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    Banco BPM, Castagna: utile 2024 nuova prospettiva di redditività

    (Teleborsa) – L’utile di circa 1,5 miliardi di euro atteso dal Banco BPM quest’anno “ci dà molta fiducia” nell’obiettivo di oltre 1,5 miliardi al 2026 e questo livello può rappresentare “la prospettiva di una redditività sostenibile a lungo termine a partire da quest’anno”. Lo ha detto il CEO di Banco BPM, Giuseppe Castagna, durante la conference call sui risultati semestrali della banca. Il rialzo delle previsioni di utile 2024, da 0,9 a 0,95 euro, del dividendo 2023 da 750 a 850 milioni e dell’interim dividend 2024, da 550 a 600 milioni di euro, aprono alla “possibilità di eccedere la previsioni di remunerazione dei soci di 4 miliardi di euro” tra il 2023 e il 2026.Molti soldi per far felici gli azionisti”Nella prima parte del 2025 daremo una migliore comprensione della nostra strategia per la remunerazione degli azionisti” ma grazie alla generazione di capitale e alla redditività raggiunta “ci sono più soldi per far felici i nostri azionisti”, ha aggiunto Castagna, rispondendo in conference call a un analista che chiedeva se la banca stesse pensando a introdurre un buyback azionario. LEGGI TUTTO

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    Nuovo Codice Appalti, giornata di audizioni: il punto

    (Teleborsa) – “Bisogna limitare il fenomeno” dei subappalti a cascata”che è a vantaggio solo di chi sta in testa alla catena degli appalti e viene pagato dai lavoratori, dai piccoli imprenditori e dalla stessa stazione appaltante. Quanto più se ne fa un uso solo quando è giustificato, tanto meglio è”. Lo ha detto il presidente dell’Autorità anticorruzione, Giuseppe Busia, nel corso di un’audizione alla Commissione Ambiente della Camera, sulle risoluzioni al decreto correttivo sul codice dei contratti pubblici. Sul subappalto a cascata, ha riferito, “si può lavorare sia sulle motivazioni sia sui controlli nel momento in cui si va oltre il secondo livello prevedendo, per esempio, che dopo il secondo livello non si possa agire se non c’è l’autorizzazione della stazione appaltante e che non si possa agire se tutte le verifiche non sono state fatteSarebbe meglio lavorare sui tempi dei pagamenti alle imprese, che sono un problema vero per l’Italia, e non comprimere i tempi della verifica che i lavori siano fatti bene”, ha detto ancora Busia. “Lì meglio metterci più tempo e invece aiutare le piccole e medie imprese ad accedere al mercato” ha aggiunto.”I due elementi qualificanti del nuovo codice sono digitalizzazioni e qualificazione delle stazioni appaltanti e degli operatori economici attraverso i rating reputazionali. Sono due delle principali novità che il nuovo codice ha introdotto e che vanno mantenute e semmai rafforzate. Non facciamo passi indietro su questo”. Sono misure, ha aggiunto, “che garantiscono e risolvono in concreto molti degli altri problemi che eventualmente sorgono”.”Garantire un sistema di appalti pubblici più equo, trasparente e accessibile alle micro e piccole imprese, tutelando la qualità delle opere e scongiurando pratiche sleali”. È quanto hanno chiesto Confartigianato Imprese e CNA nel corso di un’audizione alla Commissione Ambiente della Camera sulle risoluzioni al decreto correttivo del Codice dei contratti pubblici. “Le risoluzioni – a giudizio di Confartigianato e Cna – rappresentano un’opportunità per introdurre correttivi necessari a migliorare l’efficacia del Codice e la trasparenza degli appalti”. In particolare, le Confederazioni “hanno ribadito la necessità di una revisione automatica dei prezzi anche per le imprese subappaltatrici, per assicurare equità e prevenire illeciti arricchimenti”. Inoltre sostengono “la necessità di limitare il subappalto a cascata a un solo livello, per evitare pratiche di concorrenza sleale e garantire la qualità delle prestazioni”.Negli appalti pubblici “positivo è il ritorno dell’istituto della revisione prezzi, presente in tutte le migliori legislazioni europee e internazionali, la cui assenza, invero, ha determinato il rischio di un vero e proprio blocco del settore” ma servono chiarimenti sulla soglia di attivazione del 5%. Lo ha detto al presidente dell’Ance, Federica Brancaccio, nel corso di un’audizione alla Commissione Ambiente della Camera, sulle risoluzioni al decreto correttivo sul codice dei contratti pubblici. Il meccanismo, ha ricordato Brancaccio, “si attiva al verificarsi di una variazione del costo dell’opera, in aumento o in diminuzione, superiore al 5% dell’importo complessivo, operando nella misura dell’80 per cento della variazione stessa” ma “affinché lo stesso sia realmente efficace, occorre chiarire che il 5% costituisce unicamente la soglia di attivazione del meccanismo revisionale, mentre l’80% da liquidare va calcolato rispetto all’intera variazione intervenuta, e non solo alla parte eccedente il 5%”.Il nuovo Codice dei contratti pubblici “ha portato diverse innovazioni di grande rilevanza. Tuttavia, a un anno dalla sua applicazione, sono necessarie alcune migliorie che, se apportate nell’ambito di un decreto correttivo al codice, possono avere la capacità di risolvere talune problematiche applicative e perfezionare l’impianto complessivo del codice”. Lo ha affermato Alleanza delle Cooperative nel corso di un’audizione alla Commissione Ambiente della Camera, sulle risoluzioni al decreto correttivo sul codice dei contratti pubblici. “Le risoluzioni presentate dai gruppi parlamentari rappresentano un contributo molto positivo alla discussione” ha sottolineato l’Alleanza delle Cooperative che “ne condivide gran parte dei contenuti, in particolare per quanto riguarda la materia della revisione prezzi e di una maggiore apertura del mercato”. In merito al tema della revisione dei prezzi, l’Alleanza delle Cooperative “propone un abbassamento e in ogni caso che si chiarisca che la soglia del 5% indicata nella norma non costituisce una franchigia ma una soglia di attivazione della clausola di revisione prezzi prevedendo, inoltre, nel testo del Codice, un’esplicita indicazione, quale causa di attivazione, dell’incremento del corrispettivo legata al costo del lavoro derivante dai rinnovi di tutti i CCNL applicati dall’appaltatore, a tutti i servizi ad alta intensità di manodopera, nonché i contratti relativi ai servizi sociali e di ristorazione ospedaliera, assistenziale e scolastica” LEGGI TUTTO

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    OPA Civitanavi, adesioni oltre il 96,6%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria totalitaria promossa da Honeywell su Civitanavi Systems, gruppo quotato su Euronext Milan e attivo nel campo dei sistemi di navigazione e stabilizzazione inerziali, risulta che oggi 6 agosto 2024 sono state presentate 7.400 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 29.712.894, pari al 96,59% dell’offerta.L’offerta è iniziata il 27 maggio 2024 e terminerà il 9 agosto 2024, come prorogato. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Civitanavi Systems acquistate sul mercato nei giorni 8 e 9 agosto 2024 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    Banco BPM, Castagna: conti solidi, consentono di alzare la guidance

    (Teleborsa) – Banco BPM ha realizzato “un solido insieme di risultati che portano a un doppio rialzo della guidance sia in termini di utile per azione che in termini di interim dividend, grazie sia a un utile adjusted cresciuto del 19% a 776 milioni di euro, sopra la traiettoria del piano strategico che a una crescita molto promettente del Cet1 al 15,2%, livello record dalla fusione e ben al di sopra delle linee strategiche del piano”. Lo ha detto il CEO di Banco BPM, Giuseppe Castagna, aprendo la conference call sui risultati semestrali della banca. LEGGI TUTTO

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    Popolare Sondrio: Pedranzini, giunto il momento di rivedere il piano industriale

    (Teleborsa) – La Banca Popolare di Sondrio ritiene “sia giunto il momento di rivedere anche il nostro piano industriale per stabilire un nuovo punto di partenza su cui confrontarci”. Lo ha dichiarato Mario Alberto Pedranzini, Consigliere delegato e Direttore generale di Banca Popolare di Sondrio, nel corso della conference call di presentazione dei conti semestrali. LEGGI TUTTO

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    Banco BPM: utile semestre sale a 750 milioni, cresce cedola. Aumenta guidance

    (Teleborsa) – Banco BPM chiude il primo semestre del 2024 con un utile netto di 750 milioni di euro, in aumento del 20% rispetto alla prima metà dell’anno scorso. La raccolta diretta bancaria sale a 129,8 miliardi di euro, in crescita rispetto ai 126 miliardi del 31 dicembre 2023, mentre quella indiretta sale da 106,2 a 111,2 miliardi. In calo del 3,3%, invece, i finanziamenti alla clientela, scesi a 102 miliardi.L’Istituto di Piazza Meda ha alzato la guidance di utile per azione per il 2024 da 0,9 a 0,953 euro e fa sapere che i risultati attesi per il 2024 sono “già prossimi” agli obiettivi di utile netto previsti dal piano per il 2026 e pari a oltre 1,5 miliardi di euro”. L’acconto sul dividendo per il 2024 sale così da 550 a 600 milioni mentre la distribuzione di utili agli azionisti per il 2024 risulta di 150 milioni sulla previsione del piano 2023-2026. Si pongono “le premesse per superare gli obiettivi complessivi di remunerazione dei soci pari a 4 miliardi cumulati 2023-2026”, si legge nella nota sui risultati.I proventi operativi sono saliti dell’8,4% a 2,79 miliardi di euro, spinti sia dal margine di interesse (+10,9%) che dalle commissioni (+4,5%). Il risultato della gestione operativa è cresciuto dell’11,8%, a 1,46 miliardi, assorbendo un aumento dei costi del 5%, a 1,34 miliardi, mentre il cost income si riduce dal 49,5% del primo semestre 2023 al 47,9%. In calo anche le rettifiche su credito, scese del del 25% a 194 milioni, mentre l’utile adjusted sale del 19% a 776 milioni. La posizione patrimoniale della banca si attesta ai massimi storici con un Cet1 ratio del 15,2%, dal 14,2% di fine 2023, mentre migliora la qualità del portafoglio creditizio: la percentuale dei crediti deteriorati netti scende all’1,6%, il costo del rischio annualizzato si riduce dai 53 punti base del 2023 a 38 punti base, i crediti deteriorati lordi sono in calo dai 3,8 miliardi di fine 2023 a 3,4 miliardi, con un rapporto sul totale dei crediti in riduzione dal 3,5% al 3,3%. Per fine anno, “il margine di interesse dovrebbe comunque confermare un trend positivo rispetto al 2023, beneficiando di un livello medio dei tassi superiore, nel complesso dei 12 mesi, a quello dell’anno precedente”. Sul fronte delle commissioni, “l’ottimo semestre appena chiuso fornisce maggiore supporto alle attese di crescita anno su anno supportate, lato investimenti, da masse crescenti che potranno beneficiare di un positivo effetto mercato oltre che della potenziale ripresa della raccolta netta; la ripresa delle erogazioni dovrebbe inoltre ridare smalto alle commissioni legate all’operatività creditizia”. LEGGI TUTTO

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    Palantir Technologies migliora la guidance sui ricavi, titolo vola

    (Teleborsa) – Brillante rialzo per Palantir Technologies, che lievita in modo prepotente, con un guadagno del 10,81%.La società specializzata nell’analisi dei dati ha migliorato la guidance: ora si attende ricavi annuali nel range 2,74-2,75 miliardi di dollari contro la forchetta di 2,68-2,69 miliardi stimata in precedenza. Su base settimanale, il trend del titolo è più solido rispetto a quello dell’S&P-500. Al momento, quindi, l’appeal degli investitori è rivolto con più decisione a Palantir Technologies rispetto all’indice di riferimento.Il contesto tecnico generale evidenzia implicazioni ribassiste in via di rafforzamento per Palantir Technologies, con sollecitazioni negative tali da forzare i livelli verso l’area di supporto stimata a 25,7 USD. Contrariamente alle attese, invece, sollecitazioni rialziste potrebbero spingere i prezzi fino a quota 27,55 dove staziona un importante livello di resistenza. Il dominio dei ribassisti alimenta attese negative per la prossima sessione con target potenziale posto a quota 24,71. LEGGI TUTTO

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    Yum Brands, utile sopra attese. Titolo in rally

    (Teleborsa) – Balza in avanti Yum! Brands, che amplia la performance positiva odierna, con un incremento del 2,72%.Il gruppo della ristorazione che controlla la catena KFC ha registrato nel secondo trimestre un utile per azione adjusted di 1,35 dollari superiore alle attese (1,33 dollari).Il confronto del titolo con l’S&P-500, su base settimanale, mostra la maggiore forza relativa del gruppo di fast food americano rispetto all’indice, evidenziando la concreta appetibilità del titolo da parte dei compratori.Le implicazioni tecniche di medio periodo sono sempre lette in chiave rialzista, mentre sul breve periodo stiamo assistendo ad un indebolimento della spinta rialzista per l’evidente difficoltà a procedere oltre quota 138,9 USD. Sempre valido il livello di supporto più immediato a controllo della fase attuale visto in area 135,9. Le attese più coerenti propendono per un’estensione del movimento correttivo verso quota 134,9 da manifestarsi in tempi ragionevolmente brevi. LEGGI TUTTO