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    Appuntamenti macroeconomici del 31 luglio 2024

    (Teleborsa) – Mercoledì 31/07/202401:50 Giappone: Vendite dettaglio, annuale (atteso 3,3%; preced. 2,8%)01:50 Giappone: Produzione industriale, mensile (atteso -4,2%; preced. 3,6%)07:00 Giappone: Fiducia consumatori (atteso 36,5 punti; preced. 36,4 punti)08:00 Germania: Prezzi import, mensile (atteso 0,1%; preced. 0%)08:45 Francia: Prezzi consumo, annuale (atteso 2,4%; preced. 2,2%)08:45 Francia: Prezzi consumo, mensile (atteso 0,3%; preced. 0,1%)08:45 Francia: Prezzi produzione, mensile (preced. -1,4%)08:45 Francia: Prezzi produzione, annuale (preced. -6,7%)09:55 Germania: Tasso disoccupazione (atteso 6%; preced. 6%)10:00 Italia: Fatturato industria, mensile (preced. 0,8%)11:00 Unione Europea: Prezzi consumo, annuale (atteso 2,5%; preced. 2,5%)11:00 Unione Europea: Prezzi consumo, mensile (preced. 0,2%)11:00 Italia: Prezzi consumo, mensile (atteso 0,3%; preced. 0,1%)11:00 Italia: Prezzi consumo, annuale (atteso 1,2%; preced. 0,8%)12:00 Italia: Prezzi produzione, mensile (preced. 0,3%)12:00 Italia: Prezzi produzione, annuale (preced. -3,5%)13:00 USA: Richieste mutui, settimanale (preced. -2,2%)14:15 USA: Occupati ADP (atteso 147K unità; preced. 150K unità)14:30 USA: Indice costo lavoro, trimestrale (atteso 1%; preced. 1,2%)15:45 USA: PMI Chicago (atteso 44,8 punti; preced. 47,4 punti)16:00 USA: Vendita case in corso (preced. 70,8 punti)16:00 USA: Vendita case in corso, mensile (atteso 1,4%; preced. -2,1%)16:30 USA: Scorte petrolio, settimanale (preced. -3,74 Mln barili) LEGGI TUTTO

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    Cina, PMI manifatturiero e servizi delude a luglio

    (Teleborsa) – Arrivano dati negativi dalla Cina, dove il sentiment dei direttori acquisto delle aziende della manifattura e dei servizi è al di sotto delle aspettative, confermando una sostanziale debolezza dell’economia e la necessità di ulteriori stimoli economici e monetari. L’indice PMI manifatturiero di luglio si conferma in contrazione (sotto la soglia di 50) e si attesta a 49,4 punti, giusto in linea con le attese, rispetto ai 49,5 punti di giugno. Si indebolisce anche il settore dei servizi, con il relativo PMI sceso a quota 50,2 punti a luglio dai 50,5 precedenti ed al di sotto dei 50,3 attesi. Il PMI composito scende così a a quota 50,2 dai 50,5 punti del mese precedente. LEGGI TUTTO

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    Giappone, vendite e fiducia consumatori oltre attese e produzione meglio del previsto

    (Teleborsa) – Arrivano dati positivi dal Giappone, dove la fiducia dei consumatori e le vendite al dettaglio hanno accelerato, mentre la produziiine ha subito una battuta d’arresto inferiore al previsto.Secondo la stima preliminare del Ministero del Commercio Internazionale e dell’Industria giapponese (METI), la produzione industriale, nel mese di giugno 2024, ha registrato una decremento del 3,6% su base mensile, dopo il +3,6% registrato a maggio. Le stime degli analisti però sono per un calo più ampio del 4,2%. Le proiezioni a due mesi indicano un balzo del 6,5% a luglio ed una stabilizzazione a +0,7% ad agosto.Sono aumentate più delle attese a giugno 2024 le vendite al dettaglio, che in base ai dati diffusi dal Ministero del Commercio Internazionale e dell’Industria (METI) sono salite del 3,7% su base annuale, più del 3,3% stimato dagli analisti e del 2,8% di maggio (rivisto da un preliminare del +3%).Migliora anche il sentiment dei consumatori. Secondo quanto comunicato dall’Istituto di ricerca economica e sociale del Cabinet Office giapponese, l’indice di fiducia si è attestato a luglio 36,7 punti, dai 36,4 di giugno e supera le stime di connsensus (36,5). LEGGI TUTTO

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    Digital Value, offerta per acquistare Italtel per 120 milioni di euro

    (Teleborsa) – Digital Value, società quotata su Euronext Milan e attiva nel campo delle soluzioni e dei servizi ICT, ha sottoscritto un’offerta vincolante che disciplina i principali termini dell’acquisizione di una partecipazione del 100% del capitale sociale di Italtel, gruppo italiano dell’Information & Communication Technology dedicato alla progettazione, sviluppo e realizzazione di soluzioni tecnologiche innovative rivolte alle grandi aziende e agli enti della Pubblica Amministrazione.L’offerta è stata accettata dall’attuale socio di maggioranza Nextalia SGR, in nome e per conto del fondo di investimento alternativo italiano di tipo chiuso e riservato “Nextalia Credit Opportunities”.L’offerta vincolante prevede l’acquisizione del 100% del capitale attualmente detenuto, per una partecipazione pari a circa il 71,38% del capitale sociale, da Nextalia, e per una partecipazione pari a circa il 28,62% del capitale sociale da Clessidra Capital Credit SGR, per conto del fondo “Clessidra Restructuring Fund”, di cui Nextalia si è impegnata a procurare la vendita, a fronte di un corrispettivo complessivo pari a complessivi 120 milioni di euro, da pagarsi come segue: 90 milioni di euro alla data del closing; 30 milioni di euro al 20 giugno 2025.Il perfezionamento dell’operazione è subordinato: al fatto che l’operazione sia approvata, non vietata o comunque permessa in regime di esenzione da parte delle autorità competenti in materia antitrust e golden power; alla sottoscrizione di un contratto di finanziamento con uno o più istituti di credito e alla successiva erogazione alla data del closing in favore di Digital Value di un importo non superiore al corrispettivo della compravendita. Digital Value ha, a tal fine, avviato negoziazioni con alcuni primari istituti di credito italiani.Il gruppo Italtel ha 14 sedi operative in 7 paesi del mondo, di cui 3 in Italia (Milano, Roma, Palermo), a cui si aggiungono Spagna, Germania, Francia, Perù, Brasile, Colombia. In totale il Gruppo occupa circa 1200 dipendenti di cui poco più di 700 in Italia. Il 2023 è stato il primo esercizio completo dall’avvio della “Nuova ITALTEL” avvenuto il 1 aprile 2022 a conclusione dell’iter concordatario.Il gruppo Italtel ha registrato nel corso del 2023 ricavi per 270 milioni di euro di cui 124 milioni sui mercati internazionali, un EBITDA pari a 11,1 milioni di euro (in crescita del 56% rispetto all’EBITDA proforma 2022) prima delle poste straordinarie non ricorrenti connesse all’avvio di un processo di profonda trasformazione e riposizionamento del gruppo che ha condotto alla cessione di attività non più core (vendita del comprensorio di Carini, cessione del ramo d’azienda Ultra Broadband), all’esternalizzazione dei servizi ICT (attraverso la cessione del relativo ramo d’azienda) e all’avvio di un piano di razionalizzazione. Il risultato di esercizio delle attività in funzionamento nel 2023 è pertanto stato negativo per un importo di 6,1 milioni di euro.Al 31 dicembre 2023 la Posizione finanziaria netta risultava positiva per 7,88 milioni di euro e le disponibilità liquide ammontavano a 44,6 milioni di euro dopo il pagamento nel corso dell’esercizio di 11 milioni di euro del debito concordatario oltre ai circa 31 milioni di euro già pagati nel 2022. Alla data del 31 dicembre 2023 residuavano quindi da pagare 22 milioni di euro del debito concordatario e, di questi, 11 milioni di euro sono stati pagati nei primi tre mesi del 2024. Il pagamento della quota che ancora residua (11 milioni di euro) avverrà entro la fine del 2024.(Foto: © Veerasak Piyawatanakul) LEGGI TUTTO

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    PIL, le Associazioni: “Dato Istat coerente con le attese. Positivo andamento consumi”

    (Teleborsa) – “Il dato preliminare sull’andamento dell’economia italiana nel secondo trimestre dell’anno è coerente con le attese. Ne risultano confermate le valutazioni sul quadro complessivo. La modesta crescita italiana continua ad essere sostenuta quasi esclusivamente dal terziario e dalla domanda interna. La stagnazione dell’industria sembra proseguire, mentre cambia il segno del contributo della domanda estera netta: da positivo nel primo quarto a negativo nel secondo. Pesano le persistenti difficoltà riscontrate nell’economia tedesca (PIL a -0,1% congiunturale). Con queste dinamiche il raggiungimento di una crescita dell’1% – il target del governo – nell’intero anno, seppure non impossibile, appare non agevole”. Questo il commento dell’Ufficio Studi di Confcommercio sui dati Istat di oggi.”In prospettiva, – prosegue Confcommercio – i miglioramenti del reddito nominale, anche grazie al rinnovo dei contratti, combinati con un’inflazione stabile e un’occupazione ai massimi di sempre dovrebbero supportare potere d’acquisto e consumi. Dai tassi reali eccezionalmente elevati per l’Italia deriverebbe, invece, un grave freno agli investimenti privati. Dal bilanciamento di queste opposte tensioni si avrà la cifra della crescita”.”I dati diffusi oggi dall’Istat confermano l’intonazione lievemente espansiva della congiuntura del nostro paese, evidenziando altresì come la spinta alla crescita continui a provenire esclusivamente dai settori del terziario, con l’industria e l’agricoltura invece in arretramento” sottolinea Confesercenti commentando le stime sul PIL del secondo trimestre.”Le rilevazioni – evidenzia Confesercenti – confermano come un target di crescita dell’1% per l’anno in corso sia pienamente alla portata del nostro paese ed è a questo punto alta la probabilità che le previsioni per il 2024 delle maggiori organizzazioni internazionali vengano superate. E l’andamento positivo della stagione turistica potrebbe ulteriormente contribuire ad una crescita del PIL decisamente superiore alle attese. Il 2024 si è caratterizzato, inoltre, come l’anno dei rinnovi contrattuali: in particolare del terziario, il comparto che sta contribuendo ai buoni risultati della nostra economia. Per altro verso, va sottolineato come la conservazione di questa fase moderatamente espansiva dipenda in misura cruciale dalla tenuta dei consumi delle famiglie, tanto più in considerazione del contributo negativo che l’Istat registra per le esportazioni nette. Va, a tal riguardo, ricordato che alla fine del primo trimestre di quest’anno la spesa sul territorio economico risultava ancora inferiore di ben 2,5 miliardi rispetto ai livelli raggiunti alla fine della primavera 2023. Nello specifico, la propensione al consumo ha registrato nei primi tre mesi dell’anno corrente un vero e proprio tonfo (-2,6 punti) impedendo così di tradurre in maggiori consumi la crescita dell’occupazione e gli aumenti contrattuali”.Secondo le valutazioni di Confesercenti, nella media annua l’incremento dei consumi delle famiglie potrebbe risalire allo 0,6%, dallo 0,2% del primo trimestre. Un risultato che consentirebbe di consolidare gli andamenti congiunturali, ma che rimarrebbe molto al di sotto delle potenzialità di espansione sottostanti al vivace andamento del mercato del lavoro.”Manca, perciò, – conclude Confesercenti – ancora una vera e decisa ripresa dei consumi che necessita, innanzitutto, di un rinvigorimento del clima di fiducia, da realizzarsi attraverso una solida riduzione dei tassi di interesse, insieme alla messa a terra degli interventi sulla fiscalità e sul lavoro. Inoltre, occorrono interventi a favore delle imprese di vicinato, volti a preservare in primo luogo quel ruolo di presidio territoriale dei negozi che rappresenta un valore sociale, oltre che economico, fondamentale per la vivibilità delle nostre città”. LEGGI TUTTO

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    First Capital, il Net Asset Value è sceso a 72,5 milioni di euro al 30 giugno

    (Teleborsa) – First Capital, holding di partecipazione finanziaria quotata su Euronext Growth Milan e specializzata in investimenti di Private Investments in Public Equity e di Private Equity, ha comunicato che il Net Asset Value (NAV) complessivo al 30 giugno 2024 si attesta a 72,5 milioni di euro (di cui euro 2 milioni di pertinenza di terzi), corrispondente a 24,7 euro per azione in circolazione.Al 30 giugno 2024 il NAV di First Capital ha registrato una variazione del -1,7% rispetto al 31 marzo 2024 e del -6,6% rispetto al 31 dicembre 2023, impattato dal calo del prezzo di Borsa di alcune partecipate strategiche che hanno influito sul valore complessivo del portafoglio investimenti.Nel prospetto patrimoniale del NAV al 30 giugno 2024, gli assets sono pari a 98,8 milioni di euro, costituiti dal portafoglio investimenti, che ammonta a 79,8 milioni di euro, da liquidità e cash equivalents per 17,5 milioni di euro e da altre attività per 1,5 milioni di euro.I debiti finanziari consolidati sono pari a 23,9 milioni di euro e si riferiscono principalmente al prestito obbligazionario convertibile “First Capital cv 2019-2026 3,75%” (17,6 milioni di euro) e ai titoli di debito emessi da V.F. Adhesives S.r.l., il veicolo di investimento del gruppo che detiene la partecipazione nella collegata Industrie Chimiche Forestali (5 milioni di euro). LEGGI TUTTO

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    Tikehau Capital, afflussi netti record nel 1° semestre. Utile in calo

    (Teleborsa) – Tikehau Capital, importante asset manager pan-europeo, ha chiuso il primo semestre del 2024 con un utile netto pari a 57,5 milioni di euro, in ribasso rispetto ai 72 milioni di euro del primo semestre 2023. Gli AuM fee-paying sono cresciuti del 12% a/a, garantendo la generazione di commissioni di gestione di lungo periodo. Inoltre, la società ha registrato una crescita del 13% a/a delle commissioni di gestione underlying, compensata dagli effetti ciclici legati al fundraising nel settore immobiliare, oltre che una crescita del 16% su base annua dei ricavi dei portafogli, trainata dal crescente contributo delle strategie di Tikehau Capital.Gli AuM per le attività di Asset Management hanno registrato una crescita del 13% rispetto all’anno precedente, attestandosi a 45,6 miliardi di euro al 30 giugno 2024. Gli afflussi netti del gruppo hanno raggiunto un nuovo record, pari a 3,4 miliardi di euro nel primo semestre 2024, trainati da strategie di investimento diversificate e complementari e da un bacino di investitori sempre più ampio, nonostante il difficile contesto di mercato per il fundraising. Tutte le asset class hanno contribuito agli afflussi netti registrati nel primo semestre 2024, in particolare le strategie di Private Debt e Capital Markets, grazie a un posizionamento e a una performance solidi.”Nel primo semestre del 2024, Tikehau Capital ha continuato a registrare risultati solidi nonostante il complesso contesto di mercato – hanno commentato Antoine Flamarion e Mathieu Chabran, co-founder di Tikehau Capital – Abbiamo raggiunto un livello record negli afflussi netti nella prima metà dell’anno, a testimonianza dell’attrattività delle nostre strategie d’investimento, e abbiamo mantenuto un impiego dinamico del capitale nei progetti volti alla futura creazione di valore”.”Nel periodo, abbiamo ulteriormente rafforzato la nostra piattaforma multi-local, che vanta una base di investitori sempre più ampia e internazionale – hanno aggiunto – In particolare, i nostri investitori riconoscono il valore della nostra strategia caratterizzata da un forte allineamento ai loro interessi, sostenuta dai nostri risultati finanziari, e dal nostro approccio disciplinato, che si basa su selettività e conviction elevate su temi strategici chiave che hanno risonanza a livello globale”. LEGGI TUTTO

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    Rottamazione quater, slitta quinta rata: la nuova data

    (Teleborsa) – Slitta dal 31 luglio al prossimo 15 settembre il pagamento della quinta rata della Rottamazione-quater delle cartelle del fisco.La norma è contenuta nell’articolo 6 dell’ultimo decreto legislativo, approvato in via definitiva dall’ultimo Consiglio dei Ministri, nel quale sono inserite le modifiche ai precedenti provvedimenti attuativi della delega fiscale. Il provvedimento – spiegano fonti di governo – seguirà il suo corso in vista della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale prevista nei prossimi giorni. La notizia dunque conferma i rumors dei giorni scorsi. “Il rinvio della scadenza del 31 luglio della rottamazione delle cartelle esattoriali è indispensabile, ma occorre anche riscrivere le regole della procedura, per fare in modo che la singola rata che non ecceda il quinto del reddito del contribuente o dell’impresa”, la richiesta avanzata nelle scorse ore da Confedercontribuenti, sottolineando che il rinvio a metà settembre – a cui il governo starebbe lavorando – servirà a dare “una boccata d’ossigeno”. Ma il vero problema – evidenzia Confedercontribuenti – resta il carico fiscale insostenibile a cui vengono sottoposti la maggior parte dei contribuenti. “Queste persone e queste imprese – commenta Carmelo Finocchiaro, presidente della Confederazione – vivono con l’incubo costante di subire un pignoramento o di vedersi ipotecare la casa. Perché, anche se riescono a fatica a pagare una rata, non sanno cosa succederà con la successiva”. LEGGI TUTTO