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    Fed, Harker: approccio “lento e metodico” all’abbassamento dei tassi

    (Teleborsa) – Il presidente della Federal Reserve Bank di Philadelphia, Patrick Harker, ha dichiarato di essere favorevole a un taglio dei tassi a settembre, a patto che i dati siano come previsto. “Per me, a meno che non ci siano sorprese nei dati che avremo da qui a quel momento, penso che dobbiamo iniziare questo processo” di abbassamento dei tassi, ha detto in un’intervista a Reuters a margine del simposio di Jackson Hole.”Penso che un approccio lento e metodico al ribasso sia la strada giusta da seguire”, ha sottolineato.”Questo settembre dobbiamo iniziare un processo di abbassamento dei tassi”, ha detto in un’altra intervista a CNBC. Harker ha affermato che la Fed dovrebbe allentare “metodicamente e segnalare con largo anticipo”. “Al momento, non sono nel campo dei 25 o 50. Ho bisogno di vedere un altro paio di settimane di dati”, ha detto.(Foto: @ Shutterstock) LEGGI TUTTO

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    L’azionario USA vira in rosso con rendimenti Treasury in aumento su commenti Fed

    (Teleborsa) – I rendimenti dei Treasury sono saliti e il mercato azionario è sceso, dopo un’apertura positiva, con gli investitori che si trovano a valutare una serie di dichiarazioni di banchieri centrali statunitensi e si interrogano sulla posizione che terrà domani Jerome Powell nel suo discorso a Jackson Hole, dove quasi sicuramente segnalerà la volontà di tagliare i tassi, ma potrebbe mostrarsi cauti sul ritmo dell’allentamento monetario.Intanto, il presidente della Federal Reserve Bank di Kansas City Jeffrey Schmid ha affermato di voler vedere più dati prima di sostenere i tagli, la presidente della Federal Reserve Bank di Boston Susan Collins ha detto che “un ritmo graduale e metodico” è probabilmente appropriato, mentre il presidente della Federal Reserve Bank di Philadelphia Patrick Harker ha affermato di essere a bordo con un taglio dei tassi di settembre, purché i dati si comportino come previsto.Le aspettative di un taglio dei tassi hanno ricevuto una spinta dai verbali dell’ultima riunione della banca centrale statunitense, pubblicati ieri sera. “Molti hanno osservato che i recenti progressi sull’inflazione e gli aumenti del tasso di disoccupazione avevano fornito un caso plausibile per ridurre l’intervallo obiettivo di 25 punti base in questa riunione o che avrebbero potuto sostenere tale decisione – si legge nelle minute – La stragrande maggioranza ha osservato che, se i dati continuassero ad arrivare più o meno come previsto, sarebbe probabilmente opportuno allentare la politica alla prossima riunione”.Gli operatori attualmente vedono una probabilità del 74% che la Fed tagli i tassi di interesse di 25 punti base a settembre, in aumento rispetto al 62% di ventiquattro ore fa (la probabilità di un taglio da 50 punti base è passata da 38% a 27%), secondo il CME FedWatch Tool.Sul fronte macroeconomico, è emerso che le domande di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono aumentate di poco nell’ultima settimana (le richieste iniziali sono aumentate di 4.000 a 232.000 unità al 17 agosto), il che indica che il mercato del lavoro si sta moderando solo gradualmente. Inoltre, l’indagine PMI di S&P Global ha indicato che l’attività economica negli Stati Uniti si conferma in salute nel mese di agosto, anche se rispecchia una significativa crescita del settore servizi e una difficoltà nel settore manifatturiero.Guardando ai principali indici di Wall Street, il Dow Jones lima lo 0,41%; sulla stessa linea, l’S&P-500 ha un andamento depresso e scambia sotto i livelli della vigilia a 5.589 punti. Negativo il Nasdaq 100 (-0,99%); sulla stessa linea, in lieve ribasso l’S&P 100 (-0,69%).In luce sul listino nordamericano S&P 500 il comparto energia. Nella parte bassa della classifica del paniere S&P 500, sensibili ribassi si manifestano nei comparti informatica (-1,31%) e beni di consumo secondari (-1,10%).Tra le migliori Blue Chip del Dow Jones, JP Morgan (+0,62%), Wal-Mart (+0,61%) e American Express (+0,51%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Intel, che ottiene -4,27%. Preda dei venditori Amazon, con un decremento dell’1,73%. Sottotono Microsoft che mostra una limatura dell’1,46%. Deludente Salesforce, che si adagia poco sotto i livelli della vigilia.Al top tra i colossi tecnologici di Wall Street, si posizionano Paypal (+1,04%), Gilead Sciences (+0,92%), Booking Holdings (+0,73%) e Diamondback Energy (+0,67%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Intel, che continua la seduta con -4,27%. Pesante Moderna, che segna una discesa di ben -4,15 punti percentuali. Si concentrano le vendite su MongoDB, che soffre un calo del 3,64%. Vendite su Sirius XM Radio, che registra un ribasso del 3,52%. LEGGI TUTTO

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    OPA Alkemy, adesioni oltre il 2,8%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria totalitaria promossa sulle azioni Alkemy, società specializzata nell’evoluzione del modello di business di grandi e medie aziende e quotata su Euronext STAR Milan, risulta che oggi 22 agosto 2024 sono state presentate 700 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 160.385, pari al 2,82097% dell’offerta.L’offerta è iniziata il 19 agosto 2024 e terminerà il 20 settembre 2024. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Alkemy acquistate sul mercato nei giorni 19 e 20 settembre 2024 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    Fed, Schmid: prima di agire dovremmo vedere un po’ più di dati

    (Teleborsa) – Il presidente della Federal Reserve Bank di Kansas City, Jeffrey Schmid, ha detto che vuole vedere più dati economici prima di supportare qualsiasi decisione di iniziare a ridurre i tassi di interesse. “Ha senso per me guardare davvero alcuni dei dati che arriveranno nelle prossime settimane – ha detto in un’intervista a Bloomberg prima del simposio di Jackson Hole – Prima di agire, almeno prima che io agisca o raccomandi di agire, penso che dobbiamo vedere un po’ di più”.”Penso ancora che potremmo vedere un po’ di ripresa della domanda se non stiamo attenti con le decisioni”, ha sottolineato Schmid.Schmid non si è detto preoccupato dal rapporto del Bureau of Labor Statistics che ha mostrato che la crescita delle buste paga nell’anno fino a marzo è stata probabilmente sopravvalutata di 818.000 unità: “Sebbene sia un numero elevato, non cambia realmente il modo in cui penso alle cose quando penso alla politica monetaria”. LEGGI TUTTO

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    BCE, Pictet WM: flessione crescita salariale spiana strada per taglio a settembre

    (Teleborsa) – “La flessione della crescita salariale nel Q2 spiana la strada per un taglio a settembre”. Lo afferma Nadia Gharbi, Senior Economist di Pictet Wealth Management, dopo la pubblicazione dei dati odierni da parte della Banca centrale europea (BCE).La crescita dei salari negoziati nell’area dell’euro è scesa al 3,6% su base annua nel 2° trimestre, rispetto al 4,7% registrato nel 1° trimestre 2024, con la Germania che è stata la principale responsabile di questo rallentamento. “Non è da escludere una potenziale riaccelerazione nella seconda metà dell’anno, considerando le numerose richieste dei sindacati tedeschi, ma a nostro avviso il 1° trimestre potrebbe aver toccato il picco massimo”, afferma l’economista.”Nel complesso, la crescita dei salari rimane elevata, ma il processo di disinflazione non è per ora in discussione – continua – Nel breve termine, l’aumento della produttività e il calo dei profitti unitari contribuiranno a smorzare l’impatto del rialzo del costo del lavoro unitario sui prezzi a livello nazionale. Nel 2025, il calo della crescita dei salari sarà il principale fattore per un’ulteriore moderazione dei prezzi domestici”.”Finché la teoria “salari, produttività e profitti” sarà sostenibile, la BCE potrebbe dare meno peso a dati specifici, soprattutto perché potremmo assistere ad una nuova accelerazione della crescita dei salari negoziati – ha detto l’esperta di Pictet WM – Pertanto, continuiamo a prevedere che la BCE ridurrà nuovamente il tasso di policy di 25 punti base sia a settembre che a dicembre, portando il tasso di deposito al 3,25%”. LEGGI TUTTO

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    Mazzitelli (Snam): dal prossimo anno raddoppierà capacità di rigassificazione italiana

    (Teleborsa) – “La sicurezza energetica non può essere improvvisata, ma va programmata e costruita per tempo. La sicurezza energetica non può essere delegata al mercato, ma va coordinata centralmente dall’intervento pubblico coadiuvato dall’operatore di sistema. La sicurezza energetica non può essere risolta nella transizione energetica, un processo quest’ultimo che si sta rivelando molto più complesso di quanto si credeva”. Lo ha affermato Gaetano Mazzitelli, Chief Commercial & Regulatory Officer di Snam, in occasione della tavola rotonda “La sicurezza energetica del Mediterraneo” nell’ambito del Meeting di Rimini.”In altri termini, la sicurezza energetica intesa come disponibilità di energia a prezzi sostenibili è un bene essenziale per la collettività che va costruito con scelte coraggiose e lungimiranti, anche se a volte impopolari”, ha puntualizzato.Sul fronte dello stoccaggio di gas, Mazzitelli ha detto che il “nuovo assetto nella gestione degli stoccaggi, sempre meno stagionale e sempre più assimilabile a funzioni di riserva strategiche, si è rilevato essenziale per la sicurezza non solo in termini di maggiore disponibilità fisica di scorte ma anche per gli effetti di stabilizzazione sui livelli di prezzi”.”Anche per quest’anno, le attività di riempimento stanno procedendo molto bene – ha spiegato – In questi giorni abbiamo raggiunto un livello di scorte pari a circa 92%, superiore rispetto alla media europea e con più di due mesi di anticipo rispetto al previsto. Puntiamo a raggiungere a fine ottobre una giacenza nel sistema di stoccaggio italiano prossima a 14 miliardi in metri cubi, livello nuovamente superiore rispetto al record di riempimento dello scorso anno. Questo ci consente di affrontare il prossimo inverno sicuramente con fiducia”.Il manager di Snam ha affermato che anche per i rigassificatori “si stanno trovando nuovi assetti nelle modalità di utilizzo: infrastrutture che in passato venivano usate come risorse di flessibilità, ovvero asset per cogliere di volta in volta opportunità commerciali su vari mercati regionali, stanno invece assumendo sempre più caratteristiche di approvvigionamento stabili di più lunga durata per la copertura della domanda e dei consumi finali, funzione questa tradizionalmente assolta dai gasdotti”. “Le vendite di capacità, in passato molto basse, negli ultimi due anni si sono attestate ben oltre l’80%. Le capacità di rigassificazione di Piombino è stata venduta al 100% nell’anno in corso, al 95% nei prossimi due anni termici e all’86% per i prossimi 20 anni. In autunno faremo la stessa cosa anche per Ravenna. Quindi, a partire dal prossimo anno, la capacità delle rigassificazione italiana quasi raddoppierà, raggiungendo in 28 miliardi di metri cubi, pari a circa 45% dei consumi italiani”. LEGGI TUTTO

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    BofA: afflussi verso fondi obbligazionari ESG hanno già superato l’intero 2023

    (Teleborsa) – Luglio 2024 ha registrato un afflusso di 6,3 miliardi di dollari nei fondi obbligazionari ESG, il più alto afflusso mensile da marzo. Lo afferma Bank of America (BofA), sottolineando che gli afflussi obbligazionari ESG totali da inizio anno hanno ora raggiunto 38,4 miliardi di dollari, ampliando il vantaggio rispetto agli afflussi totali del 2023 di 31,6 miliardi di dollari. L’8% degli afflussi obbligazionari YTD è andato ai fondi obbligazionari ESG. Gli afflussi cumulativi verso fondi obbligazionari ESG hanno raggiunto 302 miliardi di dollari, in aumento del 15% YTD. L’AUM nei fondi obbligazionari ESG globali è di 698 miliardi di dollari a luglio 2024, in aumento di 56 miliardi YTD. I fondi obbligazionari ESG rappresentano ora il 12,9% di tutti i fondi obbligazionari. In base all’AUM, il 6,3% del totale dei fondi obbligazionari è ora in fondi obbligazionari ESG.Europa: 23 miliardi di afflusso (oltre il 50% degli afflussi globali)I fondi obbligazionari ESG dell’Europa occidentale hanno registrato gli afflussi mensili più elevati a luglio, con 4,1 miliardi di dollari, portando gli afflussi YTD a 23 miliardi. Gli afflussi cumulativi nei fondi obbligazionari ESG nell’Europa occidentale hanno raggiunto 142 miliardi, in aumento del 27% anno su anno. Gli AUM hanno raggiunto 393 miliardi, in aumento del 22% anno su anno. Oltre il 22% dei fondi obbligazionari sono ora fondi ESG, poiché il numero di fondi obbligazionari ESG è aumentato di 59 YTD. Il 34% degli afflussi dei fondi obbligazionari europei YTD è stato verso fondi ESG.Stati Uniti: afflussi mensili più forti da febbraio 2022I fondi obbligazionari ESG statunitensi hanno registrato il loro ottavo afflusso mensile consecutivo di 1,8 miliardi di dollari a luglio, il più forte da febbraio 2022. Gli afflussi YTD sono ora di 8,6 miliardi, superando di gran lunga gli afflussi totali del 2023 di 2,3 miliardi. Gli AUM sono saliti a 110 miliardi, in crescita del 15% anno su anno. Gli afflussi cumulativi nei fondi obbligazionari ESG negli Stati Uniti sono saliti a 59 miliardi a luglio 2024. Gli afflussi ESG hanno rappresentato il 3% degli afflussi totali YTD, il triplo dell’1% registrato un anno fa. LEGGI TUTTO

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    USA, stoccaggi gas ultima settimana +35 BCF

    (Teleborsa) – Aumentano più delle attese gli stoccaggi settimanali di gas negli USA. Secondo l’Energy Information Administration (EIA), divisione del Dipartimento dell’Energia americano, gli stoccaggi di gas nella settimana terminata il 16 agosto 2024 sono risultati in crescita di 35 BCF (billion cubic feet).Il dato si rivela superiore al consensus (+26 BCF). La settimana prima si era registrato un decremento di 6 BCF.Le scorte totali si sono dunque portate a 3.299 miliardi di piedi cubici, risultando in aumento del 7,2% rispetto a un anno fa (quando erano pari a 3.078) e in crescita del 12,6% rispetto alla media degli ultimi cinque anni di 2.930 BCF. LEGGI TUTTO