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    Saipem migliora guidance 2024 dopo conti 9 mesi in forte crescita

    (Teleborsa) – Saipem, società di servizi e soluzioni per il settore energia e infrastrutture, ha chiuso i primi nove mesi del 2024 con ricavi a 10.130 milioni di euro (8.363 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2023), di cui 3.712 milioni nel terzo trimestre (3.016 milioni di euro nel corrispondente trimestre del 2023). L’EBITDA adjusted è stato di 905 milioni di euro pari all’8,9% dei ricavi (640 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2023 pari al 7,7% dei ricavi), di cui 340 milioni nel terzo trimestre (vs 230 milioni). Il risultato netto è stato di 206 milioni di euro (vs 79 milioni), di cui 88 milioni nel terzo trimestre (vs 39 milioni).La Posizione finanziaria netta pre-IFRS 16 al 30 settembre 2024 è positiva per 509 milioni di euro, in miglioramento di 293 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2023; la Posizione Finanziaria Netta post-IFRS 16 è negativa per 124 milioni di euro, in miglioramento di 137 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2023.Il portafoglio ordini ammonta a 33.194 milioni di euro (29.802 milioni di euro al 31 dicembre 2023), che aumenta a 33.407 milioni di euro includendo il portafoglio ordini delle società non consolidate (29.892 milioni di euro al 31 dicembre 2023).Saipem ha migliorato la guidance per il 2024. I ricavi per il 2024 sono attesi essere maggiori di 14 miliardi di euro, l’EBITDA per il 2024 è atteso superare gli 1,3 miliardi di euro, l’Operating Cash Flow (al netto del rimborso dei canoni di leasing) per il 2024 è atteso superare i 760 milioni di euro e le Capex per il 2024 sono attese essere inferiori a 400 milioni di euro. Saipem conferma la sua dividend policy che prevede la distribuzione di circa il 30-40% del Free Cash Flow (al netto del rimborso dei canoni di leasing), con il primo dividendo previsto essere staccato nel 2025 sui risultati del 2024 (soggetto ad approvazione del Consiglio di Amministrazione e ad approvazione da parte dell’Assemblea degli Azionisti). LEGGI TUTTO

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    Apple e Goldman Sachs pagano 89 milioni di dollari per problemi ad Apple Card

    (Teleborsa) – Il Consumer Financial Protection Bureau (CFPB) degli Stati Uniti, agenzia governativa che si occupa di protezione dei consumatori in ambito finanziario, ha preso provvedimenti contro Apple e Goldman Sachs per guasti al servizio clienti e false dichiarazioni che hanno avuto un impatto su centinaia di migliaia di utenti di Apple Card.Il CFPB ha scoperto che Apple non ha inviato decine di migliaia di controversie dei consumatori sulle transazioni della Apple Card a Goldman Sachs e quando Apple ha inviato le controversie a Goldman Sachs, la banca non ha seguito numerosi requisiti federali per l’indagine sulle controversie.Apple e Goldman hanno lanciato la Apple Card nonostante gli avvertimenti di terze parti a Goldman che il sistema di controversie della Apple Card non era pronto a causa di problemi tecnologici, si legge in una nota. Questi fallimenti hanno comportato lunghe attese per i consumatori per ottenere il rimborso per gli addebiti contestati e ad alcuni sono state aggiunte informazioni negative errate ai loro rapporti di credito.Il CFPB ha ordinato a Goldman Sachs di pagare almeno 19,8 milioni di dollari di risarcimento e una sanzione pecuniaria civile di 45 milioni di dollari, e ad Apple di pagare una sanzione pecuniaria civile di 25 milioni di dollari.Il CFPB ha anche scoperto che Apple e Goldman Sachs hanno tratto in inganno i consumatori sui piani di pagamento senza interessi per i dispositivi Apple. Molti clienti pensavano di ricevere automaticamente pagamenti mensili senza interessi quando acquistavano dispositivi Apple con la loro Apple Card. Invece, sono stati addebitati loro interessi. LEGGI TUTTO

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    Popolare di Sondrio, Morningstar DBRS migliora rating a BBB con trend Stabile

    (Teleborsa) – Morningstar DBRS ha migliorato il Long-Term Issuer Rating di Banca Popolare di Sondrio da “BBB (low)” a “BBB”, con il trend che è stato rivisto da “Positivo” a “Stabile”.Gli upgrade riflettono il miglioramento strutturale della redditività, principalmente aiutato da margini di interesse più elevati, controllo dei costi e accantonamenti per perdite su prestiti (LLP) più contenuti. Allo stesso tempo, l’agenzia di rating ritiene che la banca abbia ulteriormente rafforzato il proprio bilancio negli ultimi 12 mesi sulla scia di nuovi afflussi limitati di esposizioni nonperforming (NPE), che sono stati compensati da sforzi di de-risking nonché da livelli di copertura prudenti e dall’espansione del portafoglio prestiti nonostante tassi di interesse più elevati.Morningstar DBRS prevede che Banca Popolare di Sondrio manterrà livelli di redditività superiori alla sua media storica e solidi parametri di qualità degli asset nel prossimo futuro nonostante i previsti tagli dei tassi di interesse e potenzialmente LLP più elevati a causa di nuovi rischi di qualità degli asset nell’attuale contesto di tassi di interesse ancora elevati. La forte efficienza operativa della banca, unita alla diversificazione dei ricavi derivante dalle sue attività di commissioni e il suo approccio conservativo in merito alla copertura dei prestiti contribuiranno ad attenuare l’impatto negativo previsto derivante dalla compressione del margine di interesse e potenzialmente maggiori afflussi di NPE che si traducono in costi di credito più elevati.I rating creditizi continuano a incorporare la modesta posizione di mercato nazionale della banca ma il solido franchising nella regione Lombardia, in particolare nella provincia di Sondrio. Banca Popolare di Sondrio vanta inoltre una lunga e comprovata esperienza in termini di utili, nonché un adeguato profilo di finanziamento e liquidità, che si basa principalmente sulla sua stabile base di depositi retail nel suo mercato interno. Inoltre, i rating creditizi sono supportati dagli ampi buffer di capitale di Banca Popolare di Sondrio rispetto ai requisiti di vigilanza. LEGGI TUTTO

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    Bank of Canada taglia tassi per quarto meeting consecutivo: oggi di 50 punti base

    (Teleborsa) – La Banca del Canada ha ridotto il suo obiettivo per il tasso overnight al 3,75%, con il tasso di sconto al 4% e il tasso di deposito al 3,75%. Si tratta della quarta riduzione consecutiva del costo del denaro, peraltro attesa dagli analisti, anche i tre precedenti erano stati più contenuti di 25 punti base (questo è stato di 50 punti base). La banca sta inoltre continuando la sua politica di normalizzazione del bilancio.La banca prevede una crescita del PIL dell’1,2% nel 2024, del 2,1% nel 2025 e del 2,3% nel 2026. Con il rafforzamento dell’economia, l’eccesso di offerta viene gradualmente assorbito. L’inflazione è diminuita in modo significativo dal 2,7% di giugno all’1,6% di settembre. Le misure preferite dalla banca centrale per l’inflazione di fondo sono ora inferiori al 2,5%. Con pressioni inflazionistiche non più generalizzate, le aspettative di inflazione delle imprese e dei consumatori si sono ampiamente normalizzate.Con l’inflazione ora tornata intorno all’obiettivo del 2%, il Consiglio direttivo ha deciso di ridurre il tasso di riferimento di 50 punti base per sostenere la crescita economica e mantenere l’inflazione vicina alla metà dell’intervallo tra l’1% e il 3%. “Se l’economia evolverà in linea con le nostre ultime previsioni, prevediamo di ridurre ulteriormente il tasso di riferimento – si legge nella nota della Bank of Canada – Tuttavia, i tempi e il ritmo di ulteriori riduzioni del tasso di riferimento saranno guidati dalle informazioni in arrivo e dalla nostra valutazione delle implicazioni per le prospettive di inflazione. Prenderemo decisioni una riunione alla volta”.(Foto: sebastiaan stam su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    BCE, Lagarde: “piuttosto soddisfatta” dei progressi sull’inflazione, ma saremo “cauti”

    (Teleborsa) – Dopo il nuovo taglio di ottobre ai tassi di interesse, “non abbiamo una sequenza lineare e sistematica su cui procedere” e “abbiamo ribadito più volte che siamo legati ai dati e che guardiamo a tutti i dati disponibili”. Lo ha affermato la presidente della Banca centrale europea (BCE), Christine Lagarde, durante un evento dell’Atlantic Council a Washington, a margine delle assemblee autunnali di FMI e Banca mondiale.”Quando abbiamo tagliato a ottobre eravamo fiduciosi che la disinflazione era ben incanalata e che potevano ritirare ancora la restrizione monetaria – ha aggiunto – Ma ovviamente dobbiamo esser cauti, perché i dati perverranno e ci diranno quale sia lo stato dell’economia”. “In questa fase siamo piuttosto soddisfatti con i progressi fatti” sull’inflazione, “ora siamo sotto il 2% per il momento ma abbiamo motivi per ritenere che tornerà sopra il 2%”, ha spiegato la numero uno della BCE, anche per gli effetti di base legati ai prezzi dell’energia.”Ovviamente siamo attenti alla crescita, perché si ripercuote sull’inflazione”, ma “siamo guidati da un mandato piuttosto semplice sulla stabilità dei prezzi, che abbiamo definito come una inflazione al 2% simmetrico”, un mandato “diverso da quello della Federal Reserve che ha un mandato duale sia sull’inflazione che sulla crescita”.Lagarde non ha parlato solo di politica monetaria e inflazione. Sul fronte delle materie prime, ha affermato che “ci sono crescenti movimenti sull’oro, la Cina ne ha acquistato come mai prima d’ora, la Russia lo compra”. Mentre per quanto riguarda le valute, “ci sono chiaramente tentativi di spingere altre valute, come il renminbi”.A una domanda sull’euro digitale, ha detto che la speranza “è che nel corso del 2025 la legge” in base alla quale si potrà procedere alla creazione dell’euro digitale “sarà votata e approvata dal Parlamento europeo”. “Avere un euro digitale faciliterà pagamenti tra persone, nel commercio in un modo economico, veloce e trasparente, e tutelerà la sovranità UE”, ha sostenuto. LEGGI TUTTO

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    N26 riavvia le attività sul mercato italiano con un nuovo general manager

    (Teleborsa) – La succursale italiana della banca digitale tedesca N26, a seguito di una decisione della Banca d’Italia, ha ripreso in maniera parziale dalla fine del mese di giugno scorso le attività di acquisizione di nuovi clienti sul mercato locale. A marzo 2022, la Banca d’Italia aveva imposto alla succursale italiana di N26 l’astensione dall’intraprendere operazioni con nuova clientela, delineando aree di miglioramento in materia di antiriciclaggio.La branch italiana nel corso degli ultimi due anni “si è impegnata ai fini del raggiungimento di questo risultato potenziando i propri presidi e rafforzando, tra gli altri, i sistemi informatici, i controlli interni e i team dedicati a queste aree e continuerà a lavorare per dare prova della piena efficacia del comparto antiriciclaggio e arrivare alla rimozione totale delle restrizioni ancora esistenti”, si legge in una nota.A livello di gruppo, intanto, lo scorso giugno N26 ha accolto con favore la decisione dell’Autorità Federale di Vigilanza Finanziaria (BaFin) che ha previsto la completa eliminazione delle misure di restrizione alla crescita.Con riferimento alla situazione della branch locale, N26 ha annunciato la nomina di Andrea Isola a General Manager Italia e Europa Sud Est di N26.Fondata da Valentin Stalf e Maximilian Tayenthal nel 2013, N26 ha raccolto quasi 1,8 miliardi di dollari da importanti investitori globali. L’azienda ha sede a Berlino e uffici in diverse città in Europa, comprese Vienna, Parigi, Milano, Madrid e Barcellona. N26, dotata di licenza bancaria tedesca, vanta oltre 100 miliardi di euro in transazioni all’anno e conta su un team composto da oltre 1.500 persone. LEGGI TUTTO

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    Chiusura mista per i mercati europei. Bene l’IBEX, poco mossa Milano

    (Teleborsa) – Seduta prudente per le principali borse del Vecchio Continente. La cautela ha regnato anche sulla piazza di Milano che si ferma sulla linea di parità. In controtendenza l’indice spagnolo IBEX. Gli investitori attendono spunti dai risultati societari, con la stagione delle trimestrali che sta entrando nel vivo anche in Europa oltre che negli Stati Uniti.L’Euro / Dollaro USA è sostanzialmente stabile e si ferma su 1,078. L’Oro è in calo (-1,09%) e si attesta su 2.718,7 dollari l’oncia. Prevale la cautela sul mercato petrolifero, con il petrolio (Light Sweet Crude Oil) che continua la seduta con un leggero calo dell’1,12%.Torna a salire lo spread, attestandosi a +128 punti base, con un aumento di 3 punti base, con il rendimento del BTP decennale pari al 3,52%.Tra gli indici di Eurolandia discesa modesta per Francoforte, che cede un piccolo -0,23%, pensosa Londra, con un calo frazionale dello 0,58%, e tentenna Parigi, con un modesto ribasso dello 0,50%.Nessuna variazione significativa in chiusura per il listino milanese, con il FTSE MIB che si attesta sui valori della vigilia a 34.697 punti; sulla stessa linea, incolore il FTSE Italia All-Share, che archivia la seduta a 36.822 punti, sui livelli della vigilia. Leggermente negativo il FTSE Italia Mid Cap (-0,41%); con analoga direzione, in rosso il FTSE Italia Star (-0,75%).A Piazza Affari risulta che il controvalore degli scambi nell’ultima è stato pari a 12,24 miliardi di euro, con un incremento di ben 9.995,2 milioni di euro, pari al 445,24% rispetto ai precedenti 2,24 miliardi; mentre i volumi scambiati sono passati da 0,42 miliardi di azioni della seduta precedente a 0,58 miliardi di azioni del 23/10/2024.Tra le migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, andamento positivo per Stellantis, che avanza di un discreto +3%. Ben comprata STMicroelectronics, che segna un forte rialzo dell’1,82%. Bilancio positivo per Hera, che vanta un progresso dell’1,39%. Sostanzialmente tonico Inwit, che registra una plusvalenza dell’1,05%.I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Banca MPS, che ha archiviato la seduta a -3,13%. Calo deciso per Telecom Italia, che segna un -2,41%. Sotto pressione BPER, con un forte ribasso dell’1,92%. Soffre Saipem, che evidenzia una perdita dell’1,79%.Tra i migliori titoli del FTSE MidCap, De’ Longhi (+4,17%), Zignago Vetro (+3,29%), Acea (+2,32%) e Philogen (+2,26%).Le peggiori performance, invece, si sono registrate su D’Amico, che ha chiuso a -7,56%. In perdita Digital Value, che scende del 7,26%. Pesante Juventus, che segna una discesa di ben -5,98 punti percentuali. Seduta negativa per Sanlorenzo, che scende del 4,43%. LEGGI TUTTO

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    Copernico Sim, downgrade di Banca Finnat a Sell dopo corsa del titolo

    (Teleborsa) – Banca Finnat ha incrementato a 4,64 euro per azione (dai precedenti 4,38 euro) il target price su Copernico Sim, Società di Intermediazione Mobiliare attiva nel mercato dei servizi finanziari e quotata su Euronext Growth Milan, abbassando la raccomandazione a “Sell” da “Buy”. Con l’apprezzamento del titolo, nel corso degli ultimi sei mesi, il mercato ha portato la valutazione della società “ben oltre il suo fair value”.Alla luce dei risultati semestrali in linea con le attese, sul periodo 2023-2027 gli analisti confermano una crescita media annua degli Asset Under Management pari al 9,49%, con un Margine di Intermediazione in grado di poter raggiungere 5,4 milioni di euro nel 2027 da 3,9 milioni di euro attesi a consuntivo 2024. L’utile netto dovrebbe poter passare da 151 mila euro stimati a consuntivo 2024 a 765 mila euro a fine periodo previsionale.(Foto: Carrie Allen www.carrieallen.com on Unsplash) LEGGI TUTTO