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    Mercati UE deboli. Piazza Affari sopra la parità grazie alle banche

    (Teleborsa) – Le borse europee chiudono la seduta odierna poco mosse, con Piazza Affari che riesce a terminare la giornata sopra la parità grazie alla buona prestazione delle banche. Gli investitori continuano a guardare agli sviluppi politici statunitensi, con il neoeletto Donald Trumo che si sta occupando della formazione del governo, non placando il timore di nuove tensioni sul fronte degli scambi commerciali.Sul fronte macroeconomico, in Francia nel 3° trimestre il tasso di disoccupazione è salito al 7,4% dal 7,3% del periodo antecedente. Negli Stati Uniti, a ottobre, l’inflazione è risultata in linea con le attese: l’indice headline ha mostrato variazioni di +0,2% m/m (come a settembre) e di +2,6% a/a (da +2,4% precedente) e il CPI core di +0,3% m/m e di +3,3% a/a (come a settembre).Prevale la cautela sull’Euro / Dollaro USA, che continua la seduta con un leggero calo dello 0,49%. L’Oro continua la seduta poco sotto la parità, con un calo dello 0,30%. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) mostra un guadagno frazionale dello 0,40%.Si riduce di poco lo spread, che si porta a +126 punti base, con un lieve calo di 2 punti base, mentre il rendimento del BTP a 10 anni si attesta al 3,63%.Tra le principali Borse europee poco mosso Francoforte, che mostra un -0,16%, sostanzialmente invariato Londra, che riporta un moderato +0,06%, e resta vicino alla parità Parigi (-0,14%).Il listino milanese mostra un timido guadagno in chiusura, con il FTSE MIB che ha messo a segno un +0,3%; sulla stessa linea, il FTSE Italia All-Share procede a piccoli passi, avanzando a 35.837 punti. Sui livelli della vigilia il FTSE Italia Mid Cap (+0,09%); leggermente negativo il FTSE Italia Star (-0,31%).Dai dati di chiusura di Borsa Italiana, risulta che il controvalore degli scambi nella seduta del 13/11/2024 è stato pari a 2,76 miliardi di euro, in calo del 17,94%, rispetto ai 3,37 miliardi della vigilia; mentre i volumi scambiati sono passati da 0,62 miliardi di azioni della seduta precedente a 0,5 miliardi.Tra le migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, Prysmian avanza del 2,57%. Si muove in territorio positivo BPER, mostrando un incremento dell’1,98%. Denaro su Banca MPS, che registra un rialzo dell’1,85%. Bilancio decisamente positivo per Recordati, che vanta un progresso dell’1,67%.I più forti ribassi, invece, si sono verificati su STMicroelectronics, che ha archiviato la seduta a -4,38%. Calo deciso per Pirelli, che segna un -3,14%. Sotto pressione DiaSorin, con un forte ribasso dell’1,70%. Soffre Hera, che evidenzia una perdita dell’1,70%.Tra i protagonisti del FTSE MidCap, De’ Longhi (+6,26%), Maire (+2,36%), Technogym (+1,63%) e D’Amico (+1,61%).Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Ariston Holding, che ha terminato le contrattazioni a -5,12%. Preda dei venditori Technoprobe, con un decremento del 3,77%. Si concentrano le vendite su Cembre, che soffre un calo del 3,65%. Vendite su Ferretti, che registra un ribasso del 3,23%. LEGGI TUTTO

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    UE autorizza acquisizione di Exclusive Networks da parte di CD&R e Permira

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha approvato, ai sensi del regolamento europeo sulle concentrazioni, l’acquisizione del controllo congiunto della francese Exclusive Networks da parte dei colossi del private equity Clayton, Dubilier & Rice (CD&R) e Permira. La transazione riguarda principalmente la distribuzione all’ingrosso di prodotti e soluzioni IT, compresi prodotti e soluzioni legati alla sicurezza come la sicurezza informatica.La Commissione ha concluso che la concentrazione proposta non solleverebbe problemi sotto il profilo della concorrenza, date le limitate posizioni di mercato delle società interessate derivanti dall’operazione proposta. L’operazione notificata è stata esaminata secondo la procedura semplificata di controllo delle concentrazioni. LEGGI TUTTO

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    MFE sale al 29,99% del capitale sociale di ProSiebenSat

    (Teleborsa) – MFE-MEDIAFOREUROPE (ex Mediaset, che scambia con MFE A e MFE B) ha aumentato la propria partecipazione in ProSiebenSat.1 Media di 3,41 punti percentuali, raggiungendo il 29,99% del capitale sociale. Lo afferma la Commissione tedesca sulla concentrazione nei media (KEK).Poiché le azioni detenute da ProSiebenSat.1 Media (2,70%) non hanno diritto di voto, MFE detiene quindi il 30,82% dei diritti di voto esercitabili. L’aumento non conferisce a MFE alcuna influenza di controllo né un’influenza paragonabile a quella del controllo su ProSiebenSat.1 Media, viene sottolineato. Il processo è quindi esente dall’obbligo di notifica. LEGGI TUTTO

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    CHL, omologata proposta di concordato fallimentare di Demetra Investimenti

    (Teleborsa) – Il Tribunale di Firenze ha omologato la proposta di concordato fallimentare ex art. 124 L.F. presentata da Demetra Investimenti, che era stata approvata dai creditori, su CHL, società che operava nel settore dell’Information Technology e che è stata delistata da Euronext Milan lo scorso mese.La proposta di concordato fallimentare prevede il pagamento: 1) integrale degli oneri in prededuzione per le spese di procedura, entro 30 giorni dall’omologazione definitiva; 2) integrale dei creditori privilegiati risultanti dallo stato passivo esecutivo entro 60 gg. dall’omologazione definitiva; 3) dei creditori chirografari risultanti dallo stato passivo esecutivo, mediante assegnazione – entro 120 gg. dall’omologa definitiva della proposta – di uno strumento finanziario partecipativo (SFP) emesso da Mewecom.Quest’ultimo aspetto, in estrema sintesi, garantirà al relativo strumentista alternativamente: il diritto a richiedere – nel periodo intercorrente tra la data di emissione dello SFP (quindi entro il 120° giorno successivo all’omologa definitiva della Proposta) e il 6° mese successivo – il pagamento in denaro di una somma pari al 66% dell’importo del credito chirografario ammesso, ovvero il diritto a convertire – nel periodo che sarà individuato nel regolamento e che decorrerà dalla scadenza del Periodo di Esecuzione sino al termine del 12° mesesuccessivo – lo SFP in un corrispondente numero di azioni di Mewecom (al valore determinato alla data di richiesta di conversione) pari al 100% dell’importo del credito chirografario ammesso.L’apporto massimo offerto dalla proponente previsto ad integrazione della liquidità della procedura, attualmente disponibile, è complessivamente pari a 240.000 euro. LEGGI TUTTO

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    Aste BOT 12 mesi, tutto esaurito nelle riaperture

    (Teleborsa) – Tutto esaurito nei collocamenti supplementari di titoli di Stato, riservati agli operatori specialisti, svolti nella giornata del 13 novembre 2024.Per quanto riguarda il BOT 365 giorni 14-11-2025, il Tesoro ha assegnato 750 milioni di euro, a fronte di una richiesta per 1.835,6 milioni di euro.Per quanto riguarda il BOT 368 giorni 14-01-2025, il Tesoro ha assegnato 150 milioni di euro, a fronte di una richiesta per 293,8 milioni di euro. LEGGI TUTTO

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    Banca Popolare Pugliese e Arca rinnovano accordo su bancassicurazione

    (Teleborsa) – Si consolida la partnership di Arca Vita-Arca Assicurazioni e Banca Popolare Pugliese (BPP) grazie al rinnovo di un accordo commerciale di durata quinquennale per lo sviluppo dell’attività di bancassicurazione, approvato dai Consigli di Amministrazione delle due compagnie e della banca.Con questo passaggio, le compagnie veronesi diventano il partner di riferimento di BPP per l’offerta di prodotti assicurativi, si legge in una nota. Banca Popolare Pugliese, che ha 94 filiali, intende sviluppare per la propria clientela una consulenza globale che abbraccia l’ambito patrimoniale ed assicurativo.”Il rafforzamento della partnership con Arca Vita ed Arca Assicurazioni è un tassello fondamentale della strategia di sviluppo della bancassicurazione che metteremo in atto e che prevede l’ulteriore ampliamento dell’offerta assicurativa a disposizione della nostra clientela ed una progressiva digitalizzazione dei servizi”, ha commentato Mauro Buscicchio, Direttore Generale di Banca Popolare Pugliese.”Saremo al fianco di Banca Popolare Pugliese per offrire alla sua clientela le migliori soluzioni assicurative, che possiamo realizzare grazie alla nostra storia e competenza di bancassicurazione e grazie all’appartenenza al Gruppo Unipol”, ha detto Marco Battisti, Amministratore Delegato di Arca Vita ed Arca Assicurazioni. LEGGI TUTTO

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    Rai Way, utile 9 mesi in leggero rialzo a 70,5 milioni di euro. Ricavi +1,1%

    (Teleborsa) – Rai Way, società quotata su Euronext Milan e attiva nella gestione e sviluppo di reti di trasmissione e diffusione radiotelevisiva per la Rai e altri broadcast, ha chiuso i primi nove mesi del 2024 con una crescita dei ricavi core pari al +1,1% a 206,5 milioni di euro, superiore rispetto al solo contributo delle clausole di indicizzazione all’inflazione previste nella maggior parte dei contratti con i clienti.L’Adjusted EBITDA si è attestato a 142,2 milioni di euro, in miglioramento del 2,7% anche grazie al controllo dei costi, con l’utile netto che ha registrato una crescita pari all’1% a 70,5 milioni di euro alla luce dei maggiori ammortamenti e oneri finanziari legati alla progressione degli investimenti.L’indebitamento finanziario netto si è attestato a 148,2 milioni di euro , e – pur impattato a sua volta da investimenti e distribuzione dei dividendi – è rimasto inferiore all’Adjusted EBITDA degli ultimi 12 mesi.La società conferma le guidance per l’esercizio in corso, così come riformulate da ultimo in occasione della pubblicazione dei dati semestrali.”La solidità dei risultati raggiunti da Rai Way nei primi nove mesi del 2024, in coerenza con le nostre aspettative, ci consente di guardare con fiducia all’ultimo trimestre dell’anno e di continuare a concentrarci sull’esecuzione della strategia – ha commentato l’AD Roberto Cecatto – La robustezza del business tradizionale ci garantisce la possibilità di programmare e portar avanti con la necessaria consapevolezza il nostro percorso di diversificazione”. LEGGI TUTTO

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    Banche europee, consolidamento può accelerare nel 2025 ma focus su partnership e bolt-on

    (Teleborsa) – Le banche europee manterranno le loro performance migliorate per tutto il 2025, in seguito a un numero insolitamente elevato di azioni di rating creditizio positive nel 2024. Lo afferma Morningstar DBRS nel suo 2025 European Banking Outlook. In particolare, prevede che gli utili rimarranno solidi, sebbene in calo rispetto agli eccezionali livelli del 2023 e del 2024, con un reddito da interessi netti destinato a diminuire con la compressione dei margini, in parte compensato da una crescita più forte dei prestiti.I costi dovrebbero aumentare ulteriormente, sebbene a un ritmo più lento. Sul lato positivo, prevede un’ulteriore crescita del reddito da commissioni e un costo del rischio stabile. Le differenze strutturali nella redditività tra i paesi persisteranno nel 2025.Secondo Morningstar DBRS, è probabile che la qualità degli asset peggiori solo leggermente in media poiché la debolezza in alcuni settori aziendali sarà ampiamente compensata da migliori prospettive economiche e tassi più bassi. Le famiglie stanno beneficiando dell’aumento dei salari e dei tassi di interesse più bassi.”Potrebbe verificarsi uno scenario di potenziale ribasso per le nostre ipotesi di crescita economica e qualità degli asset, se le tensioni commerciali globali aumentassero, influenzando negativamente le esportazioni europee”, ha affermato Sonja Forster, Senior Vice President, Global Financial Institutions presso Morningstar DBRS. Tuttavia, le banche europee stanno entrando nel 2025 ben capitalizzate, poiché hanno beneficiato di una forte generazione di capitale nel 2024, in parte compensata dall’aumento delle distribuzioni per gli azionisti.Data la pressione sui ricavi dovuta al calo dei tassi, il consolidamento nel settore bancario europeo potrebbe “prendere piede” (dopo l’acquisto da parte di UniCredit di una quota del 21% in Commerzbank), si legge nel report. Secondo gli analisti, gli accordi transfrontalieri su larga scala rimarranno probabilmente l’eccezione, con partnership e acquisizioni bolt-on come opzione preferita.Viene evidenziato che, negli ultimi dieci anni, le banche europee hanno ripulito i loro bilanci, implementato programmi di efficienza, ottimizzato i loro portafogli e rafforzato il loro capitale. Ciò le lascia generalmente in una posizione migliore per effettuare fusioni. Considerato il panorama normativo ancora frammentato nel settore bancario europeo, le diverse piattaforme tecnologiche e le abitudini dei clienti, le sinergie nelle fusioni transfrontaliere sono ancora più limitate rispetto alle fusioni nazionali, soprattutto nel settore bancario al dettaglio. Secondo Morningstar DBRS, una potenziale fusione UniCredit-Commerzbank non dimostra il contrario, dato che UniCredit possiede HVB, una delle più grandi banche in Germania, e potrebbe quindi raccogliere sinergie significative all’interno della Germania. LEGGI TUTTO