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    BNP Paribas, Philippe Maillard nuovo Chief Operating Officer

    (Teleborsa) – Philippe Maillard, in precedenza Chief Operating Officer della divisione Corporate & Institutional Banking (CIB), è nominato Chief Operating Officer di BNP Paribas dall’11 febbraio 2025. Entra a far parte del Executive Committee di BNP Paribas e riferirà a Jean-Laurent Bonnafé, Chief Executive Officer di BNP Paribas.”Sono lieto di dare il benvenuto a Philippe nell’Executive Committee del Gruppo, in un ruolo essenziale per rafforzare le nostre capacità operative e guidare la nostra trasformazione – ha affermato Jean-Laurent Bonnafé – La sua carriera all’interno del Gruppo, la sua competenza e il lavoro svolto negli ultimi anni per supportare lo sviluppo e la crescita di CIB saranno risorse importanti per guidare questa missione”.Maillard prende il posto di Laurent David, che lunedì ha annunciato di lasciare la sua posizione per dedicarsi a nuovi progetti professionali. LEGGI TUTTO

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    USA, in crescita la generazione di elettricità da fonti rinnovabili. Stabile il nucleare

    (Teleborsa) – La crescente domanda di elettricità negli Stati Uniti sta stimolando una maggiore generazione. Lo afferma la U.S. Energy Information Administration (EIA) nel suo rapporto Short-Term Energy Outlook. Nel 2024, la generazione di elettricità dal settore elettrico statunitense è cresciuta del 3%. L’aspettativa è che le centrali elettriche statunitensi genereranno circa 4.240 miliardi di kilowattora (kWh) di elettricità nel 2025, in aumento del 2% rispetto all’anno scorso, con una crescita di un altro 1% nel 2026. Se la generazione di elettricità negli Stati Uniti crescerà in ciascuno dei prossimi due anni, segnerà i primi tre anni di crescita consecutiva dal 2005-2007.L’aumento della generazione da energia rinnovabile è il principale fattore che contribuisce alla crescita della generazione di elettricità negli Stati Uniti secondo le previsioni di Short-Term Energy Outlook. In particolare, la quota di generazione totale statunitense da energia solare su scala industriale cresce nelle previsioni dal 5% nel 2024 al 7% nel 2025 e all’8% nel 2026 come risultato di un aumento previsto del 45% della quantità di capacità di generazione solare tra il 2024 e il 2026. La quota prevista di generazione da eolico rimane relativamente stabile nel 2025 all’11%, ma cresce al 12% nel 2026. La generazione totale da rinnovabili salirà al 25% nel 2025 dal 23% nel 2024, prima di crescere al 27% nel 2026.L’aumento relativamente rapido della quota di generazione statunitense da solare probabilmente ridurrà la generazione da fonti fossili tradizionali. La maggior parte della riduzione nella generazione di combustibili fossili sarà da gas naturale, attualmente la principale fonte di elettricità statunitense, a causa degli aumenti previsti nei prezzi del gas naturale. L’EIA si aspetta che la quota di generazione statunitense da gas naturale scenda dal 43% nel 2024 al 40% nel 2025 e al 39% l’anno prossimo. Il carbone ha fornito il 16% dell’elettricità degli Stati Uniti lo scorso anno e ci si aspetta che continui a fornire tra il 15% e il 16% nelle previsioni. Stabile al 19% la generazione da energia nucleare.(Foto: Marek Piwnicki on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    OVS, vendite annue +6%. EBITDA in significativo incremento

    (Teleborsa) – OVS, società di abbigliamento quotata su Euronext Milan, ha comunicato che la stagione autunno/inverno si sta concludendo con risultati migliori di quelli già positivi della primavera/estate, portando il gruppo a concludere l’esercizio con una crescita delle vendite di circa il 6%. Il forte aumento delle vendite del terzo trimestre (+12,8%), è stato seguito da una crescita di circa il 4% nel quarto trimestre.Questi risultati sono stati sostenuti tanto dall’andamento delle vendite a parità di perimetro, positive per il quarto anno consecutivo, quanto dallo sviluppo della rete dei negozi. Ottime le performance dei nuovi progetti, in particolare quelle del segmento beauty e personal care che, oltre ad essere ancora in crescita a doppia cifra, risulta importante per il cross selling generato a beneficio dell’abbigliamento donna.L’andamento delle vendite, combinato con il miglioramento del margine commerciale, ha più che compensato gli impatti dell’inflazione sui costi tra cui, in particolare, l’effetto dell’incremento del costo del lavoro derivante dall’applicazione del nuovo contratto collettivo. L’esercizio pertanto chiuderà con un EBITDA in significativo incremento.La generazione di cassa ha consentito di stabilizzare la leva finanziaria attorno allo 0,8x ancorché nell’anno siano stati distribuiti dividendi per 25,3 milioni di euro ed effettuati acquisti di azioni proprie per 46,1 milioni di euro. LEGGI TUTTO

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    Banco Desio, utile 2024 a 125,5 milioni di euro. Aumento del pay out al 50%

    (Teleborsa) – Banco di Desio e della Brianza ha chiuso il 2024 con un utile di periodo pari a 125,5 milioni di euro, in aumento YoY del 16,1% sulla performance ordinaria e in diminuzione del -47,8% tenendo anche conto delle poste straordinarie rilevate al 31 dicembre 2023 per 129,1 milioni di euro. In particolare, il risultato 2023 risentiva degli effetti positivi non ricorrenti derivanti dall’acquisizione dei rami d’azienda del Gruppo BPER con la rilevazione del badwill provvisorio lordo di 66,1 milioni di euro, risultante dal processo di purchase price allocation (PPA) e dalla cessione a Worldline Italia del ramo d’azienda relativo all’attività di merchant acquiring con la rilevazione di una plusvalenza di 98,1 milioni di euro, al lordo delle imposte.Le voci di ricavo caratteristiche della gestione operativa registrano un incremento di circa 44,7 milioni di euro (+7,7%) rispetto al periodo di confronto, attestandosi a 625,8 milioni di euro. L’andamento è prevalentemente attribuibile alla crescita del margine di interesse per 23 milioni (+6,4%), delle commissioni nette per 14,8 milioni (+7,1%), del risultato netto delle attività e passività finanziarie pari a 7,0 milioni (+56,3%), parzialmente compensata dal contenuto decremento degli altri proventi ed oneri di gestione per 0,2 milioni (-5,3%).Il valore degli impieghi verso clientela ordinaria al 31 dicembre 2024 si attesta a circa 12 miliardi di euro, in aumento rispetto al dato dell’esercizio precedente (+3,3%). Al 31 dicembre 2024 le attività finanziarie complessive del Gruppo sono risultate pari a 4,3 miliardi di euro, in aumento dell’8,4% rispetto al consuntivo di fine 2023.Il totale delle masse amministrate della clientela si attesta a circa 38,3 miliardi di euro, in aumento rispetto al saldo di fine esercizio 2023 (+10,2%), attribuibile all’andamento della raccolta indiretta (+12,3%) e di quella diretta (+7,5%). La raccolta diretta ammonta a circa 15,8 miliardi di euro ed evidenzia un incremento del 7,5% che riviene dalla crescita dei debiti verso clientela di circa 0,8 miliardi (+6,4%) e dei titoli in circolazione (+13,3%). La raccolta indiretta ha registrato un saldo di 22,5 miliardi di euro (+12,3%).La struttura distributiva alla data di riferimento è costituita da 281 filiali (rispetto al consuntivo di fine esercizio precedente pari a 280), 46 negozi finanziari aperti con insegne della controllata Fides e 21 negozi finanziari aperti con insegna Dynamica. Il personale dipendente del Gruppo si attesta a 2.535 dipendenti, con un incremento di 144 risorse rispetto al consuntivo di fine esercizio precedente. Tali incrementi sono riconducibili all’ingresso dei dipendenti rinvenienti dall’acquisizione del controllo del Gruppo finanziario Dynamica e del ramo d’azienda da Banca Popolare Puglia e Basilicata.Il Consiglio di Amministrazione intende proporre all’Assemblea Ordinaria la destinazione dell’utile netto agli azionisti per 60,5 milioni di euro massimi. Aumento del pay out al 50% con CET1 al 17,08% e TCR al 17,83%. LEGGI TUTTO

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    Salario minimo, Calderone: “Chi lo sposa rinuncia a proprio ruolo”

    (Teleborsa) – “Guardare ai contratti significa fare una scelta di campo. Il valore è dare dignità agli accordi, al mandato di rappresentanza attraverso contratti collettivi che facciano la differenza. La Cisl è un’eccezione nel momento in cui qualcuno ha fatto una scelta inversa, sposando il salario minimo per legge”. Lo ha detto la ministra del Lavoro, Marina Calderone, intervenendo all’assemblea dei quadri e delegati della Cisl e sottolineando che sposare il salario minimo per legge “vuol dire accettare di vedere derubricato il proprio ruolo a una norma che risolve il problema fino a un certo punto”. Calderone ha aggiunto che “è importante promovere la contrattazione di qualità e di prossimità”. “Viviamo in una stagione complessa” e “siamo consapevoli di giocare partite importanti e doverci confrontare con grandi trasformazioni in atto – ha detto Calderone –. Dobbiamo guardare il futuro con gli occhiali giusti la partecipazione diventerà presto legge dello Stato, attuando l’articolo 46 della Costituzione. C’è necessità di far diventare norma questo processo”. LEGGI TUTTO

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    Rekeep, Moody’s migliora outlook a stabile su rifinanziamento debito

    (Teleborsa) – Moody’s ha cambiato l’outlook su Rekeep, principale player italiano attivo nell’integrated facility management, da negativo a stabile. Contemporaneamente, ha confermato il corporate family rating (CFR) “B3” di Rekeep e il probability of default rating (PDR) “B3-PD”. Ha anche assegnato un nuovo rating “B3″ per le obbligazioni senior garantite da 350 milioni di euro con scadenza ad agosto 2029 che saranno emesse da Rekeep.I proventi derivanti dalla proposta emissione di nuove obbligazioni da 350 milioni di euro, insieme alla liquidità in bilancio, saranno utilizzati per rimborsare le obbligazioni in circolazione da 370 milioni di euro e pagare i costi di transazione.”L’azione di rating riflette la nostra aspettativa che Rekeep rifinanzierà con successo le obbligazioni in circolazione e quindi estenderà il profilo di scadenza del suo debito e che la società ridurrà progressivamente la sua leva finanziaria nei prossimi 12-18 mesi mantenendo il free cash flow rettificato (FCF) a livelli di break even”, afferma Sarah Nicolini, lead analyst di Moody’s per Rekeep. LEGGI TUTTO

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    Wall Street poco mossa dopo intervento Powell. Bene Coca Cola dopo i conti

    (Teleborsa) – Wall Street è poco mossa dopo l’audizione del presidente della Federal Reserve Jerome Powell al Banking Committee del Senato. Il numero uno della banca centrale statunitense ha detto che “l’economia è complessivamente forte” e che non bisogna “avere fretta di modificare la nostra posizione politica”.In risposta alle domande sui tassi dei mutui che rimangono elevati, Powell ha affermato che non c’era modo di sapere quando questi o altri tassi a lungo termine controllati dal mercato potrebbero diminuire. “Non so quando ciò accadrà”, ha affermato, osservando che i rendimenti obbligazionari a lungo termine cambiano non solo a causa della politica della Fed, ma anche delle aspettative sull’inflazione futura, sul debito federale degli Stati Uniti e su altri fattori.Domani Powell parlerà di nuovo alla Camera, sempre nell’ambito della sua audizione semestrale, quando saranno anche diffusi i dati sui prezzi al consumo per il mese di gennaio.Per quanto riguarda le trimestrali, Coca-Cola ha registrato una trimestrale sopra le attese con ricavi annuali a 47 miliardi di dollari; S&P Global ha messo a segno una trimestrale sopra le attese con un utile rettificato annuale a 4,9 miliardi di dollari; Carlyle ha comunicato utili distribuibili sotto le attese e AUM a 441 miliardi di dollari; Shopify ha registrato ricavi in aumento a 8,9 miliardi di dollari nel 2024Sul sentiment degli investitori continuano a pesare le tensioni commerciali internazionali. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha firmato doppi ordini esecutivi che impongono dazi del 25% sulle importazioni di acciaio e alluminio, cancellando le precedenti eccezioni per alleati come Canada, Messico, Corea del Sud e altri che erano state messe in atto durante l’amministrazione Biden. Si cerca di capire ora se Trump darà seguito alla minaccia di imporre tariffe reciproche martedì o mercoledì.Guardando ai principali indici di Wall Street, il Dow Jones si attesta sui valori della vigilia a 44.514 punti; sulla stessa linea, rimane ai nastri di partenza l’S&P-500 (New York), che si posiziona a 6.060 punti, in prossimità dei livelli precedenti. Poco sotto la parità il Nasdaq 100 (-0,3%); pressoché invariato l’S&P 100 (+0,06%).Energia (+1,45%) e materiali (+0,71%) in buona luce sul listino S&P 500. Tra i peggiori della lista dell’S&P 500, in maggior calo i comparti beni di consumo secondari (-1,29%) e telecomunicazioni (-0,46%).Tra le migliori Blue Chip del Dow Jones, Intel (+7,61%), Coca Cola (+3,74%), Apple (+2,78%) e IBM (+1,92%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Salesforce, che ottiene -1,57%. Discesa modesta per Amazon, che cede un piccolo -1,19%. Pensosa Walt Disney, con un calo frazionale dell’1,03%. Tentenna Wal-Mart, con un modesto ribasso dello 0,80%.Tra i protagonisti del Nasdaq 100, Intel (+7,61%), Globalfoundries (+6,07%), ON Semiconductor (+2,95%) e Apple (+2,78%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Marriott International, che prosegue le contrattazioni a -5,72%. Pessima performance per Tesla Motors, che registra un ribasso del 4,92%. Sessione nera per Walgreens Boots Alliance, che lascia sul tappeto una perdita del 4,64%. Seduta negativa per Constellation Energy, che mostra una perdita del 3,08%. LEGGI TUTTO

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    Directa SIM abbandona il progetto Private Banking: focus su attività core

    (Teleborsa) – Il CdA di Directa SIM, società attiva nel trading online e quotata su Euronext Growth Milan, ha deliberato di concludere lo sviluppo del progetto “Private Banking” per concentrare tutte le proprie risorse sulle attività “core” degli investimenti online, col fine di potenziarne l’offerta futura all’interno del nuovo scenario competitivo.La decisione – si legge in una nota – è stata presa a seguito degli ottimi risultati dell’anno 2024 e dei mutamenti intervenuti sul mercato degli investimenti online, caratterizzati da un interesse crescente della clientela e da una nuova fase di attenzione anche da parte di nuovi operatori. Tale decisione segue l’approvazione, nel dicembre scorso, di un nuovo piano commerciale articolato in una serie di progetti mirati a rafforzare la crescita e l’innovazione di prodotti e servizi.”Siamo consapevoli e orgogliosi di essere un punto di riferimento per la comunità degli investitori autonomi in Italia – ha detto l’AD Andrea Busi – I servizi online sono ciò che da trent’anni ci contraddistingue come pionieri e costanti innovatori di questo settore. La decisione di concentrarci su questi servizi è la dimostrazione del nostro impegno per rimanere il punto di riferimento e crescere in questo segmento, caratterizzato da una fase di cambiamento e di forte espansione”.Directa aveva annunciato l’intenzione di lanciare una divisione Private Banking a fine 2021 sotto la guida di Giancarlo Marino, che ad agosto 2023 è poi uscito dalla società. Nel frattempo è avvenuto anche un avvicendamento al vertice, con Andrea Busi che ha sostituito Vincenzo Tedeschi come AD a marzo 2024. Nei piani diffusi a inizio 2022, Directa puntava a un target di masse a 200 milioni di euro a fine 2023, 625 milioni di euro a fine 2024, 1,35 miliardi di euro a fine 2025. LEGGI TUTTO