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    Webuild, fissato prezzo del nuovo bond da 500 milioni: cedola al 4,875%

    (Teleborsa) – Webuild, big italiano delle costruzioni e dell’ingegneria, ha comunicato che l’importo complessivo in linea capitale delle Nuove Obbligazioni è pari a 500 milioni di euro con un prezzo di sottoscrizione pari al 100% del loro valore nominale. La data di scadenza delle Nuove Obbligazioni è il 30 aprile 2030 e la relativa cedola annuale è del 4,875%.I risultati conseguiti con questa nuova operazione hanno mostrato un forte apprezzamento di Webuild da parte della comunità finanziaria nazionale e internazionale, con un interesse pervenuto da oltre 170 investitori, e una richiesta pari a circa 2 volte l’offerta, che ha permesso di ridurre il tasso finale applicato, rispetto a quello iniziale di lancio. Particolare rilevanza ha assunto la domanda da parte di investitori internazionali, oltre il 70% del totale, provenienti soprattutto da Regno Unito, Germania e Francia.L’emissione delle Nuove Obbligazioni, combinata con l’operazione lanciata a giugno 2024, hanno permesso a Webuild di accelerare la rimodulazione delle scadenze del debito, allungandone la vita media, e di gestire con notevole anticipo le scadenze di debito corporate previste tra il 2024 e il 2026.L’emissione delle Nuove Obbligazioni è prevista per il 31 ottobre 2024 e l’acquisto delle Obbligazioni 2025 e delle Obbligazioni 2026 di cui la società accetti la adesione all’Offerta di Acquisto è previsto per la medesima data.Banca Akros, BNP Paribas, BofA, Goldman Sachs, HSBC, Intesa Sanpaolo, JPMorgan , Natixis e UniCredit agiscono in qualità di Joint Lead Managers. LEGGI TUTTO

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    Barry Callebaut: prorogata la produzione a Verbania fino al 2025, avviato il processo di reindustrializzazione

    (Teleborsa) – Si va verso un processo di reindustrializzazione dello stabilimento produttivo di Barry Callebaut a Intra, frazione del comune di Verbania. La multinazionale svizzera del cioccolato ha infatti accolto le richieste del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, dando la disponibilità a mantenere invariati i livelli di produzione fino al 31 marzo 2025, per poi diminuirli gradualmente fino al 30 giugno, offrendo cosi’ piu’ tempo per la ricerca di un nuovo acquirente. Lo si legge in una nota del Mimit.La società si è detta anche disponibile a prolungare i tempi fino al 31 agosto, nel caso in cui si presentasse un nuovo acquirente, per favorire i processi di reindustrializzazione. È quanto è emerso dal secondo incontro di aggiornamento, dopo quello del 2 ottobre, riguardante la vertenza di Barry Callebaut, in seguito alla decisione dell’azienda di chiudere lo storico stabilimento produttivo piemontese. La riunione, che si è svolta a Palazzo Piacentini, è stata presieduta dal sottosegretario del Mimit con delega alle crisi d’impresa, Fausta Bergamotto. Presenti, oltre ai rappresentanti dell’azienda e delle organizzazioni sindacali, il vicepresidente della Regione Piemonte con delega al lavoro, Elena Chiorino, il sindaco di Verbania, Giandomenico Albertella, il presidente della provincia, Alessandro Lana, e il viceprefetto vicario, Gerardo Corvatta. L’Advisor individuato dalla società avrà ora il compito di strutturare la ricerca di un nuovo acquirente che garantisca anche la salvaguardia occupazionale. Il tavolo ora si sposta in ambito regionale e le parti verranno aggiornate puntualmente. LEGGI TUTTO

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    Yolo, EnVent taglia target price e conferma Outperform

    (Teleborsa) – EnVent Italia SIM ha abbassato a 3,00 euro per azione (da 4,00 euro precedenti) il prezzo obiettivo su Yolo Group, operatore insurtech italiano quotato su Euronext Growth Milan, mantenendo il giudizio sul titolo a “Outperform” visto l’upside potenziale del 100%.Gli analisti scrivono che Yolo continua a sviluppare la propria rete, per consolidare il terreno su cui si prevede un ulteriore progresso nel secondo semestre del 2024, sulla base di partnership in crescita fino a 139, +40% rispetto al primo semestre del 2023, e affiliazioni di broker sulla piattaforma proprietaria YIN (Yolo Insurance Network).Dopo i dati del primo semestre del 2024 e considerando le indicazioni del management sul secondo semestre in break-even, gli analisti considerano le loro stime precedenti come superate e riconsiderano dopo il 2024 le proiezioni di rapida crescita con un approccio cauto. Contando sulle acquisizioni nelle ipotesi di prospettive di elevata crescita di Yolo, EnVent sta spostando le previsioni in avanti di un anno.(Foto: Priscilla Du Preez su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Omnia Technologies, verso emissione di bond da 500 milioni di euro

    (Teleborsa) – S&P Global Ratings ha assegnato un rating preliminare “B” a Omnia Della Toffola (conosciuta come Omnia Technologies, gruppo leader nelle tecnologie di automazione e imbottigliamento per l’industria alimentare e delle bevande) e alle obbligazioni senior garantite a tasso variabile da 500 milioni di euro in corso di emissione.Il gruppo italiano prevede di emettere 500 milioni di euro in obbligazioni a tasso variabile garantite senior e di utilizzare i proventi, nonché 50 milioni di euro di liquidità disponibile, per rifinanziare 465 milioni di euro di debito finanziario in essere; distribuire 50 milioni di euro agli azionisti come rimborso per l’equity bridge; finanziare un importo di prezzo di acquisto differito di 20 euro relativo ad acquisizioni precedenti; e pagare 15 milioni di euro di commissioni di transazione. Dopo che la Investindustrial di Andrea Bonomi ha preso il controllo nel 2020, Omnia Technologies ha completato 23 acquisizioni, di cui nove nel 2024. S&P stima che le vendite consolidate della società, inclusi i contributi di 12 mesi dalle acquisizioni concluse nel 2024, raggiungeranno i 725 milioni di euro quest’anno, più che raddoppiando rispetto alle vendite di 308 milioni di euro nel 2023 e da soli 108 milioni di euro nel 2020.Grazie alla realizzazione delle sinergie, S&P prevede una forte espansione dell’EBITDA. Ciò si tradurrà nel debito rettificato rispetto all’EBITDA a circa 6,0x nel 2025 e 5,5x nel 2026, da circa 8,1x nel 2024 (7,5x escludendo i costi di transazione). Allo stesso tempo, Omnia Technologies dovrà affrontare rischi di esecuzione e integrazione, poiché i suoi miglioramenti di EBITDA e flusso di cassa nei prossimi due anni dipenderanno principalmente dal raggiungimento di economie di scala e dalla realizzazione di sinergie. LEGGI TUTTO

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    Cogefeed si quota su EGM PRO senza flottante minimo. Titolo sarà sospeso

    (Teleborsa) – Lo sbarco a Piazza Affari di Cogefeed slitta di qualche giorno. L’ammissione è ora prevista per il 28 ottobre 2024 (rispetto al 24 ottobre previsto in precedenza), con il debutto su Euronext Growth Milan – Segmento Professionale (EGM PRO) nei giorni successivi. Integrae SIM è l’Euronext Growth Advisor (EGA).Nel frattempo, è emerso che alla data di inizio delle negoziazioni la parte del capitale sociale che costituisce il flottante sarà superiore al 2% ma inferiore al 10%, di conseguenza, non essendo raggiunto il flottante minimo previsto ai sensi del Regolamento Emittenti Euronext Growth Milan, Borsa Italiana contestualmente all’ammissione ne disporrà la sospensione, fino a quando il flottante minimo non verrà ripristinato. Borsa Italiana disporrà la revoca delle negoziazioni trascorsi due anni senza che sia stato soddisfatto il requisito minimo del flottante.La società, attraverso la controllata integralmente FG Esco, detiene una centrale idroelettrica dalla potenza nominale di 232kW nel comune di Porto Recanati. A partire dal 2024, il gruppo ha deciso di focalizzarsi esclusivamente sulla linea di business produzione di energia e abbandonare quella sull’efficientamento energetico (che aveva sfruttato il Superbonus 110%). Al 31 dicembre 2023, ha registrato ricavi pari a circa 15,2 milioni di euro, mentre al 30 giugno 2024 ha registrato ricavi pari a circa 0,03 milioni di euro.Il Consiglio di Amministrazione è composto da: Daniele Filizola (Presidente e Amministratore Delegato); Anna Cosentino (Consigliere); Federico Giannandrea (Consigliere Indipendente).Prima dell’ammissione, l’azionariato è composto da: Filizola S.r.l. (società riconducibile interamente a Daniele Filizola) per l’86,90%; Anna Cosentino per il 6,55%; Daniele Filizola per il 6,55%. LEGGI TUTTO

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    MEF, il 25 ottobre in asta BTP fino a 5 miliardi di euro

    (Teleborsa) – Il ministero dell’economia e delle finanze (MEF) ha annunciato l’emissione di fino a 5 miliardi di euro di BTP Short Term e BTP€i. I titoli vanno in asta venerdì 25 ottobre 2024. La data di regolamento è martedì 29 ottobre 2024.In particolare, saranno offerti: tra 2 e 2,5 miliardi di BTP Short Term con scadenza 28/08/2026 e cedola annuale al 3,10%; tra 1,25 e 1,5 miliardi di BTP€i 10 Anni con scadenza 15/05/2036 e cedola annuale al 1,80%; tra 0,75 e 1 miliardi di BTP€i 10 Anni con scadenza 15/05/2030 e cedola annuale al 0,40%. LEGGI TUTTO

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    Tikehau Capital, AUM sale a 47,1 miliardi di euro al 30 settembre. Slancio nella raccolta

    (Teleborsa) – Tikehau Capital, importante asset manager pan-europeo, ha comunicato che gli Asset under management (AUM) per le attività di Asset Management ammontano a 46,7 miliardi di euro al 30 settembre 2024, in aumento del 9,2% rispetto al 31 dicembre 2023 e del 12,8% su base annua. Gli AuM del Gruppo al 30 settembre 2024 hanno raggiunto i 47,1 miliardi di euro, in aumento del 9,3% rispetto al 31 dicembre 2023 e del 12,4% su base annua.L’impiego dei fondi chiusi di Tikehau Capital ha raggiunto 1,1 miliardi nel terzo trimestre e 3,9 miliardi nei primi nove mesi dell’anno. “La disciplina è rimasta un obiettivo fondamentale in un mercato che non si è ancora stabilizzato, come dimostra un tasso di selettività del 98%, in linea con il livello storico”, si legge nella nota sui conti.Lo slancio della raccolta di capitali è stato forte con 4,8 miliardi di nuovi soldi netti raccolti dall’attività di Asset Management del gruppo nei primi nove mesi dell’anno. La raccolta è stata trainata dalle strategie di credito nei primi nove mesi dell’anno, con un’accelerazione nel Private Equity nel terzo trimestre.Tikehau Capital conferma di prevedere un aumento degli afflussi netti nel quarto trimestre del 2024 e, di conseguenza, un’accelerazione dei ricavi e della generazione di utili per la sua attività di Asset Management nella seconda metà del 2024.(Foto: Towfiqu barbhuiya on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    BFF, collocato social bond da 300 milioni di euro. Domanda 2,2 volte l’offerta

    (Teleborsa) – BFF Bank, società attiva nella finanza specializzata e quotata su Euronext Milan, ha collocato con successo un nuovo prestito obbligazionario social unsecured senior preferred per un ammontare complessivo di 300 milioni di euro e con scadenza pari al 30 marzo 2028 (con opzione di rimborso anticipato al 30 marzo 2027) a un tasso fisso del 4,875% annuo, come parte del Programma EMTN da 2,5 miliardi.Le obbligazioni sono state collocate a un reoffer yield pari al 4,95% (corrispondente a uno spread di 262,2 punti base sul tasso mid-swap di riferimento) pagabile annualmente e sono destinate unicamente a investitori istituzionali qualificati in Italia e all’estero. Tale emissione, coerente con il piano di funding della banca, è stata realizzata per consentire il rispetto dei requisiti MREL, obbligatori per BFF dal 1 gennaio 2025.L’operazione ha fatto registrare complessivamente una domanda superiore a 670 milioni di euro, pari a circa 2,2 volte l’offerta, con un’elevata qualità e un’ampia diversificazione geografica degli investitori istituzionali.”Prosegue, con questa seconda emissione nell’ambito del Social Bond Framework, l’iniziativa rivolta agli investitori che desiderano contribuire agli obiettivi di sostenibilità del gruppo, raggiungendo allo stesso tempo i loro target di investimento responsabile – ha commentato il CFO Piergiorgio Bicci – La domanda elevata e il risultato ottenuto in termini di rendimento confermano apprezzamento da parte degli investitori nei confronti del nostro credito e delle nostre strategie sul mercato dei capitali che hanno consentito di raggiungere con anticipo il rispetto di requisiti normativi MREL, in vigore per la Banca da gennaio 2025″.L’operazione di collocamento è stata curata da Deutsche Bank, Intesa Sanpaolo e UBS in qualità di Joint Bookrunners. LEGGI TUTTO