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    Salario minimo, Calderone: “Chi lo sposa rinuncia a proprio ruolo”

    (Teleborsa) – “Guardare ai contratti significa fare una scelta di campo. Il valore è dare dignità agli accordi, al mandato di rappresentanza attraverso contratti collettivi che facciano la differenza. La Cisl è un’eccezione nel momento in cui qualcuno ha fatto una scelta inversa, sposando il salario minimo per legge”. Lo ha detto la ministra del Lavoro, Marina Calderone, intervenendo all’assemblea dei quadri e delegati della Cisl e sottolineando che sposare il salario minimo per legge “vuol dire accettare di vedere derubricato il proprio ruolo a una norma che risolve il problema fino a un certo punto”. Calderone ha aggiunto che “è importante promovere la contrattazione di qualità e di prossimità”. “Viviamo in una stagione complessa” e “siamo consapevoli di giocare partite importanti e doverci confrontare con grandi trasformazioni in atto – ha detto Calderone –. Dobbiamo guardare il futuro con gli occhiali giusti la partecipazione diventerà presto legge dello Stato, attuando l’articolo 46 della Costituzione. C’è necessità di far diventare norma questo processo”. LEGGI TUTTO

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    Rekeep, Moody’s migliora outlook a stabile su rifinanziamento debito

    (Teleborsa) – Moody’s ha cambiato l’outlook su Rekeep, principale player italiano attivo nell’integrated facility management, da negativo a stabile. Contemporaneamente, ha confermato il corporate family rating (CFR) “B3” di Rekeep e il probability of default rating (PDR) “B3-PD”. Ha anche assegnato un nuovo rating “B3″ per le obbligazioni senior garantite da 350 milioni di euro con scadenza ad agosto 2029 che saranno emesse da Rekeep.I proventi derivanti dalla proposta emissione di nuove obbligazioni da 350 milioni di euro, insieme alla liquidità in bilancio, saranno utilizzati per rimborsare le obbligazioni in circolazione da 370 milioni di euro e pagare i costi di transazione.”L’azione di rating riflette la nostra aspettativa che Rekeep rifinanzierà con successo le obbligazioni in circolazione e quindi estenderà il profilo di scadenza del suo debito e che la società ridurrà progressivamente la sua leva finanziaria nei prossimi 12-18 mesi mantenendo il free cash flow rettificato (FCF) a livelli di break even”, afferma Sarah Nicolini, lead analyst di Moody’s per Rekeep. LEGGI TUTTO

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    Wall Street poco mossa dopo intervento Powell. Bene Coca Cola dopo i conti

    (Teleborsa) – Wall Street è poco mossa dopo l’audizione del presidente della Federal Reserve Jerome Powell al Banking Committee del Senato. Il numero uno della banca centrale statunitense ha detto che “l’economia è complessivamente forte” e che non bisogna “avere fretta di modificare la nostra posizione politica”.In risposta alle domande sui tassi dei mutui che rimangono elevati, Powell ha affermato che non c’era modo di sapere quando questi o altri tassi a lungo termine controllati dal mercato potrebbero diminuire. “Non so quando ciò accadrà”, ha affermato, osservando che i rendimenti obbligazionari a lungo termine cambiano non solo a causa della politica della Fed, ma anche delle aspettative sull’inflazione futura, sul debito federale degli Stati Uniti e su altri fattori.Domani Powell parlerà di nuovo alla Camera, sempre nell’ambito della sua audizione semestrale, quando saranno anche diffusi i dati sui prezzi al consumo per il mese di gennaio.Per quanto riguarda le trimestrali, Coca-Cola ha registrato una trimestrale sopra le attese con ricavi annuali a 47 miliardi di dollari; S&P Global ha messo a segno una trimestrale sopra le attese con un utile rettificato annuale a 4,9 miliardi di dollari; Carlyle ha comunicato utili distribuibili sotto le attese e AUM a 441 miliardi di dollari; Shopify ha registrato ricavi in aumento a 8,9 miliardi di dollari nel 2024Sul sentiment degli investitori continuano a pesare le tensioni commerciali internazionali. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha firmato doppi ordini esecutivi che impongono dazi del 25% sulle importazioni di acciaio e alluminio, cancellando le precedenti eccezioni per alleati come Canada, Messico, Corea del Sud e altri che erano state messe in atto durante l’amministrazione Biden. Si cerca di capire ora se Trump darà seguito alla minaccia di imporre tariffe reciproche martedì o mercoledì.Guardando ai principali indici di Wall Street, il Dow Jones si attesta sui valori della vigilia a 44.514 punti; sulla stessa linea, rimane ai nastri di partenza l’S&P-500 (New York), che si posiziona a 6.060 punti, in prossimità dei livelli precedenti. Poco sotto la parità il Nasdaq 100 (-0,3%); pressoché invariato l’S&P 100 (+0,06%).Energia (+1,45%) e materiali (+0,71%) in buona luce sul listino S&P 500. Tra i peggiori della lista dell’S&P 500, in maggior calo i comparti beni di consumo secondari (-1,29%) e telecomunicazioni (-0,46%).Tra le migliori Blue Chip del Dow Jones, Intel (+7,61%), Coca Cola (+3,74%), Apple (+2,78%) e IBM (+1,92%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Salesforce, che ottiene -1,57%. Discesa modesta per Amazon, che cede un piccolo -1,19%. Pensosa Walt Disney, con un calo frazionale dell’1,03%. Tentenna Wal-Mart, con un modesto ribasso dello 0,80%.Tra i protagonisti del Nasdaq 100, Intel (+7,61%), Globalfoundries (+6,07%), ON Semiconductor (+2,95%) e Apple (+2,78%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Marriott International, che prosegue le contrattazioni a -5,72%. Pessima performance per Tesla Motors, che registra un ribasso del 4,92%. Sessione nera per Walgreens Boots Alliance, che lascia sul tappeto una perdita del 4,64%. Seduta negativa per Constellation Energy, che mostra una perdita del 3,08%. LEGGI TUTTO

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    Directa SIM abbandona il progetto Private Banking: focus su attività core

    (Teleborsa) – Il CdA di Directa SIM, società attiva nel trading online e quotata su Euronext Growth Milan, ha deliberato di concludere lo sviluppo del progetto “Private Banking” per concentrare tutte le proprie risorse sulle attività “core” degli investimenti online, col fine di potenziarne l’offerta futura all’interno del nuovo scenario competitivo.La decisione – si legge in una nota – è stata presa a seguito degli ottimi risultati dell’anno 2024 e dei mutamenti intervenuti sul mercato degli investimenti online, caratterizzati da un interesse crescente della clientela e da una nuova fase di attenzione anche da parte di nuovi operatori. Tale decisione segue l’approvazione, nel dicembre scorso, di un nuovo piano commerciale articolato in una serie di progetti mirati a rafforzare la crescita e l’innovazione di prodotti e servizi.”Siamo consapevoli e orgogliosi di essere un punto di riferimento per la comunità degli investitori autonomi in Italia – ha detto l’AD Andrea Busi – I servizi online sono ciò che da trent’anni ci contraddistingue come pionieri e costanti innovatori di questo settore. La decisione di concentrarci su questi servizi è la dimostrazione del nostro impegno per rimanere il punto di riferimento e crescere in questo segmento, caratterizzato da una fase di cambiamento e di forte espansione”.Directa aveva annunciato l’intenzione di lanciare una divisione Private Banking a fine 2021 sotto la guida di Giancarlo Marino, che ad agosto 2023 è poi uscito dalla società. Nel frattempo è avvenuto anche un avvicendamento al vertice, con Andrea Busi che ha sostituito Vincenzo Tedeschi come AD a marzo 2024. Nei piani diffusi a inizio 2022, Directa puntava a un target di masse a 200 milioni di euro a fine 2023, 625 milioni di euro a fine 2024, 1,35 miliardi di euro a fine 2025. LEGGI TUTTO

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    Giglio Group, conclusa positivamente la due diligence su Publinova

    (Teleborsa) – Giglio Group, società quotata su Euronext Milan e attiva nel campo delle piattaforme di e-commerce ad alto valore aggiunto, conferma la volontà di procedere con un aumento di capitale nella prima metà del 2025 e comunica che, terminata positivamente la fase di due diligence, sono tuttora in corso le trattative con Avon e Sky, entrambe società con sede a San Marino, detentori del 100% del capitale sociale di Publinova, volte a realizzare la loro partecipazione all’aumento di capitale mediante il conferimento in natura del 100% del capitale nella suddetta azienda, come integrata da una recente importante acquisizione.A conclusione delle trattative, prevista entro il mese di febbraio 2025, sarà possibile fornire elementi di dettaglio circa l’operazione, si legge in una nota. LEGGI TUTTO

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    Newlat Food, principale azionista avvia ABB su 6,8% del capitale

    (Teleborsa) – Il principale azionista Newlat Group ha avviato un’operazione di cessione di massime 3.000.000 azioni ordinarie di Newlat Food, gruppo italiano multi-brand del settore agro-alimentare e quotato su Euronext STAR Milan, pari a circa il 6,8% del capitale sociale.L’offerta sarà realizzata attraverso una procedura di accelerated bookbuilding rivolta a determinate categorie di investitori istituzionali.Equita SIM agisce in qualità di Sole Global Coordinator e Bookrunner. L’azionista venditore sottoscriverà un impegno a non disporre delle ulteriori azioni di Newlat Food dal medesimo detenute e che verrà a detenere per un periodo di 180 giorni.I proventi derivanti dall’offerta verranno utilizzati, tra l’altro, per dare integrale esecuzione entro il 30 luglio 2025 all’opzione di acquisto concessa da Mitsubishi Corporation all’azionista venditore, ai sensi del patto parasociale sottoscritto in data 30 luglio 2024, avente a oggetto 9.319.841 azioni Newlat Food, corrispondenti al 21,2% del capitale. In data 10 febbraio 2025, l’azionista venditore ha esercitato un prima tranche dell’opzione di acquisto per 3.000.000 di azioni Newlat Food.(Foto: Newlat) LEGGI TUTTO

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    Pattern, ricavi 2024 a 125,8 milioni di euro. M&A compensa decremento pelletteria

    (Teleborsa) – Pattern, gruppo quotato su Euronext Growth Milan e attivo nella progettazione, ingegneria e produzione di capi sfilata per importanti brand del fashion luxury internazionale, ha chiuso il 2024 con ricavi delle vendite pari a 125,8 milioni di euro vs proforma al 31 dicembre 2023 di 126,4 milioni di euro. La società parla di un allineamento dei ricavi grazie alle operazioni di M&A concluse a fine 2023 e nel corso del 2024, che hanno bilanciato il decremento legato al segmento della pelletteria. Se confrontati con i ricavi al 31 dicembre 2023 reported (145,6 milioni di euro inclusivi del ramo Burberry, poi ceduto), sono invece diminuiti del 13,6%Gli investimenti al 31 dicembre 2024 risultano pari a 18,8 milioni di euro, sostanzialmente in linea con i 19,4 milioni di euro del 31 dicembre 2023, a seguito delle acquisizioni o incremento di quote di partecipazioni pagate nel corso del 2024 e dei significativi investimenti materiali tra cui l’avvio della costruzione del nuovo headquarter di Torino e le acquisizioni di macchinari tessili in SMT. La posizione finanziaria netta è negativa per 14,4 milioni di euro, rispetto ai positivi 0,6 milioni di euro al 31 dicembre 2023. Tale variazione è legata essenzialmente agli importanti investimenti legati all’attività di M&A.”Il 2024 ha dimostrato quanto l’assetto industriale del nostro Gruppo, fortemente radicato nei distretti d’eccellenza italiani, sia importante nel gestire periodi di difficoltà di mercato anche attraverso la razionalizzazione dei processi – ha commentato Luca Sburlati, CEO di Pattern, insieme a Franco Martorella e Fulvio Botto, Fondatori e Azionisti di Maggioranza di Pattern – La resilienza dei nostri risultati avviene nonostante una forte decrescita del segmento della pelletteria, ben controbilanciata dalle altre categorie di prodotto. Manteniamo il focus sullo sviluppo delle nostre infrastrutture industriali, tecnologiche e ESG più innovative. Per questo motivo, nel corso del 2025, manterremo un alto livello di investimenti, in linea con gli ultimi anni”. LEGGI TUTTO

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    Urso-Ferracci: “Italia e Francia insieme per riformare la politica industriale UE”

    (Teleborsa) – Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha incontrato oggi a Parigi, a margine del Vertice sull’Intelligenza Artificiale, il ministro per l’Industria e l’Energia della Francia, Marc Ferracci. Si tratta del sesto incontro tra i due ministri in pochi mesi, a conferma di una collaborazione sempre più stretta tra Italia e Francia su dossier strategici per il futuro dell’industria europea. Sinergia che troverà conferma anche nella prossima riunione Italia-Francia sui temi industriali nell’ambito del Trattato del Quirinale, che si terrà a Parigi, dopo quella che si tenne a Roma nel marzo del 2023. Al centro dell’incontro i temi di politica industriale europea e la cooperazione tra imprese italiane e francesi nei settori strategici. Urso e Ferracci – fa sapere il Mimit in una nota – hanno raggiunto una piena intesa sulla urgenza di rivedere i meccanismi del CBAM per rendere sostenibile l’industria europea nella sfida della decarbonizzazione, con particolare attenzione ai settori energivori come la siderurgia e la chimica. Italia e Francia presenteranno una richiesta congiunta affinché il tema venga inserito come punto pieno nell’agenda della prossima riunione del Consiglio Competitività del 6 marzo così da trovare adeguata rispondenza nel “Clean industrial deal” e nei documenti di settore che saranno predisposti dalla Conmissione nel mese di marzo.”I nostri Paesi condividono la necessità di rivedere subito il CBAM per garantire la competitività della nostra industria nella sfida della decarbonizzazione – ha affermato Urso –. Non possiamo permettere che settori strategici europei, come la siderurgia e la chimica, che sono fondamentali per la nostra autonomia industriale e per la tenuta economica del continente, vengano penalizzati da un sistema che non tiene conto delle reali condizioni di competitività globale. Il contesto geopolitico impone all’Europa di non dipendere da attori esterni per materiali e tecnologie essenziali. È quindi cruciale correggere il CBAM affinché sia uno strumento realmente efficace, capace di proteggere la produzione industriale europea e al contempo incentivare una transizione sostenibile nei fatti, non solo nei principi”.Nel confronto, ampio spazio è stato dedicato anche al settore automotive. Urso ha ribadito l’importanza che il dialogo strategico avviato dalla Commissione Europea vada nella giusta direzione, con un approccio basato sulla neutralità tecnologica, e quindi la possibilità di utilizzare anche i biocarburanti dopo il 2035. “Occorre rimuovere subito l’ostacolo delle multe – una vera follia! – ma nel contesto di una strategia di riforma complessiva che può prevedere anche tappe diverse, ma tutte necessarie garantire la sostenibilità delle imprese europee. La revisione generale va fatta ora, non bastano misure tampone” ha affermato Urso.Il tema dell’approvvigionamento di materie prime critiche e della costruzione di gigafactory in Europa è stato un altro punto centrale della discussione. “Si tratta di una questione di sicurezza economica e strategica. Se rimandiamo oggi il problema, lo affronteremo più avanti in condizioni ancora peggiori” ha sottolineato Urso.I due ministri hanno affrontato il tema della chimica, settore che entrambi i Paesi vogliono salvaguardare e valorizzare in Europa, a fronte delle sfide della decarbonizzazione.”Abbiamo l’urgenza di chiarire il quadro normativo a livello europeo, con l’obiettivo – ha detto Urso – di rendere più competitivo il settore e preservarne il ruolo strategico”.Nella discussione è stato affrontato infine il tema delle politiche spaziali, con un focus su IRIS2 e sulla necessità che l’Europa acceleri nella sfida competitiva con gli altri grandi attori globali.”L’Europa è in ritardo nello sviluppo delle proprie infrastrutture spaziali, mentre Stati Uniti e Cina stanno avanzando rapidamente – ha sottolineato Urso –. Quando il programma IRIS2 sarà pienamente operativo, l’Europa avrà circa 290 satelliti in orbita bassa, mentre gli Stati Uniti ne avranno già oltre 40mila. Questo gap va colmato con una visione chiara e investimenti adeguati, se vogliamo garantire autonomia strategica e leadership tecnologica nel settore. E in questo contesto la cooperazione tra Italia e Francia è assolutamente fondamentale”. LEGGI TUTTO