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    PA, al via partnership tra Nomisma e Boom

    (Teleborsa) – Nomisma – società indipendente e punto di riferimento per studi settoriali e territoriali, ricerche economiche e intelligence di mercato, advisory strategico e servizi di consulenza – e BOOM, il knowledge e innovation Hub di CRIF, annunciano di aver avviato una partnership strategica finalizzata a progettare, sviluppare e implementare soluzioni a valore aggiunto per supportare la PA nel superare le quotidiane difficoltà gestionali grazie a un approccio innovativo e multidisciplinare. Il team dedicato affiancherà i committenti (di livello locale, nazionale o europeo) con soluzioni mirate e altamente personalizzate, pensate per ottimizzare le risorse a disposizione, operando in continuo adattamento ai cambiamenti di contesto e di esigenze degli utenti finali.Nello specifico, sin dalla sua fondazione Nomisma ha svolto attività di ricerca e consulenza per la Pubblica Amministrazione per tutti i livelli di Governo, dall’Ente Locale di piccola scala alla Commissione Europea, con l’obiettivo di innescare processi virtuosi di sviluppo, innovazione e cambiamento. Grazie a una solida esperienza maturata e a un approccio consolidato, ha sviluppato un’ampia gamma di servizi tecnici e di consulenza per la PA che spazia dai percorsi partecipati e di ascolto degli stakeholders ai progetti di riordino degli Enti Locali, dall’affiancamento strategico e operativo nell’ambito delle attività di programmazione e gestione di programmi e progetti alla redazione dei Piani di Sviluppo Territoriale, dal supporto nella definizione di modelli di gestione di beni pubblici oggetto di riqualificazione urbana fino alla valutazione delle politiche pubbliche relative all’ottimale realizzazione di un Programma o di un Piano.La partnership sottoscritta con BOOM consentirà di integrare i servizi offerti da Nomisma con percorsi di formazione mirati, funzionali allo sviluppo di strumenti e competenze all’avanguardia per trasformare in opportunità le sfide che la PA si trova ad affrontare quotidianamente. In particolare, grazie alle testimonianze di esperti e alla condivisione di best practice, i partecipanti potranno raccogliere spunti concreti e sviluppare competenze su temi di frontiera – tra i quali la digitalizzazione dei processi e dei servizi, l’applicazione dell’intelligenza artificiale e dell’IA generativa, la gestione dei fattori ESG – da applicare nella propria realtà.Per rispondere ad esigenze sempre più complesse, BOOM ha dato vita ad appuntamenti interattivi, i BOOM CIRCLE, progettati per offrire ai professionisti del settore pubblico l’opportunità di esplorare le competenze emergenti e i nuovi trend relativi all’innovazione, alle tecnologie, alla sostenibilità, alla cybersecurity, alle normative di riferimento.Nello specifico, alcuni dei diversi percorsi consulenziali e formativi dedicati alla PA nati dalla sinergia tra Nomisma e BOOM sono:ASCOLTO DEGLI STAKEHOLDERS – Definizione e messa a terra di percorsi di ascolto degli stakeholders selezionati (imprese, scuole, società partecipate, associazioni di categoria, ecc…) e solitamente preliminari alla definizione di progetti strategici, formativi o urbanistici.SOSTENIBILITÀ – Il percorso, che mette al centro il tema della sostenibilità, ha il duplice obiettivo di approfondire la gestione dei fattori ESG all’interno delle PA e di esplorare le ulteriori tematiche di interesse, tra le quali la Circular Economy e le modalità di implementazione di un processo di reporting ESG.AI E DATA DRIVEN BUSINESS – Il percorso esplora le principali tematiche del mondo dei dati. Nozioni e concetti di base sull’Artificial Intelligence e sui Big Data si affiancano all’approfondimento sulle modalità di utilizzo, sull’elaborazione e l’interpretazione dei dati stessi, con modelli strettamente legati al Data Management e alla Data Analysis.DIGITAL SKILLS – Partendo dalla compilazione di un assessment di autovalutazione, da estendere potenzialmente a tutta la popolazione aziendale, è possibile rilevare il livello di conoscenza delle principali Digital Skills e avviare un percorso formativo specifico. LEGGI TUTTO

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    Comer Industries, Alantra taglia target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – Alantra ha abbassato a 38 euro per azione (dai precedenti 39 euro) il target price su Comer Industries, società quotata su Euronext Milan e attiva nella progettazione e produzione di sistemi avanzati di ingegneria e soluzioni di meccatronica per la trasmissione di potenza, confermando la raccomandazione “Buy” visto l’upside del 13%.Gli analisti scrivono che Comer è stata in grado di mantenere un margine EBITDA resiliente nel 3Q24 nonostante le vendite siano crollate del 22% anno su anno a causa di una flessione del mercato di riferimento. Il margine EBITDA a 9 mesi si è attestato al 16,7%, rappresentando un’elevata redditività rispetto ai livelli storici, in mezzo a volumi ai minimi.Alantra prevede che le sfide del mercato persisteranno nel 4Q, mantenendo una visibilità limitata, in linea con le ultime prospettive Peer/OEM. Tuttavia, si aspetta che il gruppo confermi il suo margine EBITDA superiore al 16% su base FY (in linea con l’indicazione del management), grazie alle forti efficienze sui costi del gruppo, beneficiando al contempo di una solida generazione di FCF, sostenuta da investimenti in conto capitale di espansione effettuati nel 1H24 negli Stati Uniti.Considerati gli attuali venti contrari sia in AG che in Industrial, ha ridotto le stime sulle vendite FY24 del 5,5%, il che implica un -20% anno su anno nel 4Q24. Ha ridotto le vendite FY25 del 6,7%, prevedendo una crescita del fatturato del 3%, con un recupero back-end-loaded. Ha confermato le proiezioni di margine EBITDA, puntando al 17% entro il 2026 con una posizione di cassa netta rilevante di 81 milioni di euro, rafforzando la flessibilità del gruppo per accelerare M&A.(Foto: Towfiqu barbhuiya on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    USA, indice costo del lavoro +0,8% nel 3° trimestre

    (Teleborsa) – Decelera leggermente la crescita del costo lavoro negli Stati Uniti nel 3° trimestre del 2024. Secondo quanto rilevato dal Bureau of Labour Statistics (BLS), l’indice del costo del lavoro è salito dello 0,8% contro il +0,9% del consensus e dopo il +0,8% registrato il trimestre precedente.Nello stesso periodo le paghe ed i salari (che contano un 70% del costo complessivo) sono aumentati dello 0,8% contro il +0,9% del trimestre precedente. I costi per indennità (benefits) sono aumentati dello 0,8% contro il +1% dei tre mesi prima.(Foto: Saulo Mohana su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Elica, downgrade di Intermonte a Neutral con taglio TP

    (Teleborsa) – Intermonte ha abbassato a 1,90 euro per azione (dai precedenti 2,15 euro) il target price su Elica, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nella produzione di cappe e piani aspiranti da cucina, tagliando anche la raccomandazione sul titolo a “Neutral” da “Outperform”.Gli analisti evidenziano che ciò che ritengono più rilevante sono i primi messaggi sul 2025: ad oggi, il management non vede grandi segnali di ripresa della domanda di mercato, almeno nella prima parte dell’anno. Tuttavia, il lancio di nuovi prodotti e l’ampliamento della base clienti grazie all’ingresso dei prodotti Elica nei cataloghi di nuovi produttori di cucine rilevanti dovrebbero consentire un ulteriore miglioramento del posizionamento di mercato dell’azienda.Nonostante il taglio delle stime, Intermonte sottolinea che sebbene il 2025 dovrebbe rappresentare un anno di ribasso, la leva finanziaria dovrebbe rimanere pienamente sotto controllo e non costringerà l’azienda a rinunciare a investimenti che potrebbero rivelarsi necessari per migliorare ulteriormente la sua offerta di prodotti e il suo posizionamento di mercato.”Siamo fiduciosi che le nostre nuove stime possano rivelarsi solide e il rischio di ulteriori revisioni al ribasso potrebbe ora essere limitato, lasciando spazio per tornare in modo più costruttivo alla storia qualora dovessero presentarsi segnali di inversione di tendenza – si legge nella ricerca – Restiamo fiduciosi che le misure adottate dal management daranno i loro frutti una volta che la ripresa della domanda si materializzerà, con il ribasso limitato a nostro avviso da una posizione finanziaria che non desta particolari preoccupazioni”. LEGGI TUTTO

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    USA, a settembre spese personali +0,5% e redditi +0,3%

    (Teleborsa) – In aumento i redditi delle famiglie americane, così come le spese personali. Secondo il Bureau of Economic Analysis (BEA) degli Stati Uniti, i consumi personali (PCE) sono aumentati dello 0,5% a settembre 2024 rispetto al +0,3% del mese precedente e contro il +0,4% atteso dagli analisti.I redditi personali hanno registrato un incremento dello 0,3%, più del +0,2% del mese precedente e uguale al +0,3% stimato dal consensus.Il PCE price index core, una misura dell’inflazione, evidenzia una variazione positiva dello 0,3% su mese (rispetto al +0,2% registrato il mese precedente) in linea con le stime di mercato e del 2,7% su anno, sopra il +2,6% atteso e uguale al +2,7% di agosto. LEGGI TUTTO

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    Intesa, Messina: obiettivo di utile aumentato per elevato potenziale di redditività organica

    (Teleborsa) – “I risultati dei primi nove mesi del 2024 confermano Intesa Sanpaolo leader a livello europeo: il valore di Borsa raggiunto ci colloca nello stesso raggruppamento di BNP Paribas e Santander, banche con una dimensione di bilancio ben superiore alla nostra”. Lo ha affermato Carlo Messina, CEO di Intesa Sanpaolo, commentando i risultati dei primi nove mesi dell’anno.”Nel 2024 contiamo di conseguire un utile netto superiore a 8,5 miliardi di euro, frutto di significative azioni volte a una ulteriore sostenibilità dei risultati, mentre l’obiettivo di utile netto per l’esercizio 2025 è stato aumentato a circa 9 miliardi di euro, grazie all’elevato potenziale della nostra banca di sviluppare la redditività in via organica”, ha aggiunto.”Il contesto relativo ai tassi di interesse è in evoluzione, potremo tuttavia affrontarlo con successo grazie alla significativa diversificazione del nostro business model e al risparmio che ci affidano famiglie e imprese che al 30 settembre 2024 ammonta a circa 1.400 miliardi, in crescita di oltre 135 miliardi dal 30 settembre 2023 – ha detto Messina – Siamo i primi nell’Eurozona per crescita dei ricavi e nel rapporto tra commissioni e attività assicurativa rispetto al totale dei ricavi”.Secondo il CEO, la forza del gruppo “è rappresentata altresì da circa 17.000 professionisti – che diventeranno 20.000 entro il 2027 – dedicati alla consulenza nel risparmio gestito. Abbiamo identificato 100 miliardi di euro di attività finanziarie dei clienti in grado di dare impulso alla crescita del risparmio gestito. La creazione di un presidio unitario delle attività del wealth management ne favorisce la crescita e la semplificazione operativa delle fabbriche prodotto”.Inoltre, “la forte attenzione ai costi – a fronte della crescita degli investimenti tecnologici – ci permette di raggiungere il miglior risultato di sempre in termini di cost/income pari al 39,1%. Il flusso ai minimi storici degli NPL porta il costo del rischio annualizzato a 25 punti base, accompagnato da un aumento delle coperture”.”La robusta generazione di capitale ci rafforza ulteriormente: il CET1 ratio al 30 settembre è pari al 13,9%. Il significativo eccesso di capitale ci pone nelle condizioni di valutare ulteriori significative distribuzioni di risorse agli azionisti”. LEGGI TUTTO

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    Borse europee negative con dati inflazione misti. Focus sulle trimestrali

    (Teleborsa) – Tutti negativi gli indici di Piazza Affari e degli altri principali listini europei, con l’attenzione degli investitori che rimane sulla stagione delle trimestrali e sui tanti dati macroeconomici odierni. In Francia ad ottobre il CPI armonizzato ha segnato una variazione, in linea con le attese, di +1,5% a/a da +1,4% precedente; in Germania a settembre le vendite al dettaglio hanno registrato un significativo incremento di +1,2% m/m; in Italia, l’inflazione è risalita al +0,9% su anno a ottobre spinta dagli alimentari; in Eurozona, l’inflazione è aumentata più delle attese al 2% su anno a ottobre.Come ampiamente atteso, la Bank of Japan (BoJ) ha lasciato i tassi fermi allo 0,25%, mentre la BCE – nel suo Bollettino economico – ha affermato che i rischi per la crescita economica restano orientati verso il basso e che il processo di disinflazione è ben avviato.Tanti spunti dal settore bancario, BNP Paribas ha segnalato un terzo trimestre in crescita grazie all’investment banking, Societe Generale ha annunciato cambi al top management dopo un terzo trimestre in forte crescita, ING ha stabilito una distribuzione da 2,5 miliardi di euro dopo un terzo trimestre sopra le attese, BBVA ha registrato un utile record di 7,62 miliardi di euro nei 9 mesi trainato da Messico e Spagna.L’Euro / Dollaro USA mantiene la posizione sostanzialmente stabile su 1,087. Lieve calo dell’oro, che scende a 2.780,8 dollari l’oncia. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) è sostanzialmente stabile su 69,05 dollari per barile.Migliora lo spread (differenziale tra il rendimento del BTP e quello del Bund tedesco), scendendo a +123 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 3,66%.Tra gli indici di Eurolandia discesa modesta per Francoforte, che cede un piccolo -0,46%, pensosa Londra, con un calo frazionale dello 0,68%, e preda dei venditori Parigi, con un decremento dello 0,89%.Il listino milanese continua la seduta poco sotto la parità, con il FTSE MIB che lima lo 0,30%, portando avanti la scia ribassista di tre cali consecutivi, avviata martedì scorso; sulla stessa linea, in lieve calo il FTSE Italia All-Share, che continua la giornata sotto la parità a 36.500 punti. In lieve ribasso il FTSE Italia Mid Cap (-0,41%); sulla stessa tendenza, in discesa il FTSE Italia Star (-0,73%).In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo Stellantis (+2,14%), Nexi (+1,26%), Intesa Sanpaolo (+0,77%) e Saipem (+0,74%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Campari, che continua la seduta con -3,45%. Si concentrano le vendite su Amplifon, che soffre un calo del 2,66%. Vendite su ERG, che registra un ribasso del 2,53%. Seduta negativa per STMicroelectronics, che mostra una perdita dell’1,96%.Tra i protagonisti del FTSE MidCap, Fincantieri (+2,93%), MFE B (+2,21%), BFF Bank (+1,54%) e MFE A (+1,01%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Juventus, che continua la seduta con -5,03%. Sotto pressione Philogen, che accusa un calo dell’1,97%. Scivola Rai Way, con un netto svantaggio dell’1,86%. In rosso SOL, che evidenzia un deciso ribasso dell’1,81%. LEGGI TUTTO

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    Intesa alza guidance su utile 2025 a 9 miliardi. CdA delibera acconto dividendo

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo ha chiuso i primi nove mesi del 2024 con un utile netto pari a 7,2 miliardi di euro e previsto a oltre 8,5 miliardi nell’intero anno tenendo conto delle azioni gestionali del quarto trimestre per l’ulteriore rafforzamento della sostenibilità futura dei risultati del Gruppo, che contribuiscono all’utile netto del 2025 previsto a circa 9 miliardi.Le azioni gestionali includono l’accelerazione del ricambio generazionale nel quadro della trasformazione tecnologica. In particolare, a ottobre è stato firmato l’accordo sindacale che prevede, entro il 2027, 4.000 uscite volontarie e, entro il primo semestre 2028, 3.500 assunzioni di giovani, di cui 1.500 come Global Advisor per le attività commerciali nella rete in particolare nel Wealth Management & Protection, dal quale derivano oneri nell’ordine dei 500 milioni di euro al lordo di imposte e 350 milioni al netto da contabilizzare nel quarto trimestre 2024.Il conto economico consolidato dei primi nove mesi 2024 registra interessi netti pari a 11.917 milioni di euro, in crescita dell’ 11,5% rispetto ai 10.691 milioni dei primi nove mesi 2023. Le commissioni nette sono pari a 6.970 milioni di euro, in aumento del 7,9% rispetto ai 6.461 milioni dei primi nove mesi 2023La banca segnala un “significativo” ritorno cash per gli azionisti: 5 miliardi di euro di dividendi maturati nei nove mesi (che si aggiungono al buyback pari a 1,7 miliardi di euro concluso a ottobre 2024), di cui 3 miliardi in distribuzione come acconto dividendi a novembre.Per quanto riguarda la tecnologia, segnala un apporto aggiuntivo al risultato corrente lordo 2025 pari a circa 500 milioni di euro, non previsti nel Piano di Impresa 2022-2025. Al suo interno, guardando ai nuovi canali digitali, Isybank è responsabile di un apporto aggiuntivo di circa 200 milioni di euro al risultato corrente lordo entro il 2025 – non previsti nel Piano di Impresa (oltre 400.000 nuovi clienti (non di Intesa Sanpaolo) già acquisiti e circa 350.000 clienti (di Intesa Sanpaolo) già trasferiti); Fideuram Direct, la piattaforma di Wealth Management digitale per il Private Banking, con circa 150.000 clienti nel 2025 (circa il 20% dell’attuale clientela di Fideuram), può già contare circa 74.200 clienti e 2,84 miliardi di euro di attività finanziarie della clientela.A fine settembre 2024, l’incidenza dei crediti deteriorati sui crediti complessivi è pari all’ 1,1% al netto delle rettifiche di valore e al 2,2% al lordo. Il Common Equity Tier 1 ratio è risultato pari al 13,9%, senza considerare circa 120 centesimi di punto di beneficio derivante dall’assorbimento delle imposte differite attive (DTA), di cui circa 20 nell’orizzonte compreso tra il quarto trimestre 2024 e il 2025.Il CdA ha deliberato la distribuzione di 17 centesimi di euro per azione, al lordo delle ritenute di legge, come acconto dividendi a valere sui risultati del 2024 (per un totale di 3.027 milioni di euro). L’acconto dividendi verrà messo in pagamento il 20 novembre 2024 (con stacco cedole il 18 novembre e record date il 19 novembre). L’acconto dividendi per azione, rapportato al prezzo di riferimento dell’azione registrato ieri, corrisponde a un rendimento (dividend yield) pari al 4,3%.L’attuazione del Piano di Impresa 2022-2025 procede “a pieno ritmo”, con una prospettiva di utile netto per il 2024 a oltre 8,5 miliardi di euro (con interessi netti a oltre 15,5 miliardi di euro) e per il 2025 a circa 9 miliardi di euro. Ulteriore distribuzione per il 2024 da quantificare quando verranno approvati i risultati annuali, ulteriori distribuzioni future da valutare anno per anno. LEGGI TUTTO