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    Bankitalia, lavoro da remoto post-Covid ha avuto un impatto trascurabile sulla produttività

    (Teleborsa) – Dopo il picco registrato durante la pandemia, il lavoro da casa è complessivamente diminuito, ma molte aziende hanno continuato a utilizzarlo. L’adozione è variata notevolmente a seconda dell’area geografica e del settore, mentre le caratteristiche aziendali preesistenti, come gli investimenti in tecnologie digitali, una maggiore percentuale di dipendenti donne e pratiche di gestione strutturate, hanno rappresentato fattori determinanti. Lo si legge in uno studio di Banca d’Italia sul lavoro a distanza, che analizza l’evoluzione nell’utilizzo di tale modalità organizzativa tra il 2019 e il 2023 e il suo impatto sulla produttività del lavoro e sulle sue componenti: il fatturato e l’input di lavoro.I ricercatori hanno scoperto che, in media, il lavoro da casa non ha né migliorato né ostacolato la produttività del lavoro. Ha avuto un impatto trascurabile sulla produzione aziendale (misurata in termini di fatturato o quantità), sull’input di lavoro (organico o ore lavorate) e non ha influenzato la composizione della forza lavoro, i profitti, i costi variabili o gli investimenti in tecnologie 4.0. “Ancora più importante, abbiamo scoperto una notevole eterogeneità tra le aziende – dicono gli autori Gaetano Basso, Davide Dottori e Sara Formai – Per un sottoinsieme di aziende, abbiamo rilevato guadagni di produttività derivanti dal passaggio al lavoro da remoto indotto dalla pandemia, come evidenziato dall’analisi dell’effetto di trattamento marginale per le aziende che presentano ex ante una minore resistenza all’adozione del lavoro da casa”.Secondo lo studio, le aziende che hanno beneficiato in termini di produttività del lavoro durante la pandemia continuano a utilizzare pratiche di lavoro da casa. Questi risultati suggeriscono quindi che le esperienze positive del lavoro da casa potrebbero aver attenuato le preoccupazioni ex ante al riguardo. Al contrario, le aziende che erano molto restie al lavoro da casa prima della pandemia hanno registrato effetti peggiori sulla produttività ed erano meno propense a continuare a utilizzare il lavoro da remoto dopo l’emergenza. “È interessante notare che queste aziende erano anche quelle con meno conoscenze sulle modalità di lavoro da casa, come evidenziato da previsioni meno accurate nell’uso futuro – viene sottolineato – Nel complesso, questi risultati suggeriscono che l’incertezza gioca un ruolo significativo nell’implementazione del lavoro da casa e che l’esperimento sociale di massa innescato dalla pandemia ha attenuato questi problemi solo per un sottoinsieme di aziende. Ciò evidenzia il ruolo dell’eterogeneità aziendale nell’adozione, nella persistenza e nell’impatto del lavoro da casa sulla produttività del lavoro”. LEGGI TUTTO

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    Le Borse europee chiudono in netto ribasso. A Milano in verde solo Hera

    (Teleborsa) – Chiusura in profondo rosso per l’azionario europeo, Piazza Affari compresa. Sul sentiment degli investitori ha pesato l’incertezza sulle prossime mosse della Federal Reserve, con le aspettative di un taglio scese significativamente in pochi giorni, oltre ai dubbi sulle valutazioni eccessive del settore tecnologico, a cui si sono aggiunte le tensioni tra Giappone e Cina. Sale intanto l’attesa per i risultati di Nvidia, che saranno diffusi domani dopo la chiusura delle contrattazioni, e per il report sull’occupazione statunitense a settembre di giovedì, rinviato a causa dello shutdown.Tra le comunicazione societarie, Credit Agricole ha fissato un nuovo target di utile netto di oltre 8,5 miliardi di euro entro il 2028, oltre le aspettative degli analisti, mentre Amundi ha previsto un utile per azione superiore a 7 euro nel 2028 e una raccolta netta di 300 miliardi di euro, di cui la metà prevista in Asia, e ha annunciato che acquisirà una partecipazione del 9,9% in Intermediate Capital Group. ABB, anch’essa in occasione del CMD, ha aumentato il suo target di margine operativo EBITA annuo al 18-22% (dal precedente 16-19%) e ha alzato il suo target di ROCE a oltre il 20% (da oltre il 18%).Sostanzialmente stabile l’euro / dollaro USA, che continua la sessione sui livelli della vigilia e si ferma a 1,158. Lieve aumento dell’oro, che sale a 4.062,5 dollari l’oncia. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) continua la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a -0,1%.Torna a scendere lo spread, attestandosi a +77 punti base, con un calo di 4 punti base, mentre il rendimento del BTP a 10 anni si attesta al 3,41%.Tra i mercati del Vecchio Continente tonfo di Francoforte, che mostra una caduta dell’1,74%, spicca la prestazione negativa di Londra, che scende dell’1,27%, e lettera su Parigi, che registra un importante calo dell’1,86%.Pioggia di vendite sul listino milanese, che termina con una pesante flessione del 2,12%, portando avanti la scia ribassista di quattro cali consecutivi, avviata giovedì scorso; sulla stessa linea, si abbattono le vendite sul FTSE Italia All-Share, che chiude la giornata a 45.389 punti, in forte calo del 2,05%. In rosso il FTSE Italia Mid Cap (-1,34%); sulla stessa linea, in discesa il FTSE Italia Star (-1,28%).Best performer tra i titoli italiani più capitalizzati, Hera avanza dello 0,79%.I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Telecom Italia, che ha archiviato la seduta a -6,66%. Scende Stellantis, con un ribasso del 4,44%. Banca MPS scende del 3,69%. Calo deciso per Banca Popolare di Sondrio, che segna un -3,53%.Al Top tra le azioni italiane a media capitalizzazione, D’Amico (+2,58%), El.En (+2,39%), Technoprobe (+1,46%) e Ariston Holding (+1,40%).Le peggiori performance, invece, si sono registrate su Avio, che ha chiuso a -4,99%. Crolla Reply, con una flessione del 3,87%. Sotto pressione Alerion Clean Power, con un forte ribasso del 3,41%. Soffre Banco di Desio e della Brianza, che evidenzia una perdita del 3,39%. LEGGI TUTTO

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    Imperial Brands, ricavi FY 2025 in crescita trainati dal comparto NGP

    (Teleborsa) – Nell’esercizio concluso il 30 settembre 2025 Imperial Brands, multinazionale britannica del tabacco, ha registrato una crescita del fatturato netto di tabacco e NGP pari al 4,1%, sostenuta dall’incremento a due cifre del fatturato netto di NGP, dal forte prezzo del tabacco e dalla quota di mercato stabile in cinque mercati prioritari.Dall’anno fiscale 2020, la quota di mercato è cresciuta di 48 punti base. Il fatturato reported nell’anno fiscale 2025 è diminuito dello 0,7%.L’aumento del fatturato netto di NGP è pari al 13,7%, trainato dalla nicotina orale negli Stati Uniti e in Europa, con una crescita delle quote in tutte le categorie senza fumo; fatturato reported di NGP in aumento del 14,9%.Nel periodo, l’utile operativo rettificato di Gruppo è cresciuto del 4,6%, mentre la voce reported vede un calo dell’1,8%.L’utile per azione rettificato è aumentato del 9,1%, trainato dalla crescita degli utili e dalla riduzione del numero di azioni; utile per azione reported è calato del 16,5%. Il Gruppo ha registrato una forte generazione di cassa, trainata dal business dei combustibili; il flusso di cassa libero ammonta a 2,7 miliardi di sterline.In tema di remunerazione per gli azionisti, il dividendo FY25 è aumentato del 4,5% ed è stato completato il riacquisto azioni proprie da 1,25 miliardi di sterline per l’anno fiscale 2025; la società ha avviato un nuovo piano di riacquisto di azioni proprie da 1,45 miliardi di sterline per l’anno fiscale 2026.Per quanto riguarda l’outlook, la società ha segnalato che le sue aspettative per il prossimo anno sono in linea con le linee guida a medio termine definite durante il Capital Markets Day di marzo 2025. “A cambi costanti, prevediamo una crescita del fatturato netto del tabacco a una sola cifra e a due cifre per NGP”. Secondo il management, i prezzi del tabacco “continueranno a compensare ampiamente il calo dei volumi di sigarette e, in NGP, continueremo a crescere grazie all’innovazione incentrata sul consumatore e a un’esecuzione disciplinata”.Per l’anno fiscale 2026, Imperial Brands prevede che “l’utile operativo rettificato del Gruppo crescerà tra il 3% e il 5%, a cambi costanti, trainato principalmente dalla continua crescita degli utili del nostro business del tabacco combustibile. In linea con gli anni precedenti, la performance sarà ponderata per la seconda metà dell’anno a causa della graduale definizione dei prezzi e degli investimenti nel settore del tabacco combustibile”.”Dopo i costi della strategia 2030, prevediamo di generare un flusso di cassa libero di almeno 2,2 miliardi di sterline nell’anno fiscale 2026, in linea con le linee guida fornite durante il Capital Markets Day di marzo. La società prevede che “la crescita dell’utile operativo, unita all’impatto del nostro continuo riacquisto di azioni proprie, si tradurrà in una crescita dell’utile per azione rettificato almeno a una cifra elevata per l’intero anno. Ai tassi attuali, si prevede che la conversione dei tassi di cambio apporti un contributo positivo di circa il 2,0%-2,5% al ??fatturato netto, all’utile operativo rettificato e all’utile per azione”. LEGGI TUTTO

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    Banche, sindacati: ampliare accordo su rimborsi a donne vittime di violenza di genere

    (Teleborsa) – I sindacati dei bancari chiedono all’Associazione bancaria italiana (ABI) un incontro per il rinnovo del Protocollo d’intesa per favorire il rimborso dei crediti da parte delle donne vittima di violenza di genere, con diverse richieste di implementazione e miglioramento. Lo si legge in una lettera indirizzata a Ilaria Maria Dalla Riva (ABI) e firmata dai segretari generali Lando Sileoni (Fabi), Riccardo Colombani (First Cisl), Susy Esposito (Fisac), Fulvio Furlan (Uilca) e Emilio Contrasto (Unisin).Viene chiesta: l’applicazione del Protocollo a tutte le aziende associate ad ABI; la sospensione, oltre la quota capitale dei debiti prevista nel Protocollo in scadenza, anche della relativa maturazione di interessi; nell’ambito delle assunzioni effettuate dalle aziende, destinazione di una percentuale a donne vittime di violenza, inserite nei “percorsi di protezione”, o a figlie e figli di madri morte per femminicidio; definizione di formule di microcredito a favore di donne vittime di violenza, inserite nei “percorsi di protezione”, o a figlie e figli di madri morte per femminicidio per poter avviare progetti lavorativi. LEGGI TUTTO

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    Medtronic in rally, batte le attese e alza la guidance

    (Teleborsa) – Brillante rialzo per Medtronic, che lievita in modo prepotente, con un guadagno del 4,40%.Il produttore di apparati medicali ha chiuso il secondo trimestre dell’esercizio 2026 con un EPS rettificato di 1,36 dollari superiore agli 1,31 dollari stimati dal consensus. I ricavi sono saliti del 6,6% annuo a 8,96 miliardi, anche in questo caso superando le previsioni degli analisti (8,87 miliardi). Medtronic ha migliorato la guidance per l’intero anno fiscale 2026, prevedendo una crescita delle vendite intorno al 5,5% contro il 5% stimato in precedenza. Rivista al rialzo anche la stima di EPS rettificato dal range di 5,60-5,66 a 5,62-5,66 dollari, contro i 5,62 dollari del consensus.Su base settimanale, il trend del titolo è più solido rispetto a quello dell’S&P 100. Al momento, quindi, l’appeal degli investitori è rivolto con più decisione al produttore di apparecchiature mediche rispetto all’indice di riferimento.Lo status tecnico di breve periodo di Medtronic mette in risalto un ampliamento della performance positiva della curva con prima area di resistenza individuata a quota 102,2 USD. Rischio di eventuale correzione fino al target 99,13. Le attese sono per un aumento della trendline rialzista verso l’area di resistenza 105,3. LEGGI TUTTO

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    CSG, ricavi 9 mesi balzano a 4,5 miliardi di euro. EBIT operativo adjusted +77%

    (Teleborsa) – Il gruppo ceco Czechoslovak Group (CSG), presente anche in Italia attraverso le controllate Fiocchi Munizioni e Armi Perazzi, ha realizzato ricavi pari a 4,49 miliardi di euro nei primi nove mesi del 2025, con un aumento anno su anno dell’82,4%. L’EBIT operativo adjusted è aumentato del 77,1% a 1,10 miliardi di euro, mentre l’EBITDA operativo adjusted ha raggiunto 1,22 miliardi di euro. L’EBITDA margin operativo adjusted ammonta al 27,1%.”Le performance di CSG nel 2025 confermano la nostra importante traiettoria di crescita, riflettendo una domanda di mercato sostenuta e un’espansione strategica – ha commentato il CFO Zdenek Jurak – Nel terzo trimestre abbiamo completato diverse acquisizioni in Europa centrale, accelerato l’ingresso nel settore UAS e ampliato la nostra presenza nei mercati globali chiave. La nostra attenta gestione finanziaria e la strategia di espansione mirata stanno posizionando CSG tra le principali aziende europee del settore, con un ruolo di guida nella prossima era della difesa e delle tecnologie avanzate”.Il segmento Defence Systems ha registrato ricavi per 3,46 miliardi di euro e un EBITDA operativo adjusted di 1,03 miliardi di euro. La divisione Ammo+ ha raggiunto ricavi pari a 1,02 miliardi di euro e un EBITDA operativo adjusted di 168 milioni di euro. Le altre attività del Gruppo hanno generato ricavi per 79 milioni di euro e un EBITDA operativo adjusted di 22 milioni di euro.Nonostante la forte crescita e l’intensa attività di acquisizioni, l’indebitamento del Gruppo è rimasto su livelli sostenibili. Al 30 settembre 2025, il rapporto tra debito netto ed EBITDA operativo adjusted LTM era pari a 2,1x. LEGGI TUTTO

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    FNM, Intesa alza target price dopo EBITDA sopra le attese e guidace capex rivista

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo ha incrementato a 0,71 euro per azione (dai precedenti 0,69 euro) il target price su FNM, società quotata su Euronext Milan e attiva nella mobilità integrata in Lombardia, confermando la raccomandazione “Buy” visto l’upside potenziale del 51%.Gli analisti scrivono che i risultati del terzo trimestre del 2025 sono stati sostanzialmente in linea con le aspettative, con un EBITDA leggermente superiore. Il fatturato è cresciuto mid-single digit, trainato dalla solida performance nei settori Mobilità e Servizi ed Energia, mentre l’utile netto è diminuito a causa di maggiori D&A e spese per interessi. La società ha confermato le sue previsioni per l’anno fiscale 2025, rivedendo al ribasso gli investimenti a causa dei ritardi nei progetti energetici. La PFN rettificata è leggermente peggiorata a 777 milioni di euro, principalmente a causa delle dinamiche negative del capitale circolante. LEGGI TUTTO

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    COP30, Pichetto: “Italia con Ue per continuare percorso di riduzione emissioni”

    (Teleborsa) – “L’Italia, insieme all’Unione Europea, è a Belem per continuare a costruire quel percorso ambizioso di riduzione delle emissioni che riteniamo prioritario per la nostra salute, i nostri territori e la nostra autonomia strategica. Lo facciamo nella convinzione, confermata dopo gli ultimi passaggi anche a Bruxelles, che per avanzare in questo percorso occorre non replicare approcci ideologici che rischiano di danneggiare i nostri sistemi economici e sociali. Con questo pragmatismo stiamo lavorando con tutti voi per costruire un consenso che risponda ai bisogni delle nostre comunità”. È quanto ha affermato il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, intervenendo all’assemblea pleanaria della Cop30 di Belem in Brasile.”L’Italia – ha proseguito Pichetto – porta a Belém un contributo alla finanza per il clima che abbiamo molto rafforzato: in un anno il nostro sostegno è cresciuto da 838 milioni di euro a 3,44 miliardi, grazie alla mobilitazione congiunta di risorse pubbliche e private attraverso il Fondo Italiano per il Clima, ma anche il Piano Mattei destinato a sostenere stabilità e crescita in Africa attraverso partenariati paritari con un focus proprio sulla transizione. Su questo percorso riteniamo che l’adattamento sia centrale. Per questo stiamo proseguendo con le iniziative collegate all’Adaptation Accelerator Hub lanciato lo scorso anno nel corso del G7 a Presidenza italiana per sostenere i Paesi più vulnerabili nella costruzione di iniziative capaci di attrarre finanziamenti e di produrre benefici reali per le comunità. Perché non basta aumentare le risorse, se poi mancano progetti solidi e credibili”.Sul fronte della mitigazione il ministro ritiene indispensabile seguire il principio della neutralità tecnologica per la riduzione delle emissioni. “A Belem, insieme a Brasile e Giappone, – ha spiegato Pichetto – portiamo un’iniziativa, la Belem “4 per”, che mira a quadruplicare l’uso globale dei biocarburanti sostenibili che costituiscono una leva essenziale per decarbonizzare i trasporti”.L’Italia punta inoltre sull’innovazione digitale. “Con UNEP e IEA – ha detto il ministro – sosteniamo l’iniziativa 3DEN che mette a sistema il potenziale del digitale a favore di: efficientamento dei consumi; riduzione dei costi in bolletta per famiglie e imprese; reti più resilienti e sistemi energetici più verdi”.Il coinvolgimento dei giovani è un’altra priorità per l’Italia. “Con Youth4Climate, in partnership con UNDP, abbiamo sostenuto 150 progetti guidati da giovani di tutto il mondo, dando vita – ha affermato Pichetto – a una rete globale di innovatori attivi nei territori e nei processi decisionali”. LEGGI TUTTO