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    STMicroelectronics taglia l’outlook per il 2024 dopo terzo trimestre in calo

    (Teleborsa) – STMicroelectronics, colosso italo-francese dei semiconduttori, ha chiuso il terzo trimestre del 2024 con ricavi netti pari a 3,25 miliardi di dollari, pari a una diminuzione anno su anno del 26,6%. Anno su anno, le vendite nette a OEM e Distribuzione sono diminuite rispettivamente del 17,5% e del 45,4%. In termini sequenziali i ricavi netti sono aumentati dello 0,6%, in linea con il valore intermedio della guidance di ST. L’utile lordo è ammontato a 1,23 miliardi di dollari, pari a una flessione anno su anno del 41,8%. Il margine lordo del 37,8%, 20 punti base al di sotto del valore intermedio della guidance di ST, è diminuito di 980 punti base anno su anno, a causa principalmente del mix di prodotto e, in misura inferiore, del prezzo di vendita e di maggiori oneri da sottoutilizzo della capacità produttiva. L’utile netto e gli utili per azione dopo la diluizione sono diminuiti rispettivamente a 351 milioni di dollari e a 0,37 dollari rispetto a 1,09 miliardi di dollari e 1,16 dollari nello stesso trimestre dell’anno scorso.”I ricavi netti del terzo trimestre sono stati in linea con il punto intermedio della nostra guidance delle attività – ha commentato il CEO Jean-Marc Chery – I ricavi sono stati superiori alle nostre attese nella Personal Electronics, hanno riportato una flessione più contenuta nel settore Industrial e sono stati inferiori nell’Automotive. Il margine lordo del terzo trimestre, pari al 37,8%, è stato ampiamente in linea con il punto intermedio delle nostre previsioni delle attività. I ricavi netti dei primi nove mesi sono diminuiti del 23,5% anno su anno in tutti i segmenti rendicontabili, in particolare nel segmento Microcontrollers, che ha subito l’impatto di una debolezza perdurante del mercato Industrial. Il margine operativo è stato pari al 13,1% e l’utile netto è ammontato a 1,22 miliardi di dollari”.”Per quanto riguarda le previsioni sulle attività di ST per il quarto trimestre, ci aspettiamo, come valori intermedi, ricavi netti di 3,32 miliardi di dollari, corrispondenti a un calo anno su anno del 22,4% e a una crescita del 2,2% rispetto al trimestre precedente; il margine lordo è atteso intorno al 38%, con un impatto di circa 400 punti base dovuto agli oneri da sottoutilizzo della capacità produttiva – ha aggiunto – Il valore intermedio di queste previsioni si traduce in ricavi per l’anno 2024 di circa 13,27 miliardi di dollari, corrispondenti ad un calo anno su anno del 23,2%, nella fascia inferiore della forchetta indicata il trimestre precedente, e un margine lordo leggermente al di sotto di quello fornito in quella occasione. Basandoci sull’attuale portafoglio ordini e visibilità della domanda, ci attendiamo un calo dei ricavi fra il quarto trimestre 2024 e il primo trimestre 2025 ben al di sopra della normale stagionalità”.Dal 1° ottobre 2024 Lorenzo Grandi, Presidente e CFO, ha assunto ulteriori responsabilità, con un perimetro che ora comprende anche Supply Chain, Corporate Development and Integrated External Communication in aggiunta a Finance, Global Procurement, Digital Transformation and Information Technology, Enterprise Risk Management and Resilience. L’Executive Committee di ST rimane invariato e continua a riportare a Jean-Marc Chery. LEGGI TUTTO

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    Manovra, 29 novembre sciopero generale di Cgil e Uil: servono cambiamenti profondi

    (Teleborsa) – Cgil e Uil proclamano 8 ore di scioperogenerale, con manifestazioni territoriali, per venerdì 29 novembre. Lo hanno annunciato i segretari generali Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri, nel corso di una conferenza stampa. I due sindacati hanno deciso di scendere in piazza per chiedere di “cambiare” la manovra di bilancio, considerata del tutto “inadeguata a risolvere i problemi del Paese” e per rivendicare l’aumento del potere d’acquisto di salari e pensioni e il finanziamento di sanità, istruzione, servizi pubblici e politiche industriali. “Il Governo ci convoca la settimana prossima a cose già fatte. Chiediamo ci siano cambiamenti profondi e radicali dell’indirizzo di fondo della manovra, a partire da una seria riforma fiscale”, ha dichiarato Landini. “Questa manovra sta dentro la scelta politica del Governo di presentare un piano strutturale di bilancio (Psb) all’Europa, che vincola il Paese a sette anni di tagli di spesa pubblica – ha proseguito –. Per far quadrare i conti si può agire anche sulle entrate, che significa fare una riforma fiscale che è il contrario di quella che sta facendo il Governo senza discuterla con nessuno. Agire sulle entrate è la condizione per fare le scelte di politica economica di cui abbiamo bisogno”.Oltre alla manovra, a motivare lo sciopero “ci stanno due provvedimenti: il collegato al lavoro e il decreto sicurezza”, ha aggiunto.”Se il Governo dovesse accettare le nostre proposte siamo pronti a rivedere lo sciopero”, ha dichiarato Bombardieri. “Abbiamo studiato la manovra consegnata alle Camere. Le valutazioni che facciamo ci portano a proclamare una giornata di sciopero. Vorrei ricordare che è una giornata di sciopero che i lavoratori pagano di tasca propria”, ha sottolineato. “C’è una parte del Paese che soffre e le cose non sono rosee come racconta il Governo”, ha aggiunto il leader della Uil. Bisogna correggere l’impostazione della manovra con “interventi e misure strutturali”, ha aggiunto.Diverso l’atteggiamento della Cisl che ha polemizzato con Landini che durante la conferenza stampa ha citato il sindacato. “A Maurizio Landini, che nella conferenza stampa di oggi si è permesso di offendere la Cisl, consigliamo vivamente di rivestire i panni del sindacalista e di smetterla di fare da traino a un’opposizione politica che non ha davvero bisogno di collateralismi”, ha dichiarato il leader della Cisl, Luigi Sbarra, da Firenze a margine del Consiglio Generale della Cisl Toscana. “Si rischia in questo modo – ha spiegato – di fare una danno sia ai partiti sia alla rappresentanza sindacale, che perde di credibilità e di autonomia”. “Ci confronteremo martedì con il governo sui contenuti della legge di bilancio con serietà e responsabilità, senza pregiudizi e preclusioni ideologiche – ha aggiunto Sbarra –. Questo deve essere il compito del sindacato che non può avere governi amici e nemici, graditi o non graditi. Il confronto deve avvenire sempre sul merito riconoscendo risultati e avanzamenti rispetto alle rivendicazioni quando arrivano e opponendoci a scelte che contrastano con gli interessi delle persone che noi rappresentiamo”. LEGGI TUTTO

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    Stellantis, tavolo al Mimit il 14 novembre dopo il “no” di Elkann al Parlamento

    (Teleborsa) – Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, su indicazione del ministro AdolfoUrso, ha convocato il Tavolo Stellantis per giovedì 14 novembre a Palazzo Piacentini. Sono stati invitati a partecipare i rappresentanti dell’azienda, delle Regioni sede di stabilimenti produttivi, delle organizzazioni sindacali e dell’Anfia (Associazione Nazionale Filiera Italiana Automotive). È arrivata subito la risposta del governo dopo che ieri il presidente del gruppo automobilistico, John Elkann, aveva fatto sapere che non sarebbe andato in audizione in Parlamento ma che il confronto sarebbe proseguito con il Mimit, “in attesa della convocazione ufficiale presso la Presidenza del Consiglio”.”Non essendoci aggiornamenti dall’audizione dello scorso venerdì 11 ottobre da Lei stesso presieduta non abbiamo nulla da aggiungere rispetto a quanto già illustrato dall’amministratore delegato”, aveva spiegato in una lettera inviata al presidente della X Commissione, Alberto Gusmeroli, ringraziando lui e i parlamentari “per l’attenzione che stanno dedicando al settore dell’automotive e alle sue evoluzioni in Italia, in Europa e nel mondo”.Gusmeroli ha comunque fatto sapere che rinnoverà la richiesta di audizione del presidente di Stellantis, John Elkann. Il leader del suo partito e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, ha definito la decisione di Elkann una “vergognosa offesa alle istituzioni”. “Prima Stellantis prende i soldi e scappa all’estero, ora John Elkann diserta il Parlamento. La sua presenza è un obbligo, non solo morale, per rendere conto al Paese di una gestione scellerata nonostante gli enormi contributi pubblici – ha dichiarato in una nota –. La Lega ribadisce la propria solidarietà a tutti i lavoratori del gruppo Stellantis”. Anche i sindacati fanno pressione sul governo affinché venga convocato un tavolo a Palazzo Chigi. Su Stellantis e il settore auto “siamo in attesa di risposte da parte della presidente del consiglio e del ministro Adolfo Urso. Continuiamo a chiedere un incontro” a Palazzo Chigi, ha dichiarato il leader della Uil, Pierpaolo Bombardieri, in conferenza stampa. “La Fiat non c’è più da un po’ di anni e la famiglia Agnelli non comanda più. Non so se tutti se ne sono accorti e se lo sono messi in testa”, ha commentato invece il leader della Cgil, Maurizio Landini. LEGGI TUTTO

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    Padoan (Unicredit): non esiste board ottimale, bisogna avere a cuore la gestione del rischio

    (Teleborsa) – “La governance è per definizione in continuo cambiamento. Ci troviamo di fronte, da tempo, a un mondo in cui ci sono cambiamenti che non possiamo controllare, che determinano il fatto che chi si occupa di gestione delle imprese deve avere molto a cuore la gestione del rischio, che viene complicata dal fatto che compaiono rischi multipli”. Lo ha detto Pietro Carlo Padoan, presidente di Unicredit, in occasione dell’evento per i 20 anni di Nedcommunity, l’associazione italiana degli amministratori non esecutivi e indipendenti.C’è la necessità di “tradurre la valutazione qualitativa del rischio in quantitativa, per capire fino a che punto siamo in grado di valutare l’ambiente che cambia e gli effetti operativi”, ha aggiunto.Secondo Padoan, “il board è un team, il board non è la somma delle singole esperienze dei membri che ne fanno parte, ma è di più. Se questo non avviene, il board ha una capacità di impatto molto più basso”.”I board sono sempre espositi, e primo o poi se il team non funziona ti accorgi di averlo composto male – ha continuato – Il board deve essere composto da giocatori che giocano in ruoli diversi, ancora più importante oggi con gli stimoli delle nuove tecnologie. Non esiste un board ottimale, nemmeno quello delle imprese più facoltose, e bisogna essere sempre pronti a usare il capitale umano a disposizione”.Secondo il presidente di Unicredit, “il futuro è oggi particolarmente rilevante, perché le forze di cambiamento esogeno sono tante, veloci e potenti, con un grado di incertezza delle decisioni che è immensamente più elevato di quanto non fosse un po’ di tempo fa”. Parlando di uno scenario concreto, ha detto che “finché l’Unione europea non si darà istituzioni all’altezza delle sfide, il gap con gli Stati Uniti non diminuirà ma aumenterà”. LEGGI TUTTO

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    Caterpillar debole complice la trimestrale

    (Teleborsa) – Giornata incolore per Caterpillar, che mostra una variazione percentuale negativa dello 0,26% rispetto alla seduta precedente.La società ha registrato ricavi trimestrali in calo del 4% a 16,1 miliardi di dollari in linea con le stime di consensus, ma l’utile rettificato per azione è sceso da 5,52 a 5,17 dollari e ha deluso le attese degli analisti (5,34 dollari).A livello comparativo su base settimanale, il trend del gigante delle macchine movimento terra evidenzia un andamento più marcato rispetto alla trendline del Dow Jones. Ciò dimostra la maggiore propensione all’acquisto da parte degli investitori verso Caterpillar rispetto all’indice.Nel breve periodo, Caterpillar presenta una struttura in miglioramento, con area di resistenza vista a quota 394,1 USD e supporto a 373. I livelli operativi indicano un ampliamento della curva dai massimi di ieri, con le quotazioni che potrebbero spingersi fino all’importante area di resistenza stimata a quota 415,2. LEGGI TUTTO

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    Salvatore Rossi: CdA può diventare disfunzionale con challenge esagerata di alcuni

    (Teleborsa) – “Una delle prime cose che ho imparato entrando in TIM è il ruolo degli amministratori indipendenti, perchè TIM si è sempre fregiata – almeno negli ultimi due o tre consigli – del pennacchio di avere un sacco di amministratori dipendenti. Sono entrato a metà di una consiliatura dove c’erano 12 indipendenti su 15 totali, mentre nel CdA successivo erano 11 su 15, poi saliti a 13 con due dimissioni e sostituzioni”. Lo ha detto Salvatore Rossi, già direttore generale della Banca d’Italia e presidente dell’IVASS, in occasione dell’evento per i 20 anni di Nedcommunity, l’associazione italiana degli amministratori non esecutivi e indipendenti.”Per gli amministratori indipendenti, c’è un problema di definizione formale e un problema sostanziale di comportamento”, ha sostenuto. Sul secondo aspetto, Rossi ha detto che “il consigliere indipendente deve fare challenge, parola che nei miei 5 anni di vita in TIM ho sentito 1000 volte”.”I consiglieri indipendenti sanno fare migliore challenge, perchè hanno visione più ampia e competenze specifiche – ha detto Rossi – La sfida va portata all’amministratore delegato, che siede in consiglio e porta la croce di dover spiegare tutto e ai suoi collaboratori che sono il management. Aggiungo ai soci di maggioranza, nel presupposto che abbiano espresso l’AD e lo sostengano continuamente e ne abbiano fiducia. Gli indipendenti a questo servono nella sostanza”.Secondo l’ex presidente di TIM, “il problema maggiore sorge quando quel socio di maggioranza perde fiducia dell’amministratore delegato e diventa avversario, ma non ha la forza societaria sufficiente a rovesciarlo e sostituirlo. A quel punto gli fa una guerra spietata e se c’è un consigliere sensibile alle ragioni e interessi di quel socio può mettersi improvvisamente a fare una challenge esagerata, strumentale e pregiudiziale. Quello è veramente un problema perché, se succede, è una tragedia innanzitutto per il funzionamento del consiglio, che può diventare disfunzionale soprattutto se il consigliere non è uno solo ma sono di più”.”Capisco che questo problema in realtà nella stragrande maggioranza dei casi non si ha, perchè è piuttosto raro, ma non è impossibile sebbene piuttosto raro”, ha sottolineato.”Il problema è quando il socio di maggioranza relativa si mette a combattere contro l’AD; quando in consiglio c’è un indipendente meno indipendente di quello che dovrebbe essere, è un problema – ha ripetuto Rossi – Questo ho imparato in una grande azienda molto turbolenta, peraltro da 25 anni”. LEGGI TUTTO

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    AMD paga dazio con la guidance debole

    (Teleborsa) – Si muove in perdita Advanced Micro Devices, che è in forte flessione del 9,46% sui valori precedenti.Il produttore di chip di Sunnyvale ha chiuso il terzo trimestre complessivamente migliore rispetto alle attese, ma ha fornito una guidance debole: per il trimestre in corso, il gruppo prevede vendite intorno a 7,50 miliardi di dollari, contro i 7,54 miliardi del consensus. Nei tre mesi, AMD ha registrato un utili netti pari a 771 milioni, 47 centesimi per azione, rispetto ai 299 milioni, (18 centesimi per azione). Su base rettificata l’EPS è salito da 70 a 92 centesimi, in linea con le previsioni del mercato. I ricavi, invece, sono aumentati del 18% a 6,8 miliardi, contro i 6,7 miliardi del consensus. La tendenza ad una settimana della multinazionale statunitense produttrice di semiconduttori è più fiacca rispetto all’andamento del Nasdaq 100. Tale cedimento potrebbe innescare opportunità di vendita del titolo da parte del mercato.Tecnicamente, Advanced Micro Devices è in una fase di rafforzamento con area di resistenza vista a 152,7 USD, mentre il supporto più immediato si intravede a 148,7. A livello operativo si prevede un proseguimento della seduta all’insegna del toro con resistenza vista a quota 156,8. LEGGI TUTTO