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    Shopify, ricavi in aumento a 8,9 miliardi di dollari nel 2024

    (Teleborsa) – Shopify, società tecnologica canadese che sviluppa e commercializza l’omonima piattaforma di e-commerce, ha chiuso il 2024 con un Gross merchandise volume (GMV, una metrica chiave che rappresenta il valore totale degli ordini facilitati tramite Shopify) pari a 292,3 miliardi di dollari (vs 235,9 miliardi di dollari nel 2023), ricavi pari a 8,88 miliardi di dollari (vs 7,06 miliardi di dollari l’anno prima) e un utile operativo di 1,08 miliardi di dollari (vs -1,42 miliardi di dollari un anno fa).”Il 2024 è stato un anno eccezionale per Shopify. Abbiamo colto ogni opportunità per alimentare la nostra crescita e i risultati trimestre dopo trimestre si sono visti – ha affermato Harley Finkelstein, Presidente di Shopify – Entrando nel 2025, ci impegniamo a rendere l’imprenditorialità più comune e ad affermare ulteriormente Shopify come piattaforma commerciale di riferimento per aziende di tutte le dimensioni”.Shopify si attende che il forte slancio dei commercianti del quarto trimestre si protragga nel primo trimestre, riconoscendo che il primo trimestre è costantemente il trimestre con il GMV più basso stagionalmente. In questo contesto, per il primo trimestre del 2025 prevede che: i ricavi cresceranno a un tasso percentuale del 25% su base annua; l’utile lordo crescerà a un tasso percentuale del 25% su base annua. LEGGI TUTTO

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    Delfin, nessuna decisione su cessione quota UniCredit. Fiducia a Orcel

    (Teleborsa) – Fonti vicine a Delfin, citate dall’ANSA, esprimono “soddisfazione per i risultati conseguiti da UniCredit” e sottolineano “la piena fiducia nella leadership di Andrea Orcel”. Viene anche segnalato che al momento non è stata presa alcuna decisione relativa alla dismissione della quota del 2,7% detenuta in UniCredit.Stamattina il Corriere della Sera ha scritto che Delfin starebbe valutando una possibile cessione della quota, citando tra le possibili opzioni operative una procedura di accelerated book building.Il CEO di UniCredit, Andrea Orcel, in un’intervista con CNBC in mattinata, ha descritto Delfin come un “eccellente” investitore a lungo termine nella banca, “nella buona e nella cattiva sorte”. “Rispetto la loro decisione. Il mio compito è di farla diventare la decisione sbagliata ex post se stanno davvero pensando di vendere, perché finora non l’hanno fatto”, ha detto Orcel. LEGGI TUTTO

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    S&P Global, trimestrale sopra le attese. Utile rettificato annuale a 4,9 miliardi di dollari

    (Teleborsa) – S&P Global, colosso statunitense attivo nel campo dei dati finanziari e dei rating, ha riportato un fatturato del quarto trimestre 2024 di 3,592 miliardi di dollari, in aumento del 14% rispetto al quarto trimestre 2023. L’utile netto è aumentato del 52% a 880 milioni di dollari e gli utili per azione sono aumentati del 56% a 2,85 dollari, trainati principalmente dalla forte crescita dei rating. L’utile netto rettificato è aumentato del 18% a 1,163 miliardi di dollari e gli utili rettificati per azione sono aumentati del 20% a 3,77 dollari (superando le aspettative degli analisti). Per l’intero anno 2024, i ricavi sono aumentati del 14% anno su anno a 14,208 miliardi di dollari. Escludendo l’impatto di Engineering Solutions (ceduta nel 2023), la crescita dei ricavi sarebbe stata del 15% anno su anno. L’utile netto è aumentato del 47% a 3,852 miliardi di dollari e gli utili per azione sono aumentati del 50% a 12,35 dollari, trainati principalmente dalla crescita dei ricavi e dell’utile operativo nella divisione Ratings. L’utile netto rettificato è aumentato del 22% a 4,898 miliardi di dollari e gli utili rettificati per azione sono aumentati del 25% a 15,70 dollari.”Sono lieta che S&P Global abbia registrato un anno eccezionale nel 2024 – ha commentato la CEO Martina Cheung – Abbiamo registrato una crescita dei ricavi in ??tutti i segmenti, nonché una forte espansione del margine operativo e una crescita dell’EPS per la società, superando la nostra guidance finanziaria consolidata sia su base GAAP che rettificata”.S&P Global ha restituito più di 4,4 miliardi di dollari agli azionisti nel 2024, inclusi 1,1 miliardi di dollari in dividendi e 3,3 miliardi di dollari in riacquisti di azioni. Le previsioni per il 2025 prevedono una crescita dei ricavi del 5,0% – 7,0%, un EPS compreso tra 14,20 e 14,45 dollari e un EPS rettificato compreso tra 17,00 e 17,25 dollari (superiore alle stime degli analisti di 16,92 dollari, secondo i dati compilati da LSEG). LEGGI TUTTO

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    Milleproroghe, nuovo rinvio. Opposizioni: “Ritirare rottamazione”

    (Teleborsa) – Continua a slittare l’avvio dei lavori sul dl milleproroghe in commissione Affari costituzionali del Senato. La seduta, prevista per le 18, è iniziata ma è stata subito riconvocata per le 20. Nel frattempo si è svolta una riunione tra il governo, presente il ministro dei rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, la maggioranza e le opposizioni per decidere come procedere. Sarebbero arrivati alcuni pareri del Mef, ma non ancora tutti e non si è trovato l’accordo per iniziare a votare da stasera. In serata è stato, dunque, annunciato un nuovo rinvio dell’avvio delle votazioni degli emendamenti al decreto Milleproroghe in Commissione Affari costituzionali del Senato che si è aggiornata a domani alle 12. Le opposizioni hanno chiesto unitariamente il ritiro dell’emendamento dei relatori che prevede la riammissione alla rottamazione quater per i contribuenti che non hanno effettuato regolamente i pagamenti delle rate e che posticipa di due mesi, al 30 settembre 2025, il termine per l’adesione al concordato preventivo. “Ci hanno presentato senza relazione tecnica e senza bollinatura un emendamento che introduce un nuovo concordato e riapre la rottamazione, non è serio” ha detto il capogruppo dem in I CommissioneAndrea Giorgis al termine di una riunione col governo.Sul tavolo c’è, infatti, la riapertura della possibilità di usufruire della rottazione quater delle cartelle fiscali per quei contribuenti che avevano già aderito ma che poi sono decaduti perché non hanno effettuato regolamente i pagamenti delle rate. La misura è contenuto in un emendamento dei relatori al decreto milleproroghe, presentato in Commissione affari costituzionali delo Senato. Secondo l’emendamento, i contribuenti interessati sono riammessi alla rottamazione presentando una nuova dichiarazione entro il 30 aprile 2025 e versando le somme dovute, con gli interessi del 2% annuo, in un’unica soluzione entro il 31 luglio 2025 oppure fino ad un massimo di dieci rate consecutive. Sono interessati alla riammissione alla rottamazione delle cartelle fiscali i contribuenti che alla data del 31 dicembre 2024 sono decaduti dai benefici per mancato o tardivo versamento delle somme dovute. Per coloro che presentano la nuova dichiarazione, vengono riammesso e scelgono di versare a rate, di pari importo, fino ad una massimo di dieci, le scadenze sono, rispettivamente: le prime due, il 31 luglio e il 30 novembre 2025 e le successive, il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre degli anni 2026 e 2027.Si va verso il posticipo di due mesi, dal 31 luglio 2025 al 30 settembre 2025, del termine per l’adesione al concordato preventivo per il biennio 2025-2026. La misura è contenuta in un emednamento dei relatori al decreto milleproroghe all’esame della Commissione affari costituzionali del Senato. Nei confronti dei contribuenti con periodo d’imposta non coincidente con l’anno solare, il termine è differito all’ultimo giorno del nono mese successivo a quello di chiusura del periodo d’imposta. Il differimento, spiega la relazione illustrativa, “è finalizzato a distribuire in modo più razionale gli adempimenti fiscali considerato il necessario periodo di avviamento correlato al nuovo istituto del concordato preventivo biennale”. Secondo il senatore del Pd, Daniele Manda, il rinvio del termine sarebbe funzionale a consentire l’adesione al concordato anche a quei contribuenti che potranno prima regolarizzare la loro posizione usufruendo della riammissione alla rottamazione quater delle cartelle prevista in un altro emendamento dei relatori al decreto milleproroghe. Arriva la possibilità anche per il 2025 di ricorrere ai contratti per “prestazioni agricole di lavoro subordinato occasionale a tempo determinato” introdotti per il 2023-24 in sostituzione dei voucher. E’ quanto prevede un emendamento dei relatori al decreto Milleproroghe depositato in Commissione affari costituzionali del Senato. La norma stabilisce la proroga di questa forma contrattuale nel settore agricolo fino a fine 2025 per prestazioni di natura stagionale per una durata non superiore a 45 giornate annue per lavoratore. LEGGI TUTTO

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    Mediobanca, Nagel: OPS MPS innaturale anche per gli investitori

    (Teleborsa) – “Quello che il consiglio ha detto dell’offerta è il sentiment che abbiamo raccolto: l’offerta è innaturale”. “E’ vista da più soggetti come innaturale per la carenza di contenuti finanziari e industriali”. Così l’AD di Mediobanca,Alberto Nagel ha risposto a una domanda sull’atteggiamento degli investitori istituzionali, soci della banca, rispetto all’OPS di MPS, durante la call con le agenzie sui risultati di piazzetta Cuccia nel primo semestre 2024-2025.”Noi continueremo a parlare con i nostri investitori che spesso sono gli stessi dell’offerente e quindi avremo un feedback più strutturato”, ha aggiunto. “Però posso assicurare che, come viene anche evidenziato dai corsi di Borsa, questo è il feedback”, ha concluso Nagel. LEGGI TUTTO

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    Generali, Nagel (Mediobanca): provvederemo ad agire con nostra lista per CdA

    (Teleborsa) – “E’ verosimile che noi dovremo presentare una lista” per il rinnovo del CdA di Generali. Lo ha indicato l’AD di Mediobanca, Alberto Nagel in una call con i giornalisti ricordando gli obiettivi della banca, il primo dei quali è “tutelare il nostro investimento”. Ma “guardiamo con interessa a presentare una lista anche per un secondo motivo, perché se non siamo rappresentanti nel CdA non possiamo consolidare il risultato di Generali ad equity”, ha spiegato il top manager. “Avremmo preferito che avesse potuto farlo il CdA della compagnia: succede in tutto il mondo, da noi no. Ce ne rammarichiamo”. LEGGI TUTTO

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    Campari, buyback per oltre 2,4 milioni di euro

    (Teleborsa) – Campari, nell’ambito dell’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie, ha comunicato di aver acquistato, dal 3 al 7 febbraio 2025, complessivamente 450.556 azioni proprie al prezzo medio di 5,3401 euro per azione per un controvalore pari a 2.406.023,03 euro.A fronte di un numero massimo di azioni Campari pari a 8.000.000 da acquistare in esecuzione del programma di acquisto di azioni proprie annunciato in data 29 Ottobre 2024, la Società comunica che al 7 febbraio sono state acquistate complessivamente 2.403.578 azioni proprie.A Milano, oggi, lieve ribasso per l’Azienda attiva nel settore beverage, che chiude in flessione dell’1,31%. LEGGI TUTTO

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    Mondadori, rilevate 52.500 azioni proprie

    (Teleborsa) – Arnoldo Mondadori Editore, nell’ambito dell’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie, ha comunicato di aver acquistato, tra il 3 e il 7 febbraio 2025, complessivamente 52.500 azioni ordinarie (pari allo 0,020% del capitale sociale) al prezzo unitario medio di 2,17845 euro per un controvalore pari a 114.371,16 euro.A seguito delle operazioni finora effettuate, il gruppo editoriale detiene 1.075.924 azioni proprie pari allo 0,4115% del capitale sociale.Sul listino milanese, oggi, chiusura in rosso per Mondadori, che termina la seduta segnando un calo dell’1,63%. LEGGI TUTTO