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    Maire vola in Borsa su avvio copertura Jefferies con “buy”

    (Teleborsa) – Grande giornata per Maire Tecnimont, che sta mettendo a segno un rialzo del 9,58%in Borsa, sulla scia dell’avvio della copertura da parte di Jefferiescon un “buy”. Ad innescare gli acquisti è soprattutto l’indicazione di un Target Price piuttosto alto di 10 euro per azione, che offre un potenziale upside di circa il 40%.Gli analisti ricordano che la forte crescita del portafoglio “tradizionale” e lo slancio verso la transizione energetica grazie alle recenti acquisizioni sono gli elementi trainanti il piano strategico decennale, che punta a portare l’EBITDA ad 1 miliardo di euro e garantire un dividendo che offre un rendimento fra i più alti del settore. A ciò, si aggiunge il fatto che il titolo tratta a sconto rispetto ai suoi competitors. Comparando l’andamento del titolo con il FTSE Italia All-Share, su base settimanale, si nota che il gruppo operante nel Licensing, Servizi di Engineering, Procurement & Construction mantiene forza relativa positiva in confronto con l’indice, dimostrando un maggior apprezzamento da parte degli investitori rispetto all’indice stesso (performance settimanale +8,83%, rispetto a +2,37% dell’indice azionario italiano).Il quadro tecnico di Maire Tecnimont suggerisce un’estensione della linea ribassista verso il pavimento a 7,533 Euro con tetto rappresentato dall’area 8,088. Le previsioni sono per un prolungamento della fase negativa al test di nuovi minimi individuati a quota 7,177. LEGGI TUTTO

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    Spese obbligate, Unc: “Ridurre carico fiscale ai meno abbienti”

    (Teleborsa) – “Per rilanciare i consumi delle famiglie, che rappresentano il 60% del Pil, urge ridare capacità di spesa ai ceto meno abbienti. Con un debito pubblico che sta raggiungendo i 3mila miliardi non possiamo pensare di ridurre il carico fiscale a tutti, ma dobbiamo concentrare le poche risorse disponibili sugli italiani che faticano ad arrivare a fine mese, sia per un fatto di equità, sia per una ragione economica, dato che il primo quintile della popolazione, ossia il 20% più povero, ha una propensione marginale al consumo che è doppia rispetto all’ultimo quintile, ossia al 20% della popolazione più benestante”. È quanto afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando l’analisi dell’Ufficio Studi di Confcommercio sulle spese obbligate delle famiglie italiane tra il 1995 e il 2024. Secondo Confcommercio le spese obbligate sono pari al 41,8% dei consumi delle famiglie e occorre accorpare le aliquote Irpef riducendo il carico fiscale.”Se si riducono le tasse anche a chi non ha comunque problemi a spendere, gli effetti sul Pil saranno minimi. Serve poi – prosegue Dona – una legge sulla concorrenza completamente rinnovata rispetto a quella presentata dal Governo e che abbia come scopo quello di ridurre le spese obbligate degli italiani, aumentando la concorrenza in quei settori”. LEGGI TUTTO

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    Eurozona: massa monetaria M3 cresce meno del previsto, prestiti in linea

    (Teleborsa) – Cresce meno del previsto la massa monetaria M3 nell’Eurozona nel mese di luglio 2024. La variazione annualizzata dell’aggregato M3, rilevata mensilmente dalla Banca Centrale Europea (BCE), si attesta infatti a +2,3%, dopo il +2,2% del mese precedente, e si confronta con il +2,7% atteso dagli analisti. La crescita dei prestiti al settore privato, in particolare i prestiti alle famiglie, si assesta a +0,5%, in linea con le attese, dopo il +0,3% di giugno, mentre i prestiti alle imprese non finanziarie salgono dello 0,6% dopo il +0,7% del mese precedente. LEGGI TUTTO

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    Enac: al via i lavori della 14esima Air Navigation Conference ICAO

    (Teleborsa) – La delegazione italiana guidata dal presidente Enac, Pierluigi Di Palma, e composta dal direttore generale Enac Alessio Quaranta, dal vicedirettore generale Enac Fabio Nicolai e dal rappresentante permanente dell’Italia presso l’ICAO, Amb. Sergio Martes, ha partecipato alla quattordicesima edizione dell’Air Navigation Conference, organizzata a Montreal presso la sede dell’ICAO, che si concluderà il 6 settembre. Nel corso della Conferenza, dal tema “Performance Improvement Driving Sustainability”, verranno condotte discussioni tecniche volte alla definizione di una serie di raccomandazioni nei settori della navigazione aerea e della sicurezza da sottoporre al Consiglio ICAO. L’obiettivo – fa sapere Enac in una nota – è raggiungere un consenso globale sulle iniziative di miglioramento delle prestazioni che consentiranno all’ICAO, agli Stati membri e all’industria di affrontare le sfide ambientali e l’evoluzione delle operazioni e delle tecnologie aeronautiche.Nel corso della prima giornata, Di Palma, capo Delegazione, è intervenuto a supporto del documento “Need for a global framework for aviation safety data and intelligence management”, presentato nel corso dei lavori dalla Commissione europea, evidenziando che la definizione di un framework globale per la gestione dei dati e dell’intelligence, basato sull’aggregazione delle informazioni provenienti da diverse iniziative regionali, è fondamentale per colmare eventuali lacune informative e incrementare i livelli di safety dell’aviazione.I lavori della prima giornata sono stati preceduti dal primo Coordinamento europeo, presieduto da Quaranta, in qualità dipPresidente ECAC, con la partecipazione della Commissione europea e dei rappresentanti degli Stati membri dell’ECAC, per definire le priorità e le linee guida europee da seguire nel corso della Conferenza.Completano la delegazione italiana Marco Silanos, vice rappresentante permanente dell’Italia presso l’ICAO, Yonara Capitani della Direzione Relazioni Istituzionali e Comunicazione, Donato Corrado, funzionario Enac presso la Rappresentanza italiana all’ICAO e Francesco Maria Bartimmo della Direzione Generale per gli aeroporti, il trasporto aereo e i servizi satellitari del MIT. LEGGI TUTTO

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    Euronext lancia tre contratti spread su materie prime agricole

    (Teleborsa) – Euronext ha annunciato oggi il lancio di tre contrattispread sulle materie prime agricole. I contratti di spread sono contratti future che hanno come sottostante un differenziale di prezzo tra due prodotti diversi, e in questo caso due future su materie prime agricole (grani, mais, ecc). I contratti spread inizieranno a essere negoziati dal ??14 ottobre 2024.I tre contratti spread hanno i seguenti prodotti sottostanti: Futures Euronext Milling Wheat n.2 vs Futures CBOT sul grano; Futures Euronext Milling Wheat no.2 vs Futures Grano CBOT KC HRW; Futures Euronext Milling Wheat no.2 vs Futures Euronext MaisPer ciascun contratto saranno previste quattro scadenze all’anno (marzo, maggio, settembre e dicembre). Al momento del lancio, saranno disponibili per la negoziazione cinque scadenze, da dicembre 2024 a dicembre 2025.Sino ad ora, i trader dovevano negoziare separatamente i diversi contratti futures, eseguendo una strategia di spread in due operazioni inverse su ciascun contratto definitivo. – spiega una nota – I contratti spread lanciati da Euronext consentiranno invece agli investitori ed agli hedger di eseguire una strategia di spread in una sola operazione, apportando vantaggi significativi in termini di riduzione di costi e rischi di esecuzione di due contratti diversi o rischi legati alla trattazione in valute differenti. LEGGI TUTTO

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    Air France-KLM completa acquisizione partecipazione del 19,9% di SAS

    (Teleborsa) – Il gruppo Air France-KLM ha completato con successo l’acquisizione di una quota del 19,9%di SAS AB, compagnia aerea di bandiera scandinava. Questa operazione – ricorda una nota – fa seguito al ricevimento delle approvazioni antitrust in Europa e negli Stati Uniti.Parallelamente alla transazione, Air France-KLM e SAS hanno firmato accordi di interline e codeshare di vasta portata per collegare i loro hub e reti. Questi accordi, che coprono i reciproci programmi fedeltà, entreranno in vigore già dal 1° settembre 2024. Lo stesso giorno, SAS entrerà a far parte dell’alleanza Skyteam, di cui Air France e KLM sono membri fondatori.”Siamo lieti di aver completato questa transazione strategica. – ha dichiarato Benjamin Smith, CEO del gruppo Air France-KLM – SAS rafforzerà la presenza del Gruppo nei mercati scandinavi. I clienti di SAS, Air France e KLM avranno ora un numero maggiore di destinazioni tramite codeshare. Skyteam otterrà immediatamente un nuovo membro strategico”.Questa transazione è stata conclusa dal gruppo Air France-KLM nell’ambito di un consorzio di investitori di cui fanno parte anche Castlelake L.P. per conto di alcuni fondi o affiliati, Lind Invest ApS e lo Stato danese. I membri del consorzio detengono ora di fatto una partecipazione complessiva dell’86,4% nel capitale sociale della riorganizzata SAS AB, avendo investito 1,2 miliardi di dollari nella società, sottoscrivendo 475 milioni di dollari di azioni ordinarie e acquistando 725 milioni di dollari di titoli convertibili garantiti senior.Il gruppo Air France-KLM ha investito complessivamente 144,5 milioni di dollari in SAS AB, sottoscrivendo 109,5 milioni di dollari di azioni ordinarie e acquistando 35, milioni di dollari di titoli convertibili senior garantiti. Tra i membri del Consorzio sono state concordate disposizioni specifiche in base alle quali la partecipazione di Air France-KLM potrebbe aumentare in modo tale che la compagnia francese possa diventare un azionista di controllo, dopo un minimo di due anni, subordinatamente, tra l’altro, a determinate condizioni normative e performance finanziaria. LEGGI TUTTO

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    Spese obbligate, Confcommercio: “Nel 2024 si mangiano il 41,8% dei consumi delle famiglie”

    (Teleborsa) – Complici anche le spinte inflazionistiche, l’incidenza delle spese obbligate sui bilanci familiari rimane elevata: per il 2024, infatti, la quota di queste spese sul totale dei consumi delle famiglie sfiora il 42%, con un incremento di oltre 5 punti dal 1995 ad oggi. Quota che non sembra destinata a tornare al livello pre-Covid pari a circa il 40%. Su un totale di circa 21.800 euro pro capite di consumi all’anno, oltre 9mila euro se ne vanno per il complesso delle spese obbligate (348 euro in più rispetto al 2019). Tra queste spese, a farla da padrone è la voce abitazione (4.830 euro), al cui interno un peso rilevante – anche se costantemente in calo dal 1995 ad oggi – viene dall’aggregato energia, gas e carburanti con 1.721 euro. Ad amplificare la dimensione e, quindi, il peso delle spese obbligate è anche la dinamica dei prezzi che mostra una notevole difformità rispetto a quella degli altri beni e servizi: tra il 1995 e il 2024, infatti, l’indice di prezzo degli obbligati (+122,7%) è cresciuto più del doppio rispetto a quello dei beni commercializzabili (+55,6%), dinamica influenzata anche da un deficit di concorrenza tra le imprese fornitrici di beni e servizi obbligati. Questi, in sintesi, i principali risultati che emergono da un’analisi dell’Ufficio Studi di Confcommercio sulle spese obbligate delle famiglie italiane tra il 1995 e il 2024.”Le spese obbligate, soprattutto quelle legate all’abitazione, penalizzano sempre di più i bilanci delle famiglie e di conseguenza riducono i consumi. Consumi che sono la principale componente della domanda interna. Per sostenerli occorre confermare l’accorpamento delle aliquote Irpef e ridurre progressivamente, e in modo strutturale, il carico fiscale” commenta il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli.Le spese obbligateIl messaggio chiaro che emerge dalle elaborazioni (e dalle stime riferite al 2024) – spiega Confcommercio – è che a causa di prezzi fortemente crescenti e di quantità che si riducono meno che proporzionalmente, l’aggregato delle spese obbligate occupa quote crescenti del bilancio familiare. E, cosa alquanto preoccupante, non sembra si ritornerà al 40% circa del 2019. Rispetto alla scorsa edizione della nota (14 luglio 2023) la valutazione della quota delle spese obbligate per il 2023 passa dal 41,5% all’attuale 42,2%, con una moderata riduzione, comunque al 41,8%, per il 2024.Potendo, poi, immaginare, nell’orizzonte del prossimo biennio, un ritorno dei servizi commercializzabili oltre il 21% grazie ai turismi attivi (italiani in Italia e stranieri in Italia), si capisce che – evidenzia l’analisi – lo spazio per i beni commercializzabili, quelli che in larga parte passano dai negozi fisici, è destinato a ridursi ulteriormente. Le strutture commerciali che producono servizi di prossimità nelle nostre città, e soprattutto nei centri storici, saranno ancora di più sotto pressione, tenuto conto anche del continuo sviluppo del commercio online che prevediamo si rafforzerà ulteriormente.I consumi di obbligati a prezzi costanti si riducono per varie componenti, a cominciare dall’energia. Certo, gli obbligati coprono anche esigenze fondamentali delle famiglie, come la sanità. Si capisce che dentro l’aggregato si muovono tendenze di lungo termine come l’invecchiamento della popolazione italiana, fenomeno senz’altro positivo e benvenuto, ma che domanda investimenti e governance strutturale perché spese come quelle sanitarie o per l’abitazione non siano precluse ad alcuno.I prezzi dei consumi obbligatiPermangono problemi di offerta. In particolare, di concorrenza tra imprese che offrono beni e servizi che fanno parte dell’aggregato dei consumi obbligati. Le dinamiche di lungo termine sono inequivocabili: pure al netto di importanti fenomeni sociali e demografici – famiglie più piccole, crescita dei metri quadrati di abitazione disponibili pro capite, invecchiamento in buona salute della popolazione anziana – resta il fatto che il deflatore degli obbligati in trent’anni è cresciuto molto più del doppio di quanto sia aumentato l’indice di prezzo per i beni commercializzabili. Sul benessere economico – o sul disagio sociale, cambiando il segno all’effetto – questo fenomeno ha avuto certamente un impatto significativo, quando, per chi e quanto ha ridotto la libertà di scelta sui consumi. LEGGI TUTTO

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    Ucraina, si teme un incidente nucleare nella regione di Kursk

    (Teleborsa) – Il direttore generale dell’Aiea (Agenzia internazionale per l’energia atomica), Rafael Mariano Grossi, “c’è il pericolo di un incidente nucleare nella regione di Kursk”, nel sud della Russia, a causa degli scontri seguiti all’incursione militare ucraina. Nel corso di una conferenza stampa dopo aver ispezionato di persona la centrale nucleare di Kursk, Grossi ha spiegato che l’impianto nucleare ”sta lavorando quasi in condizioni quasi normali” ma ”insieme ai colleghi russi analizzeremo come evitare un incidente nucleare”, perché ”c’è il rischio di un incidente nucleare nella regione di Kursk”.Avendo ”visto le conseguenze dell’attività militare vicino alla centrale”, ha aggiunto Grossi, che proprio ”le azioni militari vicino all’impianto rappresentano un pericolo per la sua sicurezza”. ”Prematuro”, ha però sottolineato, ”paragonare la situazione a Kursk a quella a Chernobyl”.Dopo Kursk, l’Ucraina va all’attaco di Belgorod. Colpite tre località al confine con l’Ucraina. A darne notizia è stato direttamente il governatore di Belgorod, Vyacheslav Gladkov. Su Telegram il governatore ha riferito di un magazzino danneggiato da bombardamenti a Petrovka, di un’auto danneggiata a Novoye da un ordigno lanciato da un drone e di un negozio in fiamme a Golovchino dopo l’esplosione di un “drone kamikaze”. Non sono state segnalate vittime.Nel frattempo, nuovo massiccio attacco di missili e droni sul territorio dell’Ucraina da parte della Russia. Dopo l’attacco avvenuto tra domenica e lunedì Mosca ha lanciato missili nelle prime ore del mattino di martedì provocando un allarme aereo in tutto il Paese. LEGGI TUTTO