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    Elica, buyback per oltre 71 mila euro

    (Teleborsa) – Elica, nell’ambito del programma di buyback, ha reso noto di aver acquistato, tra il 2 e il 30 agosto 2024, complessivamente 40.656 azioni proprie, al prezzo medio ponderato per il volume di 1,75 euro per azione, per un controvalore pari a 71.220 euro.Dall’inizio del programma e a seguito degli acquisti finora effettuati, la società attiva nel mercato delle cappe da cucina ha acquistato e detiene in portafoglio un totale di 1.607.098 azioni ordinarie, pari al 2,54% del capitale sociale, per un controvalore complessivo pari a 3.975.605 euro. LEGGI TUTTO

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    Mimit, Urso: “Oltre 470 milioni per i progetti di ricerca e sviluppo delle imprese del Mezzogiorno”

    (Teleborsa) – Al via lo sportello online per l’accesso agli incentivi destinati ai progetti di ricerca e sviluppo sperimentale delle imprese localizzate nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, nell’ambito della “Strategia nazionale di Specializzazione intelligente” del ministero delle Imprese e del Made in Italy, guidato dal ministro Adolfo Urso. Dalle ore 10 del 10 settembre 2024, le imprese di qualsiasi dimensione localizzate nelle regioni interessate, che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria e di ricerca, – fa sapere il Mimit in una nota – potranno presentare, anche in forma congiunta, le domande di agevolazione per i progetti riguardanti attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale, d’importo compreso tra 3 e 20 milioni di euro. L’intervento, attivato nell’ambito del Fondo per la crescita sostenibile, ha uno stanziamento di oltre 470 milioni di euro, di cui 328 milioni per la concessione di finanziamenti agevolati e 145 milioni per i contributi diretti alla spesa.Le istanze per l’accesso agli incentivi possono essere precompilate già da oggi 2 settembre tramite lo sportello online di Mediocredito Centrale, gestore della misura per conto del Ministero.L’apertura della procedura agevolativa prevede il concorso di Cassa Depositi e Prestiti e delle banche finanziatrici convenzionate aderenti all’Associazione Bancaria Italiana.I progetti – spiega il Mimit – devono prevedere attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale che facciano utilizzo di tecnologie abilitanti fondamentali (KETs), in particolare: nanotecnologia e materiali avanzati, fotonica e micro/nano elettronica, sistemi avanzati di produzione, tecnologie delle scienze della vita, intelligenza artificiale, connessione e sicurezza digitale.I finanziamenti agevolati sono concessi per una percentuale massima del 50% delle spese e dei costi ammissibili per le grandi imprese e del 40% per le piccole e medie imprese.Gli incentivi concessi nella forma del contributo diretto alla spesa sono articolati sulla base della dimensione dell’impresa proponente: 30% per le piccole imprese, 25% per le medie imprese, 15% per le grandi imprese. LEGGI TUTTO

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    CIR, acquistate 677.000 azioni proprie

    (Teleborsa) – CIR, nell’ambito del piano di acquisto di azioni proprie, ha comunicato di aver acquistato, dal 26 al 30 agosto 2024, complessivamente 677.000 azioni al prezzo unitario medio di 0,6050 euro, per un controvalore pari a 409.580,30 euro.Al 2 settembre, CIR possiede un totale di 29.671.082 azioni proprie, pari al 2,83% del capitale sociale. Le società controllate non possiedono azioni della Società.Sul listino milanese, oggi, discesa moderata per la Holding finanziaria, che chiude la giornata del 2 settembre con una variazione percentuale negativa dello 0,66% rispetto alla seduta precedente. LEGGI TUTTO

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    Crescita settore trasporti in Italia: immatricolazioni positive (+6,9%) ma transizione ecologica lenta

    (Teleborsa) – Il 2023 si è chiuso positivamente per il settore dei trasporti in Italia, con un aumento delle nuove immatricolazioni sia per il trasporto merci che per quello passeggeri. Secondo i dati dell’Osservatorio Continental sui macro-trend del mercato dei veicoli pesanti, il trasporto merci oltre le 16 tonnellate ha registrato 22.999 nuove immatricolazioni, segnando un incremento del 6,9% rispetto al 2022. La Lombardia ha seguito questo trend positivo con una crescita del 15,8%, pari a 4.089 nuovi mezzi. Milano, in particolare, ha visto un aumento del 23,4%, raggiungendo 1.360 nuove targhe, il valore più elevato a livello regionale.Anche il mercato italiano degli autobus ha segnato una crescita significativa, con un +45,8% e 5.434 nuove immatricolazioni tra trasporto pubblico locale, regionale, nazionale e noleggio da rimessa. La Lombardia si è distinta con un balzo del 78,9%, grazie a 762 nuove targhe. Milano ha registrato un incremento simile del 78,7%, con 470 nuovi autobus, superando di gran lunga le altre province lombarde.Nonostante i segnali di crescita, la transizione verso alimentazioni più sostenibili procede lentamente. Il parco merci circolante in Italia nel 2023 rimane dominato dal gasolio, che copre il 90,3% dei veicoli, seguito da benzina (4,5%) e metano (2,1%). Le alimentazioni alternative mostrano solo lievi segnali di crescita: il GPL raggiunge l’1,5%, gli elettrici lo 0,4%, e gli ibridi si attestano allo 0,5% (diesel) e allo 0,6% (benzina).In Lombardia, il gasolio ha registrato una leggera diminuzione, attestandosi all’88,9%, mentre gli ibridi hanno mostrato una crescita, raggiungendo l’1,2%. Milano ha visto un calo più marcato del gasolio (-1%), ora all’85,5%, con una crescita degli ibridi che raggiungono l’1,8%, il valore più alto della regione. Anche il metano si mantiene stabile al 3,1%, mentre l’elettrico è cresciuto fino allo 0,4%.Per quanto riguarda il parco autobus, la situazione nazionale mostra un lento passaggio alle alimentazioni alternative, dovuto principalmente alla transizione nelle flotte di trasporto pubblico locale. A livello nazionale, il gasolio copre ancora il 91,1% dei veicoli, mentre il metano è al 6,1%, e le quote di elettrico e ibrido diesel raggiungono complessivamente il 2,2%.In Lombardia, il gasolio è sceso dal 92,3% all’89,8%, mentre l’elettrico ha registrato una crescita significativa, passando dal 2% al 2,8%. Anche l’ibrido e il metano hanno visto un aumento, rispettivamente al 2,7% e al 4,3%. Milano si distingue come la provincia lombarda più avanzata sul fronte dell’elettrificazione degli autobus, con un 5,2% del parco totale, un incremento di 1,6 punti percentuali rispetto al 2022. Parallelamente, il gasolio è sceso all’87,5%, mentre il metano è cresciuto fino all’1,6%. LEGGI TUTTO

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    Nexi, buyback per oltre 7,1 milioni di euro

    (Teleborsa) – In relazione al programma di acquisto di azioni proprie iniziato il 9 maggio 2024, Nexi ha reso noto di aver acquistato, tra il 26 e il 30 agosto 2024, complessivamente 7.183.571 azioni ordinarie proprie al prezzo medio di 6,2851 euro.Al 30 agosto, il gruppo attivo nel settore dei pagamenti digitali ha acquistato 66.077.047 azioni proprie dal lancio del programma pari a circa il 5,13% del capitale sociale, ad un prezzo medio ponderato di 5,8929 euro per azione, per un controvalore di 389.385.389,48.A Milano, oggi, moderatamente al rialzo la prestazione del Gruppo attivo nel settore dei pagamenti digitali, che chiude con una variazione percentuale dello 0,32%. LEGGI TUTTO

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    Greenthesis, richieste di vendita al 31,24%

    (Teleborsa) – Nell’ambito della procedura che prevede l’obbligo di acquisto di azioniGreenthesis, a norma dell’articolo 108, comma 2, del D.Lgs. 58/1998 (detenzione di una partecipazione superiore al 90% del capitale), risulta che oggi 2 settembre 2024 sono state presentate richieste di vendita per 752.275 azioni.Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 4.821.542, pari al 31,24 del totale oggetto della procedura.L’offerta è iniziata il 19 agosto 2024 e terminerà il 12 settembre 2024.Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie acquistate sul mercato nei giorni 11 e 12 settembre 2024 non potranno essere oggetto delle Richieste di Vendita. LEGGI TUTTO

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    Riforma del sistema dei fringe benefit: verso un tetto unico

    (Teleborsa) – La maggioranza starebbe lavorando a una revisione del sistema dei fringe benefit, cercando di uniformare la soglia di esenzione per tutti i lavoratori. Secondo fonti parlamentari, si sta studiando un limite unico che potrebbe oscillare tra i 1.500 e i 2.000 euro, con l’obiettivo di confermare la misura nella prossima legge di bilancio, dato il successo registrato finora.Attualmente, la legge di bilancio prevede una soglia di esenzione di 2.000 euro per i lavoratori con figli a carico e di 1.000 euro per gli altri, con la possibilità di utilizzare i fringe benefit per pagare affitti o mutui sulla prima casa. LEGGI TUTTO

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    Trasporto aereo, McKinsey: “Da SAF contributo maggiore per decarbonizzazione”

    (Teleborsa) – Le compagnie aeree di tutto il mondo stanno adottando obiettivi di decarbonizzazione ambiziosi per raggiungere emissioni nette pari a zero entro il 2050. Tra le possibili misure di decarbonizzazione, il carburante sostenibile per l’aviazione (SAF) darà il contributo maggiore, fino al 50 percento della riduzione, a seconda della compagnia aerea. I carburanti sostenibili, il cui utilizzo nei motori a reazione odierni è già certificato, producono, infatti, circa l’80% di emissioni di gas serra in meno rispetto al cherosene fossile. È quanto emerge dallo studio “How the aviation industry could help scale sustainable fuel production” a cura di McKinsey & Company. La ricerca analizza le sfide e le prospettive per l’industria dell’aviazione per sviluppare e scalare la produzione di carburante sostenibileLa domanda di carburante per aviazione sostenibile – evidenzia l’analisi – potrebbe superare l’offerta entro il 2030, a meno che si verifichi un aumento significativo del volume della capacità produttiva. In questo contesto, gli attori più proattivi del settore aereo stanno adottando diverse strategie in materia di approvvigionamento di SAF, tra cui investimenti azionari, al fine di sostenere la crescita dell’ecosistema.L’industria del SAF è ancora agli inizi. Nel 2024, la capacità produttiva non supererà 1,5 milioni di tonnellate metriche (Mt), appena lo 0,5 percento del fabbisogno totale di carburante per jet, secondo le stime dell’Associazione Internazionale del Trasporto Aereo. “Tuttavia, – rileva McKinsey & Company – ci aspettiamo che la domanda aumenti, sostenuta dalle regolamentazioni e degli impegni volontari delle compagnie aeree. La domanda globale stimata di SAF obbligatorio è di circa 4,5 milioni di Mt nel 2030. Considerando la domanda obbligatoria e quella target, questa cifra aumenta di 2 milioni di Mt dall’Asia e di 10 milioni di Mt dall’America del Nord, per un totale di 16 milioni di Mt o più”. Le compagnie aeree si sono impegnate volontariamente a utilizzarne ancora di più: gli annunci delle più grandi compagnie aeree prevedono un totale di oltre 20 milioni di Mt nel 2030. Tuttavia, – prosegue lo studio – in un settore particolarmente interessato dalla volatilità, da un’intensa competizione globale e margini ridotti, alcune compagnie aeree potrebbero non riuscire a raggiungere i propri obiettivi di decarbonizzazione, se il SAF rimane costoso e in poca disponibilità di approvvigionamento, ad esempio, il SAF costa attualmente circa 3 volte di più rispetto al cherosene fossile.Dal lato dell’offerta, sono in corso progressi in tutto il mondo. Le principali aziende energetiche, le compagnie aeree, le start-up e le scale-up stanno perseguendo più di 200 progetti di produzione di SAF. Alcuni – spiega lo studio – sono già in funzione, mentre altri sono in fase di sviluppo, in attesa delle decisioni finali sugli investimenti (FID). Tenendo conto di tutti gli impianti già annunciati, McKinsey stima che la capacità produttiva annuale globale di SAF possa avvicinarsi a 11 milioni-25 milioni di Mt entro il 2030. Tuttavia, queste forniture sono accompagnate anche da incertezze. Ad esempio, non tutti i progetti annunciati si concretizzeranno. L’espansione della produzione oltre l’uso degli oli di scarto richiederà lo sviluppo di tecnologie nuove e immature, con i tassi di interesse relativamente elevati e i premi di rischio che potrebbero scoraggiare gli investimenti, specialmente in tecnologie immature come i carburanti sintetici.Dal 2022, la capacità produttiva annunciata che dovrebbe essere operativa entro il 2030 è aumentata in modo significativo, mentre la capacità che si prevedeva diventasse operativa a breve termine ha registrato un rallentamento.Le compagnie aeree possono implementare alcune di strategie approvvigionamento mirate per gestire l’incertezza e l’accesso a SAF.Espandere la produzione di SAF richiede finanziamenti significativi, che vanno dal venture capital agli investimenti in infrastrutture per la costruzione di impianti di SAF. Tuttavia, gli investitori sono frenati dall’incertezza riguardante la domanda futura e la preparazione tecnologica. In questo, i protagonisti del settore dell’aviazione – evidenzia l’analisi – possono svolgere un ruolo chiave aiutando a creare slancio per l’ulteriore espansione della capacità produttiva di SAF. I player più proattivi del settore stanno implementando una serie di strategie di approvvigionamento in materia di SAF, a partire da contratti di acquisto fino ad investimenti azionari in fornitori e produzione: accordi individuali di offtake, partnership e consorzi, investimenti diretti, fondi SAF. Questo tipo di assetto consente di ottenere una serie di vantaggi: un consorzio sinergico di investitori fornisce alla società in portafoglio competenze e supporto lungo la catena del valore, mentre la struttura del fondo riduce i rischi per ciascun partecipante, massimizzando il budget complessivo dell’investimento. Alcuni investitori possono richiedere crediti di carbonio per le emissioni generate dal SAF prodotto e venduto. I coinvestitori, come le altre compagnie aeree, possono anche assicurarsi condizioni più flessibili e prezzi più bassi.L’organizzazione dei fondi e la gestione degli investimenti non rientrano tra le competenze principali della maggior parte delle compagnie aeree, ma alcuni strumenti avanzati possono offrire dei vantaggi. Rispetto agli investimenti diretti, dal punto di vista dell’allocazione del capitale, i fondi possono ridurre il rischio attraverso la diversificazione ma le compagnie aeree possono avere difficoltà ad assicurarsi il capitale, soprattutto in tempi di incertezza finanziaria, senza la promessa di ritorni immediati.I principali fondi di sostenibilità hanno le competenze per individuare le operazioni, valutare i rischi e le opportunità sulla base di una profonda esperienza nei percorsi SAF, nell’economia e nelle tecnologie di produzione, guidare la strategia di portafoglio, gestire i fondi e riunire un’ampia gamma di partner di investimento nelle fasi iniziali. Poche compagnie aeree o OEM dispongono internamente di queste capacità nella misura richiesta e la loro creazione potrebbe richiedere spese e sforzi significativi.Negli ultimi anni, i fondi SAF sono emersi come una nuova categoria di veicoli di investimento legati alla sostenibilità nel settore dell’aviazione. Possono assumere forme diverse: ad esempio, possono essere entità indipendenti come fondi di venture capital o, più vicini alle compagnie aeree, fondi di venture capital aziendali (corporate venture capital funds – CVC)Lo studio di McKinsey individua tre best practice per la progettazione e la costituzione di fondi SAF: 1) Stabilire obiettivi e target di investimento chiari: I management team sono più efficaci quando sono allineati sui target che si intende raggiungere. Non solo i leader all’interno della compagnia aerea devono essere allineati, ma anche l’intero consorzio di stakeholder e le potenziali aziende target devono concordare obiettivi generali e metriche di successo. 2) Coinvolgere i partner giusti per favorire sinergie e supporto alle società in portafoglio: sebbene alcuni fondi siano istituiti da una singola azienda, la collaborazione con un consorzio di partner può fornire vantaggi sinergici che vanno oltre la scala, ad esempio unendo gli stakeholder in tutto l’ecosistema, aumentando la consapevolezza e l’impatto e consentendo ai partner di sostenere congiuntamente le politiche di supporto. Alcuni fondi coinvolgono partner di tutta la catena del valore dell’aviazione, tra cui compagnie aeree, clienti aziendali, finanziatori, OEM, società di gestione dei viaggi e aeroporti. 3) Plasmare la governance con l’obiettivo di agire rapidamente, concentrarsi sui rendimenti e coinvolgere gli esperti: Le best practice per i fondi di venture capital aziendali prevedono la creazione di una struttura di governance simile a quella dei fondi di venture capital indipendenti, con decisioni di investimento autonome nell’ambito del mandato concordato del fondo. LEGGI TUTTO