svolta cruciale per Stellantis e Leapmotor – ha dichiarato Carlos Tavares, CEO di Stellantis – Dimostra la nostra volontà di offrire ai clienti soluzioni di mobilità innovative e sostenibili. Grazie alla capillare rete di vendita di Stellantis in Europa e all’impegno dei team delle nostre aziende per garantire un prodotto innovativo e di qualità, sono certo che le vetture Leapmotor sapranno suscitare un vasto consenso presso i clienti europei. La nostra partnership offre opportunità importanti e auspichiamo che il percorso che abbiamo intrapreso insieme ci conduca al successo”.Potendo contare sui canali di distribuzione di Stellantis, la joint venture Leapmotor International punta a incrementare il numero di punti vendita di veicoli Leapmotor in Europa, passando dai 200 previsti a fine 2024 a ben 500 entro il 2026. LEGGI TUTTO

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    Biesse, utile semestrale scende a 3,9 milioni di euro. Ricavi -5,4%

    (Teleborsa) – Biesse, multinazionale quotata su Euronext STAR Milan e attiva nella tecnologia per la lavorazione di legno, vetro, pietra, metallo e materiali compositi, ha chiuso il primo semestre 2024 con ricavi netti consolidati pari a 395,7 milioni di euro (-5,4% rispetto al primo semestre 2023), EBITDA di 32,9 milioni di euro (-30%) con incidenza dell’8,3% (11,2% nel H1 2023) e utile netto di 3,9 milioni di euro (-79,9%).Al 30 giugno 2024 la Posizione Finanziaria Netta è risultata negativa per 7,4 milioni di euro, comprensiva dell’impatto di 31 milioni di euro (maggiori debiti) derivanti dall’applicazione dell’IFRS16. Senza gli effetti legati all’applicazione dell’IFRS16 la posizione finanziaria sarebbe pertanto positiva per 24,4 milioni di euro. Nel confronto con il fine esercizio 2023 l’indicatore diminuisce di 100,4 milioni di euro, nonostante i positivi risultati ottenuti a livello di gestione operativa, principalmente influenzato dall’esborso finanziario derivante dall’acquisizione delle quote di GMM Finance, holding del gruppo GMM, dalle dinamiche del capitale circolante netto e dal pagamento dei dividendi nel mese di maggio per complessivi 3,8 milioni di euro.”I risultati raggiunti durante il primo semestre e approvati oggi – commenta il CFO Nicola Sautto – confermano come la strategia prudente che Biesse sta continuando a perseguire si sia rilevata la più idonea a mantenere una redditività positiva in un contesto economico e finanziario che rimane molto complesso. In termini di ricavi, i primi sei mesi del 2024 hanno mantenuto una tendenza decrescente, in linea con le nostre previsioni. “Dal punto di vista del business – ha aggiunto – il portafoglio ordini di Gruppo a fine giugno 2024 è sostanzialmente in linea con quello di dicembre 2023, attestandosi ad un controvalore di 277 milioni di euro, positivamente condizionato dall’acquisizione del gruppo GMM, in un contesto di rallentamento generalizzato dell’ingresso ordini che era già iniziato nel 2023 a seguito dell’esaurirsi degli incentivi lanciati durante la pandemia, che hanno portato la domanda di beni strumentali a livelli straordinari soprattutto sul mercato italiano”. LEGGI TUTTO

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    Intesa, Messina: possiamo andare oltre l’outlook, fiduciosi su nuovo buyback

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo ha registrato nel primo semestre del 2024 “il miglior risultato netto semestrale dal 2007, con un’elevata e sostenibile creazione di valore e una patrimonializzazione estremamente solida, da cui deriva un miglioramento della guidance di risultato netto per il 2024 e 2025”. Lo ha affermato Carlo Messina, Consigliere Delegato e CEO di Intesa Sanpaolo, nella call con gli analisti sui risultati del primo semestre 2024.Messina ha sottolineato il risultato netto di 5 miliardi di euro escludendo il contributo finale al Sistema di Garanzia dei Depositi, la “forte accelerazione delle commissioni” (+7% vs 1sem.23, +5% vs 1trim.24) e dell’attività assicurativa (+6% vs 1sem.23, il miglior semestre di sempre), mentre lo stock di crediti deteriorati è il più basso di sempre (NPL ratio netto a 1,0%) con ulteriore crescita del NPL coverage ratio (+1,7pp vs 1sem.23).Gli interessi netti sono previsti a circa 15,5 miliardi di euro nel 2024 anche grazie al contributo dell’hedging delle poste a vista. Il gruppo ha più di 1.350 miliardi di euro in Attività finanziarie della clientela, pronti per fare leva sulla propria leadership nel Wealth Management, Protection & Advisory. Messina è convinto che “il modello di business ben diversificato ci consente di avere successo in ogni scenario di tassi grazie ad un forte contributo del Wealth Management”. Inoltre, 100 miliardi di euro di asset sono stati “identificati per alimentare la crescita del risparmio gestito, con la nostra delivery machine già al lavoro”.”Il trend dell’utile netto è in significativa accelerazione e possiamo andare oltre l’outlook che abbiamo dato al mercato – ha detto rispondendo alle domande degli analisti – Preferiamo però andare trimestre per trimestre, con un’analisi di quello che succede. Inoltre, possiamo immaginare alcune azioni per migliorare la profittabilità per il futuro, con spese di integrazione, eventuale aumento delle coperture per cessioni di NPL o altre questioni di cui tenere conto a fine anno”.Il banchiere ha spiegato che “questo trimestre potrebbe essere il picco per gli interessi netti, ma comunque il 2024 sarà soddisfacente, così come il 2025 con una buona performance che potrebbe essere in un range tra il 2023 e il 2024”.Nonostante si debba attendere i prossimi mesi per una conferma, Messina è fiducioso che “saremmo nella posizione di proporre al nostro CdA a fine anno un’ulteriore tranche di buyback. Lo decideremo a fine anno, ma siamo abbastanza sicuri di poter fare un nuovo buyback anche quest’anno”.”Il cost income ratio è un’area molto importante per noi – ha detto l’AD – Siamo la banca in Europa che ha la più grande crescita di ricavi core, ma allo stesso tempo abbiamo agito sui costi, sulle differenti leve della cost base. Vogliamo continuare a finanziare i significativi investimenti nella tecnologia con la riduzione dei costi in altre aree. Abbiamo delle uscite, altre chiusure di filiali e quando avremo isytech accelereremo anche sulla riduzione dei costi IT”. LEGGI TUTTO